Mer
09
Set
2015
sento il bisogno di evadere dalla nostra storia.
siamo fidanzati da 7 anni, ora ne ho 21. non abbiamo mai avuto esperienze con altre persone dal punto di vista sentimentale. fino a qualche mese fa stavo bene, la nostra storia mano a mano è diventata sempre più stressante a causa del suo farmi da gabbia. ma mi andava bene comunque, cioè tra dispiacere e piacere il dspiacere non precaricava. ora lui sta iniziando ad esagerare, critica apertamente la mia famiglia, mi vieta di vestirmi come voglio, mi vieta di farmi amici i miei colleghi di università perchè sono maschi, critica come parlo, critica cosa mangio, critica il mio essere passionale (quasi a farmi sentire una ninfomane e ci sto malissimo. per sua volontà lo facciamo 3 volte in un mese di media), critica il mio organizzarmi e pansare prima di agire, critica la mia fermezza, critica i miei pregi, i suoi difetti li proietta su di me e quindi accusa me degli sbagli che compie lui. è diventato orgoglioso e cocciuto, non capisce mai. ormai l'equilibrio tra noi nn c'è più. non so più come accontentarlo e non so nemmeno se voglio ancora continuare a farlo. è diventato più un impegno costante che una relazione. con tutte le conseguenze: stress e voglia di evasione. gli ho parlato con abbastanza calma. lui è sempre stato molto mite ha reagito tra urla, pianti, accuse, critiche... nulla di costruttivo. gli ho chiesto di non criticare la mia famiglia, di eliminare la sua ossessione per i vestiti (ossessione, perchè inizia a farsi i film anche su come va vestito lui... questo è trasparente, questo ha il buchino quindi fa vedere la nudità... prima solo con me ora anche con se stesso). gli ho chiesto di farsi degli amici (anche se fosse una comitiva mista mi va bene) così se è stressato ripartisce lo stress con più persone e non carica me ogni volta e si finisce che o si litiga o io mi tengo tutto dentro per evitare i litigi e ci sto na merda.
a fine serata ha iniziato ad urlarmi contro che secondo lui dico queste cose perchè voglio farmi la mia vita senza lui, ha iniziato ad urlare come un pazzo e a colpirsi con pugni pesanti sulle ginocchia (eravamo seduti in macchina sua sotto casa mia). non l'ho mai visto così, mi sono spaventata e sono letteralmente scappata a casa mia. il giorno dopo ci siamo sentiti ma lui invece di mostrarsi pentito ha iniziato di nuovo a criticare me. il giorno seguente (ovvero ieri) mi ha scritto due messaggi dolci, mi sono mostrata più dolce e abbiamo parlato del più e del meno senza mensionare di nuovo il litigio.
io vivo fuori sede... sabato avevo programmato di non tornare al nostro paese per studiare per un esame per lunedì. a causa di questi litigi non sono riuscita a concentrarmi e non posso presentarmi all'esame. pensavo di mentirgli per la prima volta nella vita, gli dico che devo ancora fare l'esame e che non torno per studiare, invece sabato sera esco con i miei colleghi dell'università (maschi e femmine) che per la prima volta in 3 anni mi hanno proposto di fare qualcosa insieme. (il mio ragazzo non uscirebbe e rimarrebbe a casa con la mamma e il papà perchè non si vuole fare degli amici). tutto questo di nascosto sennò il mio ragazzo penserebbe che aveva ragione che voglio farmi la mia vita, mentre l'invito me lo hanno fatto dopo il litigio.
non so più cosa fare...
15 commenti
O una bambola gonfiabile così soddisfa anche l'appetito sessuale!!!
cavoli sei fidanzata da quando ne avevi 14 (odio chi fa domande in riferimento ad uno sfogo ma mi hai incuriosito molto)
lui quanti anni ha?
cosa fa nella vita? studia lavora?
perche non ha amici?
quanto descrivi è parecchio preoccupante.
(faccio psicologia spicciola) Lui sta perdendo il controllo di te (che andando a studiare fuori lo stai indirettamente respingendo, sorge quindi in lui il bosogno di controllarti per fare in modo che tu non vada via defintivamente - ironia delle cose proprio questo sui comportamento ti allontana ancora di piu da lui), il ocntrollo della vostra relazione e in definitiva i se stesso (non ha amici ergo tu sei il suo mondo ergo tu se parte di lui ergo tu sei lui).
