Tag: lavoro

Ven

01

Set

2017

Colleghi infami!

Sfogo di Avatar di SolelunaSoleluna | Categoria: Ira

Lavoro nello stesso posto da 8 anni ormai, è stato il mio primo vero lavoro, quello della giovinezza, quello dell'ingenuità. Per farmi conoscere ed apprezzare mi sono fatta in 4 nella speranza di poter finalmente raggiungere il tanto desiderato contratto a tempo INDETERMINATO, in effetti ottenuto dopo 3 anni di contrattini a progetto e rinnovi vari ed eventuali. Il problema è che tutti pretendono da me qualcosa: quello che prima era un piacere sono diventati dei proforma, mi sono dimostrata abile nella riparazione/sistemazioni di pc e mi hanno quindi trasformata in una impiegata-tecnico tutto fare, i colleghi mi sbolognavano tutto con la scusa "io non lo so fare", "tu sai usare il pc più di me" e quindi mi ritrovavo a fare i lavori più lagnosi e certosini in excel o altri programmi al posto loro, perché loro un foglio di calcolo non sanno neanche a cosa serve o da dove iniziare.

Non mi pento di quello che ho fatto: li ho sempre aiutati volentieri, ma appunto era un aiuto non un obbligo cosa che invece è diventata nel corso del tempo portandomi via molto tempo della mia giornata lavorativa a ritrovandomi con le mie scadenze sempre in ritardo o sul filo del rasoio. Ho provato anche a spiegare loro diverse volte come svolgere determinati lavori (con tanto di ulteriore perdita di tempo) ma hanno sempre finto di non capire e di non riuscirci.

Poi è arrivato il momento di dire basta perché mi sono accorta che non solo queste persone erano totalmente ingrate verso la mia gentilezza ma che addirittura se rimandavo o declinavo le loro richieste - sempre gentilmente e giustificandomi con le mie personali scadenze - mi rispondevano male o peggio mi piazzavano comunque i lavori sulla scrivania. A volte è capitato di aver bisogno di loro - non per favori come fanno loro - ma per una questione di catena lavorativa e mi sono accorta che per me era sempre un "NO" ed anzi, se potevano mi mettevano sempre in difficoltà o cattiva luce davanti ai titolari.

 Ho provato a parlare della situazione con i miei titolari ma non è servito a nulla: queste persone lavorano da troppo tempo qua dentro e le cose sono sempre andate così, credo che abbiano paura perfino loro di ripercussione con sindacati in caso di provvedimento disciplinare.

Molto amareggiata dal loro atteggiamento ultimanente ho risposto e mi sono fatta valere, ho iniziato a dar molta meno confidenza a tutti in generale ed il risultato che ho avuto è stato l'isolamento: nessuno ha cercato un chiarimento con me ed ora mi ritrovo circondata di arpie che guardano ogni passo che faccio e cosa dico per poter andare subito dal Titolare a raccontare qualsiasi cosa, anche il falso. Insomma se non gli sei utile, se non sei una lecchina, se non fai tutto quello che dicono fanno di tutto per portarti all'esasperazione.

Sembra un problema da niente ma in realtà io ci soffro molto perché tra la lontananza (faccio la pendolare) ed i colleghi infami che sparlano di tutto e tutti mi sento oppressa, mi viene da piangere e vado a lavoro con il magone ogni santo giorno, non me lo merito con loro sono sempre stata gentile e disponibile, questo trattamento davvero non me lo meritavo. Passo qui la maggior parte delle ore della mia intera vita, praticamente 10-11 ore, è vero che il lavoro non può essere una passeggiata ma non è possibile vivere così..............forse con il tempo inizierò a fregarmene? 

Pensavo fosse una questione di età, perchè ai tempi essendo l'ultima arrivata e la più giovane  pensavo fosse il classico nonnismo invece no: nel corso degli anni sono arrivate altre ragazze, coetanee o anche più giovani di me, perfino le stagiste sono state trattate con più riguardo di me, alcune di loro non sono neanche partite dal basso come ho fatto io, ad alcune hanno dato già mansioni definite ed altre addirittura si girano i pollici ogni santo giorno... sono confusa. 

