Tag: lavoro
Ven
03
Nov
2017
L'ho fatto
Ho firmato la rinuncia all'università. Era una cosa da fare, inutile pagare ancora tasse per qualcosa che non porterò a termine.
Andava fatto, eppure mi sento tanto triste. Intanto perchè da oggi inizia la grande recita col mio "mecenate" (non posso dirgli che non vado più in università, se non voglio che mi tagli i fondi). E poi perchè ricordo le selezioni un annetto fa: la gente si ammazzava per quella ventina di posti e mi fa stare male il pensiero che io ce l'ho fatta, sono entrato a pieni voti e il posto ce l'avevo, ma poi mi sono arreso. Sicuramente sembrerò a tutti i miei colleghi di corso un folle e un coglione.
Però questa cosa del "posto" conquistato al numero chiuso, finisce che è la stessa mitologia del posto fisso al lavoro. Tutti lo vogliono, ma una volta che l'hanno strenuamente ottenuto magari si scoprono lo stesso infelici.
E adesso ho sul conto solo quello che mi basta per mangiare, ho davanti a me un vuoto cosmico e non so che minchia farne della mia vita ahahaha. Però sapete? In un certo senso è liberatorio stare sospesi in questo limbo. Forse è una fase che devo attraversare ed è più lunga del previsto. Devo smetterla di annaspare e lasciarmi portare dalla corrente. A volte, il continuare a sbagliare strada, non può portarti in un posto migliore di quello che andavi cercando?
Mer
01
Nov
2017
Mi sono perso, sono a un punto morto della mia vita e non so più cosa fare
Oggi voglio confessare che mi sono completamente perso e mi sento a un punto di non ritorno della mia vita in cui vedo solo la tempesta e il naufragio. Non a caso ho scelto questo nickname. Non vi dico quanti anni ho perchè normalmente questo dato viene utilizzato contro di me. Non sono giovane, non lo sono mai stato, per me questa parola è un insulto. Da fuori sembro un ragazzino, ma sin dai tempi dell'asilo avverto una grandissima barriera culturale, esperienziale ed emotiva che mi fa essere un gradino più avanti agli altri ma anche un gradino più vicino alla disperazione e alla solitudine. Dico questo non per fare l'arrogante di turno, ma per esporre una semplice verità delle cose e uno dei noccioli della mia sofferenza. Al mondo esistono persone smart e persone che lo sono meno e non vedo perchè le prime se ne debbano sempre vergognare.
Sono cresciuto in una famiglia pessima fatta di vecchi traumi, urla, divorzi, malattie e morti premature. Ho perso i genitori, che comunque odiavo, e non ho nessun altro parente che non sia affetto da qualche malattia fisica e mentale, che non abbia problemi con la legge o che non viva a 100 km da me. Sono andato a lavorare prestissimo per potermi pagare da mangiare e gli studi in un'età in cui i miei coetanei giravano col motorino e il loro massimo pensiero era il voto che avrebbero preso nella verifica del giorno dopo. Solo con le mie forze ho preso prima il diploma e poi la laurea. Ho passato una selezione difficilissima per una specialistica di economia dove sono iscritto ma che non riesco a frequentare. Ho viaggiato tantissimo, ho raggiunto risultati che avrebbero reso fiero chiunque, ma per me non è mai abbastanza e non mi da nessuna gioia, perchè tanto non c'è nessuno a parte me che vi assista. Ultimamente ho anche l'impressione di non avere più nulla da dire e che la gente tutto sommato mi ignori perchè ha di meglio da fare nella vita, e che io non potrei in alcun modo interessarli o dargli qualcosa in più.
Ho coltivato me stesso con tenacia e spirito di sopravvivenza attraverso libri, corsi di molti generi (perchè sono curioso di tutto) e anche terapie pluriennali che mi hanno aiutato a guardare il mio schifoso passato. Ma non ad accettarlo. Non ci sono riuscito. Non riesco a calmare il dolore che ho dentro, non con le parole, non con la musica e i quadri, non con il sole di un posto esotico, nè con le amicizie o i farmaci.
