Tag: gabbia

Lun

22

Lug

2019

Il risveglio.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

E' un periodo di sfoghi. Sarà che ho toccato il fondo e sto cercando di risalire.. ho passato un periodo moooolto lungo di merda e continua ad andare sempre peggio, però ora l'ho accettato ed ho deciso di prenderla diversamente.
Scopro la testa dalla sabbia, riprendo a svegliarmi presto ed a fare tutte quelle cose che prima segnavo in agenda e lasciavo li a morire perchè ero troppo impegnata a guardare il soffitto e cercare di esorcizzare il dolore in petto. Contatto qualche amico, qualche amica, chiedo scusa, accenno a qualche problema avuto, senza scendere nello specifico per il momento e gli invito a vederci o solo a chiacchierare. Provo a scherzare, ad essere la vera me, a ritrovare la mia testa, la mia identità e nel mentre mi accorgo che ci sono cose della mia attuale vita che oscurano la mia personalità.
Cazzo! Vivo una vita non mia, faccio cose che porca miseria, uccidono il mio essere anzichè svilupparlo, parlo con gente che invece di darmi spunti di riflessione mi da pugni allo stomaco e mi fa salire la gastrite.. e già lo sapevo, già lamento questa cosa da tempo ma sono stata ignorata da chi dovrebbe aiutarmi, e nel frattempo il tempo scorreva ed altri problemi più seri mi hanno distratta.
Mi sento come una principessa chiusa in una torre in attesa del suo principe aguzzino. Io, che per natura sono selvaggia, che sono sempre stata libera e ribelle, sempre autonoma ed indipendente mi ritrovo oggi, bloccata, senza via d'uscita e destinata ad un futuro che solo a pensarci mi viene il vomito. 
Puoi portarmi i pasti più squisiti, vestiti più carini ed oggetti di alto valore, lo apprezzo, lo vedo l'amore ma tu non riesci a vedere i miei occhi spenti che si accendono solo in alcuni luoghi, solo con certa gente, solo in alcuni momenti dove tutti quei regali sono inutili. E parlarne è inutile visto che hai deciso ed ogni volta come parlare da sola.
Ragazzi ed ora che si fa?

Ven

12

Lug

2019

La mia famiglia mi ha insegnato...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

La mia famiglia. E' il luogo dove sono tornato prima di andarmene di casa, e poi ritornato perchè da solo non ce la facevo, e poi ripartito, ma sempre col desiderio di nutrire un legame che invece a quanto pare non c'è.La mia famiglia mi ha insegnato molto. Mi ha insegnato che quello che piace a me non va bene, mi rende malato, folle e distante. Una farfalla, un raggio di sole, la passione per una serie tv, i giochi ripetitivi dei bambini, i pianti squassanti che straziano l'anima e i salti di gioia per un regalo di compleanno. Era tutto troppo strano, ossessivo, malato, inutile, incomprensibile. La farfalla e il raggio di sole sono stupidi e banali, un film è solo un film e i protagonisti sono finti, come fai a non capirlo? Un regalo è uno spreco di soldi tanto poi ti stuferai, un cibo biologico è sicuramente una truffa e uno spreco di soldi, una qualunque passione è perdita di tempo e uno spreco di soldi; e qualunque cosa io voglia studiare non va mai bene perchè è per "alternativi". O perchè...già, è uno spreco di soldi.Dalla mia famiglia ho imparato che le emozioni sono cretine, pericolose e imbarazzanti, e non si dicono! Guai a mostrarne. Sin da piccolo ho sviluppato una logica degna di Einstein per spiegare machiavellicamente e con corretta consecutio tempore ogni santa piccola cosa che mi succedeva, perchè A precedeva B, e perchè C veniva indiscutibilmente dopo di B, quando bastava dire "sono triste perchè mi hanno rubato il mio giocattolo". O anche solo "sono triste". O anche non dire niente e piangere e basta, perchè una persona normale se ne accorge se un bambino è triste anche prima che gli venga illustrato razionalmente! Le lacrime sono trasparenti ma non sono invisibili.Ma no, io ero un bambino di 4 anni con un giocattolo scomparso e dovevo giustificarmene a una corte d'appello, e ovviamente la sentenza era "colpevole".Dalla mia famiglia ho imparato che i nonni picchiano le mogli e minacciano di morte i genitori, che le madri urlano, subiscono e muoiono, che i padri scappano e i fratelli si barricano dietro il muro del silenzio e del continuo giudizio. Dalla mia famiglia ho imparato che i tatuaggi sono sporchi, che i gay vanno bruciati in piazza e se non ti piacciono le cose normali, beh, basta che non lo dici, ma intanto è meglio che te le fai piacere. Che le facciate false sono più importanti della verità e che possono salvare la vita. Dalla mia famiglia ho imparato che sopportazione, odio, accettazione e affetto sono la stessa cosa, poichè dispensati tutti insieme e alla stessa maniera.Dalla mia famiglia ho imparato che sono solo al mondo, ma ancora non me ne faccio una ragione. Ancora nelle notti in cui nessuno mi guarda piango e urlo e mi chiedo cos'ho fatto di così terribile se mi piacciono una farfalla, una serie tv o un corso di studi piuttosto che un altro, o se mi fa schifo un certo lavoro che alla maggioranza piace, o voglio avere o non avere una relazione, e cosa mangiare, e che hobby coltivare. Alla mia famiglia ho chiesto partecipazione e ottenuto critiche, superficialità, "arrangiati", "l'hai voluto tu" e "te l'avevo detto". Ho vissuto nel terrore di non fare la scelta giusta, ma ora mi rendo conto che non c'è mai stata una scelta giusta, sono tutte scelte sbagliate, o forse...forse sono tutte scelte giuste e, porco ***, sono loro che sono sbagliati?! La mia famiglia mi ha insegnato che è meglio essere soli al mondo che ammalarsi e morire per aver vissuto troppo a contatto col veleno di certe persone, e io lo SO, ma ancora non ci credo. Non riesco a staccarmene, non riesco, non riesco a smettere di bramare il loro amore. Sono la persona più indipendente del mondo, ma ancora sono in lacrime se non riesco a condividere me stesso con le uniche persone superstiti che sono geneticamente simili a me.Come si fa a sopravvivere a questo tradimento? Come si fa a non morirne di fame?

