Tag: amore

Mar

22

Dic

2015

Gelosia portami via (io quella la odio)

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Io quella la odio. Io e L siamo migliori amici e la prossima volta che si mette in mezzo giuro che è una donna morta!

Capiscila tesoro bello: per lui non sei niente!!! sei solo una delle tante bambinette che soffre e che vuole un migliore amico gay solo per sembrare meno sfigata di quello che sei! e poi lo sbadieri al mondo come se fosse una borsa nuova di YSL ma in reltà sappiamo tutti benissimo che neanche lui (come me) ti sopporta più! capiscilo cazzo! ti rendi ridicola da sola! ma non vedi che io e lui siamo sembre insieme mentre tu trovi solo il tempo che resta! non fai niente per lui, vuoi solo scaricargli addosso i tuoi sfigaitissimi problemi da sfigata depressa e frigida quale sei! io e lui facciamo tutto insieme e io ci sono sempre per lui, sono io che lo consolo quando piange e che lo ascolto parlre per ore quand sta male, mentre tu sai solamente prenderlo per i sensi di colpa e metterlo delle condizioni di non poterti dire di no! E il bello è che quando ci vediamo fai tutta la carina e ne parli come se praticamente fosse tuo fratello ma ti prego, ti prego smettila perchè mi fai andare fuori dai gangheri! Non so ancora cosa mi impedisce di prenderti a sberle!

ti ha fatto quel cazzutissimo regalo solo perchè avevi speso soldi per un biglietto per lui senza neanche dirglielo e sei stata anche così sfigata da ammalarti, e dopo hai avuto la faccia tosta di postare la foto del regalo su tutti i social di questo mondo?!?!?!? il regalo che ha fatto a me è molto più profondo e significativo del tuo,riflette il nostro rapporto insomma! Io e lui siamo tutto, perchè passeremo le nosre vite insieme, e siamo niente, perchè dureremo per sempre. Tu e lui non siete.

La prossima volta che te ne esci con una delle tue cavolate da bimba speciale finisci non so dove, cara la mia ominima, e quindi ti conviene iniziare ad accettare il fatto che l'unica A della sua vita sono io.  

Mar

22

Dic

2015

Ma fammi capire... sembra non sia normale io!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ma sono anormale? Sono un po arrabbiata!

Abbiamo 30 anni tutti e 2, stiamo assieme da quasi 7 anni (ok sono tanti ma neanche così tanti da essere messi così, tra 20 anni cosa facciamo?).

Io sono una donna che fino dall'adolescenza ha sempre vissuto il sesso come parte integrante fondamentale della coppia. Sì amore... ma anche sesso. Se sto bene con il partner che ho, non dico che lo farei sempre ma quasi. Il mio uomo ultimamente, da almeno un annetto è di pensiero differente. Sembra che io lo debba sempre cercare, invogliare, altrimenti la media settimanale è 1 volta. E a me sembra un po' poca. All'inizio, i primi anni non era così... non capisco. 

 Altri problemi di coppia non mi sembra che ne sussistano. Ho provato a parlargliene ma sembra non capire. Gli ho fatto capire che per me la sessualità è importante e che se c'era qualcosa ne potevamo parlare. A lui sembra che vada bene 1 volta alla settimana e che, per dire, se per impegni si saltano anche 2 settimane prima di avere finalmente un rapporto "beh amen, che problema è mai". Mi sento malata io perché per me è un problema! Nel senso... io accuso la mancanza! E mi fa strano che lui, che è uomo... (e non ho avuto solo lui come uomo, ma alcune storie prima di lui, quindi so come la pensano anche altre tipologie di maschi) non dica nulla. Non so dei due sono io quella che pensa "ma uffa non ci vediamo per due settimane avrei voglia di...." e mi disturba un po' essere l'uomo con pensieri da uomo nella coppia. 

Ho provato mesi fa persino a fare battute ammiccanti sull'ipotesi di "più volte in un incontro amoroso", si è messo a ridere del dicendo "ma per chi mi hai preso"? (del tipo: ma non mi vedi? ma secondo te ce la farei?). Io sono un po avvilita. A 30 anni avere questi ritmi è normale? Poi per l'amor di Dio, quando lo facciamo è tutto bellissimo e va bene il discorso meglio la qualità che la quantità ma non vorrei fosse sintomo di altro.

 

A sentire lui, mi desidera, sessualmente gli piaccio mi ama ecc... però qualcosa non mi torna.

