Ven

19

Dic

2014

"I veri uomini non lavano i piatti" (MOLTO LUNGO)

Sfogo di Avatar di Kraken11Kraken11 | Categoria: Altro

Innanzitutto, prima che una marea di femministe rabbiose mi assaltino con la bava alla bocca, desidero specificare che il titolo di questo sfogo è fra virgolette perchè è una citazione, che ci avrà la pazienza di leggere capirà.

 Sono un ragazzo di 25 anni che si avvia alla conclusione dei suoi studi in economia. Circa 4 anni fa incontrai una ragazza che poi sarebbe diventata la mia attuale fidanzata. Lei ha la mia stessa età e, come me, si sta avviando alla conclusione del suo percorso universitario. Questa premessa l'ho fatta giusto per inquadrare il contesto generale.

Non vi annoio con frasi del tipo "all'inizio era tutto bello", "eravamo sempre felici", "scherzavamo e ridevamo sempre", perchè sono frasi dette e ridette. Frasi banali che inquadrano l'ovvio: ogni relazione sembra la relazione perfetta, la migliore del mondo, almeno all'inizio.

Passiamo direttamente alla parte dove mi sfogo.

Ora, prima di tutto vorrei chiarire una cosa: non è vero, nella maniera più assoluta, che gli errori in coppia si fanno in due. E' un'enorme stronzata di cui il partner "colpevole" vi convince per manipolarvi.

Mi spiego meglio: il primo errore in una coppia è fatto da uno dei due. Il "peccato originale", se così vogliamo chiamarlo, tanto per ridere, è sempre commesso da una persona sola. E' sempre uno che varca la linea, seguito logicamente a ruota dall'altro. Detta semplice: siamo in due, va tutto bene, ma ad un certo punto tu, magari perchè sei nervoso/a, magari perchè hai avuto una giornata di merda, o semplicemente perchè ti sei svegliato/a male quel giorno, vieni da me, che sono la prima persona che ti capita a tiro e mi tiri un cazzotto di quelli belli sonori sui denti. Ecco, quello è l'errore originale, fatto sempre da uno nei confronti dell'altro. Ovviamente la vittima del cazzotto reagisce come non dovrebbe: si incazza a sua volta (chissà perchè!) e tira un cazzotto ancora più sonoro sui denti del partner. Da questo momento diventa tutto una roulette di errori da parte di entrambi. Idealmente, il partner vittima del cazzotto (a questo punto spero abbiate capito che non parlo di un cazzotto vero e proprio), dovrebbe reagire incassando il colpo, facendo capire con calma al partner pugile che non è quello il modo di reagire e calmarlo, coccolandolo per il suo umore storto. Ma questo, appunto, idealmente. Parliamoci chiaro signore e signori: siamo esseri umani, santi ed eroi lasciamoli alle storie ed alle fiabe, ed un cazzotto ci fa male, ci fa soffrire, ci fa riflettere e quello che vi pare, ma alla fine il sentimento preponderante sarà innegabilmente uno: rabbia. E la rabbia è tanto maggiore quanto maggiore è la fiducia ed il sentimento che riponevamo nella persona che ci ha ferito.

Questa riflessione di cui sopra mi è costata molto tempo e fatica per essere completata dentro di me. Ci ho messo molto a capirlo. Volevo condividerlo con voi per ascoltare il vostro parere, ma anche per fornirvi la mia esperienza personale. Non sono depositario della verità universale, per carità, ma è la mia piccola verità e in fondo solo confrontando i nostri piccoli mondi possiamo crescere ed arrichirci insieme. Il confronto costruttivo è la linfa vitale della società.

Ora, veniamo a me. Come dicevo, vorrei saltare direttamente al motivo per cui scrivo qui: circa 3 anni fa presi casa con questa ragazza. Alla fine, cercavamo casa in un periodo in cui quasi tutti gli appartamenti per studenti sono ormai pieni e trovare casa non era facile, quind decidemmo di prendere casa insieme, come coinquilini, ma in quella che a tutti gli effetti era una convivenza.

Io non fui affatto intimorito da questa prospettiva. Non sono vecchio anzitempo, anzi. Mi piace uscire con gli amici, divertirmi e sparare quattro cavolate davanti ad una birra in un pub, ma francamente odio l'atteggiamento di tanti ragazzi della mia età: a 25 anni fanno finta di essere grandi, continuando ad uscire in branchi di 9-10 persone, urlando, cantando a squarciagola, bevendo come disperati (anche io ogni tanto bevo, ma se devo farlo ogni volta che esco perchè sennò non mi diverto c'è qualcosa di patologico no?) e tentando disperatamente di proseguire situazioni ed atteggiamenti tipici del liceo. Nei loro occhi è facile vedere una paura nera di crescere. Di ammettere che a 25 anni si è giovani, per carità, ma non è come avere 16 anni e il fatto che purtroppo campiamo ancora sulle spalle dei nostri genitori non è una scusante per non cominciare a pensare in maniera più adulta.

