Tag: padre
Sab
28
Feb
2015
Padre
Tu non sai cos' è essere padre. Faccio del mio meglio per non pensare a quanto mi hai delusa da piccola, e a quanto mi deludi ogni giorno anche ora che sei il nonno di mia figlia. Non sono nemmeno più arrabbiata, mi fai solo schifo. E questo non vuole dire che ti accetto, vuole solo dire che ho preso atto che sei e sarai sempre una mer*a. Perché è quella la materia di cui sei fatto, fino al midollo.
E ora vattene in giro fiero, di come è bella e brava tua figlia (che non hai cresciuto tu), del rapporto che hai con tua figlia e la sua famiglia, che ti senti capito e accettato (tu e le tue stro*zate), quando in realtà ormai per me sei pari a zero, così pari a zero che nemmeno soffro, non me ne importa più nulla.
Ricorda peró. ..ti avviso...Un giorno,quando deluderai mia figlia (perché lo farai, lo so e lo sai, se non fosse piccola, sarebbe già delusa)...beh allora tireró l'acqua del cesso una volta per tutte.
Dom
22
Feb
2015
Mio padre sta con una ventenne...
Stavamo andando daccordo, fino a quando non ha duplicato le sue uscite, in più mi ha detto che questa ragazza che sta frequentando ha una ventiquattro-venticinque anni. Mi da la nausea, lo odio. Credo che in questi giorni faró definitivamente le valigie e me ne andró da mia nonna.
Ven
30
Gen
2015
Madre distruttiva
Tiro fuori il migliore degli argomenti per sfogarmi (lunico per cui mi debba sempre sfogare in pratica): mia madre! Appena avvenuta ennesima lite tra me e lei, per una cazzata, ma ogni cazzata è buona per darle modo di smerdarmi un po': non avevo preparato il pranzo ma solo la tavola perchè non sapevo cosa volesse (e con lei non se ne azzecca mai una)? Bene sono una figlia indecente, buona a nulla. Per lei neanche una semplice pasta so fare. Ormai è un anno e mezzo che mi sono resa conto che le cose che mi dice non mi stanno più bene e non sono costruttive, prima di incontrare due persone importantissime nella mia vita che tramite le loro esperienze mi hanno aperto gli occhi, pensavo davvero di essere io quella davvero sbagliata, inadeguata figlia. Parte a volte tutto da una cazzata, e viene fuori il putiferio. Non sto a entrare nei particolari ma ho quasi concluso la triennale, ed è stato un periodo massacrante, non potevo studiare come dovevo perchè dovevo stare con lei, non potevo andare a studiare con un mio amico che mi faceva anche da tutor, ogni esame lei prima mi esaltava come bravissima poi mi smerdava appena rientravo a casa, chiedendomi cosa avevano preso gli altri. Sono di mio una persona ansiogena, ansiosa, angosciata, lo ammetto, ma il rapporto con mia madre deteriorato quadruplica questa cosa. Fino a ieri mi ha detto che sono andata troppo lenta, che dovevo finire prima (sono perfettamente in corso con la sessione di laurea), e io ad ascoltarla, a piangere che non stavo facendo le cose giuste. Per quanto io sappia non devo ascoltarla e devo essere matura e non dipendere dalle sue opinioni...è dura, perchè fino a poco fa stravedevo anche io per questo rapporto nostro stretto, che una volta da tutti era visto come l'idillio. Ma perchè ero in suo possesso.A lei è sempre piaciuto bearsi di me con i suoi amici, colleghi. A casa mi tratta come una mezza schiava, pure mio padre: qui non c'è collaborazione equa, se non a volte, qui ci siamo io e mio padre che facciamo le cose che dice lei, o accomodiamo la sua vita in modo che non faccia fatica e se per caso sgarriamo...son dolori, ci urla, fa la matta. Okay, sono cose dell'altro mondo e possiamo non fare ed è sbagliato in principio ma... come uscirne? A proposito di matta,mi ha appena detto che lo sono. Sono in totale esaurimento, o almeno credo di esserlo, è stato un periodo massacrante di stress con la fine della tesi e la ricerca di un appartamento per andare a studiare fuori casa, ma non per queste cose in sè ma soprattutto per come lei ha preso queste cose, quindi oggi - ieri consegnata tesi rilegata in segreteria - ero particolarmente fuori di me, stanca e in ansia...tornata dal lavoro lei nera e di pessimo umore dicendo che non le avevo aperto la porta di casa e ha preso freddo, ho fatto per giustificarmi e lei giu a urlare, poi come dicevo non ha visto cibo a scaldare e giu mera su di me, allora non mi son trattenuta e le ho urlato a squarcia gola. Non lo avessi mai fatto, mi ha detto che ha paura di stare nella stessa stanza con me, che sono isterica (al che ho annuito, causa