Tag: dolore
Mer
10
Lug
2019
Sono un amico orribile.
Tempo fa mentre lavoravo conobbi un collega con il quale legai al punto da diventare ottimi amici.
finito il periodo di lavoro, avendo anche vite separate, oggi continuiamo a essere grandi amici ma da parte mia vi è un segreto che porrebbe fine immediatamente alla nostra amicizia.
nell'ultimo periodo di lavoro lui si fidanzò con una ragazza molto bella e ci stava bene insieme tranne il fatto che lui fosse geloso di lei in quanto lei continuava a sentire vari ragazzi e a non dire sempre la verità.
tempo dopo fecimo una festa per la fine del periodo lavorativo tra colleghi alla quale il mio amico non partecipò per altri impegni.
continuammo a sentirci tutto il giorno e lui continuava a chiedermi di "tenergli d'occhio" la ragazza per motivi che, alla festa, mi parsero ovvi. allora così feci, cercando di stare con lei e svincolandola da coloro che ci provavano. lei si ubriacò in fretta e continuò a bere. io tra un bicchiere e l'altro mi ubriacai anche. a fine serata ci trovammo io e lei, molto ubriachi, a parlare del suo ragazzo e del comportamento a mio avviso scorretto che lei aveva avuto nei suoi confronti.
di colpo mi baciò ed io di impulso mi arrabbiai dicendole che non era giusto. ma lei continuò a provocarmi fino al punto di farmi cedere e così ebbimo un rapporto sessuale.
poi andammo a dormire collassati a causa dell'alcool. e quando mi risvegliai non volevo credere a ciò che avevo fatto. ne parlai molto con lei cercando di convincerla a dire la verità o a farmela dire. dopo una grande mole di discorsi lei riuscì a convincermi che nel caso avessi parlato avrei solo fatto del male al mio amico che non stava passando un bel periodo. così le dissi che io non avrei parlato a patto che lei da quel momento in poi sarebbe stata una ragazza migliore per lui. per alcuni mesi in effetti le cose tra di loro andarono molto bene. ma io preso dal rimorso non riuscivo a darmi pace tanto da arrivare a litigare in modo pesante con lei. allora decisi di provare ad allontanarmi. ne derivò che loro poche settimane dopo si lasciarono ed io continuai a sentirmi con quest'amico cercando di aiutarlo nel suo dolore.
l'amicizia continuò ed io non sentii più quella ragazza. lui ha grande fiducia in me e mi vuole davvero bene come io ne voglio a lui.
ed è per questo che ci penso molto spesso ed ho sempre avuto paura a dirgli la verità.
adesso è passato parecchio tempo e le acque si sono calmate, lui sta bene ed è tranquillo. ma io non riesco a darmi pace. certe notti non dormo.
sono un codardo, un vigliacco, un vero pezzo di merda. ormai sono queste le frasi che continuo a ripetermi.
certe volte credo che voglio proteggerlo da una verità dolorosa, mi dico anche che non voglio perderlo come amico ed è la verità.
ma queste sono anche scuse per giustificare la mia codardia.
il tutto è aggravato dal fatto che non sono riuscito a dirgli la verità per tutto questo tempo. e mi sento sempre più una persona schifosa.
scrivo qui solo perchè voglio farmi coraggio. voglio fare la cosa giusta. la paura mi frena. ma è passato troppo tempo e non ce la faccio più a vivere con questo peccato. però non voglio farlo soffrire facendogli scoprire quanto sia stato bastardo un amico che per lui è un fratello. se riceverò degli insulti saranno più che meritati. ma in tutto questo vorrei chiedervi cosa fareste? come dovrei comportarmi? è giusto essere sinceri al punto di causare dolore?
