Tag: morte

Lun

04

Lug

2016

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di veronica0veronica0 | Categoria: Ira

Odio odio gli stolker sotto il mio appartamento se calo l'acqua la pazza di sotto dice ha calato l'acqua. ...se arriva un colombo sul davanzale della finestra. .... lei avvisa il marito che ho un colombo sul davanzale urlando sempre nel condominio se faccio qualcosa di nuovo in casa lei chiama i miei operai per sapere quanto costa e farmi i conti in tasca se vado via la trovo sulla finestra o dietro la tenda che guarda. ....mi pare di non avere più una vita mia ed di essere seguita a casa non riesco più a starci dentro..... ho i coglioni pieni ma come si sa gli stronzi vivono sempre bene. ....la mia amica mi dice che posso sfogarmi pensando di fargli quello che meritano. ...ma tornare a casa in queste condizioni è frustrante e ci sono molti appartamenti che mi danno la possibilità di spendere di meno. Il problema è dover iniziare di nuovo tutto da capo è dura. Volevo vedere il mio appartamento da tre anni a questa parte quindi l'idea c'è sempre stata. .. non so come fare per bloccare gli stolker sotto di me e aprire la casa agli acquirenti. Possono degli stronzi rovinarti così l'esistenza????.

Tags: morte

Sab

02

Lug

2016

Perché sono brutta?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Sono sempre stata una ragazza brutta... sempre la "cessa" , la "meno Carina". Ho sempre problemi familiari e con me stessa e questo aggrava la situazione. Quelle poche volte che stavo bene e mi sentivo più sicura, era veramente un sogno..un sogno che è durato poco. Non esco più di casa perché appena esco ho gente che mi fissa, che simula il "vomito", che mi insulta, che ride... non riesco piu a sopportare queste cose è da troppo tempo che lo faccio. Io provo a fregarmene, lo faccio, ma ogni tanto voglio Anche io un po' di pace. Ho provato veramente di tutto per essere bella o accettabile o normale, sì perché io mi vedo anormale. E me lo dicono pure: "sei strana in faccia sembri un topo". Ho miliardi di difetti pure l'acne che non va via nonostante le continue cure e non posso permettermi niente perché mancano i soldi per colpa del mio problema non riesco a trovarmi un lavoro. Perché sono nata brutta? Perché ho questa faccia? Se ne parlo con i miei genitori mi aggrediscono abbastanza, e con altri parenti invece mi nascondono le cose e mi mentono e poi dietro mi sparlano... comunque, un cesso non può diventare bello nonostante cure, trucco ecc.. sempre un cesso rimane. Devo per sempre convivere con questo?

Mar

21

Giu

2016

Voi vi sentite vivi?

