Tag: laurea

Dom

24

Gen

2016

NO alla festa di laurea

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

NO alla festa di laurea, NO ai compleanni, NO a qualsiasi evento nel quale si preveda che io dovrei sbattermi a destra e a manca per organizzare cose che poi sono fatte per gli altri, non per me di sicuro, perchè piacciano agli altri, perchè gli altri possano mangiare e bere gratis e far casino, o perchè gli altri non pensino che non ho neanche un amico che mi viene a vedere alla tesi di laurea, che se poi avessi qualche buon amico davvero lo saprebbe come sono fatta e probabilmente non gli verrebbe in mente di pretendere cose del genere da me. Non sono una misantropa e una cosa da bere la offro volentieri a chiunque volesse venire, parenti, amici, ma io non mi sbatto a organizzare chi c'è c'è e chi non c'è pazienza e comunque la laurea si discute al mattino e quindi cosa dovrei fare portarmi dietro una bottiglia? Ma perchè poi dovrei organizzare io??? Se davvero la gente pensa che ci sia qualcosa da festeggiare perchè mi è capitata una bella cosa, perchè sono stata brava in qualcosa, me la portino loro la bottiglia, mi portino i loro auguri e la loro amicizia, lascino perdere regali del cazzo vestiti e feste e minchiate di ogni genere, vengano a dirmi brava! e io sono più che felice. Ma in che cazzo di mondo viviamo io non lo so.

Tags: laurea, festa

Sab

12

Dic

2015

Innamorata di un ragazzo fidanzato

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Sono una ragazza di 20 anni, single e vergine. Finora non ho mai trovato ragazzi che mi interessassero al tal punto da pensare di andare oltre un semplice bacio.... Lo scorso anno, quando ho iniziato l'università, la mia coinquilina mi ha presentato un ragazzo più grande di me, alla fine degli studi in giurisprudenza.... In facoltà ci siamo visti più volte e spesso lui mi ha offerto un caffè, abbiamo chiacchierato amichevolmente, ecc. Ho notato (è inutile negarlo, noi donne lo sappiamo) che lui avrebbe potuto avere un interesse nei miei confronti, tant'è che più volte ha proposto di offrirmi una cena a casa sua in compagnia della mia coinquilina (quindi non ci ha provato spudoratamente o altro, l'ho sempre visto molto garbato). Ma,lui è F I D A N Z A T O!!! Quindi, siccome non sono una poco di buono e non voglio essere "l'altra", ho sempre rifiutato per non rischiare di cadere in tentazione.... Solo che da qualche mese non lo vedo più in facoltà (sta preparando la tesi, quindi frequenta poco/quasi mai) e non ho avuto modo di incontrarlo nemmeno in giro e sento una grande vuoto dentro e una grande mancanza. Non mi va di cercarlo perché non voglio apparire come una cozza, attaccata allo scoglio in maniera ossessiva, e non voglio neanche apparire come una 15enne innamorata cotta....però, come faccio??? Sento davvero di provare un forte sentimento e non voglio reprimere tutto, però sono combattuta con la mia morale... Aiutatemi a fare chiarezza, vi prego!! 🙏🏻

