Gio
05
Set
2019
Senza Titolo
Sono particolarmente adirata, con me stessa, ma anche con mio padre. Ha sempre voluto decidere lui su di me e da una parte, è comprensibile, ma dall'altra non ha mai voluto comprendermi. Nel periodo dell'università, volevo cercare un lavoro e me l'ha proibito (ok, in questo caso posso comprendere). Tuttavia, si arriva poi all'anno successivo e lui mi mette davanti ad una scelta (scelta piuttosto obbligata, in realtà, dato che avevo capito che ormai non voleva più farmi continuare a studiare) o continui l'università o ti faccio lavorare con una mia collega. Alla fine, scelsi il lavoro, perché non eravamo messi benissimo economicamente e inoltre mia madre aveva bisogno di aiuto, dato che stava subendo diverse operazioni... Alla fine, il lavoro "sicuro al 99%" non apparve. Mio padre disse che niente, erano cambiate le cose e dunque addio università e addio anche ad un'occupazione in qualche modo data per certa... Cercai di non farmi abbattere, ma iniziai ad abbattermi. Aiutavo mia madre e nel poco tempo rimasto, cercavo un lavoro, con scarsi o nulli successi. Ovviamente mio padre, a dire che era una fortuna che io fossi lì ad aiutare mia madre con tutte le visite, fisioterapie, operazioni, senza pensare al fatto che anch'io avessi bisogno di qualcosa per me... Sono arrivata così a 28 anni. Ho passato anche alcuni anni in depressione, anni in cui non volevo neanche uscire di casa per quanto mi sentivo male per com'era andata la mia vita. Sto cercando pian piano di recuperare... ma non è facile. Il tempo perso pesa su di me e sul trovare un'occupazione e nei momenti di sconforto, penso spesso a quanto ho fatto male a non pensare di più a me, a non darmi importanza in più... Penso spesso alla scelta di fronte a cui sono stata messa e credo che un padre non dovrebbe mai arrivare a far compiere una scelta simile, così per fini egoistici, ad una figlia. Avrei apprezzato molto di più se mi avesse detto da principio di non iniziare questo percorso. Almeno, mi sarei messa l'anima in pace e avrei cercato di far altro. In fondo, non era obbligato a farmi continuare a studiare... L'unica cosa che mi ha fatto piacere, è l'esserci stata per mia madre, perchè sono sicura che altrimenti si sarebbe abbattuta molto ad affrontare tutte queste cose senza una persona di famiglia vicino. Ora pero' mi sento solo triste, amareggiata, senza un futuro e insicura sul riuscire sul serio a trovare un lavoro per me... Scusate per lo sfogo, ma è la prima volta dopo tanti anni che ne parlo
2 commenti
Immagino che tu debba fare anche qualche lavoro su te stessa, ma sei giovanissima e fossi in te tornerei a studiare. Credimi la tua vita, anche se un po' complicata, forse non ancora autonoma, cambierà radicalmente. Investi il tuo tempo in questo, anche se ti costa.
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Pare che non sia giusto sacrificare se stessi per gli altri.
Tranquilla che non è successo solo a te, però sono esperienze faticose che lasciano stanchi. io lo sto sperimentando.
devo prendermi cura di me stesso. tutti dobbiamo pensare in primis a noi stessi.