Tag: psicologia

Dom

03

Nov

2019

Sigmund Freud dice

Sfogo di Avatar di MoonmadnessMoonmadness | Categoria: Altro


"L’uomo ha un istinto sadico e la donna un istinto masochista, i quali sono incoscienti, dunque incontrollabili." Secondo voi è vero? 

Gio

24

Ott

2019

Giochino

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Vi do alcune caratteristiche di un personaggio reale (tengo a precisare che non si tratta di me) e voi, se volete, visto che ho trovato affinità di pensiero e obiettività nella maggior parte degli utenti su questo forum, dovreste dirmi come immaginate il suo futuro:

R.,sesso femminile, aspetto piacevole, intelligenza sopra la media, INTP-T, poca stima di sé ma fiducia nelle proprie capacità, 27 anni, laurea triennale in economia(non fuoricorso, ha ripreso gli studi dopo anni), brevi esperienze lavorative, passato difficile, ha subito varie perdite e traumi, rapporti difficili con i genitori, tende all'asocialità, anticonformista, rapporti e relazioni intense ma brevi, lunatica e instabile, ha grandi ideali socio-politici-economici, buon livello culturale(studi fatti in precedenza e abbandonati, letture, passione per cinema e musica), generosa, tenta di rispettare gli altri e crede che ognuno meriti una vita dignitosa e il più possibile felice, a volte cede all'ira, dimostra passionalità e intensità solo nei rapporti sessuali, odia le ingiustizie, ama gli animali, si annoia facilmente, per nulla abitudinaria, incostante, convive dall'età di 6 anni con disturbo ossessivo compulsivo non pervasivo né invalidante, non è ottimista né solare, spiccato senso dell'umorismo, all'apparenza socievole, è più semplice per lei mantenere rapporti superficiali. 

Ribadisco che finora il soggetto in questione ha avuto un'esistenza piuttosto difficile e segnata da eventi perlopiù negativi. 

Secondo voi sarà capace di riscattarsi rispetto al passato solo con le proprie forze e capacità? Cosa potrebbe accaderle o come secondo voi vivrà la sua vita? Giocate di fantasia ma attenetevi ai dati forniti. Giuro che non ne ricaverò un racconto senza concedervi i diritti d'autore. Grazie a chiunque vorrà partecipare! 

Dom

04

Ago

2019

Narcisista, gay latente o psicopatico?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti, sono una giovane donna in cerca di risposte riguardo la mia particolare esperienza. 

Mesi fa ho deciso di chiudere la mia storia con un uomo di 30 anni, perché la mia  situazione psicologica stava degenerando mese dopo mese.  La nostra relazione è durata quasi 3 anni, ci siamo conosciuti su un social e lui si mostrò a me super interesse.

In poche ore digitava delle frasi molto coinvolgenti corteggiandomi in maniera molto teatrale e romantica. Rimasi subito colpita e la sua persona era come un magnete per me. Mi raccontava delle sue grandiose esperienze lavorative, di professione musicista (come me), e con tantissime ambizioni.

 Sarebbe stato difficile non rimanere affascinata dall'immagine e la sicurezza che stava presentando in così poco tempo. Si presentò facendomi subito presente del tradimento ricevuto in una vecchia storia e del trauma subito nonostante lui avesse amato senza limiti, e la sua speranza nel trovare un amore vero, visto che non vedeva più un uscita alla sua situazione.

Rimasi Cosi stranamente attratta e colpita dai suoi racconti che ci scambiammo il numero di telefono... Lui mi corteggiava ed io ero lusingata dalle sue attenzioni, modi di fare... E lo idealizzai nella mia mente, reputandolo da subito una persona speciale che non avrei dovuto perdere. Dopo poche settimane ( in cui ancora non veniva a trovarmi considerate le due ore di macchina per raggiungermi) iniziò a parlare di amore, mi elogiava con termini  veramente romanzeschi, e del rapporto speciale che si stava venendo a creare.