 

Detto molto fuori dai denti, sono stata con ex prima di lui che mi desideravano giornalmente o comunque dimostravano in maniera abbastanza focosa di non averne mai abbastanza di me e quando si presentava l'occasione o il momento la si sfruttava con passione e voglia reciproca. Mi spiace fare questi paragoni ma inveitabilmente ci si pensa! Lui credo che questo l'abbia capito... ma evita il discorso. Io amo lui e sto bene con lui ma sembra adagiato sugli allori. Ho provato persino la tecnica del "fargliela sudare", quasi invano e con pochi risultati. Che scatoleeeee!!

Mar

22

Dic

2015

Chiedo consiglio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo mesi di storia burrascosa ci riproviamo,dopo tre mesi di separazione con altri presupposti e sentimenti più forti.ricominciano i litigi.lui non sente amore da parte mia non mi vede coinvolta come lui.dopo l ultimo litigio mi lascia dicendomi che non sa più quello che prova,che è confuso vuole stare solo mi chiede dei giorni ma che io non glieli concedo. Come si possono mettere in dubbio i sentimenti? Gli piango al telefono un paio di volte ma poi non lo cerco più. Sono passate due settimane. ..sto male.a volte penso che sparire non si stata una grande idea ,altre che se si accorgesse di amarmi ancora mi cercherebbe. Voi che dite? 

Tags: amore

Lun

21

Dic

2015

Lui evita di fare l'amore con me

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti, ho trovato questo sito per caso e non so come iniziare questo "sfogo" (o come chiamarlo) ma non sopporto più il mio ragazzo perchè ultimamente evita di fare l'amore con me. Io ho 26 anni e lui 30 e ci conosciamo da due anni. Diciamo che abbiamo iniziato a farlo dopo un anno che ci siamo conosciuti e all'inizio lo vedevo più coinvolto, anche perchè era una cosa nuova intima per entrambi, conoscersi sessualmente, entrare finalmente in "contatto" ma negli ultimi mesi lo vedo sempre più distaccato. Non so come spiegarlo... ma vedo che proprio evita di fare l'amore con me, mi dice sempre che preferisce farmi stare "tranquilla", che vuole farmi riposare perchè mi vede stanca dal lavoro, che secondo lui a me non piace!!! Ma se io vengo da lui per volerlo fare come può dire che a me non piace????? Sono scema io o cosa? L'ultima volta che abbiamo discusso della cosa purtroppo abbiamo litigato e mi ha chiuso il telefono dicendogli che così non ce la fa più e che non gli piace (riferito al sesso). Capisco che forse sono iper attenta ma non ci posso fare nulla. Purtroppo mi sento sicura solo con le contraccezioni che prendo. Nello specifico adotto sia la spirale che la pillola (per ottenerle entrambe ho due ginecologhe diverse perchè mi vergognavo dire che sono fissata con l'anticoncezione, so che mi hanno spiegato che ho bassissime probabilità di rimanere incinta ma non mi fido). Inoltre faccio mettere a lui il preservativo e tassativamente lo faccio venire fuori. La sola idea che lui eiaculi dentro mi mette ansia. Quando eiacula fuori preferisco fargli mantenere il preservativo addosso per non far finire lo sperma nemmeno sulla mia pancia, quando insiste che se lo vuole togliere glielo permetto ma poi mi spruzzo lo spermicida sulla pancia perchè ho il terrore che possa colare e rimanere incinta (non sono una sedicenne per carità ma sono purtroppo fatta così, non c'è verso di cambiarmi). Da parte mia i rapporti mi piacciono, riesco a raggiungere l'orgasmo e sento intenso piacere mentre vengo e lui sta dentro ma vedo che ultimamente lui ha difficoltà. Soprattutto in prossimità dell'orgasmo suo a volte succede che perde l'erezione. Purtroppo vorrei che lui mi capisse di più piuttosto che pensare a se stesso, non voglio la responsabilità di un figlio ma al tempo stesso non voglio perdere lui perchè lo amo moltissimo. Che c***o devo fare? Sono scema a non voler diventare madre a 26 anni??? Avete consigli????

Lun

21

Dic

2015

Bisessualitá? O normalissimi pensieri?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Allora... sono una ragazza in crisi ormai da molto tempo, ho un ragazzo che amo moltissimo e che adoro. Con lui sono cosí felice e vorrei che la nostra storia continuasse per sempre, vedo la mia vita con lui. Premetto anche che il sesso con lui è fantastico, ho sempre voglia di farlo e la passione non è mai diminuita.

