Tag: depressione
Sab
23
Apr
2016
Festa a sorpresa non voluta
Che palle sono nervoso come non so cosa... sono già pieno di problemi che sto cercando ancora di risolvere (scritti nell'altro mio sfogo) e devo affrontare un altro problema che vista la mia situazione per me diventa enorme ovvero una c**** di festa a sorpresa di compleanno.... praticamente quello che mi capita e che non riesco a vedere la parte bella della festa a sorpresa in sè ma vedo solo una grossa presa per il culo! forse per il mio passato trascorso in una famiglia dove regnava l'inganno il doppiogiochismo non sono proprio predisposto per essere preso per il culo così da tutti e dover fare finta di niente per forza... sono davvero nervoso non posso dirlo a nessuno perché non voglio rovinare il lavorone che stanno facendo anche perché è una dimostrazione di affetto e io lo so però dentro di me riesco solo vedere una grossa presa per il culo e basta e la cosa mi manda fuori di testa perché anche qui come nell'altro sfogo non posso dire niente a nessuno perché non voglio deludere nessuno ma siccome sono già abbastanza grande per capire certe cose il fatto che me la facciano davanti al naso così pensando che io non me ne accorga mi offende e invece continuo imperterrito a far finta di niente e ad andare avanti come se nulla fosse... spero che passi in fretta... pS Scusate l'esposizione del testo primitiva ma l'ho scritta parlando perché mi andava proprio di sfogarmi quindi abbiate pazienza per le varie ripetizioni ma spero di aver fatto capire il concetto AAAAAAAAAAAAAAARRRRGGGGGHHHHHHH PORCAPUTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT....... BBIIIIIIITT!!!!!!! MADOI CHE BARBA!!!!
Sab
23
Apr
2016
Crisi esistenziale
Buongiorno,
non avrei mai pensato di voler scrivere su questo sito, ma tant’è. Cerco di fare una veloce descrizione tanto per non annoiare. Sono un uomo di 27 anni e ho avuto una vita interessante, a detta di altri. Proprio quest’ultimo dettaglio lo ritengo abbastanza importante.
Spesso, capita più ora rispetto a qualche anno fa, una sorta di filo di depressione, una sorta di ovatta e di insensibilità contraddistingue le giornate. Da poco ho avuto una grande opportunità lavorativa, come manager, di lavorare per una grossa multinazionale italiana che mi permetterebbe di ritornare all’estero (dove ho già vissuto) e con un buon stipendio e un sacco di benefit. Direte, che c’è da lamentarsi in questo periodo? Io direi, nulla da lamentarmi, la non c’è una serenità o una consapevolezza tale per cui ritenermi fortunato di questo.
Lato sentimentale sento veramente una bassissima autostima, quasi totalmente dipendente dalle persone e dal loro giudizio. A livello amoroso esco da una storia in cui ho fatto del male (emotivamente parlando) alla mia ex ragazza, con egoismo. Da più di un anno ho avuto diversi colloqui con una psicoterapeuta per cercare di identificare il disagio e superarlo, ma aimé, aldilà di avere più consapevolezza del mio disagio, non c’è stato nessun reale beneficio. Non mi sento particolarmente attaccato né alla mia famiglia, né ai miei amici, mi sento spesso solo e l’unica cosa che in un certo senso rende interessante la vita, è quello di raccontare quello che ho fatto/successo con perfetti sconosciuti, solo per avere un’approvazione positiva (che assolutamente non sento di avere, valere). Ho pensato in più riprese al suicidio, spesso penso che se avessi l’opportunità di avere un bottone che potesse far saltare in aria questo mondo e questa terra lo schiaccerei senza farmelo ripetere più volte. Una grande esplosione nucleare in tutto il mondo per far cessare la vita umana in un attimo. La descrizione è molto drammatizzata, ma mi rendo conto della tristezza (e della rabbia) presenta internamente che permette anche solo di fare questo tipo di ragionamento da sociopatico/psicopatico. La psicoterapeuta mi ha detto che c’è molta componente narcisistica in tutto questo, che va dalla svalutazione di me stesso, fino ad una ipervalutazione, una sorta di limbo che non permette di rendersi conto né dei propri pregi, né delle proprie difficoltà. I miei amici, parenti, persone che mi conoscono, spesso hanno giudizi estremamente positivi e mi prendono come modello (di sucesso?), ma questa cosa mi mette i brividi e la rabbia, anche perché non sono in grado di vedere aldilà di un giudizio superficiale. Se dovessi condividere questo disagio, sicuramente questa esaltazione scomparirebbe, mi vedrebbero per quello che sono, una persona che non ha ancora capito che cosa vuole fare nella vita, nel suo futuro e nel suo presente.