Io, dicevo, non fui intimorito dalla prospettiva di vivere con la mia ragazza: mi fidavo di lei, vedevo che c'era feeling e c'era un modo di pensare comune costruttivo. Mi impegnai davvero molto per questa casa: seguii le stesure del contratto di affitto e mentre lei era in Calabria dalla famiglia mi spaccai la schiena per trasferire tutte le sue e le mie cose dalle vecchie case a quella nuova, spacchettando e sistemando tutto per farle trovare tutto perfetto quando sarebbe tornata qui dove studiamo. Lo feci con piacere.

Lei poi tornò su dalla Calabria e cominciammo così la nostra convivenza. Io ero sempre allegro, sempre vitale: non sono un cerebroleso, sia chiaro, ma sono convinto che la felicità, o, almeno, la serenità, sia davvero una conquista quotidiana, viviamo in una società che, se lasciata agire, si insinua dentro di noi come un cancro e ci spegne. Essere felici è davvero una scelta consapevole, non uno stato d'animo.

Lei però, piano piano, era sempre più nervosa e insoddisfatta: non andava bene la casa che era troppo piccola (per inciso, è un appartamento nuovo in una palazzina molto carina: una rarità come sistemazione per due studenti universitari), non andava bene la zona, il proprietario era antipatico, i suoi colleghi all'università non le piacevano, i professori erano poco professionali etc etc... Ora, io condivido molte delle sue critiche nei confronti del sistema universitario italiano, ma se fai di ogni pensiero negativo un pensiero ossessivo, la tua realtà divverrà quella: una realtà fatta solo da difetti e insoddisfazione.

La sua insoddisfazione e le sue critiche cominciarono poi a colpire anche me: e lì arrivarono i primi "cazzotti".

Io ho molti difetti: sono molto silenzioso, parlo poco, sono orgoglioso e mi è difficile chiedere scusa, sono tendenzialmente pigro e chi più ne ha più ne metta. La lista è lunga. Però sono anche consapevole di alcuni miei piccoli pregi: in una relazione, infatti, sono il classico "bravo ragazzo". Sono presente, romantico e disponibile. Da quando ho preso casa con lei mi sono impegnato a diventare il più indipendente possibile con le faccende di casa: passo la scopa e lo straccio, so fare la lavatrice e posso stirare, pulisco settimanalmente i bagni e vi posso giurare che è almeno un anno che lei non apparecchia, sparecchia o lava i piatti perchè insisto sempre per farlo io. Non è servilismo perchè sono consapevole che se magari io lavo i piatti, lei ha fatto la lavatrice e io non ci avevo pensato, oppure ha spolverato....

Io penso che in una coppia ci voglia coraggio per affrontare la quotidianità. Trovare tutte le sere la forza di cucinare al proprio, o alla propria, partner. Affrontare la fatica delle lunghe giornate di lavoro e trovare comunque la forza di accoccolarsi insieme davanti ad un telefilm, ridendo insieme, commentando le battute e parlando della propria giornata. Ci vuole coraggio.

I film ci hanno insegnato l'amore sbagliato, il cosiddetto "amore hollywoodiano": è facile essere felici e pensare che si starà sempre insieme se stiamo andando a cavallo sotto la pioggia, o stiamo pattinando sul ghiaccio o stiamo a cena fuori vestiti perfetti e senza un filo di grasso o rughe sul tetto di un grattacielo, senza un pensiero o un problema. E' troppo facile. I momenti così ci devono stare in una coppia, ma molti hanno la concezione sbagliata che debba essere sempre così. La gente si crea aspettative irrealistiche e quando queste aspettative vengono puntualmente e logicamente deluse, si incazza con gli altri anzochè con sè stessa.

Non saprei da dove cominciare per elencare la valanga di accuse e critiche che ho ricevuto dalla mia ragazza: stai ingrassando, i tuoi capelli non mi piacciono, la macchina è sporca, metti meno miele nella camomilla, lava meglio i piatti... E queste sono solo le più banali. Le vere "pugnalate" sono state altre.

Una volta era così nervosa con la madre che se la prese con me per come stavo piegando uno scatolone: mi urlò contro, mi diede dell'idiota, del ragazzino incapace. Non certo per lo scatolone, ma perchè la madre l'aveva fatta incazzare ed era in ritardo sulla tabella di marcia per studiare un esame (fra l'altro, non ti lamentare che l'esame non ti piace e non riesci a memorizzare, perchè se sei in ritardo e non hai voglia, la colpa è solo tua... ma vabè).

Mi ha dato più volte dell'egoista, dell'immaturo, ma quando le chiedevo dove ravvisava in me egoismo e immaturità non mi sapeva rispondere.