Ma c'è un ma...

Credo che mi piacciano anche le ragazze. Dico credo perchè non sono sicura che questa cosa sia vera o generata dall'ansia ossessiva. Penso e ripenso costantemente  a questa questione tutto il tempo. Non dormo piú di notte perchè mi vengono in mente pensieri e immagini con ragazze appena abbasso il controllo della mia mente...e non voglio che succeda perchè mi eccito e mi sento tremendamente in colpa.

Non riesco piú a fare amicizie o stare in compagnia di altre donne per paura di provare qualcosa. Non riesco a stare nella stessa stanza con mia madre o mia sorella...

Insomma non riesco piú a vivere in modo normale. Se vedo una bella ragazza ormai mi eccito automaticamente... ma non solo, con qualsiasi donna!

Se anche noto altri ragazzi belli o carini ultimamente mi sembra che non mi facciano nè caldo nè freddo...quando invece mi sono sempre innamorata di ragazzi e avuto relazioni con loro...

Non mi sono mai innamorata di ragazze ma mi eccito sessualmente a vedere il loro corpo...ma nonostante questo non ho alcun interesse ad avere relazioni con loro adesso o in futuro. Anche perchè sto benissimo con il mio ragazzo.

È normale?  

Tags: amore, ansia

Dom

20

Dic

2015

Non riesco...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non riesco a lasciare perdere il mio attuale ragazzo...dopo due anni di litigi e tradimenti di ogni tipo da parte di entrambi (i miei errori di conseguenza ai suoi, anche se non é giustificabile) mi sono resa conto che la nostra é una relazione insana e sono più i giorni in cui sto male con lui che quelli in cui sto bene, ma non mi riesco a staccare da lui. Anche lui se n'è reso conto che è meglio che ci allontaniamo ma dopo i primi due giorni a sentirci poco  abbiamo ripreso a sentirci e vederci per "vedere come va". Mi sto cominciando a preparare psicologicamente a lasciarlo andare, gli ho persino restituito le sue cose e i suoi regali pensando di potere così riuscire a pensarci meno ma non ci riesco. Se penso di dover vivere senza di lui, che nel bene o nel male c'è sempre nelle mie giornate, se penso di svegliarmi e non trovare un suo messaggio, se penso che non è più mio...mi si chiude completamente la fame e vorrei solo dormire. Se penso di vederlo un giorno con un'altra che non sono io impazzisco...piango sempre, mi basta pensare che devo lasciarlo che non riesco nemmeno a fare le cose piú basilari e mi sono anche data per malata a lavoro stando a vegetare nel divano per giorni ripensando di ingoiare di nuovo quei maledetti ansiolitici,che avevo smesso tempo fa. DEVO lasciarlo andare, so che mi sto autodistruggendo a restare perché lui non mi da quello che voglio...posso passare il resto degli anni ad accontentarmi ed aspettare che si stufi di tutto il male che c'è tra noi e mi molli lui e soffrire dopo ma so che razionalmente non ha senso...vedo in giro tante coppiette felici che si rispettano, che si amano e lo fanno vedere al mondo...lui perché non è così? Ho capito che non ci amiamo abbastanza ma perché proprio io una relazione così insana? Dopo di lui, mai più nessuno lo giuro. Penso alle cose belle che abbiamo fatto e che dobbiamo ancora fare, penso agli amici che ci legano, ai luoghi, al paese in cui é nato tutto, ai giorni di pace dopo le litigate colossali. Penso anche alle bugie e a tutto il male che mi ha fatto dopo tutto quello che gli ho dato, al suo non riuscire a mettermi al primo posto anche se si sforza, al suo non riuscire a darmi quelle attenzioni che vorrei anche se fa il possibile. Ho rifiutato meglio e scelto lui nonostante tutto e tutti. Non potrei comunque provare piú con nessuno quello che mi ha fatto provare lui e che continua a farmi provare nei pochi momenti di pace..il paradiso, che vale tutto l'inferno che abbiamo. Senza di lui preferisco non vivere. 