Continuammo a sentirci per due mesi in queste modalità, ed io iniziai a provare qualcosa di più che un semplice interesse. Lo vedevo come un uomo speciale, fragile... Giustificavo ogni suo comportamento negativo. Il tempo passava, e lui non volle ancora incontrarmi presentandomi mille scuse lavorative, e colpevolizzando la mia insistenza facendo presente che non faceva vita mondana, e che la sua, non fosse noncuranza. Utilizzava in maniera persistente la frase "arriverà". 

Il tempo passava ed io, ero sempre lì a giustificare il suo comportamento, rimanevo ad aspettarlo, aiutarlo, incoraggiarlo e soprattutto caricandolo di forza ed energia elogiandolo in tutto ciò che faceva.  Ma dopo mesi, decisi di prendere il treno ed incontrarlo. Fu per me un colpo di fulmine, rimasi abbagliata dalla sua immagine, i suoi occhi. Ed anche lui. O almeno, così pareva. Sembrava timido, Le sue mani si muovevano continuamente per la tensione e faceva fatica a guardarmi negli occhi senza arrossire. Quella sera mi abbracciò e mi diede un timido bacio in bocca, leggermente più che a stampo e mi tenne la mano. Mi chiese se volessi iniziare con Lui un percorso di amore. Naturalmente decisi di provarci.

Stranamente le sue attenzione iniziarono a calare, mi rendevo conto che c'era qualcosa che non andava, ho sempre saputo che ci fosse qualcosa che non andava. Ci vedevamo pochissimo, con una media di una volta al mese e lui era puntualmente pronto a trovare delle giustificazioni e colpevolizzarmi, dicendomi che aveva paura dell' abbandono, e che tutte lo avrebbero abbandonato. "Te ne andrai anche tu". Tirava prontamente in ballo la sua ex, raccontandomi la sofferenza che aveva provato nel perderla e del suo amore verso di lei, e che da quel momento era nella disperata ricerca di amore. Ma puntualmente scappava dalle donne E non capiva il perché. 

 

 

 

Sesso? Zero.

In un primo momento spiegò che dopo un atto fisico lui sarebbe andato via, e non voleva che questo succedesse anche con me. "Non credere che io non provi questo desiderio, arriverà". Le sue vaghe risposte giravano intorno ad un tema che non voleva affrontare, tirando sempre in ballol'abbandono. Sosteneva che tanto nessuna capirebbe. Io continuavo a provarci e riprovarci, con tutto l amore e la determinazione che avevo dentro di me, non riuscivo a trovare una spiegazione di come quest'uomo fosse cambiato così drasticamente e inspiegabilmente in pochi mesi dalle sue affermazioni.  Da qui, iniziai a capire che giocava con molte donne, ragazze..bastava controllare le sue attività su Instagram e scoprire numerosi e ossessionatilike a svariate donnE in bella mostra, piedi, calze a rete... E chi più ne ha più ne metta.  Le domande nella mia testa iniziarono a diventare insostenibilI, Iniziai a svalutarmi, iniziai a vivere nelle ansie e nelle paranoie non riuscendo a chiudere quella strana relazione. Mi accorsi che mentiva sempre.

 

 Non venne nemmeno al mio compleanno e anche lì trovò una giustificazione Vittimizzandosi al massimo. Quel giorno decisi di chiudere tutto e andare via da quel legame malato. Ma lui, continuò a contattarmi con poemi e frasi d'effetto vittimizzandosi e trovando delle spiegazioni... Dicendo che si sarebbe sentito inadatto. Passo così un anno in cui mi accorsi Che continuava a sentire donne, corteggiandole ed intrattenendole. Aveva dei modi di fare compulsivi, e non riusciva a Tagliare legami con determinate donne che puntualmente rimanevano nella sua trappola. Ed io?Divenni pubblicamentel la sua fidanzata, mi presentò dopo mesi di tempestosa attesa e problemi alla sua famiglia. Dopo del tempo passato a nascondermi...Con tutti.

In un primo momento mi parlò della sua intimità come qualcosa di singolare, estrema, che nessuna avrebbe compreso poiché lui aveva bisogno di dominio sulle donne.  Che il suo piacere provenisse unicamente dal dominio e dal controllo. Ma che con me era diverso, io ero tutto. Finalmente lui poteva essere se stesso. 

