Tag: forza
Lun
22
Lug
2019
invidio chi รจ senza senso di colpa ed egoista senza vergogna
invidio completamente chi non ha alcun senso di colpa e il coraggio di essere la merda disumana che è: un animale feroce, senza pietà, calcolatore, distruttore, conquistatore, forte, vincente, a qualsiasi costo, che passa sopra a tutto e tutti.
Li e le invidio perché il mondo è fatto per loro. Vogliono e basta. Prendono e basta. Non danno, non chiedono. Se ne sbattono di tutto, scartano qualsiasi cosa non porti ad ottenere quello che vogliono. Imbrogliano, disprezzano, usano.
Si godono la vita, non la sopravvivenza dura.
Io provo pietà per la gente, sento che non è giusto approfittarsi, anche se il merito è una forma di supremazia e la forza, la bellezza, il denaro, sono forme di supremazia sugli altri. Certo, non è detto che tu ti sia meritato di essere bello, forte, ricco. Ma chi se ne sbatte di tutto per diventarlo, io lo invidio. Non prova sentimenti che lo/la ostacolano, provano solo amore per sé stessi, incondizionato, illimitato, perenne, perpetuo, inarrestabile.
Chi altro prova un amore così per te? Solo tu. Anzi, solo loro, per sé.
Mer
20
Mar
2019
Adios depressione
Eh già,finalmente vedo sorgere il sole!
La depressione sembra scivolare pian piano via,e ammetto che è stato faticoso tenersi saldi alla realtà,e trovare la forza interiore,eppure ci siamo,sto ritornando alla vita .
Ovviamente per arrivare ad oggi ho dovuto essere egoista,e riprendere in mano la mia sorte...Quindi esco con le amiche,ho un viaggio in programma in Primavera ,alle porte un lavoro e ...il coraggio di tornare a essere donna!
Molto probabilmente pagherò un prezzo,e sarà anche alto ...
Ma sto cambiando e la mia vita con me!
Mer
02
Gen
2019
La forza delle donne
Sono una donna,una vera combattente,primogenita e sorella di un maschio
Vengo da una famiglia di cacca Mio padre picchiava mia madre,l e la insultava continuamente.
Quando lei decise de andarsene io fui sollevata,non c'è lla facevo piu' a vivere in quel modo.Mia madre mi portò a vivere con lei,mio fratello rimase con mio padre Lei cominciò a lavorare ,ma non mi seguiva ne a scuola ne in casa,io ero allo sbando,e cercai di crescere tra compagnie sbagliate e solitudine.Poi quando avevo 17anni,lei conobbe un uomo e mi lasció vivere sola,io non capivo nemmeno cosa stesse accadendo,infatti avevo dolori lancinanti e portata dal dottore mi dissero che erano dolori psicosomatici .Mi feci forza, finii gli studi e andai a lavorare
Mio padre morì,e non non ricevetti ne un abbraccio ne una parola di conforto,da nessuno.Mio fratello invece ,forse perché più debole ,fu coccolato e in seguito viziato da una madre anaffettiva che non sapeva dimostrare affetto se non con beni materiali.
Ora mio fratello è un tossicodipendente,non ha avuto gli strumenti per affrontare questa vita. E purtroppo ho cercato di aiutarlo,ma se non lo vuoi tu,davvero,non puoi uscirne da queste cose.
Io invece continuo a combattere,perche'a me nella vita non mi ha regalato niente nessuno
Dom
09
Dic
2018
Il Ritorno a Se Stessi
Ultimamente, come non mai, ho questa necessità di parlare con qualcuno di sconosciuto. Per sfogare tutte quelle cose che nella vita reale non puoi fare. Se penso a tutto questo mio ultimo periodo della mia vita (2 anni) mi chiedo esattamente quando finalmente potrò ritenermi felice.
Beh, questo periodo è stato pessimo, ho perso amici, lavoro, la persona più importante della mia vita, mi sono ritrovata a terra, spezzata e arrabbiatissima. Mi sento sempre più spesso non compresa, quella voglia di gridare spaccare il mondo e condividere quella disperazione che fa parte di me dal momento che sono venuta al mondo. Di recente ho iniziato a perdere anche quella fiducia, forza e corazza che mi ero creata per stare al mondo. E mi sento nuda e vulnerabile. E ho paura. La solitudine che è sempre stata mia cara amica improvvisamente mi soffoca e mi trascina verso il basso, in un baratro sempre più profondo.
Allora mesi fa deciso di andare in terapia, dopo anni che ho passato a saltare da un terapista all’altro trovo un dottore con cui scatta subito quell’affinità. Un grande, riesco ad aprirmi come non mai, ma da quando frequento il suo studio ho iniziato a perdere le mie sicurezze, portandomi al sopraccitato malessere amplificato.