Ultimamente, ha insinuato che ho preso casa con lei non per maturità, ma perchè ho paura di stare da solo (cosa non vera: sono abituato a stare da solo a causa di genitori assenti e immaturi e la solitudine mi è piuttosto congeniale).

Nella stessa occasione, ha detto che tutte le cose che faccio per lei, dal lavare i piatti alla rosa rossa che le regalo ogni tanto, le faccio solo perchè ho paura di perderla e non perchè mi va.

Infine, l'altro giorno, mentre lavavo i piatti, mi fa:"ma perchè non usi i guanti?", e io, scherzando, le ho risposto:"i veri uomini non usano i guanti".. Allora lei ha assunto quell'aria di superiorità sprezzante e mi ha risposto:"i veri uomini non lavano i piatti". Magari non voleva dire niente, ma forse a causa di tutte le altre ferite, la cosa mi ha fatto male.

Come ciliegina sulla torta, i nostri rapporti sessuali sono praticamente assenti e questo è un problema che c'è da sempre: ogni volta che lei prepara un esame o è nervosa non facciamo sesso. E io non sono così fissato, è difficile esasperarmi da questo punto di vista, ma quando fai sesso una volta ogni 40 giorni, la mancanza la senti. Una volta ho provato a parlarle e lei ha detto "lo sai, quando sono nervosa non ho voglia". Punto. E intanto niente rapporti da più di un mese. Di nuovo. Non vorrei neanche, in fondo, che lei lo facesse con me più spesso. Vorrei solo che, per una volta, lei venisse da me a dirmi "scusami se sono frigida e grazie di comprendermi". Solo questo. Così, giusto per avere una misera prova che tutto quello che faccio per lei non finisce dentro un buco nero.

La terribile verità è che lei mi ama davvero. Lo so. Ma è anche una persona egoista e immatura. E che dio o chi per lui non voglia mai che una persona egoista si innamori di voi. Una volta ho letto che per un'egoista una coppia è fatta da una persona che LO ama e una persona che SI ama. Quando stai con un'egoista sei peggio che solo: sei invisibile.

Io ormai sono l'ombra di me stesso: sono apatico, sempre stanco, sfiduciato. E' come se non esistessi più, come se fossi un guscio vuoto. Sono gonfio di rabbia e risentimento ma sono anche troppo depresso per farla uscire. Tuttavia, sono piuttosto sicuro che tutto abbia un prezzo nella vita, tutto. E che per ogni cosa che facciamo o diciamo prima o poi il conto ci viene presentato. Non nego che provo un certo perverso piacere, condito da tristezza, a pensarla mentre striscia e mi implora di rimanere, perchè so che dietro tutta quell'arroganza e quell'egoismo si cela una bambina fragile. Ognuno ha le sue ombre, ma il punto è esserni consapevoli ed evitare il più possibile che quelle ombre parlino per noi. E lei questo sforzo non l'ha fatto. Non ci ha nemmeno provato.

E' una persona distruttiva, destinata a vivere per sempre insoddisfatta, con una fame inestinguibile. Non importa quanto perfetta potrà diventare la sua vita, non sarà mai abbastanza per lei. E magari, un giorno, fra tanti anni, si fermerà un attimo a riflettere, riuscirà miracolosamente a ridimensionare il suo ego per qualche minuti e si guarderà attorno: vedrà solo terra bruciata. Allora si sentirà sola e si accorgerà di quanto, nella sua furia distruttiva, nel suo egoismo cieco, ha buttato nel cesso. E magari a me in quel momento fischieranno le orecchie.   

 

 

24 commenti

Se la lasci fai solo bene,da come racconti sei il ragazzo che tante vorrebbero!Dalle un bel calcio in culo,poi se ne accorgerà ma sarà tardi

Avatar di AnonimoAnonimo alle 20:53 del 19-12-2014

Dio, ragazzo, no, non ci siamo davvero, non puoi continuare così per molto. 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 22:16 del 19-12-2014
wow..

Cazzo e come scrivi...Non mi è servito manco immaginare...scrivi un libro e guadagnarci qualcosa da questa storia ahahahaha

Avatar di toffettotoffetto alle 22:49 del 19-12-2014
Cazzo, questo mi ha superato.

Lo sfogo me lo sono letto tutto, come è giusto e rispettoso. Qui la vedo dura.

Risponderò brevemente: Salvati fin che puoi.

Avatar di InnominatoInnominato alle 23:07 del 19-12-2014

Sono d'accordo, scrivi benissimo. Hai stile, personalità, scorrevolezza, capacità di coinvolgere. Tutto ciò però non  alleggerisce il problema che hai con lei. Ma la tanto la stai per lasciare, no? 

