Tag: lavoro
Ven
27
Set
2019
Nuova in ufficio
È veramente bello vedere la nuova ragazza in ufficio che crede che il capo sia Dio, fa tutta la simpaticoba perché crede che il lavoro dipenda da quello, ma è un pessimo lavoro pagato a provvigioni, anche se fai la leccaculo non cambia niente. Ah ti passerà presto l'entusiasmo. Nel mentre, io da collega cattiva ti faccio credere che sia un lavoro bellissimo e che col capo sarà sempre tutto bellissimo perché non è un enorme stronzo
Mar
24
Set
2019
(an)Naspi
Disoccupati, senza informazioni per il sussidio di disoccupazione. Oggi vado a chiedere perchè letteralmente sto con l'acqua alla gola ad un amico e mi dice che potrei prendere qualche soldo.... NO. sono a 72 e la richiesta va presentata entro 68 dall'ultimo impiego sennò perdo diritto al sussidio. Ma porco cazzo! quindi devo morire solo perchè non sono stato informato??
mondo di merda!
Lun
23
Set
2019
Le mie amiche hanno terminato gli studi e lavorano
Le mie amiche hanno terminato l’università o manca poco, mentre io devo ancora terminare l’università (ad ottobre iniziò il secondo anno magistrale)! Inoltre due di loro hanno già trovato lavoro (teologia e formazione primaria) mentre io che studio psicologia del lavoro e sogno di lavorare nel campo delle risorse umane e della formazione, ho paura di rimanere a mani vuote. Ah, in tutto questo mi sono dimenticata di dirvi che ho 25 anni e mi sento incredibilmente vecchia!
Gio
19
Set
2019
Nessuno lo sa
Per problemi personali gravi (violenze in famiglia, dover andare via da casa e andare subito a lavorare) non ho terminato gli studi.
Essere in quarta e lasciare pur di andare via è stato sicuramente un errore, ma necessario.
Fortunatamente negli anni ho fatto mille corsi, studiato tanto, mi sono messa in gioco imparando a coprire varie figure professionali da autodidatta e tutto mantenendo un lavoro da dipendente a tempo Indeterminato e mille altri lavori extra dormendo pochissimo.
Questo stile di vita mi ha portato ad esaurire energie, fare i conti con la stanchezza, con malattie che si sono presentate a causa del troppo stress ecc...
Ma nonostante ciò, per l'ennesima volta mi sto cercando di risollevare.
Sono stanca di essere in un angolo, sul bordo di un gradino.
Voglio crescere, anche professionalmente, voglio darmi una possibilità....
Ma mi vergogno terribilmente di ammettere il mio livello scolastico, di dire che frequenterei una scuola serale. Non lo sa nemmeno la mia migliore amica, tanto è la vergogna, lei, con doppia laurea e master, che con un marito ingegnere chiede a me perché secondo lei "io so tutto"....
C'è gente che mi chiama secchiona, leggo, partecipo a conferenze, mi iscrivo a corsi...
Non riesco a dire che ho lasciato la scuola...e che ora mi tocca tornare sui banchi se voglio migliorare la mia vita...
Mer
18
Set
2019
Cosa fare? troppi pensieri!
Buonasera, non so se riuscirò a essere breve, al massimo suddividerò le questioni in più post.
Sono stufa della madre del mio ragazzo che gli sta rovinando la vita e di riflesso la rovina anche a me.
Sono l'unica persona al mondo che lo aiuta, che lo sprona, e gli ho chiesto di venire a vivere da me per serenità di entrambi già da prima che si evidenziassero i problemi con la madre, anche se lui non avesse più capacità contributive in casa, perchè per me l importante è stare insieme.
Sta cercando di tirarsi su da un mondo anche lavorativo che non lo soddisfa e io sto cercando di essergli vicina ad ogni passo, piccolo o grande, cosa che sua madre non fa.
