Tag: maschilismo

Sab

01

Dic

2018

Femminicidio

Sfogo di Avatar di WendyJWendyJ | Categoria: Altro

Care persone che vi lamentate del termine "femminicidio".Purtroppo l'italiano ha dovuto adottare questo termine in quanto nel nostro """"""""""bel"""""""""" paese, in un lasso di tempo molto breve, una donna viene uccisa da un uomo che aveva direttamente o indirettamente dichiarato di amarla e/o si considerava al di sopra di lei come persona in quanto provvisto di pene. Pene che, puntualmente, usa al posto del cervello.No, non esiste una violenza meno grave rispetto alle altre.No, non è un modo per "impedire agli uomini di essere uomini", in quanto per esserlo basta essere nati con un pene e/o riconoscersi come persone di sesso maschile.Sì, merita una categoria a parte, perché il femminicidio non si limita a terminare la vita di una donna, ma a denigrare la vittima come persona: "tu sei nata con la vagina, quindi non sei importante come me che sono nato col pene, ed essendo nato con il pene sono il tuo padrone e devi obbedirmi".Sfortunatamente questo pensiero è ancora molto diffuso nel 2018, e la sensibilizzazione a riguardo è estremamente importante per sdradicarlo dalle menti nostre e delle future generazioni.
E, comunque, dire che il termine femminicidio è assurdo vi porta indirettamente a sostenere la violenza contro le donne.Ebbene sì.Pensateci bene: un ragazzino che sente da suo padre una frase del genere ogni volta che si cerca di sensibilizzazarlo a riguardo, potrebbe sentirsi giustificato a fare del male alla futura fidanzata, moglie, figlia... perché in fondo, lui è un uomo, e gli uomini, si sa, sono possessivi e aggressivi; quando l'ha vista con un altro dopo solo due anni ad averla seguita in strada e sui social, ha avuto una crisi di gelosia, è un crimine passionale!
Sì, è giusto che esista il termine "femminicidio".

Ven

05

Gen

2018

"Perché non hai denunciato?"

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

È una domanda lecita. 

Quel bastardo ti ha fatto del male, e tu non lo denunci?

No, non l'ho denunciato. Perché? Perché le domande sono sempre le stesse: com'eri vestita, perché eri lì, eri ubriaca, avevi le mutande, eri da sola, sei sicura che sia accaduto.

Bloccata dalla paura non l'ho fermato, non avevo segni, non c'erano prove. La mia parola valeva quanto la sua. Se io avessi detto che non mi ero ribellata, una qualsiasi giuria avrebbe detto che ero consenziente. Non importa se ero terrorizzata, se mi sono sentita come se mi infilassero qualcosa dentro a forza, se lui non si è posto il problema di essere sicuro che gradissi la cosa: per loro sarei stata consenziente lo stesso.

Per non parlare dei commenti di chi non sa niente.

Quando ho provato a raccontarlo, il primissimo commento è stato: "Dovresti ringraziare che sia accaduto, brutta come sei è già tanto se hai preso un pene." mi ha ferita parecchio.

Per questo schifo le donne non denunciano, ecco perché. 

Gio

28

Dic

2017

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di blackpanterblackpanter | Categoria: Accidia