Avatar di logicalogica alle 23:16 del 19-12-2014

Mi è successa la stessa identica cosa, io sono una donna ma la storia è la stessa. L'ho lasciato prima di laurearmi e lui ha " strisciato ". Non mi sono mai pentita e ti posso assicurare che esistono quelli che non tirano " cazzotti" immotivati. Sono sposata , li do e li ricevo per questioni serie e non per le cazzate. Lasciala!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 01:13 del 20-12-2014

Devi volerti bene anche tu, assolutamente.

Se non vuoi lasciarla, ora che hai riorganizzato i pensieri scrivendo qui... falle un bel discorsetto a quattr'occhi. Non è possibile che non apprezzi un ragazzo come te! 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 05:39 del 20-12-2014

troppo lungo, non lo leggo.

Avatar di spasiba1spasiba1 alle 11:11 del 20-12-2014

Mi domando perché questi egoisti hanno sempre la fortuna di trovare un bravo/a ragazzo/a. Hanno già detto tutto gli altri prima di me salvati finché sei in tempo

Avatar di mielefiele79mielefiele79 alle 13:17 del 20-12-2014

Da tutto questo, te come hai deciso di agire?  perchè non hai spiegato le tue intenzioni; solo constatazioni.

Hai fatto un'analisi molto precisa e credo che finora ti sei comportato bene. 

Avatar di RorschachRorschach alle 14:34 del 20-12-2014
scappa ragazzo

Una vita così.? ...oggi potrai anche sopportare...domani anche la più piccola cosa ti verra pesante come un macigno.....non sopporterai piu niente... e sarai infelice....il tuo sorriso si spegnerà. ...

cerca una persona solare e positiva come vuoi tu altrimenti......stattene da solo centomila volte!!!!!!

Trovare l anima gemella e solo questione di culo e se quel culo non c'è l hai non forzare la sorte perché andrà in quel posto solo a te.

immagina....ci stai insieme....presi dal incoscienza....ti sposi e fai un figlio......ma do Ooooo figlio mio lascia stare non riesci neanche a immaginare in che situazione ti stai infilando.

sciogli il contratto lascia tutto e vivi la tua vita........se incontri quella giusta te ne accorgerai .....non sarai qui a scrivere su questo sito un romanzo....

caccia I cog.....mandala a quel paese. ...e dopo mettiti in auto e ascolta gli U2 with or without u

 Hai 25 anni, hai tutta la vita davanti....

 E la vita è bella......

 

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:54 del 22-12-2014
scappa ragazzo final

E di vita c'è ne è concessa una sola......

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:57 del 22-12-2014
"molto lungo" (that's what she said)

Ce ne sarebbero di cose da dire, ma non mi metto a faticare se non vedo prima una risposta.
Per ora l'unica cosa che mi va di passare è: chiedile che cazzo ha da essere così triste e insoddisfatta considerata la vostra vita migliore di quella di molti altri, e che la felicità porta felicità; inoltre, non ci starebbe male avere una sua opinione su quale sia il tuo ruolo, dirle che a quanto pare non sa come funziona una coppia, e chiederle cosa sarebbe disposta a fare per te. Giusto per.

Avatar di farnightfarnight alle 22:39 del 22-12-2014
grazie e scusate

Si scusate se non ho replicato a nessuno di voi, ma mi aveva dato errore inserendo lo sfogo e pensavo non l'avesse pubblicato. Capirete bene che dopo aver praticamente scritto un saggio breve ho sfiorato l'esaurimento! ;)

Grazie anche perchè tutti mi avete dato l'unico e logico consiglio possibile: scappa!

E' quello che sto cercando di fare, ma non è così facile e chi ha vissuto una situazione come questa mi capirà. Purtroppo l'uomo è più stupido di un ameba. L'ameba si muove verso ambienti favorevoli e scappa dai luoghi ostili. Noi uomini no.

So che l'errore più grande che abbia fatto è restare con lei anche dopo aver avuto i primi segnali di com'era.

Se c'è una regola che sto imparando da tutto questo è la seguente: non rimanete mai in un ambiente ostile, fate come l'ameba! Appena una persona dà le prime avvisaglie di egoismo/prepotenza/ostilità, allontanatevi, perchè le persone non cambiano mai! Restare vicino a queste persone non le rende più gentili: semplicemente gli state fornendo altra carne da macello da sacrificare sull'altare del loro egoismo. Non potete ragionarci. Non potete litigarci. Non potete fare niente, se non scappare.

Piccole aggiunte alla storia di cui sopra: lei è andata in Erasmus 6 mesi, bella esperienza, da fare assolutamente, ma secondo me quando si è fidanzati (seriamente) è una scelta da fare con attenzione, mentre lei è partita tranquillamente affermando, quando ne abbiamo parlato, che lei sarebbe partita indipendentemente dalla mia opinione, ma che le avrebbe fatto piacere che io le dessi il mio appoggio. Inutile dire che non è stato facile e anche lei verso la fine si è pentita di essere partita e mi ha detto che non avrebbe messo più a repentaglio la nostra relazione per cose del genere. Ed ora mi ha appena rivelato che andrà a fare un altro Erasmus per 3 mesi in Inghilterra.