Anni fa ho avuto una relazione importante dove la mia ex ragazza mi ha stracciato l’anima e l’orgoglio a pezzi, mi ha ferita a tal punto che mi sono ripromessa che non mi sarei mai più innamorata. Ero quella ragazza che ti darebbe l’anima per vederti felice e sopprimerebbe la sua per la tua. Che cosa sbagliata. Ovviamente lei se ne accorse e se ne approfittò, e io purtroppo, che avevo bisogno di amore in quanto non ne avevo mai ricevuto, nemmeno dalla mia famiglia, ero attaccata a lei e al sentimento che ci legava con la stessa modalità con cui un eroinomane ama l’eroina. Dopo 2 anni mi sveglio e la lascio. Trascinandomi questa esperienza insieme alla mia infanzia traumatica. Trasformandomi in una persona che disperatamente voleva essere l’opposto di quello che era la sua natura. Io volevo essere una sciupa femmine, non una di quelle che si innamora. E allora me lo imposi. Mi imposi che non mi sarei mai più voluta innamorare, non volevo stare così male mai più, per me non ne valeva la pena. Ci riuscì e iniziai a scopare in giro per la mia gioia, senza vincoli, sentimenti, e la paura era finalmente volata vi da me.
E non di certo facile, sono una bella ragazza ma non ci sapevo fare per niente. Per la mia limitata esperienza ho capito che le Donne, in genere, vogliono:
1) Un Partner che trasudi Sicurezza, ma che al col tempo le faccia vivere sul filo del rasoio non dando loro certezze sul sentimento
2) Il Bad Guy (lo stronzo/a) pagano, pagano perché quel tipo di atteggiamento le attirà come api con il miele per i motivi citati nel punto 1
3) Giocare sulla sindrome da Crocerossina facendo credere loro che sono le uniche che potrebbero cambiarti e aiutarti a diventare una persona migliore, per poi sparire e riappariread intermittenza per dare loro quel colpo al Cuore per farle sentire importanti in un’incertezza generale.
4) Se le fai vedere che non te ne frega un gran cazzo e che praticamente te la vuoi solo scopare non lo accetta, sclera e cerca in tutti modi di trovare segnali che non ci sono per convincersi che invece tu sia presa/o da lei. E inizia a desiderarti più di qualsiasi altra cosa
5) Grazie a Dio non sono tutte così (80%) e poi sarebbe carino se ognuno di voi aggiungesse parti alla lista o commenti e considerazioni in merito
6) Una moto, un atteggiamento spavaldo e un filo arrogante e simpatico con un tocco di cultura, sicurezza e una spruzzata di dolcezza fanno bagnare qualsiasi donna. C’è poco da fare, a quasi tutte piace un certo tipo di standard. Devi dare sempre l’idea che sai che cosa stai esattamente facendo.
e allora Darker, perché rompi i coglioni con questa lista?
io ero diventata così, e trombavo un sacco. Lo sono in parte tutt’ora ma sono cambiate delle cose;
È come se all’improvviso io debba mutare nuovamente in una terza forma: tra quello che ero e quello che ho desiderato diventare
e tutto questo da quando è apparsa nella mia vita la Prof.
(ex mia prof del liceo con cui mi frequento di tanto in tanto, lei è fidanzata e per il momento non è successo assolutamente nulla)
Brucio quando la ho vicino a me, e ogni volta saltarle addosso diventa sempre più difficile, passo da desiderarla solo fisicamente a provare un po’ di romanticismo nei suoi confronti, tanto che ho deciso di regalarle un libro per Natale e mi sto già pentendo perché mi sembra un’atteggiamento da sfigata che non scopa. Però al col tempo voglio regalarle qualcosa e vederla felice. È tipo una settimana che penso sempre a lei e ho voglia di vederla ma non le scrivo perché ho paura che possa capire. Ho questa cazzo di confusione che mi uccide, non so perché mi terrorizza così tanto lanciarmi. È un anno che ci frequentiamo saltuariamente. E poi è fidanzata e mi sembra di romperle le palle di scriverle, non lo so... Passo da non pensare a lei a pensarla spessissimo. So solo che mentre scrivo ora, la vorrei qui, vorrei scoparci baciarla, sentire il suo odore e sapore, e abbracciarla. E ho paura di tornare troppo indietro, di innamorarmi, di un’altra situazione sbagliata e di trovarmi schiacciata nuovamente in mezzo a un sentimento che non so gestire.
È una vita che ho paura di Vivere, e da poco tempo che sto iniziando a scrollarmi da dosso la depressione. Ma adesso ho bisogno di vivere. È ho bisogno di parlarne con qualcuno e di consigli. Grazie
Gio
08
Nov
2018
Non mollate!
