Tag: separazione
Lun
04
Feb
2019
Sincerità o ipocrisia?
In che mondo viviamo? Un mondo tanto ipocrita che se avvisi qualcuno del pericolo, hai sbagliato e se non lo avvisi hai sbagliato comunque.
Convivo da 2 anni. E stiamo insieme da 6.
Suo padre è uno stronzo maschilista pezzo di merda... Che mi ha toccato il culo davanti al Figlio........ Che non ha mosso un dito (a suo dire era rimasto spiazzato come me e pensava mi avesse dato una pacca sulla schiena...) . Il padre si è scusato dicendo che lo ha fatto come lo farebbe a una figlia...... Con tanto di palpeggiamento mi chiedo io? E con tanto di frase 'hai messo su un chiletto o due eh?' Ma sono io davvero che mi sto facendo i castelli o sembra che qualcosa non quadra?
Cosa che ho detto in confidenza alla fidanzata del cognato... Per metterla in un certo senso in guardia da quella sottospecie di uomo. Ovviamente questa puttana da 4 soldi (evidentemente) anziché prendere atto e ringraziare... Ha spifferato tutto a mio cognato, con tanto di ira sua e del mio convivente. Ho sbagliato e dovevo starmene zitta? E se lei si fidasse troppo e lui facesse anche di peggio con lei? Ho sbagliato e mi sono presa la colpa ma non so se è giusto.
Inoltre lui è estremamente attaccato ai suoi in modo insano a parer mio. Suo padre porta la amante in casa e sua madre soffre come un cane? Anziché dare una svegliata alla madre e togliere la parola al padre perché è egoista a livelli spropositati, oltre che un deficiente senza palle che anziché dire alla moglie che ha un altra e se ne va di casa, preferisce sparire nel nulla per un mese e farsi la vacanza al mare con l'amante. Comunque il figlio di questo decerebrato, nonché mio fidanzato, non fa niente. Si piange addosso. È triste. Mi manda in bianco perché è triste. Se scopiamo è solo per farmi contenta e quindi il livello di godimento è sotto lo zero. Se glielo faccio notare si incazza. Sono io la egoista o stiamo rasentando la follia? Fatemi capire un po' voi.
Ora io vorrei andarmene. Ne ho le palle piene. Ho contattato una mia cara amica che vive a 300km da dove sto io. E lei sarebbe disposta ad ospitarmi e aiutarmi a rifare una vita. Ho già fatto una lista del necessario da portar via. E diviso i soldi che avevamo messo da parte entrambi. Sono disoccupata. Non ho nulla da perdere in quel senso.
Ma... C'è un problema. Il problema è che non sono al 100% convinta di far la cosa giusta. Di solito è facile, quando ero a terra e mi sono dovuta raccogliere col cucchiaino... Lui nemmeno lo sa...vivevamo distanti...e ho ricominciato da capo... L'unica cosa che ho mantenuto della mia 'precedente vita' è lui... E forse scrivendo queste righe posso dire che è anche l'unica cosa che ho sbagliato se mi trovo punto e a capo. Avrei dovuto lasciare anche lui e finirla li. Ma il problema, che mi fa pensare di non essere convinta, è che lo amo.
Non ho problemi a lasciarlo, ma ci starei male da cani... È questo che voglio?
Di contro ho affianco una persona che mi dice di imparare a starmene zitta. Anziché apprezzare la mia sincerità. E solo perché il pezzo di merda in questione è suo padre!!! Quindi? Dovevo mettere una pietra sopra e fare finta di niente? La pietra la avevo messa ma non riesco a far finta di niente.
Apritemi gli occhi, fatemi vedere dove sto sbagliando vi prego. Ho un occasione di ricominciare, di trovare un lavoro (in città è più semplice) e invece sto qui a crogiolarsi nei miei dubbi. Sono proprio una stupida?
Lun
24
Dic
2018
Un semplice augurio
In questi giorni di festa il mio pensiero va a tutti quelli che sono lontani dalle loro famiglie per motivi che non dipendono dalla loro volontà. Penso in particolare alle persone divorziate, vedove, orfane, a chi lavora ed e ai migranti. Possa la stella cometa brillare anche per voi e rischiarare il buio che affligge i vostri cuori. Firmato, uno di voi.