Esistono vari livelli di sfortuna nella vita, casuali, che non dipendono da noi, ma si può nascere in Niger in una baracca senza avere acqua pulita o in America in una reggia con 1358 stanze da letto, piscina e cameriera, non dipende da noi. Ma ci sono vari livelli di sfortuna, nascere nella povertà, perdere i genitori, essere vittime di abusi, essere dati in adozione. Ma il mio caso, e mi logora essere in questa categoria, è di chi nasce e il dolore gli viene inflitto dai propri genitori. Non mi hanno abbandonata, ma magari l’avessero fatto, magari avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amata. Invece no, ogni giorno della mia vita, 22 anni di tortura, e mai un giorno in cui io mi sia sentita speciale, voluta, amata o protetta. Questo è stato riservato solo a mio fratello più piccolo, e se io, primogenita, fossi stata maschio, non ci sarebbe stato un secondo figlio, perché l’importante era IL FIGLIO MASCHIO, tanto che mio padre si incazzó con mia madre quando si seppe che ero femmina. E poco importa se mio fratello è la più grande testa di cazzo presente oggi sul pianeta, ignorante come una capra, che nella vita l’unica cosa che sa fare è cavarsela,non costruire qualcosa, e ha una faccia da ebete che io una persona così brutta in vita mia non l’ho mai vista e grazie a dio non abbiamo manco un capello in comune. A volte mi chiedo (e se lo chiedono anche molte altre persone) come sia possibile che io sia nata e cresciuta in questa maniera vivendo con individui simili, con una mentalità gretta, maschilisti fino allosso, persino mia madre. Ho vissuto 22 anni senza mai sssere protetta. Eppure vedo altre donne, ragazze, bambine, essere “custodite “ da fratelli e genitori, ma mai ho provato in vita mia un senso di protezione, di essere speciale, voluta, ho sempre badato da sola a me stessa. Qualcuno mi ha detto “alla fine potrai dire di aver fatto tutto da sola! Sai che orgoglio!” Orgoglio? È orgoglio essere disprezzata ogni giorno della mia vita? È orgoglio essere sola, non poter contare su una madre e un padre? Piangere ogni sera nel letto, e non solo la sera, anche di giorno, e mai nessuno che se n’è accorto? Aver paura di tutto, anche di dire “mamma sono triste” e pensare di ricevere un abbraccio, e non riceverlo. Perché quando gliel’ho detto, lei non ha detto nè fatto nulla, indifferenza totale. E posso scappare in capo al mondo, ma non posso scappare dal fatto che non c’è e non c’è mai stato al mondo una mamma e un papà a volermi una briciola di bene. Quante volte mi addormento la sera e spero di non svegliarmi più.

Gio

28

Dic

2017

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Esistono vari livelli di sfortuna nella vita, casuali, che non dipendono da noi, ma si può nascere in Niger in una baracca senza avere acqua pulita o in America in una reggia con 1358 stanze da letto, piscina e cameriera, non dipende da noi. Ma ci sono vari livelli di sfortuna, nascere nella povertà, perdere i genitori, essere vittime di abusi, essere dati in adozione. Ma il mio caso, e mi logora essere in questa categoria, è di chi nasce e il dolore gli viene inflitto dai propri genitori. Non mi hanno abbandonata, ma magari l’avessero fatto, magari avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amata. Invece no, ogni giorno della mia vita, 22 anni di tortura, e mai un giorno in cui io mi sia sentita speciale, voluta, amata o protetta. Questo è stato riservato solo a mio fratello più piccolo, e se io, primogenita, fossi stata maschio, non ci sarebbe stato un secondo figlio, perché l’importante era IL FIGLIO MASCHIO, tanto che mio padre si incazzó con mia madre quando si seppe che ero femmina. E poco importa se mio fratello è la più grande testa di cazzo presente oggi sul pianeta, ignorante come una capra, che nella vita l’unica cosa che sa fare è cavarsela,non costruire qualcosa, e ha una faccia da ebete che io una persona così brutta in vita mia non l’ho mai vista e grazie a dio non abbiamo manco un capello in comune. A volte mi chiedo (e se lo chiedono anche molte altre persone) come sia possibile che io sia nata e cresciuta in questa maniera vivendo con individui simili, con una mentalità gretta, maschilisti fino allosso, persino mia madre. Ho vissuto 22 anni senza mai sssere protetta. Eppure vedo altre donne, ragazze, bambine, essere “custodite “ da fratelli e genitori, ma mai ho provato in vita mia un senso di protezione, di essere speciale, voluta, ho sempre badato da sola a me stessa. Qualcuno mi ha detto “alla fine potrai dire di aver fatto tutto da sola! Sai che orgoglio!” Orgoglio? È orgoglio essere disprezzata ogni giorno della mia vita? È orgoglio essere sola, non poter contare su una madre e un padre? Piangere ogni sera nel letto, e non solo la sera, anche di giorno, e mai nessuno che se n’è accorto? Aver paura di tutto, anche di dire “mamma sono triste” e pensare di ricevere un abbraccio, e non riceverlo. Perché quando gliel’ho detto, lei non ha detto nè fatto nulla, indifferenza totale. E posso scappare in capo al mondo, ma non posso scappare dal fatto che non c’è e non c’è mai stato al mondo una mamma e un papà a volermi una briciola di bene. Quante volte mi addormento la sera e spero di non svegliarmi più.

