Tag: tristezza
Dom
10
Gen
2016
Tristezza.
Dopo aver letto sfoghi vari, osservato e tentennato....ho ceduto alla tentazione di sfogarmi anche io.
Partiamo dal presupposto che la mia vita non ha niente che non va: vivo con i miei in una situazione economica un po' precaria ma bene o male non ci manca nulla, inoltre ho trovato un lavoro qualche mese fa quindi dovrei ritenermi una ragazza fortunata.
MA.
Mi sento una nullità. Ho sempre avuto problemi a relazionarmi con le altre persone seza passare per una cretina o senza fare figure di cacca a causa della mia insicurezza cronica. Ho l'autostima sotto le scarpe e mi sento sempre un'ignorante rispetto alle persone che mi ritrovo davanti.
Sul posto di lavoro ho l'impressione di non piacere a nessuno a causa della mia incapacità di concludere i compiti in maniera pulita e lineare come invece riescono a fare gli altri. Qualche tempo fa avevo addirittura pensato di dimettermi e di chiudermi in casa per non dover affrontare la situazione. Sono andata avanti grazie alla compresione e al supporto dei miei genitori e del mio ragazzo, ma devo comunque lottare quotidianamente con l'ansia.
E a proposito del mio ragazzo: ho una storia a distanza da più di due anni, e ci siamo visti una volta sola a causa della situazione economica difficile. Lui è ancora senza lavoro (ormai ha superato i 30 anni e sinceramente sto perdendo le speranze) e il fatto di non poter stare insieme e di non sapere se o tra quanto avremo la possibilità di avere una vita o una famiglia nostra comincia a pesarmi. Il mio lavoro purtroppo non mi permette di andarmene di casa, quindi non ho modo di organizzare nulla se non una breve vacanza da lui.
La situazione generale mi sta soffocando, so che non dovrei lamentarmi (oggettivamente c'è chi sta molto peggio di me), però in questi giorni mi sento molto giù.
Ven
08
Gen
2016
E' tutto sbagliato
Da quando siamo sposati il mio compagno ha deciso che essere marito significa fare il dittatore, lamentarsi di tutto e pensare solo ai fatti suoi (prima non si comportava così..ed abbiamo vissuto insieme un paio d'anni).
Da poco poi ci siamo trasferiti, e con la scusa dei lavori da fare in casa e della stanchezza, sono relegata al ruolo di cameriera (se già prima era uno che si faceva toccare a fatica, immaginiamoci ora..), con il diritto di voto di un moscerino, su qualsiasi decisione.
Aggiungiamo poi che suo padre ci aveva promesso di aiutarci per alcuni lavori.
Ebbene, si fa vedere (o NON vedere) quando gli pare, da dei compiti da fare a mio marito per la sua visita successiva (del tipo "io a fare certe cose non ci penso proprio.."), e si lamenta pure che in casa fa troppo caldo (abbiamo i 18 gradi..)
Oltretutto, cosa che io onestamemnte non capisco.. si porta sempre dietro mia suocera (perchè a quanto pare lasciarla a casa sarebbe un'offesa contro dio e gli uomini).
Settimana scorsa, che ero a casa con febbre e bronchite, ho osato chiedere di non fare venire la vecchia: apriti cielo! Ovviamente sono una stronza senza cuore, a chiedere che sia lasciata a casa da sola! Chissà perchè io a casa da sola sono lasciata spesso e volentieri, ma non gliene frega un cazzo a nessuno.
Io inizio davvero a stufarmi: la casa l'abbiamo comprata con i miei risparmi e l'aiuto dei miei, che se vogliono venire lo chiedono il giorno prima e non si permettono di lamentarsi o di criticare.
Mi trovo a venire incolpata di tutto, a sentirmi sbagliata, a non poter dire la mia. Ma dove siamo? Ma fanculo!
Già mi tocca farlo in sto schifo di lavoro di m.. adesso anche a casa mia?
Se va avanti così una mattina lo stronzo si sveglia da solo.. ed io me ne vado nei paesi del Nord a lavorare.. senza nessuno che si permetta di trattarmi in questo modo!
Sab
02
Gen
2016
Ho misurato il mio pene ed ora sono triste.
No, non sono un dodicenne o un trollatore di inizio 2016. Sono solo una persona adulta con, evidentemente, molti problemi.
Non l'avevo mai fatto, ne tantomeno avevo mai pensato di farlo prima, neanche in adolescenza, alla fine a me andava bene così com'e' quindi non mi ponevo proprio il problema.
