Tag: egoismo
Mar
05
Apr
2016
Chi possiamo chiamare amico?
Da qualche anno ho instaurato una forte amicizia con un ragazza conosciuta sul lavoro, da qualche tempo non lavoriamo più insieme. Ovviamente siamo rimaste molto legate ma lei la trovo cambiata ( già da quando lavoravamo ancora insieme), io ho sempre fatto di tutto e di più per lei ma sembra che neanche se ne renda conto e spesso ( per sms) mi risponde male addossando sempre la colpa a me! Io non sopporto più questa situazione anche perché quando mi scrive il 95% delle volte è per sfogarsi e parlare dei suoi problemi.. Non mi chiede mai come sto. Eppure continuo a volerle un gran bene anche se quando decidiamo di vederci molte volte mi dice che non può all'ultimo.. Anche a voi è capitata una situazione simile?
Ven
19
Feb
2016
La sorella del mio compagno
Ciao a tutti!
La sorella del mio fidanzato è una cara ragazza di quasi 22 anni.questa ragazza ,dipende dalla madre e la madre dipende dalla figliain tutto.Non ha mai avuto amiche, perché secondo la madre "le donne sono tutte false e cattive"..Non ha mai avuto un ragazzo "perché i ragazzi vogliono tutti una cosa sola"(sempre per la madre).esce solo con la madre,ha rinunciato a lavorare per la madre. ..inoltre deve cucinare, pulire e badare al fratellastro di 2 anni (avuto da una botta e via della madre con uno che non lo ha riconosciuto) a me sembra un comportamento molto egoista da parte di questa donna.il mio fidanzato la pensa come me,infatti non ha riconosciuto questo "fratello",gli sembra che sia stata una scelta sbagliata nei confronti delle sorelle( ha anche una sorella più piccola,avuta da una botta e via della madre con uno che non ha voluto stare con lei)ed è legato a questa sorella perché sono cresciuti insieme. Adesso, queste povere ragazze devono fare da mamme alla madre e al bimbo.io ho provato a parlare con questa ragazza,le voglio tanto bene ..ma niente! Per lei è normale, rinunciare a vivere per questa donna.Non riesce a vedere il suo egoismo! Secondo voi perché?
Lun
04
Gen
2016
Essere soli e non capiti
Ciao a tutti, sono una ragazza di 23 anni, molto infelice, mi voglio sfogare perchè magari qualche ragazza si ritrova e mi puó capire. È che sono stufa di tutto ció che gira su sti luoghi comuni. Sono una ragazza molto sola, ho avuto un passato difficile, fino all'adoloscenza ho subito del bullismo e ho sofferto di depressione, ho avuto storie amorose importanti fallite miseramente, l'ultimo mi ha pure tradita. Ora mi ritrovo senza uno straccio di lavoro e mi sento inutile. Ho da poco iniziato una nuova relazione, di cui sono molto innamorata, ma lui sta a piú di 200km da me e lo vedo poco. La mia migliore amica abita a 20km da me ma lavora sempre. In poche parole sono maledettamente sola e senza un soldo, preciso, dei soldi da parte li ho, ma li sto utilizzando per pagarmi le rate della macchina, mai uno sfizio per me. Natale l'ho passato tristemente a casa.. la gente ipocritamente felice che ti fa gli auguri "perchè cosí si fa" e poi non ti cagano tutto l'anno. C'è gente che ti fa il regalo perchè si sente in obbligo, perchè io lo noto chi è sincero e te lo fa col cuore e chi te lo fa cosí tanto per... oppure gente che non te lo fa e ti dice "massí ma se uno ci tiene il regalo te lo fa qualsiasi giorno, non per forza alle feste" e secondo voi poi è arrivato quel regalo? No... ma meglio cosí, se la persona nemmeno ti vuole bene e non ti sta vicino meglio non ti dia niente. Poi che dire dei compleanni? Fra poco sarà il mio e non vedo l'ora che