Mer
10
Ott
2018
Accontenarsi di una mediocre relazione
Mi (m,28) sono innamorato di te (f,28) di una maniera cosi profonda che sapevo che eri tu la donna della mia vita. Un amore cosi puro non l'ho mai provato, eravamo inseparabili. Jackpot! Dopo un mezz' anno da favola mi arriva la prima bastonata.. ci tenevi a raccontarmi la prestigiosa professione del tuo ex-ragazzo pilota. Ironicamente ci trovavamo in aereo anche noi e da quella bastonata non mi sono mai ripreso. Quella cosa me l'hai detta in una maniera cattiva, apposta, come un pugno verbale. E questo me lo confessi il Sabato scorso (dopo 1.5 anni) quando avevo deciso di affrontare finalmente quei momenti in cui ho ingoiato m*rda e mai piu digerita.
Ma purtroppo quella m*rda ha fermentato e dall' ora non eri piu in grado di raccontarmi niente senza che ne sarei rimasto ferito. Ho perso l'autostima, non ero piu in grado di darti affetto, ti vedevo come mia avversaria. Quel pugno in faccia mi ha umiliato, sono rimasto senza parola, non sapevo come fosse possibile che la persona che amo da morire mi faccia soffrire usando un amore passato.. e cosi continuai a trascurarti. Hai sofferto anche te.
Ora mi sono liberato di te. Sono amareggiato, non provo emozioni, ho perso il sorriso, la leggerezza e ho dubbi su me stesso. Ma perche il passato doveva rovinare un amore cosi vero? Eravamo una coppia solare, tutti volevano averci intorno..
E se torniamo insieme? Come posso assicurarmi che i tuoi racconti non li percepisco piu come pugni in faccia? Il trauma di quella situazione sta ancora li', lo devo curare dasolo. Mi hai offerto il tuo sostegno, ma non siamo mai arrivati alla radice del problema. Abbiamo solo lavorato sui sintomi. Ammetto, che sono un tipo geloso, ma in una maniera protettiva. Ognuno di noi ha fatto esperienze e lo trovo giusto che ne abbiamo imparato. Con le cose che abbiamo scoperto su di noi abbiamo una bella base per iniziare un rapporto. Ma poi - a che mi serve sapere che frequentavi posti a 5 stelle se nello stesso respiro mi assicuri che nel ostello con me ti senti piu al tuo agio? Perche dovevi esagerare certe storie per farmi impressione?
Te lo dico io, Sabato si sono avverati i miei sospetti: non ti credevi sufficiente. Provo una rabbia e tristezza allo stesso tempo. Rabbia per avermi prima pugnalato il cuore e darmi la mano allo stesso tempo. Tristezza per i bei momenti quando siamo riusciti ad essere vicini e felici senza nessun intruso. Ma purtroppo neanche piaccio piu a me stesso. Quando mi conoscesti ero serio, sicuro di me e forte. Il grande amore per te mi ha reso vulnerabile e ora sono a pezzi.
Lun
23
Lug
2018
Lo stato italiano nazivagino
Bisogna smettere di favorire le donne nelle separazioni!
Queste leggi arcaiche di merda hanno rovinato generazioni di uomini, fra perdita della casa e mantenimenti vari (cose che i giudici figli di puttana e terroristi nazi femministi assegnano di default alla donna) per un uomo onesto separarsi equivale a morire economicamente.
Senza parlare di quelle zoccole che si inventano denunce per screditare l'uomo nel suo ruolo di padre, e limitarne anche il rapporto coi figli!
Risultato: in un colpo perdi casa, soldi e figli.
E poi vi stupite dei femminicidi? [parte moderata] E comunque non si chiamano femminicidi ma omicidi di stato, e i giudici e i politici sono i mandanti.
Sab
14
Lug
2018
Che senso ha?