Ma leggere diversi sfoghi, l'ultimo piuttosto recente, di ragazze - le chiamo così per non essere volgare - che si lamentavano dei deludenti attributi dei loro partner, mi ha messo pesantemente in soggezione.
Poi, certo, anche i noiosi giorni di festa hanno fatto la loro parte.
Ed eccomi li, prima ad informarmi su internet sulle dimensioni standard dei peni e poi in bagno prima della doccia armato di righello e metro da sarto (che ho poi accuratamente disinfettato ed igienizzato) a seguire scrupolosamente la procedura di misurazione.
I risultati, che non vi scrivo, sono francamente stati alquanto sorpendenti. "Un problema in meno!" mi sono detto.
Ma poi riflettendo mi sono chiesto "A cosa serve avere un pene "adeguato" se nessuna lo userà mai?"
Ed ecco, ora sono triste.
La morale che vorrei trasmettere con questa storia (che per quanto strana è vera) è che le dimensioni non contano. Ne quelle del pene ne le altre.
Il trucco sta tutto nel come ci si presenta e ci si rapporta agli altri.
Buon 2016 a tutti gli utenti.
Gio
31
Dic
2015
Voglio sfogarmi anche io...
- Sono una ragazza di 24 anni con un brutto passato alle spalle, fin da piccola ho avuto un infanzia di merda, ho odiato mia madre per molto tempo perché do a lei la colpa di molte cose, si drogava Con altre persone quando io ero piccola e anche prima che nascesse, avevo paura di lei e per fortuna mi presero i miei nonni, ogni tanto lei mi veniva a trovare ma una volta passo un anno e io mi ero dimenticata perfino il suo viso.Passano gli anni arrivo nella città dove sono ora, inizio a fare una nuova scuola, divento una ribelle, cambio parecchie scuole e scopro di avere un fratello che ormai è stato adottato, inizi o ad impazzire e ad odiare anche quella famiglia che mi ha tenuto nascosto tutto,mentre tutta la mia famiglia mi va contro io inizio a frequentare persone sbagliate, inizio a bere e ad andare in discoteca, scappo di casa spesso e un bel giorno il mio fidanzato mi porta a casa di un amico dicendo che presto sarebbero arrivati i nostri amici comuni(2 coppie di fidanzati amici nostri), con la scusa che doveva prendere un suo amico e non aveva spazio sul motorino per portare anche a me mi lascio li a casa di quel mostro, appena andato via il mio fidanzato questo schifoso mi minacciò con un coltello e io non riuscivo neanche a muovermi e mi violento, quando riuscii ad andarmene facendogli credere che ci saremmo messi insieme grazie a dio ci ha creduto forse perché era ubriaco, insomma sono fortunata ad essere viva perché mi aveva anche detto che mi avrebbe uccisa.Dai carabinieri ho capito che il mio ragazzo aveva detto molte bugie e alla fine mi aveva venduta come una puttana dopo 2 anni che eravamo fidanzati.Ora ho una nuova vita ho fatto un figlio con un uomo che amo anche se dentro di me niente può togliermi il dolore da quando sono nata fino ad adesso, cerco di andare avanti senza un lavoro visto che soffro di attacchi forti di panico e di vomito da ansia e ogni volta che trovo un lavoro lo rovino perché mi prende a vomitare e mi vergogno quindi scappo, nessuno mi prende a lavorare così anche se sono brava quando sto bene mi impegno al massimo e cerco di combattere, mi prende usando sto nei luoghi chiusi perché quando sto in giro anche se mi prende riesco a controllarmi ma sul lavoro non puoi scappare o inventare scuse.Per fortuna mio marito lavora anche se litighiamo spesso per la sua gelosia quasi pazza,insomma ho questo piccolino che ho fatto nascere sperando che possa avere una vita migliore e invece sto rovinando anche lui con la mia vita complicata, con la mia depressione e con l avergli dato un padre che è piuttosto rompipalle ma purtroppo essendo io un caso umano mi sono andata a innamorare di un altro stronzo, un uomo sempre incazzato e che spesso mi tratta male, voglio solo essere libera e liberarmi di tutto il dolore, essere una madre migliore di ciò che sono adesso.scusate volevo solo raccontare quello che provo quando alcuni giorni vorrei solo andare via e scappare da tutto.