passi in fretta per scordarlo, gli anni precedenti facevo le cene, ne avevo la possibilità econonicamente parlando ed ero felice di avere qualcuno che veniva e ci teneva a esserci, un giorno speciale tutto per me. Adesso non posso fare nulla e probabilmente verró scordata. Riceveró i soliti auguri falsi su fb e via mess da gente che magari mi ha mai cagata. Se parlo delle mie frustrazioni con qualcuno mi dicono la solita frase del cavolo che li prenderei a padellate sui denti "sei giovane e bella, come fai a dire così, io alla tua età spaccavo il mondo" ma ti spacco io! Poi fammi capire: bella=felice?? Mah! Oppure ti rispondono "ma scusa ora non sei fidanzata?" Anche qui fidanzata=felice? Per carità son felice di stare con lui e lo amo tanto, ma l'amore puó anche essere sofferto se molto distanti. Io per le persone che amo mi dividerei in 4, farei qualunque cosa per stare accanto a loro e farli felici. Ma spesso questo non vale per gli altri. Sono fisicamente sola, non vedo sincerità da parte di nessuno. La verità è che vorrei solo sentirmi speciale, vorrei vivere dei momenti sinceri, essere sorpresa di qualcosa, vivere tutte ste emozioni almeno una volta dopo tanto tempo.
Sab
14
Nov
2015
VAFFANCULO MONDO
sono nella merda fino al collo e la gente che dice di volermi bene cosa fa? se ne sbatte!! non chiedo molto solo di starmi vicino fisicamente, ma figuriamoci tutti hanno di meglio da fare!! giuro che me la pagano e se qualcuno di loro avrà bisogno in futuro lo mando a fare in c*lo!
nella vita alla gente importa solo di se stessi, essere empatici é controproducente, non c'è altro da fare che comportarmi alla stessa maniera. dovrò cambiare la mia natura e sbattermene se vedo uno stare male? pazienza ne varrà la pena per tutte le volte che quel qualcuno se n'è fregato di me. ancora vaff*nc*lo a tutti voi pezzi di merda, spero che la ruota giri in fretta.
Dom
31
Mag
2015
l'ho lasciato due anni fa, ma non riesco a dimenticarlo.
Io 17 anni lui 18, ci siamo conosciuti all'estero e abbiamo deciso di continuare la nostra relazione nonostante fosse a distanza. Siamo stati insieme per un anno, un anno di amore incondizionato, ma che io non riuscivo ad esternare al meglio. Lui mi ha cambiata, in meglio, mi ha reso più equilibrata, mi ha resa felice, cosa che non ero stata prima né dopo. Il giorno dopo il nostro primo anniversario (era venuto a stare da me), l'ho lasciato, con motivazioni poco chiare anche a me, tra pianti e tristezza l'ho accompagnato a prendere il treno e da allora non l'ho più visto né sentito. Sono riuscita a raccattare raramente qualche informazione su di lui, su come stesse. Io lo amo ancora alla follia, ma non riuscirei neanche se lui volesse a starci insieme, perché ho la solita anima da puttanella, che quando arriva l'estate si deve divertire, non deve perdersi niente, anche se paradossalmente ho perso tutto quello di cui avevo bisogno. Sto male, ogni singolo giorno. Sto con un altro ragazzo ora, è meraviglioso e lo amo, ma quello che provo per lui è a sé stante, è come se fossi due persone diverse. Ho tanta confusione in testa e mi odio per aver lasciato tutto solo per potermi divertire, perché ho sentito per sbaglio la sua voce ieri, e non sono più riuscita a fermare le lacrime. Mi manchi ancora, mi manchi sempre. Ti amo.
Gio
21
Mag
2015
Parassiti? Momento di riflessione.
E' arrivato di nuovo quel momento in cui metto sul tavolo le mie esperienze di vita e me le riguardo, studiandole con attenzione.
Già da un po' penso alla nostra specie, l'essere umano.
