Tag: amore
Lun
21
Gen
2019
La mia ragazza ed il mio amico.
Salve a tutti ho deciso di scrivere qui per avete dei pareri riguardo la mia situazione. Quando conobbi la mia ragazza parlando del piu e del meno salto' fuori il fatto che lei insieme ad il mio amico andarono ad un evento e poi alloggiarono tutti in un hotel compresi gli altri ragazzi.. Il punto e' che prima che iniziai a conoscerla il mio amico mi disse che quella notte ci fu qualcosa tra loro due, che poi andando a parlarne piu nello specifico forse sesso orale. Quando usci di nuovo l'argomento la mia ragazza mi disse che non ci fu mai niemte tra di loro, neanche effusioni.. Lei nel corso di questo tempo mi ha dimostrato molto affetto e ci troviamo in comune su molte cose, ma quella che per me era solo curiosita' all inizio.. adesso si sta tramutando in qualcosa di piu.. Il fatto e che non so a chi credere perche' con il mio amico quando ne parlammo all inizio prima che conoscessi lei mi disse che loro due erano stati insieme quella notte.. ma poi dopo quando jo iniziato a conoscerla per curiosita' perche ci trovavamo a fare cose simili.. lui ha smentito quello che in parte aveva detto e ha sminuito la cosa dicendone un altra.. Ma capisco che non posso continuare ad avere i paraocchi e devo prendere una decisione..
Dom
20
Gen
2019
Ma dove la trovo?
Secondo la classificazione MBTI, la mia personalità è il tipo più raro che esista. Da quando l'ho scoperto, un paio di anni fa, all'improvviso tanti tasselli sono andati al loro posto. Ho capito perché mi senta sempre così lontano, così diverso dalla maggior parte delle altre persone. Perché, nonostante abbia cercato di investire tanto sulle relazioni interpersonali, mi ritrovi sempre così solo, perché ogni giorno debba lottare per conquistare piccoli pezzi di ciò che per gli altri si chiama normalità... e allo stesso tempo perché, nonostante tutti i lati negativi, sia comunque orgoglioso di come sono, dei miei gusti e del mio modo di pensare. Ho imparato che a volte ho bisogno di cose diverse da ciò di cui hanno bisogno gli altri, ho smesso di rincorrere ciò che gli altri rincorrono, ho imparato ad accettarmi e a volermi bene per come sono, ho imparato ad affrontare i miei problemi da solo senza sperare che gli altri possano capirli più di tanto.
Ho pochi amici veri, ma va bene così, non è un problema per me. I miei genitori sono troppo diversi da me, non potremo capirci mai, quindi con loro ho poco più che il rapporto che avrei con dei conoscenti, cerco solo di non comportarmi male e non mortificarli... ma anche questo va bene così. Ho dei colleghi, chi più chi meno, simpatici, piacevoli e che hanno un'ottima stima di me, e su questo sono fortunato.
Quello che mi manca davvero però è una compagna. Mi manca una persona con cui condividere questa piccola, semplice vita giorno dopo giorno, con cui poter essere me stesso, come in un porto sicuro. Una persona per cui vivere, di cui prendersi cura, a cui dare incondizionatamente il mio affetto.
Già, ma dove la trovo? Stare con una persona come me non è facile, è qualcosa che non fa per la stragrande maggioranza delle ragazze. L'ultima ragazza che ho frequentato è arrivata a dirmi in faccia che lei aveva bisogno di un ragazzo un po' più stronzo e un po' più "maschio". Figuriamoci. Se a questo si aggiunge che ho veramente pochissime occasioni per conoscere qualcuno... Intendiamoci, mi sforzo di uscire, di non restare in casa anche quando non ho niente da fare. Ma non riesco a passare le serate nei pub o nei locali... questo no, non fa per me.
Capisco che la persona giusta si possa incontrare anche al supermercato o in fila alla posta... ma quando sai che la persona giusta è così rara, non puoi sperare in questo. Insomma, non siamo in un film di Hollywood. Capisco anche che si possa stare da soli, che non sia un dramma, che la persona giusta arriva quando meno te l'aspetti... ok, tutto giusto, tutto bello, però queste cose le ho messe in pratica per 29 anni. Adesso comincio a sentirmi davvero un po' solo e... demoralizzato.
