Gio
10
Ago
2017
Libertà! Taglio col passato
Una volta lessi uno sfogo riguardante i problemi di un ragazzo con la sua vecchia comitiva. Lo trovai un po' esagerato, pur condividendo il sentimento di base di inadeguatezza con il proprio gruppo.
Tutto nasce alle superiori, dove si forma questo gruppo di 7 ragazzi e ragazze. Inizialmente era tutto rosa e fiori, ci si divertiva senza pretese, senza conoscere gli aspetti degli altri. Ma col tempo questa comitiva iniziò a sciogliersi pian piano, prima con l'allontanamento di alcuni, poi di altri, per motivi disparati. Rimaniamo in pochi.
Dopo aver conosciuto meglio e più approfonditamente queste persone, nasce in me un totale senso di inadeguatezza al contesto. Interessi totalmente differenti, superficialità di pensiero da 13enni...non bisogna esser filosofi e scienziati, ma a 22-23 anni un minimo di pensiero critico dovresti averlo sviluppato no? Dovresti aver la voglia di divertirti 24 ore su 24 ma dovresti pure riconoscere quando fare la persona seria, o tenere un discorso che non sia " LA FYYYGAAAA!!!111!!!1!PASTORyZIA11!1! (riferito al trend su Facebook)" che piace a tutti,chiaro, ma oh, cazzo ne parli tutto il giorno! Tra l'altro quelli rimasti, con due eccezioni (me ed un altro), ne parlano compulsivamente ed in maniera molto volgare pur non concludendo mai nulla. Gli unici ad aver avuto/avere ragazze siamo io e quest'altro.
Si aggiunge poi l'argomento trattato dallo sfogante citato all'inizio : il totale disinteresse nel fare qualcosa di nuovo, la totale disorganizzazione in qualsiasi circostanza. Mi spiego meglio : si propone qualcosa. L'idea viene accolta, ma nessuno, a 23 anni, ha la capacità di dire "Ok ragazzi, serve questo, quest'altro e andiamo". Forse più che organizzazione è meglio definirla determinazione, fermezza. No, totalmente inibiti ed inebetiti, per questo mi arriva puntualmente la delega di preoccuparmi di tutto, chiamare persone, cercare macchine disponibili, fare eventuali spese,studiare un itinerario. Essendo studente lavoratore non ho quasi mai tempo da dedicare a queste cose, nonostante tutto lo faccio e a dir la verità qualche volta è pure divertente. Ma dopo mesi e mesi e mesi e anni ed ancora mesi di questa tarantella mi so rotto i coglioni :mi sono rotto i coglioni di stare con loro.
La cosa bella è che dopo aver ricevuto pressioni del tipo "Che si fa?Fai qualcosa!Muoviti!Che si fa allora?Hai fatto?Hai visto?" (mi incaricano automaticamente, non mi propongo io) , domande che restano immutate dopo la mia risposta "Organizzate voi e fatemi sapere dopo, sto lavorando" , magari menano anche il pacco all'ultimo o esce sempre qualche vizio finale che fa bestemmiare anche le divinità norrene. O magari io non controbatto più e continuo a lavorare, nessuno decide niente e dunque se la prendono con me.
Ho trascinato questo dubbio per molto, moltissimo tempo. Avevo paura di fare il salto.
Poi però l'ho fatto. Tagliato tutto.
Via.
E mi sono sentito fottutamente bene, libero! Sono rimasto con ancor meno amici? Meglio, quelli che son rimasti mi piacciono, non mi fanno mai sentire a disagio o fuori luogo.
Non farò feste tutti i giorni come un tempo, ma quelle che farò almeno punteranno sulla qualità delle persone, non sulla quantità.
Buon per te! Ti invidio però, dopo aver tagliato i rami secchi a me non è rimasto più niente.