sua!), che sono una trovatella del cazzo. Miha detto che lei fa tanto per me e che io sono una ingrata. Io detto presa dal terrore che non serviva (pensavo si riferisse a ciò che ha voluto fare per il mio prossimo trasferimento, ergo la spesa di cibo e altre cose) e lei urlato che sono ingrata, senza cuore, che non penso ai piccoli momenti e si è messa a piangere, dicendo che lei d'orain poi non farà più nulla, che posso chiedere a mio padre "tanto bravo". Questa sera lo dirà a mio padre, dirà che l'ho aggredita (cosa non vera) e lui...mi farà il solito discorsetto! Verrà fuori un altro putiferio, ormai non sopporto più i loro discorsetti. Ultimamente di discorsetti ne ho sentiti tanti: perchè vado a studiare fuori, perchè questo periodo, perchè con un ragazzo (il mio migliore amico), non potevo aspettare? E io a rispondere per filo e per segno, precisamente e la volta dopo loro si sono dimenticati. Sono state settimane, queste ultime, di litigate: avevo sempre dichiatato che a inizio febbraio mi sarei trasferita e per questo siamo pure andati a vedere appartamenti assieme ai miei (si avevano voluto venire con me e il mio amico!!!) invece loro no, a dire che non lo sapevano, che non dico loro le cose, che pensavano andassi via ametà febbraio. Che sto fuggendo. Questo punto ci hanno azzeccato: sto fuggendo, ma non per lasciarmi alle spalle i problemi e basta: so che questo è l'unico modo per fermarmi a riflettere, costruire una mia idea, personalità, capire dove sto andando, chi sono, lontana da lei. Inutile continuare a piangere per ogni minima cosa qua, benedetto il giorno in cui ho deciso di andare a studiare fuori per la magistrale...e anche maledetto: da li le cose tra me e mia madre specialmente sono andate peggiorando. Dice che l'abbandono, che non mi frego di lei, mi ha detto di tutto sul mio amico, mi ha detto che è stata una scelta del mio amico e non mia andare a studiare fuori, che io dipendo da lui, che io non sono io. Ha detto che non si può andare a vivere con un uomo che non mangia pasta (lui non mangia glutine) che sono pazza per questo (robe da ridere!! Ma è da piangere), ha detto che la tesi me l'ha fatta il mio amico, dice che ragiono come le mie conoscenze. Sì, lo so è gelosadi questo mio amico. E' lui che mi ha aperto gli occhi, anche, un anno e mezzo fa, sulla mia situazione qui in casa. Mia madre crede io me ne sia innamorata e non le va giu che siamo solo amici, dice che lo sto sfruttando, che sono schifosa verso di lui che mi ama. Inutile dire che le ho detto che io e lui ci siamo parlati in merito a ciò e siamo arrivati a una conclusione unanime, senza ferire nessuno, le ho detto tutto ma nulla, non ascolta. Mi dice che tengo i capelli lunghi perchè lui vuole così, ma fanno schifo, ho due fili. Mi dice che sono magra come un'anoressica (e mangio! ma lo stress mi fa dimagrire),che non mi so tenere, che sono sempre malata perchè non mi nutro bene (ultimamente poi sì sempre influenze io...neanche farlo apposta,ma di contro a lei mi son bevuta tante e mangiata di quelle vitamine e ho rafreddore comunque, quindi fanculo). Mio padre l'altra sera mi ha detto che vado fuori casa in vacanza, prima di tornare tra qualche settimana a laurearmi qui, inutilmente gli ho detto che vado a sistemare le cose coi professori, a presentarmi,a iscrivermi al corso per i crediti in più post laurea, che per lui chi non lavora fa vacanza. Qui non hanno mai capito bene lostudio e la sua importanza. Eppure okay hanno sempre sborsato soldi, lo so, ne sono riconoscente, ma sempre rinfacciandomelo. Lei m ha deto che MI SPONSORIZZA per andare a studiare fuori casa. Ci sono milioni di altre cose che mi dice, io molte le lascio perdere, molte altre mi rodono dentro e ormai sono a livello di saturazione. Realizzato il rapporto malato che ho con mia madre mi sono resa conto che al liceo era uguale, solo che ero succube. L'altro anno ho parlato a mio padre dicendogli che forse era il caso di aiutare la mamma con uno psicologo, parlare con quacuno, ma lui mi ha detto che non ci so trattare, che lei ha le sue esperienze, di andare io. Io so che devo andare, ho provato ad andarci diversi anni fa e so che devo muovermi da sola, fare i miei passi. Ho preso la decisione di staccarmi dai miei, intanto come abitazione poi spero più avanti anche economicamente. Alcune spese me le pago già da sola con un lavoro che ho fatto questo autunno certo è poco ma è qualcosa, anche