Vado in giro e tutto ciò che vedo sono coppie che passeggiano insieme, che fanno shopping insieme, che girano in macchina insieme, che... vivono insieme. Capisco di non essere la persona migliore di questo mondo, ma credo di non essere neanche la peggiore... non riesco a capire perché la cosa in apparenza più naturale di questo mondo debba essermi negata, non riesco proprio a capacitarmene.
Io lo so che là fuori la persona giusta per me esiste e mi sta aspettando. Lo so, me lo sento. Ma non so come trovarla. E d'altronde, non voglio arrendermi all'idea di dover passare il resto della mia vita da solo... non voglio pensare che i miei piccoli sforzi quotidiani per essere una persona migliore siano fini a sé stessi, che la mia stessa esistenza sia fine a sé stessa. Voglio sperare che esista una persona a cui donare tutto questo, tutto quello che, nel mio piccolo, sono, e per la quale sentirmi importante.
Non ho più voglia di vivere questa vita da solo...
Sab
19
Gen
2019
Voi cosa fareste se foste in me?
Ciao! Oggi sono qua a chiedere un consiglio, nato da (appunto!) uno sfogo che voglio scrivere... sono una ragazza di 23 anni ed abito in una cittadina che non mi ha mai dato nulla. Inoltre, complice il mio passato da amicizie sbagliate e il mio essere tanto chiusa all’inizio, non ho nemmeno grandi amicizie, due!
Io sono sempre stata quella che quando visita un’altra città la vuole vivere, che vuole scoprirne i posti e che si immagina passeggiare per le vie sentendo quella come casa. La prima volta che ho pensato che me ne sarei andata da qui è stata in seconda media.
Poi nulla, sono cresciuta ed ora sono fidanzata da due anni e mezzo con un ragazzo che amo e che ama me. Lui sa che qui non mi sento felice ma ha sempre detto che non si trasferirebbe mai, lui è il classico “nato e morto qua”. Ad oggi lui e la mia famiglia sono l’unica cosa che mi tiene nella mia città ma io, ogni giorno che passa, sono sempre più infelice... nel lavoro, nel mio ambito, c’e poco e nulla ed in più boh, non avendo amicizie mi viene tristezza a pensare al mio futuro... Ho finito le superiori in un’altra regione e quel posto mi manca da morire: non ho mai stretto amicizie così facilmente e non mi sono mai, in generale, sentita così felice. Tanto che mi chiedo perché non sono rimasta la’? Ora ho solo reso più difficili le cose... fossi single prenderei e partirei, so che è la scelta migliore per me, ma non per “noi” come coppia... vorrei davvero che lui prendesse e partisse con me, ma non accadrà mai.
Ven
18
Gen
2019
Ho bisogno di un consiglio
Ho bisogno di un consiglio.
Voglio riconquistare la mia ex, non ci sentiamo da circa 20 giorni, e mi ha lasciato da un mesetto abbondante.
Le davano fastidio alcune cose di me, non l'ho tradita e credo che ancora provi qualcosa per me, siamo stati insieme 4 anni.
Dal canto mio, in queste settimane sto mettendo a posto le mie cose, i miei problemi, e vorrei tornare da lei più carico che mai.
Ora, il problema é, cosa faccio? Avevo pensato di dedicarle una canzone, la nostra canzone, ho amici che suonano e avevo pensato ad una specie di serenata, però non sotto casa sua, mi sembra una cosa troppo pacchiana, e più che altro lei essendo molto timida ho paura che si infastidirebbe e basta.
Non posso sapere dove si trova, quindi non posso sperare in un incontro casuale, e non ho "ganci" (ovvero amici che mi potrebbero dare una mano)...
Mi aiutate?
Gentilmente, astenersi persone che mi dicono di lasciarla stare, come vedete sto chiedendo una mano per riconquistarla.
Grazie a tutti!
P.S. io 27 lei 26 anni.