Questo scritto è dedicato a tutti coloro che sono molto giovani, confusi, in crisi, ad un bivio. Vi dico e vi prometto: passerà, passerà tutto. Abbiate pazienza!
Dovete stringere i denti e la confusione passerà. La solitudine passerà, il dolore e la confusione passeranno anche se non lo credete possibile. Stringete i denti. Studiate, leggete, scrivete, ascoltate musica, uscite a camminare... insomma, fate qualcosa per la vostra mente, fate qualcosa di creativo, imparate qualcosa che vi renda felici. Siate forti, impegnate l'attesa di quello che non arriva in modo produttivo, siate fedeli a voi stessi, non abbiate rimpianti. Ho imparato che a volte, non ottenere quello che si vuole, in realtà è una benedizione, e le cose arrivano quando siete pronti ad accoglierle. C'è tempo per tutto, anche se non ci credete.
Sono una ex sfigata, una che ha passato l' adolescenza da brutto anatroccolo studioso, insicuro, pieno di brufoli, con gli occhiali e i capelli ricci e crespi, e per di più con disabilità fisica. Mi vedevo grassa, brutta e sfigata, non avevo mai un soldo e non mi piacevo. I miei genitori sono stati presenti solo a parole, solo il minimo indispensabile ma c'era un tetto sulla testa e un pasto caldo. Tra mille difficoltà, mi sono arrangiata in tutto perchè i miei volevano insegnarmi l'autonomia a tutti i costi. E' stata durissima!
Uscire dall'adolescenza non è stato facile. Lacrime, confusione, infatuazioni follemente impossibili, amori sbagliati. Alle cose ci sono arrivata sempre 'tardi', mi sentivo perennemente in difetto e in ritardo su tutto. Io studiavo mentre i miei coetanei già lavoravano. Mi rifugiavo nello studio e nell'arte. Nutrivo la mia anima, con il risultato che ero molto più colta rispetto ai miei coetanei, pertanto il divario che sentivo tra me e 'loro' si faceva sempre più profondo. Durante i fine settimana ero spesso sola, nessuno mi invitava e dopotutto avevo sempre così tanto da studiare, quindi me ne stavo a casa e quando finivo sui libri, imparavo a cucinare con la nonna. Adesso che lei non c'è più, come vorrei di nuovo quei momenti!
Quanti bidoni mi hanno tirato all'ultimo momento, e quante finte amicizie ho avuto! Poi, a 21 anni il mio primo ragazzo. Da lì, ho sempre avuto uomini, corteggiatori, spasimanti, amanti. Ho vissuto e lavorato all'estero. Sono stata tradita, ho tradito quando scoprivo di non amare più e poi lasciavo perchè non ero felice. Invece, io volevo essere felice!
Insomma, ho fatto la mia vita.
Non mi sono mai voluta accontentare di un 'amore di plastica'. Con gli anni, ho capito che preferivo essere sola piuttosto che stare con qualcuno e stare peggio. Insomma, dai problemi che ho avuto sin alla nascita, la mia vita è stata travagliata, impegnativa ma piena, e da ogni esperienza ho imparato la lezione che tenevo ben presente come un giuramento a me stessa per non rifare gli stessi errori. Mi sono evoluta a forza di sbatterci il naso.
La mia disabilità non mi ha mai impedito di fare la vita che volevo, viaggi all'estero, una laurea in Lingue, sono andata a vivere da sola in un bilocale con affitto misero che era diventato il mio nido accogliente ma che potevo permettermi con il mio stipendio, riuscendo a mantenermi in tutto, con orgoglio e soddisfazione. Ho un ottimo lavoro, sono rispettata ed apprezzata nel mio ambiente. Ora vivo in una casa splendida e poco tempo fa, a 40 anni mi sono sposata. Ho un marito meraviglioso e aspettiamo un bambino.
Ora godo dei frutti dei miei sacrifici e delle mie scelte.
Ho fatto le mie esperienze, ho fatto tutto quello che in quel momento ritenevo fosse giusto fare. C'è voluto molto coraggio e molta determinazione nel voler cambiare, ma se mi guardo indietro, non posso che essere grata alla vita perchè senza le mie esperienze, non sarei arrivata a questo punto della vita nel quale sono pienamente soddisfatta delle mie scelte, non ho rimpianti e ho la consapevolezza di chi sono.
Questo messaggio vuole trasmettere forza e speranza a tutti coloro che là fuori in questo momento si sentono inadeguati, sfigati, incapaci, confusi.Passerà, ce la farete!!! Siate forti e abbiate fiducia!