Nonostante questo, mi accorgevo che continuava a sentire Donne Nei suoi messaggi, come se nulla fosse successo. Glielo feci presente Più volte, Ma sosteneva che le mie fossero banalità e che per queste stupidaggini io rovinassi tutto.  

Ma del sesso? Nessuna traccia. 

I baci che mi dava erano a stampo, e le poche volte in cui si veniva a creare una situazione di intimità si limitava ai preliminari senza mai concludere l'atto...come se non riuscisse e avesse difficoltà fisiche.  

Questa situazione continuò per mesi, finché non iniziai ad avvertire i primi segni di cedimento psicologici dovuti anche alle sue manipolazionI, sosteneva che l' atto fisico fosse degradante e banale. E che all'amore non servisse. Mi faceva presente che io fossi unica e non voleva toccarmi in quelle modalità così "terrene".  Ma che con il tempo e la nostra stabilità tutto sarebbe arrivato. 

 

Io ero un perenne rifornimento emotivo per lui, nonostante i suoi problemi di lavoro ero sempre al suo fianco a sostenerlo. Qualunque problema lo affonrtavamo insieme e lui arrivò a pretendere puntualmente il mio aiuto, e nel momento in cui questo veniva meno lui si chiudeva nel silenzio, minacciando che i Miei Comportamenti lo avrebbero fatto andare via.  Ma nonostante ciò continuava a dirmi che per lui ero fondamentale, E che la sua vita senza di me non avrebbe più avuto un senso. Nei mesi, Il mio aiuto è stato fondamentale per lui... I miglioramenti iniziai a vederli anche io, riuscimmo a trovare Delle soluzioni lavorative più adeguate. Nonostante questo era sempre frustrato, e iniziò ad incolparmi dicendomi che avrebbbe fallito per colpa mia e gli altri (i suoi nemici) Si sarebbero presi gioco di lui. Il suo,era un continuo vittimizzarsi Pretendendo aiuto da me. In ogni momento. Io mi facevo carico delle sue frustrazioni arrivando a stare male in maniera sempre più profonda. Lui mi chiedeva di aspettare perché nel momento in cui la situazione sI fosse sistemata mi avrebbe sposata e tutto sarebbe cambiato. 

 Ma in verità, nulla cambiava.

Nonostante avesse finalmente ottenuto "il posto fisso" Lontano km da me, continuava vittimizzarsi dicendo  Che aveva fallito e che Alcune persone lo avessero distrutto e umiliato. E che io ero la colpa di tutto Il suo fallimento.  

A pochi mesi dalla nostra convivenza decisi di chiudere definitivamente questa storia malata, lui continuò a non toccarmi giustificandosi che fossi io il problema e che non ci fosse sesso perché io lo spaventavo. Dopo quasi 3 anni...  Mi diede della puttana, mi disse che gli facevo schifo e che lo avevo abbandonato Come un cane nel momento decisivo. Continuò a sostenere che a noi bastava guardarci negli occhi per "fare l'amore" e che il nostro, non era un legame comune.  

Nonostante io ho dato tutto a questa persona, lui in 3 anni mai un viaggio, Una cena. Giustificando questi comportamenti con frasi romanzesche.... "A noi non serve questa banalità" "noi siamo unici". Io piangevo continuamente, in cerca di risposte, aiuto. Ancora oggi mi sento sbagliata. Cercai di andare da lui per parlare dI persona  ma minacciò di denunciarmi. Piangevo ad ognI chiamata domandandogli il perché del suo comportamento. Ma lui dava ogni colpa a me, dicendomi che non avrei dovuto dare quelle scenate proprio nel momento più delicato. Non mi chiamò, non mi cercò. Si chiuse nel silenzio.

Ancora dopo Mesi, continua a contattarmi dicendomi che l'ho abbandonato, anche io come tutte.  Ho saputo che ora ha un altra persona più grande di lui. Ma nonostante questo Mi contatta dicendomi che sono stata tutto. E che non doveva andare così.  Sospetto che abbia trovato questa persona parallelamente alla nostra storia, ed abbia agito con una furbizia allucinante.