Dom

25

Giu

2017

Vecchie relazioni

Sfogo di Avatar di TieverTiever | Categoria: Altro

Circa 10 mesi fa ho lasciato la ragazza che amavo, 2 anni di relazione (io ho attualmente 22 anni), l'amavo veramente tanto e l'ho lasciata perchè litigavamo ogni giorno e ormai ero chiuso in una gabbia da cui non sapevo più uscire, ho lasciato passioni amici conoscenti per lei perchè  lei era la cosa più bella che avevo e ora mi trovo solo come un cane perchè lei ha fatto modo e maniera di bruciare la terra intorno a me,lei dopo pochi mesi mi ha gia sostituito con grande facilità e non engo che mi manca da morire e nulla il mio sfogo è tutto qui, roma è piena di ricordi e io penso che prima o poi diventerò matto se non mi trasferisco perchè ogni angolo mi ricorda un momento passato con lei e una felitità che ormai non trovo da tempo, ho perso la mia sicurezza l'autostima ho difficoltà estreme a fare tutto, chiedo scusa per questo sfogo molto infantile perchè alla fine è una cosa molto stupida ma veramente non ho nessuno con cui parlarne e vedo questo spazio come una piccola liberazione

 

Accetto volentieri consigli su come riuscire a togliersi da questa situazione e ringrazio per aver perso tempo a leggere questo due righe scritte anche male, ma mi viene da piangere a parlarne

Lun

19

Giu

2017

Mi sono messo in una situazione...

Sfogo di Avatar di TomTomTomTom | Categoria: Altro

...che mi obbliga ad assumere decisioni totalmente opposte allla mia reale volontà ed al mio sentire e non so come uscirne.

Mi sento in gabbia, schiacciato ad un angolo e costretto a fare quello che in realtà so non voler fare, ma che tutti, giunti a questo punto, da me si aspettano.

Dovrei essere felice, soddisfatto. In realtà mi sento triste , stupido per essere giunto a questo punto, debole perchè so che pur potendo non farò nulla per evitare che il mio fato si realizzi.

So che questa è la cazzata più grande che farò nella mia vita e a dirla tutta non è neanche la prima della categoria, ma questa volta  di sicuro non avrò fortuna come le volte precedenti

La realtà è che non so mai cosa voglio realmtente fintanto che sto per perdere quello che ho.

Bhe, chi è causa del suo male...

Mer

26

Apr

2017

Utopie

Sfogo di Avatar di tncgintncgin | Categoria: Altro

Da bambina amavo questa frase di Walt Disney, "Se puoi sognarlo, puoi farlo". Allora in 22 anni di vita questo ho fatto, e continuo a farlo, sebbene sia terribilmente inutile perché ho solo accumulato un disincanto dietro l'altro.