Dom
01
Apr
2018
Vivere, non sopravvivere
Vivere, nn sopravvivere, ecco questo è quello che voglio fare, voglio vivere, è dal 2013 che sopravvivo da quando sono stato colpito dall`ansia, attacchi di panico ecc... ho sofferto tanto anche xk me li sono beccati in forma grave... voglio vivere, riprendere quell`entusiasmo che è dentro di me. Sono diventato l`opposto di come ero un tempo, vorrei riuscire a lavorare seriamente, ho tante capacità. Ho lottato come un leone, ma ancora ne sono dentro, voglio tornare a vivere maledizione, nonostante rimarrò sempre una persona emotiva!
Gio
07
Set
2017
la lussuria......(leggete per favore)
Nella trattazione dei sette vizi capitali siamo giunti alla LUSSURIA, ossia l'uso disordinato dell'istinto sessuale. Nel progetto di Dio l'esercizio della sessualità con il piacere che vi è connesso, ha come fine quello di costituire per l'uomo un mezzo per esprimere il suo amore verso una persona dell'altro sesso, e ciò a servizio della vita e nel contesto del matrimonio indissolubile.
E proprio perché corrispondono al progetto di Dio, il Concilio afferma (GS 49) che “gli atti con i quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorabili e degni e, se compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, e arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudini gli sposi”.
Purtroppo, però, in questo settore, più che in ogni altro forse, portiamo le tristi conseguenze del peccato originale. S. Paolo avrebbe voluto che i cristiani non avessero neppure nominato questo disordine morale:«Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, NEPPURE SE NE PARLI TRA VOI, come si addice ai santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti» (Ef 5, 3 – 4).
Ma noi, invece, ne dobbiamo parlare, perché questo vizio impuro ha assunto oggi una estensione ed una sfacciataggine, che il riferimento biblico a Sodoma e Gomorra sembra tutt’altro che esagerato…. Ogni vizio è un padrone prepotente e quello impuro conta molti servi e schiavi, forse più di ogni altro. E’ stato detto che non tutti i dannati sono finiti all’Inferno solo per questo peccato, ma tutti anche per questo peccato. Forse è una affermazione che può sembrare esagerata ed unilaterale, ma se poi ci si pensa bene, ci si accorge che non è molto lontana dal vero. Sì, perché il peccato impuro avvelena tutti i settori della vita spirituale, incominciando da quello fondamentale della FEDE. Pensate alla crisi religiosa di una larga fascia della gioventù…..
Ma cerchiamo di precisare il nostro discorso, chiedendoci IN CHE COSA CONSISTA la lussuria, quale sia la natura di questo peccato e persino perché debba ritenersi peccato, cioè offesa di Dio, rottura dell’armonia con Lui, disordine morale. Non sono pochi oggi, infatti, quelli che non la ritengono più tale:”Ma che male facciamo? Sei d’accordo tu, sono d’accordo io, non togliamo nulla a nessuno ….” Oppure:”Sono bisogni naturali che sentiamo tutti, che male c’è nel soddisfarli?...” Per non dire di peggio. Discorsi molto superficiali, ma che ingannano parecchi. La confusione (interessata!) delle idee in questo campo (confusione promossa talvolta da un certo tipo di cosiddetta “educazione” sessuale impartita a scuola) aiuta non poco il vizio a dilagare.
La lussuria è peccato – e peccato grave – perché è un uso disordinato, e quindi contrario alla volontà di Dio, di una facoltà (quella sessuale) ordinata esclusivamente al matrimonio, cioè alla comunione totale (spirito e corpo) di un uomo con una donna e al mantenimento e alla propagazione del genere umano (“Crescete e moltiplicatevi”). Matrimonio che Gesù ha elevato a dignità di sacramento, cioè consacrazione e sigillo divino all’amore umano, sacramento che comporta una stabilità inscindibile tra i due partners e grazie preziose per la loro crescita spirituale e per l’educazione umana e cristiana dei figli.
Fuori da questa cornice sacra del matrimonio l’uso della facoltà sessuale diventa disordine egoistico, che si oppone al piano di Dio. E siccome la sessualità è qualcosa che prende tutto l’uomo, si può cadere in questo disordine col pensiero, col desiderio, con gli sguardi, con le parole, con le azioni, da soli e con altri, in modo più o meno grave, ma sempre grave di per sé. I teologi, infatti, dicono che questo peccato non ammette pareri di materia, come l’ammettono gran parte degli altri peccati (per esempio, uno può rubare poco o molto, può irritarsi leggermente o giungere fino all’odio, può lasciarsi andare al pettegolezzo o giungere a una grave calunnia, essere leggermente brilli o ubriaco fradicio…ecc. ecc.). Nella purezza anche un pensiero gravemente disonesto o un desiderio nascosto, pienamente accettati, costituiscono colpa grave agli occhi di Dio:«Se tu guardi una donna con occhio impuro, è come se già avessi peccato con lei», dice Gesù (Mt 5, 29). L’impurità può essere peccatoveniale per insufficiente avvertenza della mente o imperfetto consenso della volontà (cosa, ritengo, abbastanza frequente). S. Paolo parla chiaro a questo riguardo:«Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio » (1 Cr 6, 9 – 10). Lui che ha anche raccomandato di non profanare il nostro corpo, tempio vivo dello Spirito Santo.
