Tag: tristezza
Sab
10
Feb
2018
Dolore!
Invidioso. Proprio tanto invidioso della felicità degli altri. Amici che uno dopo l'altro trova il/la ragazzo/a e perdono la leggendaria verginità con una persona giusta... dopo due anni e mezzo di relazione precedente sono stato letteralmente abbandonato: un messaggio di addio, voleva restare amica: assolutamente no, dissi. Mi faceva molto male, mi trattava tutti i giorni come pezza da piedi, utile solo a mantenere alto il suo ego. Ebbene, disse che ci temeva a me e mi ha addirittura insultato dopo il mio no.
Pensando di poter andare avanti e trovare una ragazza... che mi volesse davvero bene, mi sono illuso. Dopo un anno e mezzo ho ricevuto solo due di picche e sentito le storie degli altri. Uno dopo l'altro, tutti, hanno trovato qualcuno e hanno perso la verginità con loro. Sì, può trattarsi di status symbol, può essere segno di virilità... ma per me è di più. È manifestazione d'amore, e da qualcun'altro ancora non l'ho ricevuta. Sono stato usato fino alla fine e sfruttato! Spremuto fino all'ultima goccia, senza mai ricevere nulla.
Invece ora scrivo una cosa che odio:
Ho un padre che ha avuto un ictus, mi fa imbestialire: sono molto ordinato, pulito, preciso e lui è il contrario. Faccio io da padre a lui! Passa le giornate in bagno... a fare non so cosa. Porca miseria, a 18 anni devo badare ad un padre che ancora... si masturba? Dopo un ictus, a 55 anni, ovunque. Illuso, pensa che non lo sappia.
Odio questa situazione. Odio tutto! A tal punto di essermi messo a scrivere testi di canzoni oscuri e depressi, con pensieri negativi.
Mi sono messo ascoltare musica con un'alta concentrazione di toni bassi, come il death metal. Sento una grande tristezza dentro di me che non riesco ad eliminare. Eppure vorrei davvero qualcuno a cui volere bene, che me ne volesse un poco anche a me, almeno un poco. Sono disposto a dare tanto, ancora... ma ho paura di tutto. Sono stato usato e gettato, come un fazzoletto, per soffiarsi il naso e poi buttarlo via. Ho ricevuto due di picche da tre ragazze, nonostante il mio modo di essere che obbiettivamente è giusto e non scorretto. Non sono nemmeno terribile d'aspetto... mi hanno usato pure loro, il mondo conoscerà l'odio che ho in me. Ho odio!!! Odio e tristezza, solitudine. Sto diventando ... cattivo?
Sento di dover fare del male... non è normale, non sono io. Io sono un bravo ragazzo e l'invidia mi sta mutando... non so che fare. Gli psicologi costano e non servono, io non ho soldi. Non ne voglio sapere di psicologi! Voglio che questo mondo capisca il mio dolore, ma non accadrà mai.
"An utterly terryifing demonstration of natural selection". Il mondo ti vuole morto.
Lun
05
Feb
2018
Urla
A me dispiace tantissimo di aver sgridato una piccolina di soli 4 anni, è un po' colpa mia se sono stressata, è mia nipote ed è come se fosse mia figlia, mi piace pensare che sia mia figlia, a volte. Gioca più con me che con mia sorella, ovvero sua madre, ma quando fa i capricci e si dimena, io non la sopporto lol.
Però ha pianto, ha pianto per colpa mia, non avrei dovuto sgridarla, mi sento cosi in colpa e cosi stupida. È una stupidaggine ma mi pesa come un macigno.
Dom
21
Gen
2018
Perchè ho un padre del genere?