Sfogo di Avatar di MercuriocromoMercuriocromo | Categoria: Altro

Mi fa piacere aver trovato questo sito, e’ una grande opportunita’ di sfogo e di confronto con se stessi e con un pubblico indefinito, lettori e commentatori anonimi, il che rende piu semplice l’atto di confessarsi e fare i conti con se stessi e con i nostri sensi di colpa. E’ un po’ come essere ascoltati, non si sa bene da chi, ma poco importa; agevola molto il processo, anche perche un lamento o uno sfogo con se stessi difficilmente avviene e, anche se avvenisse, non ci sarebbe ne il confronto ne la lucidita.  Salvo questa breve premessa superficiale, volevo condividere questo ‘sfogo’ con questo pubblico o questo grande inconscio collettivo. Mi sento una persona profondamente egoista, che pensa a se stesso e a come spuntarla sempre durante la vita di tutti i giorni, spesso evitando a pie pari le varie responsabilita’ che la vita ci mette davanti. Faccio una premessa, mi viene molto piu semplice a parlare di me in terza persona, quasi come se fosse un altro, la dissociazione aiuta a vedere meglio i difetti e le difficolta. Nonostante questo forte attaccamento alla mia persona e questo egoismo, quello che regna e’ un grande vuoto e una grande insicurezza. Il vuoto di non avere niente di stabile, di non trovare qualcosa o qualcuno che possa riempirlo e la dura lezione che sto imparando e’ quella che spesso, questo vuoto, non potra’ mai essere colmato da nessuno, se non da noi stessi. E’ un vuoto che non mi tiene ancorato a terra, una sorta di malinconia e depressione; non qualcosa che non mi capacita di vivere o di comportarmi come un essere umano normale (che poi, cosa e’ la norma? La si usa solo nelle statistiche e nelle materie scientifiche, una chiara invenzione umana che cerca di razionalizzare tutto), ma ben piu profondo. E’ come se la mente e il corpo fossero scollegate. Non ho paura della morte, non la ricerco nemmeno anche se spesso ho avuto desideri suicidi, semplicemente se dovesse accadere a causa di un evento rischioso, la cosa non mi smuoverebbe dalla mia essenza. Parlando di morte, parlo anche della pre-morte e di tutte quelle situazioni di pericolo che possono accadere. E’ come se mancassero le emozioni o se queste fossero tenute a bada; non mi capita spesso di provarne di forti o di piangere,  ma quando accade, avviene spesso senza un senso logico, come un corpo estraneo. A detta dei miei familiari e dei miei parenti, ero spesso un tipo irrequieto, piagnone e molto emotivo da bambino e da ragazzo, ma tutto questo e’ svanito, un lontano ricordo di una persona che non esiste piu’.

Non aver paura di morire, e’ questo il coraggio? Francamente credo di no, anzi, a dirla tutta credo sia l’esempio piu’ palese di codardia. Mi sto immaginando la situazione in cui una persona, trovandosi in una situazione di pericolo, non la affronta di petto, ma preferisce scappare o fare a patti con il suo aggressore; il classico esempio di persona poco coraggiosa, di codardia. Secondo il mio punto di vista, invece, bisogna aver coraggio per vivere e per tenersi salva la vita e questi gesti sono un esempio, seppur minimo, di coraggio. Niente a che vedere con quello che ho cercato di scrivere poc’anzi. Codardo, secondo me, e’ colui che agisce in maniera indifferente nei confronti della vita, che non vive quel breve istante che ci separa dalla morte (o dalla vita eterna se qualcuno e’ religioso), colui che e’ inconsciente, ovvero non conscio del proprio essere e del proprio corpo.

Mi rendo conto di aver scritto molto e i concetti sono racchiusi all’interno delle varie digressioni, la domanda che volevo porvi era;

Voi vi sentite (vivi)? Come si fa ad essere piu’ umani?

 

Lun

20

Giu

2016

Piango.