Dopo una relazione di 12/15 anni lei decide di lasciare lui, lui distrutto professa pentimento per le mancanze ed amore eterno per la ex e la figlia di 10 anni nata da questa relazione.
Bene, 4 mesi dopo lui è di nuovo impegnato e la ex si è resa conto di aver commesso un errore e vuole recuperare la relazione, lui si rifiuta e lei gli rende la vita infernale attraverso la figlia.
Quindi questa povera creatura si ritrova con una madre psicopatica, che l'ha sradicata dal luogo dov'è nata e cresciuta e che fa la guerra con l'ex compagno che lei ha lasciato e con un padre cretino, che vede una volta ogni due settimane per due giorni perché si è cercato lavoro a km di distanza e che si è riaccompagnato alla prima incontrata al bancone del bar (e non è un modo di dire, è proprio così)
Non ho parole...
Mer
02
Mag
2018
Matrimonio finito
Sono sposato da quasi 11 anni, con 2 figli, uno di 6, l'altro di 4.
Il matrimonio è da qualche anno che vacilla, mia moglie ha espresso già una volta il dubbio di non amarmi più.
Dei due quello che avrebbe voluto continuare sono stato io (ma anche lei), in primis per i figli, in secondo luogo per non buttare via quello che era un bel rapporto sul quale tutti e 2 abbiamo investito molto.
Cosi al primo dubbio abbiamo deciso in accordo di provarci. Il mio provarci era un far finta di non essere stato messo da parte e cercare di essere un buon marito aiutando in casa (probabilmente con i miei limiti). Dall'altra parte mi aspettavo uno sforzo nell'essere più espansiva e meno fredda per dare un po' di energia al rapporto che si stava spegnendo nella speranza di riaccenderlo.
Tra alti e bassi abbiamo trascorso gli ultimi 2 anni, da ingenuo quale sono speravo che le cose si sarebbero aggiustate.
Nei giorni scorsi si è parlato un po' di come vanno le cose, da parte mia vedo un continuo accusare qualsiasi cosa faccia e ovviamente una mancanza di affetto e di rapporti, dall'altra non so bene cosa ci sia, so che ieri ancora mi ha detto che non mi ama più.
Anche il mio amore oramai è quasi a zero, con l'attenuante che se vedessi in lei un ritorno di fiamma sarei disposto a continuare.
Ora non so cosa fare.
Abbiamo una casa di cui stiamo finendo di pagare il mutuo e soldi sempre risicati, ma soprattutto i figli.
Da quanto ho capito lei sarebbe pure disposta a continuare facendo finta di nulla per il bene dei figli.
Io non voglio rinunciare al piacere di potermi addormentare e svegliare nella stessa casa dei miei figli per non perderne nulla, ma allo stesso tempo un matrimonio di facciata mi fa inorridire e probabilmente mi farei venire un'ulcera grande come una casa.
Al momento potrei pure rinunciare al sesso ma non so per quanto resisterei.
Mi si spezza il cuore all'idea di dire ai miei figli (cosi piccoli!!) che avranno genitori separati, a doverli vedere solo in determinati momenti e sballottarli eventualmente da una casa all'altra.
Sono incazzato, perchè per scelta di lei, rimarrei senza casa, e chissà, probabilmente un giorno qualcun altro vivrebbe nella casa che ho pagato e per cui mi sono fatto il culo nei fine settimana per fare lavori e condividerebbe il tetto con i miei figli.
Se non ci fossero i figli me ne sarei già andato da tempo, ma forse non avremmo nemmeno affrontato gli ultimi 2 anni, avremmo chiuso subito.
Potrei pure provare a farmi un amante, ma sono certo che non sarei disposto ad accettare che se lo faccia lei, e so che non sarebbe giusto avere questa pretesa, ma cazzo è lei che ha scelto per me :-(
Non voglio fare del male ai miei figli, ma ho 40 anni, può essere che la mia vita debba essere una galera per i prossimi 10/15 anni?
E poi un accordo del genere potrebbe durare così tanto o è solo un rimandare il problema?
