Tag: delusione
Gio
29
Ago
2019
Non capisco che cazzo stia succedendo
Pochi giorni fa sono andata a trovare un amico, conosciuto su internet, che sta parecchio distante da dove abito io. Ero curiosa sia di visitare la sua città, sia di conoscere lui di persona. Così mi sono fatta 6 ore di autobus (pagato un occhio della testa, e come se non bastasse per prenderlo ho dovuto fare 3 km a piedi, da sola e alle 4 del mattino verso la stazione, chiaramente posto malfamatissimo) e ci siamo incontrati. Caratterialmente è apparso abbastanza diverso da come parlava in chat, ma non ci ho fatto molto caso, e nonostante a volte mi sentissi un pochino a disagio (inizialmente sono timida e parlo poco), in poco tempo non ci ho più fatto caso e sono stata molto bene. Sembrava leggermente distaccato, ma abbiamo chiacchierato lo stesso volentieri. Abbiamo passato parecchio tempo insieme perché dovevo andarmene il giorno dopo di mattina presto. Premessa: io pensavo di andarmene il giorno stesso, di pomeriggio/sera, ma lui mi aveva detto che a questo punto mi conveniva rimanere la notte, e così ho fatto.
Ebbene, cosa succede?
Succede che il giorno dopo mi accompagna a prendere il treno, ci salutiamo e bella festa fatta. Non lo ho quasi più sentito. Ha smesso di rispondermi e non si è fatto sentire per tutto il giorno, poi quando mi ha magicamente riscritto (per sapere come fosse andato il viaggio dato che "oh, alla fine non te l'ho chiesto") è rimasto freddissimo e distaccato per tutto il resto di una conversazione tirata là, a caso, tanto per.
Ho speso una barca di soldi per andarlo a trovare, mi sono fatta due notti in bianco e 12 ore di viaggio per ricevere questo trattamento e zero spiegazioni? Ma che cazz?
Forse sto esagerando, ma a me la cosa sta facendo stare parecchio male da quando son tornata e non riesco nemmeno a chiedergli se sia successo qualcosa. Boh
Gio
29
Ago
2019
Raccogliendo i nostri cocci
Un'amicizia caratterizzata dalla leggerezza e dalla spensieratezza, ha presto finito per tramutarsi, senza che ce ne accorgessimo, in qualcosa di più. Ci volevamo, tu ed io. L'alchimia sembrava essere alle stelle, ed un affetto ancor più grande iniziava a nascere tra di noi.
Parole come 'ti voglio bene' iniziavano a starci strette, eppure ci andavi cauto. Così cauto che non hai voluto neppure ufficializzare nulla. Per te la nostra rimaneva una frequentazione, anche se in balia a scatti di emotività, finivi per sbilanciarti, dicendo che non vedevi l'ora fossi la tua ragazza...
Siamo stati insieme e tutto sembrava perfetto... Fino a quando non ho realizzato che mi avevi solo mentito... Che non ero affatto l'unica... Mi hai raccontato mille bugie, mi hai pugnalata alle spalle, screditandomi con l'altra ragazza che sentivi, nel tentativo di tenertela stretta comunque. Magari hai mentito anche quando ti sei scusato, quando mi hai chiesto un'altra chance... Chance che io, stupidamente, ho scelto di darti... Col cuore a pezzi, contaminato ormai dalla delusione... Ho scelto di perdonarti, perché ti amo.
Non dovrei, ma è così...
Eppure tutto sembra urlarmi che qualcosa si è irrimediabilmente spezzato, in me, in te, in noi. Dici di non pretendere nuovamente la mia fiducia, non subito... Dici che ti farai perdonare e poi ti comporti come se non mi volessi avere attorno. Come se preferissi la compagnia di qualcun altro.
Quando ti confido i miei dubbi, ti arrabbi, perché dici che sono paranoica. Ma dicesti lo stesso anche quando, per puro caso, l'occhio mi cadde sulla notifica del messaggio che ti era appena arrivato sul cellulare...
Detesto non fidarmi, detesto voler controllare la persona che amo, perché io non sono così, questa è solo la conseguenza delle tue azioni, che per qualche ragione, sento di essere l'unica a scontare.
A volte sono stata sul punto di bloccarti ovunque e sparire senza un perché: è così che ripago le persone che mi feriscono, col silenzio e l'assenza. Eppure non ce l'ho mai fatta.
Ci trasciniamo in questa strana situazione, dove tutto sembra falso e precario... E non posso fare a meno di cantare:
"Quando un vaso ti cade
prendi scopa e paletta
metti l'anima in pace..."
Mar
20
Ago
2019
Sono molto depresso
Dovrei andarmene dal paesino dove sono confinato in una stanza minuscola con mia sorella maggiore ma non so se farlo.
Non ho un titolo di studio e ho 26 anni.
Le altre volte che me ne sono andato dal paesino e sono andato a vivere fuori onestamente ho provato a costruirmi amicizie e relazioni anche sentimentali, risultato? Penso che siano tutti pazzi.