Sfogo di Avatar di DonnadaicapellicortiDonnadaicapellicorti | Categoria: Altro

Ascolto "The house of the rising sun", casualmente tramsessa su Virgin Radio e piango, dopo aver passato una bella giornata di sole, in cui mi sono dedicata a me (oggi niente scuola, hahaah, ma domani sì, però). Ho fatto shopping (cosa che non faccio mai perché mi annoio e perché odio sperare il denaro) e ho comprato cose utili e di cui avevo bisogno. Ne parlavo coi miei al telefono, allegramente, fino a mezz'ora fa.
Ma ora piango perché la madre di un'alunna che seguivo privatamente, una ragazzina undicenne, intelligente e matura per la sua età, vispa, scaltra e carina, ha risposto al mio messaggio di dieci giorni fa, in cui chiedevo come fosse stata la pagella e che voto avesse preso nelle materie in cui seguivo sua figlia.
Si è scusata per non avermi risposto prima e ha aggiunto che suo marito è venuto a mancare qualche giorno fa e che lei e sua figlia stanno passando un periodo terribile, che hanno cambiato casa e che però la pagella è stata bellissima e che la ragazza ha avuto 8 nelle mie materie.
Mi si è gelato il sangue nelle vene e mi è venuto da piangere. Una crisi di pianto. Chi l'avrei detto che avrei pianto per dei quasi sconosciuti? Avevo visto il marito una volta sola, mentre guardava la tv in salotto...
Erano una bella famiglia, di quelle che sembrano uscire da un film americano. Quelle famigliole americane che hanno una casa piene di comodità e il cane. Appena entravo in casa loro, due cagnolini bianchi come batuffoli mi facevano le feste e volevano essere presi in braccio da me. Poi mi offrivano il caffè e andavo in cameretta; una camera rosa e bianca, con la casa delle barbie, i peluches, il mac... Una famiglia benestante ma non ricca né ostentatrice. La madre veniva sempre a prendermi con l'auto alla stazione insieme alla figlia. 
Una volta la figlia non venne e la madre mi disse che era da due anni che stava combattendo con la malattia del marito e che aveva cambiato vari ospedali. Mi si gelò il sangue nelle vene già allora. Non avrei pensato che una bella famiglia stile mulino bianco avesse un simile problema. Povera donna. Una donna bellissima, simpatica, giovane, lavoratrice, che si occupava di marito malato, figlia e cani. L'ho sempre stimata e voglio un gran bene a lei, a sua figlia e ai suoi cani.Vorrei abbracciare madre e figlia e dire loro che possono sempre contare su di me.Non pensavo che avrei pianto per la morte di un conoscente.
Alla fin dei conti, la vita è così: straordinaria a volte, imprevedibile, ingannevole e amara altre. Per questo dobbiamo viverla intensamente e non dobbiamo lamentarci per cavolate. La salute è il bene più grande che ci sia stato dato.Scusate. Ma questo è il mio mood di oggi. Piango. 

Sab

04

Giu

2016

Più che uno sfogo una notizia

Sfogo di Avatar di OldJoeOldJoe | Categoria: Altro

E' morto Muhammad Ali. Un mito.

Non è stato solo un pugile. Disse: I got nothing against the Vietcong. They never called me nigger.

Frase molto scomoda per il governo americano. Ci mise la faccia quando avrebbe potuto fare il militare imboscato SENZA andare in Vietnam. L'accusa chiese 5 anni di galera.

Un mito. Che resterà, però è morto. Come Bowie, Lou Reed e tutti gli altri.

No one here gets out alive disse Jim Morrison.

Un po' di tristezza me la fa. C'è stato il gruppo dei tossici morti sotto i 30 anni. E vabbé. Fa parte del gioco.

Ci sono stati altri più morigerati (ma non molto) che sono campati il giusto.

Ma lentamente aumenta il numero dei trapassati. Sia fra i VIP che fra la gente comune della mia generazione. Ali, per la precisone era un mito per la generazione di mio padre.

Comunque è vero che si vive fino agli 80 e più, ma tanta gente se ne va a 40 o 50. Il cuore è al primo posto seguito dai tumori. In gioventù invece droga e incidenti stradali. E la crisi economica ha abbassato l'età media.

Alla fine quando incontro qualche amico che ha la mia stessa età (di rado perché non è più come da ragazzi) il discorso cade su quelli che non ci sono più. E sono in sovrannumero, altro che 50%! Siamo al 60 circa e non ho ancora 50 anni.

I hope I die before I get old (Talkin' 'bout my generation)

http://www.youtube.com/watch?v=DlR-GTzO_RM

 