Mar

29

Ago

2017

Lavoro seriamente rispondetemi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

allora, nel mio cv ho scritto che ho lavorato precedentemente in due negozi , dove non ho mai lavorato e che attualmente sto lavorando in uno studio. Ci sto lavorando nello studio, ma in nero.

domani devo andare al job ( centro per l'impiego ) a richiedere  il certificato storico e devo fare L iscrizione garanzia giovani , perché il titolare del negozio che mi vorrebbe assumere dopo aver fatto un colloquio qualche giorno fa, me lo ha richiesto.

ora... come faccio?

Se dico che mi hanno pagato occasionalmente con i voucher e in nero rischio qualcosa? La cosa può sussistere senza che vanno a verificare???

 

Vi prego aiutatemi ! Fatemi capire come posso cavarmela!

non so niente di queste cose... ho sempre lavorato in nero purtroppo!  

Dom

27

Ago

2017

Quasi senza lavoro e non so come fare

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti, mi sfogo ma chiedo anche aiuto sul come ragionare su questa cosa: ho 31 anni e per 11 anni... Da quando ho finito le scuole ho sempre lavorato per la stessa azienda. Fortunatamente la situazione era buona: full time e contratto indeterminato. Da pochi gg però mi è crollato il mondo addosso: mi è stato comunicato un drastico cambio di orari lavorativi che praticamente mi fa tornare a part-time. Questa azienda purtroppo non ha lunghe prospettive ed è in crisi, so che ha debiti e attualmente ha veramente pochi soldi quindi molto probabilmente il mio rapporto con loro a breve in un modo o nell'altro altro terminerà anche se se potessi rimarrei a fare questo lavoro a vita. Sono attualmente in una specie di limbo: o non firmo il contratto - > mi licenziano e cerco altro o accetto e nel contempo cerco altro... Quando trovo mollo. Mollo anche perché, seppur in due in casa... Non posso portare a casa uno stipendio da 800€ già così facciamo fatica ad arrivare a fine mese. E io sono distrutta. In questa ditta sono cresciuta 11 anni... non sono 6 mesi, tutte le mie abitudini, i miei clienti storici, il mio modo di lavorare, i miei ritmi, il mio mondo. E io ora sono piena di paure. Piena. Non so cosa andrò a fare, oltre a quello che ho sempre fatto non ho altre esperienze lavorative: no ho mai fatto la cameriera, la barista, la commessa o altro. Già ora, giustamente, non prendono molto volentieri gente da formare quasi da zero... Io cosa ho da offrire? In più mi spaventa un sacco il fatto di dovere guidare e immergermi nel traffico. Per raggiungere l attuale posto di lavoro devo farmi 40' di bus e 5 a piedi. E mi dico: e se trovo lavoro dall altra parte della città? E se devo guidare in orari impossibili in mezzo al casino in tangenziale ogni giorno? (guido, ho la patente ma non sono un manico e soprattutto ho sempre cercato di evitare tangenziali e autostrade perché il troppo caos mi mette ansia) Insomma datemi della poco flessibile, Dell abitudinaria, della bambina, della pippa ma io ho il terrore. È da quando mi é stata comunicata questa decisione aziendale che 1) sto pensando a cosa fare 2) ho il terrore per il mio futuro e su cosa farò e quindi sono in preda al pianto, alla nausea e allo sconforto. Nei prox giorni consulterò un esperto che mi chiarisca la mia posizione in modo da prendere una decisione più a cuor leggero ma la paura sul cosa fare dopo mi attanaglia. Anche perché, ovviamente, abitando fuori casa e non più con i miei sento una discreta "pressione" nel trovare velocemente lavoro e non rimanere a piedi a lungo. Mi odio. Vorrei tanto essere più easy, più elastica mentalmente come certe mie conoscenze che si sono licenziate più volte... non han problemi a girare,  han sempre cambiato lavoro senza porsi tanti problemi e traumi. Ragazze che addirittura senza troppe sicurezze han lasciato il paese per lavorare all estero... Io sono in crisi così... Figuratevi. Cosa posso fare secondo voi? Come dovrei vedere la cosa? Cosa posso dirmi da sola per spronarti ad essere più intraprendente e coraggiosa? Perché attualmente vedo tutto nero. Voi avete esperienze simili? 