L'idea della separazione da mia moglie non mi renderebbe di certo felice e aprirebbe ad un sacco di casini economici, ma potrei affrontarla, l'idea di far soffrire i miei figli o di poterli vedere con il conta gocce invece mi uccide.
Mer
25
Apr
2018
Heartbroken
Ho il cuore a pezzi... lo so, a molti può sembrare una stronzata, ma,fa male. Oh, eccome se fa male. Il mondo non ha,fatto sconti: genitori separati, padre mammone e attaccato alla bottiglia, pianti, dolori, battaglie legali, un casino. Ora credevo di aver trovato un po' di pace, ma a quanto pare no. Sono destinata a stare forever alone. Credevo che mi amasse, che fosse diverso, ma a quanto pare no, un altro stronzo mi doveva capitare.
Sab
24
Mar
2018
Stronzo al cubo
Separati in casa per 3 anni e non per volontà mia. Tu hai voluto questa prigionia forzata, umiliante e svilente per entrambi ma soprattutto per me che avrei voluto far cessare quello strazio. Ti ho chiesto più volte di mettere la parola fine a quel matrimonio che durava da tanti anni e che era giunto al capolinea chiedendoti di andare via. Ma hai preferito rimanere per i figli; sì, bel regalo gli hai fatto, musi lunghi e silenzi. E io intanto pulivo, lavavo, stiravo e cucinavo anche per te. Bello stronzo! Quando poi decidi di andartene "lei" é incinta di 7 mesi ma io non lo so. Esci di casa, il bimbo nasce ma io e i miei figli non lo sappiamo. Continui a frequentare casa, rimani spesso a pranzo o a cena, qualche pomeriggio coi ragazzi. Passano due anni. Questo ex padre misterioso che ogni tanto si fa vedere, ma nessuno ha mai visto la sua casa e nessuno sa niente della sua vita. Ma la gente parla e la cosa mi giunge alle orecchie. Ma voglio la conferma da te; ad un primo incontro non mi dici niente di niente, mi dici solo che stai bene. E io penso "quant'é maligna la gente!". Ti chiedo un secondo incontro e lì come se fosse la cosa più normale del mondo mi dici che hai un'altra e che hai anche un figlio. Sto stronzo!!! Dirlo prima noooo? Un figlio di 2 anni tenuto nascosto! A me e ai suoi figli!!! Loro ora si vergognano di lui. Io l'ho mandato affanculo. Ma a lui di noi non frega niente, lui ora é felice con una donna più giovane e un bimbo piccolo a più di 50 anni! Che esempio di uomo! Ma vaffanculo te e tutta la tua famiglia che sapeva e che non ci ha informati! Ma che razza di persone siete??? Io ho chiuso con tutti loro, vadano tutti affanculo!!!!
Lun
04
Dic
2017
Valigie. El regreso - Un anno dopo
Io aspetto da solo, tutti lasciano la sala, il ragazzo che pulisce i popcorn dalla moquette mi guarda di sottecchi con laria scocciata... Aspetto La fine dei titoli... Magari c'è quel pezzettino alla fine.. Come si chiama? Contenuto extratitoli... Ho un sapore di dolce in bocca, ho un bisogno estremo di lietofine come questo.
Mi piace ricordare questo commento di Gage con cui si concludeva la telenovela Valigie, lo sfogo con cui ho esordito. Non so se è stato l'editore (un tipo con la barba bianca e un triangolo sulla testa) a insistere per il sequel. Personalmente avrei volentieri fatto a meno. Il punto è che, per diverse cisrcostanze, dopo quasi un anno si ripropone lo stesso scenario, con molte analogie ma anche alcune significtive differenze. No questa volta niente defenestrazione. Questa volta ho fatto a tempo a comprarle delle valigie nuove di zecca. E ho programmato io un lungo periodo fuori casa, sollecitando una trasferta di lavoro che, di fatto, mi sto pagando io. La speranza sarebbe quella che la lontanza forzata possa favorire opzioni che attualmente non sono nemmeno prese in considerazoine. E tuttavia il caso sembra avere allineato le palline in modo inaspetato. Ho prenotato il mio soggiorno quasi un mese fa. Ho ristretto le possibli opzioni selezionando host che rilasciano fattura o almeno ricevuta fiscale. Do solito scelgo opzione appartamento, ma stavolta visto anche il numero ristretto di risulatti ho considerato anche gli affittacamere. Mi è sembrata un'idea non male considerando il periodo lungo da passare da solo, finesettimana compresi.