Mi sento senza emozioni, senza nessun interesse per niente, quasi come se fossi in una sorta di bolla che non mi permette di gioire della vita, ma allo stesso tempo protegge da molte delusioni. La chiamerei una sorta di ovatta, ma sfocia spesso nell’apatia. Spesso desidererei, viaggiando in metro e vedendo le altre persone, di fare cambio, di far cambio con una vita più semplice, ma ricca dal punto di vista umano, salvo poi rigettarlo con violenza quando mi accorgo della banalità della stessa. Le stesse emozioni/sentimenti sono anche dal punto di vista sessuale, come se la libido fosse stata annullata. Non sono al punto di dubitare del mio orientamento sessuale (ho avuto sia esperienze etero che omosessuali), spesso mi chiedo se c’è veramente un interesse in un’altra persona, un interesse reale che non è dettato da un desiderio di approvazione, di essere desiderato, di volere che sia un oggetto nel mio controllo. Non mi piace il mio corpo, nonostante oggettivamente non sia orribile. Lo sento come un oggetto della mia mente, un qualcosa di accessorio, manovrato dalla mente. Spesso non sento i suoi bisogni, spesso non mi capita di mangiare (per risparmiare, per tirchieria, quando in realtà non avrei problemi a potermi permettere dei prodotto di qualità o delle cene), qualche volta sono anche molto arrabbiato con me stesso perché è lo stesso corpo che si mette di mezzo e mi fa sentire la stanchezza, mi fa perdere la lucidità mentale per lavorare, mi fa fare figure di **** in riunione perché ho un aspetto di una persona che dorme 3- ore a notte (quando in realtà dormo 8 ore). Con le droghe (cocaina, marijuana) spesso riesco a mettere KO la mia mente e a far venire fuori la mia vera natura, ma è una cosa toltamene temporanea e anche rischiosa.
Alcuni pensieri che mi vengono in mente? Hanno alla base un desiderio di voler avere attenzioni a tutti i costi, anche a scapito di altre persone.
Se dovessi pensare alla morte della mia famiglia, la cosa non mi toccherebbe più di tanto, anche perché sono indipendente e non dipendo né economicamente, né in nessun caso da loro. Lo vedrei come un’occasione per ricevere conforto ed attenzioni dagli altri.
Dopo aver scritto tutto questo, vorrei dirvi, ma soprattutto dirmi, che mi pento di tutto questo, non so come certe cose possano essere potute nascere. Ho una famiglia normalissima, ho mio fratello (più piccolo di me) con un tumore e che purtroppo non ho la sensibilità di stargli vicino e di esser di supporto. Mi vergogno tanto di questo, mi sento inutile, egoista, penso molto a me stesso.
Ho ancora un ricordo lucido di una volta in cui ho sentito la sensazione di sentirmi vivo. Qualche anno fa mi hanno investito mentre attraversavo le strisce pedonali e ho battuto la testa sull’asfalto e mi sono risvegliato in ambulanza. Nella degenza in ospedale, nonostante i fortissimi dolori alla testa, collo etc, avevo un sorriso sincero stampato sulla testa. Mi sembrava di essere rinato, ero veramente felice nonostante amici e parenti fossero preoccupati. Alle loro preoccupazioni, la mia risposta con un sorriso da ebete era –Sono vivo- (non sopravvissuto, vivo, nel senso che sento di vivere!)
Credo di esser stato un po’ troppo prolisso, ma volevo condividere questo sfogo. Vorrei ritornare a vivere. Vorrei sentire l’amore nel cuore, vorrei che l’amore sciogliesse il ghiaccio che si è formato, vorrei toccare, sentire veramente, vivere. Ritornare sulla terra.
Sab
23
Apr
2016
Chissà quando ritornerò ad essere felice..