Altrettanto preoccupante è quando scrivi: "sennò il mio ragazzo penserebbe che aveva ragione che voglio farmi la mia vita" comse se il "volerti fare una vita" (tradotto uscire con i colleghi - curioso anche il termine che scegli - di università) fosse una cosa da biasimare
Soluzione? Deve, magari con il tuo aiuto e quello di un esperto, elaborare quello che prova e (la faccio breve) "tornare alla realtà"....capire che tu non sei lui e che hai una tua individualità distinta da lui
In definitiva il consiglio è di allontanarlo...ma non so come spiegarti quegli attacchi d'ira mi preoccupano non poco...usa fermezza ma tatto e fatti accompagnare da qualcuno
ecco ora so come dirlo
rivolgiti ad un centro anti-violenza e fatti spiegare come comportarti
sì, ci siamo fidanzati quando avevo 14 anni
ora lui ne ha 24, in breve lui si è diplomato, ha frequentato un anno ingegneria, l'anno seguente ha cambiato ad ecomomia perchè su google ha letto che era una facoltà più facile, dopo ha abbandonato e per due anni ha lavorato nella ditta di famiglia come muratore. stanco e quasi depresso (nel senso di molto triste, non nel senso clinico) si è buttao nei concorsi da militare (volontario e accademia). io sono sempre stata contraria già da piccola a questi mestieri (vedi per estrazione sociale, contesto familiare, credo religioso) e abbiamo passato un periodo di grande crisi. lui inoltre mi aveva INFORMATO della cosa solo perchè era imminente il concorso, senza nemmeno chiedermi se avessi piacere a condividere la vita con una persona che per mestiere impara come si uccide la gente con il maggior numero di armi possibili. comunque non entra perchè non studia (accademia) e non era idoneo fisicamente (vfp1). torna da me (ovviamente, non aveva già nessuno oltre me). gli espongo i miei dubbi, ovvero che sia tornato da me solo perchè non aveva alternative (amici, passioni, hobby, nulla) e lui no che mi ama e bl bl bla. gli credo, arriviamo a qualche mese fa. segue un corso di master post diploma proprio nella città dove vivo fuori sede. infatto cisì ci vediamo 2 giorni in più la settimana (con un tot di 5gg/7 in cui ci vediamo). lavora ancora come muratore, ritaglia il tempo per il corso e per lo studio. si diploma con il massimo del punteggio e sono davvero orgogliosa di lui e della sua determinazione. MA, perchè purtroppo c'è un grandissimo MA... dopo il diploma diventa inerte tipo... come spiegare, era sempre chiuso in casa lui quelle 4 mura e il pc. se doveva scendere per delle commissioni che chiedevano i genitori si infastidiva parecchio, non voleva subito trovare lavoro (attinente con il master) perchè voleva riposarsi... da lì inizia il declino, mi fa gabbia, e tutte le brutte cose che ho scritto nel post. l'ho obbligato ad iscriversi almeno in palestra (se non lo avesse fatto lui ci sarei andata io ad iscriverlo) sperando che così si svagava di testa, vedeva gente, si relazionava con il mondo. tutto ciò è durato un paio di mesi e stop. ora ha trovato lavoro a roma (come due anni fa mi ha INFORMATO della cosa solo dopo essere stato preso). CON LUI NON SI VA AVANTI MA INDIETRO, UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO. due anni fanno crescere ma con lui no! si ripetono sempre gli stessi discorsi, le stesse discussioni, le stesse frasi, gli stessi litigi, le stesse situaizoni... gliel'ho detto, ma lui non vuole ascoltare, cambia discorso... rivanga cose di 7 6 5 anni fa... è davvero SFIANCANTE. mi lascia senza forse nemmeno di difendermi da accuse infondate.
perchè non ha amici? non lo so!!
