Tag: dio

Dom

10

Nov

2019

L'iracondo Dio Supremo di Tutto l'Universo!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

L'unico vero lusso è la serenità, ed è qualcosa che non si può sperimentare in un ambiente in cui Dio, l'unico vero Dio dei cieli e della terra, è alla continua ricerca di scuse ed appigli per scaricare la sacra sequenza di vaffanculu e se possibile l'intera litania di vaffanculu-pezzidemmerda-strunzi-porcuddiu contro sette miliardi e mezzo di persone colpevoli di non essere lui.Per esempio, stasera la sequenza dei vaffanculu è partita perché Flavio Insinna all'eredità ha chiesto nel giochino dei "paroloni" il significato del termine "squinanzia" (è un mal di gola, parolona molto vecchia ed ovviamente non in uso tutti i giorni, se no che gioco sarebbe?) ... e, niente, la parolona a Dio non è piaciuta, così è partita la raffica di vaffanculu, classico incipit dell'imminente litania.Infatti è la successiva pausa pubblicitaria a fornire la scusa: parte lo spot di "Una storia da cantare", le serate che farà Ruggeri su Rai1 dedicate a ... "tre grandi cantautori: Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla e Lucio Battisti." Apriti cielo! Far rientrare Lucio Battisti, cantante e compositore, nella categoria "cantautore" (come banalmente fa la gente comune che lo classifica "cantautore" perché ha fatto successo proprio nel cosiddetto "periodo dei cantautori", senza sottilizzare sul fatto che lui sia un compositore ma non paroliere) è un reato grave che quegli stronzi della Rai non debbono permettersi! Questo senza neanche stare a sindacare se in mezzo tra Mogol e Panella, i brani dell'album "E già", il più "elettronico" di tutti come musica, per intenderci quello dove c'era anche "straniero" o "scrivi il tuo nome", uscito quando facevo le scuole medie ed adoravo i cantautori italiani, li aveva scritti lui come paroliere oltre che compositore, insieme alla "Yoko Ono de noi artri", la moglie, per cui per la S.I.A.E. in definitiva Battisti è cantautore e quindi legalmente la Rai può pronunciare la parola "cantautore" anche in uno spot in cui c'è in mezzo lui oltre a Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè senza dover temere l'anatema di Dio... ma... va be'.... il danno è fatto.... noi comuni esseri umani siamo 7 miliardi e mezzo di stronzi, pezzi di merda, e un giorno o l'altro Dio ce la farà vedere. Dannata Rai, anche per questa sera mi hai regalato le minacce e gli insulti dell'unico incontestabile e veritiero Dio. Che posso fare più che spararmi in cuffia Mozart a 100/150 milliwatt per orecchio per coprire brontolii ed insulti che passano anche attraverso la porta chiusa? Ci sarà un motivo se sto diventando sempre più sordo, non è solo vecchiaia.Perdonatemi, ho scritto di getto, qualche incongruenza lessicale o sintattica ci sarà, ma il senso è chiaro. Quanti di voi hanno a che fare con persone così nella propria quotidianità? 

Sab

28

Set

2019

DIO CI ODIA

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Durante i miei 30 anni di vita di merda credo di aver imparato poco ma sono certa di aver capito una cosa: Dio ci prende per il culo! Ti fa passare un’infanzia di merda, un’adolescenza peggiore, ti fa crescere con mille problemi psicologici e nonostante tutto tu vai avanti, tra una mazzata e l’altra, e cerchi la tua strada. Con fatica e dedizione finalmente ti costruisci una famiglia tua, quello che hai sempre sognato da bambino, una gioia immensa. E proprio in quel momento in cui pensi di aver trovato la tua dimensione e il tuo posto nel mondo...udite udite!... arriva Dio e ti rovina tutto! Fa in modo di non farti godere niente! Ti distrugge la torre che hai costruito, ti da il cibo ma non te lo fa assaggiare. Ti fa vivere come un assetato nel deserto che finalmente trova l’oasi con l’acqua ma a cui Dio taglia le gambe in modo da non poterla mai raggiungere. Ma allora io mi chiedo: Ma cosa cazzo avrò mai fatto di così male nella vita???

Tags: vita, odio, dio

Mer

20

Feb

2019

Oggi per la prima volta ho detto "Dio non Esiste"

Sfogo di Avatar di NonvecchiodentroNonvecchiodentro | Categoria: Altro

É quasi passato un anno da quando hanno operato la nonna di tumore al seno. E sempre quasi un anno da quando ho scritto a mio padre dopo 4 anni di silenzio, per fargli gli auguri per la festa del papà.Avevo deciso di riallacciare, pian piano, i rapporti. Decido infine di passare il natale a casa, di tornare in Italia e finché possibile stare con la nonna, e passare dopo tanto tempo il natale con mio padre. Una bella serata quella del 24,vin cui lamentava un mal di pancia.