Mi trovo a vivere un periodo della mia esistenza dove tutto e dico tutto sembra voltarmi le spalle, mi sento solo, un puntino.. un estraneo tra la folla. La cosa che più mi stranizza e mi chiedo continuamente è com'è potuto accadermi?? Com'è potuto accadere che un ragazzo come me, serio ma allo stesso tempo amante delle risate sane, un ragazzo pieno di valori, che ama tutto ciò che circorda, che dedica e da tutto ciò che può al prossimo, il ragazzo alla quale può affidarti e ti porgerà sempre la spalla su cui piangere, che non ti farà mai sentire solo, un ragazzo che nel suo complesso è un buono.. troppo forse.. sia rimasto solo?? Molto penso sia dato dalla storia che ho vissuto con la mia ex per 4 anni.. un rapporto basato molto sul vivere intimamente.. forse provocandomi un distacco non dagli amici in se.. ma dal sociale in generale.. mi ha staccato dal mondo che ti permette di conoscere gente, viverti le giornate in modo vero.. in parte a questa mia relazione e in parte anche al lavoro che impegna tanto tempo.. ha fatto si che io stesso mi allontanassi dal sociale.. amici che si sposano, partono.. spariscono.. alla fine mi trovo catapultato in un qualcosa che pensavo fosse inimmaginabile.. Dove sono finite le persone per la quale io ci sono sempre stato?? dove sono tutti adesso che sono io per la prima volta in 28 anni ad aver bisogno di loro?? ma dov'è finito il mio animo?? mi sento trementamente solo.. io contro il mondo.. io e basta.. nessuno che mi dia una pacca sulla spalla e mi dica "tranquillo andrà tutto bene.." nessuno che ti possa dare quella carica che a me serve.. Ho dedicato gran parte della mia vita all'amicizia in generale, al rispetto del prossimo, e all'aiuto nel sociale. Sono stato io che per diversi anni ho ascoltato milioni di problemi altrui.. consigliandoli, supportandoli al meglio che potevo.. e adesso a me cos'è rimasto.. nulla. Sono solo, mille righe, mille parole.. per esprimere solo un concetto.. è brutto essere soli.. sapete si dice che ognuno di noi ha paura di qualcosa.. a me non spaventa quasi nulla, ma cè solo una cosa che mi fa davvero terrore, che mi rattrista.. cioè la paura di rimanere da solo.. la mia è una situazione anche familiare particolare.. sono figlio unico da genitori molto grandi.. non ho cugini o parente stretti o vicini.. posso dire di non avere nessuno in famiglia che non siano i miei genitori.. da li nasce la mia paura di rimanere solo.. Come prima ho detto ho trascorso gran parte della vita circondandomi di persone, stare in mezzo al gruppo.. essere partecipe su tutto.. essere l'amico quello vero.. quello raro.. io lo sono stato per tanti.. per me invece in moolto pochi.. ma va bè è la vita..Vorrei potermi svegliare un giorno e non sentirmi cosi giù.. non accade da mesi ormai.. mi sveglio male.. vivo male.. e non sono affatto felice.. e non è da me.. io vivo ridendo.. chissà quando mi riprenderò.. chissà tra voi se ce qualcuno che può capirmi.. il mio è un semplice sfogo.. è un grido di chi vorrebbe chiedere aiuto.. ma non sa a chi.. posso concludere consigliando, di amare e vivere appieno qualsiasi esperienza voi facciate.. anche la più sciocca.. la vita è una.. e non immaginate quante cose cambiano in pochi anni.. oggi mi guardo attorno e vedo i giovani che mi vedono grande.. e io li vedo piccoli.. situazioni o eventi che con il tempo cambiano.. e sono cose che possono procuare nostalgia.. vivete appieno ogni istante passato con gli amici, ogni esperienza passata.. traenete il meglio .. siate furbi e vivete.. spero per voi di non trovarvi mai nella mia situazione.. non è affatto piacevole lo giuro.. vi auguro giorni migliori.. mi auguro di riuscire a riprendermi.. spero che la vita prima o poi mi sorrida... ciao a tutti...
Mer
06
Apr
2016
momenti...
Questo sito per me è una novità e non so bene come funziona, ma se posso sfogarmi liberamente potrei liberarmi da molti pesi che mi opprimono... soprattutto ultimamente, mi sento cosi triste e oppressa, incastrata in un luogo dove non vorrei essere con persone che preferirei non vedere tutti i giorni.
