Tag: morte
Lun
20
Mar
2017
Ho perso tutto
Ciao ho bisogno di sfogarmi e piangere senza fine.
Mia nonna è morta. Una nonna da chiamare mamma, una nonna che mi ha cresciuta per 25 anni.
Lei era la mia felicità, il mio stimolo, il mio costante pensiero.
Mi sono trasferita all'estero 5 anni fa, tuttavia ho sempre cercato di tornare in visita nella mia città ogni 3-4 mesi, così che mia nonna potesse essere felice.
Lei non voleva avermi lontana, mi avrebbe voluta con lei, ma l'aveva accettato. Ha capito che l'unica possibilità mia di futuro era all'estero.
L'aveva accettato ma non ha smesso mai di piangere ogni qualvolta io andassi via.
Lo scorso DIcembre tornai a casa per 10 giorni, un bellissimo lungo periodo di vacanza da passare in famiglia.
Lei era perfetta, si è vero la vidi invecchiata, ma lei era perfetta non aveva nessun sintomo che potesse indicare che quello sarebbe stato l'ultimo Natale.
Prima che andai via lei mi chiese ridendo di farle una foto prima che morisse. Io lo feci e ridemmo.
Mia nonna è morta. Ed io non ero li. L'ultima volta la vidi a Natale, non sono stata li a tenerle la mano quando decise che era la sua ora.
Era questo ciò che voleva , aveva vissuto una vita intensa, era molto credente e adesso lei era pronta per andare, me lo diceva. Il giorno della foto le dissi che avrei approvato la sua decisione di andarsene, ma di non morire senza me, di aspettarmi, e ci lasciammo ridendo.
Lei non c'è più , lei non c'è più. Se solo mi avesse chiesto di rimanere li con lei, di non partire più io avrei lasciato tutto. Perchè non l'ha fatto? Perchè non mi chiese di rimanere? Lei sapeva che erano i suoi ultimi giorni, io lo so che se lo sentiva. Ma continuava a rassicurarmi dicendo che stava bene, che migliorava . Perchè non mi chiese di tornare?
Fino a quando si aggravò improvvisamente, in meno di 24 ore io riuscii a prendere un aereo ed essere a casa. Meno di 24 ore, non ce l ho fatta, era già li nel letto, non c era più. Con una faccia serenissima.
Non sono stata li nei suoi ultimi mesi di vita, ho perso del tempo che non riavrò mai più. Che senso ha tornare in città sapendo che lei non sia più li ad aspettarmi?
Che senso ha la mia vita con un vuoto cosi che mi uccide sempre più giorno dopo giorno? La gente mi dice che passerà, che lo accetterò. No, come si accetta la perdita di una parte di te? Come si accetta il non poter più parlare con una persona?
Non è passato un giorno in cui io non pianga, ogni notte la aspetto in sogno, ma nulla. Nessun segno, nessuno.
Sono arrabbiata con me stessa, non sono stata li con lei, l'ho persa ed io non ero lì.
Io non ero li. Non faccio altro che ripetermi questo.
Sono arrabbiata con quella speranza che avevo di ritrovarmela nei miei sogni o di sentire la sua presenza, una speranza inutile che non mi sta portando nulla di tutto questo.
Che senso ha lavorare per del denaro quando con questo dannato denaro non puoi compare del tempo?
Ma io come faccio ad andare avanti? Non ho più stimoli, non mi importa piu di nulla.
Non trovo un'uscita da tutto questo.
Io voglio la mia nonna, non ce la faccio
Lun
27
Feb
2017
DJ Fabo รจ morto in Svizzera
Ora c'è il dibattito sull'eutanasia. Per ora i toni sono bassi, ma si alzeranno presto. Aspettiamo domani: ancora i BIG non hanno parlato e non hanno detto agli altri cosa dire e cosa pensare. Prevedo che i cattolici dicano che è un delitto, e che chi l'ha accompagnato in Svizzera è un assassino. Lo ripeteranno a lungo. Molto probabilmente Luca Coscioni sarà formalmente incriminato. Questione di ore...