Cazzo, ieri sera mi dice che ha un tumore. Aveva una visita venerdì, e gli ho chiesto come fosse andata. 

Io ho fatto tanto male in vita mia, tanti sbagli. Doveva prendere me, non gli altri.Non riesco a smettere di piangere. Porca puttana ma che si fa del male per ricevere tanto dolore così. Oltretutto devo continuare a lavorare, perché gli vorrei pagare una visita qui in Germania. 

Ma dove sta dio? Dove cazzo sta??? IO CHE HO PREGATO, CHE AMO ANDARE SEMPRE IN CHIESE QUANDO GIRO IL MONDO, PER OMAGGIARLO. MA DOVE CAZZO STA DIO? ? DOVE?   

Tags: dio, tumore

Lun

21

Gen

2019

Il limbo nero di Ozymandias

Sfogo di Avatar di OzymandiasOzymandias | Categoria: Altro

Che cosa viene dopo?

Ricordo bene lo sgomento delle tante notti insonni che turbarono la mia adolescenza.
Il MALEDETTO limbo nero! Mi ci vollero anni per sconfiggere questo apparente paradosso concettuale conciliando una volta per tutte i mei dubbi in modo credibile.

PREMESSA
Ho sempre amato la logica e il ragionamento. Non ho mai aderito alle asserzioni per partito preso.   
Trovo pace solo dalle conclusioni plausibili raggiunte attraverso passaggi chiari ed inequivocabili (un meccanismo molto simile ai teoremi e alle dimostrazioni).
Ritengo il metodo scientifico l’unico vero approccio sensato nella ricerca della verità , sebbene purtroppo io non disponga dell’istruzione necessaria a rispettarlo rigorosamente in ogni suo punto.


DA COSA NASCE IL LIMBO NERO?:
Cos’ha dato origine a quel mostro che mi ha perseguitato (più o meno) dai 13 ai 20 anni?
Nacque dalla necessità di farmi una idea del post mortem che potesse convivere con due conclusioni tutt’altro che comode alle quali all’epoca giunsi abbastanza faticosamente. Di seguito cerco di riassumerle sintetizzando i punti cardine alla base di entrambe:


1) DIO (SE ESISTE) NON PUO’ ESSERE COMPRESO NE’ IMMAGINATO
Come ormai noto, il pianeta terra rispetto al solo universo conosciuto è molto (ma molto) più piccolo di quanto lo sia un batterio rispetto a Giove. La proporzione NON rende giustizia (l’universo è in realtà molto di più) ma facciamo finta che sia sufficiente per semplicità di ragionamento/immaginazione.

- Come si può credere che un Dio in grado di creare l’intero universo somigli all’individuo di una popolazione che vive su una micro particella insignificante come la Terra? Come si può credere che abbia impiegato 7 giorni per crearla (per il resto del cosmo gli ci sono voluti triliardi di anni)? Come si può credere che esista un paradiso fatto a misura d’uomo nella quale un santo (sempre con sembianze umane) ci accoglierà per farci vivere beatamente ed in eterno? Non entro poi volutamente nel paradosso  del libero arbitrio che non può logicamente convivere con l’onniscienza, altrimenti non finisco più di scrivere.
Mi riesce molto più facile accettare cappuccetto rosso ed un lupo (magari geneticamente modificato) con il dono della parola.

- Volendo immaginare una sorta di super entità creatrice dell’universo (che nulla avrebbe a che vedere con le fantasiose, omocentriche e semplicistiche versioni propinateci dalle varie religioni) e volendolo fare attraverso l’ausilio di proporzioni approssimative, sarebbe come accettare l’idea che un micro organismo dotato al massimo di un’autocoscienza minima e primordiale potesse comprendere appieno l’anatomia di un essere umano o il progetto di una nave spaziale. Sarebbe semplicemente al di fuori delle sue limitatissime risorse cognitive. COMPLETAMENTE fuori portata.

Per gli stessi motivi Dio non può esistere così come ci viene descritto, e SE esiste non può che essere qualcosa di tremendamente enorme, complesso e fuori scala da non poter neppure sperare di figurarcelo nella nostra più fervida immaginazione.


