Lun
20
Giu
2016
Piango.
Ascolto "The house of the rising sun", casualmente tramsessa su Virgin Radio e piango, dopo aver passato una bella giornata di sole, in cui mi sono dedicata a me (oggi niente scuola, hahaah, ma domani sì, però). Ho fatto shopping (cosa che non faccio mai perché mi annoio e perché odio sperare il denaro) e ho comprato cose utili e di cui avevo bisogno. Ne parlavo coi miei al telefono, allegramente, fino a mezz'ora fa.
Ma ora piango perché la madre di un'alunna che seguivo privatamente, una ragazzina undicenne, intelligente e matura per la sua età, vispa, scaltra e carina, ha risposto al mio messaggio di dieci giorni fa, in cui chiedevo come fosse stata la pagella e che voto avesse preso nelle materie in cui seguivo sua figlia.
Si è scusata per non avermi risposto prima e ha aggiunto che suo marito è venuto a mancare qualche giorno fa e che lei e sua figlia stanno passando un periodo terribile, che hanno cambiato casa e che però la pagella è stata bellissima e che la ragazza ha avuto 8 nelle mie materie.
Mi si è gelato il sangue nelle vene e mi è venuto da piangere. Una crisi di pianto. Chi l'avrei detto che avrei pianto per dei quasi sconosciuti? Avevo visto il marito una volta sola, mentre guardava la tv in salotto...
Erano una bella famiglia, di quelle che sembrano uscire da un film americano. Quelle famigliole americane che hanno una casa piene di comodità e il cane. Appena entravo in casa loro, due cagnolini bianchi come batuffoli mi facevano le feste e volevano essere presi in braccio da me. Poi mi offrivano il caffè e andavo in cameretta; una camera rosa e bianca, con la casa delle barbie, i peluches, il mac... Una famiglia benestante ma non ricca né ostentatrice. La madre veniva sempre a prendermi con l'auto alla stazione insieme alla figlia.
Una volta la figlia non venne e la madre mi disse che era da due anni che stava combattendo con la malattia del marito e che aveva cambiato vari ospedali. Mi si gelò il sangue nelle vene già allora. Non avrei pensato che una bella famiglia stile mulino bianco avesse un simile problema. Povera donna. Una donna bellissima, simpatica, giovane, lavoratrice, che si occupava di marito malato, figlia e cani. L'ho sempre stimata e voglio un gran bene a lei, a sua figlia e ai suoi cani.Vorrei abbracciare madre e figlia e dire loro che possono sempre contare su di me.Non pensavo che avrei pianto per la morte di un conoscente.
Alla fin dei conti, la vita è così: straordinaria a volte, imprevedibile, ingannevole e amara altre. Per questo dobbiamo viverla intensamente e non dobbiamo lamentarci per cavolate. La salute è il bene più grande che ci sia stato dato.Scusate. Ma questo è il mio mood di oggi. Piango.
3 commenti
canzone molto bella.
Magari potresti aiutare la bambina ora che avráil cuore un pó malconcio e poca testa, forse, per studiare. Una persona che ti distoglie da alcuni pensieri a volte aiuta. E aiuterebbe anche te, come tutti noi.
Ciao
Scritta con i piedi ma soprattutto con il cuore Donna...
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scritto coi piedi
scusatemi. sono tristissima.