Ven
18
Gen
2019
Provo qualcosa per la mia scopamica
Ciao a tutti, lo scorso settembre una mia carissima amica si è lasciata dopo una storia di 5 anni (di cui 3 di convivenza). I due mesi successivi sono stati duri per lei, anche perché ha scoperto in seguito che l'ex aveva un'altra da prima che si lasciassero. Per farla breve col tempo diventiamo più intimi fino a quando a dicembre facciamo sesso: lei è stata chiara dicendo di non avere la testa per una storia seria al momento e ci siamo perciò accordati su una frequentazione senza impegno. Il fatto è che, anche in questa fase, abbiamo continuato ad uscire e fare cose insieme, come se fossimo una coppia (lei è addirittura venuta a pranzo con la mia famiglia a natale, io sono stato da lei il 26 e abbiamo passato il capodanno insieme; poi mi dava tante attenzioni, ad esempio cucinava per me. Tutto sembrava andare bene fino al 6 gennaio, da allora ha cominciato a darmi buca di continuo, a sua detta a causa dello studio. Alla fine la cosa mi ha infastidito e le ho chiesto chiarimenti, se ci fosse un altro ecc. Mi ha risposto di non farmi paranoie e stare tranquillo e vivere la cosa con leggerezza. Fatto sta che ormai non ci sentiamo quasi più per messaggio e ci vediamo pochissimo: sono ormai sicuro che dietro questo comportamento ci sia la presenza di un altro. Ho deciso di evitarla, mi fa troppo male vederla e mo viene da piangere...non so cosa fare
Ven
18
Gen
2019
Quando vuoi aiutare la persona che ami, ma lei rifiuta il tuo aiuto e sta bene così.
Ho conosciuto il mio (ormai ex) ragazzo circa un anno fa, è stato lui a fare il primo passo: a detta sua e di tutti i suoi amici gli sono sempre piaciuta tantissimo, non solo fisicamente: di me apprezzava l'intelligenza, la simpatia, la maturità, l'indipendenza, il mio amore per i viaggi; adorava il fatto che io avessi moltissime passioni.
Abbiamo quasi la stessa età (27 io e 24 lui), ma le nostre esistenze sono state e sono tuttora diametralmente opposte: lui, purtroppo, non ha avuto un passato facile... cattivo rapporto con i genitori separati, praticamente cresciuto dai nonni, contatti con il mondo dello spaccio e della droga, relazioni sentimentali abbastanza disastrose; io, invece, sono cresciuta in una famiglia molto unita e affettuosa, ho sempre avuto a che fare con contesti "sani" e, pur avendo affrontato difficoltà parecchio gravi come la malattia di mia madre e un periodo di forte depressione, non posso dire di aver avuto un'esistenza infelice. Tutto ciò lo devo solo ed esclusivamente i miei, che hanno dedicato la propria vita a impartire a me e a mio fratello valori forti, solidi e positivi.
Quando ci siamo incontrati e lui mi ha raccontato la sua storia, mi sono impegnata in qualsiasi modo per restituirgli e compensare tutto l'amore che, in un modo o nell'altro, nel corso della sua vita gli era stato negato; inconsciamente volevo diventare un punto di riferimento per lui, così che fosse sereno, tranquillo, appagato, felice! Volevo dimostrargli che, oltre il degrado in cui è cresciuto e col quale ha avuto a che fare, c'è molto altro.
All'inizio è andato tutto bene, ho lavorato sodo per dargli tante attenzioni e fargli molti regali, tra cui anche dei viaggi: a differenza mia, lui non aveva mai viaggiato all'estero e quindi ha fatto questa esperienza per la prima volta con me; lui era entusiasta, incredibilmente felice... mi diceva che grazie a me la sua vita era cambiata in meglio, che io ero la sua "unica via di fuga" da un mondo mediocre, ingannevole e poco stimolante.