2)QUELLA CHE CHIAMIAMO ANIMA  E’ SOLO L’EFFETTO DELLE REAZIONI FISICO/CHIMICO/BIOLOGICHE DEL CERVELLO
Tralasciando la parte fisica, che cosa siamo noi? Cosa riesce ad identificarci in modo NETTO se non le nostre sensazioni, i nostri pensieri, i nostri ricordi e la nostra sensibilità a quel che vediamo, tocchiamo e sentiamo?
Non riesco a definire l’ANIMA in modo diverso da ciò che ho appena descritto, che riassunto in una sola parola si chiama autocoscienza: La complessa consapevolezza di esistere.

Ciò detto, per quanto reputi affascinante l’idea che la nostra anima possa lasciare intatta il corpo e permanere in una non meglio specificata dimensione ultra terrena, non mi convince affatto!

Non mi convince perché SE COSI’ FOSSE dovrebbe rimanere inalterata ed insensibile a trattamenti fisico/chimici, limitandosi solo ad lasciare il nostro corpo una volta morti, ma sappiamo tutti che non è così.

Una persona sottoposta a psicofarmaci, oppure reduce da un incidente con lesioni ad una qualsiasi area cerebrale, non è più la stessa! Viene alterata irreversibilmente proprio la parte più intima che dovrebbe appunto corrispondere all’anima!  L’individuo soggetto al trauma non pensa come prima, non ragiona come prima, non percepisce le cose come prima, non ricorda neppure il passato come prima (a volte non lo ricorda affatto)…  insomma diventa a tutti gli effetti un’altra persona e la sua consapevolezza di esistere diviene via via più debole ed imperfetta quanto più grave è il danno subito.

Il fatto stesso che manipolando fisicamente/chimicamente il cervello si modifichi di pari passo l’autocoscienza per me è già quasi una dimostrazione del fatto che l’insieme delle nostre percezioni altro non è che l’articolato risultato chimico/fisico di ciò che avviene dentro al cranio (sinapsi et similia).


UNIAMO IL TEMA 1 ED IL TEMA 2
Tirando le somme, da ragazzo le conclusioni dei due temi mi facevano vivere nel terrore di un limbo, di un nulla, di vivere una breve vita seguita da un’eternità vuota.

Come avrei fatto ad immaginarmi un “dopo” accettabile? Una teoria che stesse in piedi e che andasse d’accordo con entrambi i punti???? Ci riuscii con la  “teoria dell’inesorabile continuità della vita”, a cui giunsi dopo diversi anni di paranoie.


TEORIA DELL’INESORABILE CONTINUITA’ DELLA VITA.

Io sono nato agli inizi del 1985. Come tutti noi ho ricordi più o meno vaghi a partire dal 1988 (solitamente come saprete si hanno ricordi dai 2-3 anni in su).

Tantissime persone hanno vissuto/stanno vivendo/vivranno nello stesso momento in cui sto lo sto facendo io, intersecando quindi la loro linea temporale con la mia.
Invece un numero immensamente più grande di persone non mi ha mai intersecato, sono cioè nate e morte prima che io nascessi.

Sono cresciute, hanno amato, hanno sofferto, hanno combattuto e sono morte molto prima che io venissi al mondo, e tanti di loro come me hanno passato notti insonni nella paura, nell’ansia e nel terrore di ciò che sarebbe capitato alla loro anima (al loro IO più intimo) dopo la morte.

Tutto questo loro terrore io l’ho forse percepito o sofferto? NO!  Quelli che verranno dopo di me lo percepiranno/soffriranno? NEPPURE!

Ognuno vive la propria minuscola finestra temporale senza accusare minimamente il peso dell’eternità già trascorsa. Una volta che il cervello è clinicamente morto, il complesso mix di interazioni che compone la propria anima svanisce irreversibilmente nel nulla sciogliendosi come una goccia immersa in un oceano dal quale non può più essere riestratta. MA TUTTO QUESTO NON CONTA E NON DEVE ASSOLUTAMENTE SPAVENTARCI!

Non conta perché la vita in generale (non la vita mia del signor Ozy Mario Rossi o dell’altro signor  Sergio Bianchi  ma l’autocoscienza di tutti gli esseri che stanno vivendo in quel preciso istante) permarrà in continuità e non soffrirà del vuoto precedente lasciato da altre vite (sebbene non vi sia alcun legame fisico o mentale fra le stesse).

Perché CONTINUITA’ INESORABILE mi domanderete? Il perché è ovvio provate a immaginare: cosa accadrebbe se tutte le forme di vita dell’universo si estinguessero improvvisamente? non rimarrebbe più neppure un essere senziente  in tutta l’immensità dello spazio.
Supponete a questo punto di far trascorrere un miliardo di anni, in seguito ai quali un fenomeno spontaneo facesse rinascere un primo e nuovo essere.

