Tag: autolesionismo

Ven

14

Giu

2019

Cicatrici da autolesionismo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho passato un periodo di tempo in cui mi autolesionavo e per questo ho chiesto ai miei di vedere uno psicologo ed è stato proprio lo specialista a dir loro quello che stavo facendo. In tutto ciò, però, i miei non hanno mai saputo dove mi tagliassi né hanno mai visto le cicatrici. 

Molto probabilmente questa estate ci troveremo tutti insieme su una spiaggia e, benché io sia "pulita" da più di un anno e le cicatrici siano solo appena percettibili, è indubbio che se uno ci guarda, si vedano. Questa situazione mi mette ansia: che devo fare? Come mi comporto? E se mi chiedono qualcosa? So che la vista delle cicatrici li farebbe soffrire e mi sento terribilmente in colpa, ma non posso evitarlo. Nel senso, potrei passare anche questa estate con il costume a pantaloncino da uomo, ma mi sono imposta su me stessa: non potrò portare sti pantaloncini per sempre. Quindi mi sono comprata un bikini. Ma finché è con le altre persone mi frega pure poco che vedano, i miei è un altro discorso. Sono davvero molto in ansia ed angosciata per questa cosa anche perché, quasi sicuramente, insieme ad i miei ci sarà anche nonna e sono abbastanza sicura che lei non sappia del mio ormai passato autolesionismo. Consigli?

Gio

04

Apr

2019

Genitori

Sfogo di Avatar di yoonxjgirlyoonxjgirl | Categoria: Altro

ve la faccio breve, sono autolesionista da due anni ormai, non mi faccio ferite molto profonde ma okay.

fatto sta che i miei l'hanno scoperto e per un periodo smisi, qualche volta però, come stasera, continuo a farmi del male.

però mi sento meglio, anche se mi pento ogni giorno dello schifo di figlia che sono. 

Ven

21

Set

2018

Mia madre

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Mia madre ha scoperto che ero autolesionista e l'unica cosa che mi ha detto è stata "Guarda che questa è una malattia!"... Si mamma, lo so. E se avessi avuto il coraggio di aiutarmi a combatterla, forse adesso starei molto meglio con me stessa.Avrei voluto andare da uno psicologo? Non credo. Però mi sarebbe piaciuto se mi avessi sostenuta invece che comportarti come se niente fosse successo. 

Mer

01

Nov

2017

Mi sono perso, sono a un punto morto della mia vita e non so più cosa fare

Sfogo di Avatar di Capitan AubreyCapitan Aubrey | Categoria: Ira

Oggi voglio confessare che mi sono completamente perso e mi sento a un punto di non ritorno della mia vita in cui vedo solo la tempesta e il naufragio. Non a caso ho scelto questo nickname. Non vi dico quanti anni ho perchè normalmente questo dato viene utilizzato contro di me. Non sono giovane, non lo sono mai stato, per me questa parola è un insulto. Da fuori sembro un ragazzino, ma sin dai tempi dell'asilo avverto una grandissima barriera culturale, esperienziale ed emotiva che mi fa essere un gradino più avanti agli altri ma anche un gradino più vicino alla disperazione e alla solitudine. Dico questo non per fare l'arrogante di turno, ma per esporre una semplice verità delle cose e uno dei noccioli della mia sofferenza. Al mondo esistono persone smart e persone che lo sono meno e non vedo perchè le prime se ne debbano sempre vergognare.

Sono cresciuto in una famiglia pessima fatta di vecchi traumi, urla, divorzi, malattie e morti premature. Ho perso i genitori, che comunque odiavo, e non ho nessun altro parente che non sia affetto da qualche malattia fisica e mentale, che non abbia problemi con la legge o che non viva a 100 km da me. Sono andato a lavorare prestissimo per potermi pagare da mangiare e gli studi in un'età in cui i miei coetanei giravano col motorino e il loro massimo pensiero era il voto che avrebbero preso nella verifica del giorno dopo. Solo con le mie forze ho preso prima il diploma e poi la laurea. Ho passato una selezione difficilissima per una specialistica di economia dove sono iscritto ma che non riesco a frequentare. Ho viaggiato tantissimo, ho raggiunto risultati che avrebbero reso fiero chiunque, ma per me non è mai abbastanza e non mi da nessuna gioia, perchè tanto non c'è nessuno a parte me che vi assista. Ultimamente ho anche l'impressione di non avere più nulla da dire e che la gente tutto sommato mi ignori perchè ha di meglio da fare nella vita, e che io non potrei in alcun modo interessarli o dargli qualcosa in più.