Ultimamente mio padre si è cacciato in parecchi guai coi soldi, iniziato a consumare sostanze strane etc. IO VORREI SOLO MANDARLO VIA E DIRLE CHE NON SERVE, sta facendo tanto male alla mia famiglia, è ritornato con mia madre dopo che si è lasciato con la sua terza moglie e ci aveva abbandonate quando io ero in tenera età, mamma ha anche divorziato per ritornare con lui ma non vede che sta riempiendo la famiglia di pericoli. Perchè deve soldi a persone pericolose che ci hanno minacciato. Abbiamo provato ad aiutarlo ma lui non vuole.... ALLORA CHE SE E VADA E NON CI COINVOLGA, mia madre sta soffrendo così tanto che mi si spezza il cuore visto che mi ha cresciuta da sola col patrigno e ora da 3 anni ritorna lui e spezza ogni cosa. Vorrei trattarlo male ma allo stesso tempo non posso.
Mer
03
Gen
2018
Non riesco a dimenticare il mio ex
Passo le giornate a pensarlo anche se ci siamo lasciati da un anno...Lui continua a scrivermi però facendo l"indifferente e ha iniziato a riscrivermi dopo essere stato con altre, ora lui è un'altra persona e non è più quello di prima ma io penso ai ricordi bellissimi con lui, lui mi ha lasciato perché aveva dei dubbi su di ne dato che gli avevo chiesto una pausa tempo prima perché non me la sentivo più di stare con lui, ma poi ho cambiato subito idea e gli ho chiesto scusa, ma dopo vari mesi lui mi ha lasciata, non mi ama più non mi vuole ma non riesco a staccarmi da lui. Tutti quelli che conosco mi disgustano perché non sono lui :( aiutatemi come posso dimenticarlo?
Sab
30
Dic
2017
Innamorata del mio ex
Sono ancora follemente innamorata del mio ex. Gli ho proposto di rimanere amici. Voglio conrinuare a sentirlo, sapere almeno come sta. Mi ha lasciata dopo quasi 2 anni insieme perchè non mi amava piu. Dal nulla. Una settimana prima era a dirmi che gli mancavo, che voleva abbracciarmi e passare piu tempo con me, e la settimana dopo era freddo come una roccia. È passato piu di un mese e io continuo a starci male, a fingere. Sto uscendo, discoteche, pizzate con amiche. Niente. Lui era perfetto, eravamo perfetti l'uno per l'altra. Ma i una litigata, noñ ha mai fatto nulla che non mi piacesse. Amo ogni suo difetto. Mi è rimasto nel cuore e non accenna ad andarsene. Anzi, passano i giorni e la sua assenza pesa sempre di piu.
Sab
30
Dic
2017
Innamorata del mio ex
Ciao a tutti. Non so piu che fare, le giornate passano e io non vado avanti, resto ferma qui. A pensare a lui. É iniziato tutto quasi 2 anni fa, io mi ero lasciata da un paio di mesi e non volevo trovarmi un altro ragazzo serio. Diciamo che volevo un po divertirmi. Ma ho incontrato lui, G. Un giorno mi ha scritto, siamo usciti un paio di volte fino al giorno in cui siamo andati a cena fuori e ci siamo messi insieme. Uscivo da una storia moolto complicata e quindi avevo comunque paura che lui mi potesse fare del male, perciò ero pronta a lasciarlo non appena mi avrebbe mostrato un lato di se che non appezzavo. E invece no..si é dimostrato perfetto. Nemmeno un litigio serio in quasi 2 anni di relazione, mi sentivo in un sogno. Stessi interessi, stesso modo di pensare. E col passare del tempo...mi sono innamorata. Uno di quegli innamoramenti che ti resta dentro forte, piu forte che mai. Ma...un mese fa...mi dice che vuole parlarmi. Dal nulla, non me lo aspettavo, avevamo progetti e vacanze programmate. Mi dice che non mi ama piu e che è finita. Ma le cose tra noi andavano a meraviglia, fino al giorno prima mi diceva che gli mancavo e tutte le cose carine che si dicono tra fidanzati. Ora il mio mondo é crollato. Mi sono buttata in serate, discoteche, baci a sconosciuti. Ed ad ogni bacio, ad ogni abbraccio...io immaginavo fosse lui. Non mi sono ovviamente spinta oltre al bacio ma...il fatto é che sto male. Ogni giorno ripenso a quando stavamo insieme, vorrei cosi tanto tornare indietro nel tempo, cercare di cambiare le cose. Lo amo ancora alla follia, lo vorrei qui vicino a me. Quando vedo qualcosa che mi fa ridere muoio dalla voglia di mandarglielo, di parlargliene. Era il mio punto fermo, la mia sicurezza. Piango ogni sera, mi manca tutto di lui. Tutto cio che voglio sarebbe baciarlo e accoccolarmi sul suo petto. Non so piu che fare per stare bene, a nulla serve uscire con le amiche se alla sera non faccio altro che pensare a lui e piangere. Rileggere le vecchie chat e ricordarmi dicquanto era dolce. Mi manca da morire.