Ora capisco perché le numerose storie andate a male, la ricerca compulsiva di donne... le foto di lui in primo piano ovunque... La ricerca di approvazione...mi chiedo il perché Lui non voglia affrontare la verità senza distruggere le persone. Ancora oggi, non so con chi Io abbia avuto a che fare. Il perché io abbia perso totalmente la mia lucidità nel mezzo di questa storia. Mi sento manipolata, ferita nel profondo. Ha lavorato in astuzia, studiando ogni mio punto debole e ferendomi silenziosamente nel tempo. Lo sogno ogni notte, mi appare nelle mie e giornate e non riesco a trovare serenità nemmeno adesso, nonostante io sia cosciente che sia stata vittimizza Di lui, e della nostra storia malata. Sono curiosa della sua nuova storia,  di quello che lui fa adesso.  Sembra felice, sembra fare cose mai fatte insieme a me. Cerca di apparire In tutti i modi. 

La delusione è troppa. La rabbia anche. Ho dato tutto e non ho mai ricevuto un affetto e un amore sincero. Un po' di comprensione... Delle risposte. Perché? 

Ps. Mi scuso per gli errori grammaticali, digitare dal cellulare mi risulta quasi impossibile. 

 

Ven

07

Dic

2018

Mi odio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho appena 21 anni e non sono più soddisfatta della mia vita.

Sono al terzo anno del mio corso triennale dell'Università, ma la mia vita è un disastro. Non sono tanto brava a studiare e ottengo dei voti molto bassi a causa anche della pigrizia che mi perseguita da quando sono nata.

Non riesco ad essere utile nelle faccende di casa, non ho mai avuto amicizie e nessun fidanzato perché a malapena riesco a prendermi cura di me stessa. Gli altri mi hanno giudicato sempre strana per il mio modo di comportarmi, mi vedono come se fossi un alieno qualsiasi cosa faccio eppure io mi sono sentita sempre normale, ho rimediato degli atti di bullismo per questo.

Non sono per niente brava a relazionarmi con gli altri fin da bambina, non sono abituata a parlare molto e se devo dire qualcosa in più mi blocco perché non so come continuare. Non riesco a correggere i miei difetti di irresponsabilità , di apatia e di pigrizia e penso di soffrire di depressione acuta.

Sono lenta sia nei movimenti che mentalmente e ho capito che la mia vita qui sulla Terra non è dispensabile e volevo sparire ma non ho mai avuto il coraggio di togliermi la vita forse per non abbadonare l'unica persona che mi vuole bene e che ho costantemente deluso. 

Ho capito con il tempo che sono solo un'incapace che non realizzerà niente e morirà da sola , cosa posso fare?

Gio

20

Set

2018

Transfer medico-paziente

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ragazzi e ragazze, utenti e non, spero che tra di voi ci sia qualcuno che ha studiato psicologia perché avrei bisogno di sapere cosa è esattamente il Transfer Medico-Paziente, in quanto sono pazza di un dottore che mi segue da anni. Ho letto tanto su internet per cercare di capire, ma è troppo complicato. Ho bisogno che mi spieghiate in parole semplici cosa è sto Transfer e SOPRATTUTTO come uscirne fuori. Non voglio più pensare a lui. Ho capito che la mia è una dipendenza da questa persona perché ha sempre dimostrato attenzione a me (come a tutte le pazienti presumo) e io me ne sono invaghita perchè non molte persone nella mia vita si sono prese cura di me. Credo che il mio sia un problema di Carenza Affettiva e per questo ho sviluppato il Transfer. Peró vorrei davvero uscirne fuori perché non è sano dal punto di vista psicologico. Spero rispondiate grazie 