La mia sembra una storia di rinascita, e invece è una lenta storia di caduta quotidiana. Da fuori sembro una persona normale, magari un po' stralunato, forte, sicuro, un sopravvissuto appunto. A volte gli amici si sono sfogati con me e gli sconosciuti mi fanno fare lo psicolgo. Io nascondo tutta la mia paura, il mio dolore, le idee strane, la mia visione del mondo acuta e sfaccettata...tutto nel retro del negozio. Sono troppi anni che ormai tengo in piedi la facciata del ragazzo intelligente e capace, magari un po' timido e certo molto sensibile, ma uno di cui ci si può fidare. Invece sento dentro di me bollire l'inquietudine e la rabbia verso le radici che mi sono mancate. Vado dove mi porta il vento, dove trovo luoghi di studio e di lavoro. Ma tutto dura poco. Gli amici pian piano si sono allontanati o li ho allontanati io. Non ho interesse per il sesso e questo mi rende una mosca bianca in una nazione che pensa solo a quello. Non mi drogo e l'alcol non mi consola. Ogni tanto mi faccio del male da solo perchè mi rilassa.
Non riesco a SENTIRE nessun affetto, nessun calore da parte degli esseri umani. Per questo passo tutto il tempo in natura sui monti, sulla spiaggia o a fare volontariato con gli animali abbandonati. Mi impedisce di impazzire e mi fa sentire a casa. Credo di essere molto più figlio delle rocce e dei pesci che non dell'umanità. Ma non ho il coraggio di andarmene a fare l'eremita: mi sembra di buttare via la mia vita e tagliare per sempre i ponti con la società, chiudendomi ancora di più in me stesso.
Non riesco più a fare niente. Non trovo un lavoro da mesi e se lo trovo non riesco a tenermelo perchè mi stressa troppo. Non vado a lezione all'università e racconto a tutti che ci sto andando. Che poi, questi "tutti", sono dei tutti fittizi e a distanza. Qualche parente che si informa vagamente su come sto o che chiama solo perchè lo aiuti a risolvere i suoi problemi legali e finanziari eludendo il blocco delle chiamate indesiderate. Qualche amico che non sento più da mesi mi chiama ogni tanto sbronzo marcio. Gli altri sono emigrati, o sono finiti a drogarsi, o hanno finito gli studi e ora pensano solo alla macchina e al lavoro. Qualcuno ha già figli.
E poi ci sono le schiere di conoscenti sui social che pensano che la vita mi vada alla grande. Pubblico un sacco di belle cose sui social, molto profonde e luminose, e infatti piacciono solo a quei quattro aficionados con l'anima più pensatrice e artistica. Per il resto non mi caga sostanzialmente nessuno.
Voglio mollare la specialistica, anche se ho fatto tanto casino per entrarci, ma non so nemmeno a cosa dedicare il resto della mia esistenza. Paradossalmente vado bene un po' in tutto ma non c'è più quel Sogno, quel progetto di vita che mi spingeva avanti pur avendolo cambiato molte volte nel corso degli anni. Non c'è nessuno che mi sostiene. Vivo in una vecchia casa di famiglia sfitta in un paesino di provincia, guardo passare le mie giornate aspettando che accada...non so, qualcosa? Che mi torni un po' di quella ispirazione che mi teneva in piedi e stordiva la mia consapevolezza di quanto sono solo e sbagliato in questo mondo. Qualunque cosa faccia mi sembra senza senso e deludente, inadatta alla mia personalità.
Chi non mi capisce e trova massima gioia nello sbattersi una donna, nel cibo e nel vino, in un lavoro ripetitivo e omologato mi da del narcisista, ovviamente senza capire un fico secco della profondità che possono raggiungere la mia consapevolezza e il mio dolore.
Mi trovo co-proprietario di due case per ragioni di eredità, ma anche pieno di debiti e con zero soldi liquidi sul conto. Ho dovuto accettare che un parente con cui non ho particolari legami mi mandasse dei soldi per gli studi e per tenermeli gli dico che è tutto a posto, che tutto procede, che sì, certo che do gli esami e vanno benone. Ma non è vero, cazzo. Combatto tutti i giorni battaglie contro il suicidio e la mancanza di scopo. E mi sento uno schifo a prendere quei soldi e pagarci il cibo che ho in frigorifero, anzichè l'università, senza essermeli guadagnati come ho sempre fatto in passato.
