Tag: medicina
Mar
17
Set
2019
Mi sento una fallita e ho paura
Ho 26 anni, sono iscritta al sesto anno di medicina ma in realtà sto ancora facendo gli ultimi tre esami per completare il secondo anno. In pratica è come se fossi agli inizi. Il primo anno ero brillante, spigliata poi dopo il trasferimento in una sede più vicina casa è iniziato un lento declino.
Prima la difficoltà con gli esami, poi ho collezionato una serie di tristi relazioni sentimentali condite da continue punizioni e discussioni in famiglia.
proprio la mia famiglia mi fa sentire ancora di più quanto io sia una fallita. Mi ripetono in continuazione di studiare e io effettivamente studio ma spesso l’ansia mi blocca e non mi rende concentrata così studio ma male.
Amo la medicina, mi blocca il perfezionismo e questo seme che ha lasciato crescere in me il dubbio: sono io capace? Sono abbastanza?
sarebbe bello avere qualcuno che ci credesse per me, non ho molto supporto ma alla fine ammetto anche che solo io dovrei crederci e devo.
so che in passato ho dimostrato di essere capace più e più volte, adesso mi sento rotta, senza fede, mi vergogno con tutti della mia condizione. Adesso sto studiando e voglio andare avanti lottare ancora, proseguire, ma ci sono certe notti come questa, in cui le paure mi assalgono, viene il vuoto e ho solo il timore del domani. Mi chiedo: è troppo tardi? Sto sbagliando a insistere? Cosa farei altrimenti? Non ne ho idea, ma il solo pensiero mi deprime.
insomma sono un’idiota
Mer
30
Nov
2016
Odio i bambini
Odio i bambini e soprattutto le madri coi bambini. Ogni mattina prendo la metropolitana e trovo sempre una madre con due gemelli di qualche mese che urlano e strillano dalla prima all'ultima fermata e lei non fa niente per calmarli, anzi li guarda e sorride orgogliosa dei due stronzetti che ha appena messo al mondo.
Odio i bambini che al ristorante si mettono a correre intorno ai tavoli e soprattutto odio i bambini perchè sono una palla al piede, una croce da portare e un impegno a vita che ti toglierà il tempo e la voglia (e i soldi ) di fare qualunque cosa che non riguardi portarli a scuola, cucinare per loro, lavargli i vestiti, controllare che non facciano stronzate e che non causino problemi.
Sapete qual è la cosa peggiore? Il medico non mi permette di farmi sterilizzare. Aiuto... vorrei fare l'amore con il mio ragazzo senza il terrore di finire in questo guaio, quello di restare incatenata a vita a curare un coso che urla e piange dalla mattina alla sera.
Mi fanno impressione. Sono brutti ed egoisti, opportunisti, e soprattutto se la gente continua a mettere al mondo figli, questo mondo sarà ancora più sovrapopolato di quanto non lo sia ora.
Parenti ormai sono rassegnati al fatto che da me non avranno alcun nipotino. Non ci tengo a finire come le madri di adesso che sono esaurite e frustrate dalla loro vita a cusa di questi affari di scarsa intelligenza che camminano.