Il lunghissimo lasso di tempo trascorso non nuocerebbe a nessuno, proprio perché non verrebbe  PERCEPITO da nessuno. L’autocoscienza dell’ultimo individuo si spegnerebbe, ma IMMEDIATAMENTE si riaccenderebbe quella dell’altro nato un miliardo di anni dopo.
Nessuno percepirebbe/soffrirebbe il peso della pseudo eternità intercorsa , che quindi si esaurirebbe in un istante. Ecco perché parlo di INESORABILE CONTINUITA’. Perché gli eventuali buchi sarebbero inevitabilmente colmati.

CONCLUSIONE

Dopo la mia morte (IMMEDIATAMENTE dopo la mia morte) qualcun altro vivrà, qualcun altro si renderà conto di esistere e vorrà continuare ad esistere così come sarà. Devo solo accettare che quel qualcuno non sarò io e non avrà NULLA a che fare con me. D’altronde a me ha dato forse fastidio non aver nulla a che fare con i miei predecessori?

Giungere alle conclusioni di queste ultime 3 righe mi ha consentito di sconfiggere definitivamente il LIMBO NERO e vivere sereno.
Un sentito ringraziamento ai temerari che sono giunti fino a qui, e scusate come al solito per il pappardellone :- )












Sab

09

Dic

2017

Bullismo alle medie

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Otto anni insieme dalle elementari e dopo la terza media ognuno per la propria strada.

Stasera ci rivediamo, dopo tanto tempo. Ma quello che mi pesa è la presenza di loro. Tre ragazzi spuntati fuori alle medie: G, M e R. 

Mi chiamavano con i peggio nomi, facevano pesare la mia presenza, mi additavano come cicciona quando ancora ero normopeso. Era un peso andare a scuola, con i genitori non parlavo perché "dovevo cavarmela da sola" e con i prof era peggio perché la loro risposta era "e io che ci posso fare?".

Ho provato a tagliarmi più di una volta, senza mai riuscirci, perché non vedevo via d'uscita da quell'inferno.

M e G si limitavano agli insulti, R mi picchiava pure. Ogni cosa che facevo era motivo di scherno. Dicevo "ciao" e mi facevano il verso. Entravo in classe e il loro commento era "perché non sei ancora morta?". Se mettevo una maglietta corta mi indicavano ridendo chiamandolo grassa e brutta.

Avevo già un autostima molto bassa per un padre eccessivamente severo e i fratelli che mi prendevano in giro a loro volta. A causa loro sono ingrassata sul serio, mi hanno fatto sentire a disagio, sbagliata, e ho cominciato a programmare il mio suicidio.

Dicono che il karma torna indietro, ma ci ha messo troppo tempo. M è finito in prigione, G è sparito, ma R vive ancora la sua vita come se nulla fosse stato. Come se avesse ancora il diritto a essere felice. R, se leggi questo, sappi che come ho sofferto io, anche tu devi stare male. Voglio la tua vita distrutta, calpestata e spiaccicata. Ti voglio morto, anzi no, ti voglio bloccato a letto a guardare il soffitto mentre vieni nutrito da un tubo aspettando la tua morte. Ti voglio vedere completamente rovinato, come tu hai rovinato quello che doveva essere il periodo migliore della mia vita.

No, una scusa non basta per quello che mi hai fatto. Vuoi il perdono? Chiedi a Dio. Da me non lo avrai.

Gio

07

Set

2017

la lussuria......(leggete per favore)

Sfogo di Avatar di mattia24sportmattia24sport | Categoria: Lussuria

Nella trattazione dei sette vizi capitali siamo giunti alla LUSSURIA, ossia l'uso disordinato dell'istinto sessuale. Nel progetto di Dio l'esercizio della sessualità con il piacere che vi è connesso, ha come fine quello di costituire per l'uomo un mezzo per esprimere il suo amore verso una persona dell'altro sesso, e ciò a servizio della vita e nel contesto del matrimonio indissolubile.

E proprio perché corrispondono al progetto di Dio, il Concilio afferma (GS 49) che “gli atti con i quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorabili e degni e, se compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, e arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudini gli sposi”.

Purtroppo, però, in questo settore, più che in ogni altro forse, portiamo le tristi conseguenze del peccato originale. S. Paolo avrebbe voluto che i cristiani non avessero neppure nominato questo disordine morale:«Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, NEPPURE SE NE PARLI TRA VOI, come si addice ai santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti» (Ef 5, 3 – 4).