Gio
28
Dic
2017
Senza Titolo
Esistono vari livelli di sfortuna nella vita, casuali, che non dipendono da noi, ma si può nascere in Niger in una baracca senza avere acqua pulita o in America in una reggia con 1358 stanze da letto, piscina e cameriera, non dipende da noi. Ma ci sono vari livelli di sfortuna, nascere nella povertà, perdere i genitori, essere vittime di abusi, essere dati in adozione. Ma il mio caso, e mi logora essere in questa categoria, è di chi nasce e il dolore gli viene inflitto dai propri genitori. Non mi hanno abbandonata, ma magari l’avessero fatto, magari avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amata. Invece no, ogni giorno della mia vita, 22 anni di tortura, e mai un giorno in cui io mi sia sentita speciale, voluta, amata o protetta. Questo è stato riservato solo a mio fratello più piccolo, e se io, primogenita, fossi stata maschio, non ci sarebbe stato un secondo figlio, perché l’importante era IL FIGLIO MASCHIO, tanto che mio padre si incazzó con mia madre quando si seppe che ero femmina. E poco importa se mio fratello è la più grande testa di cazzo presente oggi sul pianeta, ignorante come una capra, che nella vita l’unica cosa che sa fare è cavarsela,non costruire qualcosa, e ha una faccia da ebete che io una persona così brutta in vita mia non l’ho mai vista e grazie a dio non abbiamo manco un capello in comune. A volte mi chiedo (e se lo chiedono anche molte altre persone) come sia possibile che io sia nata e cresciuta in questa maniera vivendo con individui simili, con una mentalità gretta, maschilisti fino allosso, persino mia madre. Ho vissuto 22 anni senza mai sssere protetta. Eppure vedo altre donne, ragazze, bambine, essere “custodite “ da fratelli e genitori, ma mai ho provato in vita mia un senso di protezione, di essere speciale, voluta, ho sempre badato da sola a me stessa. Qualcuno mi ha detto “alla fine potrai dire di aver fatto tutto da sola! Sai che orgoglio!” Orgoglio? È orgoglio essere disprezzata ogni giorno della mia vita? È orgoglio essere sola, non poter contare su una madre e un padre? Piangere ogni sera nel letto, e non solo la sera, anche di giorno, e mai nessuno che se n’è accorto? Aver paura di tutto, anche di dire “mamma sono triste” e pensare di ricevere un abbraccio, e non riceverlo. Perché quando gliel’ho detto, lei non ha detto nè fatto nulla, indifferenza totale. E posso scappare in capo al mondo, ma non posso scappare dal fatto che non c’è e non c’è mai stato al mondo una mamma e un papà a volermi una briciola di bene. Quante volte mi addormento la sera e spero di non svegliarmi più.