se però i miei non vogliono, vogliono fare loro. E' questo il grande paradosso. Poi lei lamenta e rinfaccia. Non so se riuscirò a resistere ancora qualche settimana, come sarà la mia nuova vita fuori, so solo che questo passo è importante. So che ho paura e che come oggi ci saranno altre scenate, so che ho bisogno di aiuto per calmarmi e capire chi sono, e che non sarà all'inizio tutto rose e fiori. Sono pronta ad intraprendere un percorso psicologico, se davvero uscire e basta non mi aiut,a sono pronta a tutto ma a dir la verità me la faccio anche addosso. La voce di mia madre mi risuona nella testa, il suo veleno. Una volta provavo compassione, ora solo rabbia. E non va bene, vorrei che la lontananza me la facesse vedere in maniera diversa. Mi ha detto cose che neanche riporto, poco fa dopo averle urlato mio padre mi ha picchiata. So che non dovrei reagire male, ma a volte non riesco a trattenermi sentendomi dire certe cose. Negano l'apparenza, il tangibile. Ieri lei ha voluto subito vedere la tesi, checchè le dicessi di no, che avrà tempo di vederla, e si è messa a scrutarla e la prima cosa che mi ha detto e se la premessa l'aveva fatta il mio amico. A me viene sempre da piangere dalla tristezza, dal nervoso. Perchè fa così? Si sente abbandonata, che vado via, ma una madre non dovrebbe gioire di una possibilità del futuro per il figlio? Mi parla sempre di una madre carogna, ma io capisco che certi atteggiamenti lei li ha presi, certe cose... io non vorrò essere così, se mai avrò un figlio. Per ora ho la testa in pappa e le parole anche di mio padre "staremo a vedere" in merito al mio andare a studiare fuori, con faccia poco convinta. Credono che sia come loro, lei mi rinfaccia sempre che ho autostima, troppa. No, non ne ho. Non ci fossero stati i miei amici (pochissimi, mi ha tolto pure quelli, lei, o almeno non son stata abbastanza brava e forte da tenermeli), avrei prorogato la mia partenza a dopo la laurea, ma avrei sbagliato, sarebbe stato troppo dopo. Sono stufa di chi mi dice "sono i tuoi genitori, lo fanno per farti del bene" o, "potrebbe andare peggio, dopotutto fai quello che vuoi": frasi vuote, non aderenti alla realtà. Oguno vive la sua, questa è parte della mia. Odio mia madre.
Gio
15
Gen
2015
Auguro la morte a mio padre
- Odio mio padre con tutta me stessa,si è sempre comportato come un ragazzino perchè si è fatto campare dai genitori cosi lui invece di lavorare ha passato le giornate degli ultimi 18 anni a bere,fumare,giocare al computer(!) e guardare la televisione,ma era sempre pronto a dire a me mia madre e mio fratello che bisognava risparmiare perchè poi "vi arrangiate quando i soldi finiscono" ma grazie se non fai un cazzo da mattina a sera!Ti facevi campare da 2 vecchi ma non ti vergogni??Quest'anno i soldi sono finiti davvero e mia madre che faceva la casalinga ma ha passato gli ultimi anni a fare da badante alla suocera che aveva l'alzheimer (per cui ho vissuto nel terrore quando andavo alle medie,era pericolosa) è caduta in depressione e se penso che è per colpa di quel pezzo di merda lo vorrei uccidere!Lui è sempre pronto a gettare merda sulla gente,non l'ho MAI sentito parlare bene di qualcuno,ora che la mamma è ricoverata in psichiatria all'ospedale se la prende con me e mi usa come sostituta ma dato che io non mi faccio trattare male da uno schifoso come lui mi subisco anche gli insulti..ho solo 18 anni e mi devo fare dare della stronza e della maleducata da quel coso solo perchè gli dico quello che penso ovvero che si deve mettere a lavorare e perchè non voglio perdere quel poco che mi resta della mia adolescenza,mi ha rovinato la vita sotto tutti i punti di vista,mi ha sempre trattata con sufficienza o fatta sentire inutile per cui fino a 3-4 anni fa avevo paura delle persone,ero chiusa non parlavo mai e mi sentivo inutile ma per fortuna da lui ho preso solo i geni perchè adesso sono diventata il contrario di com'è lui (con grandissima fatica) anche se non mi riesco a fidare dei ragazzi per cui non ho mai avuto un fidanzato.Brutto stronzo pezzo di merda meriti solo di crepare hai reso la mia vita un inferno dal primo giorno che posso ricordare spero che tu muoia solo come un cane e capisca finalmente che grandissimo bastardo sei,incapace di provare affetto e solo contro tutti.La mia adolescenza non tornerà indietro e ti giuro che ti farò scontare ogni giorno di felicità che mi hai tolto,io non dimentico.