Altra cosa, e a questo punto non so neanche se sono sveglio o sto vivendo un incubo, mi ha chiesto di farmi comprare un automobile nuova da mio padre almeno lei si può prendere quella mia che lei non ce l'ha. E la mia macchina attuale è l'ultimo regalo di mio nonno al quale ero molto legato. Oltre al fatto che si spenderebbero migliaia di euro inutili per una cosa che per ora non servirebbe. 

Avatar di Kraken11Kraken11 alle 01:51 del 24-12-2014

Caro Kraken, ti sei dato il nome di un mostro marino, terrore di naviganti, ma poi confessi di avere meno capacità di reazione di un'ameba. Perché? Perchè ami la tua ragazza? Alla fine di amore non parli mai, tranne per citare un aforisma sulla asimmetria dei sentimenti. Certo, questo è uno sfogo e ci sta il non aspettarsi che tu tessa le lodi di chi ti fa stare così male. Ma lei è descritta tutto il tempo come un vampiro sentimentale, che chiede in continuazione ma è incapace di dare. Anche questi ultimi due esempi che hai fatto, sono emblematici: mentre negli altri, era lampante dove fosse la ragione e dove il torto, in questo caso siamo nell'opinabile. Per l'Erasmus l'egoismo è più il tuo, non puoi chiedere ad una persona di rinunciare ad un'esperienza formativa perché pensi di soffrire la sua mancanza per 6 o 3 mesi. Se lei ascoltasse il tuo capriccio (al giorno d'oggi poi le distanze sono colmabilissime in tanti modi) e però poi vi lasciaste, le avresti creato un danno professionale oltre che un rimpianto perenne. Per quanto riguarda l'auto, anche qui, il problema è discutibile, ma la ragione non è così palesemente da una parte: lei ti ha fatto una proposta, qualcuno l'avrebbe considerata solo come tale, altri avrebbero magari pensato che poteva essere un modo per allungare la vita all'auto di tuo nonno, che tanto "rimaneva in famiglia".

Fatto sta, che quello che emerge è che avete visioni completamente diverse su tutto, che magari, come sempre non emergevano all'inizio, "accecati" dalla passione, ma ora si fanno pressanti. Nelle tue parole risuona un'ineluttabilità che in realtà non esiste. Tu hai bisogno di una persona diversa accanto, ma probabilmente anche lei. Pensaci. Nel frattempo ti faccio tanti auguri. Mi sembra che ti servano particolarmente.

Avatar di logicalogica alle 05:22 del 24-12-2014

E' proprio il caso di dire: Liberate il Kraken!!!

Avatar di RorschachRorschach alle 10:23 del 24-12-2014

@Logica, Io non so se lui è un mostro, oppure nasconde un dolore. Però quando si riferisce alla questione Erasmus, non credo ci sia egoismo da parte sua.

Se lei mi dice, questa sera esco con gli amici e non ti azzardare a fermarmi, la cosa mi lascia dell'amarezza, e non è perchè io non voglio che esca, mi aspetto solo un minimo di tatto nel modo in cui me lo dice, vorrei che me le chiedesse, più che altro come forma di rispetto, mi ricorda uno sfogo di Bimbadolce e il commento di Vaisereno che è questo:

"Ecco diciamo Bimba che e' come dirti che deve andare alla cena in modo gentile,come una forma di rispetto penso.personalmente io a mia moglie quando devo andare a bere esempio una birretta con un amico gli dico.mi ha telefonato ermenegildo  per uscire.che dici vado?   e li gli sto' dicendo.vado ma ti penso.e sicuramente il senso della domanda del tuo ragazzo e' questo"

Se poi l'uscita dura sei mesi immagino che ci vorrebbe un po di tatto in più. Lei lo sta trattando come una pezza, non si tratta del fatto che ha il diritto di fare questa esperienza ma di come predispone lui a questo.

Poi lui racconta dell'auto: Potrebbe, si potrebbe cedergli la sua auto, e esporsi con i suoi genitori per farsi comprare un'altra auto, e allora invece perchè non lo fa lei? Mi chiedo adesso, quanto dovrebbe ancora esporsi lui per sostenere il futuro della sua ragazza? Dovrebbe lasciare l'auto, gli deve pagare la retta per gli studi, lei ha "il diritto", e lui quale diritto può vantare?

Logica non si tratta di incompatibilità ma di egoismo, non c'è in lei un minimo di amore per lui, è solo attaccamento e gratitudine per questo ragazzo che è stato, potrebbe ancora e dovrebbe. Lo tratta male perchè non ha stima e si chiede tutte le mattine davanti allo specchio perchè non riesce ad amarlo. Si aspetta solo che lui la mandi a fanculo perchè lei sarebbe troppo merda per farlo da sola.