Fin da ragazzina ho sperato di andarmene via. Sono sempre stata una sognatrice, ma vivo con persone che i miei sogni li hanno sempre calpestati non ritenendoli importanti. Mi son dovuta sempre battere per qualsiasi cosa e troppo spesso non ne ho avuto la forza.
Ora sono malata e stanca e alterno momenti in cui vorrei solo vivere spensierata a momenti in cui sento di non farcela. Perchè a volte ci si sente solo demoralizzati e non si riesce piu a vedere ciò che potrebbe essere ma si sente solo lo sconforto di quel momento.
Quei momenti stanno diventando davvero troppi per me...
Un saluto.
Poet
Lun
04
Apr
2016
Sono rimasta sola
Da ormai 4 anni avevo 4 amiche che consideravo con cui uscivo e alle quali mi ero legata moltissimo.
Una di loro la conosco da quando avevo 3 anni (ora ne ho 18)
Uscivamo assieme ogni sabato, dormivo a casa loro, a scuola stavamo sempre assieme a parlare di ca**ate
Poi, qualche mese fa, hanno cominciato ad allontanarsi da me, trattarmi in modo diverso, uscire di nascosto tra di loro, non parlarmi a scuola, non rispondermi al telefono, non rispondermi nemmeno a scuola quando gli parlo, organizzare cose contro di me, per rendermi la vita difficile (come per esempio raccontare cazzate su di me ai prof e ai nostri coetanei)...
Ho cercato di parlare con loro e capire come mai si comportassero in questo modo, dopo un po mi sono spazientita, ho anche saputo che mi danno della tro ia alle spalle! Bah dicono che sono io che mi immagino le cose
Non ho trovato alcuna spiegazione a questo comportamento, inizialmente... poi mi sono resa conto che hanno cominciato a comportarsi in questo modo da quando circa 3/4 mesi fa dissi loro di essere lesbica.
Pensavo l'avessero presa bene... ma invece credo che si comportino così per questo.
Sono rimasta sola, ho tutti contro...
Mer
30
Mar
2016
sfogo totale
Oggi è uno di quei giorni in cui la cara amica depressione bussa violentemente alla porta e se ne fotte se io faccio finta di non esserci. Sta troia. I pensieri negativi sono così tanti e radicati che non riesco ad opporre resistenza in alcun modo.
Così scrivo qui..ed avviso: è lo sfogo di un momento di crisi..probabilmente domani mi darò della cretina, ma non posso fingere di non provare e pensare queste cose ORA.
La mia vita mi fa schifo.
Un lavoro di merda, che detesto, in cui devo sempre fare la figura della demente per non impazzire. Negli ultimi tempi al pensiero di venire in sto posto di merda mi viene il vomito. Quanto vorrei avereanzi..non avere il minimo scrupolo a starmene a casa e farmi mantenere da mio marito. Chissene della casa, del mutuo e del futuro dei figli: viviamo di stenti e in affitto per sempre,purchè io mi possa fare i cazzi miei per 40 anni e lamentarmi che non ho la pensione.
Un marito che mi ama..per caritá..ma con la passionalitá di un fermacarte. Cerca sempre di farmi felice in tutti i modi e dovrei essergli grata..invece mi sento una merda perchè prima di tutto vorrei che mi desiderasse e facesse l'amore con me come se il mio corpo fosse un tesoro da scoprire, non un panino da imbottire e basta.
La psicologa che mi tratta come se quello che provo fosse sempre scontato o poco impprtante, quando ora come ora vorrei andare a casa e mettermi a letto.. e non alzarmi per giorni interi. E non parlare con nessuno. Non vedere nessuno. E tagliarmi le vene..perchè a me sembra che della vera me non importa un cazzo a nessuno..con la scusa che sono forte e ce la faccio.. e vaffanculo non è vero.
sto male porcaputtana. la volete capire?
Mar
29
Mar
2016
ora basta!!
Ciao a tutti. Questo è uno sfogo, ma non del tipo che generalmente qui si vede, perciò probabilmente sarà considerato fuori luogo, fuori contesto. Non m'importa. Da futura operatrice del settore, mi sento in dovere di farlo.
Qualche giorno fa leggevo lo sfogo della ragazza che vorrebbe seguire una dieta da 600Kcal e ieri, entrando volontariamente nella categoria "Gola" ho notato che la questione riguarda molta gente. Secondo me poi, chi scrive su questo sito, in qualunque categoria, e in particolare chi lo fa avendo dei problemi veri, soffre o e lì lì per soffrire di problemi di alimentazione.
