Tag: amici

Mer

23

Ago

2017

Che amarezza..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non ho nemmeno un'amico ,  una persona con la quale poter condividere emozioni, fatti quotidiani, qualsiasi cosa,una persona con la quale poter uscire ogni tanto...quei pochi che avevo sono spariti (nemmeno auguri per il mio bimbo appena nato), quei pochissimi che mi son rimasti ormai sono solo conoscenti con i quali mi ci sento una volta l anno per ipocrisia... Ho cercato di fare amicizia a lavoro,ma sono delle merda umane a lavoro,figuriamoci fuori...insomma...che amarezza..

Tags: amici

Mer

23

Ago

2017

Voglio andare via di casa e ricominciare una nuova vita

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 15 anni. Forse adesso mi giudicherete per la mia giovane età, penserete che saranno scenate di disperazione adolescenziale, capricci, vittimismo, ingratitudine verso mia madre che mi ha sempre pagato la scuola e le attività e che ha lavorato dalla mattina alla sera per poter mantenere me e mio fratello, la sua famiglia. Penserete che sarà colpa mia, anch'io lo penso, che forse l'ho resa io così infelice perché dice di essere un vegetale, di non avere più un'identità di donna, che tutti i suoi sogni sono andati in frantumi il giorno che mi ha messo al mondo, che doveva lasciare che mio padre, costantemente ubriaco, mi picchiasse quando ero piccola, che avrebbe dovuto abortire, che adesso sto rovinando la vita a lei e al suo fidanzato, che si vergogna di dire in giro che sono sua figlia, che doveva abbandonarmi in Ucraina dove sono nata. Che sono una stronza, una ritardata, un'idiota, che sono uguale a mio padre violento e nella vita farò la puttana perché non so fare altro. Io, in tutto questo sto zitta. Quando provo a ribellarmi ricevo solo schiaffi e pugni in testa, quando grido dal dolore dicono che voglio solo attirare l'attenzione, che io in verità non sto soffrendo dentro, che fingo e recito, che anzi sono un'assassina. Dicono che sono una pazza da manicomio, che merito di non esistere. Che non ho diritto ad alcuna libertà.

Di fatti non mi fanno mai uscire di casa, adesso non so nemmeno cosa significa avere degli amici, da tanto che non li vedo né sento. Mi hanno portato via la maggior parte dei vestiti, mi chiudono in camera a chiave senza computer o libri, mi riempiono di lavoro domestico. La mia privacy è costantemente violata, guardano le mie chat di whatsapp e scrivono ai miei compagni di classe, rivelando dei segreti sul mio passato, sul nostro passato tormentato. Quando volevo che la mia compagnia di amici conoscesse un'altra me, che a scuola è sempre con un sorriso e un'espressione serena in volto, che sa stare tranquillamente al mondo, che ha dei sogni da perseguire, delle persone su cui contare e che potessero contare su di lei. Volevo essere, all'esterno, una ragazza come tante, con tanti progetti e ambizioni, che ride e scherza con gli altri e non ha problemi a dire "mi piacerebbe venire al tuo pigiama party, grazie per l'invito". Volevo essere riservata e nascondere i miei sentimenti.

Poi tornavo a casa e vivevo una vita parallela, fatta di violenza e abusi, sia fisici che psicologici. Come si fa a vivere così. Questo non è vivere, è semplicemente esistere. Mi assumo anch'io le colpe dell'infelicità di mia madre, certo, sicuramente l'avrò delusa e ferita nel profondo, l'avrò fatta impazzire, perché ammetto anch'io di non essere una ragazza facile, anche se non capisco perché già all'eta di 5/6 anni mi dicesse che non valgo niente perché mia cugina parla bene il russo e io a malapena sapevo dire qualcosa in italiano. Non parlavo mai, ero taciturna, sola con i miei pupazzi e giocavo in silenzio con loro, ma questo la infastidiva e la faceva alzare le mani su di me. Non parlavo perché non ci riuscivo, era un mio difetto, ho iniziato tardi a comunicare: era ancora peggio però quando le maestre a scuola notavano i miei lividi e quando mi chiedevano spiegazioni, rispondevo ingenuamente che la mamma si era arrabbiata. Allora lì erano guai, ma non sapevo, allora, che dire la verità comportasse essere puniti.