Mer

19

Set

2018

Sono inutile

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Non trovo un posto per me nel mondo, nonostante sia una ragazza carina, con un fidanzato fantastico, pochi amici ma buoni e una famiglia che mi sostiene sempre. C'è chi crede pure che sia intelligente, chi che sia creativa e chi che sia particolarmente empatica, eppure io mi sento persa, persa nella vasta scelta di strade che si possono prendere, persa perchè non so prendere decisioni, non so cavarmela mai da sola, persa perchè sento che il mondo è davvero troppo grande per me e mi terrorizza. Vorrei fare l'università, ma puntualmente quando ci sono i test o non mi presento oppure non studio abbastanza, così da essere sicura di non entrare perchè "ho deciso io di non studiare tutto il programma" e non di fallire perchè ho studiato tutto, ho il terrore di essere rimbalzata che preferisco trovare il modo di non dare il 100% ed essere la causa del mio fallimento, piuttosto che impegnarmi e dare modo a qualcosa di esterno da me di bocciarmi. Sono inutile. Sono inutile e ferma sempre nello stesso punto. 
Cerco lavoro, cerco un corso di studi che non debba avere un test di ingresso, cerco la mia autonomia, cerco la mia strada, cerco di capire se davvero c'è qualcosa che mi piace fare. Credo di non avere nessuna passione e sono arrabbiata con tutti per questo, fin da piccoli un sacco di persone che conoscono si erano già fatti un'idea di quali ambiti poter sviluppare da più grandi, perchè quella era la loro strada. C'è chi se n'è andato a Londra per studiare danza, chi per equitazione, chi, invece, non vedeva l'ora di studiarsi malloppi di pagine sulle culture dei vari paesi, chi libri di economia e io che oscillo fra mille idee, che non sono brava in niente, che un giorno vorrei essere un chimico e l'altro una psicologa, ma tranquilli, qualche settimana dopo sogno già di diventare una stilista di successo. 

E POI SON SEMPRE QUI. FERMA. In un paesino di 15mila abitanti, nessuno sbocco lavorativo, nessuna passione e con una paura invalidante di guidare. Mantenuta dai miei, inutile. Inutile in mezzo a tutti i miei amici studenti e neolaureati, in mezzo a tutte persone affermate. E io che faccio? E io chi sono? Continuo a rimandare, continuo ad annullare e rifiutare. Continuo a non voler veder nessuno, a stare chiusa nella mia camera a deprimermi perchè è quello che so far meglio, perchè combattere quando sai che ci potrebbe essere la possibilità di perdere? Voglio essere una vincenti e vesto i panni di una pigra, terrorizzata perdente.

Che schifo che mi faccio. 

Mer

30

Nov

2016

Odio i bambini

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Odio i bambini e soprattutto le madri coi bambini. Ogni mattina prendo la metropolitana e trovo sempre una madre con due gemelli di qualche mese che urlano e strillano dalla prima all'ultima fermata e lei non fa niente per calmarli, anzi li guarda e sorride orgogliosa dei due stronzetti che ha appena messo al mondo.
Odio i bambini che al ristorante si mettono a correre intorno ai tavoli e soprattutto odio i bambini perchè sono una palla al piede, una croce da portare e un impegno a vita che ti toglierà il tempo e la voglia (e i soldi ) di fare qualunque cosa che non riguardi portarli a scuola, cucinare per loro, lavargli i vestiti, controllare che non facciano stronzate e che non causino problemi. 
Sapete qual è la cosa peggiore? Il medico non mi permette di farmi sterilizzare. Aiuto... vorrei fare l'amore con il mio ragazzo senza il terrore di finire in questo guaio, quello di restare incatenata a vita a curare un coso che urla e piange dalla mattina alla sera. 
Mi fanno impressione. Sono brutti ed egoisti, opportunisti, e soprattutto se la gente continua a mettere al mondo figli, questo mondo sarà ancora più sovrapopolato di quanto non lo sia ora. 
Parenti ormai sono rassegnati al fatto che da me non avranno alcun nipotino. Non ci tengo a finire come le madri di adesso che sono esaurite e frustrate dalla loro vita a cusa di questi affari di scarsa intelligenza che camminano.

Lun

26

Set

2016

Sono cambiata... w la solitudine? Però poi...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ah... ma che mi succede.

Non che io sia mai stata una che tutte le sere usciva: sballo, amici da tutte le parti, sempre fuori ecc ecc.. ma anni fa sicuramente avevo una vita sociale più densa di quella di ora, non parliamo dell'adolescenza dove, sì... lì ho dato il massimo in uscite e vita "mondana".