Dom

27

Ago

2017

Sfruttamento parte due

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

sono la ragazza che aveva già scritto uno sfogo sul lavoro,e lo "sfruttamento".

È finita!

Dato che domani parto ho finito prima,stanotte sono stata pagata,volete sapere quanto?

450 euro più 17 di mance,divise ovviamente a 3 con la proprietaria...

Non ho visto una discoteca tutta l'estate,quando i miei amici si divertivano io lavoravo,abito in un paesino di mare e non ho visto il mare per niente,non ho dormito,avrò perso almeno 7 chili e sono già magra di mio,ho mangiato pizza tutte le sere (comprese le sere in cui mi facevano scherzi sulla pizza),0 uscite,massimo un caffè prima di andare là,NIENTE.

Non ho detto niente,mi sono solo detta "mi hai visto adesso e non mi vedi più" 

Ho lavorato fino Alle 4 del mattino quasi tutte le sere dalle 17:30,lei non faceva nulla,facevo quasi tutto io,poi dovevo lavare piatti a mano e asciugarli,dovevo imparare a lavorare non a soffrire,luglio non me l'ha pagato e ha detto che era di prova e mi ha pagato solo due giorni di luglio,usciva 435 e ha detto che ha "arrotondato" a 450 Perchè sono brava.

È finita e sono contenta,adesso parto e sti soldi di merda li metto su un cazzo di libretto così non li vedo e mi scordo di tutto,li prendo solo se mi servono.

L'anno prossimo andrò a lavorare al bar dove mi pagano il doppio e lavoro la metà,e di mance prendo i soldi che prendevo in un giorno in 6 ore. 