Leggo i commenti dei lettori di un "famoso quotidiano italiano" perché non posso farne a meno: il tema m'interessa. Ma il dialogo non è molto costruttivo e dopo poco abbandono la pagina.
Sono indignato di fronte all'atteggiamento di certe persone che pretendono di stabilire ciò che è giusto e ciò che non lo è sulla base delle loro idee (strane) e pretendono che gli altri facciano come vogliono loro, privandoci della libertà di morire in pace e condannandoci alla sofferenza (in un certo senso eterna).
Speriamo che le cose cambino in fretta. Succederà. Ci siamo quasi. Ormai è questione di secoli.
Lun
06
Feb
2017
La morte.
Era da un po' che non tornavo qua, il sito ha fatto il suo dovere.
Ora mi serve di nuovo per archiviare questo pensiero.
Chissà se un giorno smetterò di pensarci.
Il tempo scorre senza sosta, ma il pensiero che un giorno dovrò morire ogni tanto si fa sentire.
Sarà il mio lato umano che vuole la totale sopravvivenza, mischiato alla paura dell'incognito e del vuoto totale che la morte ti porta.
Questo è uno dei difetti che porta il non credere a un essere superiore, nel non appoggiarsi a 'qualcuno' o 'qualcosa', ma nel credere solo in me stesso e al ciclo della vita.
Io non voglio morire.
E non lo dico perché sono in punto di morte a causa di una malattia, anzi...sono in ottima forma e ho ancora tutta la vita davanti.
Io non voglio morire perché l'idea di 'addormentarmi' e di non svegliarmi più, mi terrorizza.
L'idea di perdere tutto ciò che è nel mio cervello mi terrorizza.
L'idea di non poter far più nulla mi terrorizza.
Come ho scritto sopra, è una paura alimentata dall'incognito, dal il non sapere.
Penso anche che essere immortali non risolverebbe il problema.
Un giorno il Sole smetterà di splendere e la Terra smetterà di vivere perché nulla dura per sempre.
Io immortale dovrei assistere a quella generazione che dovrà subirsi la fine del mondo, per poi vivere da solo.
Il pensiero da qui si ramifica in svariate cose, ma andrei fuori tema.
Forse la prossima volta.
Gio
05
Gen
2017
Sono io il problema?
Salve, sono una ragazza di 17 anni che ha un grandissimo problema:
Sono troppo aggressiva. sia verbalmente che fisicamente.
Non ho avuto un infanzia tranquilla, in tutti gli anni delle elementari e medie sono stata vittima di bullismo per essere stata sempre troppo buona, timida e gentile.
Ora che sono alle superiori, il mio carattere è cambiato: Si, sono sempre disponibile per fare favori, ma se mi fanno arrabbiare divento veramente una grandissima stronza e me ne rendo conto.
Da poco mi è morto il cane, un bellissimo cucciolone che è stato insieme a me per 15 anni e si è spento appunto pochi giorni fa. La mia migliore amica mi stava aiutato a far passare un po' il dolore e mi ha dato l'idea di prendermi un nuovo cucciolo.
Dunque, è successo questo:
La mia migliore amica si è fatta avanti per aiutarmi a cercare un cucciolo, e io invece pensavo a cosa potevo fare per i miei genitori (in breve in famiglia stanno tutti malissimo per la perdita del mio cane, e noto che mia mamma si sta deprimendo. Ma appunto loro non hanno mai fatto capire che vogliono un altro cucciolo. Dunque sono indecisa se regalarne uno nuovo o no), e nella discussione dato che sono passati giorni e lei mi metteva sempre annunci di cagnolini in regalo, ho sempre rifiutato per paura di far soffrire di più i miei genitori data la perdita del mio.
