Tag: mente
Sab
03
Feb
2018
Il corpo non è la mente e la mente non è il corpo
Ho conosciuto questo ragazzo pochi mesi mesi fa: due persone completamente differenti, ma con una visione molto simile della vita e di ciò che ci sta attorno. Ha una mente meravigliosa ed è molto brillante. In pochissimo tempo lui si è invaghito di me, ma io mi sono sempre mantenuta leggermente fredda (a differenza sua, io non sono impulsiva e ho bisogno di analizzare le situazioni prima di buttarmi a capofitto)...lui cerca di andarmi incontro, però il problema è uno.
Lui...non mi piace fisicamente. Mi sento stupida e superficiale, non sono il tipo di persona che fa questi ragionamenti e adesso che ci sto dentro, mi sento orribile.
Dagli altri mi sento spesso dire di essere una bella ragazza,beh io non ho un'autostima molto alta quindi non riesco a dire lo stesso. So solo che quando sto vicino a lui sembro una miss...non è una cosa bella da dire, ma mi pare proprio così. Non mi attrae, né lui, né la sua postura, né il suo tono di voce. Il pensiero di fare sesso con lui mi fa quasi ridere. Spesso mi dice cose dolci sul mio aspetto e io mi sento a disagio a 'ricambiarlo', cosa mai successa con altri ragazzi a cui sono stata legata.
Raramente mi è capitato di incontrare qualcuno con questa personalità, ma è più forte di me, non riesco a sorvolare sul suo aspetto. Cosa posso fare?
Lun
24
Apr
2017
come funziona la mente?
Mi direte che devo parlarne con uno psicologo, lo so.
Sono mesi che tradisco il mio ragazzo con un uomo di cui di me non gliene importa niente, gli basta vedermi una volta due al mese , svuotarsi e chi si è visto si è visto. Io invece non ne potrei fare a meno,e mi incazzo con me stessa perché non è possibile che mi possa piacere questa situazione. Quando con le poche persone che mi confido mi chiedono se sono innamorata rispondo di no, perché se dovessi vivere questa persona nel quotidiano mi spaventerebbe e forse non avrei nemmeno più questa voglia che ho di andare a letto con. Lui. Mi rabbrividisce pensare a poter pensare di fare una passeggiata con lui mano per la mano o qualsiasi momento affettuoso insieme come fa una normale coppia. Non capisco sinceramente la mia testa, anche perché da una parte mi fa incazzare che non ha riguardo per me quando mi da buca , a volte vorrei fosse carino e poi se ci penso bene è proprio la via che mi spaventa.
È masochismo puro questo.
Il fatto è che non riesco a farne a meno e non so quando smetterò di vedere questa persona è soffrire come un cane da mesi. Sento che mi sto distruggendo ma sono come sottoneffetto di droga perché è l unica persona che mi smuove gli ormoni. Non so più cosa pensare.
Mer
11
Gen
2017
Io come uno specchio di lei.
Mi rendo conto a questo punto di avere notevoli problemi psichici.
Con il mio ex ci siamo lasciati 7 anni fa. Da 5 sto con il mio compagno attuale, col quale sto molto bene. Il mio ex non lo sento-vedo quasi dalla rottura. Non provo più amore per lui, solo un lontaniiiiissimo affetto. Non penso a lui come qualcosa che possa tornare anche perché amo molto il mio ragazzo e non rimpiango nulla. Però ammetto di essere curiosa della sua vita.
Mi capita da anni di curiosare sul web cercando notizie/foto. Non tutti i giorni ovvio però periodicamente mi capita. Lui un anno dopo la nostra rottura si è fidanzato e da allora sta sempre con la stessa ragazza. Io lei non l'ho mai conosciuta però l'ho vista in foto quà e là. Il problema è che le mie attenzioni non sono tanto rivolte a LUI ma a LEI. Nel senso sono più attenta a quello che fa lei, agli spostamenti di lei piuttosto che di lui. Sono condizionata. Non so bene perché... perché, provassi ancora amore per l'ex potrei pensare di essere gelosa del tempo che lei ora passa con lui al posto mio. Ma non è così. Mi trovo ad emulare spesso ed inconsciamente le loro scelte di vita di coppia.