Ma noi, invece, ne dobbiamo parlare, perché questo vizio impuro ha assunto oggi una estensione ed una sfacciataggine, che il riferimento biblico a Sodoma e Gomorra  sembra tutt’altro che esagerato…. Ogni vizio è un padrone prepotente e quello impuro conta molti servi e schiavi, forse più di ogni altro. E’ stato detto che non tutti i dannati sono finiti all’Inferno solo per questo peccato, ma tutti anche per questo peccato. Forse è una affermazione che può sembrare esagerata ed unilaterale, ma se poi ci si pensa bene, ci si accorge che non è molto lontana dal vero. Sì, perché il peccato impuro avvelena tutti i settori della vita spirituale, incominciando da quello fondamentale della FEDE. Pensate alla crisi religiosa di una larga fascia della gioventù…..

Ma cerchiamo di precisare il nostro discorso, chiedendoci IN CHE COSA CONSISTA la lussuria, quale sia la natura di questo peccato e persino perché debba ritenersi peccato, cioè offesa di Dio, rottura dell’armonia con Lui, disordine morale. Non sono pochi oggi, infatti, quelli che non la ritengono più tale:”Ma che male facciamo? Sei d’accordo tu, sono d’accordo io, non togliamo nulla a nessuno ….” Oppure:”Sono bisogni naturali che sentiamo tutti, che male c’è nel soddisfarli?...” Per non dire di peggio. Discorsi molto superficiali, ma che ingannano parecchi. La confusione (interessata!) delle idee in questo campo (confusione promossa talvolta da un certo tipo di cosiddetta “educazione” sessuale impartita a scuola) aiuta non poco il vizio a dilagare.

La lussuria è peccato – e peccato grave – perché è un uso disordinato, e quindi contrario alla volontà di Dio, di una facoltà  (quella sessuale) ordinata esclusivamente al matrimonio, cioè alla comunione totale (spirito e corpo) di un uomo con una donna e al mantenimento e alla propagazione del genere umano (“Crescete e moltiplicatevi”). Matrimonio che Gesù ha elevato a dignità di sacramento, cioè consacrazione e sigillo divino all’amore umano, sacramento che comporta una stabilità inscindibile tra i due partners e grazie preziose per la loro crescita spirituale e per l’educazione umana e cristiana  dei figli.

Fuori da questa cornice sacra del matrimonio l’uso della facoltà sessuale diventa disordine egoistico, che si oppone al piano di Dio. E siccome la sessualità è qualcosa che prende tutto l’uomo, si può cadere in questo disordine col pensiero, col desiderio, con gli sguardi, con le parole, con le azioni, da soli e con altri, in modo più o meno grave, ma sempre grave di per sé. I teologi, infatti, dicono che questo peccato non ammette pareri di materia, come l’ammettono gran parte degli altri peccati (per esempio, uno può rubare poco o molto, può irritarsi leggermente  o giungere fino all’odio, può lasciarsi andare al pettegolezzo o giungere a una grave calunnia, essere leggermente brilli o ubriaco fradicio…ecc. ecc.). Nella purezza anche un pensiero gravemente disonesto o un desiderio nascosto, pienamente accettati,  costituiscono colpa grave agli occhi di Dio:«Se tu guardi una donna con occhio impuro, è come se già avessi peccato con lei», dice Gesù (Mt 5, 29). L’impurità può essere peccatoveniale per insufficiente avvertenza della mente o imperfetto consenso della volontà (cosa, ritengo, abbastanza frequente). S. Paolo parla chiaro a questo riguardo:«Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio » (1 Cr 6, 9 – 10). Lui che ha anche raccomandato di non profanare il nostro corpo, tempio vivo dello Spirito Santo.

 Ma anche a prescindere dalla chiarezza della Parola di Dio e della Tradizione della Chiesa a questo riguardo, la stessa ragione umana comprende che nel peccato impuro non è l’anima intelligente e libera che ha in dominio il corpo, ma viceversa…. E a chi dice: “Ma siamo uomini!...” per giustificare le proprie debolezze morali in questo campo, si può rispondere:”Appunto per questo devi essere padrone di te stesso!” E qui si tocca con mano l’altezza morale del cristianesimo, che non si accontenta di un perbenismo esterno, “sepolcri imbiancati”, ma scende nell’intimità e nella profondità dell’animo umano per esigere piena limpidezza , trasparenza e dignità morale. Il regno di Dio è dentro di noi, prima di essere attorno a noi. Nell’Antico Testamento vengono puniti con pene severe l’adulterio, l’incesto, l’omosessualità, la bestialità e viene deplorato l’onanismo (Gn 38, 9 – 10), ma nel Nuovo Testamento Gesù ci fa fare questo salto di qualità per giungere alla limpidezza del cuore. Ed è veramente da compatire chi non riesce a rendersene conto. Il peccato impuro in tutte le sue forme, dentro e fuori del matrimonio, calpesta la dignità della persona umana che non può mai essere ridotta a cosa e impedisce lo sviluppo della vita divina nell’anima.