Succederà un giorno se non è già successo, magari in Erasmus, di cononoscere qualcuno dall'ormone potente, uno da cui si sentirà travolta, e li ci saranno i pentimenti, anche perchè poi ci sarebbe un altro ramo su cui saltare. Mi dispiace sarò crudo, lei ha scelto di non cercare una persona da amare, tira dritto per la convenienza, e non vuole lasciasi scappare il bravo ragazzo.

Mio caro Kraken, è un consiglo che ti do, scappa, appena parte per l'inghilterra lasciala andare, non c'è bisogno di chiarimenti, ci vuole un colpo secco, se ci pensi ancora non la lasci più.

Faccio finta di non capire, perchè è opinione generale che gli uomini sono mediamente tutti bastardi e le donne sono mediamente tutte brave.

 

 

 

Avatar di InnominatoInnominato alle 11:52 del 24-12-2014

Non parlo d'amore perchè odierei ogni parola che andrei a scrivere. L'amore per questa ragazza mi ha portato sull'orlo del baratro.

Sono sempre stato convinto dell'importanza della ragione rispetto al sentimento... Va dove ti porta il cuore e poi fatti venire a prendere dal cervello, come si suol dire.

@Logica: ti ringrazio della tua opinione, ma mi sembra che tu abbia cercato di giustificare l'ingiustificabile. Non sono un mostro, te l'assicuro, almeno non in questa storia. In questa storia sono il buono, non dico l'eroe, ma il buono. Non sto peccando di superbia, davvero, è una cosa che mi devo ripetere costantemente perchè se dubito pure delle mie ragioni, sprofondo del tutto. Per la faccenda dell'Erasmus, il mio non è un "capriccio". E ora ti spiego perchè. 

L'Erasmus fa curriculum, aiuta con i punti alla laurea, è un'esperienza formativa etc etc.. Ma più di ogni altra cosa, su stessa ammissione di chiunque sia andato in Erasmus, è una specie di lunga vacanza. Gli esami si passano facilmente e mentre lei era lì in Polonia, ha passato più tempo a farsi viaggi vari in giro che a studiare. Non c'è niente di male, sia chiaro, NIENTE. Il punto è che, se ti vuoi divertire in giro in Erasmus, non puoi lasciare un povero cristo ad aspettarti a casa. La botte piena e la moglie ubriaca non si possono avere. Sia chiara una cosa, se eravamo entrambi lavoratori e lei riceveva un'offerta di lavoro importante all'estero per 6 mesi, io l'avrei sostenuta in tutto e per tutto. Anzi, avrei insistito perchè lei andasse, perchè le avrebbe fatto curriculum e l'avrebbe davvero aiutata nella professione. Ma un Erasmus no, mi spiace. Non dopo 4 anni insieme e neanche dopo aver preso casa insieme. Una casa in cui mi sono ritrovato a stare da solo. Per inciso, la madre della mia ragazza subito mi disse che avrebbe continuato a pagare la sua parte di affitto per la casa, perchè si sentiva in colpa. Perchè si sentiva in colpa? La risposta è ovvia.

per quanto riguarda la macchina, per favore, non indoriamo la pillola. Ci sono dei patti impliciti che si fanno in una coppia, c'è un contratto invisibile che regola il rapporto. E fra le clausole c'è quella di non chiedere cose assurde. Andiamo, la mia macchina? Apparte se la lascio io, ma se mi lasciasse lei? E la macchina non è vecchia, ha 4 anni, è nuova. E' come se sto mangiando un panino e lei arriva e mi dice :"Posso mangiare il tuo panino? Tu compratene un altro.". Ovviamente glielo do anche volentieri, ma è ovvio che un pò ci rimango male. E comunque, io le ho detto di si per la macchina, e lei anzichè ringraziarmi, ha fatto problemi perchè non le piace come si guida, è troppo bassa e si sentiva in difficoltà a prendere la mia macchina.

@Innominato: Potrei scrivere un poema anche qui, ma hai inquadrato bene l'atteggiamento della mia ragazza: lei è perfettamente consapevole di avere comportamenti inaccettabili. Facendo mente locale, non è un caso che più volte mi dica "Ma come fai a stare con me? Sono un disastro.".. Arriverà il giorno in cui le risponderò :"In effetti non lo so" 

Avatar di Kraken11Kraken11 alle 12:29 del 24-12-2014

kraken quello che dici non fa una grinza!lasciala perché non rispetta la tua persona ed i tuoi sentimenti!ti auguro buon natale :)

Avatar di CopyCatCopyCat alle 12:14 del 25-12-2014

-dopo aver praticamente scritto un saggio breve ho sfiorato l'esaurimento! ;)
Ma caspita, basta copiare negli appunti lo sfogo prima di inviarlo!
O comunque nel caso dia errore basta tornare indietro, lo sfogo dovrebbe essere ancora lì!