Sab
06
Lug
2019
Odio essere trattata così
Ho un sacco di defetti, questo é assolutamente vero ma sto cercando di cambiare, non ne vado fiera di questi difetti, insomma si sono una ragazza problematica ma non permetto che mi trattino così. Mamma io non ti giudico tutti i tuoi difetti per farti sentire una mer**, sai già che io di mio ho una bassa autostima, quindi non mi trattare così. Si forse non sono afettusa e allegra come le altre, non sono molto femminile come te, non mi piace denudarmi come te, io no ho i tuoi stessi gusti e il tuo stesso carattere sempre allegro. Ma non per questo devi minarmi di critiche dicendomi che sarò una zitella o altro, poi mi dice che lo fa per me, per farmi diventare più forte, beh non penso sia la maniera, mi importa di quello che dice quindi questo mi ferisce più di chiunque altro. E poi che lanci la prima pietra chi é perfetto e non ha difetti. Si sono piena di difetti ma non sono solo quello è si riconosco che alcune cose le devo cambiare ma non era quella la maniera di farmelo capire, e fin da piccola che cerco di cambiare di migliorare, di adattarsi a te. Ma non è facile. Sono piena di errori e di cose di cui non ne vado fiera, ma cerco sempre di andare avanti e anche se qualche volta qualcosa mi sfugge, non significa che non mi sia sforzata. Io sarò quello che vuoi ma mai mi azzardarei a tartare così qualcuno di cui voglio bene, rifandoli tutti i suoi errori, i suoi problemi psicologici, cose di cui mi sono confidata perché poi tu me li butti in faccia. Non mi fido più di una persona così, spero per me stessa di starti lontano il più possibile per evitare le tue critiche continue, io non ho bisogno di essere giudicata questo lo faccio già io, io ho bisogno di essere aiutata e soprattutto acettata.
Mar
18
Giu
2019
Mi sono innamorato di lei, ma...
Eh sì, molti lo sanno che l'amore fa male. Ma lasciatemi spiegare la mia situazione. Qualche settimana fa, mi innamorai di una mia compagna di classe e glielo dissi, lei l'ha presa bene, anche se però non avrebbe ricambiato subito. Allora, dato che la scuola era finita e non ci saremmo visti per tre mesi, chattammo in continuazione e alla fine di ogni frase ci stava sempre un cuoricino. Ieri era il mio compleanno e lei mi avrebbe fatto una sorpresa che però non si è mai realizzata, ovvero che finalmente ci saremmo messi. Ma i problemi iniziano qui, perchè il giorno prima del mio compleanno, il suo ex si era lasciato e lei mi ha chiesto se ci ero rimasto male, ma io risposi che avevo solo paura che il suo ex me la potesse portare via. Infatti non ci siamo messi insieme per questo motivo. Io la amo veramente e lei lo sa, vorrei soltanto che un giorno potremmo stare insieme per sempre e chi lo sa, magarhe non è no potremmo anche sposarci, però purtroppo questa situazione col suo ex ha complicato tutto. Che dovrei fare in una situazione del genere?
Ps: lo so che non è uno sfogo, ma davvero ho bisogno di aiuto per questa situazione perchè non ne posso più di aspettare per mettermi con lei. Grazie mille in anticipo
Ven
14
Giu
2019
Come fai?
Abbiamo appena divorziato... e dopo solo sei mesi mi hai già digerita. Hai già deciso tu - come d'altronde facevi anche quando eravamo sposati - che saremo amici. Mi vuoi nella tua vita, dici. Mi hai fatto pesare ogni singola cosa che hai fatto per me, come se mi facessi un favore. I soldi che mi hai prestato mentre eravamo assieme. Perché di prestito si parlava con te, anche con la fede al dito.
Io non ti voglio nella mia vita. Nessuno mi ha mai fatto vergognare così tanto come hai fatto tu. Nessuno mi ha mai fatto sentire così manchevole. Perché mi "accontentavo" del mio lavoro, delle mie amicizie. A nessuno ho permesso di rifiutarmi per così tanti anni a letto come ho fatto con te. E pensi che dopo tutte le lacrime che ci sono state, sia scontato passare da quell'amore che si è perso all'amicizia?
Non stare lì a cercarmi. Non abbiamo figli, proprietà, nulla di condiviso. Non c'è motivo per cui io debba risponderti.
Gio
13
Giu
2019
Quando un amico se ne va....
