Tag: laurea

Mer

30

Ott

2019

Quanto fa schifo scrivere la tesi?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Ma che periodo di merda è la stesura della tesi? Quanto fa cagare doversi rovinare la salute per riuscire a mettere insieme quel mezzo rigo di informazioni utili al giorno che ti permette di non sentirti troppo un coglione?

Io non ce la faccio più. Ho già bruciato due sedute di laurea, ho una media di quattro crisi di panico al giorno, mi sono lasciato con la mia ragazza, non ho praticamente più una vita sociale, i miei genitori ormai hanno perso ogni fiducia in me, non dormo più, sto trascurando tutte le mie passioni, i miei interessi e i miei hobby e come se non bastasse non sto riuscendo a combinare nulla. Siccome sto anche lavorando, soprattutto di estate, non faccio una vacanza da quasi 900 giorni. La cosa bella è che incontro gente che dice “ah stai scrivendo la tesi! Beato te, il periodo più bello della vita di una persona!” MA VAFFANCULO!

Non vedo l’ora che sia finita. Non festeggerò, perché francamente non c’è un cazzo da festeggiare, ci ho messo nove anni e finirò pure con un voto di merda; ma almeno potrò DARE FUOCO a tutto ciò che mi ricorda questo periodo infame: appunti, libri, copia personale della tesi, hard disk del computer e pure pergamena di laurea. E già che ci sono, nel falò ci butterò anche tutti i miei sogni infranti. 

Tags: tesi, laurea

Mar

24

Set

2019

Università, vi racconto la mia

Sfogo di Avatar di SusypanSusypan | Categoria: Accidia

C’è questa materia che mi porto appresso da un anno no? E il bello è che tra un paio di giorni dovrei darla ma non ho ripassato nulla.È una materia semplice e che mi piace tutto sommato però mi urto a ripetere, riprendere... Un sacco di volte non mi sono seduta perché proprio non l’avevo ripetuta.Ora non so cosa farò, da un lato me ne frego perché tutte le materie più importanti le ho date, sono “fuori”, su 10 materie, di 2, però dall’altro penso: “chi mette tempo, perde tempo”.Avrei voluto iniziare quest’anno con tutte le materie chiuse e invece mi ritrovo co ‘ste due zavorre.Potrei darla a dicembre accedendo all’appello speciale però cavolo, mi arrabbio perché non ho fatto niente volutamente, odio quando sono così accidiosa.Anche ora, sto scrivendo un post per sfogarmi e perdo tempo, so che è sbagliato ma non riesco a chiudere tutto e ripetere sta benedetta materia.Voglio studiare cose nuove, più interessanti ma per laurearmi ho comunque bisogno di darla la materia.Ahhh cazzo, odio il mio cervello quando si inceppa, non ho tempo per incepparmi, devo laurearmi nel minor tempo possibile e perdo tempo così, mi prenderei a pugni. Voi cosa fareste?? 

Lun

16

Set

2019

Università fuori corso

Sfogo di Avatar di Stella95Stella95 | Categoria: Altro

Ciao a tutti, sono nuova qui sopra e vorrei sfogarmi un po'. Ho quasi 24 anni, mi sono iscritta con 1 anno di ritardo all'università, alla facoltà di scienze biologiche. Durante la triennale ho avuto vari problemi che purtroppo hanno influito anche sulla mia vita universitaria, ora questo periodo buio è passato e sto cercando di rimettermi in gioco. Tuttavia sono uscita fuoricorso e se tutto va bene la triennale la prenderò a marzo/aprile a 24 anni compiuti. Ora se tutto va bene la magistrale la prenderò a 26, massimo 27 anni e mi sembra di essere troppo in ritardo per trovare un lavoro inerente alla mia laurea. Mi dispiacer così tanto aver perso tempo e per aver lasciato che i miei problemi influenzassero l'università. Sento di essere fuori dai giochi ormai.

Tags: laurea

Mer

26

Giu

2019

Fallimento...Invidia?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti, credo di avere un grosso problema.