Sì, possiamo veramente dire che dopo l’orgoglio non c’è ostacolo più grande alla perfezione cristiana del vizio della lussuria: essa produce abitudini tiranniche, egoismo sfrenato, infiacchimento dell’intelligenza e della volontà, assenza di slancio verso il bene, insomma una vera e propria palla di piombo al piede per l’uomo nel suo cammino verso Dio.

Ma per non discostarci dal carattere pratico di queste nostre conversazioni, sarà bene accennare a qualche mezzo per preservarci dal vizio della lussuria o per intraprendere un serio cammino di purificazione qualora disgraziatamente vi fossimo caduti.

·        Innanzi tutto idee chiare e convinzioni profonde, altrimenti ci manca il punto fermo su cui far leva. Quanto abbiamo accennato finora tendeva proprio a tale chiarificazione, ma certo nella confusione di idee di oggi non si insisterà mai abbastanza su questo punto.

·        Notiamo poi che molte persone cadono nei peccati di lussuria per il loro orgoglio e la loro presunzione. Sì, la purezza va a braccetto dell’umiltà. E chi è umile ammette di essere debole e non si espone sconsideratamente a tentazioni e pericoli. Guai ai presuntuosi in questo campo! Chi non usa prudenza e mortificazione è in balia del Demonio. Qui vince chi sa fuggire per tempo….

·        Già, la mortificazione. La mortificazione, quella fisica e quella dello spirito, è come la ginnastica, l’allenamento della volontà, senza della quale essa rimane fiacca e incline a tutti i cedimenti, anche i più vergognosi. E questo, l’abbiamo notato già altre volte, è un discorso difficilmente recepito in una società consumistica, tesa a soddisfare in tutto e subito qualsiasi desiderio, anche il meno nobile, tantochè gli stessi annunciatori del Vangelo spesso sorvolano sull’aspetto austero della Croce, presentando un cristianesimo a buon mercato, digeribile da tutti, anche dai più smidollati, ma per ciò stesso non autentico. E appunto anche per questo il vizio impuro dilaga, come torrente melmoso, senza trovare praticamente resistenza. Golosità e pigrizia in particolare sono due grandi alleate della lussuria. Ma a proposito di “alleati” dell’impurità l’elenco potrebbe oggi continuare a lungo: la televisione e il computer sono divenuti un veicolo continuo di oscenità e di infezione morale; la maggior parte dei periodici laici in mano a tutti danno anch’essi il loro notevole contributo a creare una mentalità moralmente permissiva;  la moda esibizionistica, tomba legalizzata e propagandata di ogni restante senso del pudore; e persino certa musica, a dire degli esperti, può risultare sessualmente stimolante. Come dicevo l’elenco dei trabocchetti, più o meno pericolosi, alla virtù cristiana della purezza, della castità, in una società complessa e permissiva come la nostra attuale, potrebbe allungarsi a dismisura, ma mi sembra quasi inutile soffermarmi su ciascuno di essi. Io ho l’impressione, comunque, e ve lo partecipo come tale, che noi cristiani ci stiamo arrendendo su questo fronte, forse per paura di essere additati per gente sorpassata e dalla mentalità ristretta. Persino noi preti, nel momento della maggiore apertura delle coscienze, quello della confessione o della riconciliazione sacramentale, rischiamo di sorvolare diplomaticamente su certe esigenze della morale evangelica in materia, per non diventare impopolari ed essere catalogati preti “preconciliari”… Ma quale conto dovremo rendere al Giudizio Divino? Non ho parlato delle passeggiate solitarie, in machina o non, tra ragazzi e ragazze, vero e proprio “piccolo turismo del peccato”…. Ma, ripeto, è inutile fare elenco di guai che tutti conosciamo, se non c’è volontà e sincerità di evitarli con coraggio e fermezza, coraggio che il cristiano oggi deve avere di essere diverso dalla e nella massa degli smidollati e dei viziosi. Ma in fondo è bello, e persino esaltante, dover essere cristiani per scelta cosciente e coraggiosa e non per stanca tradizione! E oggi è davvero così.