Ho coltivato me stesso con tenacia e spirito di sopravvivenza attraverso libri, corsi di molti generi (perchè sono curioso di tutto) e anche terapie pluriennali che mi hanno aiutato a guardare il mio schifoso passato. Ma non ad accettarlo. Non ci sono riuscito. Non riesco a calmare il dolore che ho dentro, non con le parole, non con la musica e i quadri, non con il sole di un posto esotico, nè con le amicizie o i farmaci.

La mia sembra una storia di rinascita, e invece è una lenta storia di caduta quotidiana. Da fuori sembro una persona normale, magari un po' stralunato, forte, sicuro, un sopravvissuto appunto. A volte gli amici si sono sfogati con me e gli sconosciuti mi fanno fare lo psicolgo. Io nascondo tutta la mia paura, il mio dolore, le idee strane, la mia visione del mondo acuta e sfaccettata...tutto nel retro del negozio. Sono troppi anni che ormai tengo in piedi la facciata del ragazzo intelligente e capace, magari un po' timido e certo molto sensibile, ma uno di cui ci si può fidare. Invece sento dentro di me bollire l'inquietudine e la rabbia verso le radici che mi sono mancate. Vado dove mi porta il vento, dove trovo luoghi di studio e di lavoro. Ma tutto dura poco. Gli amici pian piano si sono allontanati o li ho allontanati io. Non ho interesse per il sesso e questo mi rende una mosca bianca in una nazione che pensa solo a quello. Non mi drogo e l'alcol non mi consola. Ogni tanto mi faccio del male da solo perchè mi rilassa.

Non riesco a SENTIRE nessun affetto, nessun calore da parte degli esseri umani. Per questo passo tutto il tempo in natura sui monti, sulla spiaggia o a fare volontariato con gli animali abbandonati. Mi impedisce di impazzire e mi fa sentire a casa. Credo di essere molto più figlio delle rocce e dei pesci che non dell'umanità. Ma non ho il coraggio di andarmene a fare l'eremita: mi sembra di buttare via la mia vita e tagliare per sempre i ponti con la società, chiudendomi ancora di più in me stesso.

Non riesco più a fare niente. Non trovo un lavoro da mesi e se lo trovo non riesco a tenermelo perchè mi stressa troppo. Non vado a lezione all'università e racconto a tutti che ci sto andando. Che poi, questi "tutti", sono dei tutti fittizi e a distanza. Qualche parente che si informa vagamente su come sto o che chiama solo perchè lo aiuti a risolvere i suoi problemi legali e finanziari eludendo il blocco delle chiamate indesiderate. Qualche amico che non sento più da mesi mi chiama ogni tanto sbronzo marcio. Gli altri sono emigrati, o sono finiti a drogarsi, o hanno finito gli studi e ora pensano solo alla macchina e al lavoro. Qualcuno ha già figli.

E poi ci sono le schiere di conoscenti sui social che pensano che la vita mi vada alla grande. Pubblico un sacco di belle cose sui social, molto profonde e luminose, e infatti piacciono solo a quei quattro aficionados con l'anima più pensatrice e artistica. Per il resto non mi caga sostanzialmente nessuno.

Voglio mollare la specialistica, anche se ho fatto tanto casino per entrarci, ma non so nemmeno a cosa dedicare il resto della mia esistenza. Paradossalmente vado bene un po' in tutto ma non c'è più quel Sogno, quel progetto di vita che mi spingeva avanti pur avendolo cambiato molte volte nel corso degli anni. Non c'è nessuno che mi sostiene. Vivo in una vecchia casa di famiglia sfitta in un paesino di provincia, guardo passare le mie giornate aspettando che accada...non so, qualcosa? Che mi torni un po' di quella ispirazione che mi teneva in piedi e stordiva la mia consapevolezza di quanto sono solo e sbagliato in questo mondo. Qualunque cosa faccia mi sembra senza senso e deludente, inadatta alla mia personalità.