Allora la mia migliore amica mi ha detto "Se non scegli nessun cane allora mi fai perdere tempo" e l'ho attaccata verbalmente dicendole che era una egoista appunto perché mi ha detto che le facevo perdere tempo...
...la domanda è questa...sono io? o è lei? Io ho paurissima di far soffrire i miei genitori di più, ma mia mamma sembra volerne un altro. Non ne parlo con loro perché ogni volta che parlo di cani si mette a piangere e non so se regalargliene un altro o lasciare perdere...
Sab
31
Dic
2016
Ho perso la mia anima
Sono incazzato. Incazzato con la vita, incazzato con questa società corrotta...
In Luglio ho perso mio fratello, la mia anima, ad aprile gli hanno diagnosticato un tumore....
E' successo tutto molto in fretta mi sono reso conto che anche persone come medici e infermieri sono li solo per prendere uno stipendio, un' arroganza unica...delle vere e proprie merde...
Non sento più quella sicurezza rispetto alla vita, ho solo rabbia e tanta...
La persona mite e comprensiva è sparita, non ho piu pazienza con le persone, sono intollerante...Non ho più filtri anche se mi crea più difficoltà che altro ti mando a cagare se mi rompi il cazzo....
Mi sento cambiato, vedere la vita uscire lentamente dal corpo di una persona cara, mi ha devastato per sempre...
Lun
12
Dic
2016
genitori che litigano!!!
Sono una ragazza, 15 anni, i miei genitori litigano da quando sono nata. quando ero piccola li sentivo urlare, insultasi e picchiarsi, ma ero ancora troppo piccola per capire cosa stesse succedendo, mentre adesso, ho iniziato a capirlo. Non so più cosa pensare e cosa fare, litigano quando mia mamma beve, cioè sempre. Ogni volta che è ubriaca inizia a litigare sia con me, sia con mio papà. Ogni volta che iniziano a litigare sono spaventata, si picchiano, si lanciano di tutto e mia mamma rincorre mio padre con coltelli in mano. molte volte ho dovuto chiamare i carabinieri, che sono dovuti intervenire. Hanno fatto fare test psicologici a mia madre, ma lei cambia d'umore da un momento all'altro. Mia mamma si è presa pere 2 denuncie. ma la cosa più brutta è che tutte e due i miei genitori il giorno dopo alla lite, fanno i gentili per avermi dalla loro parte, mentre dentro di me io vorrei solo morire. MOlte volte mi chiedo perchè a me questa vita. Nell'ultimo periodo l'unico modo per uscire da questo problema è la morte. C'è un lato di me che mi spinge a farlo, ma un altro che penso a come starebbero mia sorella e gli altri miei familiari dopo la mia morte. A luglio dell'anno scorso i miei genitori stavano già andando dalll'avvocato per le pratiche del divorzio, ma poi mia mamma, come sempre dice a mio padre di non dicìvorziare perche io e mia sorella staremmo male, mentre io e mia sorella saremmo più tranquille e senza l'ansia dei litigi. Ho provato a parlarne anche con mia sorella, ma non vuole mai parlarne. sono disperata, aiuto.
Lun
28
Nov
2016
Troppo tardi
il bene di un nipote per la nonna che lo ha cresciuto può essere infinito, ma se vi capita di litigare non siate egoisti e orgogliosi, potreste non avere più l'occasione di chiedere scusa.
non siate come me... il rimorso non andrà via mai più, è troppo tardi.
Mar
22
Nov
2016
Sono perfida?
Da più di un mese è nata, prematura (25sima settimana), la figlia di una coppia di amici.
Premetto che sono persone in cui in passato ho avuto un'accesa lite..ma tra amici (secondo me), può capitare.. aiuta a conoscersi meglio e testare la profondità dell'amicizia.
Quindi tutto passato, risolto.
Tornando a loro, questa piccola bimba i primi tempi presentava "solo" i disturbi tipici dei prematuro, ed era ben curata e monitorata.