Lun

16

Mag

2016

Attacchi d'ansia se penso che...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 28 anni. Mi sento un po stupida a scrivere questa cosa ma
ogni tanto quando ci penso e ci rifletto mi vengono come dei mini attacchi d’ansia.
Ogni tanto penso che mia madre possa morire e mi faccio prendere dall’ansia.
Ci credete che ogni tanto penso: ci siamo salutate prima di andare a letto... e se domani non dovesse più esserci? (Come è successo al papà di un mio amico, che
anni fa è morto nel sonno). Le avrò detto abbastanza che le voglio bene? Si sarà sentita amata da me?
Mia mamma ha 60 anni e qualche problemino di salute manulla di grave, per ora sta bene.
Io e lei siamo molto legate, io figlia unica. Parliamo sempre molto e vivo ancora in casa con lei e mio padre, anche se tempo 1 anno dovrei
uscire di casa.
Io ogni tanto penso a quanto sia speciale per me questa persona, quanto abbia fatto per me e... boh la mia riconoscenza nei suoi confronti
è talmente grande che non riesco ad immaginare di non averla più vicina.
Non siamo morbose, anzi ci telefoniamo raramente. Io sto anche bene nella mia solitudine, soprattutto quando sono via da casa
e lei non è una di quelle madri spacca maroni. Mi lascia molta autonomia.
Per me però sa esserci nei momenti fondamentali. Ha sempre una parola buona o giusta, sa rassicurarmi, sa guidarmi quando sono persa.
Riesce a farmi ragionare e vedere le cose da diversi punti di vista. Non vorrei vederla mai soffrire in lunghe malattie e tutt’ora che scrivo questo
post mi sto commovendo al solo pensiero. Nessuno se lo merita lo so, ma ovviamente il mio pensiero va a lei. Non menziono mio padre non peché gli voglia meno bene o che
starei meglio qual’ora mancasse ma solo perché ho un legame sicuramente più intimo con lei.
Io vivo e gestisco la mia vita in abbondante autonomia ma so che posso sempre tornare da lei per chiedere un parere, o avere conforto e l’idea
di non avere più un punto di riferimento così valente mi destabilizza.
So che si va avanti e quando capiterà in futuro andrò avanti anche io soprattutto perché non sono più una bambina, solo ad ora mi sembra una cosa insuperabile.
Il fatto è che non ho motivi ad ora di preoccuparmi o fare pensieri così tristi, voglio dire, sta bene... (le starenno fischiando le orecchie) ehehe
però nonostante io abbia quasi 30 anni  ho paura di non riuscire a cavarmela nella vita, senza lei e mi prendono questi attacchi dove mi manca il respiro e/o inizio a piangere, così.

Ven

06

Mag

2016

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Un mio vicino di casa stasera, probabilmente ubriaco, ha iniziato a sbraitare contro mio padre mentre mio padre parlava con una sua vicina  e questo pezzo di merda non c'entrava nulla nella questione.Ha minacciato mio padre di morte, lo ha offeso con parole come 'uomo di merda', senza che mio padre gli desse alcuna attenzione o rivolgesse la parola. La moglie lo ha dovuto mantenere, altrimenti avrebbe voluto aggredire fisicamente mio padre.Purtroppo non abbiamo prove di quest'aggressione verbale. Come possiamo fare per fargliela pagare legalmente? E invece se volessi vendicarmi magari in qualche altro modo, ad esempio dispetti senza però la possibilitá di risalire a me? 

Mar

22

Mar

2016

Sono una brutta persona? Forse...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Probabilmente sono una brutta persona ma ad ogni modo non posso non essere incazzata o quantomeno impensierita per questa situazione.

 

3 mesi fa è morta la ex del mio compagno. Tengo a precisare che sono stati assieme 2 anni circa 5/6 anni fa e da allora (almeno per quanto ne so io) non si sono mai più sentiti né visti, questo per dire che non avevano mantenuto rapporti ne erano rimasti amici.

Dopo pochi mesi dalla storia sono subentrata io, e la nostra storia d’amore è sempre stata forte, bellissima, siamo proprio complementari. Stiamo facendo progetti per il futuro, siamo entrambi 30 enni e pensiamo ad una vita assieme.