Chi non mi capisce e trova massima gioia nello sbattersi una donna, nel cibo e nel vino, in un lavoro ripetitivo e omologato mi da del narcisista, ovviamente senza capire un fico secco della profondità che possono raggiungere la mia consapevolezza e il mio dolore.

Mi trovo co-proprietario di due case per ragioni di eredità, ma anche pieno di debiti e con zero soldi liquidi sul conto. Ho dovuto accettare che un parente con cui non ho particolari legami mi mandasse dei soldi per gli studi e per tenermeli gli dico che è tutto a posto, che tutto procede, che sì, certo che do gli esami e vanno benone. Ma non è vero, cazzo. Combatto tutti i giorni battaglie contro il suicidio e la mancanza di scopo. E mi sento uno schifo a prendere quei soldi e pagarci il cibo che ho in frigorifero, anzichè l'università, senza essermeli guadagnati come ho sempre fatto in passato.

Mi rendo conto che sto annaspando e giro a vuoto come chi si è perso in montagna. E la vita scorre, il sole cala e io vado sempre più nel panico e continuo a imbroccare sentieri sbagliati, qualunque, pur di marciare convinto su uno qualunque di questi per far vedere che vado avanti.

Ho provato anche a fermarmi per 6 mesi, per un anno, viaggiando e basta, ma non è servito a niente. Ho creato solo più vuoto e ne sono uscito con zero risposte e ho dato fondo a risparmi che adesso potevano servirmi per mangiare o per rifarmi una vita una buona volta. Non so come uscire da questo maledetto loop. 

Voi, e con voi intendo quelli come me, i disadattati, i "troppo" qualcosa per stare bene nel mondo; voi che fate per stare a galla? Perchè siete ancora vivi, cos'è che vi illumina da dentro e vi da la forza di alzarvi al mattino e pure con un sorriso in faccia? Come si esce da questo stato d'animo che nasconde più di vent'anni di sofferenza passata? Come si raddrizza un albero cresciuto storto da sempre, a parte farne legna per il camino? 

Mer

18

Gen

2017

realtà e finzione...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

..è da tanto tempo che mi tengo tutto dentro. non ho amici con cui sfogarmi, e le poche persone che mi ascolterebbero, beh non capirebbero. la verità è che non riesco più a vivere in una realtà come quella in cui viviamo. mi sono abituata troppo al mio piccolo mondo, mi sono abituata troppo alla finzione, all'evadere da ogni situazione complicata.la verità è che non riesco proprio a controllare le mie emozioni, oh si loro sono un danno. soffro di un disturbo di personalità di nome Borderline, diagnosticatomi da 4 psichiatri diversi anni fa, basatosi sull'instabilità emotiva e nelle relazioni sociali, e come contorno ci mettiamo pure la distruzione psico-fisica di noi stessi. per troppi anni ho vissuto nella sofferenza, con un fratello tossicomane e un padre che non mi capiva e che mi ha picchiata e umiliata per 8 anni... e mi sono rifugiata nella droga. non l' avessi mai fatto...

vorrei far capire agli altri che io non sono perfetta, sono umana.. voglio far capire ai miei genitori che io MI STO IMPEGNANDO, e che non basta un mi dispiace di averti picchiato a sangue a far ritornare le cose come prima.. non sono perfetta..sono umana... 

Dom

18

Dic

2016

Crisi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

No, non ancora quei pensieri. Controllati. Cosa controllo? niente. Sei stata brava finora, 2 mesi. Le cicatrici sono guarite. I pensieri se ne andranno. Musica. Non funziona.

I pensieri prendono il sopravvento. Solo un taglio, leggero. Non basta. Non voglio altri segni. 

Corri in cucina, apri l'acqua..si, è abbastanza calda. Farà male. Non ci pensare, sotto il braccio. Lacrime. Di nuovo. Spasmo muscolare. I pensieri iniziano ad andarsene. Sotto di nuovo. Ancora. Ancora. Ancora. Ancora. La pelle è rossa, le lacrime scompaiono. I muscoli si rilassano. Va tutto bene. Non importa.