Ma anche a prescindere dalla chiarezza della Parola di Dio e della Tradizione della Chiesa a questo riguardo, la stessa ragione umana comprende che nel peccato impuro non è l’anima intelligente e libera che ha in dominio il corpo, ma viceversa…. E a chi dice: “Ma siamo uomini!...” per giustificare le proprie debolezze morali in questo campo, si può rispondere:”Appunto per questo devi essere padrone di te stesso!” E qui si tocca con mano l’altezza morale del cristianesimo, che non si accontenta di un perbenismo esterno, “sepolcri imbiancati”, ma scende nell’intimità e nella profondità dell’animo umano per esigere piena limpidezza , trasparenza e dignità morale. Il regno di Dio è dentro di noi, prima di essere attorno a noi. Nell’Antico Testamento vengono puniti con pene severe l’adulterio, l’incesto, l’omosessualità, la bestialità e viene deplorato l’onanismo (Gn 38, 9 – 10), ma nel Nuovo Testamento Gesù ci fa fare questo salto di qualità per giungere alla limpidezza del cuore. Ed è veramente da compatire chi non riesce a rendersene conto. Il peccato impuro in tutte le sue forme, dentro e fuori del matrimonio, calpesta la dignità della persona umana che non può mai essere ridotta a cosa e impedisce lo sviluppo della vita divina nell’anima.
Sì, possiamo veramente dire che dopo l’orgoglio non c’è ostacolo più grande alla perfezione cristiana del vizio della lussuria: essa produce abitudini tiranniche, egoismo sfrenato, infiacchimento dell’intelligenza e della volontà, assenza di slancio verso il bene, insomma una vera e propria palla di piombo al piede per l’uomo nel suo cammino verso Dio.
Ma per non discostarci dal carattere pratico di queste nostre conversazioni, sarà bene accennare a qualche mezzo per preservarci dal vizio della lussuria o per intraprendere un serio cammino di purificazione qualora disgraziatamente vi fossimo caduti.
· Innanzi tutto idee chiare e convinzioni profonde, altrimenti ci manca il punto fermo su cui far leva. Quanto abbiamo accennato finora tendeva proprio a tale chiarificazione, ma certo nella confusione di idee di oggi non si insisterà mai abbastanza su questo punto.
· Notiamo poi che molte persone cadono nei peccati di lussuria per il loro orgoglio e la loro presunzione. Sì, la purezza va a braccetto dell’umiltà. E chi è umile ammette di essere debole e non si espone sconsideratamente a tentazioni e pericoli. Guai ai presuntuosi in questo campo! Chi non usa prudenza e mortificazione è in balia del Demonio. Qui vince chi sa fuggire per tempo….
· Già, la mortificazione. La mortificazione, quella fisica e quella dello spirito, è come la ginnastica, l’allenamento della volontà, senza della quale essa rimane fiacca e incline a tutti i cedimenti, anche i più vergognosi. E questo, l’abbiamo notato già altre volte, è un discorso difficilmente recepito in una società consumistica, tesa a soddisfare in tutto e subito qualsiasi desiderio, anche il meno nobile, tantochè gli stessi annunciatori del Vangelo spesso sorvolano sull’aspetto austero della Croce, presentando un cristianesimo a buon mercato, digeribile da tutti, anche dai più smidollati, ma per ciò stesso non autentico. E appunto anche per questo il vizio impuro dilaga, come torrente melmoso, senza trovare praticamente resistenza. Golosità e pigrizia in particolare sono due grandi alleate della lussuria. Ma a proposito di “alleati” dell’impurità l’elenco potrebbe oggi continuare a lungo: la televisione e il computer sono divenuti un veicolo continuo di oscenità e di infezione morale; la maggior parte dei periodici laici in mano a tutti danno anch’essi il loro notevole contributo a creare una mentalità moralmente permissiva; la moda esibizionistica, tomba legalizzata e propagandata di ogni restante senso del pudore; e persino certa musica, a dire degli esperti, può risultare sessualmente stimolante. Come dicevo l’elenco dei trabocchetti, più o meno pericolosi, alla virtù cristiana della purezza, della castità, in una società complessa e permissiva come la nostra attuale, potrebbe allungarsi a dismisura, ma mi sembra quasi inutile soffermarmi su ciascuno di essi. Io ho l’impressione, comunque, e ve lo partecipo come tale, che noi cristiani ci stiamo arrendendo su questo fronte, forse per paura di essere additati per gente sorpassata e dalla mentalità ristretta. Persino noi preti, nel momento della maggiore apertura delle coscienze, quello della confessione o della riconciliazione sacramentale, rischiamo di sorvolare diplomaticamente su certe esigenze della morale evangelica in materia, per non diventare impopolari ed essere catalogati preti “preconciliari”… Ma quale conto dovremo rendere al Giudizio Divino? Non ho parlato delle passeggiate solitarie, in machina o non, tra ragazzi e ragazze, vero e proprio “piccolo turismo del peccato”…. Ma, ripeto, è inutile fare elenco di guai che tutti conosciamo, se non c’è volontà e sincerità di evitarli con coraggio e fermezza, coraggio che il cristiano oggi deve avere di essere diverso dalla e nella massa degli smidollati e dei viziosi. Ma in fondo è bello, e persino esaltante, dover essere cristiani per scelta cosciente e coraggiosa e non per stanca tradizione! E oggi è davvero così.