-mi avete dato l'unico e logico consiglio possibile: scappa!
Io non ancora.

-L'ameba si muove verso ambienti favorevoli e scappa dai luoghi ostili. Noi uomini no.
Gli uomini son più complessi di un'ameba, fanno assunzioni. Non ti sei allontanato perché pensavi di aver a che fare con una persona normale.

-Non potete ragionarci. Non potete litigarci.
Perché così non si affronta il problema.
Gratti solo la superficie, senza arrivare al cuore.

-Perchè si sentiva in colpa? La risposta è ovvia.
Appunto, puoi dire qualcosa della sua famiglia?

-lei è perfettamente consapevole di avere comportamenti inaccettabili. 
Ok, ma chiedile come vorrebbe essere trattata.
Falle anche esempi con critiche e ringraziamenti, come ci si sente ad essere denigrati o quando si sente gratitudine.
Inoltre dovrebbe cominciare a fare autoanalisi, meditare su sé stessa.

Avatar di farnightfarnight alle 11:00 del 02-01-2015

Scusa, non ho capito bene. Se litigandoci o ragionandoci non affronto il problema o comunque non arrivo ad una "soluzione", come si fa? Non esistono altre soluzioni. Puoi solo scappare: la parte sottocorticale del nostro cervello ha mantenuto intatti alcuni dei nostri istinti primordiali. Uno di questi istinti ci pone, in situazioni estreme, davanti ad una scelta ben precisa: scappa o combatti. Se non puoi combattere, non vedo altra soluzione che scappare.

Riguardo alla sua famiglia la farò semplice: i suoi sono separati da quando lei aveva 10 anni, ma la madre ha trovato poco tempo dopo il divorzio un compagno che, a differenza del suo padre biologico, gli ha trasmesso valori sani ed una guida paterna. La madre si è ritrovata durante il divorzio sola con la figlia contro tutti, vivendo in un paesino. E nei piccoli contesti non è vero che la società umana produce più amore, ma solo più ipocrisia. Secondo me, si è attaccata alla figlia cercando un sostegno, la qual cosa ha investito la mia ragazza, allora bambina, con una quantità di responsabilità insostenibile. Ciò ha portato però la madre ad avere atteggiamenti troppo teneri nei confronti della figlia e tuttora secondo me non è in grado di imporsi sulla figlia, che a volte ha atteggiamenti obiettivamente patologici.  Per quanto riguarda la figura paterna, lei ha ricevuto diversi input: in parte negativi dal padre biologico e in parte positivi da parte del padre "acquisito". Questo ha, sempre secondo me, portato la mia ragazza a non sviluppare una precisa idea riguardo il ruolo della figura maschile in una coppia.

Vi ho scritto queste cose di cui sopra per farvi capire che ho cercato di comprendere, analizzare, razionalizzare... Ma non posso giustificarla, non ce la faccio. Vorrei essere più forte per tentare di farla uscire dalle sue gabbie emotive, ma sono troppo logoro. Questa è la parola che cercavo: logoro.

Inoltre, la mia storia familiare non è più felice della sua, ed anche a me la cosa mi ha lasciato dei segni. Ma non ho mai considerato questa cosa come una giustificazione per mancarle di rispetto. Neanche una volta.

@Farnight, riguardo l'ultima cosa che hai scritto, ci avevo pensato anche io: assumere sostanzialmente un atteggiamento a specchio. Ma non ci riuscirei, perchè significherebbe agire in maniera totalmente opposta al mio carattere. Inoltre, penso sarebbe inutile: essendo lei egoista, manca di empatia e ciò che non ha di empatia compensa con un senso critico cristallino e spesso veritiero, come tutti gli egoisti, penso. Purtroppo, questa sua mancanza di empatia, le ha impedito finora persino di rendersi conto che mi faceva del male, che mi denigrava, che mi offendeva. Se mi comportassi come lei, dal suo distorto punto di vista passerei io per quello egoista ed ingrato. Lei non si riconoscerebbe nel mio comportamento.

(un piccolo off-topic: io non ho assolutamente accesso al suo cellulare, protetto da un codice, e dato che parto sempre dal presupposto di sbagliare io per primo, volevo sapere se è normale che la cosa mi dia fastidio, considerando che il mio cellulare è invece disponibile ed aperto a chiunque. No, non mi tradisce e lo so per certo.)

Avatar di Kraken11Kraken11 alle 19:31 del 02-01-2015

-...o comunque non arrivo ad una "soluzione", come si fa?
Litigare ovviamente non è che serva, ragionarci serve limitatamente, bisogna sapere in che direzione andare. L'altra parte che serve è agire, ma ovviamente non c'è nessuna certezza di successo, e l'opzione di scappare purtroppo è sempre presente. Poi non penso che lasciare una persona che si frequenta da anni sia facile.

