Tag: fatica

Lun

22

Lug

2019

5 mesi e ho annullato tutto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Gola

fanculo, avevo perso peso, avevo preso tonicità

ho smesso di andare in palestra e il lavoro di 3 mesi è andato tutto affanculo. Adesso se riprendo devo ripartire da capo. Non ho resistenza e non ho tonicità.

E' inutile spaccarsi di dieta se poi non hai tonicità.

E mi sono pure mangiato una sbancalata di gelati questa settimana. Faccio straschifo al cazzo 

Dom

16

Giu

2019

fatica a scuola

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ma una persona che fa fatica con lo studio ma nella vita di tutti i giorni se la cava da solo rispetto agli altri è una persona stupida?

Dom

16

Giu

2019

sentirsi inferiori

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

come posso fare per non sentirmi continuamente inferiore agli altri ? Ogni giorno non faccio altro che svegliarmi e pensare a quanto gli altri siano intelligenti..sono in una fase della vita in cui tutti i miei amici si stanno laureando e fidanzando....io avendo cominciato l'università più tardi ne avrò ancora per un anno ...ogni giorno non faccio altro che pensare a loro come dei geni io non so neanche se ci arriverò a prendere la laurea..inoltre ultimamente mi sta passando per la testa una domanda, ma una persona che studia materie scientifiche è più inteligente rispetto ad una che studia materie umanistiche? io credo di no ma noto parlando con le persone che per la collettività è il contrario

Ven

14

Giu

2019

non voglio essere stupida

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Nella mia breve esistenza da ragazza di 22 anni non è passato un giorno senza che questo pensiero non  mi passasse per la testa. Sin da piccola (anche a causa di traumi familiari abbastanza impegnativi da superare ) ho sempre faticato molto a scuola e nel fare amicizia,ho avuto la fortuna di avere una mamma che però nonostante tutto  tra psicologi,aiuto compiti..ecc. ha sempre accettato il fatto che non fossi molto brava a scuola. Gli anni sono passati e la situazione non è cambiata ,in prima superiore sono stata bocciata al liceo e così feci il cambio scuola per andare in un professionale,la scuola che nella mia città è rinomata per essre rivolta ai scansa fatiche,a mia discolpa devo dire che però la mia non si trattava di poca voglia di studiare ma una vera e propria difficoltà nel memorizzare,nel ricordare e nelle materie scientifiche non ne parliamo. Beh con il cambio scuola le cose sono nettamente migliorate,sia a livello di rendimento( mi sono diplomata con un bel voto abbastanza alto e negli ultimi anni il mio rendimento era molto positivo) che a livello di socializzazione e inoltre grazie all'istito professionale che tutti ritenevano per una scuola per nullafacenti ho capito il lavoro che voglio fare nella mia vita,essendo un sociale ho praticato molti tirocini sin dalla terza superiore con bambini,anziani e disabili..e cavolo quando ho potuto lavorare con questi ultimi avevo un'energia pazzesca,sono brava in questo e scoprire una cosa in cui sono brava ha cominciato a darmi sicurezza. Qual'è il problema quindi? tutto sembra essersi risolto...beh il problema è che sono circondata da amici che sono usciti da licei,la mia migliore amica inoltre a livello scolastico è un genio nelle materie scientifiche e ciò non fa altro che farmi sentire una stupida,penso...in confronto ..di non valere nulla..e ora che si è laureata e tutti i miei amici pian piano si stanno laureando ...non faccio altro che reputarmi stupida..anche io sono in università e faccio scienze dell'educazione ma i miei tempi per preparare un esame sono abbastanza lunghi,non è che non mi impegno ma è proprio una questione di difficoltà nella concentrazione,nell'apprendimento..le cose che leggo le capisco ma è a memorizzarle che faccio una fatica matta e in più soffro di attacchi d'ansia abbastanza frequenti..(anche per la situazione familiare dove praticamente mentre studio oltre a fare due lavoretti per aiutare in casa devo fare da badante a mia nonna e sopportare mia madre che soffre anche lei di..più che attacchi di panico sono veri e propri crolli nervosi..ma non la biasimo ..in fondo è una brava mamma e mi vuoe bene e con tutto quello che ha passato non le posso dire nulla)

Tutti si laureano in displine complesse con il massimo ed io...scienze dell'educazione...andrò fuori corso ...faccio na fatica bestia..e ci si mette anche la situazione sentimentale..non ho fatto altro che trovarmi davanti a casi umani che mi dovevo far andar bene pecìrchè ..chi vorrebbe mai stare con me .. tutti fidanzati belli,i felici, intelligentie lo so.."tutti hanno i loro problemi" e ok ma conosco chi mi sta intorno...

