Tag: sentimenti
Dom
03
Nov
2019
Che senso ha cercare di costruire una relazione
Se tanto poi finirà comunque? A leggere sfoghi e commenti qui sul forum si direbbe che nessuna relazione dura, tutte finiscono prima o poi e spesso finiscono male: tradimento, corna, amanti, donne che non la smollano, uomini insensibili...L'idea generale è che la monogamia faccia schifo, che con i sentimenti dell'altra/o bisogna pulircisi il culo, che l'importante è svuotare le palle o farsi farcire come un tacchino il giorno del Ringraziamento, che tradire il proprio partner è cosa buona e giusta ecc...Ma di questo passo le relazioni umane e in particolare quelle sentimentali/sessuali a cosa si ridurranno? Esisteranno ancora le famiglie? Oppure si finirà come ne "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley, con i bambini concepiti in laboratorio e cresciuti in collegio e uomini e donne che interagiscono solo per fare sesso? Faccio male a desiderare una relazione a lungo termine con una donna che mi ami e che io ami? A desiderare di, magari un giorno, avere dei figli? Oppure devo rassegnarmi al nulla più totale? Una volta ho provato ad andare con una prostituta ad Amsterdam: fiasco totale. Vedere quel corpo-oggetto con cui non potevo relazionarmi a livello mentale me lo ha fatto letteralmente ammosciare. Ho pensato "Mai più!". Ora però mi viene il dubbio che dovrei invece pensare a indurirmi il cuore e badare ai miei istinti più bassi. D'altronde, molta gente qui afferma che la ragione è il male, che la morale è il male, che tutto il nostro sistema di valori va cestinato (e perchè allora non torniamo a vivere sugli alberi, a ucciderci tra noi e a stuprare le donne? Tanto è quello il nostro istinto, un po' come ne "Il signore delle mosche" di William Golding). Ma solo a me sembra in atto un degrado morale e un disfacimento irreversibile della società occidentale? E qui non c'entra essere progressisti o conservatori, qua c'entra il fatto che mi sembra tornata in vigore la legge della giungla. Certe volte mi passa la voglia anche solo di approcciare delle ragazze, tanto a che serve? A placare un mio istinto primordiale? Il vuoto che sento dentro e intorno a me è molto più profondo e un amplesso non servirebbe a colmarlo.
Mer
30
Ott
2019
Mi sento patetico
Perchè non riesco a farmi avanti con la ragazza che mi piace? Perchè non riesco a salutarla come se niente fosse e a parlare con lei anche se non la conosco? Ad essere brillante, ad essere disinvolto, vincente, sicuro di me, attraente? Perchè, anche quando mi decido a farmi avanti, finisce che desisto oppure qualche evento imponderabile fa sì che i miei piani e i miei propositi vadano tutti all'aria? Mi odio. In tutti gli altri ambiti della mia vita sono un tipo normale, in alcuni addirittura eccellente. Con le donne invece faccio letteralmente schifo. Ma non con tutte le donne. Solo con quelle per cui provo dei sentimenti. Odio innamorarmi. Quando sono innamorato mi sento debole, vulnerabile, alla mercè di tutti. Se solo potessi cavarmi il cuore dal petto lo farei. Sarebbe magnifico non avere sentimenti, nulla potrebbe scalfirmi, invece quando mi innamoro rimango in balia degli eventi e mi sento devastato. Perchè ogni volta che esco dal muro che mi sono costruito intorno mi sento così male? Perchè non sono come quegli uomini sfacciati, arroganti, strafottenti, noncuranti degli altri, che hanno successo in società come con le donne e si possono permettere di trattare gli altri come oggetti, anzi, vengono stimati proprio per questo? Perchè io invece se faccio lo stronzo vengo odiato, mentre se mi mostro per ciò che sono realmente vengo sbeffeggiato e deriso? Mi odio. Vorrei essere un altro, come nella canzone degli Eels "That look you give that guy". Perchè sono così "sbagliato"? Perchè sono nato perdente? Non potevo essere uno dei tanti che neanche si rendono conto di ciò che li circonda e vivono bene? Invece sono l'equivalente di Paolino Paperino che si fa fregare la fidanzata da Gastone. Mi sento patetico e se potessi sparirei per sempre.