Gio
28
Dic
2017
Senza Titolo
Esistono vari livelli di sfortuna nella vita, casuali, che non dipendono da noi, ma si può nascere in Niger in una baracca senza avere acqua pulita o in America in una reggia con 1358 stanze da letto, piscina e cameriera, non dipende da noi. Ma ci sono vari livelli di sfortuna, nascere nella povertà, perdere i genitori, essere vittime di abusi, essere dati in adozione. Ma il mio caso, e mi logora essere in questa categoria, è di chi nasce e il dolore gli viene inflitto dai propri genitori. Non mi hanno abbandonata, ma magari l’avessero fatto, magari avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amata. Invece no, ogni giorno della mia vita, 22 anni di tortura, e mai un giorno in cui io mi sia sentita speciale, voluta, amata o protetta. Questo è stato riservato solo a mio fratello più piccolo, e se io, primogenita, fossi stata maschio, non ci sarebbe stato un secondo figlio, perché l’importante era IL FIGLIO MASCHIO, tanto che mio padre si incazzó con mia madre quando si seppe che ero femmina. E poco importa se mio fratello è la più grande testa di cazzo presente oggi sul pianeta, ignorante come una capra, che nella vita l’unica cosa che sa fare è cavarsela,non costruire qualcosa, e ha una faccia da ebete che io una persona così brutta in vita mia non l’ho mai vista e grazie a dio non abbiamo manco un capello in comune. A volte mi chiedo (e se lo chiedono anche molte altre persone) come sia possibile che io sia nata e cresciuta in questa maniera vivendo con individui simili, con una mentalità gretta, maschilisti fino allosso, persino mia madre. Ho vissuto 22 anni senza mai sssere protetta. Eppure vedo altre donne, ragazze, bambine, essere “custodite “ da fratelli e genitori, ma mai ho provato in vita mia un senso di protezione, di essere speciale, voluta, ho sempre badato da sola a me stessa. Qualcuno mi ha detto “alla fine potrai dire di aver fatto tutto da sola! Sai che orgoglio!” Orgoglio? È orgoglio essere disprezzata ogni giorno della mia vita? È orgoglio essere sola, non poter contare su una madre e un padre? Piangere ogni sera nel letto, e non solo la sera, anche di giorno, e mai nessuno che se n’è accorto? Aver paura di tutto, anche di dire “mamma sono triste” e pensare di ricevere un abbraccio, e non riceverlo. Perché quando gliel’ho detto, lei non ha detto nè fatto nulla, indifferenza totale. E posso scappare in capo al mondo, ma non posso scappare dal fatto che non c’è e non c’è mai stato al mondo una mamma e un papà a volermi una briciola di bene. Quante volte mi addormento la sera e spero di non svegliarmi più.
Mar
26
Dic
2017
Le cose che sai ma che fingi di non sapere
Ci siamo incontrati di nuovo nel posto più impensabile. Mai avrei creduto che ci potessimo vedere nella città in cui sono cresciuta, dove ho imparato a vivere un'infanzia che rimpiango.
Ci siamo salutati, abbiamo passeggiato, abbiamo parlato. Più tu che io. Ti ho ascoltato balbettare, e ogni volta che succedeva mi sprofondava il cuore nello stomaco. Non ce la faccio, continuo a trovarla una cosa carina, ma lo tengo per me. Continuo a trovarti carino, nonostante i difetti. Mi ispiri sempre una certa dolcezza.
Ieri notte ho sognato che mi riempivi di insulti, che mi odiavi. Forse mi odi davvero ma non me lo dici per cortesia. Avrei voluto dirtelo, ma avevo paura fosse inopportuno. Eppure ci ho pensato per tutto il tempo che siamo stati assieme. Avrei voluto dirti che ti voglio bene, mentre in un momento inaspettato mi hai stretto le spalle con il braccio. Per un attimo mi sono sentita leggera. Mi chiedo cosa avrebbe potuto pensare la gente per strada. Guardavo dritta verso il marciapiede e non tiravo più su la testa.
"Non so come chiamarti", poi mi hai detto.