Non mi dilungherò a raccontare le decine di aneddoti perché non finirei più e mi esaurirebbe ma i ragazzi soprattutto omosessuali non sono normali. Ho provato ad avere amicizie: uno schifo di gente. A legare coi ragazzi: uno schifo. Manco a dirlo nel sesso occasionale sei visto come un oggetto che dopo la svuotata non viene mai più ricercato o trattato con educazione.
Ne vale la pena uscire di nuovo da qui? A cosa sono servite le mie esperienze? Mi hanno solo disilluso e depresso.
preferirei morire. Ovviamente se stessi bene al mio paesino il problema non esisterebbe.
Evitate gli insulti visto che non c'è ragione (ma qui è tradizione) si chiama sfoghiamoci (sui post) non nei commenti.
Ven
16
Ago
2019
Dubbi e incertezze...
Mi sento con un ragazzo conosciuto online (abbiamo in comune la passione per i videogiochi) da circa due mesi e mezzo.
Ci siamo incontrati per la prima volta proprio questa settimana... Eppure non sono rimasta convinta.
Prima che ci vedessimo, lui teneva a precisare, a chi chiedeva se stavamo assieme, che per ora ci sentivamo e basta, anche se lì potevo anche capirlo, dal momento che non ci eravamo mai visti dal vivo. Nei giorni in cui stavo lì però, ai suoi amici ha ribadito questa cosa. Lì per lì sono rimasta male, e poi, scherzandoci su, l'ho punzecchiato un po'. Lui mi ha detto che devo dargli tempo, perché essendo stato tradito in passato, ha difficoltà a fidarsi degli altri, così a malincuore ho cercato di essere comprensiva ed empatica.
In tutto ciò però ci sono altre due questioni che mi perplimono. La prima riguarda una ragazza, che lui apparentemente disprezza (e che tra l'altro mi ha dato della tr... Il tutto ovviamente alle mie spalle, solo perché sto con lui, visto che lei gli va dietro) ma che tuttavia continua a sentire. E questo mi amareggia, perché per difendere un suo amico, ha troncato i rapporti con uno che conosceva da anni... Invece questa gli va dietro, mi infama e lui le scrive pure cose equivocabili (anche se lui dice che la prende solo in giro), come ad esempio 'sei mia'. Quando lessi sta cosa, perché gliela scrisse in un gruppo pubblico, sinceramente mi sono arrabbiata e lui disse 'vabbè se devi reagire così non la sento più' e l'ha cancellata dagli amici. (Il giorno dopo però la riaggiunge, lol).
Inoltre, mentre guardavamo dei video sul suo cellulare, gli arrivano dei messaggi WhatsApp da una tizia, che stranamente si chiama come la sua ex.
Una sera gli scrive che le manca, e qualche sera dopo lo chiama amore mio... Lui subito si affretta a precisare che non è la sua ex, ma solo una che gli va dietro... E che, se volesse fare cose alle mie spalle di certo starebbe bene attento a non farsi scoprire. E boh... A me questa storia puzza.
Io tengo molto alla mia privacy, di conseguenza non voglio violare quella degli altri e sinceramente mi vergogno di aver anche solo pensato di spiargli il cellulare, cosa che chiaramente non ho fatto.
Dicono che del proprio istinto bisogna fidarsi, e io mi sento come se ogni parte del mio corpo cercasse di mettermi in guardia...
Voi che ne pensate...?
Mer
14
Ago
2019
Un mare di solitudine
Salve a tutti! Scrivo in questo sito perché mi sento estremamente solo. Sono un ragazzo di quasi 20 anni, frequento l'ultimo anno del liceo e abito in una città di modeste dimensioni. Non vado molto d'accordo con i miei genitori, con loro non mi ci trovo a parlare, siamo su lunghezze d'onda molto diverse e probabilmente il fatto che siano separati incide molto. In effetti, non sento di avere una vera famiglia. Certamente ho altri parenti che mi vogliono bene ma con nessuno di loro c è quell'intesa, quel rapporto di vicinanza. Con nessuno di loro riesco a essere me stesso o a lasciarmi andare. Ovviamente ciò non toglie che io voglio bene a ciascuno di loro nonostante questo mio sentimento e i loro tanti difetti. Di amici non ho praticamente nessuno, o meglio conosco delle persone a cui voglio bene (e che ricambiano) ma che sento solo ogni tanto e con cui non ho un rapporto profondo. Poi ci sono i miei compagni di classe, le persone con cui mi trovo di più ma anche in questo caso con nessuno di loro sono riuscito a stringere una vera amicizia. Con alcune persone( in particolare con l'altro maschio della classe) mi trovo molto bene, mi piace parlare e stare insieme per passare del tempo ma tutto rimane nell'ambito della scuola, non riesco ad approfondire l'amicizia e rimane tutto nell'ambito della semplece conoscenza, del rapporto tra compagni. Eppure io ci ho provato cari lettori! Non so cosa fare. Con questo mio compagni di classe sembrava filare tutto liscio.... ero al settimo cielo ma poi lui si è allontanato da me, ho cominciato a sentire un sentimento di disinteresse da parte sua e questa è stata una ferita al cuore terribile, devastante. Essere rifiutati come amici è un dolore che colpisce la tua autostima e la tua coscienza nell profondo. Adesso che è estate non c è praticamente nessuno che mi contatta più. Il mio problema è che mi sento relegato a un mondo di relazione superficiali e fragili ma io invece voglio un amico vero, qualcuno che sia interessato a me, che mi ami, mi cerchi e mi faccia sentire sempre a casa, qualcuno con cui uscire nel tempo libero, con cui scambiarmi i segreti, con cui andare al cinema anche solo per vedere uno stupido film comico. MI sento solo perché a tutti gli effetti lo sono e non so come uscire... nell'attesa di questo amico tanto desiderato aggiungo l'attesa dei vostri commenti
P. S. possibilmente nessun suggerimento da esci e incontra qualcuno grazie
Sab
10
Ago
2019
Un colpo al cuore
L'ho visto in centro con la sua compagna , mano nella mano , sembravano felici . Non c'è posto per me nella sua vita, come ho potuto illudermi , che stupida che sono .