Ho trovato una soluzione ottima, in pieno centro città. L'unico problema è il parcheggio ma per il resto il posto è perfetto. Accoglientissimo. Pulito, anzi profumato, arredato con gusto, accogliente, luminoso immagino (ancora non lo so, sono arrivato di sera). Per il resto mi aspetta un mese molto meno stressante del solito. Niente pendolarismo estremo (lo sport che pratico abitualmente), raggiungerò l'ufficio in città in macchina, credo in una ventina di minuti. Città sul mare, negozietti in centro. Insomma un bel colpo. Per quanto riguarda la sistemazione pensavo fosse in un contesto più isolato rispetto a chi ci abita. Invece si tratta proprio di una stanza della casa dove vive il proprietario. Anzi la proprietaria. Credo che abbia qualche anno meno di me. Molte sue foto in giro a tutte le età, Capperi non male da giovane. Però si difende ancora. Che in fondo è esattamente la stessa cosa che si può dire del sottoscritto. Fuma qualche sigaretta la sera. Non solo sigarette, quando sono arrivato ho visto un posacenere sulle scale dove c'erano ancora dei mozziconi e l'odore inconfondibile di una canna. Andiamo bene, porco giuda, forse ho un po' esagerato: mi fermerò qui fino alle vacanze di Natale. In questo momento questa è proprio casa mia, stamattina Laura ha già voluto le chiavi di casa. Non le ho detto niente della soluzione abitativa trovata . Sto rivendicando il mio diritto di farmi i cazzi miei. Se venisse a saperlo andrebbe giù di testa. Si prospettano giorni agitati, così a naso.
Riprendo lo stile narrativo del vecchio sfogo: un diario giorno per giorno. Potrebbe essere una noia. Oppure no. Stay tuned
Mer
01
Nov
2017
Addivenire
"che non abbia mai più a verificarsi.." che modo di parlare che hanno gli avvocati.
Mi arriva così questa mail, come un fulmine tascabile a ciel sereno. A ciel sereno. Diciamo. Il mittente lo conosco, cioè conoscevo solo uno dei quattro cognomi con i quali s'è firmato. E' un comune amico, o meglio, un amico di Laura che conosco anch'io.
In realtà, tra ieri e oggi, Laura avrebbe avuto più di un'occasione per accennarmi la cosa anche de visu. Peccato che da domenica le comunicazioni siano ormai interrotte. Io sono rientrato ieri sera, concio come un lebbroso, untore per di più, visto che ho infestato, tra ufficio e treno, una bella fetta della popolazione in età lavorativa che ha avuto la sventura di capitarmi a tiro. Poi sono andato a dormire nel mio divano letto preferito, ma stamattina l'ho rifatto senza richiuderlo, giusto per ristorarmi di tanto in tanto visto che oggi, lavorando da casa, avevo allestito la mia postazione di lavoro in sala.
In una di queste pause, passando dal laptop di lavoro al mio notebook, ho notato questo messaggio la cui sostanza è che mia moglie intende addivenire a una separazione consensuale, e la forma è che me lo sta comunicando tramite avvocato. Massì effettivamente ha un senso, considerati i nostri attuali rapporti. Sì, perché dire che non ci parliamo più non rende molto l'idea. In realtà, in queste ultime ore stiamo esplorando con successo nuovi territori dell'incomunicabilità coniugale. Adesso non ci guardiamo più nemmeno in faccia. Letteralmente, se la televisione non è accesa, si sentono volare le mosche. Anche le cimici si danno da fare abbandonando i propri sicuri rifugi e concedendosi qualche botta di vita per cercare di ravvivare un po' l'ambiente: anche loro non riescono a sopportare questo assurdo silenzio carico di tensione. Ognuno si prepara da mangiare per sé e anche le forme di cortesia elementari, che prima non erano mai state abbandonate (tipo la tisana condivisa prima di andare a letto) sono venute meno. Naturalmente Figlio non c'è in questi giorni. Meglio per lui. E chissà, forse anche per noi.