Mi rendo conto che sto annaspando e giro a vuoto come chi si è perso in montagna. E la vita scorre, il sole cala e io vado sempre più nel panico e continuo a imbroccare sentieri sbagliati, qualunque, pur di marciare convinto su uno qualunque di questi per far vedere che vado avanti.
Ho provato anche a fermarmi per 6 mesi, per un anno, viaggiando e basta, ma non è servito a niente. Ho creato solo più vuoto e ne sono uscito con zero risposte e ho dato fondo a risparmi che adesso potevano servirmi per mangiare o per rifarmi una vita una buona volta. Non so come uscire da questo maledetto loop.
Voi, e con voi intendo quelli come me, i disadattati, i "troppo" qualcosa per stare bene nel mondo; voi che fate per stare a galla? Perchè siete ancora vivi, cos'è che vi illumina da dentro e vi da la forza di alzarvi al mattino e pure con un sorriso in faccia? Come si esce da questo stato d'animo che nasconde più di vent'anni di sofferenza passata? Come si raddrizza un albero cresciuto storto da sempre, a parte farne legna per il camino?
Sab
21
Ott
2017
perché non riesco a realizzare nulla?
Ormai ho 25 anni (tra tre mesi ne farò 26) e non sono ancora riuscita a laurearmi. Inoltre sto cercando un lavoro perché questa situazione mi rende un peso per la mia famiglia e per me stessa. Ho in progetto di andare a convivere a breve con il mio ragazzo, con il quale sto da otto anni, ma non voglio essere poi anche un peso per lui. Al momento lavoro solo il fine settimana con una misera paga. Sono ogni giorno più delusa da me stessa per non essere riuscita ancora a realizzare nulla. Non riesco concretizzare nulla. Per me questa situazione pesa tantissimo. Purtroppo sono una persona molto ambiziosa e il fatto di non riuscire a laurearmi e non poter nemmeno provare a rimediare a questan situazione con un lavoro, mi rende estremamente insicura, stressata e costantemente a terra. Non so più cosa fare per poter superare questa situazione che ormai dura da due anni. Ho molti pensieri negativi, estremi, ormai quasi tutti i giorni. Non so come fare. Non ne posso più.
Dom
15
Ott
2017
Mi prostituisco la sera in macchina
Sono gay ho 30 anni, e sono stato sempre piuttosto carino androgino con un bel fisico. Ho deciso dopo anni di lavori con contratti usa e getta come commesso di prostituirmi.... Vestito da donna. 2 o 3 sere a settimana mi vesto e trucco e vado in un parcheggio della mia città ad aspettare in auto... Beh ...mi capita di fare anche 100 euro in neanche 2 ore ,con uomini sposati o presunti... Questo secondo lavoro mi gratifica economicamente.... Questo è il mio segreto che nessuno conosce
Gio
12
Ott
2017
Esperienza surreale nuovo lavoro
Ciao a tutti!Vi racconto la mia splendida e surreale esperienza lavorativa in una caffetteria pasticceria.Allora,da principio vengo contattata dal padrone del locale(a conduzione familiare,gestito principalmente dalla figlia,alle prime armi,dove lui dà una mano qualche volta ogni tanto)in quanto interessato alla mia candidatura,mi presento per una mansione specifica ma,siccome al momento non ve ne è bisogno,me ne viene assegnata una di tutt'altro genere(praticamente aiutare la figlia al bancone bar,inventario,ordini,pulizia,commessa..insomma un pò di tutto) .Io specifico di non avere esperienza in questi campi ma lui tranquillo mi dice:"non ti preoccupare imparerai in una settimana".Io accetto di buon grado,lui mi fa un contratto part time con un periodo di prova di 10 giorni.Bene,non c'è molto da dire perché sono stata mandata via il secondo giorno!Si avete letto bene,un record!E voi mi direte...ma che cazzo hai combinato per durare così poco...come minimo hai dato fuoco al locale!Niente di madornale qualche errore di poco conto,cazzate che per chi si approccia a un nuovo lavoro fà.Il terzo giorno torno al locale pensando di lavorare e invece arriva il padrone di punto in bianco mi dice