Gio
18
Dic
2014
Stavolta me ne vado di casa!
Non ce la faccio più. Ho 16 anni e dopo un anno e quasi due mesi dalla morte di mia mamma, mio padre stà già frequentando un'altra donna. Da un paio di giorni non riesco a trattenermi così lo urlo contro e scoppio a piangere. Lui inizia a dare i calci al cane e a rompere tutto. Non lo sopporto più, ad un certo punto provo un odio troppo forte per lui. Vorrei andarmene di casa, e magari andare a vivere da mia nonna, ma non so se questà è la scelta giusta. Non capisce che a me da troppo fastidio, e potrebbe evitare di uscire tutte le sere e tornare alle 4-5 di notte. Mi fa soffrire ancora dippiù e non lo capisce. Non so che fare aiutatemi..
Gio
18
Dic
2014
La cosa appare silenziosa...ma sto male dentro.
Ciao a tutti, non saprei neanche dove "incasellare" questo sfogo.. se ci fosse lo inserirei nella tristezza o impotenza.
Ho 26 anni e.. per problemi economici non riesco ancora a vivere da sola, quindi sono a casa con i miei.
Amo i miei genitori, mi hanno dato tanto affetto e amore negli anni passati e continuano a loro modo a farlo.. ma io sto male e mi sento impotente nei loro confonti.
Ultimamente (hanno superato i 60) non vanno più tanto d'accordo, diciamo che si sopportano per quieto vivere. Forse di base c'è ancora l'amore di un tempo, tramutato in affetto. Il più delle volte però mal si sopportano e talvolta mi rendono partecipe dei loro sfoghi ciascuno in separata sede... veso l'altro.
Io cerco di stare nel mezzo senza prendere troppo le parti dell'uno o dell'altra, cercando sempre di equilibrare le cose. Non vorrei mai vederli tristi o scontenti. Ma la situazione è quella.
Dico solo che non ne posso più di questa quotidiana aura di negatività che mi ruota attorno: io sono di base una ragazza solare e serena a cui piacciono le persone positive, propositive e con iniziative. Ultimamente tra i miei genitori sempre scontenti sempre sbuffanti sempre stanchi sempre negativi l'uno con l'altro.. il lavoro che non va bene (ambiente lavorativo da pazzi), ragazzo anche lui più sul negativo che sul positivo, amiche che non ci sono e si fanno i cavoli loro (io sempre dietro a proporre, a rendermi disponibile per uscire, a organizzare cose) e non c'è mai nessuna... sto veramente affondando nel pessimismo più cosmico.
Avete presente quando vi rendete conto che NON RESPIRATE? Mi sembra un po di soffocare. Avrei veramente voglia di respirare aria nuova, aria fresca, aria serena.
Soprattutto, ripeto, mi sento impotente nei contronti dei miei genitori. Mamma ha ripreso a lavorare dopo tanto tempo che non lo faceva (per un infortunio) e sicuramente si stanca prima (anche perché fa un lavoro pensate, povera) quindi non bada più a nulla della casa. Trascura tutto, non si cura, è persa... dimentica i discorsi, è spesso sbuffante e incavolata, irascibile. Mio padre, in pensione da tempo, cerca di "correrle dietro" fino che riesce occupandosi della casa (ehehe lui è un pignolo perfettino) cucinando, cercando di pulire dove mamma non arriva perché stanca o perché non bada. Però poi si stanca anche lui. E' stanco di questa situazione.. di dover far tutto lui di vedere sua moglie così vaga e con pensieri vani, si preoccupa (nonostante altri tanti pensieri quali : nonni che invecchiano, malanni, casa, bollette, ecc.). In casa veramente c'è proprio sensazione di scontentezza totale. Io provo a stare vicina ad entrambi e capirli ma il tutto si somma anche ai miei pensieri quotidiani e a volte mi sembra di scoppiare. Insomma, sono scontenta anche io.