Tags: lavoro, merda, fine

Mar

22

Ago

2017

Quando l'ansia non ti fa vivere come vorresti e ti estranea da tutto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho 21 anni e l'ansia mi sta uccidendo. Mi sento come se non stessi vivendo, nel senso che sto sprecando tutto della mia vita. Tutti non fanno che ripetermi che la mia è una bellissima età, dove devo pensare a divertirmi e a fare esperienze, io tutto questo non riesco a “viverlo” per colpa delle mie paranoie e della mia insicurezza. Non riesco stare a contatto con le persone, non riesco a mangiare nei luoghi pubblici, non riesco a guidare senza andare in panico, non riesco a socializzare (soprattutto con i ragazzi) e quando parlo con persone più grandi di me inizio a balbettare, non riesco ad uscire di casa se non ho almeno controllato (minimo tre volte) di aver chiuso la porta di casa e spesso mi capita di dover rientrare in casa per controllare di aver staccato tutti gli apparecchi elettronici che potrebbero provocare danni. Mi sento pazza. A volte mi capita di fare degli sbagli, magari di dire una parola che io considero di troppo o magari di aver fatto qualche brutta figura e non faccio altro che pensarci per una settimana intera, magari anche quando sto studiando per un esame, e questo mi nuoce gravemente perché non riesco a concentrarmi e mi tocca leggere più di una volta lo stesso capitolo, perché le prime letture le ho fatte con disattenzione per colpa dei miei pensieri negativi che offuscano la mia mente. Ultimamente ho trovato un lavoro part-time come cassiera. Un disastro. Essendo molto paranoica ho capito che non fa per me, più che altro il fatto di gestire i soldi di una cassa mi fa stare male, mi sento molto insicura. Arrivo a casa che non riesco né a mangiare e né a chiudere occhio. Per quanto riguarda le amiche, ne ho avute poche, tutte amiche conosciute tra i banchi di scuola, con loro mi sento pochissimo, più che altro perché io ci credevo molto nella loro amicizia, ma appena ognuno di noi ha preso strade diverse non si sono più fatte sentire e ci sono rimasta molto male, tanto da chiudermi un po' di più in me stessa. Ogni tanto qualcuna di loro mi chiede di uscire, ma provo un po' di rancore nei loro confronti e per questo declino sempre i loro inviti, perché noto che mi cercano solo per uscire o perché non sanno con chi passare la loro serata. Delle amiche alla fine me ne sono fatta una ragione. All'università ho conosciuto un po' di persone, anche se ora tento a non fidarmi molto e a non dare molta confidenza. Sono diventata molto amica di una ragazzo ed come se fosse un mio confidente. A parte ciò, ho sempre il problema di vivermi la mia vita. Soprattutto con i ragazzi, da quando vado all'università sono molti i ragazzi che hanno iniziato a provarci con me, sinceramente non so se per disperazione o perché gli piaccio davvero, ma nonostante questo io tento a scappare quando provano a parlarmi e a tagliare subito il discorso. Infatti sono già stata etichettata da molti, in modo ironico, come “quella strana”. È da sei/sette anni che non ho un ragazzo e non so, forse la mia situazione in famiglia (ovvero i miei genitori che litigano sempre) o forse perché non sono la classica ragazza che esce, va in discoteca, va al mare o ha delle amiche, mi portano a vergognarmi molto di me stessa e a non affezionarmi a nessun ragazzo. C'è un ragazzo che ha catturato la mia attenzione, è molto silenzioso e sta molto nelle sue, ma non ci proverei mai (anche se continuo a pensarci dalla prima volta che l'ho visto) perché non mi sento alla sua altezza. Ho accettato di uscire con un ragazzo, ma continuo lo stesso a pensare al ragazzo “silenzioso” e mi sento uno schifo. Mi sento di fare un torto ad entrambi, assurdo. Se avete dei consigli da darmi li accetto molto volentieri. Preciso che suppongo che io sia così per colpa del “mio passato”, sono stata bullizzata, ho avuti un po' di problemi di salute da piccola, non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre e anche con tutti i miei parenti, sono sempre stata vista come quella troppo silenziosa, timida e che non parla molto. Ringrazio le persone che perderanno un po' di tempo nel leggere questa pappardella e mi scuso per il mio italiano sgrammaticato.

Lun

21

Ago

2017

A dir poco uno sfruttamento

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

salve,a ottobre compio 17 anni,ho iniziato a lavorare in una pizzeria con pochissimi dipendenti(quando ce ne sarebbe molto bisogno),lavoro dalle 17:30 a chiusura(potrebbe essere all'una come alle quattro del mattino),quando parlai per lavorare mi dissero che mi davano 15 euro a serata Perchè c'era molta poca gente e dovevo portare solo i piatti,che non mi urlavano addosso e non commentavano.

A luglio ho lavorato solo il sabato e non sono stata ancora pagata,quindi non so nemmeno se per coscienza avrò aumenti. Ad agosto ho iniziato tutti i giorni e non porto solo piatti,sparecchio,friggo patatine e fritture miste,lavo piatti,li asciugo (tra l'altro devo fare tutto a mano Perchè una volta ogni tanto usano la lavastoviglie),ogni sera riempiamo tutti i tavoli e mi vengono a dire che non c'è gente,quando vengono altri e i tavoli si liberano e non ci sono più cose per apparecchiare mi tocca lavare ciò che  mi serve,asciugare e apparecchiare,devo usare affettatrice per i salumi che vanno sulle pizze,in più devo pulire il bar e pretendevano pulissi anche il bagno,poi quando ho chiesto i guanti mi hanno lasciato pulire solo il bar.