Dom
27
Dic
2015
"Amici"
Sono una ragazza di 22 anni. Sono molto testarda, un po' timida (dipende) e ultimamente ho scoperto di essere leggermente permalosa. Ad esempio, adesso mi sento triste, cioè non proprio, però ho in mente sempre lo stesso pensiero. Ovvero, dei miei amici mi hanno fatto notare "scherzando" (che infine credo sia quello che pensano veramente su di me), un difetto del mio carattere. Io comunque davanti loro ho fatto vedere non me la sono presa. Però ora ci penso sempre e mi sento male. Ovviamente questo è uno dei tanti pensieri. Sono sempre sottovalutata, ho notato. Come faccio a fregarmene della gente?
Gio
24
Dic
2015
Contenitore vuoto
Qual'è la cosa più patetica da leggere il giorno della vigilia di Natale? Se la state cercando, mettetevi un attimo comodi e leggete questo sfogo.
Da quattro lunghi anni, sento la mia vita peggiorare notevolmente di giorno in giorno. Le mie emozioni si spengono a poco a poco e le uniche rimanenti sono la tristezza e la malinconia. Nonostante abbia già provato pensieri davvero terrificanti come quelli suicidi, ora come ora non ho voglia di morire, ma neanche di vivere. Vorrei davvero poter fare qualcosa, ma non so cosa. Mi sento solo un inutile contenitore vuoto, un errore... vorrei rifugiarmi nel buco più profondo e non uscire più.
Non ho neanche la voglia di stare con la mia famiglia.
Sono così sola e vuota... ogni più piccola cosa ha perso di interesse, per me. Lo studio, la scuola, gli amici e anche i miei hobby... sono apatica, ma allo stesso momento mi sento incollata addosso una tristezza, nostailgia e malinconia pazzesche.
Presumo che io non sia destinata ad essere un adolescente normale e felice, eh?
Non so proprio cosa fare.
Scusate se ho scritto molto, ma mi sento veramente male.
Mer
23
Dic
2015
aspettare che i genitori muoiano per mandare affanculo il marito
io figlia unica 43 anni cresciuta con amore con il motto quello che hai devi lavorartelo niente ti è dovuto ho conosciuto quello che è mio marito da sei anni e l ho sposato- Perchè l ho sposato ? non lo so amore? a questo punto credo di no perchè per non dare dispiacere ai miei inghiottisco ma ultimamente non reggoe glielo dico pure a lui aspetta che muoiano mio padre e mia madre e vedi che ti succede ovvero ti uccido ti smonto casa come quando fai tu quando ti prendono i cinque minuti. io quando fa cosi lo lascio perder e mi costa ma evito perchè getterei benzin sul fuoco- la testatutto torna a posto come se niente fosse di cazzo sclera senza motivo dop lo show torna tutto a posto. la gente lo vede simpatico educato a modo ma invece è no stronzo avora ma non si ammazza quando sta male lui io lo coccolo lo aiuto sto sveglia la notte quando sto male io non mi caga di striscio come ora e ci ho fatto pure un figlio che ha quasi due anni oggi ha sclerato perchè non sono andata a comprare il pane dice che non faccio un cazzo perche pulire casa lavare accudire il figlio vuol dire fare un cazzo il fatto che se la prende pure con il bambino gli dice vattene stai con quella zoccola di tua madre siete uguali.il giorno dell immacolata ha fatto un altro show siamoa arrivati alle mani mi ha spinto e lanciato il bambino sul letto. e sapete una cosa nessuno sospetta di niente ci vedono super felici e affiatatati ma io dentro mi sento morire mi sento sola
Sab
19
Dic
2015
Coltivare significa saper aspettare.
Mi hai detto che l’amore ho bisogno di essere coltivato come una pianta e che coltivare significa saper aspettare.
Chissà cosa pensi io voglia da te… Chissà se pensi che io voglia a tutti costi che tu mi dica che mi ami, quando so benissimo che non è vero e probabilmente mai lo sarà.
Dici a me che coltivare significa saper aspettare… A me, che ti ho aspettato per mesi.
Se piango non è perché mi sono convinta di chissà cosa. Che non ti innamorerai mai di me non lo ho inventato io, è abbastanza evidente: non ci si innamora delle persone che non si stima, non ci si innamora delle persone di cui ci si vergogna, non ci si innamora delle persone che si reputano imbarazzanti o inopportune, ma non è questo il problema. So da tempo queste cose.
Piango perché ci sono delle cose del mio passato di cui ti parlai che mi fanno profondamente soffrire e non vorrei rivivere e non so cosa pensare con te. Non riesco a capire se sei ingenuo come vuoi far credere o se le ricordi benissimo, ma stai comunque facendo quello che vuoi, pur sapendo quanto questo mi possa fare male.