Dom
06
Mar
2016
Invidio i decisi (e gli indecisi)
Invidio i decisi. Quelli che arrivati a questo punto sanno chi vogliono essere, cosa studiare, come arrivare ai loro obiettivi. Mai stata incerta, prima d'ora. 18 anni (che posson parer pochi ad alcuni, ma ma per me sono una vita) senza tentennamento alcuno: si è sempre trattato di riflettere e scegliere in modo razionale, ma anche solo di pancia. In modo più o meno equilibrato mi sono fatta guidare da razionalità e istinto, facendo scelte giuste e sbagliate, ma senza mai guardarmi indietro. Ora però, sento di essere arrivata ad un punto cruciale della mia vita. E non riesco a decidere. L'istinto è come annebbiato e la ragione arrugginita. Non riesco a muovermi. Io che preferivo andare incontro agli abissi, piuttosto che stare immobile a guardare, sono adesso legata da un'apatia totale. Lascio in sospeso la scelta. Sono come intrappolata in un limbo tremendo. Per la prima volta decidere mi è di peso. Quel traguardo lontano ormai è visibile, ma non prospetta niente alla fine. Medicina? Forse. Mi sono sempre vista come medico. Come psichiatra. È il destino verso cui mi sono proiettata da sempre. La psicoanalisi mi ha sempre affascinata.O forse no. Forse è il borghesuccio ignobile dentro di me che mi spinge a scegliere un lavoro sicuro. Lo faccio per soldi? Forse. I soldi non hanno mai contato di per sé, seppur mi hanno sempre attratto le cose belle, e lo sfuggire da questa città malata, immobile, stagnante. Lettere? È quello che lei si aspetta professore. Che lei ripete. Lei e gli altri. Ma d'altronde quegli altri non valgono un granché. Lei sa che l'arte per me non arte, ma sterile propaganda, se la si sottomette a messagera morale. Io lo so, lei forse l'ha già intuito, professore: fare il suo lavoro, con le mie idee, mi prosciugherebbe l'anima. E se scegliessi Lettere perché per pura accidia? In fondo è la materia che preferisco (quella in cui brillo), e il suo studio mi viene facile e leggero. E se scegliessi Medicina perché sono debole di carattere? Insomma, nessuno mi ha mai ascoltata volentieri, ma tutti avete fatto la fila per un consiglio, per una pacca sulla spalla, per raccontare un segreto, o solo per avere qualcuno che ascolti sul serio. Allora Medicina perpetuerebbe quella debolezza (che poi è parte integrante di me)? Sono pateticamente invidiosa di quella bambina che in modo, forse leggero, forse testardo sapeva esattamente cosa volere (essere).
Mer
24
Giu
2015
Ma dove siamo arrivati?
Cioè, ma veramente. Io non so! Cosa porca vacca bisogna fare per avere un 30 e lode? Eh?
Sono uno studente universitario, come avrete capito. E questo è il dilemma.
Va beh... Passi che alla prima sessione ho dovuto fare seghe a destra e a manca (persino agli assistenti) per avere 30 e lode in ogni esame. Passi pure che in questa sessione abbia dovuto "fare gli orali" a professori e professoresse per ricevere il massimo in cambio. Ma io dico: che cosa vi costa sganciarmi un 30 e lode? Non dormite la notte, se me lo date?
Andando avanti così, se tanto mi dà tanto, l'anno prossimo dovrò dare via pure il culo per avere 30 e lode. Ma che mondo è? Cosa deve fare uno studente per uscire con 110 e lode? Più di questo non so cosa inventarmi, veramente!
Pago ogni retta in tempo, giochiamo all'"allegro chirurgo" (guarda caso faccio medicina) con pazienti a rotazione: mi sembra di meritarmi il massimo, no?! Cosa devo fare ancora? Vi ho dato tutto di me, letteralmente.
Siete solo degli approfittatori, ecco cosa!
Saluti
Ven
01
Mag
2015
Maremma maialaa, non รจ possibile
BUONGIORNO CARI SCIENZIATI E DOTTORI E FABBRICATORI, BUONGIORNO DAVVERO. QUANDO FATE QUELLE SCHIFOSE COMPRESSE DI ANTIBIOTICI NON VI PASSA NEANCHE PER L'ANTICAMERA DEL CERVELLO CHE C'E' GENTE CHE NON RIESCE A BUTTARLE GIU'?? ANDIAMO, STO PASSANDO GIORNI DA INCUBO DATO CHE DEVO DISINTEGRARE LA PASTIGLIA E FARMELA IN POLVERE DA SOLA OLTRE A SOPPORTARE UN GUSTO ORRIBILE SOLO PERCHE' NON SIETE IN GRADO DI FARE UNA VARIANTE E NON COMPATTARLA MA LASCIARLA IN POLVERE MAGARI METTENDOCI QUALCHE DOLCIFICANTE CHE NON FA REAZIONE E TI FA ANDARE IN MONA LO STOMACO (COME FAREI IO). GUARDA SON GIA' LA' IO A DARVI UNA MANO, MA DIO SANTO NON CHE DOPO I 13 ANNI TROVI SOLO COMPRESSE.
Lun
15
Dic
2014
20 anni e sentirsi una schifezza.