Quindi, da allora, ho capito che dovevo mentire su quello che succedeva a casa. 

Mi sto dilungando molto, dubito che qualcuno leggerà questo sfogo. Voglio semplicemente andare via di casa, e volevo trasmettere il messaggio che questo non è solo uno sfogo: è un grido di aiuto. Mi rendo conto che non ho un posto dove andare e ovviamente non voglio farmi ospitare dai miei amici, disturbando le loro famiglie. Mia cugina, le mie zie e mia nonna abitano in Ucraina e mio padre ha perso la patria potestà, non voglio andare a stare con lui perché è la persona più schifosa del mondo per me. Mi sento persa e abbandonata, sola. Andare via di casa vuol dire stare da sola, al freddo e a digiuno tante volte, ma sono pronta anche a questo; voglio solo dimenticare il male che sto sopportando. Mi tengo tutto dentro, non so nemmeno se è giusto scrivere una cosa del genere, online tra l'altro, ma voglio solo buttare fuori il veleno che c'è nel mio cuore. Voglio solo guarire le mie ferite, vorrei qualcuno che mi volesse bene al punto da dire "non importa che abbia fatto degli errori nella vita, io ti voglio bene comunque e voglio proteggerti". Non chiedo altro.

Ho una media scolastica molto alta (liceo linguistico) e il mio sogno è quello di frequentare l'università in UK o USA e viaggiare tantissimo all'estero. Mi hanno detto che viaggiare rende liberi, e la libertà per ora è un lusso che posso solo sognarmi. Magari sono più libera di altri bambini nel mondo, ma certamente non sono felice. Voglio essere felice.

Tante volte ho pensato di togliermi la vita, ma poi riflettendo valgo di più di un suicidio. I miei professori dicono che ho tanto potenziale e qualità, che dovrei tentare di entrare in prestigiose facoltà perché sono una ragazza con la testa sulle spalle e meriterei di essere ammessa, ma soprattutto, ce la potrei fare. Ho pianto quel giorno, e la mia prof di inglese non capiva la mia commozione. Ovvio che non capisce, perché non sa, che le sue parole mi hanno salvato la vita. Letteralmente. I prof delle superiori mi hanno dato la forza, inconsciamente, di andare avanti. 

Ma non so per quanto resisterò ancora. Ancora tre anni, mi ha detto la mia psicologa, e poi sarò maggiorenne. Ma non posso sopportare, scusatemi, non ce la faccio. 

Voglio pensare a me stessa, mi dispiace lasciare mio fratello, ma se ci vogliamo così bene troveremo l'occasione, fra qualche anno, di rivederci, ognuno con la propria vita. Da grandi. E io gli ho promesso che l'avrei cercato sempre. Non so perché mio fratello lo adora, gli consente tutto, anzi dice che se non ci fossi lei si potrebbe dedicare di più al loro rapporto. Scusatemi.

Non voglio gettare via il mio futuro, sarò eternamente grata a mia mamma per i soldi investiti nella mia educazione e l'amore, nel suo modo, che mi ha dato. Ma lei adesso mi sta facendo del male, giorno dopo giorno, e devo allontanarmi da lei. Così avrà la vita che aspetta da tempo, e auguro solo che realizzi tutti i suoi progetti e trovi la felicità. 

La domanda è: dove vado? Fra due settimane inizia la scuola. Ma la scuola non è rifugio per la notte. E tutti sanno che di notti arrivano gli incubi.

Ho paura, tanta. Ma solo così potrò essere una donna forte nella vita... 

 

Mar

22

Ago

2017

Timidezza

Sfogo di Avatar di CucciolaCucciola | Categoria: Altro

 

Ciao a tutti.