Sono laureata in una triennale sanitaria, dopodichè ho conseguito anche la laurea magistrale. Ho quasi 25 anni, ma mi sento già una fallita. Ovvio, non ho mai pensato di trovar lavoro il giorno dopo la laurea, anche perché non lo sto seriamente cercando, attualmente ho previsto di fare esperienza presso un'azienda ospedaliera e studiare per i concorsi pubblici. Sono tutti orgogliosi di me, tranne io. Sono consapevole della mia scelta. Al tempo stesso, però, mi sento una fallita in quanto poi ho amiche che lavorano, una p.san. che fattura, una che vince il "concorso" da navigator e prenderà una barca di soldi per almeno 2 anni senza neanche un'abilitazione. Io lavoricchio, ma non avere un'entrata fissa al mese comincia già a darmi noia.

Il problema però non è tanto questo, ripeto, sono scelte. Il problema è che comincio anche ad essere invidiosa, non sono più felice neanche delle gioie delle mie migliori amiche... anzi, da quando ho saputo della navigator, il mio atteggiamento con lei è cambiato. In negativo. E me ne vergogno. Sto diventando una persona che non voglio essere, che sta già antipatica a sè stessa e rischia di diventarlo anche agli altri. 

E nulla, volevo solo parlarne un po'. 

Sab

27

Apr

2019

L'arte di sopravvivere

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Sono passati già 64 giorni. Due mesi e 4 giorni (suona meglio). La corona di alloro si è rinsecchita, l’euforia ha lasciato spazio ad una miriade di emozioni contrastanti che si susseguono, a volte troppo in fretta, e le giornate iniziano ad assomigliarsi un pò tutte.
Niente sveglia la mattina, ma non vorrai mica dormire fino a mezzogiorno! Il tempo libero comincia ad essere un problema, tipo come quando avevi quattro esami nella stessa sessione e iniziavi a studiare una settimana prima. Solo che la sessione adesso non c’è e sei solo un nullafacente che ciondola per tutta casa, con il piagiama e il massimo dello sforzo che riesci a fare è tenere aperto il frigorifero senza neache sapere cosa stai cercando. Poi ti rimbocchi le maniche, perchè tu proprio non ci stai a farti chiamare mammone, scansafatiche, pigrone o peggio ancora disoccupato. Si, perchè anche se sulla carta di identità c’è scritto ancora “studente”, in realtà non ci crede più nessuno, neanche il signore simpatico che sta in biglietteria e non ti da il biglietto ridotto per il museo perchè vuole vedere il tesserino da studente.
E quindi bisogna mettersi sotto e cominciare a lavorare o meglio cominciare a cercarsi un lavoro! Se poi capita, che come me anche tu hai una laurea in studi umanistici, allora la faccenda si complica di brutto. La mia è una laurea magistrale in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo, ho esperienza come assistente ufficio stampa, come assistente registrar, guida turistica e custode museale. La metà di queste epserienze sono state fatte aggratis: tirocini, servizio civile e compagnia bella. Ma le ho fatte, ho imparato cose e quelle cose le so fare, anche piuttosto benino.