Con il tempo, però, le cose sono mutate: io, innamoratissima, ho sempre continuato ad esserci per lui, in tutti i modi che potevo e non di certo solo con regali o cose materiali. Avevamo una relazione a distanza e, ogni qual volta lui si sentiva giù per vari motivi, mollavo tutto e lo raggiungevo, tralasciando il resto. Gli ho dato tutto quello che potevo dargli, fino a svuotarmi come persona e individuo: non avevo più tempo per le mie passioni, per lo studio e a momenti nemmeno per il lavoro (che già di per sé è stato sporadico e scarseggiante durante questi mesi), perché lui era la mia unica priorità; nel frattempo si è chiuso in se stesso... passato l'entusiasmo iniziale ha ricominciato a fare la sua vita di sempre, condita di noia, spaccio e uso di sostanze stupefacenti occasionali. Inutile dire che questo non mi piaceva per nulla. Io non ho mai preteso di cambiare la sua vita, ma quando mi ha detto che grazie a me stava vivendo meglio, ne sono stata felicissima e ho pensato che ciò poteva rappresentare, per lui, una buona occasione di rinascita.
Col tempo le cose sono andate sempre peggio: lui ha continuato su questa strada, dandomi fra l'altro sempre meno attenzioni, io invece ho sofferto molto per questo suo graduale ritorno alle sue origini. Ma non è tutto; non solo è tornato "all'ovile", per così dire, ma ha iniziato anche a pretendere che io accettassi e abbracciassi questo suo stile di vita e abbandonassi il mio: in sostanza, secondo la sua opinione, sarebbe giusto che io vivessi con lui, rimanendo indifferente a ciò che fa e contemporaneamente dovrei rinunciare a tutto ciò che mi ha sempre reso felice: viaggiare, visitare nuovi posti e avere la vita che ho sempre avuto.
La situazione si è aggravata quando io gli ho detto che tra i miei piani c'era l'idea di andare all'estero per qualche mese per un progetto che mi interessava: lui, ovviamente, si è infuriato, dicendo che andare all'estero è da stupidi, che lui mai e poi mai si muoverebbe dal posto in cui si trova (cosa che io non gli ho mai chiesto, fra l'altro) e che io dovrei andare a vivere con lui nel suo paese, posto che non sopporto proprio per il degrado che ho descritto prima.
In queste discussioni, poi, non manca occasione per rinfacciarmi che io sono napoletana (mentre lui vive in un piccolo paese in provincia di Milano), infatti afferma che io sono abituata al degrado e che non dovrei lamentarmi (è anche razzista verso i napoletani); è vero, io abito nella zona nord di Napoli, le Vele di Scampia non sono lontane da casa mia ma, nonostante la merda che mi circonda, ho sempre autonomamente scelto di avere una vita differente, che mi permettesse di percorrere una strada più costruttiva e soddisfacente per se stessa.
Adesso mi sembra assurdo che la persona che ho amato tantissimo e che amo ancora non solo si rifiuta di uscire dal suo mondo tossico e di cui conosce la pericolosità, ma vuole anche trascinarvi me, tarpandomi le ali e non tenendo minimamente conto delle mie aspirazioni e inclinazioni (cosa che io invece ho sempre fatto con lui, accettando anche situazioni obiettivamente poco gradevoli e che di conseguenza non mi piacevano per nulla).
Ho deciso di mettere un punto a tutto ciò, ma mi sento in colpa: ho lasciato a se stesso un ragazzo che forse sarà sempre destinato ad avere a che fare con certi ambienti; nella mia testa si materializzano tanti dubbi, forse avrei dovuto insistere di più? Avrei dovuto adottare una linea più dura per farlo riflettere? Io lo amo tantissimo e per lui vorrei solo il meglio, ma quando mi risponde che lui nel suo mondo "sta bene" io cosa dovrei fare? Sono tanto triste. Mi sento inutile, fallita e incapace come fidanzata.
Mer
16
Gen
2019
matrimonio merda
Qualche poeta cortese diceva che il matrimonio è la tomba dell'amore.
Nella mia faglia quasi ogni matrimonio stava per finire in separazione, altri ci sono arrivati invece.
Su questo sito tutti cornuti, tutti infelici, tutti che non si volevano sposare.
Ma allora che cazzo vi sposate a fare, e che cazzo si sposerà a fare la gente se finisce sempre male? Raga il matrimonio è la cosa più sbagliata di questo mondooooo. La convivenza intossica se dura anni. E se ci sono di mezzo i soldi alcora peggio...
