Tag: pace

Mar

12

Nov

2019

Discorso all'umanità

Sfogo di Avatar di MoonmadnessMoonmadness | Categoria: Altro

«Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato.

L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell’odio, condotti a passo d’oca verso le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto.

Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l’amore altrui.

L’aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale. L’unione dell’umanità. Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone. Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e torturare gente innocente. A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.

Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: «Il Regno di Dio è nel cuore dell’Uomo».

Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli uomini. Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, il progresso e la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare si che la vita sia bella e libera. Voi che potete fare di questa vita una splendida avventura. Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze.

Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la speranza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza. Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno. Forse i dittatori sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Combattiamo per mantenere quelle promesse. Per abbattere i confini e le barriere. Combattiamo per eliminare l’avidità e l’odio. Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!»

«Anna, mi puoi sentire? Dovunque tu sia abbi fiducia nel domani. Anna, le nubi si diradano ed il sole inizia a risplendere. Prima o poi usciremo dall’oscurità per andare verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra del loro odio, della loro brutalità e della loro avidità. Guarda in alto, Anna. L’amore umano troverà le sue ali e inizierà a volare con le sue ali nell’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il futuro radioso che appartiene a me, a te. Ed a tutti noi. Guarda in alto, Anna. Lassù.»

Sab

27

Apr

2019

L'arte di sopravvivere

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Sono passati già 64 giorni. Due mesi e 4 giorni (suona meglio). La corona di alloro si è rinsecchita, l’euforia ha lasciato spazio ad una miriade di emozioni contrastanti che si susseguono, a volte troppo in fretta, e le giornate iniziano ad assomigliarsi un pò tutte.
Niente sveglia la mattina, ma non vorrai mica dormire fino a mezzogiorno! Il tempo libero comincia ad essere un problema, tipo come quando avevi quattro esami nella stessa sessione e iniziavi a studiare una settimana prima. Solo che la sessione adesso non c’è e sei solo un nullafacente che ciondola per tutta casa, con il piagiama e il massimo dello sforzo che riesci a fare è tenere aperto il frigorifero senza neache sapere cosa stai cercando. Poi ti rimbocchi le maniche, perchè tu proprio non ci stai a farti chiamare mammone, scansafatiche, pigrone o peggio ancora disoccupato. Si, perchè anche se sulla carta di identità c’è scritto ancora “studente”, in realtà non ci crede più nessuno, neanche il signore simpatico che sta in biglietteria e non ti da il biglietto ridotto per il museo perchè vuole vedere il tesserino da studente.
E quindi bisogna mettersi sotto e cominciare a lavorare o meglio cominciare a cercarsi un lavoro! Se poi capita, che come me anche tu hai una laurea in studi umanistici, allora la faccenda si complica di brutto. La mia è una laurea magistrale in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo, ho esperienza come assistente ufficio stampa, come assistente registrar, guida turistica e custode museale. La metà di queste epserienze sono state fatte aggratis: tirocini, servizio civile e compagnia bella. Ma le ho fatte, ho imparato cose e quelle cose le so fare, anche piuttosto benino.
Quindi che fare? Inizio a cercare lavoro nell’ambito che mi piace, per cui mi sono laureata e nel quale ho esperienza. Beh, da dove comincio? Apro i siti ufficiali di tutti i musei italiani che mi vengono in mente, inizio da quelli di arte contemporanea, perchè sono quelli che mi piacciono di più in assoluto. La metà di questi siti non ha neanche una sezione “lavora con noi”, alcuni si, ma se ci clicchi sopra trovi solo tirocini o stage non retribuiti. I musei statali o comunali assumono tramite concorso…e di concorsi non ce ne è nemmeno l’ombra! Per fare il collaboratore esterno devi essere assunto direttamente dal direttore e se avessi certe conoscenze è ovvio che non sarei qui adesso.
Quindi allargo la ricerca, non solo a tutto il territorio italiano, ma anche a tutti i musei, che siano di arte moderna, di archeologia o musei della tortura (si, esistono). Quei pochi che pubblicano bandi di ricerca del personale, hanno requisiti assurdi, come aver maturato 5 anni consecutivi di esperienza lavorativa in mansioni similari, escludendo le attività di tirocinio, ovviamente, mica è lavoro quello e poi mica ti tengono 5 anni!
64 giorni e tanti buchi nell’acqua. Non che mi aspettassi di trovare un lavoro fighissimo il giorno dopo la laurea, ma neanche tutta questa chiusura da parte delle istituzioni museali verso i giovani laureati. Eppure così è. Almeno per ora, almeno per me.
Ma ho fatto anche altro in questi giorni, ho partecipato a bandi per la selezione di docenti, di cui ancora si devono conoscere gli esiti. Sono andata a Firenze per un concorso per un posto di lavoro amministrativo per il complesso museale dell’Università di Firenze (altro tentativo a vuoto, è uscita una classifica con i nomi dei soli vincitori della preselezione senza neanche le votazioni). Mi sono iscritta ad un sito per  ripetizioni private. Mi sono iscritta a Garanzia Giovani. Ho inviato CV a tutti i musei che sono riuscita a trovare, comprese le candidature spontanee negli appositi form.
E di concreto? Niente. O meglio, avevo vinto un concorso indetto da ALES, la società in house del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ma ancora non mi hanno chiamata. Avevo parlato con la direttrice di un museo, o meglio del museo sul quale avevo incentrato il lavoro per la mia tesi di specializzazione, e mi ha detto che avrebbe potuto propormi una collaborazione per il periodo estivo e forse sarebbe saltato fuori persino un piccolo compenso (wow, davvero?)! Ma devo ancora inviarle una mail per parlarne come si deve, insomma, lavorare gratis, ancora??
Quindi che ho fatto? Ho iniziato a vedere annunci per lavori NORMALI. Lavori per i quali non serve un titolo di studio preciso, lavori veri, dove ti pagano, hai dei turni e punto. Ma ogni volta che richiamano per fissare dei colloqui mi sento sporca dentro. Non per il lavoro, non c’è mai niente di male nel lavorare, ma per l’idea, per il senso di vuoto e frustrazione che mi da il pensiero di dover andare in un’agenzia immobiliare o in un negozio di abbigliamento dove di arte sentirò parlare soltanto nella mia testa…
Essere dei neolaureati è un pò come attraversare le 7 fasi dell’elaborazione del lutto: prima c’è lo shock, poi la negazione (“era meglio scegliere medicina”, “che ci faccio co sta laurea mo?”), poi la rabbia (“non si trova un lavoro neanche a pagarlo!” e questo è letteralmente vero, tra un pò ve lo spiego), poi contrattazione (“dovevo andare a lavorare”) poi c’è lei, la regina indiscussa, la depressione (“non troverò mai un lavoro vero”) e poi alla fine accettazione e speranza, la meta da raggiungere, l’agognata serenità.