Lun

07

Dic

2015

Laurea magistrale

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Mi sono laureata col massimo dei voti e sono stata puntuale nel farlo. Per sfruttare l'ultima sessione disponibile ho dovuto faticare tanto e avere ritmi serratissimi. In quel periodo ho affrontato qualsiasi problema burocratico e, se ci ripenso, mi chiedo tuttora come abbia fatto a non crollare. C'è da dire che quella determinazione estrema ed autoimposta è stata la soddisfazione più grande di tutta la mia vita. Nel momento più arduo ho percepito chiaramente di essere l'unica a credere in me stessa, benchè tutti i miei cari mi fossero vicini. Dopo la laurea ho deciso di concedermi un anno sabbatico in cui avrei dovuto dedicarmi a me stessa e alle mie passioni. Di fatto, però, quel periodo è servito soltanto a riposarmi e a rincoglionirmi. Il tempo mi è sfuggito di mano, così come i miei obbiettivi. Improvvisamente nulla mi ha convinto più di tanto. Nuovi interessi difficilmente collocabili nella scala delle priorità e tante decisioni da prendere mi hanno impedito di ponderare bene le mie scelte. Così, per paura di restare ferma a guardare, a ottobre mi sono iscritta ad una laurea magistrale a Firenze. Non contenta, dopo essermi stressata come una pazza appresso a case da vedere, lezioni da seguire ovunque e vagabondaggi giornalieri, ho optato per il trasferimento. Mi sono iscritta a Pisa. Carica di ottimismo e intenzionata a concretizzare ho pagato la prima rata. La delusione è arrivata subito: soltanto una scarsa percentuale dei corsi scelti è attiva. Così mi incazzo, sbraito contro le ingiustizie e gli specchi per allodole all'italiana, ma mi procuro il materiale e inizio a studiare. Mi scrollo di dosso la stanchezza accumulata, le sudate fatte per raggiungere la segreteria didattica, quella amministrative, lo studio del prof. Taldeitali e apro il primo libro. Non ho più alcuna intenzione di studiare. E lo scopro così, senza preavvisi di sorta. Come un fulmine a ciel sereno: il mio cervello si rifiuta di trascorrere altri due anni di asfissiante attesa del nulla. Non ne vuole sapere di trasformarsi -ancora una volta- in una recipiente di dati sterili, non vuole vomitare sapere da due soldi ogni mese. E' semplicemente stanco di rimandare l'ansia di trovare una lavoro, di capire qual è la strada più adatta o il talento più vivo. Vuole saperlo subito, adesso. Ho capito che il mio cervello ha paura dei complenni da studente e delle scuse. Vuole entrare in azione in maniera attiva, non ripetendo tiritere presto dimenticate. Che dovrei fare? Questo mi chiedo. 

Tags: laurea

Gio

03

Dic

2015

Tristi regali...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Quando mi sono laureata ho pensato di organizzare una festa in un localino (ovviamente tutto pagato da me), invitando gli amici più stretti. Tra questi, ovviamente, rientrava la mia migliore amica. Per carineria ho pensato di invitare lei ed il suo fidanzato, la sorella di lei ed il rispettivo fidanzato. Essendo che il costo della festa era "a persona", va da sè che invitare persone extra significasse per me pagare in più anche per loro, cosa che ho fatto volentieri e che rifarei ancora, anche se con i fidanzati e con la sorella non avevo praticamente nessun tipo di rapporto se non una semplice conoscenza di vista. Ma arriviamo al punto, il regalo. Ci tengo a precisare che, benchè non navighi nell'oro, non mi sono mai ritenuta una persona attaccata ai soldi o ai beni materiali. Sono sempre stata fiera di questo mio lato altruista, sempre pronto a dare di più anche oltre le mie reali disponibilità e non me ne sono mai pentita. Sono una di quelle che difronte ad un regalo pensa che sia il gesto a contare e non il regalo in sè per sè. Ma torniamo al punto. La mia amica si presenta alla festa seguita dai tre. Regalo fatto in 4 : un mazzo di fiori, che scoprirò in seguito costare si e no 20 euro. Ora, il punto non sono i soldi credetemi, perchè se lei mi avesse regalato un braccialetto dei cinesi sarei stata più contenta...Ma i fiori? Ma che regalo è? Che senso ha? Oltretutto in 4. Ecco cosa ne penso : 
1 Tanto per cominciare, essendo la mia migliore amica, mi sarei aspettata qualcosa in più. Se vieni con un mazz di fiori mi sà di "regalo" fatto all'ultimo momento, così, giusto per non venire proprio a mani vuote...
2 Nel momento in cui mi consegna i fiori mi dice, quasi a volersi giustificare, :"non ho avuto tempo per farti un regalo"...Il tempo è una scusa decisamente imbarazzante...Anche perchè non è che uno si laurea dall'oggi al domani di punto in bianco. Quindi deduco che la traduzione sia : "avevo tempo ma talmente poco me ne è importato che non l'ho sfruttato".
3 Presentarsi in 4, ad una festa di laurea interamente pagata, con un mazzo di fiori (manco rose eh, fiori) lo trovo di pessimo gusto... Io, piuttosto, non mi sarei presentata, tanto meno ad un evento riguardante una persona importante come la migliore amica. 
4 Qualcuno potrebbe obiettare, a questo punto, dicendo :" Va beh magari non hanno soldi"... Non hanno soldi però due giorni dopo lei mi invita a fare shopping al centro commerciale perchè deve comprarsi i vestiti per partire in vacanza con il fidanzato..( Ergo: i soldi non mancano) . E qui scatta il vero senso di presa per il culo perchè mi fai capire che il problema non sono i soldi nè il tempo, ma che a te pesava il fatto de caccià due lire in più per fare un regalo decente a quella che definisci come la tua migliore amica. Il che apre ad altri due problemi : 
a) Non te ne frega niente di me e quindi, di conseguenza, non riversi energie nella scelta del regalo 
b) Non solo non te ne frega di me, ma non ti interessa nemmeno di quello che potrebbe essere il mio giudizio che, in qualità di tua migliore amica, dovrebbe essere anche mooolto importante. 
Ora, questo pallino mi tormenta ed io non le ho mai fatto cenno del mio disappunto rispetto a quanto è successo, anche perchè se solo aprissi l'argomento mi sentirei additare come quella "venale" che sta a guardare il regalo quando, credetemi, ho apprezzato tantissimo regali molto molto modesti ma che avevano un significato. Mi chiedo ancora, sono io che sbaglio? Sono io esagerata? 