Hai fallito di nuovo.

Musica. Mogwai - Take me somewhere nice. 

Sab

05

Nov

2016

Mi Odio e non riesco ad uscirne

Sfogo di Avatar di ApparenzaMascherataApparenzaMascherata | Categoria: Altro

Ho passato un'infanzia difficile, con una figura paterna orribile e l'odio di quasi tutti nella famiglia, di mio fratello compreso. Ho sempre avuto tutti contro, che fossero parenti, compagni di classe ecc... In realtà senza motivo, perchè mia mamma mi ha sempre insegnato fin da piccola ad essere una persona gentile. Con gli anni, crescendo è andata sempre peggio: il mio primo ragazzo mi ha violentata, gli altri mi hanno trattata come una nullità e negli anni ho perso la voglia di vivere. Ho lasciato gli studi che avevo ancora 16 anni, sono caduta in una depressione profonda e mi sono rinchiusa in me stessa. Ho passato la mia vita nell'odio tanto che non ho saputo far altro che odiarmi a mia volta, dato che di me hanno sempre fatto risaltare ciò che non so fare o che non sono. Ho iniziato a bere fino a sfiorare più volte il coma etilico e a fumare. Ho iniziato inconsciamente a tentare di distruggermi giorno per giorno. Tutto ciò fino a quando non ho preso coscenza verso i 20 anni del fatto che stavo gettando via la mia vita, ho quindi iniziato a combattere, almeno per creare qualcosa che fosse mio e che nessuno mi potesse togliere, criticare o mettere in dubbio. Ho ricominciato a studiare e a farmi una carriera, anche se in ritardo. Nessuno mi ha appoggiato. Ma non ho abbassato la testa. Ho impiegato tutte le mie forze in questo e oggi sono quasi arrivata al primo giro di boa che mi ero imposta. Il problema è che ho talmente focalizzato la mia esistenza su questo da lasciare andare tutto il resto. Non riesco comunque a volermi bene, mai. Questa mia incapacità di uscirne mi sta rovinando la salute. Sono consapevole che è colpa mia, ma non riesco a spezzare queste catene. E' per questo che nella mia vita ho deciso di fare la psicologa, voglio cercare di aiutare gli altri come avrei voluto che qualcuno aiutasse me, perchè so cosa vuol dire stare male. Magari in futuro potrò evitare a qualcuno tutta questa sofferenza, e lenire un pò la mia tenendomi occupata con i problemi degli altri.

Gio

11

Ago

2016

Voglio tornare ad essere nulla.

Sfogo di Avatar di ErgoProxyErgoProxy | Categoria: Invidia

Inizio col chiedervi perdono per gli errori grammaticali...

chi sono io? sono una ragazza, e invidio ogni tipo di persona che riesce ad ottenere quello che io non riesco ad avere. Ho un'amica che mi è molto a cuore, ma che negli ultimi mesi non mi calcola, lei non ha mai provato a capirmi o a pensare cosa cazzo avessi dentro. Invece io le sono stata sempre accanto, l'ho aiutata nel momento del bisogno, ma lei (ultimamente) non si degna di prestare attenzione ai miei probabili problemi. Sto passando un momento difficile con la mia famiglia, mia madre mi odia e mio padre mi vuole per soldi, ma lei nonostante abbia ascoltato un audio in cui piangevo come un vacca non si è degnata di prestarmi attenzione, lei l'unica persona che ho. Hanno provato ad aiutarmi delle ragazze che conosco da nickname. Ho voglia di parlarne ho voglia che qualcuno mi ascolti.  I miei sono divorziato da 9 anni, al momento è in corso una lotta per avermi. E' nato tutto quando mia madre ha chiesto il mantenimento a mio padre e io chiesi alla mamma di trasferirmi da lui perchè semplicemente volevo... (no, mia mamma si è rifatta una famiglia, anche mio papà però mio padre non mi fa sentire diversa) Mio padre non voleva darle il mantenimento così hanno iniziato la lotta. Mia mamma non ha mai posto questa resistenza, nemmeno negli anni passati, è ovvio che vuole i soldi. Mio padre usa me come scusa, quando non gli è mai importato nulla di me fino a 3 anni fa... (non l'ho visto per 6 anni). Mia madre mi ha scomunicato e abbandonata di notte vicino a casa di mio padre, anche se ho dovuto camminare per 5 minuti da sola al buio. (odio il buio, ho pianto tutto il tempo.) e in quella occasione piangendo ho chiesto aiuto alla mia cara amica, che di è degnata di chiedermi come stavo per poi rinunciare giusto il tempo che cenavo e spiagavo a mio padre la situazione... Mi sento così sola. Oggi mi sono messa a cercare qualche sito, come questo, perchè oggi ho raggiunto il mio limite di sopportazione.