Lun

18

Mar

2019

Un mondo senza denaro

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Un mondo senza denaro ,a mio parere , potrebbe essere la soluzione per abbattere tutte le disuguaglianze,e smettere di ucciderci a vicenda.

I beni della terra dovrebbero essere di tutti,disponibili gratuitamente.

Basterebbe veramente questo cambiamento di mentalità per creare un luogo migliore e un futuro prospero .

Ma l'uomo,e la sua avidità sono così ciechi da non vedere la semplicità di questo concetto. 

Tags: pace, mondo

Ven

18

Gen

2019

I cattivi vincono sempre.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Pensateci bene , e per una volta, una soltanto non prendetevi in giro e siate onesti con voi stessi.

Gli scaltri guadagnano più degli onesti e con meno fatica.

I bugiardi ottengono di più  dei sinceri, molto prima e molto meglio.

 I prevaricatori si arricchiscono meglio dei lavoratori

I viscidi contaminano le vostre false gioie.

Gli arrivisti dominano i semplici

Continuate da soli, e non venite a farmi la solita solfa moralista del tipo , l'amore, la soddisfazione, sei negativo, il padreterno, e sono fatto in un modo. 

Sono solo scuse per tirare avanti. Con questo non voglio dire che bisogna essere dei criminali o dei malvagi. 