 

Mar

17

Nov

2015

paesotto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Odio il paese dove vivo. Sono cresciuta con l'idea di andarmene, trasferirmi all'estero, ma alla fine non l'ho fatto. Ho comosciuto mio marito con il quale da subito è nato un rapporto splendido, allora decisi di rimanere, per amore. A distanza di quanlche anno, nonostante l'amore sia forte ed il nostro rapporto buono, io mi sento scoppiare qua. Mi sto spegnendo e riempendo di rabbia ogni giorno di più. Vivo in un piccolo paese del sud dove noostante laurea con lode, master, specializzazioni etc.. è impossibile trovare lavoro. Ogni giorno devo sorbirmi menate medioevali su tutto. Critiche ignoranti e discorsi su luoghi comuni da lasciar crollare le braccia anche ad Ercole... E' un continuo, ed io non riesco a legare con nessuno, vivo di relazioni formali, con tante persone ho chiuso i rapporti per tante cattiverie subite. Mi sento i trappola, non riesco a reagire, continuo a subire, sembro una scema e non ho il coraggio di mollare tutto ed andarmene. Mio marito non vuole trasferirsi, lui lavora qua e sta bene. Io no. Mi immagino che non appena nella vita riuscirò a realizzarmi lavorativamente lascio tutto e me ne vado. 

Lun

22

Giu

2015

Fidanzato ignorante

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

 Mi sto rendendo conto che il mio fidanzato é ignorante. 

Gli voglio bene, a modo suo é intelligente e nel suo campo di lavoro é bravo.

Ma si vede che non studiato e che non é stato a contatto con ambienti accademici (si é diplomato per  il rotto della cuffia). Ha una capacità di analisi molto ridotta (a parte per il suo lavoro), non riesce a filtrare bene quello che sente in tv e a volte mi pare di parlare con mia madre (casalinga con la terza media) perché dice "in tv hanno detto questo e quello quindi alimento X non lo mangio più". 

A me se sento una notizia su un alimento viene l'istinto di documentarmi a riguardo e farmi una mia opinione. A lui no: l'hanno detto, é così.

Per lo stesso principio ha un certo razzismo di fondo che non si basa su esperienze e considerazioni personali ma su quello che vede in tv. 

Si incazza se "i laureati" guadagnano di più e non capisce che loro sono riusciti in qualcosa in più e mi pare più che giusto che guadagnino meglio di lui (fra l'altro io sono laureata e sentirgli dire che quel "pezzo di carta" non serve a nulla mi fa imbestialire.

Non vorrei lasciarlo perché non sono proprio di primo pelo e trovare una persona con cui iniziare una famiglia al giorno d'oggi non é facile.

 Cge palle!!! 

Mer

20

Mag

2015

Alcatraz

Sfogo di Avatar di BanyaBanya | Categoria: Accidia

Non è uno sfogo intelligente, ma ho bisogno di parlarne a qualcuno... onestamente! E onestamente non posso parlare con nessuno, purtroppo, perchè rischierei di ferire inutilmente altre persone. 

Comincio col dire che sono fuoricorso da due anni per colpa di un unico esame, l'ultimo, che non avevo nemmeno volutamente lasciato alla fine (era semplicemente l'ultimo rimasto), dopo una carriera tutta 30 e lode, in regola e esami passati brillantemente senza mai doverli ripetere (tranne due, ma alla seconda volta ho comunque preso 30 e non mi sono abbattuta)... e per questo a casa adesso vengo vista come una nullità. E' cominciato tutto il giorno che ho chiesto la tesi: da allora non so per quale anatema, non sono mai riuscita a passare quel maledetto ultimo esame e mi sto vedendo ogni giorno passare davanti deficienti che non hanno mai studiato... e siccome non ce l'ho con nessuno vado anche alle feste di laurea di ciascuno di loro, mi complimento dei loro successi, ecc.