·        Idee e convinzioni chiare, umiltà, forza e coraggio della mortificazione, ma non basta. “Senza di me, non potete fare nulla!”, ha detto Gesù, e sul pendio viscido dell’impuro più che in altri campi. Chissà quante volte l’avete notato anche voi: quando si trascura di innaffiare l’orticello della nostra anima con la preghiera  e la grazia dei sacramenti, si seccano e pian piano muoiono tutte le virtù evangeliche, mentre rinascono lussureggianti le erbacce di ogni genere: orgoglio, ira, pigrizia, egoismo e, naturalmente, anche la sensualità. E’ stato detto, penso molto giustamente e a proposito, che per tenere sgombro il nostro cuore e la nostra vita dalla suggestione e dal vizio impuro, sono indispensabili DUE GRANDI AMORI: quello personale a un Gesù vivo, amico e fratello; un amore proprio delle anime interiori, un amore che quasi definirei “contemplativo”; e l’amore, la passione per la salvezza dei fratelli e la costruzione del Regno di Dio nel mondo, cioè la dimensione missionaria della vita cristiana, lo slancio delle anime apostoliche nell’affascinante sfida della “nuova evangelizzazione” dell’Europa e del mondo. Pensando soprattutto ai nostri giovani, nati e cresciuti in un’atmosfera che non è più quella di una “cristianità” tradizionale, ma quella spregiudicata e contestatrice di una società postcristiana, dobbiamo renderci conto che non è più il metodo ripetitivo di un moralismo, in sé sostanzialmente valido, ma che può facilmente apparire repressivo ed inibitorio, quello che otterrà udienza e avrà successo. Bisogna ricorrere  a proposte più positive  e stimolanti, bisognerà riproporre l’Amore (quello con l’A maiuscola!); l’Amore che si dona fino al sacrificio di sé; l’Amore che ci impedisce di raggomitolarci nel nostro egoismo e di soffocare nel viscidume dei nostri vizi; l’Amore che ci fa liberi e grandi, al di sopra di ogni mortificante meschinità; l’Amore che solo Cristo, il Figlio di Dio, è venuto a riportare e a riproporre sulla terra; l’Amore che dilata il nostro piccolo e povero cuore a pregustare l’Amore eterno e beatificante della Comunione dei santi. Dobbiamo noi stessi amare di più per insegnare agli altri ad amare e potere dire loro:”Ama e sarai puro e….sii puro per amare di più!”

Il linguaggio dell’amore è quello più comprensibile ed efficace  con l’uomo del 2000 (ma probabilmente con l’uomo di sempre….), perché è il linguaggio di Gesù, è il linguaggio di Dio! Il nostro Papa, definito il Papa dei giovani, lo sa mirabilmente usare con loro, ed è probabilmente per questo che trascina con sé verso Cristo milioni e milioni di giovani…. Forse dovremmo provarci anche noi nel nostro piccolo.

Non posso terminare questa chiacchierata, però, senza uno sguardo, sia pur fuggevole e conclusivo, a Colei che è prototipo, modello e madre del Popolo di Dio e che noi chiamiamo Immacolata: in Lei ogni viscidume di peccato impuro, o semplicemente di ogni peccato, è stato superato da una splendida purezza, luminosa e feconda, trionfo della pienezza in Lei dell’azione dello Spirito Santo. Guardiamo più spesso a Maria Immacolata, “respiriamo” la presenza e il mistero di Maria nella  Chiesa e nella storia dell’umanità e di ciascuno di noi (perché è stata costituita da Cristo morente Madre di tutti) e ci sentiremo disintossicati dai miasmi della putrefazione morale che ci circonda e che forse è persino in noi… Guardando a Lei, buttandoci tra le sue braccia materne, non ci sarà più impossibile vivere quella splendida beatitudine evangelica:”Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!”.

Mer

23

Ago

2017

O dio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Niente ha senso... non riesco a essere convinta di niente per più di pochi secondi...

E' tutto un Truman Show

Restano solo i sentimenti, i miei sentimenti... sono come un essere universale fuso e confuso con la realtà

Sono tutte le realtà

 

L'amore che mi compone è il collante sacro che investe tutte le creature

Le sole cose che ho sono il mio Fato, il mio Sentire, il desiderio di stare a guardare

Io so che le parti si invertiranno e sarà tutto come quando ero piccola

 

Ma la paura mi stringe e mi acceca ai doni del presente

come singhiozzi di un male sconosciuto si avvolgono intorno a me

tentacoli, e reti di pescatori

 

Finché la luce

 

Non credere mai agli araldi, pesa tutto secondo il tuo proprio pensiero.

Vestiti male. 

Sab

01

Apr

2017

Sono obesa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Gola

Ciao a tutti, ho scoperto questo sito puramente a caso.

Sono una ragazza di 18 anni, peso 96 kg e non so come definire la mia vita in questo momento.

Non ho amiche ne amici, sto tutto il tempo davanti al computer a strafogarmi di cibo.sigarette e videogiochi.