Per esempio, se loro vanno un weekend in SPA ci voglio andare anche io! O se vanno a visitare Venezia, voglio andarci anche io! Da poco più di un mese ho saputo che sono andati a convivere e io, che già mi apprestavo da prima a questo passo, mi sono sentita quasi in SFIDA. Sfida volendo inesistente visto che questa ragazza fa tranquillamente la sua vita senza pensare a me nè tantomeno il mio ex che probabilmente non sa neanche che terra io pesti. Ho pensato "Vedi? Loro convivono già io sono ancora qui che sbrigo le pratiche e loro convivono già da mesi... ahhhhh ma tra poco anche noi!!"
Non so è come se sentissi sempre una certa rivalità (????) e volessi emularli o comunque emulare lei più in specifico... per un motivo a me ignoto ma che vorrei capire. Il mio ragazzo ovviamente non sa nulla di tutto ciò perché tengo per me queste dinamiche mentali. Ovviamente il tempo che trascorro con lui è di qualità, lo amo e non lo vorrei perdere per nulla al mondo.
Lun
26
Set
2016
Sono cambiata... w la solitudine? Però poi...
Ah... ma che mi succede.
Non che io sia mai stata una che tutte le sere usciva: sballo, amici da tutte le parti, sempre fuori ecc ecc.. ma anni fa sicuramente avevo una vita sociale più densa di quella di ora, non parliamo dell'adolescenza dove, sì... lì ho dato il massimo in uscite e vita "mondana".
Attualmente: sono con il mio ragazzo da anni, ho un lavoro di 8 ore che quando arrivo a casa (come tanti) sono stanchissima, due volte alla settimana mi concedo un po' di sport... e... basta. Non nomino ovviamente tutti i doveri di casa a cui stare dietro e che tengono impegnati perché sono scontati. Il "problema" è che, già io ho poche amiche di mio... ho sempre avuto un cerchio ristretto di amicizie perché sono un po' selettiva come persona... fin da bambina. Alcune di queste hanno cambiato regione per scelte personali e ci vediamo pochissimo. Le altre due che ho, ogni tanto mi invitano ad uscire e/o a fare qualcosa ma io NON NE HO VOGLIA. Passo quindi interi mesi a casa dividendomi tra: lavoro, fidanzato, palestra, 1 volta-2 brevissime uscite con amiche e basta. E' come se ne avessi voglia ma poi quando l'occasione si presenta, io la vivessi come una fatica. E' un meccanismo mentale un po' strano da raccontare me ne rendo conto. Da una parte dico: uff ho pochissime amiche, mi piacerebbe avere una vita più piena visto che ho 30 anni e non 80. Dall'altra quando capita che la tal amica mi inviti fuori, penso: che scatole non ne ho voglia, sono stanca, starei volentieri a poltrire sul divano, ma chi ne ha voglia di infighettarsi per uscire... e molte volte è capitato che io mi FORZASSI per uscire e socializzare contro voglia. Sono una ragazza aperta nonostante tutto, solare e non chiusa e schiva. Ma mi rendo conto che, vuoi la stanchezza vuoi il passare degli anni sto quasi spesso meglio in solitudine o a casa alla sera a farmi i caz**i miei, invece che uscire per locali o feste con amiche. Tranne poi ogni tanto rimpiangere il fatto di non avere una vita socialmente piena.
Tra l'altro ricordo che anni fa ero quella del piccolo gruppo che ogni settimana organizzava, faceva, chiedeva "chi c'è per andare lì? Chi vuole fare questo? Ragazze ma ci sareste per..." Se mi guardo indietro anche solo di un paio di anni non mi riconosco più. Non so cosa sia cambiato ma ad ora ammetto di essermi un po' eclissata e se non sono le altre a propormi una fiera, una serata, un giro lì... (che non sempre poi accetto) io non proprongo mai nulla di mia iniziativa.