Ven

18

Dic

2015

non so che fare

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

sono fidanzata da 6 mesi ormai..la relazione più lunga che abbia mai avuto. Con lui sto benissimo..sia fisicamente e moralmente, per me farebbe di tutto e lo ha pure dimostrato in tutti i modi.. lo amo!
La cosa orribile è che anche se con il mio ragazzo sto benissimo, c'è un ragazzo nella mia scuola che mi attrae troppo fisicamente.. questo ragazzo ha la mia età ed è..come dire..un mio "ex", anche se sarebbe meglio dire amico con benefici. Lui mi ha insegnato come fare i preliminari.. come baciarmi..come fare tutto..abbiamo rotto perchè non me la sentivo di fargli un pompino e lui mi ha scaricato solo per questo. lui è stato il mio migliore amico dal primo liceo.. il primo ragazzo che ho amato ..cavolo un amore di 3 anni non si può dimenticare !!!! poi nel 4 anno di liceo incominciamo a scrivere e alla fine finisce che ci baciamo di nascosto..scappiamo dalle classi e ci prendiamo note disciplinare perchè non eravamo in classe per ore. poi finisce tutto solo perchè io non gli volevo fare un cazzo di pompino!!!!!!e qeusta malata relazione è durata solo 3 mesi circa.
appena ci siamo lasciati io cercavo in tutti i modi di ditrarmi e farlo ingelosire..tanto che ho fatto la figura della troia perchè mi sono messa con 3 ragazzi in un mese e io li calcolavo e li baciavo solo quando ci vedeva lui. Alla fine della scuola ho mallato qualsiasi ragazzo.. con l'estate senza vederlo ogni giorno a scuola sembrava che mi sono calmata..

Poi ho incontrato il mio attuale ragazzo e mi sono dimenticata di qualsiasi ragazzo esistente sul pianeta..peccato che il mio compagno di scuola sembra provenire da un altro sistema solare.. ma dettagli. con il mio ragazzo come già detto sto una favola..ma quando vado a scuola è li che succede l'inferno.. lo vedo sempre e in più sembra che ci provi con una mia amica e io sono troppo GELOSAAAA. ah e pure lei sa tutto quello che ho passato con lui!!! che amica di merda. lei ci sta .. fa la simpatica con lui e si abbracciano quando sanno che li vedo. lui invece a me non mi calcola..mi offende sempre e mi umilia

quando invece non lo vedo scompare tutto..penso al mio fantastico ragazzo. io non amo l'altro. so che è solo attrazione fisica.. anche se arrossisco anche quando gli sono vicina.. si dice che l'amore è quando lui ti fa arrossire per delle semplici cose..ma anche quando non ti imbarazzi con il tuo lui..beh ecco .. con il mio ragazzo non mi imbarazzo....con il mio comoagno di scuola arrossisco..non so che fare

NON SO CHE FARE.. sto male solo qusndo lo vedo..ho cercato di cambiare scuola ma non mi lascia mio padre.
Amo il mio ragazzo più di qualsiasi altro essere vivente e non . Ma mi sento male..mi se to in colpa perchè penso al mio compagno di scuola...HEEELPPP!!!! 

Ven

18

Dic

2015

Chiamiamolo fidanzato

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Il tuo atteggiamento mi delude pienamente.

Piangi miseria a tal punto da dirmi che quest'anno sarà difficile addirittura farmi il regalo di compleanno, però so che i soldi te li giochi, dove vai vai so che stai fumato (che poi possiamo aprire un'immensa parentesi su questo, mi fai la terza guerra mondiale per un bicchiere di vodka o perchè a volte torno dopo un certo orario, però se tu fai il cazzo che vuoi e torni quando cazzo ti pare, ottimo! E poi...hai dei vizi? La vita è tua, io non sono una santarellina e non ti rompo il cazzo...a me può dispiacere un po', soprattutto perchè sei molto giovane, ma basta che non vieni a rompermi la minchia, perchè non ne hai proprio il diritto.)

Chiusa l'immensa parentesi, torniamo a noi. A me non frega proprio un cazzo del tuo regalo, a me importa della tua presenza, se non vuoi farmelo e spendere i tuoi soldi in altro, ok, basta che non mi prendi per il culo ostentando il tuo "impoverimento".

Sono perfettamente cosciente del tuo desiderio di divertimento: è evidente. Ultimamente sparisci giornate intere per motivi ignoti (e io sono una che è altamente comprensiva quando esci o hai da fare, perchè è un tuo pieno diritto avere una vita al di fuori di me), non sei più dolce come prima, ti incupisci senza motivo, ti annoi e sei spesso indifferente. Su questo, non è colpa tua, non posso costringerti ad re-interessarti a me. Però sii chiaro sotto questi atteggiamenti, dì semplicemente che non vuoi più stare con me, perchè in questo momento mi sento costantemente abbandonata, insicura e non amata.