Nonostante ciò lei ha da ridire su di me, su qualunque cosa, addirittura ha detto che un giorno che lui è finito in ospedale per un intossicazione alimentare (di una cosa comprata e cucinata da lui) io gli stavo vicino e la guardavo con la coda dell occhio per vedere se mi osservava .
Un altra volta ha asserito che mancassero delle cose in casa, non roba di valore, l'assurdità è che secondo lei mancavano delle conserve, barattoli di pessimi carciofini fatti da lei, fino a quando il mio ragazzo non glieli ha trovati in frigo.
Le da fastidio che io abbia una casa di proprietà, che io prima di lui abbia avuto una vita, ho fallito in una relazione e mi ritengo fortunata ad aver trovato lui, più giovane di 5 anni.
Il mio ragazzo riconosce che sua madre è una figura tossica già da tempo, addirittura mi ha detto che se avesse potuto se ne sarebbe andato via di casa a 11 (!!!) anni.
Lui è innamoratissimo ma diviso tra due fuochi.
Non so se sia necessario allontanarmi per fargli schiarire meglio le idee, su chi vive, su cosa vuole ecc
Help
Mar
17
Set
2019
Fra 20 anni
Secondo voi è vero che fra vent'anni molti lavori saranno scomparsi, o meglio, sostituiti con l'automazione? Ogni giorno in biblioteca vedo i bibliotecari dietro il banco, passando semplicemente dei libri per validare la conferma: che lavoro è questo? E ce ne sono a decine! Vorrei un lavoro come quello ma poi mi dico che non è un lavoro... Lo era quello del bibliotecario di anni fa che quando gli chiedevo dove trovare sviluppato un certo tema ti impilava una sfilza di libri e te ne parlava come li avesse letti tutti. Questi non fanno nulla: chiacchierano tra di loro, bevono il cappuccino e ti fanno pure aspettare... Ho sempre sognato di fare la bibliotecaria perché amo i libri. Ma così no. Così è chiaro che un automa lo farebbe in maniera più efficiente.
Ma quanti altri lavori si possono sostituire? Le cassiere, le commesse, gli impiegati in banca... A pensarci ci sono un sacco di posti inutili...
Ma cosa faremo nel futuro? Che lavoro potranno fare le generazioni a venire?
Mar
17
Set
2019
Ahi Ahi Ahi
164€ sulla carta prepagata.....Tutto ciò che mi resta
Disoccupato da 3 anni causa invalidità....Nessun sussidio statale poiché per legge non mi tocca niente..una madre con una forma depressiva che sta tentando di appiccare a me...Vivere in un paesino desolato del sud...Ed ecco a voi una vita in malora.......Direte: ''perché non ti suicidi?'' Perché già immagino la soddisfazione di tutti i parenti e l'allegria di mio padre che andrebbe a festeggiare con i suoi colleghi a vino e a bagasce e l'odio di mia madre che proverebbe vergogna più che dolore :O. Qui a Messina la gente si mette a ridere se vai cercando lavoro porta a porta..Espatriare? Si ma ci vogliono soldi Idem se si va in un altra città italiana...Nessuno contratta sconosciuti online si fa tutto tramite agenzie e conoscenze anche al nord...La stabilità economica ormai è lusso di pochi...quando lavoravo guadagnavo a giornata ed in nero..Se non hai precedenti penali qui al sud non lavori,se ti vedono benestante,aspetto curato ma non ricco vestito con capi semplici ti scambiano per figlio di papà ''tanto questo non ha bisogno di lavorare'' Anche se io sono andato sempre vestito da lavoro a cercare lavoro con t>shirt vecchia e jeans e scarpe da poco conto...Tutti gli imprenditori con cui ho parlato lagnano miseria che hanno figli a spasso e l'impresa guadagna poco:ASSUMERE COSTA ed io li capisco..La voglia di lavorare la gente te la fa passare con quel loro modo di fare lassista e perditempo ed infatti sono qui a scrivere sul letto con mia madre esaltata di là....Andare a spasso a fare il vago non mi va mi sentirei inutile,manco nelle pompe di benzina si può lavorare più per pochi euro e al mercato grossista di frutta gli extracomunitari si buscano la vita guadagnando quella ventina di euro a spese dei cittadini locali.....Non c'è soluzione...io mi sfogo qui poiché nel real world non ho nessuno con cui parlare....Ultima precisazione:
Sono un'elettricista senza carte in regole (mi mancano 2 anni di contributi per potermi dichiarare ditta) sempre lavorato in nero....Che darei per andare a fare il manovale..... Spero siate comprensivi con me in quanto la mia ''famiglia'' mi schifa e mi disprezza....Grazie!