Sono una ragazza e attualmente frequento il secondo anno di liceo. Il mio problema è che sono molto timida e spesso fatico a parlare con chiunque, anche solo per chiedere aiuto. Anche all'interno della mia classe non parlo molto per colpa di questo mio problema perciò le persone mi cercano solo per farmi delle domande e mai per chiedermi come mi sento. Facciamo una parentesi (Spesso vedo le altre ragazze della mia età sempre in gruppo, anche con molti ragazzi. Anche a me piacerebbe avere un fidanzato ma nessuno ci prova mai con me, non che ne abbia un bisogno disperato, anzi ci sto molto bene single. Si, sono bassina ma non mi sembra di essere brutta. A volte le mie "amiche" mi chiedono se voglio andare con loro al campo di calcio per vedere i ragazzi giocare ma,a me, sinceramente a me non mi interessa molto tanto so già qual'è il risultato. Mio padre mi dice che sono più avanti mentalmente rispetto a quelle della mia età ma, ormai non so più se credere a lui o a me.) Tornando al discorso precedente, spesso quando sono in gruppo tento di approciare ma finisco per essere lasciata in disparte dopo pochi minuti. Una volta, a una fiera della mia città, la mia migliore amica mi ha invitato a fare un giro con lei e con altre mie compagne di classe. Alla fine il risultato è stato che per tutta la serata sono stata invisibile per loro e che sono stata sballottata avanti e indietro per tutta la città perchè non potevo nemmeno andarmene siccome mi doveva portare a casa la madre della mia amica. Io non ho veramente idea di come superare tutto ciò e mi servirebbe disperatamente un aiuto.

Detto questo mi scuso per avervi fatto perdere qualche minuto di tempo con le mie cavolate da adolescente.

Spero vivamente che qualcuno mi risponda.

Grazie mille💕 

Lun

21

Ago

2017

La vita è una merda

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non capisco perché la vita fa così schifo...perché c'è chi ottiene tutto in modo facile e chi invece dopo tanti sacrifici e privazioni non riesce a combinare nulla? Mi sento inutile...senza lavoro senza amici veri e senza un futuro certo...ma perché? Non ne posso più...il tempo va avanti ma invece di migliorare le cose peggiorano...Non posso avere una vita indipendente perché non ho un lavoro e per dirla tutta ho un fidanzato più sfigato di me...Ma si può continuare una vita inutile triste e sola...a volte preferirei morire...e altre volte mi viene da dare ragione a tutti quelli che mi hanno sempre considerata sfigata perché è vero...Non riecco nemmeno a tenermi gli amici, essere troppo disponibili e comportarsi da veri amici non paga mai tutti ti abbandonano o ti pugnalano alle spalle, e senza aver fatto nulla perché se il motivo c'era almeno te ne facevi una ragione...

Sab

19

Ago

2017

Non ci capisco niente

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Salve a tutti.

Vorrei parlarvi del mio "amico" ...in questo sfogo lo chiamerò Rinale (che fa rima col suo vero nome).

 

per due anni siamo stati ottimi amici, migliori amici. Abbiamo condiviso un sacco di cose, come due fratelli. Avevamo spesso degli intoppi ma si risolvevano in pochissimo tempo! In questi due anni ha avuto SEMPRE la mia spalla su cui appoggiarsi, io anche ho avuto la sua!

Dopo due anni una mattina si sveglia e mi dice che sono pesante, per poi sparire nel nulla per 5 mesi.

dopo varie mie prove nel capire cosa fosse successo, dopo tentativi di chiarire con Rinale e porte sbatture in faccia, mi sono arreso.

Rinale mi ha contattato in questi giorni dicendo di volermi vedere per ritornare come prima...

(ve l'ho fatta molto breve)

L'ho viso e sono stato freddo come non mai, perché un amico non si comporta come ha fatto lui. Quindi ho lasciato le cose come stanno, nonostante io voglia tornare come prima. Ma a parer mio, le cose rotte non si possono aggiustare...

che Rinale di amico.

