Tag: bambini
Lun
06
Mag
2019
Autobus e bambini
Sono sull'autobus e un bambino seduto dietro di me canta ad alta voce. Perché la madre non lo rimprovera? Disturba!
PS: da qualche giorno non pubblicare i miei commenti sotto gli sfoghi. Il tono è il solito di sempre ma ora non li pubblicate più. Offesi? Siete diventati anche qui degli snow flake? Se si allora siate coerenti e mettete l'avviso che il sito non è adatto ai minori viste le porcate che vengono pubblicate. Almeno nella censura siate coerenti.
Gio
18
Apr
2019
Giocattoli e bambini
Il mio più che uno sfogo vuole essere una riflessione ed una ricerca di opinioni/idee. Al momento ho 2 bambine, di 3 e 4 anni, nei 4 anni della grande sono arrivati diversi giochi a casa, non una valanga, ma sono comunque troppi. Da poco ha compiuto gli anni la piccola e per limitare i regali ho proposto un regalo collettivo per gli zii e regali utili da parte dei nonni, così come gioco vero e proprio è arrivata solo una bambola grande e bellissima. Ora, la questione è che comunque in casa abbiamo troppi giochi (o almeno, sono troppi per i miei standard), vedo che se ricevono cose nuove le guardano 2 secondi e poi vengono dimenticate diventando parte del caos. Voi come vi regolate? Quanti giochi hanno i vostri bambini? Che cosa fate con i giochi (magari nuovi) che non vengono utilizzati?
Mer
20
Feb
2019
Senza Titolo
Il male nel mondo mi fa soffrire soprattutto il male sui bambini. Sono tre giorni che non riesco a smettere di piangere dopo aver letto l'ennesima notizia di cronaca nera. Cerco di evitare ogni notiziario ma capita di imbattercisi nel web senza volerlo. E inizia l'incubo. Per giorni e giorni non riesco a non pensarci, mi sento impotente mentre corri salvarli tutti. Mi sento così terribilmente male. E mi spiace perché le mie bimbe mi vedono piangere e sono troppo piccole per capire perché. Vorrei tanto riuscire a mettere una barriera alle mie emozioni ma non ce la faccio. A volte penso che la morte sia un miracolo e un dono perché mette la fine al dolore.
Lun
21
Gen
2019
Realtà impossibili
Ma le stracazzo di pubblicità che appaiono sui social e fanno vedere mamme gnoccche tiratissime che lavorano al compuer da casa, sorridenti e col bambino che gioca pacifico per gli affari suoi lì vicino... chi diavolo le ha concepite? Uno che non ha figli, vero?
O sono io un caso particolare, che mia figlia non mi permette neanche di sedermi alla scrivania? Ma voi mamme ci avete provato a lavorare da casa?
Mar
11
Dic
2018
Educazione
Vivo in un paese in cui è vietato per legge picchiare i figli. Non parlo di maltrattamenti ovviamente, quelli ovvio che sono illegali. Ma qui è vietato addirittura lo sculaccione! Stanno tirando su una generazione di piagnoni sensibilini che corrono nei safe space e si sentono offesi dal colore delle camicie.
Io e il mio compagno cerchiamo un figlio, e io non voglio crescere una mammoletta. Voglio poter dare uno sculaccione e uno schiaffetto se lo ritengo giusto, voglio avere la libertà di trattare un bimbo come un maschio e una bimba come una femmina senza aver a che fare con degli educatori scolastici pro transtransgender e gender neutrality, voglio tirare su i miei bambini in modo NORMALE.
Questa cosa mi mette ansia. Ho un'amica che ha un maschietto di 4 anni e non le è permesso di dire "non piangere, sei un'ometto" per consolarlo, perché se lui lo ripete all'asilo l'educatrice le rompe le palle perché è discriminante e offensivo.
Santo dio che palle. Sto seriamente pensando di tornare in Italia solo per questo.
Sab
03
Nov
2018
Io capisco ! Li odio !
Sarà strano perché sono donna ma odio i bambini in un modo incredibile li picchierei sul serio. Dovrebbero essere delle statue di marmo allora si!!! Sono diversi da come eravamo noi da piccini, educati e timorati dei genitori, dei maestri e degli educatori sportivi. Ora sono tutti maleducati. Io ho avuto pure una gravidanza durata due mesi ma neanche in quell occasione cambiava qsa. A questo punto forse è meglio non starci neanche a pensare .
Sab
04
Ago
2018
Accordi disattesi
Due mesi fa avevo chiesto a mia mamma la durata delle sue ferie, visto che il periodo in cui dovevo stare via era più breve dei giorni effettivi di ferie, le ho chiesto se qualcuno dei giorni prima di rientrare al lavoro poteva passarlo da me per tenermi le bambine, in modo da permettermi di sistemare alcune cose e di ridipingere alcune parti della casa, la risposta è stata sì, ed è sempre stata si fino ad oggi. Questi giorni sarebbero dovuti iniziare da questo lunedì, oggi parlando del più e del meno è saltato fuori che lei ha da fare questo, ha da fare quello e non ha tempo di venire da me!