Poi guardo il mondo che ci circonda, cosa racconta la storia dei vincitori e fin dove siamo arrivati ora.
Siamo dei parassiti egoisti.
Con quello che sto per scrivere non voglio dire che odio la mia razza, che sono un animalista, che sono depresso, etc.
Semplicemente, credo sia un dato di fatto irreversibile e non credo di essere il primo a pensarlo.
Siamo gli unici ad avere queste forme di relazione sociale, che poi abbiamo imposto a tutto il resto del pianeta Terra.
Imponendo cosa è giusto o sbagliato, senza prendere in considerazione l'interesse degli altri, pretendendo di capire ogni forma di vita.
Gli animali una volta erano liberi.
Nel tempo, l'uomo è diventato il predatore in cima alla catena alimentare, dove l'unico predatore è se stesso.
Pretendiamo di volere il bene degli animali, aiutandoli a non estinguersi o prendendoci cura di loro, quando siamo stati proprio noi, i colpevoli che pian piano, li abbiamo rinchiusi in una finta libertà.
Ad esempio, un cane è costretto a volerci bene, perché siamo noi ad imporgli delle regole che se non rispetta, sa di essere punito.
La politica è l'egoismo fatto a persona.
Tutti combattono per imporre il proprio ideale, pretendendo di volere il bene del popolo, quando in realtà vogliono semplicemente esserne a capo.
Mi ricorda questo episodio di "South Park": youtube.com/watch?v=Pji_IX-UacM
Anche in Italia, come in ogni altro paese, ogni volta ci ritroviamo a votare tra una peretta o un panino alla merda.
Tanto, siamo sempre lì.
La religione è l'egoismo spirituale.
La maggior parte della gente crede nel loro Dio misericordioso, dove insegna che bisogna essere buoni l'uno con l'altro, aiutarsi a vicenda, darsi forza, etc.
Tutto quello che fa, sempre la maggior parte, è pregare.
Credendo che possa bastare a portare un cambiamento nella vita del meno fortunato.
Non dovrebbero dedicare la loro vita, aiutando il prossimo, se vogliono realmente questo bene nel mondo?
Seguono le regole del Dio in cui credono, solo quando fa comodo a loro.
Le nostre invenzioni hanno portato grandi vantaggi al genere umano, che allo stesso tempo sono state la rovina della Terra stessa.
Il telefono, l'elettricità, gli automezzi, etc.
Che sono cose strabilianti, cose che nessuno avrebbe immaginato, ai tempi, potessero accadere.
Ma a quale prezzo? Inutile elencarli.
Quindi, alla fine, se fossi accusato di essere un parassita nocivo per la Terra, che sarebbe meglio fosse spazzato via, come potrei difendermi?
Sinceramente non vedrei nessun modo, è la verità.
L'unica cosa che mi farebbe lottare è il mio egoismo e l'istinto di sopravvivenza.
Dom
08
Mar
2015
Senza Titolo
Salve, per chi mi conosce, sa che sto (ancora) vivendo una relazione particolare.
Avrei una domanda specifica da porre agli utenti del forum. La situazione è la seguente: dovremmo andare in una spa perchè lei ha una free entry, io l'accompagnerei pagando. Questo finesettimana è pieno, il prossimo lei non c'è (va a fare un viaggio con un'amica) e quello dopo è a ridosso di un suo esame all'università, quindi dice che non può. Mi propone a questo punto di andare venerdì, io le dico che durante la settimana è un problema per me, perchè potrei avere revisione per la mia tesi col professore in qualsiasi momento, quindi sarebbe meglio un finesettimana. Lei mi fa il broncio e ora non mi parla...
Il mio ragionamento è il seguente: considerate due scelte di cui una è scomoda per lei e una per me, è giusto che lei si aspetti che sia io ad adattarmi, a tal punto che se non lo faccio mi si incazza?
Non voglio necessariamente sentirmi dire che ho ragione io, vorrei solo ricevere pareri da punti di vista esterni, perchè magari sono io che sono così egoista da non rendermi conto di determinate dinamiche.