Ven
09
Ago
2019
Amica per comodità?
Ho 44 anni e sono single per scelta o per destino non è ancora chiaro, ma poco importa. È estate e da 2 anni a questa parte, non ho passato una sola serata fuori, a chiacchierare con amici, mangiare un gelato, fare 4 passi.....La mia vita funziona così: lavoro (compresi sabato e domenica) da 30 anni! Fino a quando ero più giovane, uscivo con gli amici, ma il mio lavoro è sempre stato motivo di esclusione....la gente si infastidisce nel sentirsi dire "non posso fare tardi, domani lavoro"....si infastidiscono loro, e io cosa dovrei dire? Mi diverto forse a farmi il "culo" quando tutti se la spassano? Le amiche che negli anni ho avuto, quella del cuore (solo da parte mia, per loro invece ero solo un passatempo ), appena hanno potuto, mi hanno soffiato il fidanzato, il posto di lavoro, il resto della comitiva, soldi! Io nell'amicizia ci investo tutto, non mi sono mai fatta problemi a dare tutto, anche soldi per motivi seri, anche pagare le vacanze per far svagare la mente.....pochi mesi fa, ho telefonato ad una amica che non sentivo da anni, eravamo inseparabili e non vivendo più nella stessa città, spesso ripensavo a lei con nostalgia, si perché per me lei era ancora la mia migliore amica ma....al telefono era praticamente scocciata di sentirmi, non vedeva l'ora di attaccare il telefono..... vi lascio immaginare la mia delusione...oggi sono io quella con una vita complicata, con poche risorse economiche e avrei solo bisogno di una amica che mi faccia ridere e svagare davanti ad una tazza di buon caffè, nulla di più...intorno a me non ho nessuno, amici, parenti, tutti inesistenti....stasera dal balcone di casa mia, si vedevano i fuochi artificiali, ed io ero lì da sola, con le lacrime agli occhi.
Mar
06
Ago
2019
Storia triste
migliori amiche, io mi innamoro di lei, gliene parlo
e non ci parlammo più . Mi disse che era giusto allontanarsi. Se vuoi uccidermi allora si è giusto allontanarsi. Dopo aver parlato, facendo un discorso che pareva un addio lei scende dalla macchina e va. Col cazzo che il nostro rapporto finisce così.
Dunque non glielo permisi, scesi anche io dalla macchina mi avvicinai e ci guardammo, le chiesi se potevo salutarla lei con le lacrime agli occhi si gira e dice che non ce la fa ...perché pareva davvero un addio serio. Mi avvicinai e ci abbracciamo per un po’ mentre io scoppiai a piangere come se fosse morto qualcuno. Odio l’amore.
Che qualcuno mi scriva che la nostra amicizia non è rovinata per sempre perfavore
Lun
05
Ago
2019
Problemi...in classe
Salve a tutti! Vorrei raccontare un problema che mi sta distruggendo. Il ragazzo che amo (un mio compagno di classe) si è fidanzato con una mia compagna di classe e io non ce la faccio più a vederli insieme. Come faccio a sopportare tutti i giorni di vederlo baciarsi e abbracciarsi con quella che tra l'altro non mi sta molto simpatica !!?? È una tortura terribile e non so come uscire da questa situazione. Lui non sa che sono innamorato di lui né che sono gay ma abbiamo (o meglio avevamo) un bel rapporto d'amicizia. Infatti, proprio da quando si è fidanzato, io lo sento distante anche come amico e questo è proprio il peggio del peggio. Tutto sommato sembra proprio che io abbia bisogno di un viaggio a Lourdes, nel frattempo aspetto vostri consigli, pareri, risposte e altri suggerimenti di cure miracolose a questo schifo
Sab
20
Lug
2019
Uomo impegnato
Anni fa mi innamorai di un uomo sposato, dopo qualche tempo si separò dalla moglie ed io mi illusi che la storia tra noi avrebbe potuto esserci, invece si mise con un'altra donna ed ora hanno una figlia. Ed io sono rimasta con un pugno di mosche in mano. Non illudetevi con gli uomini sposati: non si metteranno mai con voi, sceglieranno sempre un'altra!
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