Adesdo mi rimangono solo 5 giorni,ogni volta che prendo soldi di mancia solo per me mi costringono a metterli nelle altre mance che vengono prese da sopra i tavoli,con la scusa che poi si dividono,ma in sala siamo tre,io,la proprietaria e la cognata di questa,quindi dovremmo dividerle solo io e la cognata,ma non so come nè quando.

Non so quando e quanto mi pagano dato che non ho visto un euro,io da persona onesta i soldi che mi danno i clienti li metto nella ciotola delle mance,quando potrei tenerli ma per evitare che quella mi dica che faccio schifo non me li tengo.

Grazie a dio non lavoro per bisogno,ma per esperienza,ma so che un minorenne potrebbe lavorare fino Alle 22:00,e io sono assicurata fino Alle 21,non ho vita sociale Perchè lavoro sempre,mai un giorno libero,una volta sono stata male e sono dovuta andare dopo Perchè avevano bisogno.

Faccio quel che mi dicono e stanno sempre ad urlarmi addosso,ogni cosa che sbagliano loro è sempre colpa mia,l'altro proprietario qualche giorno fa ha sbraitato contro di me senza alcun motivo dicendomi che criticavo la sua attività e sua sorella,senza aver parlato male con nessuno,dicendo a tutti i miei amici di venire a mangiare da me,mi ha detto che dovevo stare lontano dalla figlia,che potevano andare anche i miei a parlare e che li avrebbe presi con i chiodi da venti,che doveva stare lontano dai miei parenti che nemmeno conosce,che dovevo ringraziare che ero una ragazza se no mi avrebbe messo le mani addosso,eccetera.

La sorella ha ribadito che non mi fanno fare nulla di pesante,che mi tengono preservata dato che sono esile è più piccola,l'altro dipendente che aiuta il pizzaiolo leccava il culo a entrambi,screditandomi,eccetera.

quando dovevo mancare Perchè stavo male però avevano bisogno di me,quando c'era loro cugino insieme a me dicevano che io ero molto brava.

Tutto quel che mi rimane di positivo sono i clienti che non fanno altro che complimentarsi con me della velocità del mio servizio e non degli altri che sono lentissimi.

Non ce la faccio più,sono solo 5 giorni ma non so cosa fare per uscirmene con più soldi,Perchè li merito,se chiedo l'aumento non posso sapere come reagiscono,non ho lasciato prima per paura di loro e Perchè vivo in un paesino se avessi lasciato e l'anno prossimo voglio andare a lavorare altrove chiederanno di me,preferisco che dicano che ho lavorato Fino alla fine e non che me ne sono andata prima.

Vi prego datemi un consiglio,per favore. 

Ven

18

Ago

2017

Situazione disastrosa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti.

 

Ho 27 anni e da un anno lavoro in un'azienda. Il lavoro mi piace, solo che lavoro anche dieci ore al giorno e non ho tempo di fare nient'altro, neanche di iscrivermi in palestra o di fare un aperitivo.

Non ho amici perché per il lavoro mi sono trasferita in un'altra città molto lontano dalla mia e vivo da sola. E non conosco nessuno.

Nella nostra azienda sono inoltre vietate le relazioni tra colleghi: se due si mettono insieme scatta il licenziamento.

Vorrei almeno lavorare meno ore per poter iscrivermi in palestra e fare nuove amicizie, ma non è possibile.

Mi viene voglia di lasciare il lavoro, tornare al paesello dai miei amici storici, sposare il mio ex ragazzino del liceo e fare la  casalinga.

Altrimenti cosa mi consigliate di fare per avere nuove amicizie e nuovi amori, contando le difficoltà oggettive? Dovrei cercare gente in chat? Cercare dei coinquilini? Non so più che fare...

Figuratevi che non ho proprio tempo neanche di respirare...  

Mer

16

Ago

2017

Cara madre asfissiante, io me ne vado di casa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ho 22 anni, e mia madre è qualcosa di infernale. Non posso fare niente. NIENTE!