Quindi che fare? Inizio a cercare lavoro nell’ambito che mi piace, per cui mi sono laureata e nel quale ho esperienza. Beh, da dove comincio? Apro i siti ufficiali di tutti i musei italiani che mi vengono in mente, inizio da quelli di arte contemporanea, perchè sono quelli che mi piacciono di più in assoluto. La metà di questi siti non ha neanche una sezione “lavora con noi”, alcuni si, ma se ci clicchi sopra trovi solo tirocini o stage non retribuiti. I musei statali o comunali assumono tramite concorso…e di concorsi non ce ne è nemmeno l’ombra! Per fare il collaboratore esterno devi essere assunto direttamente dal direttore e se avessi certe conoscenze è ovvio che non sarei qui adesso.
Quindi allargo la ricerca, non solo a tutto il territorio italiano, ma anche a tutti i musei, che siano di arte moderna, di archeologia o musei della tortura (si, esistono). Quei pochi che pubblicano bandi di ricerca del personale, hanno requisiti assurdi, come aver maturato 5 anni consecutivi di esperienza lavorativa in mansioni similari, escludendo le attività di tirocinio, ovviamente, mica è lavoro quello e poi mica ti tengono 5 anni!
64 giorni e tanti buchi nell’acqua. Non che mi aspettassi di trovare un lavoro fighissimo il giorno dopo la laurea, ma neanche tutta questa chiusura da parte delle istituzioni museali verso i giovani laureati. Eppure così è. Almeno per ora, almeno per me.
Ma ho fatto anche altro in questi giorni, ho partecipato a bandi per la selezione di docenti, di cui ancora si devono conoscere gli esiti. Sono andata a Firenze per un concorso per un posto di lavoro amministrativo per il complesso museale dell’Università di Firenze (altro tentativo a vuoto, è uscita una classifica con i nomi dei soli vincitori della preselezione senza neanche le votazioni). Mi sono iscritta ad un sito per  ripetizioni private. Mi sono iscritta a Garanzia Giovani. Ho inviato CV a tutti i musei che sono riuscita a trovare, comprese le candidature spontanee negli appositi form.
E di concreto? Niente. O meglio, avevo vinto un concorso indetto da ALES, la società in house del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ma ancora non mi hanno chiamata. Avevo parlato con la direttrice di un museo, o meglio del museo sul quale avevo incentrato il lavoro per la mia tesi di specializzazione, e mi ha detto che avrebbe potuto propormi una collaborazione per il periodo estivo e forse sarebbe saltato fuori persino un piccolo compenso (wow, davvero?)! Ma devo ancora inviarle una mail per parlarne come si deve, insomma, lavorare gratis, ancora??
Quindi che ho fatto? Ho iniziato a vedere annunci per lavori NORMALI. Lavori per i quali non serve un titolo di studio preciso, lavori veri, dove ti pagano, hai dei turni e punto. Ma ogni volta che richiamano per fissare dei colloqui mi sento sporca dentro. Non per il lavoro, non c’è mai niente di male nel lavorare, ma per l’idea, per il senso di vuoto e frustrazione che mi da il pensiero di dover andare in un’agenzia immobiliare o in un negozio di abbigliamento dove di arte sentirò parlare soltanto nella mia testa…
Essere dei neolaureati è un pò come attraversare le 7 fasi dell’elaborazione del lutto: prima c’è lo shock, poi la negazione (“era meglio scegliere medicina”, “che ci faccio co sta laurea mo?”), poi la rabbia (“non si trova un lavoro neanche a pagarlo!” e questo è letteralmente vero, tra un pò ve lo spiego), poi contrattazione (“dovevo andare a lavorare”) poi c’è lei, la regina indiscussa, la depressione (“non troverò mai un lavoro vero”) e poi alla fine accettazione e speranza, la meta da raggiungere, l’agognata serenità.