Credo sia la seconda. Oramai ho un intuito per queste cose. Ti ho visto evitare di parlare di certe cose, ti ho visto nasconderti a volte. So anche come la pensi, me lo hai detto giusto qualche giorno fa… le omissioni non sono bugie. Per questo probabilmente nella tua testa non stai facendo nulla di male.
Poi chiediti ancora perché piango…
Al contrario di quello che pensi io so aspettare. So aspettare che tu smetta di farmi del male perché, anche se di amore non ce ne sarà mai, almeno sei arrivato a tenerci a me.
So aspettare per non rendere questa storia un litigio continuo.
So aspettare perché non voglio essere esasperante, come non perdi occasione di farmi notare.
So aspettare perché spero che tu ti renda conto da solo.
So aspettare perché ho paura che se ti chiedessi di scegliere, non sceglieresti me.
Il fatto che io aspetti però non vuol dire che non soffra e se ogni tanto non ce la faccio più e piango, vorrei almeno non essere additata come pazza o presuntuosa perché non ne voglio parlare.
Questo è quello che vorrei dirti, ma oramai non ha neanche più senso.
Non posso più rincorrerti.
Non fai altro che trattarmi come una pezza, approfittando del fatto che il mio coinvolgimento è ben superiore al tuo. Mi hai detto delle cose talmente brutte che mi rimbombano nella testa ancora adesso, mi hai piantata in asso durante una discussione che tu hai voluto, venendo addirittura dove lavoro, senza capire l’imbarazzo di chi vorrebbe solo correre via e piangere. Dopo esserti lamentato della stessa cosa hai smesso di rispondere durante un litigio e sei scomparso oramai da più di un giorno.
E non sono neanche queste le ragioni che oramai mi hanno spinta lontanissimo da te…
Perché stare con una persona a cui fondamentalmente neanche piaccio? Una persona che pensa che io sia inopportuna, che a volte mi sopporta appena e glielo si legge in faccia. Una persona a cui probabilmente andrò davvero bene solo essendo diversa da quello che sono.
Perché stare con una persona che non mi desidera? Perché stare con una persona che non mi ha mai detto di avere voglia di fare l’amore con me? Che non mi ha neanche mai detto di aver voglia di scopare con me… mi sarei accontentata.
Perché stare con una persona a cui non ho mai neanche sentito dire “X, voglio stare con te”.
Che pena mi faccio… Che schifosissima pena a continuare a elemosinare…. Che cosa? Amore? No di certo. Forse qualche pallida attenzione… Così sono sicura di essere viva, sono sicura di esistere ancora.
Come un cane che continua a grattare alla porta di chi lo riempie di calci.
È stato tutto un errore, avrei dovuto lasciarti perdere, avrei dovuto starti lontana, sapevo come sarebbe andata, lo sapevo, mi avevi già respinta e quando ti sei riavvicinato mi sono solo illusa che le cose sarebbero magicamente cambiate…. Ma cosa mai avrebbe dovuto cambiare?
Non posso più andare avanti così, non mi posso permettere tutta questa sofferenza ora, non posso chiudermi ogni giorno nel retro al lavoro a piangere.
Io volevo solo stare con te, essere felice e serena, suonare, dormire, giocare ai videogiochi. Volevo prendermi cura di te.
Volevo che tu volessi le stesse cose.
E invece mi sono sempre e solo sentita un’intrusa, un fastidio. Una che, se è riuscita ad attirare la tua maledetta attenzione, è stato per la perseveranza e non certo per meriti particolari. Una che comunque non è una priorità.
Una che è pesante.
La verità è che sono solamente una penosissima zerbina.
Ven
11
Dic
2015
E' sempre la stessa storia...
io eccitato al massimo e sempre disponibile ad accoglierla, lei mai!!!!
Sono io il problema, lo so ma non riesco a cambiare le cose!!!!!
Lei lo sa bene lasciandomi nel limbo ed io non sono capace a voltare pagina!
Sab
05
Dic
2015
solitudine
esco con la combriccola, 30 persone tutte insieme a reggere quella cazzo di porta di quel cazzo di bar, tutti i cazzo di giorni.
si urla, si grida, si ride, si parla di cazzate. mai un discorso serio, mai la possibilità di parlare, di confidarsi, di approfondire, di relazionarsi.
sto in mezzo a 30 persone e mi sento solo.....
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