che non vado bene,che probabilmente il lavoro non fa per me,invitandomi ad andarmene.Beh...io cado dal pero!Ma mi dite voi come cazzo si fa a giudicare l'operato di una persona in 2 fottuti giorni?!?Apparte il fatto che ho firmato il contratto per farne 10 di giorni,che prevedevano appunto il periodo di prova,ma porca troia,dammi almeno una settimana per giudicarmi!Mi devo ambientare,devo capire con cosa e con chi lavoro!Dopo avergli detto questa cosa se ne viene con questa frase :"eh vabbè..ma il ragazzo che c'era prima di te ha imparato in un giorno!"Sti cazzi mi veniva da dirgli!E allora perché cazzo non te lo sei tenuto???Mi ha parlato tanto di correttezza,io ti faccio il contratto,sono onesto corretto e rispettoso della legge e poi se ne esce con questa puttanata!Un contratto firmato che io non ho(perchè doveva fare le fotocopie del contratto)una mattinata persa (quando,se aveva intenzione di mandarmi via me lo diceva la sera prima e non che mi fa andare alla caffetteria come una cogliona)in più non mi ha ancora pagato perché lui è onesto e rispettoso e deve prima sistemare i suoi fottuti documenti per pagarmi!Fatto stà che ora aspetto la sua chiamata per venirmi a prendere questi due spicci del kaiser,e non vedo l'ora così gliene dico 4 riguardo la sua onestà del cazzo!Loro vogliono l'esperto fatto e finito?Apparte che pure l'esperto si deve ambientare e allora non scassassero il cazzo a gente inesperta solo per fargli perdere tempo,senza dargli alcuna possibilità!Poi scopro che ha cambiato già quattro aiutanti in un mese di apertura...e questo dice tutto!Non hanno la pazienza di insegnarti,ma ti vogliono super preparati già dal primo giorno!Quando la figlia è lì da un mese,che l'esperienza se la sta costruendo,e che quindi non è esente da errori,e tu comunque devi cercare di venirgli incontro(cosa non facilissima se hai a che fare con una persona non professionale,giovane distratta,disordinata((paroleSUE!!!))e che perde tempo coi clienti).Io comunque non devo rimproverarmi nulla,l'unica cosa che mi fa incazzare è la scorrettezza che hanno avuto nei miei confronti.Avrei preferito lavorare senza contratto e che mi avesse detto:"ascolta,c'hai 2 giorni per imparare se c'è la fai ti assumiamo sennò te ne vai a fanculo!"Allora SI che sarebbe stato corretto e onesto!!!!E se hanno tutti sti problemi con la gente se lo gestissero da soli il locale,volevo proprio vedere se la figlia era un'estranea L'avrebbe cacciata fuori a calci nel culo!Ma questa è l'Italia e il mondo del lavoro fatto di raccomandazioni,ingiustizie,scorettezze e "conduzioni familiari"!!!
Ven
22
Set
2017
Volente o nolente...sfigata
Pochi mesi fa lavoravo in un posto di merda, con orari di merda e uno stipendio di merda (6€ l'ora, anche festivi e serali può considerarsi tale?). Poi una persona fidata, che conosco da una vita, mi contatta. Avevo già lavorato per lui perché sostituivo la maternità della dipendente storica. Mi ha sempre tenuta buona. Si è detto soddisfatto del mio modo rapido di apprendere (mah), della mia serietà, puntualità e buona volontà. In oltre si pavoneggiava sempre di quanto fosse carina la sua nuova dipendente con i clienti. Insomma...mi propone di prendere il posto della sua dipendente, offrendomi un contratto molto serio, uno stipendio di gran lunga migliore di quello che guadagnavo. Penso che solo un coglione avrebbe rifiutato. Invece la cogliona sono stata io. Ora viene fuori che percepirei lo stipendio dell'ex dipendente, facendo il doppio delle ore ed il contratto ha preso una piega diversa. Ho mostrato il mio dissenso. Ma nel mio stile...seria ma composta, non incazzata, solo contrariata. Bene, so che non leggerai mai, ma sei un brutto pezzo di merda! Mi hai abbindolata, fatto lasciare una merda di lavoro, ma facevo diversi km in meno per arrivarci, fatto pavoneggiare e festeggiare con gli amici, perché dopo una vita lavorativa travagliata mi pareva di aver trovato l'America, e tu con tutta la semplicità di sto mondo te ne esci così! Mi hai presa per la giovane età in modo da avere degli sgravi fiscali, mi hai presa capace ma non qualificata, e perché sono una cogliona (sempre attenta all'aspetto, ai modi, sempre dentro ai limiti). Ti va bene che non sforo mai i limiti per un mio limite mentale. Ma in maniera codarda, dato che in mano ho solo pugni di sogni e devo accontentarmi della tua miseria, ti dico di cuore VAI A FARE IN CULO PEZZENTE! Mai fidarsi di nessuno