Già Figlio. Tutto è nato da qui. Laura era via domenica per un corso di aggiornamento e io ho fatto una cosa di cui non sono pentito, ma che ha violato un patto che lei aveva fortemente caldeggiato e sul quale io non ho mai nascosto le mie molte riserve. Ho raccontato a Figlio quello che è successo tra me e Laura alla fine di agosto, conseguenze comprese. Lui è rimasto più silenzioso che interdetto. E tuttavia volevo che lui conoscesse un po' meglio la vera ragione della tensione accumalatasi in queste settimane. Nel raccontare ho messo in incidentale il comportamento di Laura che aveva innescato l'escalation, sottolineando che, alla fine, io avevo fatto qualcosa che non avrei mai dovuto fare, assumendomi per intero la responsablità dell'accaduto.
Il problema è che, nonostante un'apparenza di rapporto civile, questa sorta di patto non si è affiancato al tentativo di superare il problema. Laura ha sottolineato l'importanza che il fattaccio non dovesse essere divulgato ad anima viva, ma, allo stesso tempo, non passa giorno in cui implicitamente ed esplicitamente non mi accusi di quanto è successo, di quanto io le abbia rovinato la vita ecc. Il timpano lacerato si è rimarginato, ma lei mi dice che non ha recuperato al 100%. Stiamo provando a sentire un centro specializzato. Il punto è che, in una situazione di stabilità emotiva tanto precaria, non ci vuole niente che questa vicenda esca fuori nel peggiore dei modi, e con peggiori conseguenze, sull'onda di una sua invettiva durante una litigata con Figlio presente. E' già successo in passato per cose di minor conto e ho deciso di prevenirlo.
Ma poi, a ben guardare, non è nemmeno questo il vero motivo del mio coming out. Magari, difatti, vista la serietà della circostanze, questa volta forse Laura si sarebbe controllata. In realtà la vera questione è un altra. Io avevo la sensazione che, fino a quando questo episodio sarebbe rimasto ammantato da un'esoterica aura di mistero, di peccato originale inconfessabile, non avrebbe mai cessato di alimentare tensioni e incomprensioni. La mia intenzione era quella di restituirgli una sua dimensione reale e gestibile, senza tacerne la gravità, ovviamente, ma senza nemmeno farlo diventare come una sorta di terzo segreto di Fatima da confessare sul letto di morte.
La sua rivelazione, invece, ha causato il corto circuito: "dolendosi dell'avvenuto coinvolgimento di Figlio" mi scrive il nostro. Ma non l'ho mica invitato a prendere le mie parti, Figlio. Al contrario. Ho proprio evidenziato che in questa situazione la responsabilità è mia. Mi sono limitato a chiarire circostanze di quello che è già avvenuto senza che questo comportasse una sua presa di posizione. In poche parole ho detto: è successo questo, la colpa è mia e non smetto di dispiacermene. Punto. Perchè una cosa in definitiva tanto banale e con conseguenze negative solo sulla mia reputazione, non su quella altrui, causa una reazione così esasperata da parte di mia moglie? Il mio sospetto è che si tratti proprio dell'ira della sacerdotessa per la violazione del patto esoterico. Fuori dal suo 'mistero' iniziatico, infatti, questo episodio diventa un fatto increscioso, ma un fatto della vita, uno sbaglio, qualcosa che si può affrontare, accettare, esecrare, ma, in definitiva, anche superare. All'interno del patto esoterico, invece, le colpe non si estinguono. Al contrario aleggiano in perpetuo e qualificano le relazioni mantenendo ben chiaro, e senza possibilità di ribaltamento, chi nel rapporto è vittima e chi carnefice. Chi, in qualità di vittima, mantiene il diritto ad esercitare qualsiasi tipo di prerogativa in virtù della titolarità di una sorta di polizza di risarcimento senza data di scadenza e chi, al contrario, in qualità di carnefice è condannato ad una sorta di espiazione continua per il male causato. Un male che diventa assoluto, totalmente estrapolato dal contesto e dalle dinamiche originarie. In una parola, ed in definitiva, inemendabile.