Lun
23
Feb
2015
Consigli pratici per difendersi dagli altri
Sembra un titolo simpatico, in parte lo è, ma scrivo oggi più che per sfogarmi, proprio per ricevere consigli.
Sono giovane e sono cresciuto in una famiglia disfunzionale, in un clima di guerra e tensione continuo, dove non c'era tempo nè spazio da dedicare alle mie esigenze, alle mie aspirazione e ai miei sogni. Che non solo venivano ignorati ma addirittura ostracizzati. Non sto facendo del vittimismo, perchè francamente per il resto mi sento una persona serena. Sono fortunato, solo solo perchè non ho problemi di salute, ho una buona testa e non ho problemi seri di nessun tipo di cui preoccuparmi. C'è sempre qualcuno più sfortunato di noi, è una cosa che dovremmo ripeterci spesso...
Comunque, ciò che intendo dire è che non ho mai avuto una guida, non ho mai avuto nessuno che mi mostrasse come relazionarsi con le altre persone, l'ho dovuto imparare da solo.
Sono circondato nella famiglia e negli affetti da persone egoiste. Da persone che professano amore e disinteresse nel dispensarmi consigli, quando altro non vogliono che semplicemente io faccia ciò che loro vogliono, come loro vogliono, quando loro vogliono. E mi criticano aspramente, con una violenza inaudita (non sto esagerando) quando faccio presente che anche io sono una persona, ed ho un mio pensiero, delle mie ragioni e dei miei desideri. Parlare, urlare o litigare non serve. Sto parlando di persone chiuse, incapaci di dialogare.
Scrivo qui perchè, essendo giovane e non avendo mai avuto qualcuno che mi insegnasse come difendermi da queste persone, spero che ci sia qualcuno che possa darmi, letteralmente, dei consigli pratici su come difendersi da queste persone.
Magari la cosa aiuterà anche altri nella mia condizione.
Ven
19
Dic
2014
"I veri uomini non lavano i piatti" (MOLTO LUNGO)
Innanzitutto, prima che una marea di femministe rabbiose mi assaltino con la bava alla bocca, desidero specificare che il titolo di questo sfogo è fra virgolette perchè è una citazione, che ci avrà la pazienza di leggere capirà.
Sono un ragazzo di 25 anni che si avvia alla conclusione dei suoi studi in economia. Circa 4 anni fa incontrai una ragazza che poi sarebbe diventata la mia attuale fidanzata. Lei ha la mia stessa età e, come me, si sta avviando alla conclusione del suo percorso universitario. Questa premessa l'ho fatta giusto per inquadrare il contesto generale.
Non vi annoio con frasi del tipo "all'inizio era tutto bello", "eravamo sempre felici", "scherzavamo e ridevamo sempre", perchè sono frasi dette e ridette. Frasi banali che inquadrano l'ovvio: ogni relazione sembra la relazione perfetta, la migliore del mondo, almeno all'inizio.
Passiamo direttamente alla parte dove mi sfogo.
Ora, prima di tutto vorrei chiarire una cosa: non è vero, nella maniera più assoluta, che gli errori in coppia si fanno in due. E' un'enorme stronzata di cui il partner "colpevole" vi convince per manipolarvi.