-Riguardo alla sua famiglia la farò semplice: [...]
Capito, famiglie entrambe complicate. Però per quanto la riguarda non vedo ancora la chiave di questa insoddisfazione cronica (anche se secondo me ci son più punti da scomporre). Fino a dove arriva? Ha un obiettivo? Nel senso, si lamenta genericamente che le cose "non sono abbastanza" o rende esplicito un punto minimo?

-Questa è la parola che cercavo: logoro.
Cioè hai bisogno di sentire qualcosa di nuovo.

-assumere sostanzialmente un atteggiamento a specchio
Non intendo quello, intendo dire di discuterne, voi due. Ad esempio non le è mai capitato di stare male e sentire di voler delle persone attorno? O di provare felicità per aver raggiunto un obiettivo e volerlo condividere con qualcuno? Ci sono innumerevoli casi, dal raccogliere le cartacce per terra all'avere un compagno di giochi al sentirsi in sintonia con qualcuno all'aver a che fare con bambini, anziani, senzatetto, ricchi, malati, ecc ecc.
Non è assolutamente facile, anch'io per capirlo ci sto mettendo molto.

Ha avuto altri fidanzati? Se sì, non le hanno 'suggerito' niente?
Per questo dico che dovrebbe fare autoanalisi, riflettere sulla sua famiglia, sul suo passato, per capire da dove viene e cos'è.

Avatar di farnightfarnight alle 14:49 del 11-01-2015

No lasciare una persona che si frequenta da anni non è facile. Gli psicologi la chiamano "dipendenza affettiva", ma in questo caso mi sento di affermare che sono tutte stronzate, per dirla in francese. La verità è che ci vuole una sana dose di egoismo per lasciare una persona che si frequenta da anni senza pensarci troppo. E di egoismo io ne sono patologicamente privo. Non mi sto facendo un complimento, ne sono davvero patologicamente privo.

Si lamenta senza un punto specifico, o, per meglio dire, ogni punto è fonte di lamento da parte sua. Nessuna cosa è come la vuole lei, niente è abbastanza. Lei la chiama "volontà di cambiare le cose", io la chiamo "incapacità di accontentarsi". Non si tratta di essere propositivi, che è una cosa positiva, si tratta di essere inquieti, che è invece una cosa decisamente negativa. Faccio un esempio di due giorni fa: sto preparando la tesi, sono occupato, ma decido di utilizzare il pomeriggio per accompagnarla a comprare un vestito. Entriamo in negozio, lei ne sceglie due e li prova. Nel frattempo le commesse erano estremamente insistenti, in maniera anche inopportuna nel consigliarla. Io le dico quale mi piace di più. Lei lo compra. Usciamo dal negozio e mi accusa che avrei dovuto sostenerla di più, avrei dovuto tirarla fuori dalla situazione di pressione sotto cui si trovava a causa delle commesse. Non una parola sul fatto che dovevo lavorare alla tesi, che avevo messo lei come priorità rispetto agli impegni che avevo. Solo accuse su quanto non l'avessi sostenuta mentre le commesse "la aggredivano".

Ha avuto un altro ragazzo prima di me, ma a quanto pare quel rapporto non l'ha fatta crescere, nè le ha insegnato niente su di lei. A detta sua, lui era un cretino totale e uno stronzo che l'ha lasciata. A questo punto mi viene il dubbio se lui era davvero un cretino o semplicemente lei lo ha esasperato come sta facendo con me.

L'ultima cosa: lei mi dice spesso, quando mi accusa di questa o di quest'altra cosa :" lascia perdere, non sei tu, sono io che mi faccio troppe aspettative.". Spero che cogliate quanto svilente, deprimente, sia questa frase nei miei confronti. 

Avatar di Kraken11Kraken11 alle 16:27 del 19-01-2015

-La verità è che ci vuole una sana dose di egoismo per lasciare 
Le situazioni possono essere più varie di così, ad esempio ci si può cominciare a de-affezionarsi alla persona da molto prima del punto di rottura esplicito.

-o semplicemente lei lo ha esasperato come sta facendo con me.
Comprendo.

-Spero che cogliate quanto svilente, deprimente, sia questa frase nei miei confronti.
-Usciamo dal negozio e mi accusa che avrei dovuto sostenerla di più
Spero tu comprenda che dalla mia prospettiva non posso dare tutte le colpe a lei, sarebbe troppo semplice -- per quanto evidentemente dei problemi li abbia.
Tu sei sicuro di non essere 'zerbino'?
Cosa significa "sostenerla di più", erano insistenti come?

Avatar di farnightfarnight alle 23:38 del 28-02-2015

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