Sappiate solo che chi ha più  cazzima vi fotterà sempre e nessuno ne in vita ne in morte raddrizzerà l'ago della bilancia.

É  per questo che esiste l'odio  il rancore e la vendetta.

E non venitemi a parlare di  perdono, certo se per sbaglio ti calpesto un piede posso chiederti scusa ma se Adolf  Hitler  chiedesse Scusa Agli Ebrei Dicendo "scusatemi Tanto Mi Sono Pentito Perdonatemi" Lo Perdonereste?

I cattivi vincono sempre perché hanno inventato anche il modo

Di farsi perdonare.

La pace non conosce il perdono. 

 

Dom

04

Feb

2018

Circondato

Sfogo di Avatar di MrChurchMrChurch | Categoria: Altro

Boh. Non so piú cosa pensare...

 Forse avete ragione voi non l'ho mai escluso. "l'onestá non paga mai" , a detta vostra. Sará sbagliato essere fascisti ma é l'unica via, voi dite. Io invece vi dico che come sempre piuttosto che pensare con la testa pensate con la pancia( gli istinti piú bassi). Se un ragazzo straniero fa a pezzi una ragazza non vuol dire che sono tutti cosi.Se pensate in questo modo vi ricordo che il nostro stato ha delle forze dell'ordine che se funzionano per i ragazzetti co na cannetta funzionano anche con gli assassini. Se invece il vostro desiderio di coprire violenze immotivate dietro il nazionalismo supera il buonsenso, allora ricordare la shoah, le foibe, e tutti i genocidi possibili non serve ad un cazzo di niente.

Gio

14

Dic

2017

Non capisco.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Io non capisco davvero molte cose, mi sento estraniata dal mondo, se per causa altrui o mia non lo so più, ma è come se io non fossi umana. Non comprendo la cattiveria umana, la mancanza di empatia, l’odio, l’egoismo, la gelosia, l’amore. A che serve fare del male a un essere vivente, a un proprio simile, a qualcuno che potremmo essere noi? Cosa si prova? A che serve avere tutto per sé? Cosa si prova ad accumulare, a poter avere tutto, a togliere agli altri per avere per sé? Cosa spinge le persone a desiderare e a lottare, con qualunque mezzo a disposizione e non, per avere qualcosa di così futile? A che serve la gelosia? Perché le persone credono di potersi possedere fra loro? Come riescono a ritenere qualcun altro proprio e di nessun altro? Come si può voler provare amore? A cosa porta? Felicità, sì, ma anche sofferenza, dolore, desiderio, dipendenza. La felicità può essere trovata anche in molte altre cose, più innocenti, meno pericolose, più facili da raggiungere.

Come mai nessuno ambisce alla pace interiore, all’accettazione di se stessi, all’inseguimento dei propri sogni, alla scoperta dei propri limiti e della propria persona, virtù e difetti. Come mai le persone guardano solo i difetti e i fallimenti altrui? Perché pensano di trovare ciò che vogliono, ciò che può renderli felici, in un’altra persona? Non siamo forse abbastanza per noi stessi? Io mi basto, mi accetto, mi metto alla prova, trovo i miei limiti e li supero, comprendo i miei difetti e correggo il mio comportamento, per il benestare altrui e mio, per la mia felicità, per il mio sentirmi bene e in pace. Io sto bene, qualunque cosa accada, non mi arrabbio e non mi sento triste, a che servirebbe? Non risolverebbe il problema, che esso sia l’aver perso il treno, un problema a lavoro, una persona a me cara che tenta di sminuirmi o di farmi stare male, problemi di salute, qualunque cosa. Se io mi arrabbiassi o stessi male per aver perso un’amica, ad esempio, cosa risolverei? Lei ha la sua testa, il suo cuore, i suoi motivi e può decidere di andarsene dalla vita di chi vuole in qualunque momento le sembri opportuno, non è di mia proprietà e non ha l’obbligo di rimanere solo perché lo voglio io. Arrabbiarsi per un problema, lavorativo e non, sarebbe solo una perdita di tempo oltre che una forma di masochismo, starei male e non riuscirei a risolvere il più velocemente possibile quel problema, così da stare di nuovo bene. Se invece non permettessi a ciò di scalfire il mio stato d’animo e mi impegnassi da subito per risolvere la situazione, non riuscirei più velocemente, meglio e senza sentirmi male?