Lun
18
Set
2017
Palle piene
Mi sono veramente rotto le palle di un sacco di cose, di stare a casa, di non cavare un ragno dal buco nonostante siano quasi sette che rappo, delle liti da social, di fumare, di sentire Rovazzi alla radio, ma di una cosa in particolare mi sono rotto ultimamente... Cercare lavoro. Va bene, d'accordo, non sono figlio degli Hilton perciò non posso nè voglio fare il mantenuto a vita, ma porco di quel porco! è mai possibile che si debba leccare il culo ad ogni pirla che ti offre un lavoro da fame? Che si debba dire "sono interessato a crescere professionalmente" quando in realtà hai bisogno di una cosa, soldi? Che poi i soldi, sono pezzi di carta! La cosa più assurda è cambiano valore! E noi coglioni siamo qui a correre a destra e a manca per guadagnare, guadagnare e ancora guadagnare! Stavo ripensando a quando ero piccolo, uscivo e mi divertivo anche senza avere un euro in tasca, adesso che ho vent'anni a momenti non esco se non ho soldi, e la cosa peggiore è che non so cosa fare se ho il portafoglio vuoto! Mi pesa un sacco chiedere aiuto, e denaro, a qualcun'altro... Ma torno al discorso iniziale, ha senso cercare un lavoro oggi? Per me NO, perché ci hanno raccontato un mare di bugie, ci dicevano che un uomo rispettabile ha un lavoro e mantiene la famiglia, che chi non lavora è da disprezzare e si pentirà della sua pigrizia... Beh volete che dica la verità? Gente come Gianluca Vacchi e tutti quei riccastri fanno bene a vivere alla grande, a non fare un cazzo dalla mattina alla sera, sarà disprezzabile quanto vi pare ma è sempre meglio che pregare un signor nessuno per avere uno stipendio vergognoso, meglio che sprecare carta e byte per inviare curriculum che non saranno mai letti! Quanto mai non sono andato all'estero o a studiare in università, se avessi saputo che sarei arrivato a questo livello di stress avrei preso al volo l'offerta di mia nonna e ora sarei a studiare in qualche appartamento a Bologna! Invece no, ero stufo di libri e professori, volevo avere denaro in tasca e iniziare ad essere indipendente, il risultato è che prendo 433 euro e 80 al mese, faccio il servizio civile, lascio sempre qualcosa a casa per le spese, tipo 100 150 euro e... Rimango senza un soldo ancora prima che mi arrivi lo stipendio successivo! Ho provato a fare un altro lavoro contemporaneamente, ma non ci sono riuscito, troppo stress! Chiedo scusa ai feticisti della schiavitù ma io non ce la faccio, non reggo così tanto stress, voglio solo un lavoro che mi faccia prendere il necessario PER STARE BENE, non voglio un cazzo di Yacht, magari una donna, continuare a cantare per il gusto di farlo, ma niente! Oggi sembra che chiedere questo sia chiedere la luna, e la cosa peggiore è che non so dove sbattere la testa, perché non sono motivato, mi sembra che non valga nemmeno la pena impegnarsi per cambiare qualcosa in sto mondo di merda, ma so che è una mia para... Insomma, siamo sinceri, che cazzo di senso ha mettere su famiglia, iniziare un'attività in proprio, comprare una casa, una macchina e tutto quello che pare, solo per vedere soldi uscire in continuazione? Per essere presi per il culo da sti quattro politici bastardi che parlano di ripresa in un paese senza futuro! Certe volte vorrei prendere e fare il senza tetto, che è una cazzata, ma capitemi almeno un po, per me non ha senso fare una vita del genere, più stressante che soddisfacente