Vorrei provare agli altri e a me stessa di non essere stupida,che ok non sono mai stata bravissima a scuola ma sono una persona sgaggia,in gamba che può reputarsi all'altezza della situzaione e degli altri.... 

Lun

26

Set

2016

Sono cambiata... w la solitudine? Però poi...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ah... ma che mi succede.

Non che io sia mai stata una che tutte le sere usciva: sballo, amici da tutte le parti, sempre fuori ecc ecc.. ma anni fa sicuramente avevo una vita sociale più densa di quella di ora, non parliamo dell'adolescenza dove, sì... lì ho dato il massimo in uscite e vita "mondana".

Attualmente: sono con il mio ragazzo da anni, ho un lavoro di 8 ore che quando arrivo a casa (come tanti) sono stanchissima, due volte alla settimana mi concedo un po' di sport... e... basta. Non nomino ovviamente tutti i doveri di casa a cui stare dietro e che tengono impegnati perché sono scontati. Il "problema" è che, già io ho poche amiche di mio... ho sempre avuto un cerchio ristretto di amicizie perché sono un po' selettiva come persona... fin da bambina. Alcune di queste hanno cambiato regione per scelte personali e ci vediamo pochissimo. Le altre due che ho, ogni tanto mi invitano ad uscire e/o a fare qualcosa ma io NON NE HO VOGLIA. Passo quindi interi mesi a casa dividendomi tra: lavoro, fidanzato, palestra, 1 volta-2 brevissime uscite con amiche e basta. E' come se ne avessi voglia ma poi quando l'occasione si presenta, io la vivessi come una fatica. E' un meccanismo mentale un po' strano da raccontare me ne rendo conto. Da una parte dico: uff ho pochissime amiche, mi piacerebbe avere una vita più piena visto che ho 30 anni e non 80. Dall'altra quando capita che la tal amica mi inviti fuori, penso: che scatole non ne ho voglia, sono stanca, starei volentieri a poltrire sul divano, ma chi ne ha voglia di infighettarsi per uscire... e molte volte è capitato che io mi FORZASSI per uscire e socializzare contro voglia. Sono una ragazza aperta nonostante tutto, solare e non chiusa e schiva. Ma mi rendo conto che, vuoi la stanchezza vuoi il passare degli anni sto quasi spesso meglio in solitudine o a casa alla sera a farmi i caz**i miei, invece che uscire per locali o feste con amiche. Tranne poi ogni tanto rimpiangere il fatto di non avere una vita socialmente piena.

Tra l'altro ricordo che anni fa ero quella del piccolo gruppo che ogni settimana organizzava, faceva, chiedeva "chi c'è per andare lì? Chi vuole fare questo? Ragazze ma ci sareste per..." Se mi guardo indietro anche solo di un paio di anni non mi riconosco più. Non so cosa sia cambiato ma ad ora ammetto di essermi un po' eclissata e se non sono le altre a propormi una fiera, una serata, un giro lì... (che non sempre poi accetto) io non proprongo mai nulla di mia iniziativa.

Che controsenso. Da quando poi soprattutto sto con il mio attuale ragazzo, che è uno moooolto tranquillo che ama poco uscire e anche lui ha pochi amici, mi rendo conto che ho preso su un po' del suo stile di vita. Solo che anche forzarmi di uscire controvoglia non è bellissimo. Ci sono state serate dove, a ridosso dell'orario prestabilito ero ancora lì che pensavo se andare oppure no... poi mi dicevo "Giulia, basta. Ora ci vai, la smetti con tutti questi sì o ma.. e anche se sei stanca e non ti va, esci". Uscivo e sostanzialmente mi divertivo. La volta dopo poi ero dal principio.