Lun

06

Nov

2017

Cultura dello stupro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Da quando Asia Argento ha avuto le palle di denunciare le molestie subite, tanti altri stanno trovando il coraggio. Un mio contatto Facebook ha fatto dell'ironia creando un hashtag "molestie per tutti". Gli ho chiesto di rimuovere il post perché lo trovavo inappropriato, lo stronzo ha detto che prendeva in giro "chi calvacava l'onda" e non le vittime e che io ero l'unica a non capire l'ironia. Questa non è ironia, questa è cultura dello stupro. Non si può ridere di queste cose, feriscono chi come me le molestie le ha subite davvero. Non fa ridere. Non fa assolutamente ridere. Fa schifo, per non dire che fa piangere. Ancora una volta mi sento ferita e umiliata, perché un idiota non ha capito il mio malessere nei confronti di questo argomento.

Mar

04

Ott

2016

Tiè

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Visto che il maschilismo è un tema in voga sul sito ho deciso di sfogarmi anch’io. (Tiè!)

Generalmente quando si cerca di spiegare ai maschilisti perché il loro modo di pensare è demmerda si parla delle cose più ovvie: l’ingiustizia, il controllo dell’altro, la mancanza di libertà, di autodeterminazione, l’umiliazione e altro.

Secondo me questo è sbagliato.

Non perché questi argomenti siano fasulli ma perché al maschilista non gliene frega un cazzo di come stanno le donne. Possiamo descrivergli il nostro senso d’angoscia, la paura di girare da sole, il fastidio per i complimenti inappropriati, per le etichette, per le regole alla cazzo… ma non capiranno, non capiranno mai.

Perché essere maschilisti è fondamentalmente una questione di comodo.

Un modo di ragionare così demmerda è sempre stato un mistero, per me, perciò ho cercato di capirlo.

Immaginiamo di stare ad un sontuoso banchetto. Immaginiamo di aver pagato una bella cifra per essere lì. Facciamo per prenderci una tartina ma un cameriere ci ferma, transenna tutto e ci dice che non possiamo mangiarle.

Il maschilista, quando vede una scintilla di autonomia in una donna, reagisce con la stessa rabbia e sconcerto che proverebbe chiunque in quell’occasione.

Siamo delle cazzo di tartine, per loro. Non abbiamo volontà, non abbiamo libertà, siamo divise in più o meno appetibili ma, sostanzialmente, siamo tutte uguali. Non mangiano quelle che sono già state morse e quelle vecchie sono da buttare. Delle tartine, uguali uguali.

È tristissimo ma è così. Non c’entra nulla l’essere maiali o meno: ci sono maschilisti che non toccano una donna neanche morti. Non c’entrano gli istinti, c’entrano le idee e le percezioni.

Per questo un maschilista non capirà mai il senso di costrizione e di prigionia che provano le donne con loro. Sì, tutte le donne: non esiste creatura al  mondo cui piaccia una vita da sottomessa. Possono esserci famiglie in cui le donne vengono tirate su con un tale senso di inadeguatezza che talune accettano la cosa, ma di certo non lo fanno di buon grado. E, soprattutto, non lo fanno per sempre. Presto o tardi, il maschilista viene mandato a male. E che fa, il saggio? Per ripararsi si barrica nella stessa mentalità che l’ha portato a essere mollato: “Troiaaaaaa!” Non ci mettiamo in discussione che se no cade l’intonaco, eh?

I maschilisti non possono smettere di esserlo perché, altrimenti, non saprebbero come approcciarsi alle donne.

Immaginiamo ora di vedere una tartina che ci cammina per casa. Non ne saremmo forse sconvolti e terrorizzati? Non lo crederemo un fenomeno contro natura, un pericolo,  da eliminare a tutti costi, anche schiacciandolo con un piede?