· Idee e convinzioni chiare, umiltà, forza e coraggio della mortificazione, ma non basta. “Senza di me, non potete fare nulla!”, ha detto Gesù, e sul pendio viscido dell’impuro più che in altri campi. Chissà quante volte l’avete notato anche voi: quando si trascura di innaffiare l’orticello della nostra anima con la preghiera e la grazia dei sacramenti, si seccano e pian piano muoiono tutte le virtù evangeliche, mentre rinascono lussureggianti le erbacce di ogni genere: orgoglio, ira, pigrizia, egoismo e, naturalmente, anche la sensualità. E’ stato detto, penso molto giustamente e a proposito, che per tenere sgombro il nostro cuore e la nostra vita dalla suggestione e dal vizio impuro, sono indispensabili DUE GRANDI AMORI: quello personale a un Gesù vivo, amico e fratello; un amore proprio delle anime interiori, un amore che quasi definirei “contemplativo”; e l’amore, la passione per la salvezza dei fratelli e la costruzione del Regno di Dio nel mondo, cioè la dimensione missionaria della vita cristiana, lo slancio delle anime apostoliche nell’affascinante sfida della “nuova evangelizzazione” dell’Europa e del mondo. Pensando soprattutto ai nostri giovani, nati e cresciuti in un’atmosfera che non è più quella di una “cristianità” tradizionale, ma quella spregiudicata e contestatrice di una società postcristiana, dobbiamo renderci conto che non è più il metodo ripetitivo di un moralismo, in sé sostanzialmente valido, ma che può facilmente apparire repressivo ed inibitorio, quello che otterrà udienza e avrà successo. Bisogna ricorrere a proposte più positive e stimolanti, bisognerà riproporre l’Amore (quello con l’A maiuscola!); l’Amore che si dona fino al sacrificio di sé; l’Amore che ci impedisce di raggomitolarci nel nostro egoismo e di soffocare nel viscidume dei nostri vizi; l’Amore che ci fa liberi e grandi, al di sopra di ogni mortificante meschinità; l’Amore che solo Cristo, il Figlio di Dio, è venuto a riportare e a riproporre sulla terra; l’Amore che dilata il nostro piccolo e povero cuore a pregustare l’Amore eterno e beatificante della Comunione dei santi. Dobbiamo noi stessi amare di più per insegnare agli altri ad amare e potere dire loro:”Ama e sarai puro e….sii puro per amare di più!”
Il linguaggio dell’amore è quello più comprensibile ed efficace con l’uomo del 2000 (ma probabilmente con l’uomo di sempre….), perché è il linguaggio di Gesù, è il linguaggio di Dio! Il nostro Papa, definito il Papa dei giovani, lo sa mirabilmente usare con loro, ed è probabilmente per questo che trascina con sé verso Cristo milioni e milioni di giovani…. Forse dovremmo provarci anche noi nel nostro piccolo.
Non posso terminare questa chiacchierata, però, senza uno sguardo, sia pur fuggevole e conclusivo, a Colei che è prototipo, modello e madre del Popolo di Dio e che noi chiamiamo Immacolata: in Lei ogni viscidume di peccato impuro, o semplicemente di ogni peccato, è stato superato da una splendida purezza, luminosa e feconda, trionfo della pienezza in Lei dell’azione dello Spirito Santo. Guardiamo più spesso a Maria Immacolata, “respiriamo” la presenza e il mistero di Maria nella Chiesa e nella storia dell’umanità e di ciascuno di noi (perché è stata costituita da Cristo morente Madre di tutti) e ci sentiremo disintossicati dai miasmi della putrefazione morale che ci circonda e che forse è persino in noi… Guardando a Lei, buttandoci tra le sue braccia materne, non ci sarà più impossibile vivere quella splendida beatitudine evangelica:”Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!”.