Non ho un punto su cui fissarmi, non ho voglia di fare nulla se non mangiare.

La voglia di mangiare non finisce mai, mi sento inutile ma allo stesso tempo no

E' come se non mi importasse di me stessa, mi interessa solo del cibo e ho voglia solo di sbattermene le palle di ogni persona che mi puntualizza che son grassa.

Ho sempre sperato di riuscire a dimagrire, ma io oso sempre.

Inizio una dieta e subito dopo mi perdo con il mangiare qualcosa di non salutare, se non lo tengo in casa vado a rubarlo a mia sorella.  

Ho tanta voglia di mangiare sempre più schifezze, cibi giapponesi e quant'altro.

Ma d'altro campo ho molta voglia di cambiare.

Ho un ragazzo virtuale da un anno.

Non ci siamo mai visti e  comunque non riesco a distaccarmi da lui.

Mi fa sentire bellissima, mi apprezza..

Ho tanta voglia di vederlo, ma le mie aspettative si stanno azzerando da un bel po' di mesi.

Non ho voglia di lottare più per me stessa, il lunedì inizia sempre una cazzo di dieta che si sa che finirà il giorno stesso..

Non chiedo aiuto perché so bene che nessuno può capirmi, mi sto sfogando perché boh..

Mi sto veramente annoiando e mi sento inutile, non parlo con lui da 3 giorni. Mi dovrebbe chiedere scusa perché mi ha trattata di merda ma non lo sta facendo.

Ho voglia di mangiare.. Ho voglia di fumare ..

Mi annoio..

 

Ho tanta voglia di farmi amiche, ma non esco di casa da molto tempo.. Se non per prendere la patente di guida con una ragazza che mi usa solo per il passaggio in macchina, sta troia.

 

 

Tags: dio

Lun

27

Feb

2017

DJ Fabo รจ morto in Svizzera

Sfogo di Avatar di OldJoeOldJoe | Categoria: Ira

Ora c'è il dibattito sull'eutanasia. Per ora i toni sono bassi, ma si alzeranno presto. Aspettiamo domani: ancora i BIG non hanno parlato e non hanno detto agli altri cosa dire e cosa pensare. Prevedo che i cattolici dicano che è un delitto, e che chi l'ha accompagnato in Svizzera è un assassino. Lo ripeteranno a lungo. Molto probabilmente Luca Coscioni sarà formalmente incriminato. Questione di ore...

Leggo i commenti dei lettori di un "famoso quotidiano italiano" perché non posso farne a meno: il tema m'interessa. Ma il dialogo non è molto costruttivo e dopo poco abbandono la pagina. 

Sono indignato di fronte all'atteggiamento di certe persone che pretendono di stabilire ciò che è giusto e ciò che non lo è sulla base delle loro idee (strane) e pretendono che gli altri facciano come vogliono loro, privandoci della libertà di morire in pace e condannandoci alla sofferenza (in un certo senso eterna).

Speriamo che le cose cambino in fretta. Succederà. Ci siamo quasi. Ormai è questione di secoli.

Ven

02

Ott

2015

un discorso senza k...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

...lo sfogo che sto per fare forse sarà cestinato o criticato in lungo e in largo...fumando una sigaretta ho cominciato a pensare sulle azioni compiute nella mia vita e anche le sfighe,ho pensato alla gente che mi sta intorno,quella che ho conosciuto nel mio cammino in 30anni...vorrei sapere se il"Boss" esiste.vorrei sapere il perché di tutte le mie sfighe,cosa posso avergli fatto di così male...ho pensato anche:se la terra fosse il nostro purgatorio,se fossimo tutte anime,le quali dobbiamo scontare tutte le piccole avversità quotidiane per poi andare in paradiso?tante anime incastrate in corpi a scontare pene per il tanto elogiato paradiso...e se il paradiso fosse ancora peggio di qua???se in paradiso devo essere ancora così sfigata come qua?se...se...se...i5minuti della sigaretta sono finiti e ritorno alle faccende domestiche a scervellarmi la testa sui soldi che non ci sono,a non far pesare ai bambini i problemi economici...e intanto in tutte le faccende terrene penso al "Boss" che se dovesse esistere quando morirò un gg(si spera lontano perché nonostante tutto la vita é bellA)andrò nel suo ufficio e gliene dirò 4perché non é giusto soffrire così tanto nel mondo...ma forse ora che vado nel suo ufficio avrà ricevuto tante altre persone che volevano reclamare per la loro vita terrena...CMQ ERA UNA SIGARETTA QUELLA CHE MI SONO FUMATA É CHE A VOLTE IL CERVELLO CA...

Tags: dio, paradiso, boss
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