Ma porca paletta, le ho chiesto appositamente con largo anticipo se poteva, mi dice di sì, mi organizzo, compro il colore e tutto quello che serve per le altre cose ed all'ultimo mi da buca.
Il mio compagno lavora su turni settimanali, con orari improponibili e per i lavori manuali non è portatissimo, quindi l'aiuto che mi potrebbe dare è pari a zero, a mia suocera non chiedo neanche, in media le lascio le bambine per un totale di 4/5 pomeriggi l'anno, solo se è strettamente necessario, ed ogni volta che vado a riprenderle percepisco il fastidio e la curiosità di sapere "che altro ho fatto per metterci così tanto" che aleggia nell'aria. Ad altre persone non mi va di chiedere, non voglio disturbare nessuno appioppandogli le mie figlie.
Il risultato di tutto questo sarà che mi farò tutti i lavori da sola smadonnando, mettendoci 4 volte il tempo necessario perché dovrò anche guardare le bambine e mi verrà l'acidità di stomaco a forza di ripetere alle mie piccole di non toccare/stare lontane/fare attenzione/che non si può uscire perché ci sono cose che devo fare. Povera me e povere loro!
Lun
18
Giu
2018
Un dolore che non passa.
Novembre 2013... sono incinta!
Il mio ginecologo è primario di un ospedale, è considerato il miglior ecografo della regione, sono sicura di essere in buone mani.
Ma fin dalle prime visite non piace a mio marito, che ha avuto 3 figli con la prima moglie e di gravidanze se ne intende; io gli dico che però ha una fama notevole, pazienza se non è molto simpatico....
Ancora oggi mi chiedo perché non ho dato retta a mio marito.
La mia gravidanza è spettacolare... niente nausee, nessun problema, le mie voglie sono frutta, verdura e yogurt; sono sovrappeso, le condizioni perfette per il diabete gestazionale, e invece niente, tutto benissimo!
I problemi li ho solo col ginecologo: poco sensibile, poco gentile, la morfologica brutalmente analitica, senza quei momenti “romantici” di cui tante mie amiche mi hanno parlato (guardi i lineamenti di sua figlia, perché è così che sarà).
Chiedo al ginecologo il nome di un esperto in alimentazione in stato di gravidanza per essere sicura di fare tutto il meglio per la mia bambina, mi dice che mi metterà in contatto con una suo collega bravissima... sto ancora aspettando.
Una mattina io e mio marito ci rechiamo in studio per una visita di controllo alle 8.30 del mattino. Dopo 15 minuti di attesa chiedo conferma alla segretaria se il dottore c’è. Lei mi risponde malissimo confermandomi che il dottore c’è; a nulla valgono le mie spiegazioni sul fatto che ero semplicemente sorpresa per un’attesa così lunga nelle prime ore del mattino. Quando esce la donna del precedente appuntamento la segretaria stranamente entra nello studio e chiude la porta. Dopo qualche minuto finalmente riusciamo ad entrare... e mi becco una cazziata enorme dal ginecologo perché sono stata sgarbata con la sua segretaria (???) che non mi devo permettere certe domande, ecc... volevo andarmene via ma stavolta è stato mio marito a tenermi li.
Al settimo mese ho un problema personale e devo saltare l’appuntamento; chiamo la solita simpatica segretaria per avvisare anche se solo con un paio di giorni di anticipo e mi becco l’ennesimo cazziatone perché non ci si comporta così, il dottore è molto impegnato, ci sono donne che aspettano mesi per avere un appuntamento con lui... mi innervosisco, rispondo che mi spiace ma che non posso venire all’appuntamento e che richiamerò per fissarne un altro... non ci sono riuscita, non ho più avuto la forza/voglia di vedere quel ginecologo e la sua odiosa segretaria. Salto il controllo del settimo mese e quello dell’ottavo lo faccio con un altro ginecologo.