Sogno un amore giusto e sano su tutti i fronti con una persona che mi faccia sentire bene davvero. Ancora non ho trovato qualcuno con cui stare senza impedimenti e sofferenze di genere. Anzi, continuo a cercare di far funzionare relazioni che ogni volta sembrano "giuste" ma piene di impedimenti e poi chissà come la magia finisce. Vorrei per una volta potermi donare anima e corpo a qualcuno senza problemi di alcun tipo.

Sogno anche un po' di sincerità: mi sono stufata di sentirmi dire che sono una bella persona, di essere interessante, di essere bella (a questa cosa non ci ho mai creduto), di essere "troppo brava e buona" e poi guadagnarci solo la scottatura di quelle parole. So benissimo di avere dei difetti, so anche di non poter stare simpatica a tutti.

Sogno un corpo che mi piaccia in primis, e che possa piacere alla persona che mi amerà. Ci sto provando, spero di poter vedere qualche progresso, sebbene i miei obiettivi mirino a corpi di modelle filiformi. Non perché magro sia bello, ma perché nell'essere magra per un periodo trovai una mia dimensione di benessere, distrutta pochi anni dopo con alimentazione sbagliata e abbuffate da stress.

Sogno un lavoro che mi piace e che mi faccia andare avanti volentieri. Pensavo di aver trovato il percorso di studi giusto, ma così non è stato. Concludere questo percorso mi pesa come un macigno, e sono arenata tra tante insicurezze. Spero di sbloccarmi il prima possibile e di potermi dedicare finalmente a ciò che amo. Anche se mi attanaglia il dubbio di commettere nuovamente un errore, e ho paura.

Sogno di essere meno sola, di trovare la mia Casa, di andarmene via da queste quattro mura, in una città che mi soffoca da quando ci ho messo piede e dove in 11 anni non sono riuscita a stringere legami di alcun tipo. Non è questo il mio posto, non lo è mai stato. 

Sogno di vivere lontana dalla depressione, da tutti i miei blocchi emotivi, psicologici, sessuali. È da troppo tempo che mi sento in gabbia, non ne posso più.

Sogno di essere snodata, slanciata, atletica. Ho sempre ammirato chi sa fare acrobazie, chi fa il parkour, chi sfida le leggi della gravità per provare il brivido del volo e del rischio. Mi chiedo se sia ancora in tempo, impacciata come sono.

Sogno di vivere senza rimpianti. Eppure un quarto di vita l'ho vissuto ricolmo di essi.

Sogno di avere la forza di reagire, di mostrare a tutti la forza che ho, so di avere, ma che ho paura di mostrare perché temo di essere incapace di controllarla. Di ferirmi per via sua.

Sono un agglomerato di sogni.
Mi chiedo quanti di questi si avvereranno davvero.

Mer

09

Set

2015

sento il bisogno di evadere dalla nostra storia.

Sfogo di Avatar di 2palletante2palletante | Categoria: Ira

siamo fidanzati da 7 anni, ora ne ho 21. non abbiamo mai avuto esperienze con altre persone dal punto di vista sentimentale. fino a qualche mese fa stavo bene, la nostra storia mano a mano è diventata sempre più stressante a causa del suo farmi da gabbia. ma mi andava bene comunque, cioè tra dispiacere e piacere il dspiacere non precaricava. ora lui sta iniziando ad esagerare, critica apertamente la mia famiglia, mi vieta di vestirmi come voglio, mi vieta di farmi amici i miei colleghi di università perchè sono maschi, critica come parlo, critica cosa mangio, critica il mio essere passionale (quasi a farmi sentire una ninfomane e ci sto malissimo. per sua volontà lo facciamo 3 volte in un mese di media), critica il mio organizzarmi e pansare prima di agire, critica la mia fermezza, critica i miei pregi, i suoi difetti li proietta su di me e quindi accusa me degli sbagli che compie lui. è diventato orgoglioso e cocciuto, non capisce mai. ormai l'equilibrio tra noi nn c'è più. non so più come accontentarlo e non so nemmeno se voglio ancora continuare a farlo. è diventato più un impegno costante che una relazione. con tutte le conseguenze: stress e voglia di evasione. gli ho parlato con abbastanza calma. lui è sempre stato molto mite ha reagito tra urla, pianti, accuse, critiche... nulla di costruttivo. gli ho chiesto di non criticare la mia famiglia, di eliminare la sua ossessione per i vestiti (ossessione, perchè inizia a farsi i film anche su come va vestito lui... questo è trasparente, questo ha il buchino quindi fa vedere la nudità... prima solo con me ora anche con se stesso). gli ho chiesto di farsi degli amici (anche se fosse una comitiva mista mi va bene) così se è stressato ripartisce lo stress con più persone e non carica me ogni volta e si finisce che o si litiga o io mi tengo tutto dentro per evitare i litigi e ci sto na merda. 