Mi spiego meglio: il primo errore in una coppia è fatto da uno dei due. Il "peccato originale", se così vogliamo chiamarlo, tanto per ridere, è sempre commesso da una persona sola. E' sempre uno che varca la linea, seguito logicamente a ruota dall'altro. Detta semplice: siamo in due, va tutto bene, ma ad un certo punto tu, magari perchè sei nervoso/a, magari perchè hai avuto una giornata di merda, o semplicemente perchè ti sei svegliato/a male quel giorno, vieni da me, che sono la prima persona che ti capita a tiro e mi tiri un cazzotto di quelli belli sonori sui denti. Ecco, quello è l'errore originale, fatto sempre da uno nei confronti dell'altro. Ovviamente la vittima del cazzotto reagisce come non dovrebbe: si incazza a sua volta (chissà perchè!) e tira un cazzotto ancora più sonoro sui denti del partner. Da questo momento diventa tutto una roulette di errori da parte di entrambi. Idealmente, il partner vittima del cazzotto (a questo punto spero abbiate capito che non parlo di un cazzotto vero e proprio), dovrebbe reagire incassando il colpo, facendo capire con calma al partner pugile che non è quello il modo di reagire e calmarlo, coccolandolo per il suo umore storto. Ma questo, appunto, idealmente. Parliamoci chiaro signore e signori: siamo esseri umani, santi ed eroi lasciamoli alle storie ed alle fiabe, ed un cazzotto ci fa male, ci fa soffrire, ci fa riflettere e quello che vi pare, ma alla fine il sentimento preponderante sarà innegabilmente uno: rabbia. E la rabbia è tanto maggiore quanto maggiore è la fiducia ed il sentimento che riponevamo nella persona che ci ha ferito.
Questa riflessione di cui sopra mi è costata molto tempo e fatica per essere completata dentro di me. Ci ho messo molto a capirlo. Volevo condividerlo con voi per ascoltare il vostro parere, ma anche per fornirvi la mia esperienza personale. Non sono depositario della verità universale, per carità, ma è la mia piccola verità e in fondo solo confrontando i nostri piccoli mondi possiamo crescere ed arrichirci insieme. Il confronto costruttivo è la linfa vitale della società.
Ora, veniamo a me. Come dicevo, vorrei saltare direttamente al motivo per cui scrivo qui: circa 3 anni fa presi casa con questa ragazza. Alla fine, cercavamo casa in un periodo in cui quasi tutti gli appartamenti per studenti sono ormai pieni e trovare casa non era facile, quind decidemmo di prendere casa insieme, come coinquilini, ma in quella che a tutti gli effetti era una convivenza.
Io non fui affatto intimorito da questa prospettiva. Non sono vecchio anzitempo, anzi. Mi piace uscire con gli amici, divertirmi e sparare quattro cavolate davanti ad una birra in un pub, ma francamente odio l'atteggiamento di tanti ragazzi della mia età: a 25 anni fanno finta di essere grandi, continuando ad uscire in branchi di 9-10 persone, urlando, cantando a squarciagola, bevendo come disperati (anche io ogni tanto bevo, ma se devo farlo ogni volta che esco perchè sennò non mi diverto c'è qualcosa di patologico no?) e tentando disperatamente di proseguire situazioni ed atteggiamenti tipici del liceo. Nei loro occhi è facile vedere una paura nera di crescere. Di ammettere che a 25 anni si è giovani, per carità, ma non è come avere 16 anni e il fatto che purtroppo campiamo ancora sulle spalle dei nostri genitori non è una scusante per non cominciare a pensare in maniera più adulta.
Io, dicevo, non fui intimorito dalla prospettiva di vivere con la mia ragazza: mi fidavo di lei, vedevo che c'era feeling e c'era un modo di pensare comune costruttivo. Mi impegnai davvero molto per questa casa: seguii le stesure del contratto di affitto e mentre lei era in Calabria dalla famiglia mi spaccai la schiena per trasferire tutte le sue e le mie cose dalle vecchie case a quella nuova, spacchettando e sistemando tutto per farle trovare tutto perfetto quando sarebbe tornata qui dove studiamo. Lo feci con piacere.
Lei poi tornò su dalla Calabria e cominciammo così la nostra convivenza. Io ero sempre allegro, sempre vitale: non sono un cerebroleso, sia chiaro, ma sono convinto che la felicità, o, almeno, la serenità, sia davvero una conquista quotidiana, viviamo in una società che, se lasciata agire, si insinua dentro di noi come un cancro e ci spegne. Essere felici è davvero una scelta consapevole, non uno stato d'animo.