Mer
06
Set
2017
Solo a me capitano, Dio la tiene con me!
Non sto bene con il cuore, non posso fare tante cose che le altre fanno. Non posso fare molto sport ad esempio io che amo correre non posso, non posso affaticarmi prendere pesi,la notte non riesco a dormire mi manca il respiro se riesco a dormire riesco per 4 ore. Ho prenotato una visita cardiologica e poi farò quella polmonare, in famiglia ho mio papà che ha una malformazione al cuore spero di non avere la stessa cosa perché é congenita. ALtrimenti dovrei fare l'intervento e ho molta paura di morire sotto i ferri. QUando gli amici mi chiedono di andare a correre devo rifiutare mi chiedono il motivo ma non voglio dire cosa tengo e dico che non sto bene o che non me la sento non mi va di dirgli che purtroppo il mio cuore non pompa bene , non voglio preoccuparli non voglio gli amici che ci sono quando sto male perché io li voglio anche quando sto bene. Ho lasciato andare il mio ragazzo anche per questo motivo sapevo che non poteva soffrire insieme a me anche se l'avessi perdonato,non potevo nemmeno dargli figli perché purtroppo per una pillola prescritta da una ginecologa incapace 1 anno fa sono entrata in menopausa ho fatto 1 cura di un anno da una che ci sapeva fare ma ancora dopo 1 anno mi ha detto che purtroppo per vedere la situazione dovrei fare una gravidanza quando la voglio ..provare. ma io ho perso le speranze so che non avrò figli perché se tolgo questa pillola che ora prendo il ciclo a me non arriva sono fortunata che lo tengo solo con questa nuova pillola. A cosa servo io se ho problemi, se non posso fare quello che ogni donna vorrebbe fare,non servo a niente. Me lo sono sempre sentita tutto quanto a partire dal cuore a ciò è una cosa che ho sempre sentito dentro prima che accadesse di 1 ora ho la conferma ora mi manca il cuore. SI vede che sono così forte da soffrire in silenzio, così forte che la notte mi sveglio senza respiro come un apnea come se il battito si fermasse 2 secondi, con la pura di morire nel sonno e che forse se ne accorgeranno il giorno dorpo. Vivo con la paura di perdere gli amici perché se muoio lascio persone che non vorrei lasciare ma forse se muoio riesco a respirare e vivere una vita migliore di quella di adesso. Sono rimasta sola , mi sento con un militare che ho conosciuto dal vivo lo vedo molto attaccato a me ma non gli dirò niente se un giorno dovessi stare male non gli direi niente non voglio che mi vede soffrire e soffrire dietro me. Purtroppo racconto una vita vera, perché le fitte al petto sono forti ,spero che non sia nulla di grave ma so e sento che non è così. Tutto quello che sento sempre succede come lo sento. Non bevo sono astemia, non fumo nemmeno mai fumato in vita mia alla fine sto male lo stesso. Continuo a pregare lo stesso perché ci credo ma sento che sono troppo inguaiata per fare una vita normale come tutte le ragazze. Non voglio fidanzati se devo stare male voglio farlo da sola, farmi forza e andare avanti. Questo era il mio sfogo. Ora devo rientrare per fare tutti i controlli ,ed ho messo da parte il viaggio che dovevo fare forse per salvarmi in tempo.
Gio
27
Lug
2017
Dopo una storia d'amore
Sono stata insieme ad un ragazzo per 5 anni, tra tira e molla. il mio primo (vero?) amore. Forse adatto a quella età. Dalla fine di quell'amore non sono più stata la stessa. E mi accorgo che ognuno di noi, dopo ogni amore, ne esce cambiato. Alcuni diventano gelidi come il ghiaccio e difficilmente proveranno ancora sentimenti, altri stanno sulla difensiva e non permettono a nessuno di prenderli in giro, altri ancora neanche ci credono più, e si buttano sulle superficialità. Ci impoveriamo poco a poco.
io invece, faccio parte di quella categoria che ci crede ancora. Non smetterò mai di credere nell'amore, perché per me è un valore di vita. Io amo le cose, me stessa, le mie passioni, il mondo, il paesaggio, la mia piccola città dopo ogni viaggio. Amo la vita. Amore è indefinibile, e sono disposta ad essere amorevole, non me lo toglierà nessuno mai.
tuttavia, anche io sono cambiata. Anche io ho il timore di sentirmi sola, e percepisco delle insicurezza che prima non avevo calcolato mai.
la solitudine è meditazione, è stare con sè stessi e conoscersi. Non ci conosciamo abbastanza e non ci diamo tempo a sufficienza per stare bene. Ogni cosa bella per ottenerla richiede sacrificio.
