Tag: mollare

Mar

15

Ott

2019

un giorno di questi

Sfogo di Avatar di RizzoRizzo | Categoria: Ira

Un giorno di questi mollo tutto. Questo lavoro fastidioso che non è il mio, non lo è mai stato. Che mi mette ansia, io non la voglio l’ansia, io voglio lavorare con le mani, io voglio decidere cosa e come e quando. Mollo questo stupido software che ho odiato al primo sguardo, che fa tutto ma non fa niente, che dovrebbe essere quasi intelligenza artificiale ma di intelligente non ha nulla, che me lo sogno anche la notte. Come si fa? Come si fa a cambiare lavoro così di punto in bianco? Non si fa.. diosantissimo che palle.

Lun

22

Lug

2019

5 mesi e ho annullato tutto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Gola

fanculo, avevo perso peso, avevo preso tonicità

ho smesso di andare in palestra e il lavoro di 3 mesi è andato tutto affanculo. Adesso se riprendo devo ripartire da capo. Non ho resistenza e non ho tonicità.

E' inutile spaccarsi di dieta se poi non hai tonicità.

E mi sono pure mangiato una sbancalata di gelati questa settimana. Faccio straschifo al cazzo 

Ven

06

Gen

2017

L'università mi ha tolto la voglia di vivere

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Salve a tutti, ho 22 anni e provo un'angoscia terribile da quando apro gli occhi il mattino a quando vado a dormire la sera. Sto frequentando il terzo anno di Lingue e Letterature moderne e in questo periodo sto capendo che iniziare questo percorso è stato il più grosso errore della mia vita. Usci dalle scuole superiori poco convinto di ciò che volevo fare, in realtà l'idea era di viaggiare e non chiudermi in una fabbrica nella mia provincia come fanno in molti finita la scuola. Tuttavia forse per paura, forse per la pressione di mio fratello maggiore e la sua ragazza, forse per la voglia di scappare da questa provincia grigia: decisi di inizare l'Università. Il primo anno fu veramente difficile, diedi 3 esami giusto per raggiungere i crediti che mi permettono di non restituire la borsa di studio e lì per lì decisi di non voler più continuare. Ma poi arrivano le pressioni dei familiari: '' Porta a termine quello che hai iniziato'' e i soliti clichè. L'estate dopo il primo anno trovai un lavoro part-time in una fabbrica qui vicino e nel frattempo studiavo per recuperare gli esami non dati in precedenza. Durante l'estate mi arrivò una lettera del tribunale che dovevo presentarmi come testimone ad Aprile dell'anno dopo per delle faccende che non racconterò, non era assolutamente nulla di grave, ma in quel momento però la mia mente veniva occupata anche da questo problema. Recuperai due esami nella sessione autunnale (inglese e francese) e anche se ancora molto indeciso e pressato dall questione pocanzi descritta, decisi di andare avanti. Nella sessione di Gennaio e Febbraio 2016 recuperai ancora un esame lasciato indietro al primo anno e diedi un esame di Letteratura Spagnola del secondo anno(con ottimi risultati). Lì per lì ero contento, ma comunque mai pienamente felice di quello che stavo facendo. Alla fine del secondo anno avevo dato quasi tutti gli esami tranne 2 poiché decisi di fare una stagione a Londra in modo da migliorare il mio Inglese. Ritornai in Italia a settembre molto contento del livello di Inglese raggiunto e più convinto di quello che stavo facendo. All'inizio di questo terzo anno mi divertivo, uscivo, studiavo; ma poi caddi automaticamene di nuovo in quel baratro di angoscia e indecisione. Sono arrivato addirittura a pensare al suicidio. A Febbraio dovrei partire per la Spagna in Erasmus ma sono molto indeciso. Ho accettato la meta e vinto il borsa contributiva ma sono come in stallo. Voglio mollare tutto, partire e andare a fare qualcosa che mi piace. So benissimo che si deve soffrire nella vita, sono consapevole che nulla è facile: ma voglio faticare con il sorriso, sapendo di star facendo qualcosa con l'anima, con il cuore. Tutto questo mi ha veramente prosciugato le energie, anche il mio migliore amico se n'è accorto: da quando ho iniziato questo percorso mi ha visto molto più affaticato mentalmente e privo di fiducia in me stesso. Ho imparato molte cose certo: ho raggiunto un buon livello di Inglese e Spagnolo; ho avuto la possibilità di studiare la letteratura che sempre mi è piaciuta e che non ho studiato alle superiori poiché frequentavo un ITIS. Ma non sono stato felice. Sono certo che se avessi intrapreso qualcosa che mi fosse piaciuto, o perlomeno avessi tentato di capire ciò che mi piaceva veramente, avrei imparato molto di più.

