Dom
06
Mar
2016
Invidio i decisi (e gli indecisi)
Invidio i decisi. Quelli che arrivati a questo punto sanno chi vogliono essere, cosa studiare, come arrivare ai loro obiettivi. Mai stata incerta, prima d'ora. 18 anni (che posson parer pochi ad alcuni, ma ma per me sono una vita) senza tentennamento alcuno: si è sempre trattato di riflettere e scegliere in modo razionale, ma anche solo di pancia. In modo più o meno equilibrato mi sono fatta guidare da razionalità e istinto, facendo scelte giuste e sbagliate, ma senza mai guardarmi indietro. Ora però, sento di essere arrivata ad un punto cruciale della mia vita. E non riesco a decidere. L'istinto è come annebbiato e la ragione arrugginita. Non riesco a muovermi. Io che preferivo andare incontro agli abissi, piuttosto che stare immobile a guardare, sono adesso legata da un'apatia totale. Lascio in sospeso la scelta. Sono come intrappolata in un limbo tremendo. Per la prima volta decidere mi è di peso. Quel traguardo lontano ormai è visibile, ma non prospetta niente alla fine. Medicina? Forse. Mi sono sempre vista come medico. Come psichiatra. È il destino verso cui mi sono proiettata da sempre. La psicoanalisi mi ha sempre affascinata.O forse no. Forse è il borghesuccio ignobile dentro di me che mi spinge a scegliere un lavoro sicuro. Lo faccio per soldi? Forse. I soldi non hanno mai contato di per sé, seppur mi hanno sempre attratto le cose belle, e lo sfuggire da questa città malata, immobile, stagnante. Lettere? È quello che lei si aspetta professore. Che lei ripete. Lei e gli altri. Ma d'altronde quegli altri non valgono un granché. Lei sa che l'arte per me non arte, ma sterile propaganda, se la si sottomette a messagera morale. Io lo so, lei forse l'ha già intuito, professore: fare il suo lavoro, con le mie idee, mi prosciugherebbe l'anima. E se scegliessi Lettere perché per pura accidia? In fondo è la materia che preferisco (quella in cui brillo), e il suo studio mi viene facile e leggero. E se scegliessi Medicina perché sono debole di carattere? Insomma, nessuno mi ha mai ascoltata volentieri, ma tutti avete fatto la fila per un consiglio, per una pacca sulla spalla, per raccontare un segreto, o solo per avere qualcuno che ascolti sul serio. Allora Medicina perpetuerebbe quella debolezza (che poi è parte integrante di me)? Sono pateticamente invidiosa di quella bambina che in modo, forse leggero, forse testardo sapeva esattamente cosa volere (essere).
6 commenti
Ascolta quello che é meglio per te...non farti troppe paranoie...
cmq se ti consola...io all'alba dei31non so ancora cosa fare da grande...nn so dove mi porterà la mia vita...bah...
prenditi del tempo per pensare...
Scegliere Medicina non mi sembra una scelta da deboli di carattere: basta pensare agli anni e alla mole di studio per capire che non è così. Se anche i soldi fossero una parte del motivo che ti spingesse a sceglierla, quale sarebbe il problema?
Da quello che ho capito, scegliere Lettere ti porterebbe verso un lavoro che non fa per te: mi sento di sconsigliarti questo tipo di decisione. Gli altri possono consigliarti in base alla percezione che hanno di te, ma solo tu puoi prendere le decisioni migliori per te stessa.
18 anni di studio matto e disperatissimo e zero tempo per la vita (cioè i problemi) REALI. Senza mai chiedersi "come funziona il mondo?" , "perché questa cosa?", ...
No, libri, studio, voti, interrogazioni, sempre il massimo..
Eccone i risultati: arrivati al diploma, il vuoto, l'abisso.. all'improvviso ti trovi proiettata nel mondo REALE e non sai come girarti.
Hanno ragione quei politici che vogliono che la scuola sia anche da avviamento al lavoro.. anzi alla "fatica". Perché a volte è più istruttivo saper avvitare una vite con un giravite, servire un piatto a tavola o riparare una stufa, anziché conoscere quando è nato il buco del culo del poeta tizio o caio.
medicina é quel ramo dello studio che permette di lavorare in luoghi allegri come ospedali, studi medici, cliniche. Dove la gente é lieta di andarvi perché il divertimento é assicurato.
è quello il futuro, non le pacche sulle spalle a chi sta male
@Anonimo ti manca purtroppo una terza cosa per scegliere e purtroppo quella non la puoi avere. E' semplicemente l'esperienza, che purtroppo ancora non ho neppur io.
Come scegliere...non so, magari dietro a una cioccolata calda. Dopo un bel sonno. Insieme a una persona amata che ti ascolti. O magari di fronte ad un burrone di trecento metri.
Perchè ti dico questo...prima cosa sdrammatizza. Rilassati...non è facile. Ma smetti di voler decidere a tutti i costi.
;)In un bel bicchiere vuoto metti un bigliettino per ogni opzione e poi pesca....chi sa?
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Scegliere cosa fare dopo le superiori è sempre un dilemma, università? lavoro? nulla?
Quindi te vorresti continuare gli studi; ti sei già informata sui vari istituti(luogo, costo, prestigio)? quello potrebbe essere un fattore di scelta.
Non sai cosa scegliere o hai paura di scegliere male?