In teoria. Perchè in pratica mi sono costruito un bel mondo di menzogne grazie alle quali riesco sempre a fare ciò che voglio. Lei è convinta che stia tutto il giorno al bar dietro casa a guardare la partita (quando manco seguo il calcio).

Vi starete allora chiedendo : "Ma sto tizio che va a fare, i riti satanici?Omicidi?Si droga?Va a puttane in cattiva compagnia?"

Qui viene il bello, non faccio niente di tutto ciò. Qualche volta d'estate capita che si faccia tardi perchè a volte mi chiamano per lavorare come musicista (studio anche all'università, quindi non è un"lavoro" stabile e definitivo). Allora ci si trattiene lì, si scambia qualche parola in amicizia, si fa conoscenza con altri musicisti, con ragazze presenti al concerto, ci si DIVERTE APPUNTO, normalmente, senza droghe pesanti o coltelli puntati alla gola, spessissimo si tratta di piccoli borghi poco fuori città, in campagna. E può capitare 3 volte l'anno che si facciano le 5 del mattino. E nonostante l'avviso "Stanotte si fa molto tardi" ,devo subirmi 12 chiamate (in una sera fu capace appunto di chiamarmi 12 volte...) e rincasare trovandomela in modalità zombie che mi dice " PER COLPA TUA NON SONO ANDATA A DORMIRE". E lì il vaffanculo scappa, inevitabile.

Fino ai 18 anni il mio coprifuoco erano le 23:30...

Allora qualcuno potrebbe dire "Ma sarai inaffidabile o incapace..." . Tutti mi conoscono come persona capace di fare qualsiasi cosa, di arrangiarsi, di  cavarsela sempre in ogni situazione, e soprattutto mi riconoscono una innata responsabilità. Parole d'altri, queste. Ed è questo che mi manda in bestia. Che nonostante io viva una vita tranquilla, devo sentirmi in colpa di divertirmi. A casa faccio la mia parte, preparo il pranzo e pulisco quando è il mio turno o quando gli altri non possono.

Mi devo subire dei discorsi che non campano nè in cielo nè in terra, vere e proprie "allucinazioni a parole" di questa donna delirante. Il culmine si raggiunge quando mi trovo a volte negli incontri con le sue amiche a casa mia. Parlano di cazzate fatte in gioventù, avventure, rincasate tardi o giorni dopo.

Ah, e tu potevi farlo?Io dovrei sta in catene? Per lei il figlio perfetto sarebbe stato il tipico mammone incapace di pulirsi il culo da solo. Non si fa capace di avere un figlio con la testa a posto, che desidera solo VIVERE.

Siamo in continua tensione, oramai manco la saluto più quando rincaso perchè parte l'interrogatorio di terzo grado nonostante prima di scendere abbia dato tutte le dovute spiegazioni. Non mi ascolta. 

E grazie a lei sono dovuto diventare un gran bugiardo, crearmi alibi ,sotterfugi. Perchè? Per lavorare la sera e fare un po' più tardi. 

 

Sto seriamente pensando di andarmene di casa, magari nel paese di mia nonna a vivere con lei aiutandola  con quel po' di campagna che cura. Mi ha seriamente rotto il cazzo