 

accetterei consigli da parte vosra.... 

CHE NERVI ! 

Sab

19

Ago

2017

NON SONO NESSUNO

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

DISPERATOHo 16 anni compiuti da poche settimane. Non sono un cazzo di nessuno. Non ho amici, non ho ragazze, niente. Scuola mia mi sta sul cazzo, non la sopporto, per lo stress e per tutto lo schifo; e perche non so stare in mezzo agli altri, perche ho ansia sociale o qualcosa di simile, con chi non conosco della mia eta soprattutto. E quindi ho ansia a stare con quegli scemi che ci stanno la a scuola. Non esco chiramente mai di sera, sto a casa o esco coi genitori e NON ce la faccio piu. Mi portano a scuola dei miei parenti e mi sono quasi un po rifugiato in famiglia, con gli altri non so starci perche mi sento insicuro, non so se sia anche perche sono stato troppo in famiglia e ora non so essere autonomo e ho paura di tutto, non so niente. Sono purtroppo sempre un po stato cosi, ed ero sempre stato quello sfigato, ma poi la situazione era cambiata e fino a prima dell'inzio delle superiori, avevo amici nella mia classe delle medie (anche se li, non molti,) e in cortile sotto casa. Che ora non ho proprio più. Ho questa continua ansia e vaffanculo. Gli altri adolescenti sono tutti diversi, li sento completamente lontani, e non mi sento in grado di fare niente che si fa a questa eta, cioe avere amicizie, andare a ragazze, uscire, sballarsi. Non mi sento minimamente in grado di fare nulla, ho questa ansia continua a stare tra altra gente soprattutto coetanei. Sono stato malissimo un sacco di volte, avendo anche vomito o altro e cosi via. Quando vedo gli altri diversi, più li vedo più ci sto male. Odio scuola mia come ho detto e spiegato... Sto a casa coi miei genitori e basta, ho zero amici o vita sociale mia. Mi porta in macchina mio nonno a scuola, non mi sento neanche in grado di prendere l'autobus, più che altro anche perché non so se poi posso incontrare qualche compagno di scuola e allora mi riparte l'ansia magari, nonostante con qualcuno sono riuscito a scambiare qualche parola, ma sono stato ancora impacciato diverse volte, e mi hanno anche preso un po in giro qualcuno per questo, anche se poi mi parlavano ed erano quelli che più mi cercavano, e sono sempre stato io ad evitarli, per l'ansia, per tutti questi problemi del cavolo. Cosi sto diverse volte dai miei nonni durante un anno scolastico, parlo con loro che sono relativamente giovani per essere miei nonni, e con cui ho sempre avuto un buon rapporto; quando vado a scuola in auto a volte mi partiva l'ansia, sara ansia sociale o qualcosa del genere, e allora mi si incoraggiava dicendomi di non pensare agli altri e pensare solo alle materie (materie del cazzo), finche poi mi rendo conto io stesso che sono io che vorrei una vita diversa, avere qualcuno, ecc. Ma non lo so fare. E poi non capisco più niente. A scuola mi vedono fin troppo come quello per bene e bravo ragazzo, corretto, e asociale; solo perché non parlo mai, sto sempre zitto, e sto come ho detto coi genitori, con parenti ecc: e tutta questa situazione a me che ho 16 anni mi fa sentire ad un certo punto male, e quasi in prigione, imprigionato, cosi mi sale una strana voglia di trasgredire, come risposta ad una situazione che mi tiene bloccato e che non so cambiare, di trasgredire di fronte a tutti, alla faccia di tutti. Chiaramente tutto impossibile. Non so più che cazzo fare. Mi faccio film mentali, penso di avere una fidanzata e qualcosa. E allo stesso tempo sento di non riuscire minimamente ad averla perché non sono in grado, mi sento troppo debole per tutte queste situazoni sociali rispetto a tutti i coetanei. A 16 anni non ho mai ancora avuto una fidanzata vera e propria, solo tra le elementari e medie, nel mio crtile, una che non ho mai baciato nemmeno perché eravamo piccoli: a quel tempo, soprattutto nel mio cortile, mi ero sbloccato con tutti. Ora sono l'esatto opposto. Il primo anno delle superiori sono stato malissimo a stare tra gli altri, non ce la facevo più, e ho saltato ogni gita o altro di simile sia il primo che il secondo anno. Pero il secondo anno è di sicuro andato un po meglio, comunque, con qualcuno, nonostante ho avuto sempre ancora ansia, tanta in certe situazioni, ma molto di meno rispetto al primo e ho preso un briciolo di confidenza con qualcuno. Anche se poi alla fine non parlavo mai perché ero impacciato a stare troppo con gli altri eccetera. Questo gli altri me lo facevano pure notare PIU volte e mi dava un fastidio incredibile. Nonostante come ho detto certi problemi li ho sempre avuti, in quanto ad esempio alle elementari per i primi anni ero sempre l'unico che non parlava mai e all'intervallo stava in disparte sempre da solo, finché mi sono sbloccato dopo anni e anni e in 5 ero diventato amico di tanti in classe. A catechismo, quando ci andavo, ad esempio, che non conoscevo nessuno, invece, sono sempre stato zitto, sempre l'unico a tacere sempre, e anche a quel tempo ci stavo male e avevo ansia ad andarci li, perché non riuscivo a trovarmi con gli altri, me lo ricordo ancora dopo anni.Vabbe. Non sopporto scuola mia, ma lascio stare per non aprire un altro discorso DI QUANTO ROMPONO LE MATERIE e di quei cogli**i dei miei professori figli di putt. che odio, nonostante cerco di andare decentemente, ma bho. non sopporto niente. Mi sento impedito a fare qualsiasi cosa, e sono in un mondo completament differente e lontanissimo rispetto a quello degli altri adolescenti della mia eta che escono, vanno a a ragazze, a amici, si sballano, non hanno nessuno di questi problemi, sono autonomi e via dicendo. Io invece ho ansia in qualunque cosa, sono insicuro di tutto, non riesco a fare mezzo passo da solo e a stare con gli altri coetanei ho questi problemi. E' strano in effetti pensare che esista uno come me. Forse in realta nemmeno esisto