Ven

18

Dic

2015

...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Sono un ragazzo di 23 anni e a Capodanno è un anno che sto con una bellissima ragazza di 18 anni. Io amo alla follia la mia ragazza. È una ragazza allegra, intelligente, solare, bellissima. Io amo passare il tempo con lei, peró.. Ormai quasi un anno che stiamo insieme, e ancora non abbiamo fatto l'amore. Sono molto paziente, aveva 17 anni quando ci siamo messi insieme, gliel'ho fatto capire che volevo e lei voleva aspettare ancora un po'. Poi ad agosto ha compiuto 18 anni. E la notte del suo diciottesimo compleanno stava per succedere però si è fermata dicendomi di aver paura ma non sapeva per cosa. Ci "tocchiamo" però non vuole andare oltre. Che devo fare per convincerla? 

Tags: amore

Gio

17

Dic

2015

La mia professoressa di fisica

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Probabilmente quelli che leggeranno questo racconto non ci crederanno mai a quello che mi è successo, ma vi do la mia parola che è tutto vero!  Ero al 3 superiore e posso dire di aver conosciuto un angelo in carne ed ossa. La mia professoressa di fisica era una bella donna sulla quarantina. Era bionda naturale, con un viso delicato e la pelle chiara. Io non avevo ancora compiuto sedici anni, quando entrò in classe per la prima volta.Ma la cosa che mandò tutti subito su di giri, fu il fatto che indossava una gonna corta di qualche centimetro sopra il ginocchio. Le sue gambe erano una visione che scatenava molte fantasie in noi maschietti, a quell’età bramosi di sesso come un branco di lupi affamati.I più malandrini pensarono di staccare il pannello anteriore della scrivania, per sbirciare meglio sotto le sue gonne. Naturalmente, tutti cercavano di conquistare la sua attenzione. Ma io diventai presto il suo preferito. La facevo sorridere. Quando spiegava qualcosa alla lavagna, se dimenticava una parentesi tonda in una formula, dicevo a voce alta: "Chiuda la parentesi, professoressa, che fa freddo." E altre cose del genere. Avevo sempre la battuta pronta.Aveva un metodo di insegnamento non ordinario. Fu lei a inventare il V.A.S.. Il cosiddetto "voto a sorpresa". Consistenza essenzialmente in un voto che nulla aveva a che fare con la sua materia. Il voto a sorpresa poteva essere assegnato per qualsiasi cosa. Se per esempio qualcuno arrivava in ritardo, magari atteggiandosi un po’ per far vedere una nuova maglietta, si prendeva un 7 v.a.s.. Se la lezione stagnava e in classe ci si annoiava, una battuta che faceva ridere risollevando gli animi si beccava un 8 v.a.s..Io avevo un bel po’ di 8 v.a.s., ma nella sua materia ero una frana. La fisica non riusciva a entrarmi in testa. Ma visto che ero brillante e simpatico, la professoressa decise di interrogarmi a ogni sua lezione. Quando arrivava in classe, dovevo alzarmi e andare alla lavagna. Lei aveva quattro lezioni a settimana, e ogni volta ero il primo degli interrogati. Talvolta, l’unico.Niente da fare, la fisica non riusciva a entrarmi nella testa. Lei mi faceva qualche domanda e poi sorridendo mi rimandava al mio posto. 3! Ogni volta un 3. Ne avevo collezionato talmente tanti da entrare nei guinness dei primati!. Quando l’anno scolastico stava per terminare il mio rendimento in fisica faceva pena, ma avevo un bella sfilza di 7 e 8 v.a.s., che andavano un po’ a compensare i 3. La media totale, comunque, non superava il 4 e mezzo.Ero il suo preferito, e lei mi disse che se all’ultima lezione avessi preso la sufficienza mi avrebbe promosso ugualmente.Studiai per giorni, e l’ultimo giorno di lezione mi presentai convinto di farcela. Mi fece domande semplici, voleva aiutarmi. "4!" disse alla fine. "Stai migliorando." E sorrise. Era davvero bella, quando sorrideva sembrava che l’aula s’illuminasse.Ero sempre il suo preferito, la facevo sempre sorridere con le mie risposte brillanti, perciò alla fine della lezione mi chiamò da parte e disse che sarebbe tornata il mercoledì per gli scrutini. Prima di riunirsi con