Gio
24
Ott
2019
Relazioni superficiali
Leggendo questo sito noto un sacco di persone, non più così giovani e immature, che non fanno altro che prendersi sbandate a destra e a manca per colleghi, amici, fidanzati/e di altre/i...il che non è necessariamente un male (ma l'età degli scompensi ormonali non era l'adolescenza? Come fanno certi trentenni e quarantenni a comportarsi ancora come dei teenagers brufolosi?), basta avere un po' di equilibrio. Il problema è che queste persone inziano relazioni "sentimentali" basate su delle sbandate. Ma non sarebbe più semplice trombarsi a vicenda e via? O al limite mettersi d'accordo e intraprendere relazioni di solo sesso (io ad esempio non ci riuscirei, ma non siamo tutti uguali)? Come fate veramente a pensare che relazioni basate solo sul sesso e sull'attrazione fisica possano durare? Quanto tempo pensate di sopportarvi a vicenda senza mettervi le corna? Come si fa a pensare che il sesso senza affetto e amore possa sorreggere da solo una relazione? Ma voi siete capaci di amare? O conoscete solo il sesso (ed è per quello che fate cazzate una dietro l'altra)?
Gio
24
Ott
2019
Giochino
Vi do alcune caratteristiche di un personaggio reale (tengo a precisare che non si tratta di me) e voi, se volete, visto che ho trovato affinità di pensiero e obiettività nella maggior parte degli utenti su questo forum, dovreste dirmi come immaginate il suo futuro:
R.,sesso femminile, aspetto piacevole, intelligenza sopra la media, INTP-T, poca stima di sé ma fiducia nelle proprie capacità, 27 anni, laurea triennale in economia(non fuoricorso, ha ripreso gli studi dopo anni), brevi esperienze lavorative, passato difficile, ha subito varie perdite e traumi, rapporti difficili con i genitori, tende all'asocialità, anticonformista, rapporti e relazioni intense ma brevi, lunatica e instabile, ha grandi ideali socio-politici-economici, buon livello culturale(studi fatti in precedenza e abbandonati, letture, passione per cinema e musica), generosa, tenta di rispettare gli altri e crede che ognuno meriti una vita dignitosa e il più possibile felice, a volte cede all'ira, dimostra passionalità e intensità solo nei rapporti sessuali, odia le ingiustizie, ama gli animali, si annoia facilmente, per nulla abitudinaria, incostante, convive dall'età di 6 anni con disturbo ossessivo compulsivo non pervasivo né invalidante, non è ottimista né solare, spiccato senso dell'umorismo, all'apparenza socievole, è più semplice per lei mantenere rapporti superficiali.
Ribadisco che finora il soggetto in questione ha avuto un'esistenza piuttosto difficile e segnata da eventi perlopiù negativi.
Secondo voi sarà capace di riscattarsi rispetto al passato solo con le proprie forze e capacità? Cosa potrebbe accaderle o come secondo voi vivrà la sua vita? Giocate di fantasia ma attenetevi ai dati forniti. Giuro che non ne ricaverò un racconto senza concedervi i diritti d'autore. Grazie a chiunque vorrà partecipare!
Mer
23
Ott
2019
Tentare o non tentare? Se sì, come?
Ciao a tutti, ultimamente provo una forte attrazione per una ragazza che frequenta la mia stessa facoltà ma che non conosco. L'ho vista la prima volta 4 anni fa e avevamo anche parlato un paio di volte ma niente di che. Allora non provavo niente (o quasi) per lei, però la trovavo comunque carina e ogni tanto mi era sembrato che mi lanciasse degli sguardi un po' ambigui. Poi non la vidi più per 2 o 3 anni, fino a qualche mese fa, quando al rivederla ho come avuto un colpo di fulmine. Da allora l'avrò rivista solo un altro paio di volte di sfuggita, ma non sono riuscito a levarmela dalla testa, anzi, ultimamente penso spesso a lei. Premetto di essere cambiato molto (si spera in meglio) in questo lasso di tempo e di aver avuto varie delusioni amorose, forse anche questo c'entra con la differente percezione che ho di lei. Non sono uno dai gusti facili, pur essendoci tantissime belle ragazze anche più avvenenti di lei queste ultime non mi hanno sortito quasi nessun effetto, invece lei è adorabile ai miei occhi. Lo ammetto, sono uno che, quando si sente attratto da una donna, si fissa su quella anche per molto tempo e non riesce ad essere distaccato o obiettivo. È anche per questo che ho paura di prendere l'ennesima tranvata come già successo in passato. Ma questo è il meno, a sto punto sono pronto ad accettare il rischio e ad incassare il colpo se non dovesse andare bene. Il problema principale è che, non vedendola quasi mai se non per puro caso, non saprei come avvicinarla. Non posso certo mettermi a pedinarla come un maniaco o abbordarla per strada dato che neanche ci conosciamo. Non