Il 1o agosto mi presento in ospedale per il controllo di fine periodo, sono felice come una Pasqua e nell’ospedale che ho scelto fanno anche il parto in acqua. Non vedo l’ora di sentire le contrazioni, di sentire la mia bambina che esce dal mio corpo, con mio marito accanto. E invece tutto il mio sogno si infrange quel giorno... il mio ginecologo stranamente al terzo mese aveva ridatato la gravidanza posticipandola di 1 settimana e questo ha sballato tutte le valutazioni di crescita. La mia bambina era sempre sembrata una bambina normale e invece era una bambina grande, non sono state fatte le indagini e gli esami aggiuntivi che si fanno in questi casi, l’ultima ecografia è stata stampata con una stampante non troppo valida e quindi risulta poco leggibile, siamo troppo avanti per una corretta valutazione del peso, la bambina è girata correttamente ma è ancora molto alta e io sono ancora molto chiusa. Con tutti questi dubbi oltre la mia scadenza naturale non mi fanno andare, se voglio mi possono indurre le contrazioni ma me lo sconsigliano, meglio il cesareo. Io inizio a piangere perché ho sempre sognato un parto naturale, tutta la gravidanza è andata benissimo e una cazzata del ginecologo è una motivazione difficile per accettare serenamente un cesareo. Piano per i successivi 3 giorni e il 4 agosto mi faccio fare sto cesareo.
Durante l’operazione sto malissimo, ad un certo punto penso addirittura di morire e che non vedrò mai la mia bambina, sono sola in sala operatoria e quando tirano fuori la bambina dalla pancia la portano via senza neanche farmela vedere. Fra l’altro, è 3.8 kg, non piccola ma partoribilissima. Il giorno in cui è nata la mia bambina per molti versi è uno dei più brutti della mia vita.
Non riesco ad accettare di non aver potuto fare un parto naturale, il mio seno non ha un capezzolo ben formato, la bambina fa fatica ad attaccarsi e dopo 10 giorni perdo il latte... l’ultima mazzata, neanche questo mi viene lasciato.
La mia bambina fra poco compie 4 anni, è bella, sveglia, gentile, sana, e’ una bambina fantastica.
So che non ho nulla di cui lamentarmi, ma io ancora mi chiedo perché non ho potuta partorirla, e quando in tv vedo un servizio/film su un parto naturale non riesco a non piangere, a non chiedermi che cosa si sente quando arrivano le contrazioni, cosa si prova a dare alla luce il proprio bambino.
Sono ancora fertile, ma la ex di mio marito dopo oltre 10 anni dalla separazione ancora non ha una situazione lavorativa stabile e quindi se vogliamo offrire qualcosa di decente ai loro 3 figli dobbiamo farlo io e mio marito. Quattro figli sono tanti, ma cinque sarebbero troppi. E io non saprò mai cosa vuol dire partorire...
Mer
18
Apr
2018
Bambini
Sono una donna di 34 anni, ho un compagno, lavoriamo entrambi e non abbiamo figli....e non ne voglio. Mio padre mi chiede di continuo quando potrà mai diventare nonno. Non so come ficcarglielo in quella testa. Non amo i bambini, li mal sopporto e non ne voglio. Il mio compagno e’ un bambino un po’ troppo cresciuto, senza il benestare di qualcuno non si muove. Come padre non ce lo vedo proprio, a correre come una scema toccherebbe solo a me e francamente se posso evitare un problema lo evito. Perché se una donna non diventa madre viene vista come una poveraccia?!?
Ven
09
Mar
2018
la dura vita di una childfree
Non ho mai avuto un debole per i bambini. Questo fin dall'adolescenza. Ora ho quasi 30 anni e l'istinto materno ancora non si e palesato. Nom provo empatia verso i bambini, non mi interessa abbracciarli ne giocarci. Non mi interessa occuparmene. Aborro l'idea del parto e dell'allattamento. Trovo che occuparsi di un'altra piccola vita sia molto limitante per la persona. Mi viene un senso terribile di soffocamento al pensiero di sacrificare la mia vita, i miei hobby, il mio tempo, il mio partner, per un piccolo essere umano che volere o volare un giormo crescerà e magari al contrario di me, se ne sbatterà, e mi caccera un bel giorno dentro a un ospizio. E anche se per assurdo un gg dovessi cambiare idea, non sono nemmenp certa che potrò averlo un figlio, dati vari problemi di salute che ho. Nono fiderei di mettere al mondo un figlio che potrebbe avere le mie stesse magagne! Detto questo... nom sopporto chi mi attirbuisce termini quali "vipera" , "cattiva", "anaffettiva" solo perchè non avendo questa naturalezza verso i bambini, non mi sento nemmeno di essere una zia con la Z maiuscola. Col mio nipotino purtroppo la questione e sempre la stessa. Non riesco a rapportarmici e non ho intenzione di prendermene cura qualora mi venga chiesto questo piacere dai miei cognati. Chi li fa, se li governa! Questo è il mio motto. Con la storia dei bqmbini, hanno proprio rotto. Sono stufa di sentire dire che i bambini portano gioia e di esser vista come una aliena, come un mostro, solo perchè mantengo le distanze anche da mio nipote. Finchè si tratta di passare un pomeriggio tutti insieme, va bene (ovviamente solo se i genitori sono presenti). Ma finisce lì! Ficcatevelo in testa. Quel che piace a voi non è detto che debba piacere a tutti.