Mar
04
Giu
2019
Ho distrutto il paradiso..
Pensavo di esser padrone della gestione dell'amore; sulle basi o, line guida, quali possano essere, del rapporto concretizzato poi come matrimonio. Per molti anni il mio mondo era completo: casa, figli e amore di chi è accanto nel mio cammino. Fino a quando lo specchio non rifletteva più la mia immagine, ma solo una riflessione, la quale sia una anticamera dell'insicurezza di essere nel mondo giusto.
Non riesco ancora a capacitarmi di quanto sia veloce il distruggere tutto: anni di gioia, dolore, sacrifici, lotte e vincite vengano smontati in poco meno di un attimo.
Pur mantenedo un linea stabile dei doveri acquisiti e ora mal mantenuti, come lancette d'orologio i miei passi continuano e, "dovrei" esser alla ricerca di un nuovo mondo ma....continuo troppo a guardarmi indietro, continuo troppo a pensare: "vorrei fare ma non posso per..". Condizionato da ciò che il passato era e mai più sarà.
Continuo ad osserrvare le macerie cercando una via per oltrepassarle: distruggere anche i ponteggi precari issati a sorreggere quel poco sopravvisuto, uccide, come veleno, l'anima.
Nonostante io sia l'autore di questo macabro libro, non riesco a dare risposte dalle forti e solide basi...non sò! Forse sarò pazzo? O forse tento solo di nascondermi dalla realtà.
Ora la mia vita è nell'ombra di un'altra anima ed in silenzio senza interferire, ne disturbare osservo chi fino a poco tempo fa custodiva il mio cuore ed ora apro spesso la teca dove è riposto, non accettando, o meglio non voler vedere che sia solo una copia ben fatta di plastica, in quanto ancora è riposto in quelle mani.
16 commenti
Dalle belle parole del suo post ,mi sembra che sia in crisi , ma il matrimonio non c'entra nulla . Secondo me è in crisi come persona perché il suo modo di essere non Le va più bene.
Guardi dentro se stesso e trovi una nuova strada , magari facendo qualcosa di creativo. La butto là : perché non fa un corso di scrittura creativa e si mette a scrivere? Dal Suo lungo post percepisco che ha tanto da dire ! Buona vita
Ho una teoria... Il vero sfogo è nei tags, perché dal testo sopra è stato tutto nascosto ben bene...
Concordo con Gagenore...
C'è soprattutto una bellissima frase che è la chiave di tutto...
"Osservo chi fino a poco tempo fa custodiva il mio cuore ed ora apro spesso la teca dove è riposto, non accettando, o meglio non voler vedere che sia solo una copia ben fatta di plastica, in quanto ancora è riposto in quelle mani. "
Wooow!
Ah, vedo che solo a me sembra una monnezza pazzesca. Detto questo, empatizzo.
Hai ragione Gage, in pratica mi par di capire che la sua vita simil Mulino Bianco sia stata stravolta dalla scoperta del tradimento di lei.
Se è così mi dispiace sfogante, c'è ben poco che tu possa fare se non lasciare che lo scorrere del tempo possa lenire il dolore, consapevole che ciò che è rotto non si riparerà.
O forse non ho capito un cazzo ed è stato lui a tradire?? il titolo dice "ho distrutto" per cui mi sorgeil dubbio.
Si si, rileggendo è tutto chiaro: lui è l'autore del macabro libro per cui è stato lui a tradire.
Eh caro sfogante, io non ho mai tradito proprio per non trovarmi nella situazione che descrivi ( che per come sono fatto mi ucciderebbe), ormai con la coscienza sei fottuto, specialmente se le cose con lei andavano bene... mi spiace più per lei che per te.
Io mi associo all anonimo 22.00.
Non so se era poi tanto paradiso dato che hai deciso di distruggerlo. Sicuro non fosse un'illusione di paradiso?
Paradiso paradiso paradisooooooo
@Anonimo delle 19:38, per cortesia, non m'accosti Coelho - che pure non è tra i massimi - a Volo. Come se Volo poi fosse eccelso. Essù. Posta così non è manco un complimento per lo sfogante.
Vedo che l'ironia si coglie al volo. Ho citato quei due, come dicevo poc'anzi, perché li trovo scrittori imbarazzanti.
fai pace con l'italiano, inteso come lingua, magari ti chiarisci le idee
Comunque sia: una vita lavorativa di 12 h al giorno, tutti i giorni, non basta per far bene anche senza una pecca. Ma un attimo avanza per distruggere tutto ed essere condannato senza neppur esser processati.
ciao
leggendo il tuo sfogo, non prenderla a male mi racomando, mi è venuta in mente una cosa forte e se non te la scrivessi non sarei onesto.
La poesia serve a chi infondo non ha capito un cazzo.
Ripeto non prenderla male, ma questo è quello che mi viene in mente leggendo il tuo sfogo. Perchè capire se stessi e fare ciò che veramente vogliamo della nostra vita senza troppi fronzoli è sacrosanto ma spesso noi soffriamo perchè non ci siamo capiti. Non abbiamo visto le cose come effettivamente erano. Quando soffriamo viene bene trovare parole poetiche o comunque molto complesse per descrivere il nostro dolore. Ma il nostro dolore, anche se è comune a molti è semplicemente perchè non ci siamo ascoltati prima, non abbiamo capito. Se avessimo capito non avremmo sofferto, se ci fossimo capiti non avremmo sofferto. Quindi scrivere belle parole per descrivere al meglio una situazione solo interiore spesso non serve a niente.
Ciao
Ti sei industriato per scrivere un testo che non ha nulla da invidiare alle pagine più preziose di un Coelho o - che dico - un Fabio Volo. Stabilisco quindi che non sei poi così nella merda come pensi. Auguri.