All'inizio ero impaziente in tutto. "Sei felice? No. E allora che schifo, la tua vita è una merda e tutti gli altri intorno a te sono felici. Chi ha il suo amore, e chi non ha l'amore come non ce l'hai tu, non soffre come te, quindi sta sempre meglio di te."
ero sulla strada di una depressione molto lieve, anche perché agli altri davo a vedere tutt'altro. Nessuno ha saputo mai i miei pensieri negativi, se non la mia famiglia, e agli occhi di tutti ero la ragazza forte, spavalda, carismatica, e molto selettiva.
Oggi ho capito invece, che felicità è una scelta e un lavoro sodo e determinato. Ognuno ha e dovrebbe se non lo ha, procurarsi un motivo per essere felice, un'occasione per ridere almeno una volta al giorno. Felicità non è una meta ma un percorso, un viaggio, un andamento instabile, che senza il suo opposto, la tristezza, non esisterebbe. Pensare che l'ho scoperto da sola.
la felicità l'ho trovata dentro di me.... e mi sono accorta che da questo momento, emano energia positiva che arriva a chi mi sta intorno, come prima arrivava quella negativa.
Non possiamo essere pronti per qualcun altro se prima non siamo pronti per noi stessi.
FB
Mer
26
Apr
2017
Utopie
Da bambina amavo questa frase di Walt Disney, "Se puoi sognarlo, puoi farlo". Allora in 22 anni di vita questo ho fatto, e continuo a farlo, sebbene sia terribilmente inutile perché ho solo accumulato un disincanto dietro l'altro.
Sogno un amore giusto e sano su tutti i fronti con una persona che mi faccia sentire bene davvero. Ancora non ho trovato qualcuno con cui stare senza impedimenti e sofferenze di genere. Anzi, continuo a cercare di far funzionare relazioni che ogni volta sembrano "giuste" ma piene di impedimenti e poi chissà come la magia finisce. Vorrei per una volta potermi donare anima e corpo a qualcuno senza problemi di alcun tipo.
Sogno anche un po' di sincerità: mi sono stufata di sentirmi dire che sono una bella persona, di essere interessante, di essere bella (a questa cosa non ci ho mai creduto), di essere "troppo brava e buona" e poi guadagnarci solo la scottatura di quelle parole. So benissimo di avere dei difetti, so anche di non poter stare simpatica a tutti.
Sogno un corpo che mi piaccia in primis, e che possa piacere alla persona che mi amerà. Ci sto provando, spero di poter vedere qualche progresso, sebbene i miei obiettivi mirino a corpi di modelle filiformi. Non perché magro sia bello, ma perché nell'essere magra per un periodo trovai una mia dimensione di benessere, distrutta pochi anni dopo con alimentazione sbagliata e abbuffate da stress.
Sogno un lavoro che mi piace e che mi faccia andare avanti volentieri. Pensavo di aver trovato il percorso di studi giusto, ma così non è stato. Concludere questo percorso mi pesa come un macigno, e sono arenata tra tante insicurezze. Spero di sbloccarmi il prima possibile e di potermi dedicare finalmente a ciò che amo. Anche se mi attanaglia il dubbio di commettere nuovamente un errore, e ho paura.
Sogno di essere meno sola, di trovare la mia Casa, di andarmene via da queste quattro mura, in una città che mi soffoca da quando ci ho messo piede e dove in 11 anni non sono riuscita a stringere legami di alcun tipo. Non è questo il mio posto, non lo è mai stato.
Sogno di vivere lontana dalla depressione, da tutti i miei blocchi emotivi, psicologici, sessuali. È da troppo tempo che mi sento in gabbia, non ne posso più.
Sogno di essere snodata, slanciata, atletica. Ho sempre ammirato chi sa fare acrobazie, chi fa il parkour, chi sfida le leggi della gravità per provare il brivido del volo e del rischio. Mi chiedo se sia ancora in tempo, impacciata come sono.
Sogno di vivere senza rimpianti. Eppure un quarto di vita l'ho vissuto ricolmo di essi.
Sogno di avere la forza di reagire, di mostrare a tutti la forza che ho, so di avere, ma che ho paura di mostrare perché temo di essere incapace di controllarla. Di ferirmi per via sua.
Sono un agglomerato di sogni.
Mi chiedo quanti di questi si avvereranno davvero.
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