Ora non lo so se partire, questi conflitti interiori te li porti dentro ovunque. Sto pensando di dare questi due esami, in modo da non dover restituire la borsa di studio e poi chiudere tutto qui. Al solo pensiero che tra una cosa e l'altra mi laurerei nel 2018 mi da sui nervi. Ho capito che l'Università va intrapresa solo se c'è qualcosa che ci piace VERAMENTE. Dobbiamo ascoltare noi stessi la nostra ANIMA e non quello che ci dicono gli altri. Coloro che si credono adulti e in grado di dare consigli non bisogna ascoltarli. L'unico consiglio che possono darti è: ASCOLTA TE STESSO. Invece ti depistano e basta, pensando che devi fare quello che hanno fatto loro perché per loro è giusto così, perché quel foglio ''serve'', perché non riescono a pensare a un modello di vita diverso da questo. Fanculo. Per forza poi serve un foglio per farsi strada nel mondo: perché ci è stato inculcato che solo così ci si fa strada nella vita, ma non è così! Almeno ho capito questo.

 

 

Gio

20

Ago

2015

Povera vittima, provo compassione

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

E così ti ho spezzato il cuore? Poveretta, mi dispiace così tanto :'(

Che cucciola! Mi scrivi anche che ora la tua vita, senza di me, non ha senso e che pensi al suicidio... Si vede, che stai molto male :(

Cosa credi? Che mi rimarrai sulla coscienza?! 

INSEGNA AGLI ANGELI A SUICIDARSI, PUTTANA! 

 

 

Ven

21

Nov

2014

Amore o sesso?

Sfogo di Avatar di confusa93confusa93 | Categoria: Lussuria

Salve a tutti, sono una stundetessa universitaria fuori sede, in questa nuova città ho molti amici, ma nessuno a cui posso confidare la confusione che mi pervade! Sono arrivata in questa città che ero fidanzata, convinta che l'amore potesse vincera la distanza, un giorno per una lite rompo con il mio fidanzato, delle amiche mi convincono ad uscire ed esco, siamo in compagnia, conosco gente nuova, mi sbronzo e torno a casa. 3 giorni dopo ci rivediamo tutti, facendo un pò la stronza con uno del gruppo mi rendo conto che c'è una certa complicità. L'indomani mi scrive su face, ci scambiamo i numeri, e io sto sempre sulle mie, non lo cerco, e tutto il resto. Parlando esce fuori, che seppur si è lasciato da un anno, non ha la testa ad impegnarsi ma solo a divertirsi, e fin lì ero d'accordo anche io. Ci vediamo un giorno, parliamo, scherziamo, stiamo bene e ci baciamo svariate volte. Quando nel pomeriggio mi cerca, parliamo del più e del meno e tramite una mia battuta esce che lui comunque ha altre, ci sono rimasta di merda, ma sapendo la sua voglia di non impegnarsi rispondo che va bene, e che il giorno che non mi andrà più bene lo manderò a quel paese. Sapete qual è il fatto che mi distrugge? Che per me lui sarebbe dovuto essere solo una cosa di sesso, di divertimento, invece passando quel poco tempo insieme e parlando mi sono resta conto che il mio interesse nei suoi confronti è di un altro tipo, e che non riesco a sopportare che possa fare con le altre come fa con me. Sarò pazza ma da giorni mi chiedo se è possibile che siano cose provate soltanto da me, tutta quella complicità, tutto quello stare bene. Certe volte parlando con lui mi rabbuio, ma non voglio pensi che io sia una di quelle tutte depresse e complicate. Mi serve un consiglio, per favore. 

Gio

13

Ago

2009

Qual è la scelta giusta?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Da circa un anno e mezzo sto con un ragazzo piu grande di me di 8 anni. Io ho appena compiuto 18 anni. I primi mesi andava tutto bene ma con il passare dei giorni i nostri litigi son diventati sempre più frequenti ed adesso mi ritrovo a non sapere cosa fare.

Lui adesso sta iniziando anche ad impedirmi di fare le cose e sinceramente a 18 anni voglio divertirmi e non disperarmi anche se dentro il mio cuore qualcosa mi dice ancora di stare cn lui... il problema è anche un altro: sono continuamente circondata da tentazioni.

Da un paio di mesi ho legato tantissimo con un ragazzo, anche lui fidanzato, che mi fa stare bene quando parliamo, anche se questo accade sempre e solo tramite cellulare perchè di presenza si chiacchiera come se nulla fosse.

Lo so è sbagliato perché dentro quando vedo la sua ragazza mi sento morire ma c'è tanta tanta sintonia...So che lasciare il mio lui non mi darà questo ragazzo ma non posso stare sempre a litigare.

La mia tentazione rimarrà sempre e solo un sogno o forse, come dice lui, un giorno ci ritroveremo insieme: che mi dite lo devo lasciare o no?