Salve a tutti! Sono un ragazzo di 19 anni e scrivo in questo sito per raccontare una situazione molto spiacevole e dolorosa in relazione a una storia d'amicizia. È da circa un anno e mezzo che mi sono molto legato a un mio compagno di classe, siamo diventati amici, abbiamo cominciato a parlare di più, a scherzare, a stare più tempo inseme durante le lezioni, a chattare tutti i giorni e abbiamo anche cominciato a confidarci molte cose. Mi sentivo al settimo cielo quando ci siamo avvicinati... sono una persona piuttosto sola e speravo che la sua sincera compagnia mi avrebbe aiutato, ci credevo con tutto il mio cuore. In effetti, per questo ragazzo nutrivo (e nutro forse tutt'ora) una grande ammirazione, tanta fiducia e un profondissimo affetto... non riesco a descrivere il bene che gli voglio... pertanto il mio più grande desiderio era quello di diventare un suo buon amico, volevo che entrambi potessimo cominciare ad uscire, ad andare al cinema, a frequentarci al di fuori della scuola ... volevo approfondire quel legame che ci univa. Tuttavia, ben presto tutto è cambiato. Lui si è fidanzato con una mia compagna di classe e,per certi versi, ora mi sembra cambiato, quasi ho cambiato idea su di lui...ma soprattutto ci siamo allontanati...non scherziamo più, passiamo sempre meno tempo insieme, durante le lezioni lui sta sempre con quella p*****a, anche il sui atteggiamento è diverso ... è piu distaccato e meno affettuoso. A me manca da morire e tutto questo mi provoca un dolore al petto che non posso piu sopportare. Ho provato a parlargliene ma non lui non se ne rende proprio conto, non capisce. D'altra parte forse sono io che pretendo troppo e forse quel sentimento che io provo va al di là della semplice amicizia. In ogni caso la sua lontananza mi distrugge e quello che mi fa più male e che sto cominciando a disprezzarlo per alcuni suoi comportamenti. Non so come fare, vorrei tornare a prima che lui si fidanzasse, vorrei per una volta nella mia vita che stringesse dicendomi "da adesso ci sono io e non ti lascio ". Grazie per lo sfogo, vi prego datemi dei consigli
Gio
13
Giu
2019
Mi manca l'aria
Perché ti voglio così tanto? Perché questa rabbia che hai fatto crescere in me?Tanto impegno, tanti sogni, il tentativo di aiutarti cercando di farti capire quello che provo e come risultato il nulla! Trattato come un fastidio, senza importanza...Chi è concentrato su quella schifezza forse non ha tempo da perdere per i sentimenti.Per salvarmi devo cancellarti dalla mia vita, ma Dio come è dura!Mi sento solo in mezzo a tutti, niente mi sembra meritare più interesse. Maledico il giorno che ti ho incontrata!
Mar
04
Giu
2019
Ho distrutto il paradiso..
Pensavo di esser padrone della gestione dell'amore; sulle basi o, line guida, quali possano essere, del rapporto concretizzato poi come matrimonio. Per molti anni il mio mondo era completo: casa, figli e amore di chi è accanto nel mio cammino. Fino a quando lo specchio non rifletteva più la mia immagine, ma solo una riflessione, la quale sia una anticamera dell'insicurezza di essere nel mondo giusto.
Non riesco ancora a capacitarmi di quanto sia veloce il distruggere tutto: anni di gioia, dolore, sacrifici, lotte e vincite vengano smontati in poco meno di un attimo.
Pur mantenedo un linea stabile dei doveri acquisiti e ora mal mantenuti, come lancette d'orologio i miei passi continuano e, "dovrei" esser alla ricerca di un nuovo mondo ma....continuo troppo a guardarmi indietro, continuo troppo a pensare: "vorrei fare ma non posso per..". Condizionato da ciò che il passato era e mai più sarà.
Continuo ad osserrvare le macerie cercando una via per oltrepassarle: distruggere anche i ponteggi precari issati a sorreggere quel poco sopravvisuto, uccide, come veleno, l'anima.
Nonostante io sia l'autore di questo macabro libro, non riesco a dare risposte dalle forti e solide basi...non sò! Forse sarò pazzo? O forse tento solo di nascondermi dalla realtà.