Ven

11

Ago

2017

Non mi fido di nessuno

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

I miei familiari mi chiedono perché sono sempre chiusa in casa senza amici o una vita sociale.

Io non voglio più amici, perché dopo il bullismo, i maltrattamenti, i pugnali alle spalle, gli insulti nascosti e i tentativi di mettermi in cattiva luce davanti a tutti, non ne voglio più sapere.

Nessuno merita la mia amicizia, devono tutti morire col cranio sfracellato dai miei tacchi. 

Tags: rabbia, ex, amici, morte

Gio

10

Ago

2017

Libertà! Taglio col passato

Sfogo di Avatar di TarsTars | Categoria: Ira

Una volta lessi uno sfogo riguardante i problemi di un ragazzo con la sua vecchia comitiva. Lo trovai un po' esagerato, pur condividendo il sentimento di base di inadeguatezza con il proprio gruppo.

Tutto nasce alle superiori, dove si forma questo gruppo di 7 ragazzi e ragazze. Inizialmente era tutto rosa e fiori, ci si divertiva senza pretese, senza conoscere gli aspetti degli altri. Ma col tempo questa comitiva iniziò a sciogliersi pian piano, prima con l'allontanamento di alcuni, poi di altri, per motivi disparati. Rimaniamo in pochi. 

Dopo aver conosciuto meglio e più approfonditamente queste persone, nasce in me un totale senso di inadeguatezza al contesto. Interessi totalmente differenti, superficialità di pensiero da 13enni...non bisogna esser filosofi e scienziati, ma a 22-23 anni un minimo di pensiero critico dovresti averlo sviluppato no? Dovresti aver la voglia di divertirti 24 ore su 24 ma dovresti pure riconoscere quando fare la persona seria, o tenere un discorso che non sia " LA FYYYGAAAA!!!111!!!1!PASTORyZIA11!1! (riferito al trend su Facebook)" che piace a tutti,chiaro, ma oh, cazzo ne parli tutto il giorno! Tra l'altro quelli rimasti, con due eccezioni (me ed un altro), ne parlano compulsivamente ed in maniera molto volgare pur non concludendo mai nulla. Gli unici ad aver avuto/avere ragazze siamo io e quest'altro.