Sab
09
Set
2017
nessuno sa niente di me
Sono laureata e con un master. Sto lavorando in una bella azienda da quasi un anno. So di essere giovane, ma non sono una ragazzina. Eppure tutti si ostinano a trattarmi come tale. In ufficio tra i maschi c'è subito un cameratismo da cui sono automaticamente esclusa. Alle chiacchiere da ragazze non sono mai stata abituata. Mi chiedono com'è essere lontana da casa mia e se mi sono trovata il fidanzatino. Mi chiedono continuamente cosa vorrei fare nel futuro. Quando provo a spiegarglielo mi sento dire che è difficile, non è neanche tanto divertente, non è roba per me, dovrei pensarci su meglio. Io mi sono rotta il cazzo. Ci sono anche abituata ormai a sentirmi trattata come una ragazzina e di solito alzo le spalle e vado avanti, ma in fondo mi rode il culo e vorrei vedere se ci fosse qualcun altro al posto mio, magari uno dei miei capi quarantenni che si sentono arrivati e in grado di dare consigli, salvo poi che anche loro cambiano idea sulla loro vita ogni due per tre. Mi sembra che tanto non vada mai bene niente. A scuola ti dicono cosa fare. A lavoro ti dicono cosa devi fare. Tu lo fai. Ma poi si lamentano perchè sembra sembra che non hai ambizioni tue nella vita. Non puoi essere riservata ma solo timida. Non puoi essere seria perchè saresti molto più carina se sorridessi ogni tanto. Ma non puoi neanche essere allegra perchè se no sei stupida. Non puoi essere incazzata perchè le ragazzine non si incazzano. Allora andatevene tutti affanculo. Ho deciso che non devo stare simpatica a nessuno e probabilmente non starò simpatica a nessuno, perchè ho un carattere, io. Ma tanto anche se ci provassi non sono brava a fare la carina.
Ven
08
Set
2017
Periodo di prova andato male... DOMANDONA
Ciao a tutti... una semplice domanda:
In qualsiasi tipologia di lavoro voi abbiate svolto, che sia impiegatizio, cassiera, commessa o altro insomma:
vi è mai capitato di fare il periodo di prova e poi di non essere presi e quindi messi a casa, tipo "ci dispiace, non fai per noi..."?
Non so magari perché non eravate bravi in quel campo, o per altri motivi?
Curiosità.
Lun
04
Set
2017
Help lavoro
Ciao a tutti amici miei....mi serve aiuto perché non so se mi stanno prendendo per il culo o se sono io che sbaglio...da circa un anno e mezzo lavoro per una nota azienda dopo i primi mesi decidono di mettermi a tempo indeterminato e va bene...nel nuovo negozio dove sono stata spostata mi trovo bene anche se le mie colleghe lavorano insieme da 10 anni e io sono l'ultima arrivata,quindi turni di merda e tutto quello che spetta all' ultimo arrivato....ma tutto sommato va bene...ora a luglio è successo il fattaccio...non so come ma sono rimasta incinta....del secondo figlio e surprise sono gemelli!!!! Quando l ho detto alla mia responsabile è stata davvero contenta per me è sembrava molto comprensiva ,dopo qualche settimana è arrivato il suo capo e mi ha chiesto di restare almeno due mesi (quindi praticamente fino alla maternità obbligatoria) perché non abbiamo personale ,dicendomi che però sono autorizzata ad usare ferie e permessi per fare meno ore...sarà che un po' mi sento in colpa per essere rimasta incinta e ho accettato...continuano gli orari di merda ecc...ora a fine mese ho un appuntamento importante per questo ho chiesto un cambio ma a quanto pare è impossibile concederlo (quando io ho dato cambi a tutti ) e la risposta del mio capo è stata "vedi noi ti veniamo incontro facendoti fare meno ore tu vieni in contro a noi e non chiedere cambi" ma a me sembra che sto venendo io incontro alla azienda utilizzando le mie ferie e lavorando finché non trovano qualcuno da assumere!!!Bo ditemi voi sono troppo incazzata per pensare...
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