Ora la mia vita è nell'ombra di un'altra anima ed in silenzio senza interferire, ne disturbare osservo chi fino a poco tempo fa custodiva il mio cuore ed ora apro spesso la teca dove è riposto, non accettando, o meglio non voler vedere che sia solo una copia ben fatta di plastica, in quanto ancora è riposto in quelle mani.
Lun
13
Mag
2019
Senza Titolo
Ho trascorso l'ennesima giornata nell'attesa che lo schermo del telefono s'illuminasse mostrandomi quel nome. Sguazzo ormai nell'irrequietezza, a spasimare ci sto lasciando la salute. Il flebile principio di vibrazione che precede i più classici segnali di chiamata mi fa trasalire tutte le volte , è sufficiente una frazione di secondo per scompaginare le mie difese; e poi il fremito, avverto nitidamente l'insorgere delle perturbazioni fisiologiche insidiare il mio labile equilibrio e volgere in malessere. Ogni telefonata è un prezioso omaggio, un'enorme cortesia, una generosa concessione, uno freddo moto di umanità. Vorrei liberarmi di tutto ciò. Oggi evidentemente non è bastato nemmeno quel minimo di compassione di default, perché il contentino non è stato elargito. Mi sento totalmente svigorita, mentalmente e fisicamente logorata, vorrei che tutto non fosse mai iniziato, adesso che non sono in grado di farlo finire. Mi riprometto di mandarti a fare in culo ogni volta, che dall'indomani mi comprerò come se per me tu non fossi mai esistito, recuperando così il benessere. Vorrei avere la forza di non risponderti mai più, ma la verità è che non riesco nemmeno ad immaginarlo. Porca puttana, ti odio. Sei la mia distruzione, da sempre. Mi stai demolendo.
Come faccio ad uscirne se mi sembra insopportabile l'idea di non sentirlo per un giorno, come farò quando sarà una settimana, un mese e poi un anno, il solo pensiero mi annienta, è insostenibile, mi si stringe il petto, l' idea mi toglie il respiro. Vorrei ricominciare come se niente fosse mai accaduto, perché vedo troppa sofferenza davanti a me, e l'incapacità di sostenere tutto ciò, mi sento sopraffatta.
Mer
08
Mag
2019
Niente serve più
Devo fare uno sforzo sovraumano per scrivere queste righe, perché qualsiasi azione mi costa troppa fatica.
Soffro di depressione maggiore, tra qualche giorno compirò 45 anni.
Non ho un lavoro, non ho costruito niente, mi sento del tutto inutile.
Ho una splendida figlia che...
Vedete? Non ce la faccio più a scrivere perché non serve a niente. Niete serve più.
Il mio non è uno sfogo. È un grido.
Gio
11
Apr
2019
LESBICHE E NON, VI CONDIVIDO IL MIO INCONFESSABILE E IMMENSO DOLORE, HO UN DISPERATO BISOGNO DEL VOSTRO CONSIGLIO
Ho vent'anni, sono lesbica, per la prima volta in titta la mia vita mi innnamoro follemente di una ragazza che frequenta la mia stessa facoltà. All'inizio non ci conosciamo, sento un'innata simpatia per lei, che vedo per alcuni aspetti simile a me. Noti che i nostri sguardi si incrociano spesso. Decido di entrare nel coro in cui canta per conoscerla. Perdo completamente la testa per lei. Ma non so se lei sia lesbica o meno. Poi vengo a sapere di una sua presunta storia con uno, disperazione. Il tempo passa vengo a sapere che frequenta un locale gay. Euforia. Poi però vengo a sapere che in realtà ci va con un gruppo di amici fra cui ci sono gat e le loro amiche etero. Sconforto e delusione più totale. Eppiure noto che alle prove di coro ci scambiamo sorrisi complici e proviamo entrambe una spiccata simpatia l'una per l'altra, ci facciamo un po' di scherzi infantili ci punzecchiamo un po'.