Si aggiunge poi l'argomento trattato dallo sfogante citato all'inizio : il totale disinteresse nel fare qualcosa di nuovo, la totale disorganizzazione in qualsiasi circostanza. Mi spiego meglio : si propone qualcosa. L'idea viene accolta, ma nessuno, a 23 anni, ha la capacità di dire "Ok ragazzi, serve questo, quest'altro e andiamo". Forse più che organizzazione è meglio definirla determinazione, fermezza. No, totalmente inibiti ed inebetiti, per questo mi arriva puntualmente la delega di preoccuparmi di tutto, chiamare persone, cercare macchine disponibili, fare eventuali spese,studiare un itinerario. Essendo studente lavoratore non ho quasi mai tempo da dedicare a queste cose, nonostante tutto lo faccio e a dir la verità qualche volta è pure divertente. Ma dopo mesi e mesi e mesi e anni ed ancora mesi di questa tarantella mi so rotto i coglioni :mi sono rotto i coglioni di stare con loro. 

La cosa bella è che dopo aver ricevuto pressioni del tipo  "Che si fa?Fai qualcosa!Muoviti!Che si fa allora?Hai fatto?Hai visto?" (mi incaricano automaticamente, non mi propongo io) , domande che restano immutate dopo la mia risposta "Organizzate voi e fatemi sapere dopo, sto lavorando" , magari menano anche il pacco all'ultimo o esce sempre qualche vizio finale che fa bestemmiare anche le divinità norrene. O magari io non controbatto più e continuo a lavorare, nessuno decide niente e dunque se la prendono con me.

 

 

Ho trascinato questo dubbio per molto, moltissimo tempo. Avevo paura di fare il salto.

Poi però l'ho fatto. Tagliato tutto.

Via.

E mi sono sentito fottutamente bene, libero! Sono rimasto con ancor meno amici? Meglio, quelli che son rimasti mi piacciono, non mi fanno mai sentire a disagio o fuori luogo. 

Non farò feste tutti i giorni come un tempo, ma quelle che farò almeno punteranno sulla qualità delle persone, non sulla quantità. 

 

Mar

08

Ago

2017

È cambiato tutto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Da quando ho lasciato la mia ex ragazza un anno fa è cambiato tutto, ho abbandonato lei e tutta la compagnia di ragazzi con cui ho passato i miri 5 anni di scuole superiori, amici miei e della mia ex.

Da quando l'ho lasciata non sono piu riuscito a comportarmi con loro con la stessa leggerezza di una volta, mi tormenta il pensiero che adesso mi guardino con occhio diverso, perche ho ferito una ragazza, loro amica. 

Spesso mi chiamano per una cena fuori, una birra come ai vecchi tempi, ma non sarà mai come i vecchi tempi, perche una volta c'era lei, ora non c'è più.

Non riesco più a divertirmi e a stare intorno ai ragazzi della mia vecchia compagnia, vengo travolto da una tristezza mortale, non esiste piu la compagnia senza lei.

Con lei se ne sono andati tutti i miei vecchi amici, e 5 anni della mia vita, cancellati, senza possibilità di ritorno. Pensavo che avrei guardato indietro negli anni della scuola con gioiosa malinconia, e invece ricordo quei periodi come se non li avessi in realtà mai vissuti, che tristezza.

Ma ancora piú triste è il fatto che questi sentimenti che provo non hanno ne capo ne coda, sono tutti pensieri assolutamente miei, cosi come la mia scelta di non rivedere mai piu ne lei, né i miei compagni. È stupido, ma non ce la faccio.