Inoltre ho letto un altro sfogo, quello in cui si citavano proAna e proMia, e presa da curiosità e senso di colpa per la mia ignoranza in un argomento che invece per me non dovrebbe avere segreti, ho visitato questi due blog. Non è necessario raccontarvi ciò che ho letto, perchè potete farlo tutti autonomamente. Mi chiedo solo come mai nessuno abbia mai denunciato legalmente chi si cela dietro quei siti.
In ogni caso, dicevo, mi sento in dovere di dire qualcosa, e non lo farò entrando nelle motivazioni psicologiche poichè non è il mio ambito. Io sono una futura Dietista, e in quanto tale è mio dovere parlare di Medicina.
Sui siti ho letto insulti rivolti a chi non riesca a seguire una delle prime regole: il digiuno. Bene, vorrei far notare che durante il digiuno l'obiettivo del nostro organismo è sempre quello di mantenere una glicemia costante, ed è in grado di farlo, in condizioni di salute, per più di un mese. Come? utilizzando glicogeno epatico e muscolare, poi acidi grassi e infine proteine muscolari. Il risultato è un deciso impoverimento della massa muscolare. E indovinate un po' chi è il principale bruciatore di calorie? Già proprio il muscolo! Quindi, se voi praticamente annullate la vostra massa muscolare il vostro metabolismo basale rallenterà sempre di più, e avrete sempre più difficoltà a dimagrire. Questa è una banalizzazione, nel senso che potrei discutere anche degli effetti che il digiuno ha sul vostro stomaco, sul vostro cervello, cute, cuore, fegato, rene, ovaie e testicoli, e su come le pratiche di eliminazione devastino cavo orale e intestino, ma non mi sembra il caso, non voglio appesantire di più questo post già lungo. E molto di ciò che ho detto riguarda anche diete fortemente ipocaloriche.
Ciò che voglio dirvi è che se, come ho letto, queste blogger vi spronano a raggiungere la perfezione, e per perfezione intendono quel che vi ho sopra descritto, allora vedetelo da voi, c'è qualcosa di sbagliato! Pensateci, è autolesionismo. E leggete tra le righe nelle autodescrizioni delle blogger. Sono persone che non stanno bene, è vero e me ne dispiace, ma è anche gente che vuole sfogare il suo dolore e la sua rabbia su persone sconosciute a cui non vuole bene! Ana e Mia non vogliono il vostro bene|
Mar
22
Mar
2016
Il mio lavoro
È un ottimo lavoro e molti farebbero carte false per averlo ma a me sta venendo un esaurimento nervoso.
Lavoro in un'azienda di servizi con i droni (fiiigo direte voi.. Sì.. Ma non per me, visto che i droni li vedo giusto da lontano, non sono pilota). Piccole dimensioni ma grandi progetti. Colleghi simpatici. Non ci sono teste di ca**o nel team. Bene, direte voi. Ho un contratto a tempo indeterminato, guadagno non certo moltissimo ma nemmeno poco. Ancora meglio, direte. Eppure...
Eppure io entro la mattina in quell'ufficio con il patema d'animo, mi siedo a quella scrivania e penso: un altro giorno davanti al PC (mi occupo di analisi dati, reportistica ecc.) a fare sempre le stesse cose, o quasi. Vedo gli altri colleghi che ricevono nuovi incarichi, hanno possibilità di vedere cose nuove, conoscere gente, parlare, farsi notare. Io...è capitato che fossi chiamata per qualche fiera o conferenza o incontri con personaggi noiosi di cui evidentemente nessun altro voleva occuparsi. Ma il 90percento del mio tempo lo passo lì al PC a produrre dati, disegnare in cad (me lo sono imparato da sola) e altre cose molto automatiche e se non sono automatiche allora sono frustranti. Lavoro davvero tanto. Quasi sempre sono quella che esce per ultima. Eppure..
Eppure come dicevo, tutti intorno a me hanno mille possibilitá in più, sono apprezzati e ammirati dai nostri due capi, io invece lasciamo stare.. Ultimamente evitano anche di rivolgermi la parola. C'è qualcosa nel mio atteggiamento e modo di fare che li indispone da morire, lo so, so anche cosa, ma non riesco a cambiare, ogni volta che parlo per dire qualcosa lo faccio con la paura di ricevere una risposta scocciata o di non riceverla affatto.