Gio

25

Ago

2016

Sposato...ma alla ricerca di una donna mai trovata in mia moglie

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao, ho 40 anni, sposato con 2 figli, di bel aspetto, sportivo, amante della musica (suono regolarmente uno strumento musicale), della natura, del relax, della guida e amo l' ordine e la pulizia. Nella vita ho sempre cercato di migliorarmi e di migliorare il mio benessere e quello della mia famiglia, ritengo sia doveroso sapendo che la vita è una sola e va vissuta al meglio delle proprie possibilità. Mi piace ancora tenermi in forma, sognare e fare progetti per il futuro (es. comprare una casa in un posto che mi è sempre piaciuto, pensare di comprare l' auto dei desideri), cercando di fare quanto più possibile (a costo di fare vera fatica) per raggiungere degli obbiettivi (peccato che questi siano solo miei...). A casa mi do da fare al 200%, sono un uomo che lava (piatti, vestiti, il bagno, etc) mette in ordine, fa la spesa, faccio tutto quello che c' è da fare per essere di supporto ed essere riconosciuto realmente come un vero Uomo di famiglia. Arrivano le note dolenti...ho una moglie, una brava moglie da alcuni punti di vista. Potrei mettere una mano sul fuoco sulla sua onesta e la sua fedeltà. Il problema è che la sento sempre meno Moglie e spesso anche meno Madre di qualche anno fa. In casa lei è disordinata e non da un buon esempio ai figli che di conseguenza sono legittimati a creare caos (e la cosa mi manda in bestia). Non parliamo della pulizia... che è meglio. Non stira, quello lo fa mia madre... Quello che fa con regolarità e con un minimo di impegno è fare da mangiare.. si ma mica niente di chissà che.. Ah ..dimenticavo..lei fa un part-time, quindi di tempo per darsi da fare ne avrebbe a più non posso. Da quasi un paio di anni per seguire una associazione di volontariato butta via le sue giornate su FB e su internet in generale con il suo tablet, neanche fosse la salvatrice del mondo. Il suo tempo adesso va via quasi tutto per questo impegno. Non parliamo del sesso.. se non sono io che la stimolo o che le salto addosso preso da voglie irrefrenabili dopo giorni e giorni di astinenza, se fosse per lei Ciaooo.. Mi dispiace, perchè le ho provate tutte e mi sono sforzato anche di cambiare un pò me stesso per cercare di smuoverla dalla sua posizione di "Donna che ha compiuto il suo dovere". Una donna che non ha mai dovuto affrontare grossi problemi da sempre e che non è disposta a fare il minimo sacrificio per migliorarsi (certo, migliorarsi prevede anche di essere capaci di guardarsi ogni tanto allo specchio e guardarsi dentro). Ci sarebbe anche un altro problema..i suoceri della porta accanto.eh già! Anche per questo il sogno di cambiare aria con tutta la famiglia. Io mi sento ancora forte e pieno di energie ..si ma da donare ad una donna che abbia voglia di condividere con me una vita da 40enni (non da 70enni) che possono ancora fare molto. Ho ancora una voglia di fare sesso, di stare bene insieme ad una donna e godersi la vita! Gli amici mi hanno detto tutto di prendere e alzare i tacchi, ma io sinceramente di rovinarmi la vita dal punto di vista economico per lasciare tutto (o quasi tutto a lei) per ritrovarmi a fine mese con un pugno di mosche non lo posso accettare! Oggi sogno (per ora non l' ho ancora cercata attivamente, ma a breve mi sa che comincerò) di trovare una donna che mi voglia e che sappia apprezzare le mie caratteristiche personali, che abbia voglia di fare sesso, che sia disposta ancora a fare fatica e a sognare un futuro migliore. 

Mer

09

Set

2015

Università: fatica o no?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho letto lo sfogo del tizio che ce l'aveva a morte tra università e genitori e che diceva che università=lavoro. Avrei voluto commentare, ma invece voglio stendere un simil-sfogo.

Io mi sento un po' dalla sua parte, solo quando dice che l'Università è un po'come avere un lavoro. Cioè, intendiamoci, a me costa fatica come a chiunque altro e dirò solo due cose, non per tirarmela ma solamente per dire com'è la realtà.

Io ho lezione dalle 9 alle 17, con un'ora di pausa e per andare in ateneo mi serve un'ora di pullman e altrettanto per tornarmene a casa. Da lunedì a venerdì.

In più ho lo studio individuale che proseguo quando ho tempo, di sera oppure durante sabato e domenica. Cioè sticazzi, tanto di cappello agli universitari che lavorano di sabato e domenica sera, io non ce la farei, almeno quelle sere voglio passarle spensierato.

Ma che non mi si venga a dire che fare 7 ore di lezione e due di viaggio 5 giorni su 7, sia meno impegnativo di stare parcheggiato 8 ore al giorno in ufficio.

E da studente, l'estate mi piace sfruttarla a cazzeggiare, dato che ho ancora la possibilità, come se fossero ferie prolungate.

Signori, questo è il mio sfogo. Non voglio giocare a chi ce l'ha più duro. Voglio solo che venga concesso il titolo di questa fatica agli studenti. Fatica che hanno scelto loro e che nessuno ha obbligato.