Mi manca, mi mancano tutti loro in realtà, ma dopo un anno, sono ancora troppo legato a questa vicenda, e ho paura che lo sarò per sempre se non termino i contatti una volta per tutte.

Drastico forse, e piu drammatico di quello che è veramente, ma mi sento cosí da un po, vorrei riuscire a prendere con la stessa leggerezza con cui prendo gli stusi, il divertimento ed altro, anche questo piccolo squarcio della mia vita sentimentale.

Ciao a tutti 

 

 

Dom

06

Ago

2017

Ho 16 anni e niente, non sto bene

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Salve a tutti, mi sono appena iscritto. Dunque sto vivendo una situazione parecchio complicata e non ci capisco nemmeno molto probabilmente. Dunque. Sono sempre stato un po' timido con chi non conoscevo, alle elementari i primi anni stavo sempre da solo e non parlavo con nessuno, ero super introverso; alla fine sono passati diversi anni e in 5a ero grande amico di tantissima gente e con loro ero diventato il massimo dell'estroversione, quasi l'opposto di prima. Poi ho iniziato le medie, anche li ci ho messo sicuramente un po per integrarmi, anche se di meno probabilmente perché nonostante fossi in una classe completamente nuova in altre classi di quella scuola c'erano alcuni miei ex compagni delle elementari, che vedevo sempre alla ricreazione. Con la classe pero non sono mai uscito, e se c'erano delle pizze di classe non mi sentivo di andarci. Allo stesso tempo in quegli anni frequentavo sempre però alcuni amici del cortile sotto casa, con cui invece uscivo nell'isolato sempre d'estate a quel tempo. Le cose sono poi cambiate da quando ho finito le medie, perché i compagni delle medie non li ho più visti, e quelli del cortile, dopo che erano passati mesi senza frequentarli, non mi ero sentito di riuscire a rivederli (non mi sentivo più la confidenza e. probabilmente dalla timidezza, non sono tornato con loro). Ho iniziato cosi le superiori, e cosi appunto sono cambiate molte situazioni. Perché ho riscontrato di nuovo anche qui diversi problemi a relazionarmi con tutta gente che non conoscevo, cosi il primo anno non ho fatto nessun amico, mi sentivo anzi spesso a disagio e in forte ansia a socializzare con altri della classe, e cosi ho dovuto saltare gite e altre cose del genere. Nel secondo anno io ho avuto ancora questi problemi di sicuro, e sono stato sempre un po' zitto, non ho parlato, ed ero ancora sempre un po impacciato, e cosi la classe si è fatta di me un po l'idea di quello comunque molto calmo e che parla poco, PERO sicuramente di sicuro le cose al secondo anno sono comunque un po migliorate: è stato un po meglio, e ho preso comunque un po più confidenza con alcuni, pur ovviamente non abbia fatto ancora veramente amici proprio o altre cose insomma eccetera. Nonostante questo, sono un po migliorato in classe con alcuni perché li conosco da più tempo, ma avendo fatto qualche attività extra scolastica (molto breve, non sto a specificare) ho visto che a incontrare gente nuova della mie eta o a ritrovarmi in una classe con gente che non conosco, ho sempre gli stessi problemi di forte ansia ad andare là, e sono sempre impacciato, e diciamo "vado un po via di testa", e ho queste difficolta relazionali, soprattutto questa ansia per degli eventi sociali del genere, (mentre altri dopo poco che si conoscono sono gia amici o quasi). Al momento cosi non ho gente con cui uscire, ho questi problemi. Ed adesso che è estate sto a casa o esco coi genitori o qualche volta da solo, fatto sta che tutto questo certe volte mi fa star male e anche mi deprime, anche perche a volte i genitori litigano anche in casa e io non so piu cosa cavolo fare. Non ho mai dato ancora il primo bacio, (quindi anche sono vergine), ho avuto soltanto una ragazza se cosi la pssiamo chiamare, quando ero bambino tra le elementari e poco prima