a fine serata ha iniziato ad urlarmi contro che secondo lui dico queste cose perchè voglio farmi la mia vita senza lui, ha iniziato ad urlare come un pazzo e a colpirsi con pugni pesanti sulle ginocchia (eravamo seduti in macchina sua sotto casa mia). non l'ho mai visto così, mi sono spaventata e sono letteralmente scappata a casa mia. il giorno dopo ci siamo sentiti ma lui invece di mostrarsi pentito ha iniziato di nuovo a criticare me. il giorno seguente (ovvero ieri) mi ha scritto due messaggi dolci, mi sono mostrata più dolce e abbiamo parlato del più e del meno senza mensionare di nuovo il litigio.

io vivo fuori sede... sabato avevo programmato di non tornare al nostro paese per studiare per un esame per lunedì. a causa di questi litigi non sono riuscita a concentrarmi e non posso presentarmi all'esame. pensavo di mentirgli per la prima volta nella vita, gli dico che devo ancora fare l'esame e che non torno per studiare, invece sabato sera esco con i miei colleghi dell'università (maschi e femmine) che per la prima volta in 3 anni mi hanno proposto di fare qualcosa insieme. (il mio ragazzo non uscirebbe e rimarrebbe a casa con la mamma e il papà perchè non si vuole fare degli amici). tutto questo di nascosto sennò il mio ragazzo penserebbe che aveva ragione che voglio farmi la mia vita, mentre l'invito me lo hanno fatto dopo il litigio.

non so più cosa fare... 

Mar

20

Ott

2009

I miei genitori mi hanno nascosto il mondo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

... e ci sono riusciti in gran parte.

Mi sono spesso sentita come un siddharta che viene tenuto nella prigione dorata dei genitori, e non sa nulla del fuori, di ciò che gli gravita intorno. Sono sempre stati terribilmente iperprotettivi, ma quel che è peggio è che non mi hanno mai dato spiegazioni logiche delle loro proibizioni.

Se non potevo uscire con qualcuno era "perchè no", se non potevo fare una cosa "perchè no". Fino ai 17 anni ci sono state anche le botte, da piccola veramente tante. Una volta non dissi loro che dovevo fare un compito in classe, lo feci male, e me ne diedero tante che ancora me le ricordo.

Avevo 12 anni. Per frenare i miei entusiasmi (e ne avevo tanti, ero piena di vita) spesso mi umiliavano, facendomi sentire inferiore agli altri con paragoni inopportuni. Quindi a un certo punto ho smesso di parlare, di entusiasmarmi, di dire se stavo male.

E stavo male. Fall'altra parte, il paradosso: mi mandavano all'estero per vacanze studio per mesi, improvvisamente cadevano tutte le proibizioni, e quindi io facevo il peggio del peggio. A causa del loro bigottismo ho cominciato a drogarmi, ho abusato di molte cose per 10 anni. Mi hanno diagnosticato un disturbo di personalità, ho tentato il suicidio, mi hanno ricoverata, ho perso anni di studi, la mia autostima è da secoli svanita. Ho quasi 30 anni, loro sono sempre così. Io ho smesso con le droghe, ho ripreso a studiare, lo faccio per me, ma non è semplice. Loro sono ancora quella famiglia bigotta e confusa, isterica e paradossale che sono sempre stati. Io voglio andare avanti, loro pretendono di avere un bel rapporto con me: ma come è possibile mostrare il proprio mondo a dei genitori che ti hanno sempre nascosto quello oggettivo, quello che sta fuori? Come è possibile farsi vedere come si è se loro hanno cercato sempre di plasmarti a loro piacimento?

Ni è difficile affrontare il mondo. soffro di alcune fobie sociali, perchè la parte irrazionale di me, quella che si è formata con le botte e le umiliazioni, ancora pensa che tutti la debbano trattare cosi. Vorrei uscire di qui, ma per ora devo finire l'uni, ho ancora bisogno dei miei per farlo, delle loro risorse economiche, e loro non hanno intenzione di farmi frequentare o di mandarmi in sede. Minacciano di tagliarmi i viveri, e ho già visto che lavorando non riesco a trovare il tempo di studiare. Devo rimanere qui per qualche anno ancora.