Virginia Woolf ha fatto un libro che si chiama tipo "una stanza tutta per sè" dove dice che una donna dovrebbe avere un posto tutto suo dove può farsi i cazzi suoi e stare in pace.
Se un giorno mi venisse in mente di sposarmi, mi rpenderei a frustate da sola sulla schiena, piuttosto di cadere in questo sporco tranello pieno di sogni, illusioni e idealizzazioni. Poi finisce l'incantesimo e devo spendere soldi per l'avvocato. Come no. Solo perchè si vuole indossare l'abito bianco, ricevere l'anello, la luna di miele. ma vaff
Vi ricordo che il matrimonio esisteva solo per scopi economici, per questo duravano. Mantre chi si sposava per amore poi si separava sempre, esempio a cazzo il poeta Lord Byron.
Chi si ama davvero tuta la vita è 1caoppia su 7milairdi, e qualcuno dei due avrà sgrarrato almeno una volta.
Mar
15
Gen
2019
Vorrei urlare
Che poi é veramente inspiegabile come mi sento che vorrei essere morta ma la tragedia é che sto ancora vivendo
Qua In mezzo a troppa gente senza senso
Mi sento il cuore di cemento
Apro la porta della camera e sento il vino di mamma che evapora e il pianto di papà che mi lacera
E mio fratello non mi parla, un altro a casa non ci passa e un bacio va a mio fratello che ormai non c'é più, che troppo presto ci ha lasciati e si é distrutto tutto qua giù
Vorrei saper urlare che andrò avanti e dimenticherò tutto ma davanti ho una visione del mondo un po' troppo buio
Ho paura di quel che mi aspetta, vorrei scappare in fretta
Ma non posso, mi sento bloccata come se fossi intrappolata dai sentimenti che non vogliono sparire e le lacrime che non hanno intenzione di finire
Lun
14
Gen
2019
Paura di cambiare.
Ciao a tutti/e mi presento sono Aury.Oggi non starò qui a piangermi addosso per quello che ho fatto ma per chiedervi consiglio.La mia vita ha preso svolte inaspettato da qualche tempo in avanti e ne sono consapevole ma una cosa che non posso accettare è il mio cambiamento che non riesco a controllare.Prima ero una ragazza solare,simpatica,divertente,aperta a tutti ma ora non sono più io!Ora sono fredda con tutti familiari e amici,trovo sempre i difetti in una persona senza nemmeno prima averla conosciuta,mi sto allontanando da chi vuole il mio bene.Vi starete chiedendo perché tutto ciò immagino di come io sia cambiata così drasticamente,ebbene la verità è che:in famiglia non siamo più come prima,mio padre mi disprezza,il mio ragazzo si sta allontanando sempre di più e in tutto ciò la cosa che più mi ferisce è il comportamento delle mie amiche che mi sparlano alle spalle e poi mi utilizzano a loro piacimento.Da tutto ciò ho capito che la vita è piena di batoste e che nessuno ti sarà mai accanto al momento del bisogno.Quindi ora vi chiedo un consiglio su come possa andare avanti perché mi sto sentendo crollare il mondo addosso.
Dom
13
Gen
2019
Non so da dove iniziare
Non riesco a cambiare la mia vita.
Va sempre peggio.
Sono stato lasciato da 1 mese dalla mia ex, stavamo insieme da ben 4 anni.
Ho 27 anni, a breve 28, e devo ancora finire l'università, mi mancano 5 esami (legge).
Il problema é che non ho voglia di fare nulla, forse sono depresso.
Ora che sono single mi rendo conto di quanto fosse importante per me la mia ragazza, non che prima non lo sapessi, ma ora sto capendo quanto ho perso.
Come ne esco? Mi sento grande, fallito. Non ho amici veri, quelli che avevo erano "in comune", e non mi ci sento più.
Cosa devo fare? Da dove inizio?
Devo rifarmi una vita sociale, trovare una persona da amare, finire l'università ed inserirmi nel mondo del lavoro... Ho paura di non farcela, mi sento troppo giù di morale.
Il 2018 é finito male ed il 2019 é iniziato peggio.
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