No, non sono invidiosa, non di tutti almeno: alcuni hanno veramente meritato la laurea e per me la loro vittoria, dato che sono amici miei, è anche una vittoria mia. Ma degli idioti no, non lo sopporto. Gente che era al mare mentre io studiavo l'ultimo esame, gente che non ha mai aperto un libro, gente alla mia stessa facoltà che ha passato quello schifo di esame in cui sono bloccata io COPIANDO (io non ho 1010 di vista e nemmeno uno smartphone, ahimè, non posso copiare da internet... ma solo dai bigliettini, che non bastano) e ora... osano pure farmi la predica!!!

La predica! Ma come si permettono?!

"Eh ma sei troppo negativa, eh ma studi troppo, eh ma devi fare come dico io". Come dico io? Tirarmela perchè ho uno straccio di laurea preso per un pelo mentre quando io ero una studentessa modello ti vergognavi anche solo di provare a tirare fuori l'argomento? E' sempre uno schifo vedere come gente che prima mi trattava normale ora mi guarda dall'alto in basso. Il primo anno fuori corso (prima e seconda bocciatura all'esame) riuscivo a sostenere tutto questo, ma al secondo anno fuori corso (questo, con la terza bocciatura consecutiva) dopo essermi abbassata anche ad accettare le ripetizioni (che è una cosa che MAI avrei voluto fare) pur di trovare aiuto, ho cominciato a cedere. Non voglio vedere nessuno, non voglio che nessuno mi parli dell'università o mi faccia domande sugli esami, non posso nemmeno uscire o andare in vacanza perchè vivo con i miei in una città di merda isolata dal mondo e non sia mai dico loro che prendo un treno e vado al nord dai miei amici che poi non studio! Non so come descrivervi questo ultimo anno, ma è stato l'anno peggiore che io abbia mai subito: fino a due anni fa ero indipendente, vivevo completamente da sola in una cttà meravigliosa, avevo tanti amici, ero serena dopo anni di oppressione familiare... ma ora i soldi non ci sono e sono dovuta tornare a casa, sono perennemente sotto il controllo dei miei, col tempo hanno fatto in modo di impedirmi ogni passione che coltivavo: una volta avevo interesse per i viaggi, ma non posso andarmene in giro senza soldi ovviamente, poi i raduni di appassionati di generi (concerti metal, raduni cosplay, ecc), la lettura (ora se non mi vedono leggere libri dell'università sono guai), la scrittura... la scrittura è l'unica che ho difeso con le unghie e con i denti, scrivendo a notte fonda di nascosto sul pavimento del bagno, per quanto possa sembrare ridicolo: ed è quella che odiano più di tutte, perchè mi isola. Come hanno sempre fatto, mi hanno impedito di vedere i miei amici con metodi subdoli: adesso non posso nemmeno telefonare o usare il pc se non quando loro escono, e nell'era in cui se non rispondi subito a un messaggio sei uno stronzo questo mi è costato liti con tante persone... in breve tempo i miei rapporti sociali hanno raggiunto quasi lo zero e quei pochi amici che ho capiscono e sopportano le mie lunghe assenze, ma dagli altri vengo costantemente rimproverata per ogni cosa che faccio (non hai chiamato, non ti fai sentire, non mi hai detto, non hai fatto) che ormai ho il terrore anche solo di vederne uno prima che dica all'altro "ho parlato con Banya" e l'altro "Banya, sei una stronza, hai parlato con Tizio e hai ignorato me!!". Senza contare che tutti mi fanno "ribellati ai tuoi genitori!" come se ci volesse lo schiocco di dita: sì, mi ribello, e poi che faccio? Vado a vivere sotto un ponte? Non trovo lavoro anche se lo cerco e non ho un minimo di risparmi da parte per potermi pagare un mese di affitto da sola... e non parliamo dell'università con le sue tasse. Insomma, piano piano ho cominciato a perdere interesse in ogni cosaa, ora non mi fa alcuna differenza passare una giornata o un'altra e le feste sono solo una gran seccatura: il mio medico mi ha diagnosticato la depressione e a casa, tanto per cambiare, nessuno la prende sul serio. Via di "devi tirare fuori le palle!" e nessuno vede che io ho tentato e ogni tentativo viene ostacolato o non è sufficiente: io da sola non ce la faccio, ho avuto la decenza di chiedere aiuto. Purtroppo per me tutti scambiano l'aiuto con ciò che a loro più conviene per tenermi fuori dalle palle, tutti mi volevano bene quando ero successful e adesso che sono depressa.