Lun

14

Ago

2017

Titolare di merda!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Sono uscita dall'università col massimo dei voti e una tesi per la quale mi sono stati fatti complimenti pubblici durante la discussione, per poi ritrovarmi a lavorare... al bar. Non penso sia una cosa grave, volevo mettere dei soldi da parte subito per poi buttarmi nel mondo del lavoro per cui ho studiato, nel quale dovrò fare un bel po' di gavetta prima di guadagnare seriamente. Voglio essere indipendente fin da subito, non chiedere più un centesimo alla mia famiglia, e per questo sono disposta a servire caffè, fare la cameriera, la lavapiatti per tutto il tempo che sarà necessario finché non mi inserirò nel mio vero lavoro. Non ho paura di faticare, di fare lunghi orari, giornate pesanti, Anzi! Me la cavo anche benissimo! Se non fosse che... Il mio titolare è un deficiente! Possiede un locale che fa da bar e ristorante, ma vive nella totale disorganizzazione: assume pochissimo personale, costringendo due, massimo tre persone, a gestire, nel corso delle ore di lavoro, sia il bar, sia le comande, sia il servizio ai tavoli, sia la pulizia degli stessi quando i clienti si alzano, sia gli scontrini, e a volte addirittura la cucina, nella quale tiene un solo cuoco per volta, che spesso tra una portata e l'altra deve lavarsi i piatti per poterli servire! Il risultato è un servizio di merda, uno stress allucinante, clienti serviti tardi e male che spesso se me vanno, MANCANZA DI IGIENE perché andando tutti di corsa nessuno ha tempo/voglia di pulire (appena arrivata al locale cercavo di pulire il più possibile, ma mi sono ben presto resa conto che quello che io sistemavo, chi veniva dopo di me lo lasciava comunque lercio per giorni, perciò ormai faccio solo il minimo indispensabile), e in tutto ciò devo anche subire quella FACCIA DA CULO del titolare che pur avendo quarant'anni si comporta come un bambino viziato e ritardato: incapace di gestire il suo stesso lavoro, quando è nel locale incasina sempre tutto, prende comande sbagliate facendoci perdere tempo e successivamente INCAZZANDOSI se gli ordini sono confusi e non si trovano (chissà perché non accade mai quando lui non c'è!). In più va e viene a comodità sua, come e quando gli pare. Sembra che venga al locale solo perché non ha di meglio da fare, sparisce e riappare quando più gli fa comodo, ignora i problemi, non si scusa di fronte ai clienti insoddisfatti, anzi, si nasconde in cucina e non si fa trovare alla cassa (unico compito che dovrebbe fare, visto che non permette ad altri di noi, esclusi due collaboratori, di toccare il denaro) costringendo noi a fronteggiare i clienti scontenti, quando dovrebbe correre lui in prima fila a scusarsi per la disorganizzazione e il mancato servizio. Non contento ci tiene al lavoro anche molto oltre il nostro turno. Di per sé credo sia normale nel lavoro, ma in questo caso accade solo perché lui cerca di recuperare tutto il guadagno possibile viste le perdite spaventose portate dalla sua gestione di merda, e questa è la cosa che più mi fa incazzare. Che poi il suo locale serve tutta roba di merda, quasi tutto congelato e confezionato, ma spacciato per fresco (la sua tartare non è altro che uno schifoso medaglione di carne macinata sottovuoto, aperta e servita con un po' di insalata), e quasi tutto cucinato da cuochi che dell'igiene se ne fregano altamente, riciclano tutto quello che torna in cucina, toccano il cibo con le mani lerce e spesso si limitano a pulire i piatti con un tovagliolo, senza lavarli realmente, e poi servirli subito così come sono. Nella ressa del servizio, anche quando è palese che io e l'altra ragazza siamo in grave difficoltà, lui non si azzarda mai a dare una mano (tranne quando gli vengono gli slanci di volontà nel prendere le comande e talvolta nell'aiutare in cucina, salvo poi incasinare tutto perché semplicemente non sa lavorare). Mentre noi voliamo facendo venti cose contemporaneamente - preparare i tavoli, le bibite, i caffè, servire, sparecchiare - lui rimane seduto con lo sguardo perso nel vuoto o a giocherellare con il