Ven
13
Set
2019
Rientro dalla maternità
Ciao a tutti, mi sfogo in quanto sono rientrata dalla maternità dopo 11 mesi di assenza e il mio ufficio è totalmente cambiato. Prima eravamo in due, ma qualche mese dopo essere rimasta incinta io anche la mia collega è rimasta incinta e quindi nel nostro ufficio sono arrivati 3 colleghi che si sono spartiti il nostro lavoro. E ci sta, per carità.
Il problema è che da quando sono tornata non mi calcola nessuno, il mio capo in primis. A malapena mi saluta, figuriamoci dialogare con me... I miei colleghi hanno stretto amicizia tra loro e mi escludono da tutto. C'è un lavoro nuovo che dovrei imparare, ma quando chiedo info a loro fanno i vaghi e dicono che in realtà non è ancora ben definito ecc. Non mi mettono mai in copia nelle mail, nonostante io gliel'abbia chiesto più volte. Mi dicono che il pc non glielo fa fare... Quando vanno a bere un caffè non mi chiedono nemmeno se lo voglio anch'io. Se esco dall'ufficio e quando sto per rientrare li sento parlare, non appena apro la porta si ammutoliscono e non dicono nulla. Se devono parlare di qualcosa messaggiano tra loro in un gruppo Whatsapp (non sono stupida, mi accorgo delle cose).
A me piaceva molto lavorare qui, i colleghi e tutto. Ma da quando io e la mia collega siamo andate via è cambiato tutto.
Io ho provato a parlare con loro, fare battute ma non serve a nulla. Si vogliono tenere stretto tutto quello che era il MIO lavoro e non sono disposti a lasciare praticamente niente. Mi sono presa di prepotenza un cliente ma proprio perchè era quello che seguivo maggiormente e volevo tornare a seguirlo solo io.
Insomma, è un clima davvero pesante... Sto imparando a non farci caso, a farmi le mie ore e poi uscire e chi si è visto si è visto. Ma al lavoro purtroppo ci dobbiamo passare la maggior parte del tempo..
Sono davvero dispiaciuta
Ven
13
Set
2019
Senza Titolo
Mi sento stanca, di cercare inutilmente un lavoro, di non essere considerata... Dicono che sotto i 30, dovrebbe essere più semplice, ma non mi sembra proprio così. Se sei già sui 28, non ti calcolano quasi. Purtroppo il mio curriculum è pieno di piccole esperienze, nulla che possa far pensare che io sia particolarmente professionale, mi sa. Non so veramente che fare, mi sento sempre più abbattuta e infelice... Mi sembra di essere un peso inutile in questo mondo e di non dare alcuna gioia ai miei genitori, rispetto ai miei coetanei. Ho provato più volte ad iscrivermi a corsi gratuiti per disoccupati, ma sembra che ci siano sempre troppi candidati e dunque non vengo neanche presa in considerazione. Mi sembra di non esistere proprio in questo mondo, di essere uno spettro che vaga in attesa della fine. Ho solo un diploma, ma non ho mai fatto domanda per ruoli che richiedano studi particolari. Sto cercando per conto mio, senza mettere di mezzo le agenzie interinali, ma perché quando mi sono rivolta in passato (verso i 24-25), non ho trovato l'utilità in queste. Mi sarò rivolta alle agenzie sbagliate, o probabilmente i miei seri problemi di acne, avranno contribuito a non rendermi una candidata idonea. Avessi qualcosa da parte, avrei fatto come i miei amici, quasi tutti andati all'estero, a far i camerieri. I miei amici rimasti in italia non lavorano per la maggior parte e dunque mi chiedo se effettivamente siamo solo noi il problema o se ci siano molte cose che non vanno, in generale. Ho provato a lasciare curriculum