delle medie piu o meno, in cui ero in un periodo molto piu diverso, avevo appunto come ho scritto della gente a scuola e in cortile che vedevo con cui pero poi mi sono slegato come ho spiegato prima, quindi non ripeto. Al momento sono in questa fase un po critica, e so che sono sempre un po stato cosi, timido, e quindi non so se anche per fare amicizie in classe sia questione di tempo come negli anni passati anche alle elementari, medie o altro. Pero al momento ho 16 anni, compiuti da qualche settimana, poco fa, e sono qua cosi. Diciamo che non sto veramente vivendo ecco. Ho sempre questa ansia con chi non conosco, non so se sia fobia sociale o ansia sociale o cose del genere, in certi casi ho avuto ansie anche abbastanza esagerate. Oltretutto mi sento un po insicuro in tutto, nel fare le cose da solo; ad esempio c'è chi magari va anche in palestra o in altri luoghi del genere, io non me la sentirei nemmeno probabilmente di andarci da solo, mi sento quasi fin troppo "piccolo" per certe cose, e non vorrei essere cosi, piccolo nel senso che mi sento insicuro ad andare da solo, e probabilmente a causa del fatto che ho queste ansie e insicurezze sociali in fin dei conti. Se esco di casa da solo nell'isolato, non mi sento nemmeno molto sicuro, perche non so se magari poi incontro qualcuno dei miei vecchi amici che ora non frequento piu e mi scatta l'ansia e divento timido. In genere se ho interazioni con altri, magari poi della mia eta, mi sento un po cosi (almeno che non li conosca bene naturalmente). Non so cosa dire. Vedo oltretutto gente che a questa eta ha la ragazza esce eccetera, io mi sento cosi e non capisco. Oltretutto non mi sentirei nemmeno in grado di averla una ragazza ora, ceh vorrei ma avendo queste difficolta non mi sento in grado di far nulla. Essendo un'età anche un po degli ormoni, vorrei anche interessarmi al sesso opposto eccetera ma sento sempre queste ansie. Mi sento in un altro mondo rispetto a tanti altri della mia eta, mi sento lontano da loro, mi sento diverso. C'è da dire che poi io mi sono sempre sentito un po cosi, e gia alle medie, vedevo che tanti altri avevano la ragazza e altre cose, mentre io no e mi sentivo abbastanza "sfigato" sotto certi punti di vista, rispetto ad altri che erano i piu duri, i piu fighi, eccetera, e adesso che sono in questa situazione ancora di piu. Continuo a dire che prima o poi dovra cambiare qualcosa, nel senso che dovro anche avere delle esperienze con delle ragazze, degli amici ecc, anche perche poi il secondo anno come ho detto alle superiori perlomeno è stato di certo un po meglio alla fine, e cosi continuo a pensarci e non sto in pace. Ma ho ansia nelle questioni sociali, a parlare con altri coetanei gente che non conosco, di fatto sotto questi punti di vista vorrei essere l'esatto opposto di cio che sono al momento. Mi sento diverso, anche perche non mi sento nemmeno al livello degli altri socialmente, essendo cosi, mentre vedo altri, piu duri, che escono, eccetera. A volte mi sento quasi imprigionato qua, e mi scatta una strana voglia di ribellione incondizionata, da tutto, di ribellione, trasgressione, anche dai genitori ovviamente, ma al momento non ho gente con cui esco e appunto, ho questa ansia, e timidezza . Non vado in palestra o altri posti simili e sinceramente non ne la sentirei oer i motivi detti. Non ho una ragazza e non mi sento neanche in grado di averla, e fare anche quello che fanno gli altri tipo anche andare a casa l'uno dell altro, sempre per i motivi che ho detto, per questa ansia e perche mi sento sempre insicuro e quindi mi faccio mille paranoie, non so, saranno pure infondate/irrazionali. Forse mi sento un po piu bambino, forse troppo, non so se possa essere che magari sono stato troppp attaccato alla famiglia e ora non so essere autonomo in queste cose e mi sento insicuro in tutto