cellulare, guardandosi bene dall'aiutare, o anche solo dal fire ai nuovi clienti che entrano "guardi, siamo pieni, non possiamo coprire altri posti". NO!Se ne fotte, li fa entrare tutti, e poi almeno la metà se ne va via incazzata perché non è stata servita, mentre l'altra metà si incazza comunque perché viene servita male e in ritardo. E per finire quello STRONZO, perché solo così lo devo chiamare,  arriva comodo comodo e ALL'ULTIMO MOMENTO mi cambia i turni. Anche questo sarebbe normale nel lavoro, ma lui non lo fa perché ci sono emergenze, no: lo fa perché è una grandissima TESTA DI CAZZO che cade dal pero e non sa nemmeno organizzare i turni dei suoi stessi dipendenti, così si ritrova all'ultimo momento con le giornate scoperte ed è costretto a fare scarica barile sulle dipendenti. Anche se gli chiedi una settimana prima di organizzarsi per farti avere quel tal giorno libero, lui te lo garantisce ma poi all'ultimo cambia sempre programmi! È il terzo giorno di fila che io devo disdire un appuntamento con il mio ragazzo perché all'ultimo secondo mi cambia le carte in tavola. E non si scusa nemmeno lo stronzo! Mi dicesse "scusami, ma purtroppo c'è un'emergenza, ho bisogno che vieni anche domani", sarebbe già diverso, ma lui no, lui passa e, distrattamente, come se parlasse del bel tempo, mi dice "allora ci vediamo domani a tale ora", come se non fossimo rimasti d'accordo il giorno prima e il giorno prima ancora, e da una settimana come minimo che dovevo avere il giorno libero! E oggi, dopo la terza ingiustizia di questo tipo (le altre ragazze hanno avuto il giorno libero "sulle mie spalle", visto che sono stata l'unica a non averne avuto uno), mi sono anche sentita dire "senti, il lavoro è questo, se no..." E non ha continuato la frase, ma la minaccia era chiarissima: se no non lavori affatto. Avrei tanto voluto rispondergli EH NO PEZZO DI MERDA, il lavoro è che tu inizi a mettere in regola i tuoi dipendenti invece di pagare a nero, che inizi a dargli uno stipendio consono alle ore di lavoro, che ti organizzi in maniera responsabile, che la pianti di fare il BEOTA, perché solo così ti si può chiamare, ridicolo vecchio snob aggressivo passivo, e inizi a gestire il TUO locale come una persona seria e non come uno che sembra voler giocare a fare il barista ogni tanto, salvo poi incazzarsi come una iena quando le cose vanno male (e vanno male a causa sua, e solo sua). Il lavoro è rispetto dei tuoi dipendenti e anche del cliente, non come te, schifoso, che se dei piatti non sono buoni o dei vini sono guasti, la tua risposta è sempre "vabè, sono cazzi loro" (dei clienti), come se il fatto che siano venuti a mangiare da te siano una loro colpa! Fai schifo alla merda, ero così felice di aver iniziato un lavoro, e tu me lo stai facendo odiare! Non posso lasciarlo perché non ho intenzione di essere ancora mantenuta dai miei genitori e non posso cambiarlo perché i turni messi alla rinfusa mi impediscono di organizzarmi per fare prove in altri locali, perciò sono costretta a tollerare, ma TI SCHIFO titolare di merda, non sono mai stata così nervosa e delusa come oggi, in questo momenti dovrei stare montando la tenda con il mio ragazzo per una notte in campeggio, e invece devo starmene a casa e aspettare che domani arrivi l'ora di andare al lavoro. Ti schifo e se potessi direi a ogni cliente di non entrare, di fermarsi al locale accanto. E poi c'è anche chi ha il coraggio di dire che i giovani non sanno assumersi responsabilità e vogliono il lavoro comodo. Siete voi della vecchia generazione ad essere degli sporchi succhiasangue invece! Il mio titolare è un imprenditore disonesto e ritardato, incapace nel suo lavoro (ma ovviamente pieno di soldi, chissà come mai), che mi sta facendo odiare un lavoro che in fondo a me all'inizio piaceva anche. Schifo, schifo, schifo!

Lun

07

Ago

2017

Destino merdoso

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

Il destino mi deve proprio odiare. Non solo non mi fa vincere la lotteria, ma mi fa andare male il colloquio di un lavoro che mi poteva dare l'indipendenza economica. Cosa vuoi da me???