Tags: studio, fatica

Sab

08

Nov

2014

non in mia vece

Sfogo di Avatar di farnightfarnight | Categoria: Altro

Questo sfogo lo scrivo per conto di mio zio, perché ne avrebbe da dire.

Sapevo che sabato sarei andato da lui ad aiutarlo a pulire il prato (una parte dell'orto) dietro casa, così stamane mia sorella mi porta da lui.
Non appena arriviamo, il vicino, con fare piuttosto esigente, ci si para davanti intimandoci di andare piano. Mia sorella non è una che le manda a dire, conclusione: nel breve scambio che segue si passa dal "oh vai piano" al "e io ti denuncio".

Credo sia obbligatorio spiegare la configurazione di quelle case: si tratta innanzitutto di un posto davvero isolato, bisogna passare all'incirca venti tornanti di una strada molto stretta per arrivare fin lassù, e son tre case una attaccata all'altra più due separate all'inizio e al fondo. Ovviamente dato lo scarso spazio a disposizione condividono il passaggio tra di loro, quindi per arrivare da uno bisogna passare per tutti quelli prima.
Chiusa parentesi.

Dopo questo spumeggiante inizio, raggiungiamo il retro della casa dove R (almeno evito di ripetere "mio zio" n mila volte) ha già cominciato a lavorare e ci spiega la penosa situazione del vicinato. Non è che siano mai andati particolarmente d'accordo, sostanzialmente perché essendo entrambe le famiglie nate qua, al contrario di noi, si sentono i padroni e non concedono agli altri le stesse libertà, consapevolmente o meno.
Ad esempio: se R deve tagliare la legna con la motosega NO perché fa casino, loro sì. Se loro devono far rumore battendo o accendendo il compressore sì, R no. E così via.
Perciò, tornando al vicino che ci precede, la prima occasione della giornata è stata: per passare con la macchina bisogna passare piano, a passo d'uomo, perché "è tutto nuovo" e perché gli hanno investito un gatto. Ora, senz'offesa, come prima cosa tu come hobby ripari macchine, fai il meccanico, quindi qua sopra passano furgoncini, automobili, e quant'altro... Poi anche tutti gli altri hanno jeep, macchine, trattorini, moto, quindi non puoi pretendere la ghiaia rimanga immacolata, la cosa non ha senso. Secondo, magari se invece di aver 25 gatti ne tieni un numero decente (e li tieni bene, e dai loro qualche attenzione), vedrai che te ne moriranno di meno.
Ma ovviamente tutto questo non c'entra niente, di sicuro ci sono altre ragioni per questo comportamento (forse alcune richieste non esaudite), però principalmente sembra pazzo, nient'altro. Dopo che mia sorella è andata via, è venuto da me a ribadire il concetto che bisogna andare piano, ci ha raggiunto nuovamente nell'orto sottostanze la casa, poi nel pomeriggio è arrivata anche mia madre ed è andata a dire a lei che mia sorella deve andare piano.

Seconda occasione: per poter trasportare legna o quant'altro col carretto disponiamo del diritto di accesso di un passaggio del vicino della casa successiva alla nostra. Peccato che in una occasione, durante la giornata, il passaggio era ostruito. No problem, passiamo dall'altro, quello smpre del primo vicino accennato. Ora, si abita uno affianco dell'altro, ci si vede praticamente ogni giorno, si svolgono le solite attività di pulizia, si passa uno nella zona dell'altro, è normale, no? No. Per raggiungere il retro sfruttando il suo passaggio dovevamo chiedergli il permesso. Guarda, così come non serve che nessuno, nemmeno gli sconosciuti, ci chiedano il permesso di passare davanti a casa nostra, per favore sii una persona decente e non ti lamentare se in una situazione di bisogno passiamo in due a piedi per il tuo passaggio, ti pare?
E allora di nuovo a lamentarsi con noi, a raggiungerci dietro casa per ribadire la cosa, e andare a smaronare l'altro vicino a parlare di rispetto ed educazione.
Scriverlo non rende idea (anche se son sicuro qualcuno possa capire) di quale emerita rottura sia questo tizio, quindi è facile comprendere come i rapporti tra mio zio e questo vicino siano ridotti sostanzialmente al vaffa libero e indiscriminato.
Immaginate averci a che fare per tutto il giorno, tutti i giorni. PS ha una moglie, ma oggi non è la sua storia.
PPS dovrei descrivere il padre? siamo a posto.