Purtroppo da un paio di settimane le sue condizioni sono critiche: ha avuto una necrosi intestinale ed è stata operata. A quanto ho capito le hanno tolto quasi tutto l'intestino.
In questi giorni a livello generale si è ripresa, ma a quanto pare la necrosi avanza.
I genitori affrontano stoicamente l'intera vicenda, gli amici cercano di incoraggiarli..ma io ho smesso di augurare che la piccola si riprenda.
Onestamente mi sembra ipocrita ed anche idiota.
Infatti ora come ora mi limito a dir loro che noi tutti gli siamo vicini.
Sono cattiva? Sono perfida?
Una parte di me vorrebbe sperare ed augurare a questa bimba un futuro..ma che futuro può avere?
Cosa l'aspetta, con un'infezione che, a quanto pare, la sta divorando dall'interno?
Mi sento male a fare questi pensieri..sembra che auguri del male (la cosa peggiore nella vita di qualcuno è perdere un figlio..), a persone con cui ho avuto attriti.
Ma non riesco a cambiare il mio pensiero..anche perché di mio sono una persona piuttosto pessimista.
Mi sento un colpa, e molto triste per loro.
Lun
07
Nov
2016
Invisibile
In questo momento ho un grande vuoto allo stomaco per non essere importante per qualcuno, per non avere nessuno che mi considera, che se esisto è solo per essere presa per il culo e ricevere l'ennesima delusione. Inizia la scuola e io pensavo che fosse un modo per ricominciare, per ripicca dei tre anni di merda passati alle medie, invece non è cambiato un cazzo, anzi, sto peggio di prima perché la gente mi rende nervosa e io a scuola non voglio starci soprattutto se in un paese di merda come il mio. Gli altri hanno avuto un dialogo tra loro, hanno fatto amicizia e poi ci sono io: i primi giorni andava tutta una meraviglia, poi da lì ricordo solo giorni in cui improvvisamente sono diventata invisibile. Perché io in classe ho questo potere, divento invisibile agli occhi della gente...ridono, scherzano, parlano, e che importa se all'ultimo banco c'è quella che non parla con nessuno? Per giunta è anche difficile interagire quando ci si sente a disagio con sé stessi. Vivere una vita in cui si è il nulla sarebbe meglio farla finita, solo che non ho il coraggio ed è per questo che quando mi addormento spero di non svegliarmi più. Eppure mi piacerebbe andare via da qui, mi piacerebbe andare da questo posto di merda che non mi ha mai dato niente, ma sono bloccata, bloccata in una vita che non sento mia e di sicuro non basterebbe un altro miliardo di parole a descrivere come mi sento. La mia esistenza non ha senso, e vorrei solo piangere ma non ci riesco. Perché mi hai messa al mondo, mamma? Perché? Se continuerà così vorrei solo morire, tanto divento invisibile ugualmente.
Mar
26
Lug
2016
Una paura che impedisce di vivere
Sono una ragazza di 25 anni e ho sempre più paura della morte, non solo della mia ma ho soprattutto terrore che possa accadere qualcosa a mio figlio, soprattutto quando crescerà e prenderà la sua strada. Vedo così tanti giovani morire ultimamente, così tante vite che si spezzano ingiustamente che ho terrore che possa capitare anche a me o a noi... Non che io sia felice di stare in questo posto così cattivo che è il mondo, ma in fondo la vita è bella, è bello l'amore per la famiglia, per i figli, per il prossimo quando è incondizionato... Vorrei fare ancora tanto. Ho paura persino ad uscire, ho paura che finisca tutto senza rendermene conto, ma preferisco che accada a me che ai miei cari. Ovviamente il mio essere agnostica e non sapere a cosa credere non aiuta, e credo appunto che la religione serva solamente come appoggio per farci accettare questo brutto distacco che è la morte, quando invece dovremmo solamente accettarla in quanto parte della vita. Ma io... Non ci riesco.
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