Lei però, piano piano, era sempre più nervosa e insoddisfatta: non andava bene la casa che era troppo piccola (per inciso, è un appartamento nuovo in una palazzina molto carina: una rarità come sistemazione per due studenti universitari), non andava bene la zona, il proprietario era antipatico, i suoi colleghi all'università non le piacevano, i professori erano poco professionali etc etc... Ora, io condivido molte delle sue critiche nei confronti del sistema universitario italiano, ma se fai di ogni pensiero negativo un pensiero ossessivo, la tua realtà divverrà quella: una realtà fatta solo da difetti e insoddisfazione.
La sua insoddisfazione e le sue critiche cominciarono poi a colpire anche me: e lì arrivarono i primi "cazzotti".
Io ho molti difetti: sono molto silenzioso, parlo poco, sono orgoglioso e mi è difficile chiedere scusa, sono tendenzialmente pigro e chi più ne ha più ne metta. La lista è lunga. Però sono anche consapevole di alcuni miei piccoli pregi: in una relazione, infatti, sono il classico "bravo ragazzo". Sono presente, romantico e disponibile. Da quando ho preso casa con lei mi sono impegnato a diventare il più indipendente possibile con le faccende di casa: passo la scopa e lo straccio, so fare la lavatrice e posso stirare, pulisco settimanalmente i bagni e vi posso giurare che è almeno un anno che lei non apparecchia, sparecchia o lava i piatti perchè insisto sempre per farlo io. Non è servilismo perchè sono consapevole che se magari io lavo i piatti, lei ha fatto la lavatrice e io non ci avevo pensato, oppure ha spolverato....
Io penso che in una coppia ci voglia coraggio per affrontare la quotidianità. Trovare tutte le sere la forza di cucinare al proprio, o alla propria, partner. Affrontare la fatica delle lunghe giornate di lavoro e trovare comunque la forza di accoccolarsi insieme davanti ad un telefilm, ridendo insieme, commentando le battute e parlando della propria giornata. Ci vuole coraggio.
I film ci hanno insegnato l'amore sbagliato, il cosiddetto "amore hollywoodiano": è facile essere felici e pensare che si starà sempre insieme se stiamo andando a cavallo sotto la pioggia, o stiamo pattinando sul ghiaccio o stiamo a cena fuori vestiti perfetti e senza un filo di grasso o rughe sul tetto di un grattacielo, senza un pensiero o un problema. E' troppo facile. I momenti così ci devono stare in una coppia, ma molti hanno la concezione sbagliata che debba essere sempre così. La gente si crea aspettative irrealistiche e quando queste aspettative vengono puntualmente e logicamente deluse, si incazza con gli altri anzochè con sè stessa.
Non saprei da dove cominciare per elencare la valanga di accuse e critiche che ho ricevuto dalla mia ragazza: stai ingrassando, i tuoi capelli non mi piacciono, la macchina è sporca, metti meno miele nella camomilla, lava meglio i piatti... E queste sono solo le più banali. Le vere "pugnalate" sono state altre.
Una volta era così nervosa con la madre che se la prese con me per come stavo piegando uno scatolone: mi urlò contro, mi diede dell'idiota, del ragazzino incapace. Non certo per lo scatolone, ma perchè la madre l'aveva fatta incazzare ed era in ritardo sulla tabella di marcia per studiare un esame (fra l'altro, non ti lamentare che l'esame non ti piace e non riesci a memorizzare, perchè se sei in ritardo e non hai voglia, la colpa è solo tua... ma vabè).
Mi ha dato più volte dell'egoista, dell'immaturo, ma quando le chiedevo dove ravvisava in me egoismo e immaturità non mi sapeva rispondere.
Ultimamente, ha insinuato che ho preso casa con lei non per maturità, ma perchè ho paura di stare da solo (cosa non vera: sono abituato a stare da solo a causa di genitori assenti e immaturi e la solitudine mi è piuttosto congeniale).