Lun

15

Apr

2019

Cambiare settore

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono contabile. Una laurea due figli. Ho 40 anni e 1 anno fa ho perso il lavoro. A 40 anni per il mondo del lavoro sei quasi da buttare. Vorrei cambiare settore perchè il mio settore mi ha stufato. Vieni solo sfruttato, hai tante responsabilità e guadagni quanto una commessa di Zara. Ecco io quello vorrei fare, lo scaffalista, lavorare tipo per foot locker solo che quando consegni il.cv ti guardano come impazzito. La solita risposta: ma come tu hai una laurea in economia e vuoi fare il commesso? Si non me ne frego un cazzo della laurea voglio lavorare! Ma ovviamente non ti chiamano.  Hanno preso una 22 enne con le bocce quasi di fuori. Ho 40 anni e non so più che fare. 

Sab

23

Feb

2019

Quando ti laurei?

Sfogo di Avatar di PepPep | Categoria: Altro

Oramai è da un anno e mezzo che vivo con questa forte pressione. Vedo molta gente(anche e sopratutto della mia facoltà) che si laurea in tempi regolari o con un anno fuoricorso , che si lascia alle spalle l'università per entrare nel mondo del lavoro, che ha la possibilità di acquisire una stabilità economica. E poi ci sono io che a 26 anni(quasi 27) suonati che gli mancano ancora 2 esami come procedura civile e diritto commerciale, più la tesi. Se non si è capito, faccio giurisprudenza. E per giunta alla federico secondo, università che brilla per rigidità e non per organizzazione e umanità dei professori, almeno per quanto riguarda la mia facoltà. La mia carriera universitaria è stata davvero parecchio difficile cercando di dare del mio meglio, ma credo che ora posso vedere un piccolo bagliore in questa caverna infernale. Tuttavia, il fatto che molte persone che conosco siano riuscite a laurearsi prima di me(nel mio corso intendo), mi fa stare parecchio giù, come se fossi anormale. Inoltre mi sento incolpa per i miei genitori, che mi pagano le tasse, nonostante mi adorino e non si fanno problemi. Già in passato dei miei ex amici mi hanno criticato per il mio lento andamento negli studi, per il semplice fatto che non potevo esserci in certi giorni per uscire a causa dello studi. Non vorrei che abbiamo ragione..... 

Mar

11

Dic

2018

Quando la ragione sonnecchia, Accidia prende parola

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Il mio ragazzo desidererebbe che, una volta finiti gli studi, lavorassi assieme a lui (sì, con lui e non per lui). I miei studi riguardano tutt'altro campo, ma, guardando l'esempio dei suoi, so che questo genere di carriera renderebbe tanto, faticando poco. Sono ad un passo dalla laurea e ogni tanto questo pensiero mi attira, e ci ricamo un po'. Poi, però, torno alla realtà e mi disgusto dinnanzi alla mia mancanza di iniziativa e ambizione. Mi rifiuto che la mia carriera sia definita dalle mie relazioni private. Continuo ad amarlo teneramente e so che farò di tutto per aiutarlo, pur conservando gelosamente la mia indipendenza.

Ven

26

Ott

2018

Ma quando ti laurei?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ragazzi, a 3 esami dalla laurea e la tesi da scrivere sono disperata... Non mi entra più nulla in testa, non ho voglia di sedermi li e continuare... Non so perché, sono sempre stata ipermotivata, iperpresa da quello che faccio...e ora nulla. Zero. 

Mer

10

Ott

2018

Amico che vuole comprare la laurea

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Più che uno sfogo è una cosa che dovrei tenermi per me ma ho molte domande che mi pongo e vorrei delle risposte.

Il mio migliore amico non ha un titolo di studio, andando dalla zia in svizzera ha visto che avrebbe la possibilità di comprare gli attestati di diploma e laurea, intanto gli ho detto di stare molto attento, prima cosa perchè logicamente non può portare il curriculum dove magari lo aveva rimesso qualche mese fà senza laurea perchè il curriculum ha un diploma e una laurea in più mentre sono spariti 2 anni in cui è bocciato e poi magari di non dirlo tanto in giro perchè è logico che chi lo conosce bene come me sa che non sarebbe possibile in teoria.

Seconda cosa documentantomi ho visto che se lo scoprono rischia anche 2 anni di carcere se gli va proprio male.

Lui vuole prendere la laurea in informatica ed effettivamente è uno che lavora sui computer da quando aveva 10 anni, c'è stato un periodo che riparava e costruiva computer ma poi ha ricevuto un controllo dalla finanza statogli mandato dalla concorrenza perchè nella mia città ci sono 3 negozi di computer e sono tutti furbacchioni che si tengono i pezzi dei telefoni e computer e ti fanno spendere parecchio per poco, lui invece era onesto e aveva fatto una bella mole di clienti. Io credo che se prende questa laurea così a occhio nessuno se ne accorgerebbe mai che veramente non ce l'avrebbe, ma quello che mi chiedo è ma secondo voi qui in italia il datore di lavoro va veramente a controllare chiamando università e scuola addirittura in Svizzera? O può stare tranquillo? A me per ora che sono laureato veramente non è mai capitato che qualcuno controllasse,più che altro perchè non è italiana la laurea ma è svizzera.

Lui non ambisce a un posto da manager come potrebbe avere con quella laurea, basterebbe fare il tecnico informatico per qualche ditta o trovare qualche altro lavoro che prima senza diploma non poteva trovare, secondo voi rischia parecchio? Per esempio anche per fare lo spazzino richiedono diploma, secondo voi se rimette il curriculum e poi gli porta il pezzo di carta del diploma vanno a verificare? 

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