Attualmente: sono con il mio ragazzo da anni, ho un lavoro di 8 ore che quando arrivo a casa (come tanti) sono stanchissima, due volte alla settimana mi concedo un po' di sport... e... basta. Non nomino ovviamente tutti i doveri di casa a cui stare dietro e che tengono impegnati perché sono scontati. Il "problema" è che, già io ho poche amiche di mio... ho sempre avuto un cerchio ristretto di amicizie perché sono un po' selettiva come persona... fin da bambina. Alcune di queste hanno cambiato regione per scelte personali e ci vediamo pochissimo. Le altre due che ho, ogni tanto mi invitano ad uscire e/o a fare qualcosa ma io NON NE HO VOGLIA. Passo quindi interi mesi a casa dividendomi tra: lavoro, fidanzato, palestra, 1 volta-2 brevissime uscite con amiche e basta. E' come se ne avessi voglia ma poi quando l'occasione si presenta, io la vivessi come una fatica. E' un meccanismo mentale un po' strano da raccontare me ne rendo conto. Da una parte dico: uff ho pochissime amiche, mi piacerebbe avere una vita più piena visto che ho 30 anni e non 80. Dall'altra quando capita che la tal amica mi inviti fuori, penso: che scatole non ne ho voglia, sono stanca, starei volentieri a poltrire sul divano, ma chi ne ha voglia di infighettarsi per uscire... e molte volte è capitato che io mi FORZASSI per uscire e socializzare contro voglia. Sono una ragazza aperta nonostante tutto, solare e non chiusa e schiva. Ma mi rendo conto che, vuoi la stanchezza vuoi il passare degli anni sto quasi spesso meglio in solitudine o a casa alla sera a farmi i caz**i miei, invece che uscire per locali o feste con amiche. Tranne poi ogni tanto rimpiangere il fatto di non avere una vita socialmente piena.

Tra l'altro ricordo che anni fa ero quella del piccolo gruppo che ogni settimana organizzava, faceva, chiedeva "chi c'è per andare lì? Chi vuole fare questo? Ragazze ma ci sareste per..." Se mi guardo indietro anche solo di un paio di anni non mi riconosco più. Non so cosa sia cambiato ma ad ora ammetto di essermi un po' eclissata e se non sono le altre a propormi una fiera, una serata, un giro lì... (che non sempre poi accetto) io non proprongo mai nulla di mia iniziativa.

Che controsenso. Da quando poi soprattutto sto con il mio attuale ragazzo, che è uno moooolto tranquillo che ama poco uscire e anche lui ha pochi amici, mi rendo conto che ho preso su un po' del suo stile di vita. Solo che anche forzarmi di uscire controvoglia non è bellissimo. Ci sono state serate dove, a ridosso dell'orario prestabilito ero ancora lì che pensavo se andare oppure no... poi mi dicevo "Giulia, basta. Ora ci vai, la smetti con tutti questi sì o ma.. e anche se sei stanca e non ti va, esci". Uscivo e sostanzialmente mi divertivo. La volta dopo poi ero dal principio.