I maschilisti sono fortemente spaventati dalle donne libere, per questo cercano di schiacciarle, denigrandole, insultandole e limitando la loro libertà. Pongono regole e limiti, sperando di sottometterle, fanno la voce grossa, millantano, fierissimi, che loro sono veri uomini. Sono insultanti, umilianti, violenti, in molti casi. E giustificano (alcuni pure vantandosi!) tutto questo come “carattere forte”.

Il fatto di cui i maschilisti sono tragicamente inconsapevoli è che questa non è forza. La rabbia è solo un’altra faccia della paura. Ci arrabbiamo quando ci sentiamo aggrediti. E i maschilisti si sentono aggrediti da tutti. Vedono la libertà come un pericolo, le compagne come nemiche, il mondo come un posto orrendo. E reagiscono con la violenza, il ricatto e la coercizione.

Dietro il loro giocare ai maschi alpha, ci sono solo esserini spaventati. Sono bambini. Bambini insicuri, che fanno la voce grossa perché hanno paura: “Se non fai questo, non ti sto più amico.”

I maschilisti credono che la repressione sia la soluzione per una buona relazione: no,  nessuna persona che ne reprime un’altra potrà mai essere guardata con amore. Nella migliore delle ipotesi (ma proprio la migliore) tutto ciò che avranno sarà paura.

Provo una grandissima pena, per loro, perché si perdono tutti gli aspetti più belli della coppia: l’amore sincero, libero da dogmi e ricatti, la confidenza, la complicità, le risate, lo stare bene assieme. Tutte queste cose, i maschilisti non le avranno mai perché, sotto sotto, ci saranno sempre la sfiducia e la paura.

Alla fine il loro maschilismo si ritorcerà contro di loro perché si troveranno soli o, al massimo, con persone così destabilizzate (per accettare una cosa del genere devi esserlo) che non potranno mai essere una compagnia serena.

Cercare di ragionare con i maschilisti è inutile: sono attaccati a paradigmi di mille anni fa, quanto volete che sia flessibile, veloce e abile il loro cervello? Credono che il mondo sia bianco o nero: le donne sono tutte troie. Tutte. O ci sono le sante e le troie. Applicano agli altri regole che non valgono per loro stessi. Vedono solo il proprio punto di vista. Accettano acriticamente qualsiasi idea (semplice) che gli faccia comodo.  Le loro argomentazioni solo illogiche.

Il maschilista doc fa scappare pure la voglia di bestemmiare commentando con frasi come: “Vabbè, vabbè questa è la tua opinione, non sono d’accordo” (ma non spiega perché) oppure (e personalmente mi salgono parecchie madonne quando lo leggo)  “Non è vero: a me è successo questo” (che è come vedere una stella cadente e credere che siano in procinto di cadere tutte le altre). E per tacere delle teorie fantascientifiche spacciate per scienza, che se no stacco tutto il calendario.

E poveretti quegli uomini che, dotati di cervello e senso critico, provano a farli ragionare: o sono froci, o cercano di conquistare il benestare delle donne per andarci a letto. Come se i Grillini che lo incitano su Twitter volessero farselo dare da Grillo.

Non li cambieremo mai. L’unica cosa da fare è lavorare sulla nostra autostima e imparare a non accettare mai etichette, definizioni e imposizioni.

In un paio di generazioni, i maschilisti estingueranno.

Fine del problema.

Dom

14

Ago

2016

maschilismo e scoregge

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

quanto odio il maschilismo!!vado alle superiori e in classe mia i maschi scoreggiano senza problemi, e ogni volta che uno fa una scoreggia tutti si mettono a ridere...però quella volta che sono stata io a scoreggiare, si è creato il panico in classe! tutti scandalizzati perchè una ragazza aveva scoreggiato! che poi manco sapeva da puzza...era solo rumorosa. anche noi donne abbiamo l'ano, quindi anche noi scoreggiamo!!! le scoregge sono un diritto di tutti!!!