"Basta che non mi chiami vecchia", ho risposto io.
A me andrebbe bene pure se mi chiamassi stupida, io ti chiamerei cretino a ruota. Ci diciamo a distanza di sicurezza di volerci bene per glissare su cose che non hai davvero voluto risolvere. Cose che come hai messo in mezzo hai distrutto. Non era destino, non era momento, non era niente di niente. Un errore madornale. Eppure io ne pago ancora le conseguenze emotive.
Chi cazzo sei tu per esserti rubato tutto quell'affetto per poi buttarlo da qualche parte, accartocciato e a pezzi. Come diamine ti sei permesso, mi domando. Eppure non riesco davvero ad avercela con te. Questa scottatura che mi hai lasciato chissà quando sarà davvero cicatrice.
"Mi ha fatto piacere rivederti qui", e anche per me lo è stato. Sei freddo, anche se dici cose belle. Non so se percepisci anche tu quanto cazzo ti stai forzando.
Ti avrei salutato con un abbraccio, come quello di un anno fa che non mi dimentico.
Ti avrei salutato con uno schiaffo.
Ti avrei salutato con un bacio sulla guancia, seguito da un vaffanculo.
Avrei fatto tante cose, ma tutte avrebbero rovinato ulteriormente la situazione.
E allora continuiamo a parlarci senza guardarci negli occhi. Continuiamo a volerci bene, perché altro non possiamo volerci.
Mar
26
Dic
2017
Alla fine tutto sale a galla; speravo tanto d'essermi sbagliato
Tutto sale a galla dopo un po'. Come la merda.
Avevo preso un periodo di pausa dal gruppo di "amici" che frequento da anni. Sentivo che c'era qualcosa che non andava, l'ho sempre avvertito. Sentirsi inadeguati in ogni situazione, troppo diversi, osservare un rapporto di "amicizia" emotivamente sbilanciato. Rapporto che non è mai esistito; ho raccolto gli indizi e questa è la sentenza.
Mi hanno chiesto questo favore. Ma certo, posso mai lasciare nei guai un amico? Posso mai non aiutarlo e laciare che si intristisca?
Ma quando concedere, e chiedere, il favore diventa abitudine, per poi esser lasciato solo quando un piccolo aiuto sarebbe stato di conforto, uno inizia a porsi delle domande. E va in cerca di risposte. E scopre, tassello dopo tassello, di aver vissuto con un paio di meravigliosi occhiali costruiti ad hoc per osservare il mondo secondo una propria visione ottimistica, ma totalmente sbagliata.
Chiudi un occhio Tars, è colpa tua sei troppo selettivo. Sei troppo arrogante, Sei troppo. Sei di troppo.
Essere di troppo, era questa la sensazione; come quando si viene ricevuti a casa di un estraneo e ci si sente a disagio.
"Ma non è che potresti...? Ma per caso puoi...?" "Ma certo, non preoccuparti". Ecco, così queste persone si facevano puntualmente vive fino a poco tempo fa dopo settimane di sparizioni. Dovevo chiamare io, per poi ricevere buche e sole in quantità.
Ma credevo di esser io lo stronzo che andava cercando la presenza amica e rassicurante, credevo di avere troppa aspettativa, troppa pretesa. Così non mi sono fatto sentire, come ho detto.
E... Abracadabra, uno si rifà vivo: serve un passaggio al centro commerciale a lui e ad un suo amico perchè "Tizio non guida, Sempronio non c'è e Caio non ha più la macchina" .
Ci sono rimasto una merda, tutti i miei dubbi si sono rivelati fondati.
Non so più cosa fare. Sono gli unici che potrei frequentare normalmente, quei pochi amici di cui non ho mai dubitato a cui voglio seriamente bene abitano lontano, possiamo vederci una volta ogni 10 giorni...
Sono rimasto solo, queste vacanze le sto passando a casa fra libri e pc.
Che delusione.
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