Mer

01

Giu

2016

La psicoterapia è inutile

Sfogo di Avatar di PffBlearghPffBleargh | Categoria: Ira

Molti di voi diranno che non è niente di nuovo eppure sento il bisogno di ire la mia.
Trovo che pischiatri, psicologi e psicanalisti non solo siano 3 categorie assolutamente uguali e 3 sinonimi perfetti ma che siano anche dei ciarlatani, con delle argomentazioni certo, ma dei gran ciarlatani.
La mia ragazza mi ha spinto in modo insistente ad andare da uno psicoterapeuta ed io ho ceduto, un compromesso che ho fatto con le mie idee pur di non sembrare completamente senza risorse/speranze e anche perché la situazione si era messa male per me, pur di non sentire l'aridità che mi dà questo limbo in cui vivo mi sono messo in gioco. Si tratterebbe di uno psicologo molto abile e rapido, per cui chiede parecchi soldi ed ha un approccio "pragmatico".
Invece ora dopo 4 seute e 400 euro spesi mi ritrovo come prima, dovevano essere una serie di sedute rapide e incisive e invece ho solo buttato soldi per sapere cose che più o meno conoscevo già.Andare da uno psico--- è un po' come avere un attacco d'asma e sentirsi dire " Lei sta respirando a fatica, ha il battito cardiaco accelerato e so che è una situazione molto sgradevole". 
Magari tirerà fuori qualche sfumatura che non avevate colto, qualche teoria opinabile fatta di connessioni tra voi e la vostra storia familiare ma poi niente più. Insomma una volta verbalizzate queste informazioni cosa dovrei fare ? Come dovrei agire? Quando glielo chiedete vedete il nulla nelle loro parole, gentilmente rispondono in modo incoerente e cambiano un po' il discorso, senza dare risposte, cambiano rotta.
 Ahh, per carità queste scemenze sono davvero troppo assurde per una persona spiccia e pragmatica come il sottoscritto.
Si imparano le stesse cose leggendo un romanzo scritto bene e comunque ripeto, la loro utilità è vaga, magari riuscirete a compilare una lista di sgradevoli pensieri in modo più efficace e ponderato, non aspettatevi altro.
Non mi pare che i miei problemi scompaiano né che migliorino, questo dipende soprattutto dalla realtà esterna o dal rapporto tra me ed essa, posso dire in tutta franchezza che i miei problemi maggiori sono i miei desideri che non coincidono con la realtà e con me stesso, e su questo nessuno psico--- nemmeno il più preparato potrà aiutarmi, insomma la vita rimane quello che è, soprattutto perché noi rimaniamo quello che siamo e non c'è davvero via di uscita, una mente adatta a stare bene non è qualcosa che segliamo, a volte tocca convivere con noi stessi, sarebbe bello e molto facile poter costruire un'altra personalità, più bella, limpida e funzionale ma non è un'opzione ponderata.
Quindi insomma se non volete buttare via soldi, tempo, energie e speranze, datemi retta: non andate da uno strizzacervelli, che ci sarà pure un motivo se è una professione così presa per il culo e discriminata.
Odio anche quell'imbecille della mia ragazza per avermi spinto a fare questa stronzata che mi sarei risparmiato. Porco d***.

Lun

02

Mag

2016

La figlia di mio cognato...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Ho conosciuto da pochissimo la figlia di mio cognato e sono entrato automaticamente in fissa per lei. E' una ragazza di una bellezza che fulminerebbe chiunque....È un pensiero che dovrei togliermi dalla testa, forse per rispetto a mio cognato, forse perchè sarebbe troppo fuori luogo provarci con lei ma... la tentazione è tanta. Non so se la riincontrerò prima o poi, sinceramente lo spero, e non so quanto potrei trattenermi. Eravamo a un pranzo di famiglia, seduti di fianco. Non abbiamo praticamente spiccicato parola, ultra-timidi tutti e due. Io non avrei azzardato un tono confidenziale, ho troppa paura di mio cognato, giuro... non voglio fare l'idiota. E se lui per qualche minimo segnale di interesse mi avesse guardato male? e quindi mica mi sono buttato a pesce come avrei normalmente fatto con una ragazza sconosciuta X.... Ho cercato quindi di mantenermi quanto più distante possibile, le mandavo qualche occhiata ma davvero POCHE... ma lei distoglieva quasi sempre lo sguardo, anche quando la guardavo semplicemente parlando con altri, come per coinvolgerla nella discussione. Non so se le piaccio, ma non credo ci sia lo 0% di possibilità ecco... sta di fatto che "normalmente" ci proverei con lei in ogni caso, ma tipo SUBITO, adesso.

Mentre invece non posso che continuare a guardare le sue foto su instagram come un c******e ....e senza poterla nemmeno aggiungere o scriverle un messaggio perchè boh...non me la sento...è pure single...e lo sono anch'io porca puttana....certo, non ha nessun legame di sangue con me, ma indirettamente è comunque una componente della famiglia, diciamo...dipende dai punti di vista. E' solo la figlia di mio cognato..e se lui fosse daccordo? no...non lo so...non lo so.....cavolo...inoltre nell'ipotetica idea di intraprendere una relazione con lei forse NON sarebbe cosi facile come sembra....i miei errori avrebbero un peso diverso...non posso certo fare lo stupido....è la figlia di mio cognato........

e voi che fareste....? fra un pò divento pazzo....

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