gli altri professori, mi avrebbe interrogato di nuovo. "Preparati per bene, e se rispondi ti promuovo."Mi presentai di buon mattino. La scuola era già chiusa. Lei mi interrogò di nuovo. Non c'è nulla da fare. Abbastanza dispiaciuta, disse che mi avrebbe rimandato a settembre. Ma poi aggiunse una cosa che riempì la mia estate di felicità. "Facciamo così, ti darò qualche lezione privata prima degli esami di riparazione." E quindi mi lasciò il suo numero di telefono. "Chiamami, quando torni dalle vacanze" disse con quel sorriso speciale.E così feci. Naturalmente, durante tutta l’estate non pensai neanche lontanamente ai libri. Il manuale di fisica non era entrato neppure per un momento nei miei pensieri. Dopo ferragosto la chiamai, mi diede l’indirizzo e andai a casa sua.Era una casa molto diversa dalla mia. Non sapevo come potevano essere le case delle professoresse di fisica, ma la sua mi sembrò un’abitazione fantastica. Non c’erano formule appese ai muri, come mi ero immaginato, ma bei quadri e stampe antiche alle pareti, molti libri, e più d’un tappeto sul pavimento."Vieni" disse. E mi portò in quello che doveva essere il suo studio. Anche lì una grande libreria, una capiente scrivania, diverse sedie e un divano. La casa non mostrava la presenza di altre persone. "Sono separata" disse, come per rispondere a una mia muta domanda. Feci un gesto con il capo, come per dire che capivo. In realtà, non sapevo nulla di separazioni. A quel tempo pensavo che se un giorno mi fossi innamorato e poi sposato sarebbe stato per sempre.Indossava una gonna celeste a piegoline e una T-shirt di una tonalità più chiara dello stesso colore, tanto scollata da provocarmi delle vertigini se ci andavo con gli occhi sopra, cosa che cercavo con tutta l’anima di non fare. Eravamo quasi della stessa altezza.Mi fece accomodare accanto a lei e aprì il libro. La sua vicinanza mi provocava un certo nonsocché di indefinibile. Non le ero mai stato così vicino. Le nostre gambe quasi si toccano, e continuavo a fare una fatica bestiale per non guardare dentro la scollatura della T-shirt. Lei era perfettamente consapevole del mio imbarazzo. Avevo sedici anni e la mia esperienza sessuale consisteva essenzialmente in un numero imprecisato di baci con due o tre ragazzine, alcuni toccamenti piuttosto calorosi su una panchina del parco, e, solo per una volta, una sega che mi fece una ragazzina di quindici anni, senz’altro molto più esperta di me, vista la facilità con cui tirò giù la lampo degli jeans e la destrezza con la quale in poche mosse mise il mio uccello all’aria, cominciando a smanettarlo sempre più velocemente finché non venni tra le sue mani. La prima volta della mia vita che venivo tra le mani di una donna. Anche se dire "donna" riferito a una ragazzina di quindici anni oggi mi pare una parola grossa. Allora mi sembrava normale. Ma era una ragazzina facile e io non ero certo il primo al quale faceva il servizietto, visto il codazzo di maschietti che sbavavano dietro di lei.Su quell’episodio ci campai per mesi. Nel senso che per mesi mi feci delle seghe, ripensando alla sborra che colava tra le mani dell’amichetta.Ecco, se queste erano state fino ad allora le mie esperienze sessuali, immaginate cosa potessi provare stando vicino a una bella donna di quarant’anni. Un complesso di Edipo all’ennesima potenza, anche perché aveva giusto l’età di mia madre.La prima mezz’ora di lezione passò quasi tranquillamente. Dal canto mio cercavo di concentrarmi sulla materia, gli occhi fissi sul libro e su un quaderno dove lei ogni tanto scriveva qualcosa."Facciamo una pausa" disse, posando una mano sulla mia gamba. "Ti preparo una spremuta di arancia."Riuscii a mugolare un sì stentato. Quella mano mi aveva sconvolto. La sera, a casa, mi feci una sega, ripensando alla sua mano, al seno che s’intravedeva sotto la maglietta, alle sue gambe. Desideravo la mia professoressa di fisica più d’ogni altra cosa al mondo. Avrei voluto sposarla. Sì, avrei voluto sposarla e