 

Lui è venuto a sapere del decesso per un incidente stradale da amicizie comuni e da allora è andato in totale depressione. Ma quella pesante. E’ sconvolto. Io gli sto vicino da quando  è successo e capisco benissimo la situazione ma sinceramente da “nuova compagna” mi sto stancando di questa sua catatonia nella vita di tutti i giorni e nella nostra vita di coppia. Piange spesso, sembra continuamente sconvolto. Io ho provato ad immedesimarmi nella situazione come se fosse successo a me. Anche io ho avuto ex, e anche storie lunghe e sofferte. Sicuramente starei malissimo e mi dispiacerebbe tremendamente. Poi però ci si riprende e si va avanti anche perché appunto, hai qualcuno accanto a te con cui condividere un percorso di vita, una persona che ami. Io giuro che non so più cosa fare. Ho provato a parlargli a farmi vedere tenera e ad ascoltarlo, a spronarlo, ma vederlo cambiato dal giorno alla notte per questa persona che, ok capisco hai condiviso con lei 2 anni della tua vita… l’hai amata… ma hey qui c’è qualcuno accanto a te… mi fa male. Non so quanto ancora dovrà passare prima che si possa riprendere del tutto e la mia non è gelosia (o forse sì)? Sicuramente non mi aspettavo una reazione del genere nei confronti di una persona che non vedi da 6 anni e sapendo la portata della nostra storia d'amore. Vi giuro che è un fantasma: mangia poco, parla a malapena, dorme poco, non esce più con gli amici… io guardo tutto questo da fuori e non so cosa fare.

Ven

12

Feb

2016

Sono giunto al punto di odiare mia madre

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

  • Questa è una storia che dura da quando ho iniziato la scuola. Ma cercherò di essere breve perché ho veramente bisogno di qualche parere e non voglio farvi scappare per una storia troppo lunga. La situazione è questa: mia madre controlla in maniera ossessiva, malata e paranoica la mia vita scolastica come un duce (o un führer se preferite) dal primo istante in cui ho preso in mano una penna. Alle elementari ed alle medie funzionava cosi: se prendevo bei voti erano tutti baci e coccole, se prendevo anche solo un 6, per non parlare delle note disciplinari, mi picchiava finché non si stancava, lasciandomi spesso grossi segni e sopratutto mi diceva cose irripetibili, insulti pesanti ecc.. Alle superiori, non avendo piu il terrore delle sue botte, non trovavo più alcun motivo per studiare e il 70% del carico di studio mi annoiava a morte. Per cui erano liti continue e furiose in cui gli insulti e le maledizioni fioccavano come la muffa sul salame (ovviamente solo da parte sua). Al momento della scelta universitaria mi lasciai trascinare dal suo "pensiero" e scelsi giurisprudenza, nonostante il diritto per me fosse interessante quanto può esserlo per un criceto. Io volevo fare filosofia ma "filosofia non da lavoro". Il suo controllo non cambiò minimamente, voleva decidere date degli appelli, quando fare gli esami, quando seguire le lezioni (sempre), a che ora svegliarsi per studiare, insomma ragazzi io ero un pupazzo senz'anima e spirito, lei mi infilava la mano su per il deretano e mi manovrava secondo i percorsi che più le erano congeniali. Dopo un anno orribile a giurisprudenza, dove l'unico esame buono è stato, guarda caso, filosofia del diritto(28/30), decido di imporre il mio volere. Cambio facoltà e passo a filosofia. Non Vi parlo delle liti infernali che ciò provocò perché non sarebbe più uno sfogo ma un romanzo. Ora, a 20 anni, al mio primo anno di filosofia, ho già preso un 30 e un 30elode. Ma a lei non importa, continua a dirmi di prenotare nelle date che vuole lei, di fare cosi, di fare colà...vivo in un'altra città e torno a " casa" solo nel fine settimana ma ciò non le impedisce di controllarmi perché mi chiama tutti i giorni, più volte al giorno, spesso al mattino presto per controllare che io sia sveglio e se, ad esempio, ho la voce leggermente rauca inizia ad innervosirsi come un leone in gabbia e a chiedere insistentemente perché dormo tutto il tempo. Ora ho appena fatto un esame(30 e lode) e vuole che io mi metta subito a studiare per un appello che è fra 8 giorni. Ragazzi sono tre libri. Sono 600 pagine, ragazzi. 
  • Vi starete chiedendo se sono orfano di padre, visto che lui in questa storia non compare proprio: non l'ho citato perché effettivamente lui non compare mai. Il suo ruolo nella mia famiglia è portare soldi a casa, stop. Se osa dire una sola parola in mio favore e contro la moglie, scoppia la terza guerra mondiale e lei inizia a delirare come un demonio. Insomma il classico omuncolo spiritualmente sodomizzato dalla moglie. 
  • Questo è solo un riassunto, più scarno e freddo possibile, di ciò che è la mia vita universitaria. Dico universitaria perché per il resto potrei pure spacciare droga in pratica. Ad esempio, sono fidanzato con una meravigliosa ragazza da 4 anni. In quattro anni mia madre mi avrà chiesto qualcosa di lei forse tre volte, a voler essere generosi. Una volta ebbi una litigata furibonda con la mia ragazza al telefono e mia madre mi chiese perché urlavo. Avendole io risposto che io e la mai fidanzata eravamo sul punto di lasciarci lei rispose "si ma quando cavolo devi fare i compiti?" 
  • Ditemi qualcosa, per favore. Immaginando ovviamente che un 20 anni di esistenza infernale io abbia provato mille e mille volte a parlare con lei, a farla ragionare. Tutto inutile, intorno al suo cervello bacato c'è una corazza in titanio. Solo che questa corazza ora la posseggo anche io, ma nel cuore. Perché per me mia madre non è diventata altro che un grosso, enorme, fastidiosissimo dito nel c*ulo.