Sono una ragazza di 20 anni. Al liceo - ho fatto il classico, perdotemi i periodi sconclusionati - ho sempre studiato un sacco, 5,6 ore al giorno e avevo i voti alti. E' servito a qualcosa? No. Mi piaceva avere voti alti (non mi piaceva studiare, non è che le materie mi entusiasmassero paricolarmente). Ma sono così: faccio le cose solo se poi vedo un ritorno in qualche modo. Sono una persona di merda. Sono andata all'università, medicina. Sono al secondo anno. L'anno scorso ho studiato poco niente e avevo comunque voti buoni, poi quest'estate ho studiato pochissimo e a settembre ad anatomia ho preso 25. Oggi ho fatto l'ultima parte dell'esame (che non cambiava niente nel voto finale) e il 25 è stato confermato, E' solo un voto del cavolo, lo so, e io sono una ragazzotta viziata che vede solo lì dal suo naso. Ma i miei amici hanno tutti voti sul 30. E io ho un complesso di inferiorità permanente. Loro sono bravi e intelligenti.
Penso di essere diventata più scema di quanto non fossi al liceo. Davvero, non ci arrivò più a capire le cose, non ho voglia di studiare, passo le giornate rimandando e cincischiando. Sono una fallita. La scelta di medicina non è stata facile, ho mille dubbi, e le materie che studio di base non mi piacciono. Sono così: se scelgo una cosa, era sempre meglio l'altra alternativa e passo tutto il tempo rimpiangendo di non aver fatto l'altra cosa.
Dimenticavo: non ho mai avuto una relazione, Sì, ho 20 anni, sono considerata "normale" come bellezza, (ma secondo me tendo al brutto) e non ho mai baciato un ragazzo (due ragazzi soltanto nella mia vita sono stati interessati a me, ma a me non piacevano! sono pure una scema di gusti difficili).
Ho capito di essere una cacca. Dovrei solo studiare invece non sono neanche più buona di fare quello. Non lavoro, non guadagno soldi, non faccio volontariato, Faccio schifo.
Lun
25
Ago
2014
Accidenti alla medicina che prendo
Da un po' prendo una medicina che fa proprio schifo ed è completamente inutile comunque è per me quindi me la prendo. Ma il punto non è questo è che non psso bere bibite tipo: coca cola, birra, vino, fanta e altro tipo di robe gassate e non ce la faccio a resistere alla tentazione alla gola insomma che mi consigliate bevo di nascosto?(sarebbe da stronzi) oppure resistere per un altro mese?
Mar
19
Feb
2013
Paura
Salve a tutti, sono un ragazzo di ventun anni con tutta la vita davanti e senza alcun problema al mondo... CERTO, COME NO! E' vera solo la cifra dei miei anni, ma mi sento una merda anche così'.
Sono in sovrappeso. Non tantissimo, ma ho quella pancia schifosa caratteristica dell'epoca moderna, la odio con tutto il cuore, vorrei tagliarla con un coltello se potessi. Vorrei vomitare tutto il grasso che ho addosso.
Sto all'Università. Medicina. Tutti a dire che sono intelligente, ma io la conosco la verità! Sto da due anni fermo con gli esami e sto solo al primo anno! Però è la mia passione, ma non riesco a farla! Ma quanto faccio schifo?
In amore è una ragazza stronza che predilige il pc a me.
Riguardo al pc, sono un dipendente dai videogiochi. Lo dico senza vergogna in anonimato, ma faccio il possibile per nasconderlo agli altri nella vita vera. Vorrei morire e bruciare vivo per questa cosa, ma ho ricevuto un' educazione cattolica e il suicidio è fuori questione.
Infine, sono immaturo, un bimbo di merda che si incazza per tutto. Non sono brutto, sono alto biondo e occhi azzurri (e pancia di merda...) però sto sempre con la paura di parlare con gli altri. Sono un asociale di merda.
Tuttavia non sono depresso. Sono solo stufo di NON RIUSCIRE A CAMBIARE, INDIPENDENTEMENTE DA QUANTO CI PROVI DAVVERO e sento di avere il tempo contato anche con gli studi.
Che schifo.
Con affetto malriposto verso se stesso, Emi
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