Quando ero in anonimo una volta vi ho scritto della mia fobia di telefonare e rispondere alle email (sì, ero io) e, a differenza di altri, siete stati molto comprensivi e mi avete dato qualche consiglio serio (che non fosse "E che ci vuole, basta che fai il numero"). Ho provato a lavorarci su, ma continuo a nascondermi quando sento trillare il telefono troppo a lungo e mi sento estremamente a disagio a rispondere alle email formali: ho deciso di andare da uno psicologo come uno di voi mi ha suggerito, ed eventualmente capire se il problema è più profondo. Coi soldi della laurea, se ne avrò una .-.

Comunque tornado al motivo per cui ho visto rosso e ho sentito il bisogno impellente di sfogarmi: ho avuto l'invito all'ennesima laurea di un'incapace, sui cui demeriti non mi dilungo perchè nonostante tutto è riuscita a terminare prima di me... ci conosciamo da bambine ma non ci siamo mai frequentate perchè siamo sempre state l'opposto: lei è la classica persona festaiola, iper-attiva ed espansiva, che dormirebbe in un sacco a pelo ovunque e ama la baldoria, gli alcolici e la casa piena di amici, io sono solitaria e non amo la confusione - una volta mi adattavo alle feste ed ero molto socievole, ora invece vorrei semplicemente mi lasciassero in pace e non mi forzassero, non so come spiegare, ma non voglio vedere nessuno e l'idea di vedere qualcuno con cui non mi trovo bene, perdendo magari tre giorni di studio (perchè questa vive fuori) con gente di cui non me ne frega un cazzo quando non posso vedere I MIEI amici... mi irrita. Mi irrita tantissimo. Volevo rifiutare l'invito ma non posso: come l'ultima volta mia madre ha promesso AL MIO POSTO che sarei andata e che ero felicissima di andarci e che se non ci vado creo problemi in famiglia e se non vdo pensano che sono invidiosa eccetera eccetera, e quando ho provato a rifiutare... "Eh ma Banya che sicuro fai amicizia!" "Ma dovresti uscire di casa!" "Ma quella è gente a posto, mica come quegli sfigati dei tuoi amici!" "Eh ma perchè sei sempre così negativa! Non ti sai divertire!" ...stavo per esplodere!!!

Senza contare che non m'ha manco invitata di persona e manco se ne frega se ci vado o no alla festa. 

Ma vaffanculo voi, le feste di laurea, l'onore della famiglia e pure la prof della tesi che per i continui 'ma Banya vergognati non hai fatto niente' di MIA MADRE (non della prof!) non riesco a contattare nemmeno perchè l'idea di presentarmi con l'ennesimo insuccesso in due anni quando ero la sua più brillante studentessa mi fa sentire una merda... ma andate tutti a fanculo!!! Voglio andarmene via in un posto che nessuno di loro conosce e soprattutto dove nessuno mi conosce e ricominciare daccapo 25 anni di vita completamente sbagliata!  

Mar

27

Gen

2015

Ghost Writer

Sfogo di Avatar di carapacecarapace | Categoria: Ira

Sono una persona che ha studiato tutta la vita, ma i voti altissimi e il plauso accademico non sono serviti a rendere la mia vita migliore. Sapete cosa sto facendo in questo momento?

STO SCRIVENDO LA TESI DI LAUREA PER UN'IGNORANTE FIGLIA DI PAPA' CHE VA A UN'UNIVERSITA' PRIVATA!

Ebbene sì, tutti i miei sforzi e il mio impegno mi hanno solo portato a prostituire il mio cervello per un tozzo di pane. Forse non avrei dovuto accettare di scrivere per questa poco di buono, e ogni volta che vedo quanto è svogliata e disinteressata al lavoro che sto facendo mi ribolle in sangue nelle vene. Persino la presentazione in Power Point devo farle io! Mi sorprende di non dover fare pure il playback durante la sua seduta di laurea... E sapete lei dov'è in questo momento?

A PISA, A FARE IL MASTER CHE AVREI SEMPRE VOLUTO FARE IO, SENZA NEANCHE AVERE UNA LAUREA IN MANO I GENITORI HANNO MAGHEGGIATO PER MANDARCELA!