stare per sempre accanto a lei. Decisi seduta stante che sarei diventato un grande fisico, da premio Nobel, così anche lei si sarebbe innamorata di me.Il giorno seguente, la professoressa di fisica indossava una gonna di seta leggermente più corta e una magliettina più aderente dell’altra ma altrettanto scollata e, per quanto potevo vedere, non aveva reggiseno.Ci sedemmo alla solita scrivania, e facevo fatica più del giorno prima a seguire la lezione. Ero continuamente distratto dal suo seno che ogni tanto sfiorava il mio braccio. Quando poi tendeva la schiena all’indietro per sgranchirsi le spalle, la gonna di seta scivolava lungo le sue gambe scoprendole quasi del tutto. Già pensavo che quella sera mi sarei fatto una sega memorabile.Ero sudato, e non solo perché quell’agosto faceva un caldo insopportabile."Senti" disse. "Tu non riesci a concentrarti, che hai?"Cosa potevo rispondere? Cosa poteva rispondere un ragazzino di sedici anni?"Niente" risposi. "Fa caldo.""Hai caldo? Anch’io ho caldo. Vieni con me" aggiunse, posandomi di nuovo una mano sulla gamba, stavolta pericolosamente vicino all’inguine.Ebbi una reazione immediata. Il mio uccello guizzò e mi premette con forza sugli jeans. Lei se ne accorse."Ah, birichino" disse, dandogli un leggero colpetto, come a un ragazzino sorpreso a compiere una marachella.Sudai ancora di più. Dovevo certamente avere il volto paonazzo. Ero in piena crisi d’imbarazzo.La professoressa si alzò e mi prese per mano. Andammo in cucina, aprì il freezer e cacciò fuori una vaschetta di gelato, riempiendo poi due bicchieri. Mangiammo il gelato con piacere, anche se io non riuscivo a essere brillante come mio solito. D’altra parte, come potevo esserlo. Mentre portava il cucchiaino colmo di gelato alla bocca, gliene cadde un poco sul petto. Lei lo raccolse con un dito e lo leccò. Quel gesto mi fece girare la testa. Il bicchiere per poco non mi cadde in terra. Al colmo dell’imbranataggine, me lo rovesciai completamente sulla maglietta e sui pantaloni. Lei si fece una gran risata.Mi condusse in bagno e mi sfilò la maglietta e quindi mi disse di togliermi i pantaloni."Li sciacquerò, in meno di un’ora saranno asciutti. Hai detto che avevi caldo, no? Ecco, ora in mutande ne avrai meno." E rise, come solo lei sapeva fare. "Anzi, sai che facciamo? Ci facciamo una doccia" aggiunse, mentre già si toglieva la T-shirt.Rimasi a bocca spalancata, quando il suo seno si mostrò in tutta la sua bellezza. Non avevo mai visto un seno così pieno, colmo. Quelli di due ragazzine che avevo potuto sbirciare erano appena in boccio. Niente a che vedere con quello florido, di donna matura della mia professoressa di fisica. Il complesso di Edipo ebbe il sopravvento, quando lasciò cadere la gonna ai suoi piedi, sfilandosi subito dopo anche gli slip.Era l’incarnazione di una dea."Ti piaccio?" mi domandò.Se mi piaceva? Non avevo mai visto niente di più bello!Ero un bambolotto nelle sue mani. Mugolai un sì, ma ero in pieno panico, quando mi ordinò, sì, mi ordinò di togliermi anche le mutande.Quando fummo nudi mi prese di nuovo per mano e mi portò nella doccia. Era abbastanza capiente da accoglierci entrambi. Regolò il getto dell’acqua e io chiusi gli occhi. Mi sembrava di vivere un sogno. L’acqua tiepida ci scivolava addosso, attenuando forme e rumori. Lei prese una saponetta e la rigirò tra le mani fino a ricoprirle di schiuma. Mi fece voltare e iniziò a strofinarmi la schiena, con movimenti rotatori. Poi scese lungo i fianchi, e risalì, ripetendo il movimento più volte. Quindi prese a massaggiarmi le natiche e subito dopo le gambe. Ero in uno stato di eccitazione incredibile, quando mi fece voltare. Guardò il cazzo. "Sei un uomo" disse. "Il cazzo di un uomo in un ragazzino." Lo disse sorridendo, come faceva di solito.S’inginocchiò e prese a massaggiarmi l’inguine, girando lentamente intorno agli organi genitali, con delicatezza, fino all’interno delle cosce. Il mio cazzo mi sembrò terribilmente grosso e teso, come non lo