Ven

01

Lug

2016

Basta ci avete rotto con maschilismo vs femminismo!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Io non sono uno che vuole farsi notare nell’ambiente virtuale, me lo impipo l’ambiente virtuale. Quindi non rompete i maroni con le solite questioni finto non finto, trol non trol, io voglio solo appellarmi agli uomini che passano da questo sito, iscritti e non iscritti, vade retro donne! Uomini veri però, quelli che ancora esistono come me e ce ne sono. Non se ne può più, in questo sito e anche fuori, di tutto questo femminismo dilagante, devastante!

Io sono orgogliosamente l’ultimo discendente di una famiglia di maschilisti e per me é un dato di fatto, non esiste maschilismo vs femminismo. CHE SONO STE SCEMENZE MODERNE!!!!!

Il mio tris nonno fu maschilista. Ho una foto che prende a calci la tris nonna, una goduria. Il mio bis nonno fu maschilista. Si narra in famiglia che legava alla cuccia la nonna e preferiva nel letto il cane da tartufo, almeno portava profitto e non rompeva i co…ni. Mio nonno fu maschilista, buon anima, quanto ha sofferto per colpa della nonna: la bastonava ma lei aveva la pelle dura e protestava continuamente, due palle, fino a quando poverino il nonno, gli è venuto il tunnel carpale e ha desistito dal bastonarla! Pensate la beffa, non è potuto andare nemmeno in infortunio! Per le sofferenza a causa della nonna, secondo me adesso é in  paradiso.

Mio padre è orgogliosamente maschilista e sa come far stirare le camicie a quella rompicaxxo di mia madre.

Quindi uomini uniamoci. Appello rivolto dunque non alla riscionerì (l’ho detta in francese) No a quelli rapati gambe petto e pippo e culio sopraciglie e unti di cremine. No quelli che ti fanno la linguaccia. No quelli che muovono l’anca eccetera,io mi appello agli uomini veri caxxo! Il mio scopo é riportare l’ordine naturale delle cose, la natura ci ha fatti così, maschi e femmine, predatori e prede,quindi la natura è ciò che conta. Io mi appello a uomini scorreggioni, ruttoni, pelosi, puzzolenti, barbuti, tripponi, grattoni, sputoni, racchione (creatori di racchi verdi dopo aspirazione nasale e sputazzo) che sanno come sottomettere una donna, come portarla al suo stato naturale: UNIAMOCI!

 Ma é giusto secondo voi, maschi del sito, che una donna con la scusa delle quote rosa ciuli il lavoro all’uomo? Che ciuli i lavori migliori per fare la bella vita mentre un ciulo così con i lavori duri se lo lo fa l’uomo? Alla faccia delle quote rosa, Basta!

Ah quanto amavo i flinghstone quando vedevo uno che trascinava la moglie con i capelli e se lei protestava, clavata!

Diciamo basta all’ingiustizia. Ve lo diamo noi a voi donne "tremate tremate, le streghe son tornate!" Le streghe ci han ciulato a noi uomini e la vendetta é vicina! Io ero sono e sarò maschilista doc nei secoli, e quando creerò il mio partito politico, e vincerà, farò in modo che il realismo dei fatti sia di insegnamento obbligatorio nelle scuole e sia istituito non Dante, con quelle foglie intesta, bensì come sommo scrittore, romanziere poeta autore,Verga!

 

Ven

28

Mar

2008

Maschilismo = Ignoranza

Sfogo di Avatar di onemomentonemoment | Categoria: Superbia

Mi sono davvero rotta le scatole di essere scambiata per segretaria solo perchè sono una donna e di dover sempre dimostrare di essere in gamba nel mio lavoro in quanto donna. Voi maschilisti sappiate che io:

  1. lavoro (guadagno + del doppio del mio compagno)
  2. mi occupo della casa e di cucinare (al 70%)
  3. curo me stessa (parrucchiere, estetista, abbigliamento...)
  4. farò la mamma (più di quanto il mio compagno farà il papà)
  5. "curo" il mio compagno con amore eccc...

E questo lo fanno tante e tante donne da sempre, e sempre di più. E voi uomini che fate oltre a lavorare? Riuscite a fare tutto ciò che facciamo noi? Aprite gli occhi e siate riconoscenti alle donne del loro splendore.