Odio lei, i suoi genitori irresponsabili, la mia persona, e questa società dove l'unica cosa che ho trovato da fare grazie alla mia cultura è nascondere l'altrui ignoranza.

 

Gio

15

Mag

2014

Cosa faccio?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 35 anni e mi frequento con un ragazzo mio coetaneo, ma il problema non è lui, ma i suoi. Non mi accettano nonostante sia laureata in scienze politiche, ma è non tanto per questo, ma perchè i miei sono operai gente di basso livello sociale. Sua madre guarda solo l'aspetto esteriore, il mio ragazzo mi ha detto che lei gli grida dietro dicendogli ma non vedi che la tua ragazza è una stracciona una poveraccia? E mi ha detto inoltre che per lei una come me non la considera nemmeno se non ho le scarpe di Gucci, la borsa di Louis vuitton, i bracciali di chanel, le Prada ecc, ovviamente tutti vestiti per me off limits. Ma il bello deve ancora venire, perchè ho scoperto che la ex del mio ragazzo eccome se era accettata dai suoi, perchè anche se faceva l'impiegata, i suoi genitori erano gente altolocata e benestante, suo padre e madre griffatissimi, la figlia che ha 33 anni viziata all'inverosimile, piena di boria che si crede la più bella, chic ed elegante del mondo, ed ovviamente il suo capo meno costoso è comparabile ail mio vestito da festa, tutta Gucci Prada Fendi Armani d&g!! Che rabbia che nervi, come odio la sua ex ed i suoi! Io laureata no perchè sono una morta di fame d'origine, lei impiegata si perché è tanto nobile! Che nervi!!!!! 

Mer

11

Dic

2013

O D I O. Allo stato puro. Che brutta sensazione.....!

Sfogo di Avatar di peperoncinopeperoncino | Categoria: Ira

Odio alla follia i miei relatori di tesi! In particolare il correlatore. Nonchè capi del laboratorio di analisi microbiologiche dove da un anno sono stata impiegata come tirocinante. E' la donna più acida, cattiva, malfidata, maleducata, stronza che io abbia conosciuto. Non chiedetemi il motivo perchè non l'ho capito, ma io le sono rimasta sul culo fin da subito e me lo fa presente con offese e risposte isteriche ogni volta che mi vede. Mi ha fatto correggere la tesi miliardi di volte, incolpandomi di tutto, anche delle sue stesse correzioni. Non va bene come mi vesto (ho un look normalissimo), non va bene come mi trucco (una mattina mi si era sbafata una linea di matita sulla palpebra), non va bene come guido, non le piace il mio carattere. "vergognati!!! non ti si può proprio guardare!! Sei una cosa disgustosa e indecente!" Si spinge anche a minacciarmi di non cercare lavoro nel nostro settore dopo la laurea perchè lei farà in modo che nessuno mi assuma, oppure di abbassarmi notevolmente il voto della tesi. L'altro giorno per un cazzo di grafico della mia tesi si è messa a urlare così forte che l'hanno sentita al piano di sotto. A volte mi da anche istruzioni sbagliate per farmi fare brutta figura coi superiori, davanti a loro si giustifica dicendo che io "mi invento sempre balle". Se una cosa va bene, da per scontato che l'abbia per forza copiata e ciò che non va bene è la cosa più schifosa che abbia mai visto. Quando le dico qualcosa mi dice sempre "Ci arrivavo da sola!! ma te che credi di avere a che fare?? Con gli scemi? Forse perchè ci sei abituata." Oggi al cellulare l'ho anche sentita dire "Sai, cara, verrei volentieri domani a fare shopping con te. Se solo le cose qui mi funzionassero bene" e indica me con la mano. Lavoro e studio con un'ansia terribile!! Mi sono anche ammalata di fegato. Ho il terrore che mi provochi alla tesi di laurea per farmi esplodere nel momento di massima tensione davanti ai miei genitori e i miei amici. Non ho mai odiato nessuno nella mia vita ma adesso mi dicessero che è morta avrei paura di provare un pò di piacere (non glielo auguro però). Tutto questo deriva anche dalla solitudine che mi sento in questo campo: i colleghi le leccano il culo, il coordinatore di facoltà mi dice "risolvetela fra di voi", altre istituzioni proteggonosolo i figli dei professori, il relatore che le da sempre ragione (quando è da sola con me però fa la gentile). Non so veramente a chi rivolgermi e come fare per chiedere aiuto o per sporgere denuncia. Chi ci protegge noi studenti???