un ragazzo mi ha annebbiato i pensieri e io penso solo ed unicamente a lui e ora probabilmente mi detesta, perchè non gli ho raccontato una cosa che doveva assolutamente sapere. Quello che doveva sapere era che una ragazza, precisamente la fidanzata di un suo amico si tagliava, adesso non mi risponde più, ho paura non voglio perderlo. (non mi piace, che sia chiaro.) Però mi faceva stare bene e mi allontanava da pensieri malinconici. Ora quella ragazza si è sfogata con me e ho capito finalmente di essere un fottuto  sacco da box (avete presente quelli che vengono usati per scaricare la rabbia, ecco.) tutti mi usano per liberarsi e sfogarsi, ma quando ci provo io, mi ritrovo delle cazzo di faccine sorridenti come risposte o altrimenti manco una risposta. Solo una ragazza ha provato ad ascolarmi, ma io non ho avuto il coraggio di spiegarle tutto, ho persino paura che sfogandomi la gente inizi ad odiarmi.

Sono stanca voglio riavere indietro la mia vita.

Lun

04

Lug

2016

Stupidate?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

È normale che da un po' a questa parte (a dire il vero penso siano un paio di mesi) mi capiti spessissimo di pensare al suicidio [solo pensare, senza che io dia molto peso ai miei stessi pensieri, considerandoli un po' puttanate da adolescente (ho 18 anni)], anche per cose stupide e i piccoli fastidi? È che sono profondamente stanco. Insomma dovrei preoccuparmi di questi pensieri ricorrentissimi (mi capita quasi ogni giorno varie volte)? O a tutti capitano momenti così e sono davvero puttanate da adolescente? Inoltre mi è capitato di tagliarmi un paio di volte, forse quattro o cinque, ma tagli per la maggior parte insignificanti, ho pure disinfettato la lama e la "ferita" dopo... Ma non mi sento dipendente da questo, nonostante assieme ai pensieri suicidi spesso mi immagini passarmi la lama all'interno dell'avambraccio. Ma a me sembrano davvero cose stupide e mi sembra semplicemente di starmi fissando con 'sta storia. Non so, cerco un confronto

Gio

07

Apr

2016

tutti sanno cos'è l'autolesionismo...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

ciao, non ho voglia di raccontare tutte le lagne gne gen.

inizio tutto col dirvi che vorrei solo poter togliere la felpa in classe senza aver paura che i miei compagni abbiano qualcosa in più su cui prendermi in giro, a parte chiamarmi King Kong di cui il motivo non ne so neanch'io.

ormai ho smesso e sono rimasti solo le cicatrici, ho iniziato perchè mi guarrdavo allo specchio e vedevo una persona spregevole che aveva bisogno di essere punita per lo sbaglio che era.

vedevo una cessa di merda che cercava un po' di affetto.

anche tu, se la guardavi vedevi una brufolona obesa di cui c'è qualcus'altro di imperfetto in lei che no vi sto a raccontare perchè è troppo vergognoso.

non so, ma al suo posto sarrei sparita dalla faccia della terra...e così inizi. ma poi conossi una persona che voleva solo il mio bene, mi fidai e da allora ho smesso e sto bene.

ma sembra una presa per il culo, un'altra, anche da parte sua...io spero che ci tenga a me, perchè è la persona più imporrtante che abbia mai conosciuto.

Succ » 1 2 3