Che controsenso. Da quando poi soprattutto sto con il mio attuale ragazzo, che è uno moooolto tranquillo che ama poco uscire e anche lui ha pochi amici, mi rendo conto che ho preso su un po' del suo stile di vita. Solo che anche forzarmi di uscire controvoglia non è bellissimo. Ci sono state serate dove, a ridosso dell'orario prestabilito ero ancora lì che pensavo se andare oppure no... poi mi dicevo "Giulia, basta. Ora ci vai, la smetti con tutti questi sì o ma.. e anche se sei stanca e non ti va, esci". Uscivo e sostanzialmente mi divertivo. La volta dopo poi ero dal principio.
Gio
19
Giu
2014
Dieta mentale
Sono stato ad un funerale, non un parente, neanche amico, un semiparente. Mi è dispiaciuto molto sia morto, lo conoscevo, un ragazzo giovane, appena 34 anni, considerando poi che si è tolto la vita in un modo atroce, è legittimo che mi abbia impensierito ed in alcuni momenti fatto sentire il magone.
Ci sono andato con la mia attuale compagna, tornando a casa ero un po' triste o almeno, giustamente, giù di morale, siamo andati da lei e dopo un po' mi è venuta voglia di far l'amore.
Abbiamo fatto sesso per un paio d'ore, ma in un modo pazzesco. Violento, porco, bisunto, lurido, schifoso, zozzo. Due ore di scambio di fluidi, saliva, secrezioni vaginali, sudore... Tanto sudore, troppo, ma anche schiaffi, lingue in ogni orifizio e fantasie più indicibili... Insomma, una chiavata degna di nota, una di quelle che non basterebbe uno sfogo a spiegarla.
Dopo ho riflettuto. Non mi sono mai fatto sopraffare da nulla, non mi faccio dominare dalle sigarette, ho provato tanti tipi di droga e mai nessuna di esse mi ha fatto perdere il controllo, riesco a fare ogni sorta di dieta mentale, nulla mi governa, spesso neanche i giudizi, a volte si ma il più delle volte riesco a trovare un equilibrio stabile, però il sesso è ciò che non risco ad imbrigliare.
Non ci sono mai riuscito, a volte ci provo ma non ci riesco. Nonostante lo stato d'animo di stasera, il desiderio che avevo, ha avuto la meglio. Ecco perchè non riesco a promettere questa fedeltà del cazzo. Eppure con l'età si cambia su tali vizi, io niente.
Semmai dovesse esistere tutta la storia dei gironi, i limbi etc, io so già dove andrò.
Mar
17
Set
2013
Non ce la faccio più
Mentre scrivo sto piangendo perchè mi sento inutile. A cosa serve vivere se non hai uno scopo? Se hai preso una laurea che non serve a niente, se hai amici che non ti stimolano, un fidanzato che ti annoia, genitori che litigano un giorno si e uno no e poi si tradiscono appena possono?? Io non ce la faccio più, vorrei suicidarmi ma ho paura di morire, non posso trasferirmi perchè non ho neanche un soldo... L'unica cosa che so fare è intrattenere gli altri e fingere che vada tutto bene, ma quello che ho dentro, la mia insoddisfazione perenne non la guarda nessuno, non la placa anima viva. A chi racconto come sto?? I miei genitori dicono che a 25 anni è normale stare così e fare certi pensieri catastrofici, ma come posso fregarmene altamente di questa situazione di malessere? Così mia madre cerca per me lavori improponibili in studi notarili, al tribunale, quando io sono laureata in lingue con una triennale di merda... Non ce la faccio più, me ne voglio andare, mi sento oppressa, come se non ci fosse un domani... Ma poi "domani" arriva e mi sento peggio del giorno prima...
Per cercare di evadere dalla realtà mi rifugio in altre persone, molto spesso del passato. Un ragazzo che conosco da tempo immemore mi ha baciata, ci siamo visti una sera, l'abbiamo passata semplicemente in un pub a parlare, ridere e scherzare. E lui è scomparso, non mi ha richiamata... Anche per questo soffro, è possibile che trasmetto la mia negatività alle altre persone?Allora ho perso anche la mia bravura e abilità ad intrattenere gli altri??