i primi periodi abbiamo deciso quasi spontaneamente di uscire in coppia (e vorrei vedere, attraione a 1000, primo fidanzatino/a, tante cose da scoprire...). ma già da quando lui ha iniziato l'università gli chiedevo di trovare amici fidanzati per uscire insieme (ne aveva uno (cioè, uno e un solo amico, tra centinaia di immatricolati) fidanzato ma mai gli ha proposto di uscire). poi ho tentato con due mie amiche fidanzate (3 coppie). ma abbiamo litigato e adios. poi gli ho proposto l'uscita a 4 con un suo compagno del corso del master (ancora uno e uno solo) ma nada de nada. e gli dico allora esci con tuo cugino visto che io dal lunedì al venerdì sto in città e lui "no perchè noi maschi non siamo come voi femmine, o usciamo sempre insieme o non ci usciamo mai, non funziona quando sì e quando no".
insomma non h amici perchè non ne vuole. il perchè non ne vuole non lo so.
so solo che io sono tutto per lui, la sua ragazza, la sua comitiva, la sua consigliera, la sua spalla, la sua agenda, il suo promemoria, la sua confidente, la sua educatrice (quante volte mi chiede se la sintassi delle frasi che mi dice è corretta? "come si dice? ho detto bene?"), sono la sua p.r., la sua motivatrice, e quanto quanto altro... quello che faccio manco sua mamma lo fa!!
insomma, inizia a pesarmi tanto. io ho 21 anni anche io ho bisogno di essere sorretta quando gli impegni mi schiacciano ma non posso mai mostrarmi debole perchè devo sorreggere anche lui. lui è una responsabilità
Non ho letto tutto perché mi sono bastate le prime righe.
Troppe catene che nel tempo diventano obblighi da rispettare.
Mollalo e stai con una persona che è in grado di darti fiducia in quel che fai, non con una che è presa dalla costante paura di essere lasciato.
Aspetta un attimo
"ha frequentato un anno ingegneria, l'anno seguente ha cambiato ad ecomomia perchè su google ha letto che era una facoltà più facile"
Ma veramente sta cosa? O.o
Ma ancora ci perdi tempo a mandarlo a fanculo, muoviti che questo ti distrugge la vita. Mollalo senza se e senza ma, e non ti fare più vedere. Prima lo fai e meglio è
capisco il tuo nick, eh si, diamine. Ragazza, fa la tipa sveglia, scansa sto fosso prima di caderci appieno. Vivere non é reato. Recludersi in 4 mura, senza persone, non é normale
confermo quanto detto sopra (sia la psicologia spicciola che il rivolgersi ad un centro anti-violenza)
purtroppo la sua vita sta prendendo una brutta piega e rischia di trascinarti con se...non ha altro all'infuori di te...e questo non è un bene
io non sono duro come alcuni commenti che leggo sopra (sarà empatia)...ma la soluzione è palese devi allontanarlo...
Per quello che ho letto e per esperienza personale ti dirò: lui ha un rapporto di dipendenza da te e tu gli fai da mamma.
Un rapporto d'amore sano non si può basare su questi presupposti, e nessuno dei due potrà mai avere una vita soddisfacente.
Ti consiglio vivamente di lasciarlo, coltivare i tuoi interessi, le tue amicizie..e non farti sensi di colpa.
La sua vita non è una tua responsabilità, ci penseranno i genitori a lui, quando non starete più insieme.
Tu pensa a te stessa ed a non rovinarti la vita.
Ne abbiamo una sola.
Digli che da adolescenti (17 anni) ad "adulti" (24) le persone cambiano, e ormai siete due persone diverse, infatti litigate sempre.
Dovete trovare qualcuno di più adeguato a voi.
Dopo ciò lascialo a trovare la sua strada, se non trova quella non riuscirà mai a stare tra la gente.
-non so più cosa fare...
una persona così, o fa un bel giro di analisi o distruggerà sé stesso, te, e chi vi sta attorno... boom
Hey hai risposto al mio sfogo e ti ringrazio. Come va adesso la vita dopo un anno?
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Non sai più cosa fare??! Oh signur, ma cosa vorresti fare scusa? Molla questo asociale e maniaco del controllo e comunicagli che se vuole una bambolina a cui scegliere i vestiti che si compri pure una barbie!!