Poi la svolta: ieri abbiamo avuto un concerto, dopo siamo andati.a ballare in dicoteca, e io subito voglio ballare con lei e vedere che succede. Le insegno qualche passo di salsa, le nostre mani si toccano, io sono al settimo cielo. Poi ci sepatiamo ballando non a coppia, ma sempre vicine. Poi il sogno che si avvera, lei mi rixhiede di ballare a coppia e io allora cerco di farlr capire quelio che provo e quindi cerco di incrociare le mie dita con le sue e noti che lei accetta, però non ho il coraggio di guardarla negli occhi, nè di avvicinarmi troppo, nè tanto meno di baciarla, anche se non avrei voluto fare altro. Poi si ritorna a ballare separate, con momenti alterni di imbarazzo per il ballo a volte poco spontaneo. A un certo punto ci annoiamo un po' decidiamo di andare via insieme al resto dei miei amici coristi, compreso mio fratello. Camminiamo, rimaniamo io lei mio fratello e una amica, io dico così: Stasera ho capito molte cose. Lei, e mio fratello mi chiedono cosa. Io con lo chalance dico che non posso dirlo. Lei insiste, mi chiede di dire almeno cosa riguarda in generale. Io ripeto che non posso perchè riguarda uno di loro. Mio fratello non sa nulla, pensa che stia dicendo cose a caso. Poi mi volto a mio fratello e gli dico, non riguarda te... o forse sì. Lo dico ne disperato tantativo che lei capisca che sto alludendo a lei. Io mi sono fatta aggiungere nel gruppo di amici di lei che frequenta il locale gay, si chiama Unicorni e non. E nel gruppo c'è anche mio fratello ( che è dichiaratamente gay, si lo so asssurdo che mio fratello non sappia che anche io non sono gay). E ovviamente in questo gruppo c'è ancbe lei, anzi è lei che mi aggiunge. Oggi io ero a lezione lei no. Ci scambiamo messaggo simpatici su whatsupp. Poi il pomeriggio durante la lezione pomeridiana lei arriva in ritardo e si siede accanto a me, io super impacciata, amcbe perchè pensavo non venisse, si era vestita tutta carina e profumata, io ero conciata un po'male,.non pensavo di vederla a lezione, senno mi sarei fatta una doccia, mi sarei messa qualcisa di carino, quindi le dico qualcosa ma poco e anche lei mi sembra freddima, io vado nel panico convinta che mi veda bruttina e malconcia e che magari non mi trovi più attraente. Anche quando ci salutiamo non c'è piů l'affetto con cui ci siamo lasciate l'altra sera. Io cado in una profonda disperazione, forse se mi fossi ^preparata^ alla sua presenza a lezione, mi sarei messa meglio, le avrei scambiato più parole. Avrei fatto un'impressione migliore, cazzo!
Le chiedo se stasera va al locale gay, come mi aveva detto ieri. Mi dice che no,.non ci va.Ma cos!?!?!?? Va be ci salutiamo senza affetto, poi va be io non riuscivo a pensare lucidamente. Va be' quest ultima parte magari vi sembra strana e non la capite, è che ci skno trop e cose da spiegare.
Ditemi solo una cosa: dai insomma mi ha chiesto di ballare, ci.siamo.incrociate le.dita.delle mani, eravamo entrambe un po'imbarazzo. Lei prova qualcosa per me? E se oggi avessi rovjnato l'impresione di bella e sjmpatica ragazza di ieri?
Innanzi tutto forse farò coming out con mio fratello, magari gli dico che sono bisessuale, Perchè mi vergogno meno e poi, perchè si senturà tradito che gli ho nascosto la mia omosessualità per tutto sto tempo. Poi bho.dovrei dichiararmi? Ho jma fottuta paura di non essere alla sua altezza, lei è veramente bella, fascinosa, intelligente e simpatica, io sono meno bella, meno simpatica e meno intelligente e poi non mi vesto benissimo, mi vesto in maniera poco femminile e un po'infantile.
Vi prego aiutatemi, in nome della nostra.comune appartenza alla razza umana e al.nostro comune soffrire per ragioni di amore
scusate errori di ortografia, è la fretta dello sfogo
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