La gente mi crede menefreghista, egoista e apatica, ma non è così: io sono felice, non è che non mi importi se non verso lacrime per ore o se non distruggo oggetti dalla rabbia, semplicemente accetto il cambiamento e guardo avanti. 

Mer

07

Giu

2017

Che ansia...

Sfogo di Avatar di SkinSkin | Categoria: Altro

Ciao, ho bisogno di sfogarmi...Mi sento così stanca di questo mio modo di vivere,ho sempre l'ansia per qualsiasi cosa.Penso sempre che gli altri si aspettino da me troppo e,anche se non è così,mi sento un dovere di soddisfare le loro aspettative e per questo mi assale l'ansia.Ho un marito e un bimbo piccolo e avvolte vorrei scappare da tutti.Eppure so che senza loro morirei.Certo con mio marito non è  rose e fiori,a volte non lo sopporto,a volte lo adoro.credo che il fatto che lui non lavora e quindi passa tanto tempo col bimbo mi fa ingelosire.Io lavoro e quando torno a casa son stanca e per quanto lui ci prova a tenere tutto sotto controllo a me non va mai bene.Gli rompo le scatole per la casa,per il bambino,per tutto.Ovviamente questo mio comportamento ci porta a discutere un giorno si e uno no,e ho paura che prima o poi mi ci manda a quel paese...vorrei avere più tempo per me,per il bimbo,la casa,la famiglia e invece sto quasi tutto il giorno a lavoro...non posso rinunciarvi,è l'unica fonte di guadagno.Vorrei non sentirmi in gabbia di sta vita frenetica,trovare un po' di pace interiore e tempo per ridere e gioire di quello che ho e invece non faccio altro che lamentarmi...e l'ansia prende sempre il sopravvento.Ciao.Torno a lavoro!!!

Tags: pace, ansia

Gio

08

Dic

2016

In bagno

Sfogo di Avatar di kinkykinky | Categoria: Altro

cazzo, non si sta in pace neanche in bagnoooo!!

ok, respira

zen

zen

non fa male...

ciao a tutti 

Tags: pace, bagno

Dom

15

Nov

2015

"non ne parliamo."

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ieri sono andata in piazzeria con delle mie amiche, e vicino a noi c'era la televisione, dove ovviamente parlavano di quello successo a Parigi. Allora avevamo iniziato a parlare di questa disgrazia che purtoppo è successa... Mentre ne parlavamo una continuava a dire "uff, non ne parliamo" UFF.  Non so neanch eio quante volte ha sbuffato. Ma guarda ho evitato, ma le volevo gridare qualcosa tipo " hei stronza! vedi che su queste cose non bisogna metterci il silenzio sopra o ignorarle, di queste cose bisogna parlarne tanto, fino a farsi seccare la gola" Cieè cazzo, stavamo parlando diuna cosa gravissima, quelli minacciano anche noi, hanno ucciso un centinaio di persone... E tu non ne vuoi parlare? Ma il fatto che neanche ne avevamo parlato prima, era la prima volta che ne stavamo parlando! Cioè ma come cazzo ragioni? Non ne parliamo? ma stiamo scherzando? Io guarnda per fortuna io e le altre abbiamo fatto finta di non sentirti, altrimenti...  Devi svegliati e capire che non puoi ignorare la realtà e vivere nei sogni...

Forse sono io esagerata... ma la mia amica è una cazzo di demente 

 

Mar

25

Nov

2014

riscoperta di sensazioni positive

Sfogo di Avatar di RorschachRorschach | Categoria: Altro

Avevo da un paio di giorni pensato di fare uno sfogo dei miei soliti (cioè alcuni dei miei soliti), poi però da ieri sera mi sento meglio; sto risentendo emozioni che mi stanno confondendo e mi piace la sensazione di pace che mi danno e vorrei che durassero il più possibile; ho ancora dentro di me la possibilità di sentire cose belle e positive, e probabilmente anche di darne.

grazie!

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