L'altro vicino, quello appunto residente nella casa dopo la nostra, potrei dire semplicemente che è burbero, ma preferisco dire che prendeva a cinghiate il figlio, e che la figlia invece è ritardata (non intendo dirlo come offesa, è proprio in quella condizione; dovrebbe essere oramai nei venti anche lei, da qualche anno riesce effettivamente a parlare).
Piccola parentesi, nonostante tutto anche loro avevano il loro diamante, una donna bella dentro e fuori, gentile, istruita (giuro, sembra un film), e povera stella anche a lei poi è andata in una certa maniera... Gli attacchi di sfiga a volte... Come dire, vita ingiusta. Chiusa parentesi.
Insomma, gente così, che non accetta molto la convivenza, son sempre stati isolati e non credo siano troppo capaci a trattare con la gente, e anche con questi vicini ogni tanto finisce a insulti.

Quindi mio zio si trova a vivere in questo posto... Ma non è il quadro completo della situazione, perché poi c'è la parte in cui non ha lavoro, quella in cui ha due figlie che diciamo pure crescono senza un minimo di ordine nella loro vita, e quella in cui la ex-moglie coglie tutte le occasioni possibili per dargli fastidio e/o rovinarlo.
E tecnicamente è invalido perché dopo essersi compresso una caviglia per una caduta non può più muoverla come prima.

Per la prossima puntata, scegliete chi devo descrivere della famiglia. Se avete il coraggio.

Personalmente posso dire questo: se non avessi cominciato palestra da settimane questa giornata non l'avrei superata, perché non ce l'avrei fatta a strappare erbacce, pali, reti, rami, per ore (soprattutto su un terreno come quello). 

Dom

22

Giu

2014

Se vuoi qualcosa, vai a prendertela

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non cerchiamo psicoprotesi e palliativi: quel che non ottieniamo, non l'abbiamo voluto a sufficienza. Non ci siamo impegnati abbastanza, ci siamo adagiati sulla nostra mediocrità e pigrizia. Non ci siamo fatti il buco del culo grande come quello nel fegato abbastanza. Ci siamo messi scrupoli che nessun altro, nemmeno un santo, avrebbe avuto; ci siamo rifiutati di scalciare, sgomitare, soppiantare, calpestare fosse anche stato un amico. E siamo stati mangiati. 

 

Sono tredici anni che mi rompo la schiena sui libri, che rifiuto di uscire il sabato sera per lavorare, che mangio una volta al giorno e dormo tre ore per notte. Con la Maturità, è stato anche peggio. Faccio quel che devo perchè lo voglio: voglio il mio massimo risultato per me e nessun altro. Adesso, però, che i giochi si fanno per davvero, sono passata dall'essere la secchioncella sfigata presa in giro da tutti ad un mostro sacro della filosofia, pronta e disponibile a suggerire anche a bastardi che hanno preferito vomitare l'anima in un vicolo ogni weekend piuttosto che impegnarsi per se stessi. Cosa vi dico? Inutile preoccuparsi ora: se il vostro futuro mi stava così a cuore, si lavorava prima, non si cercano pezze adesso. Adesso si guarda chi si è rotto la schiena passare avanti.

 

Non si lecca, non si liscia, non si supplica aiuto. Adesso si prendono gli averi del proprio seminato. Se sono pochi, peggio per voi. Non si passano i pomeriggi a cercare compassione con stati su Facebook quali: "ODDIO NON SO NIENTE!". Si sarebbe saputo rivedendo appena in tempo le proprie piorità per uscire dalla mediocrità, per non sguazzare nel fango delle nullità. Se siete ancora lì, vuol dire che state comodi, che è più facile, che è più divertente rispetto, a metà della quinta superiore, aver perso la propria madre per un cancro e aver continuato ugualmente ad ammazzarsi di fatica senza cedere nemmeno per un secondo.

 

A chi mi ha ripetuto fino alla nausea che mi sono giocata la mia adolescenza, che faccio una vita da schiava, dico solo che io mi posso essere giocata la giovinezza, ma voi vi siete giocati tutto il resto. E ora è arrivato il momento di ridere di voi e godere del vostro fallimento. 

Lun

28

Mag

2012

ignoranza

Sfogo di Avatar di xhappynessxhappyness | Categoria: Altro

odio le persone ignoranti.

quelle che vogliono sempre aver ragione, che nn si sforzano mai di ragionare prima di aprire quella bocca che Dio solo sa xkè gliel'ha data.

come fai a dirmi che "6 troppo stanco x sforzarti di ricordare una cosa"???

ah xkè ora bisogna anche sforzarsi?

è pazzesco come sia talmente pigro da nn aver nemmeno voglia di PENSARE.

CHE ODIO.  

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