Lun

14

Dic

2015

La vita perfetta...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Detto con molta sincerità non so esattamente perchè io sia qui su questo sito all'una di notte a scrivere queste cose. Sono una ragazza giovane, sono al secondo anno di università, ho un ragazzo fantastico e ci amiamo tanto, una famiglia che mi vuole bene e mi sostiene e ho qualche amico sincero. Oggettivamente la mia vita non ha nulla che non va, sto bene dal punto di vista economico e in generale alle persone risulto simpatica, sono socievole. Eppure è da sempre che io mi sento insoddisfatta, prima di trovare quest'anno l'amore pensavo che il vuoto che sentivo dentro fosse dovuto a quello, e devo dire che si, non mi vergogno ad ammettere che io desideravo l'amore, desideravo ardentemente una persona adatta a me, che mi capisse e apprezzasse, esattamente per la persona che sono, con cui andare d'accordo come non lo ero mai stata con nessuno in vita mia e l'ho finalmente trovata. Eppure dopo i primi mesi insieme quest'estate in cui ero completamente assorta e senza nessun pensiero ho cominciato di nuovo a essere giù di corda. Ho passato praticamente tutto il mese di settembre a piangere, tra un libro da studiare e l'altro. Anche ottobre non è stato dei migliori, ma ho avuto dei giorni in cui ero serena. Novembre è stato metà buono e metà pessimo e sembrava che la situazione fosse migliorata, ma in realtà sono solo alti e bassi che si protraggono da quando avevo 11 anni. Un giorno ho cominciato ad avere delle crisi esistenziali, sulla morte, la vita, lo spazio, il perchè dell'esistenza dell'uomo, del fatto che tutti un giorno dobbiamo morire, che anche io chiuderò gli occhi e non esisterò più e tanti ma tanti altri pensieri a cui ormai ho fatto l'abitudine. All'inizio era insostenibile, adesso che ho 19 anni quando arrivano cerco di mandarli via, di fare altro, anche se arrivano di notte, quando sono sola nel mio letto a fissare il soffitto e mi sento male. Ho tante altre cose da scrivere in realtà ma non mi basterebbero due pagine per scriverle tutte... Non credo che nessuno leggerà questo pippone assurdo che sto scrivendo, anche perchè non è una storia scandalosa, anche se di quelle ne ho tante e potrei anche raccontarle, visto che ultimamente sto imparando ad accettare le esperienze negative del passato, a viverle non come pentimento ma come un qualcosa che mi hanno aiutata a crescere ed essere (spero) migliore di prima. 

ps. Per puro caso ho fatto un progetto sui peccati capitali e finalmente so cos'è l'accidia!