Cattive notizie
E' passato un altro giorno dal precedente paragrafo. Ieri pomeriggio ho ricevuto una brutta notizia. Un mio caro zio è morto. E' un anno che non torno nella mia sicilia e l'anno scorso ho fatto giusto una toccata e fuga di un paio di giorni. Lui stava male da tempo. Temevo di non poterlo più rivedere e così è successo. I funerali saranno il prossimo sabato e così, vista la situazione idilliaca che si respira in casa, ho preso la decisione di andarci. Costi dei voli inavvicinabili a così poca distanza, quindi mi sono orientato per i 1300 km su autostrada. Ho già prenotato il noleggio, visto che da oltre un anno non ho più la mia gloriosa monovolume. Il prossimo fine settimana sarà on the road. Tra le persone che volevo informare c'è anche la sorella di Laura che conosce mio cugino. Lascio il messaggio su Whatsapp che mantiene la spunta singola. Faccio caso e mi accorgo che non posso vedere nemmeno lo stato. Eppure giusto qualche giorno fa le avevo fatto gli auguri del compleanno e ci eravamo lapidariamente messaggiati anche per altri motivi. Capisco che mi ha bloccato. E non è l'unica cosa che capisco. Fuori dal Cerchio della Fiducia, che pure era stato esteso solo a nostro figlio, la notizia è evidentemente diventata di dominio pubblico presso il resto dei familiari.
Nella necessità di riorganizzare al più presto la mia vita ho preso una serie di decisioni.
a. Prenderò su Amazon il set di trolley il cui acquisto ho rinviato per troppo tempo
b. Comprerò una macchina di seconda mano. Qualcosa di robusto e capiente. Qualcosa che in qualche circostanza, nella peggiore delle ipotesi, mi possa anche ospitare per la notte, tipo uno station wagon svedese con 150-200mila km. Solo una precauzione: non è un mio obiettivo, chiariamo.
c. Passerò fuori casa tutti i prossimi fine settimana di novembre a trovare amici e parenti
d. Fortuna vuole che ho da seguire un progetto con i miei colleghi di Bari. Avrei dovuto farlo da remoto, ma li ho già contattati e sarebbero felice di avermi là per tutto il mese di dicembre. Natale lo passerò in sicilia.
e. Dalla prossima settimana prenderò in esame i termini della separazione. Nel frattempo comincio a pensare ai vari impacchettamenti. Comunque se ne parlerà per il prossimo anno. Ho già visto qualche casa un po' fuori a prezzi abbordabili.
Però. Nel frattempo, Laura, che fino alla scorsa settimana mi ha fatto il terzo grado ogni singola volta che in pausa pranzo andavo in palestra, millantando chissà quali sedute erotiche con avvenenti colleghe o entreneuse, mi aveva fatto una richiesta. Lo ha fatto dopo l'episodio della sberla. Nelle settimane estive le avevo proposto il concerto dei Rolling Stones, l'unico gruppo rock per cui le è rimata un po' di passione. Sorprendentemente mi ha detto che piuttosto preferiva Morricone, non sempre apprezzato dai cultori di musica classica. E così abbiamo ancora i nostri due biglietti prenotati per i primi di dicembre. Non solo, io ho anche aggiunto una prenotazione in albergo con letti rigorosamente separati. E' ancora tutto lì. Contavo di tornare su sfoghiamoci dopo quell'evento. Volevo come al solito raccontare una storia e, visto che non riesco a raccontare storie che non siano la mia stessa vita, aspettavo che accadesse. Ma siccome è vero che la realtà supera la fantasia e stata la storia che mi è venuta a trovare. Ed eccomi tornato.
Iscriviti!