in ogni negozio con il cartello di ricerca, ma anche lì, mai chiamata. Ogni tanto credo che siano messi tanto per.... Idem quando ho mandato il curriculum ad un supermercato che ha perennemente il cartello di ricerca personale fuori dal locale. In parte, avrò perso gli anni migliori per cercar lavoro, tra università e problemi vari, ma mi chiedo se sia possibile sentirsi così già solo superati i 25-26 anni. Chi conosco, mi dice di essere paziente e mi racconta di amici di amici che hanno trovato occupazione verso i 31 o più, dopo anni di ricerca. Ok, ci sono questi casi, ma non riesco a vivere tranquillamente e pensare "beh, magari tra qualche anno, troverò". Vorrei anche solo poter fare qualche colloquio in più, almeno mi sentirei un po' più presa in considerazione... E probabilmente un po' meno frustrata da questa situazione.
Gio
05
Set
2019
Senza Titolo
Sono particolarmente adirata, con me stessa, ma anche con mio padre. Ha sempre voluto decidere lui su di me e da una parte, è comprensibile, ma dall'altra non ha mai voluto comprendermi. Nel periodo dell'università, volevo cercare un lavoro e me l'ha proibito (ok, in questo caso posso comprendere). Tuttavia, si arriva poi all'anno successivo e lui mi mette davanti ad una scelta (scelta piuttosto obbligata, in realtà, dato che avevo capito che ormai non voleva più farmi continuare a studiare) o continui l'università o ti faccio lavorare con una mia collega. Alla fine, scelsi il lavoro, perché non eravamo messi benissimo economicamente e inoltre mia madre aveva bisogno di aiuto, dato che stava subendo diverse operazioni... Alla fine, il lavoro "sicuro al 99%" non apparve. Mio padre disse che niente, erano cambiate le cose e dunque addio università e addio anche ad un'occupazione in qualche modo data per certa... Cercai di non farmi abbattere, ma iniziai ad abbattermi. Aiutavo mia madre e nel poco tempo rimasto, cercavo un lavoro, con scarsi o nulli successi. Ovviamente mio padre, a dire che era una fortuna che io fossi lì ad aiutare mia madre con tutte le visite, fisioterapie, operazioni, senza pensare al fatto che anch'io avessi bisogno di qualcosa per me... Sono arrivata così a 28 anni. Ho passato anche alcuni anni in depressione, anni in cui non volevo neanche uscire di casa per quanto mi sentivo male per com'era andata la mia vita. Sto cercando pian piano di recuperare... ma non è facile. Il tempo perso pesa su di me e sul trovare un'occupazione e nei momenti di sconforto, penso spesso a quanto ho fatto male a non pensare di più a me, a non darmi importanza in più... Penso spesso alla scelta di fronte a cui sono stata messa e credo che un padre non dovrebbe mai arrivare a far compiere una scelta simile, così per fini egoistici, ad una figlia. Avrei apprezzato molto di più se mi avesse detto da principio di non iniziare questo percorso. Almeno, mi sarei messa l'anima in pace e avrei cercato di far altro. In fondo, non era obbligato a farmi continuare a studiare... L'unica cosa che mi ha fatto piacere, è l'esserci stata per mia madre, perchè sono sicura che altrimenti si sarebbe abbattuta molto ad affrontare tutte queste cose senza una persona di famiglia vicino. Ora pero' mi sento solo triste, amareggiata, senza un futuro e insicura sul riuscire sul serio a trovare un lavoro per me... Scusate per lo sfogo, ma è la prima volta dopo tanti anni che ne parlo
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