Non so come uscire da questo circolo vizioso.
Dom
26
Ott
2014
Quel coglione di mio padre
Allora questa non è una confessione vera e propria, ma più che altro uno sfogo, perchè come si può ben leggere dal titolo mio padre è un coglione.
Allora mio padre fa il medico, ma crede di sapere più di tutti gli avvenimenti storici, il mondo della musica(lui suona la chitarra ad orecchio e fa cagare, io suono la batteria da dieci anni e sicuramente in impianti midi, registrazioni, coibentazione del suono ne so più di lui), addirittura dice che se potesse andare in politica farebbe tornare l'italia al boom economico. E' arrogante in modo pazzesco, tratta male la gente, sparla dietro la gente che ha sudato il proprio successo, si crede simpaticissimo, anche se nessuno ride alle sue battute cretine. Beh oggi credo di aver sputato abbastanza veleno... se volete sentire le cazzate di mio padre scrivetemi nei commenti... io provvederò ;)
Mar
16
Set
2014
farsi una famiglia
potrà sembrare assurdo, ma pur essendo un ragazzo invidio chi è già padre o sta per diventarlo...sarebbe bellissimo...purtroppo io e la mia ragazza non riusciamo a trovare lavoro e mettere al mondo figli senza avere una stabilità non ce la sentiamo...lei ha quasi 30 anni e soffre di questa cosa giustamente...si sa l'orologio biologico...la mia paura è una vecchiaia senza figli, da soli....spero in un breve futuro possa andare meglio....ormai sono tempestato da apgine di facebook, cong ente che diventa padre e la cosa mi da da pensare...vorrei anch'io poter avere una gioia di questo tipo...
Gio
28
Ago
2014
figure maschili
Facendo un rapido riepilogo, devo dire di non esser circondato da chissà quali abili figure paterne.
Di mio padre non mi va neanche di parlarne, non vorrei definirlo così ma onestamente il primo termine che mi è venuto in mente è vergogna.
Mio zio poverino ha avuto i suoi problemi, ma anche se simpatico e generoso non è molto istruito, è divorziato e spesso ha lui le figlie, con cui non è proprio capace. Questo è un altro disastro di cui mi sa ci dovremo occupare.
Di mio nonno materno basta dire che mia madre, per fuggire di casa, ha sposato mio padre verso i 20-21 anni.
Invece mio nonno paterno non son riuscito a conoscerlo granché, quando son cominciato a crescere e capire qualcosa del mondo che mi circondava era già mancata sua moglie, mia nonna paterna, cosa che ha influito molto negativamente su di lui, e la vecchiaia l'ha fatto andar fuori di testa. Mi è stato descritto come una brava persona, e ho pure letto il suo racconto delle esperienze di guerra, ma considerando come è venuto fuori mio padre da quella famiglia mi tengo i miei dubbi, senz'offesa.
C'è poi un altro zio, che ha divorziato da una sorella di mio padre e sostanzialmente è un bastardo, ha abbandonato completamente la famiglia facendosi vedere ogni tanto alle feste, figure che onestamente avrebbe potuto risparmiarsi.
Mi ricordo ancora di un altro che forse beveva e ha avuto qualche casino. Aveva un bar.
Poi c'è ancora un altro zio, marito dell'ennesima sorella di mio padre, che ha avuto problemi e mi pare abbia di nuovo ripiegato sull'alcool.
Una famiglia di ottime scelte. Per fortuna gli altri son venuti fuori meglio di me.
Ven
22
Ago
2014
Auto-compiacimento
Io sono migliore di tantissime persone della mia età e non sopporto che mi si sminuisca. Me la sono sempre cavata da sola, fin dalla più tenera infanzia. Per più di dieci anni ho guardato mio padre insultare e picchiare mia madre, me e i miei fratelli. Fin da piccola ho saputo cosa significa temere per la vita di un caro e cosa significa essere maltrattati. Sono cresciuta in un clima incredibilmente orribile e sapete cosa? Tutto questo stress e tutta questa ansia mi hanno fatto perfino impazzire a un certo punto. Se oggi, a 21 anni, conosco 5 lingue, scrivo per diversi giornali online e sono anche abbastanza colta è soltanto merito mio. E' merito del fatto che non mi sono mai fatta piegare, nemmeno dai calci nello stomaco o da un naso grondante sangue, e soprattutto è merito della MIA forza. Lettori, chiunque voi siate e qualsiasi età voi abbiate, non stancatevi mai di coltivarvi e, soprattutto, non svendetevi in nessun caso.
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