era mai stato fino a quel momento della mia vita. Come se si fosse sviluppato di qualche centimetro in quei pochi minuti. Mi attaccai alla parete, perché temevo di cadere da un momento all’altro. Avevo il ventre teso in avanti e gemevo. Aspettavo che accadesse qualcosa che non avevo mai immaginato. Lei mi passò la mano sullo scroto, risalendo fino all’ano. Il mio cazzo si drizzò ancora di più, e la professoressa finalmente lo afferrò con l’altra mano, iniziando un dolce movimento di va e vieni. Il sapone che le ricopriva il palmo favoriva a meraviglia lo scivolamento. Si muoveva con delicatezza, lentamente. In modo molto diverso da quell’unica sega che mi aveva fatto tempo prima l’amichetta quindicenne. Su è giù, sempre lo stesso gesto. Poi si sciacquò le mani e fece scorrere l’acqua della doccia sul mio cazzo. Quando tutto il sapone si fu tolto, lo fece sparire nella sua bocca. Non avevo mai provato un piacere simile. Era qualcosa che faceva sparire ogni pensiero dalla mente, il mondo intero spariva insieme al mio cazzo nella bocca della professoressa di fisica. Avevo intensi brividi in tutto il corpo. Non so quanto durò, persi completamente la dimensione del tempo. Alcuni istanti o un’eternità passò, prima che con grida rauche mi liberavo nella sua bocca. Avevo sborrato nella bocca della mia professoressa di fisica. La prima donna a farmi un pompino nella mia vita. Inutile provare a raccontarlo, pensai stranamente quando ripresi fiato, nessuno mi avrebbe creduto."Ti è piaciuto?"Se mi era piaciuto? Mi sembrava di essere stato in paradiso. Riuscii soltanto ad annuire. Lei chiuse la doccia."Adesso devi fare una cosa per me" disse. A quel punto ero pronto a gettarmi sul fuoco, per lei.Si distese sulle piastrelle della doccia e quindi sussurrò: "Inginocchiati tra le mie gambe."Ubbidii. Non sapevo di esserlo in quel momento, ma ero un semplice giocattolino."Baciami tra le gambe" ordinò.Baciarla tra le gambe? Negli usuali consulti di sesso con gli amici, talvolta s’era parlato di baciare la fica alle ragazze, ma siccome a nessuno era mai capitato, non eravamo giunti a nessuna conclusione. In sostanza, non sapevo se sarebbe stata una cosa piacevole o no.Quando mi chinai, la mia professoressa mise le gambe sulle mie spalle. Guidato da un istinto naturale, tirai fuori la lingua e la posai sulla sua fica. Lei s’inarcò bruscamente. Mi sentii all’improvviso un grande amatore. Le leccavo la vagina con regolarità, ogni tanto stringendo tra le labbra quella che doveva essere la clitoride. Le mie conoscenze in anatomia sessuale femminile erano molto scarse."Lì, sì, lì!" mugolava. "Continua così, non ti fermare!"Quindi scese con le mani sulla fica e ne aprì le labbra. "Vai dentro con la lingua. Dentro, fino in fondo! Non ti fermare!"Continuai a leccare e a baciarla, mentre lei si dimenava nel piccolo spazio. Facevo quasi fatica a trattenerla. A un tratto, spostò le sue mani sulla mia testa e la spinse con forza contro di sé. La sentii gridare di piacere, non avevo mai sentito degli urli di piacere di tal genere in una donna. Un attimo dopo la mia bocca si riempì dei suoi umori. Erano caldi, piacevoli. Un sapore di miele, solo un po’ aspro.Molto tempo dopo, quando si fu ripresa, mi fece sollevare, quindi si alzò anche lei e uscimmo dalla doccia. Io fissavo ogni suo movimento, come in adorazione. Ci asciugammo."Saprai tenere la bocca chiusa?"In uno slancio di sincerità, risposi: "Tanto nessuno mi crederebbe."Lei annuì.La mia iniziazione sessuale durò per tutte le due settimane seguenti. La professoressa di fisica mi fece provare ogni possibile emozione. Fu lei a mettermi il mio primo preservativo. Fu lei a insegnarmi come fare durare più a lungo l’atto sessuale. Come soddisfare una donna. Come donarle piacere.All’esame di riparazione non andai affatto bene. Prima di congedarmi, lei mi disse: "Non hai studiato abbastanza. Meriti un 5. Ma siccome hai preso un bel 9 v.a.s. sul resto, ti promuovo con 7. Sei contento?"Sì, nei fui contento.