abbiamo corsi in comune e non so dove abita, so solo il suo nome e, attraverso di esso, sono riuscito a risalire al suo cognome sul gruppo Facebook della facoltà. Come social io ho Instagram (ma lei non c'è) e Facebook, e questo sembrerebbe uno dei pochi mezzi che potrei usare per cercare di contattarla, solo che non ne sono molto convinto. L'unica volta che ho provato a presentarmi a una ragazza via Facebook (per lo stesso motivo: non c'erano alternative) è andata di merda. Inoltre io Facebook lo uso solo per segnarmi gli eventi che mi interessano; a parte un paio di foto e i contatti di qualche parente il mio è un profilo vuoto (detesto questa stronzata delle "amicizie" di facebook e non ho voluto mandare la richiesta a quelli che conosco, ma vaglielo a spiegare agli sconosciuti) e, proprio dalla precedente ragazza, sono stato accusato di avere un account fake (tragicomico, a questi punti siamo). Insomma, non voglio fare la figura dello sfigato bavoso (magari lo sarò anche, boh, a me non sembra ma oggigiorno se non sei come la società comanda non si sa mai cosa potrebbero pensare di te), quindi...cosa potrei fare? Qualcuno ha suggerimenti? Se dovessi ridurmi a facebook, come potrei usarlo in maniera intelligente per non sembrare un morto di fica? Vi ringrazio in anticipo per le risposte
Mar
10
Set
2019
Stufa
Sono stufa di questi uomini che non hanno le palle di dirti in faccia le cose come stanno e poi, quando sei tu a chiedere spiegazioni, vieni tacciata sempre per una povera scema, quella che ha la sola colpa di essere umana e non una macchina, che da' rispetto e pretende rispetto anche se si tratta di rapporti frivoli e non relazioni serie. Così come sono stufa in altri casi, quando mi andava di provare ad instaurare un qualcosa di serio, di uomini che "non sono io sei tu", "non sono pronto" e via discorrendo... Ma perché non avete le palle di dire in faccia che non siete interessati invece di voler stare per forza con due piedi in una scarpa? Poi siamo noi le pazze stronze, ma andate a fare in culo!
Mar
27
Ago
2019
Cosa vuoi
Non ci siamo mai visti ma c e stata sintonia fin da subito, purtroppo mi sono dovuto allontanare e per non ferirti ti ho detto di non cercarmi più, mi è dispiaciuto molto ma tu sei sposata e io non voglio rovinare niente e la nostra sarebbe stata di sicuro più di un amicizia .. nonostante siano passati mesi ancora mi cerchi... Per favore non cercarmi più, o divorzi o altrimenti non possiamo sentirci, ci faremmo solo del male a vicenda.
Dom
25
Ago
2019
Quando scopri che ne hanno tutti le ba**e piene di te
Premesso che questo è un semplice sfogo a caldo e non cerco risposte nè conferme, NE HO LE PA**E PIENE! Sì, ne ho le pa**e piene di gente menefreghista, priva di empatia e di sensibilità, con la sfera emotiva di un bradipo e le capacità intellettive di uno scarafaggio, perennemente concentrata sul proprio c**o sfondato e incapace di pensare anche un po' agli altri e di immedesimarsi in loro. Gente che sa solo prendere e non dà mai un ca**o. E il bello è che il 99% della popolazione pare far parte di questa marea di teste di min***a egocentriche ed egoiste. E il bello è che, dopo averti mancato di rispetto, dopo essersene fregate, dopo averti ignorato e usato quando faceva loro comodo, quando li metti di fronte alla realtà dei fatti hanno pure la tracottanza di risponderti a tono, sti fetenti. Ti dicono che rompi le ba**e, che poi ti ritroverai senza amici, che sei un complessato isterico...meglio senza amici (falsi) che accompagnati da simili leggere. E non sono gente conosciuta da un giorno all'altro, no cari signori e signore, sono persone che spesso conosci da una vita, con cui hai condiviso di tutto e, ovviamente, quando ti aspetti che loro ormai ti conoscano e, non dico ti vogliano bene, ti rispettino per ciò che sei, ecco che appena hai esaurito la tua utilità ti rinfacciano che rompi le pa**e, che sei permaloso, che sei rompico****ni. Cari tesori, io ho solo una cosa da dirvi: vi auguro che mentre siete lì seduti sul ce**o che vi sforzate, spero scoppi una tubatura e vi ritroviate immersi in un mare di m***a, ovvero il vostro ambiente naturale dal quale siete stati generati. Siete voi, brutti bast***i, ad aver rotto le pa**e. Ossequi.
Mar
06
Ago
2019
Cavolo se sono preso da lei, ma forse esagero.
Ciao,
Ho bisogno di scrivere come mi sento perché mi devo sfogare. Sono fidanzato da quasi un mesetto con una ragazza, mi piace molto è mi fa impazzire un casino. Stiamo bene insieme, di questo non mi lamento per il momento. Ma una cosa mi sta torturando, forse sono io che esagero come in ogni cosa.