Nella stessa occasione, ha detto che tutte le cose che faccio per lei, dal lavare i piatti alla rosa rossa che le regalo ogni tanto, le faccio solo perchè ho paura di perderla e non perchè mi va.
Infine, l'altro giorno, mentre lavavo i piatti, mi fa:"ma perchè non usi i guanti?", e io, scherzando, le ho risposto:"i veri uomini non usano i guanti".. Allora lei ha assunto quell'aria di superiorità sprezzante e mi ha risposto:"i veri uomini non lavano i piatti". Magari non voleva dire niente, ma forse a causa di tutte le altre ferite, la cosa mi ha fatto male.
Come ciliegina sulla torta, i nostri rapporti sessuali sono praticamente assenti e questo è un problema che c'è da sempre: ogni volta che lei prepara un esame o è nervosa non facciamo sesso. E io non sono così fissato, è difficile esasperarmi da questo punto di vista, ma quando fai sesso una volta ogni 40 giorni, la mancanza la senti. Una volta ho provato a parlarle e lei ha detto "lo sai, quando sono nervosa non ho voglia". Punto. E intanto niente rapporti da più di un mese. Di nuovo. Non vorrei neanche, in fondo, che lei lo facesse con me più spesso. Vorrei solo che, per una volta, lei venisse da me a dirmi "scusami se sono frigida e grazie di comprendermi". Solo questo. Così, giusto per avere una misera prova che tutto quello che faccio per lei non finisce dentro un buco nero.
La terribile verità è che lei mi ama davvero. Lo so. Ma è anche una persona egoista e immatura. E che dio o chi per lui non voglia mai che una persona egoista si innamori di voi. Una volta ho letto che per un'egoista una coppia è fatta da una persona che LO ama e una persona che SI ama. Quando stai con un'egoista sei peggio che solo: sei invisibile.
Io ormai sono l'ombra di me stesso: sono apatico, sempre stanco, sfiduciato. E' come se non esistessi più, come se fossi un guscio vuoto. Sono gonfio di rabbia e risentimento ma sono anche troppo depresso per farla uscire. Tuttavia, sono piuttosto sicuro che tutto abbia un prezzo nella vita, tutto. E che per ogni cosa che facciamo o diciamo prima o poi il conto ci viene presentato. Non nego che provo un certo perverso piacere, condito da tristezza, a pensarla mentre striscia e mi implora di rimanere, perchè so che dietro tutta quell'arroganza e quell'egoismo si cela una bambina fragile. Ognuno ha le sue ombre, ma il punto è esserni consapevoli ed evitare il più possibile che quelle ombre parlino per noi. E lei questo sforzo non l'ha fatto. Non ci ha nemmeno provato.
E' una persona distruttiva, destinata a vivere per sempre insoddisfatta, con una fame inestinguibile. Non importa quanto perfetta potrà diventare la sua vita, non sarà mai abbastanza per lei. E magari, un giorno, fra tanti anni, si fermerà un attimo a riflettere, riuscirà miracolosamente a ridimensionare il suo ego per qualche minuti e si guarderà attorno: vedrà solo terra bruciata. Allora si sentirà sola e si accorgerà di quanto, nella sua furia distruttiva, nel suo egoismo cieco, ha buttato nel cesso. E magari a me in quel momento fischieranno le orecchie.
Ven
25
Apr
2014
Non rispondere!
Cioè, quando alzo i toni con qualcuno mi rispondono sempre e ci sto male. Io lo dico "ma è un discorso definitivo" e invece non gl'importa, odio le discussioni. Dovrebbero raggiungere l'intelligenza della mia forcina per i capelli e POI parlare, tanto non capiscono quello che intendo dire. Secondo me, sono soltanto invidiosi della mia bellezza e del mio talento perché loro non ne hanno. Ah notate il SECONDO ME all'inizio, tanto in questo paese di egoisti se dici qualcosa ti mangiano e poi dicono che faccio la sborona io.
Iscriviti!