Eppure i miei colleghi mi stimano, mi apprezzano, si fidano di me, se hanno necessità di qualcosa sanno che io posso aiutarli. Anche se non è nel mio campo. Forse sono anche troppo "buona" a dare sempre e comunque aiuto, ma che devo dire, se può servire per il buon fine di un lavoro, perché non contribuire. L'obiettivo è più importante della gloria personale. Secondo me. È qui che sbaglio?
Forse è anche frustrante per me il fatto che mi sono allontanata tanto dal mio percorso di studi, sono laureata in ingegneria aerospaziale e mi piacerebbe tanto lavorare con i sistemi spaziali, penso spesso a diverse occasioni che mi sono lasciata sfuggire per "rispetto" verso la mia azienda attuale... Il solo scriverlo mi fa rendere conto quanto sia ridicolo... Inutile dire che mi mangio il fegato!... E niente. Sono sempre più triste, demotivata e depressa. E io nella vita privata di tutti i giorni non sono così.
Sono tanto stanca.
Mar
22
Mar
2016
Sono una brutta persona? Forse...
Probabilmente sono una brutta persona ma ad ogni modo non posso non essere incazzata o quantomeno impensierita per questa situazione.
3 mesi fa è morta la ex del mio compagno. Tengo a precisare che sono stati assieme 2 anni circa 5/6 anni fa e da allora (almeno per quanto ne so io) non si sono mai più sentiti né visti, questo per dire che non avevano mantenuto rapporti ne erano rimasti amici.
Dopo pochi mesi dalla storia sono subentrata io, e la nostra storia d’amore è sempre stata forte, bellissima, siamo proprio complementari. Stiamo facendo progetti per il futuro, siamo entrambi 30 enni e pensiamo ad una vita assieme.
Lui è venuto a sapere del decesso per un incidente stradale da amicizie comuni e da allora è andato in totale depressione. Ma quella pesante. E’ sconvolto. Io gli sto vicino da quando è successo e capisco benissimo la situazione ma sinceramente da “nuova compagna” mi sto stancando di questa sua catatonia nella vita di tutti i giorni e nella nostra vita di coppia. Piange spesso, sembra continuamente sconvolto. Io ho provato ad immedesimarmi nella situazione come se fosse successo a me. Anche io ho avuto ex, e anche storie lunghe e sofferte. Sicuramente starei malissimo e mi dispiacerebbe tremendamente. Poi però ci si riprende e si va avanti anche perché appunto, hai qualcuno accanto a te con cui condividere un percorso di vita, una persona che ami. Io giuro che non so più cosa fare. Ho provato a parlargli a farmi vedere tenera e ad ascoltarlo, a spronarlo, ma vederlo cambiato dal giorno alla notte per questa persona che, ok capisco hai condiviso con lei 2 anni della tua vita… l’hai amata… ma hey qui c’è qualcuno accanto a te… mi fa male. Non so quanto ancora dovrà passare prima che si possa riprendere del tutto e la mia non è gelosia (o forse sì)? Sicuramente non mi aspettavo una reazione del genere nei confronti di una persona che non vedi da 6 anni e sapendo la portata della nostra storia d'amore. Vi giuro che è un fantasma: mangia poco, parla a malapena, dorme poco, non esce più con gli amici… io guardo tutto questo da fuori e non so cosa fare.
Lun
21
Mar
2016
Sola soletta
L'atteggiamento che hanno a casa mia nei confronti della depressione è molto sconfortante...
Voglio capire a cosa serve negare il responso del medico. La vedono come una sconfitta personale avere una figlia in depressione? Ormai credo sia così... molto meglio negare l'evidenza e fingere che la malattia non esista, che sia una di quelle cose che capitano solo a chi ha disgrazie gravissime e inappellabili.
Io ho trovato il coraggio di dire ai miei della depressione dopo anni e non sono creduta, pensano voglio solo attirare l'attenzione e fuggire dai miei problemi. Ma non è così! Ho chiesto aiuto anche al medico dopo un attacco di panico e sto cercando in tutti i modi di risollevarmi con le mie forze! Ma nessuno mi aiuta, mi sento incompresa e sola nell'affrontare questo "nemico"...
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