Da quando è partita a inizio agosto, sento tantissimo la sua mancanza. Il fatto che lei sia lontanissimo provoca in me delle strane sensazioni tra cui tristezza, malinconia, dolore, rimorso e rabbia, tanta rabbia. Ci scriviamo ogni tanto, mi ha fatto piacere che sia stata lei per prima a scrivermi. La prima volta le ho scritto in serata che sentivo la sua mancanza, e lei non ci ha prestato attenzione, come se se ne fosse fregata, magari è solo una mia impressione a primo impatto. L’altra sera terminiamo la chiamata da quasi un’ora in modo bizzarro perché le si era scaricato il telefono. Allora le ho mandato un messaggio con scritto “penso non ci sia campo ahahah, comunque mi ha fatto piacere sentirci oggi (bacino con il cuore)”, e anche questa cosa non l’ha cagata, mi ha mandato un video carino della zona in cui dormiva quella sera e la buonanotte. Cosa devo pensare? Sai cosa, sono qui piccoli dettagli o particolari a cui io tengo molto e che magari lei è il tipo di ragazza che se ne frega. Forse sono io che sto esagerando, secondo un amico sono troppo attaccato a questa storia ma alla fine io sono innamorato di lei, perché non dovrei essere preso. Vedi, questa cosa anche adesso mi sta facendo rattristare, lasciamo stare che ho sotto una playlist di Spotify molto tranquilla e di ambiente. Lei mi piace, sono tornato ancora nel limbo dell’amore, cosa che ho cercato di evitare per 4 anni circa, e per un motivo…
Secondo te sto esagerando? cazzo, mi sento uno stupido, sono a casa che mi annoio per 15 giorni, non so cosa fare, Netflix non c’è un cazzo e gli amici non ci sono o mi snobbano. Vaffanculo io dico, vaffanculo, amici del cazzo, però quando voi avete bisogno io ci sono sempre stronzi.
Sai, questi piccoli particolari a me fanno piacere, una frase del tipo mi manchi, perché una persona non dovrebbe considerare o ricambiare, soprattutto ora che siamo agli inizi della relazione e i sentimenti sono fortissimi, almeno da parte mia. Per farti un esempio, eravamo in metro qualche settimana fa di ritorno da una Gionata di passeggiata e di scambio coccole al parco. Eravamo a circa due metri uno dall’altro e io la desideravo un casino, nonostante fosse davanti a me, avrei fatto di tutto per l lanciarmi addosso a lei. Questo dimostra quanto io tenga a lei, cosa devo dimostrare ancora? Devo tagliarmi l’anima in pezzi e servirglieli su un piatto d’argento? Boh io non lo so, la gente è strana forse sono strano io, forse sto esagerando io e forse mi faccio troppi problemi, sarà…
Però voglio dirle una cosa, mi manca da morire, mi manca tutto di lei, dalla testa ai piedi.
Dom
07
Lug
2019
Voglia di confidarsi con un amica
Inizio dicendo che sono un ragazzo di 27 anni, particolarmente chiuso, ermetico, niente di quello che dico o rivelo è per caso, ma non sono sempre stato così, ero allegro, abbastanza aperto e spontaneo.
A farmi diventare come sono, caratterialmente parlando, è stata una relazione andata male, molto male, essa ha minato in modo molto profondo la fiducia che ho negli altri, e da allora, i miei problemi più intimi e mentali li tengo quasi prevalente per me.
Ma il tenersi tutto dentro non fa bene, si arriva ad un punto in cui la tristezza e la solitudine diventano un infezione che un po' alla volta si diffonde. Ora, vorrei uscire da questo ciclo, ho un disperato bisogno di potermi aprire con qualcuno, sfogare le mie frustrazioni e paure, ma è molto difficile per me, ho paura che condividere i miei fardelli possa pesare troppo sugli altri.
C'è una persona, un amica a cui voglio veramente molto bene, sento il desiderio di aprirmi a lei, ma non lo faccio per paura di sentirmi uno stupido, innanzi tutto perché ho il terrore che quel profondo affetto che provo per lei non sia contraccambiato; so che lei mi vuol bene e me lo dimostra, ma la mia insicurezza e sfiducia nei confronti degli altri, soprattutto nei confronti delle ragazze, sminuisce troppo spesso la consapevolezza di essere voluto bene dagli altri.
La domanda regina è : tenermi ancora tutto dentro nell'attesa di trovare una persona che mi porti a fidarmi di lei, o affrontate la mia insicurezza ed aprirmi alla mia amica?