Tag: famiglia

Lun

19

Feb

2018

Una famiglia senza casa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho un compagno ,un bimbo di 3 anni,e un altro in arrivo. Viviamo in affitto,in uno sputo di appartamento a 500euro al mese,ma da un po' sto cercando di andare in un posto più grande, considerando che al momento lavora solo il mio compagno. Il mio compagno vuole sposarsi,non vuole più aspettare, e a me sta bene,cioè,sposata o no è uguale per me,quindi lo accontento. Quando mia madre ha saputo della notizia è cascata in depressione perché ho fatto tutto senza seguire le regole,cioè:matrimonio(in chiesa ovviamente), casa di proprietà e figli e poi lavoro. Io invece prendo le cose così come vengono,si certo magari lei ha ragione,avrei dovuto prima trovare una casa di proprietà,ma cosa devo fare se qui costa tutto troppo?! Odio i paragoni con le altre persone,mi rinfaccia sempre di non aver saputo fare niente e  io ci sto male perché in fondo so che è vero.

Mer

07

Feb

2018

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo quasi dieci anni, la mia compagna mi dice di non amarmi più: rimango di schifo soprattutto perché non avevo colto alcun segnale di crisi. Combatto per sei mesi, poi me ne faccio una ragione, e conosco una donna con cui inizio una storia: una donna straordinaria, al di fuori del comune. 

Passano quattro mesi, e la ex mi dice di voler riprovare,  anche perché abbiamo un figlio. Lascio la nuova col cuore in gola, e mi sento un bastardo, ma cerco solo di salvare la mia famiglia. 

Soffro per aver ferito una persona che non meritava, ma non posso passare sopra alla mia famiglia. 

Spero di aver fatto la miglior scelta. 

Sab

06

Gen

2018

Immaturo, arrogante, colpevole e... pentito.

Sfogo di Avatar di abjecttestamentabjecttestament | Categoria: Ira

Salve a tutti.

A 23 anni sono tormentato dai pensieri dei miei errori, commessi con leggerezza e immaturità appena compiuti 18 anni. In breve, appena maggiorenne, ho denunciato mio padre perchè non si era mai occupato di me, non aveva versato quasi nulla per il mio mantenimento da minorenne, ed aveva letteralmente abbandonato me e mia madre quando avevo 3 anni, solo per spassarsela con le sue puttanelle dell'est. Io l'avro visto non più di qualche decina di volte in 18 anni, in media penso una volta ogni 4 mesi e più, ma in modo molto irregolare e perlopiù disinteressato da parte sua; in generale, lo ho incontrato solo quando avevo 1-3 anni, 2 volte a 9-10 e qualche volta a 16-17 anni. Quando ero adolescente, le ultime volte, veniva persino a vantarsi in casa mia di come lui se la spassasse in discoteca più sere a settimana., mentre io dovevo lavorare persino per pagarmi i libri del liceo. Lui, al massimo mi ha dato 50 euro a Natale e Pasqua, più 2000/2500 euro di regali a 16-17 anni. Tengo a precisare che lui aveva almeno 5-6 immobili residenziali, 3 commerciali, nonchè centinaia di migliaia, se non milioni di euro investiti. Mentre mia madre si doveva fare il culo per non farmi mancare nulla. Ebbene, a 16 anni pensavo di avere il diritto di essere mantenuto, il che è  pur giusto per quando ero minorenne; tuttavia lo pensavo anche per quando sarei diventato maggiorenne. Così a 18, non appena acquisita la capacità giuridica, e dopo aver tentato di offrigli un accordo da lui neppure tenuto in considerazione (molto vantaggioso per lui, in quanto poco oneroso), lo cito in giudizio per avere non solo i soldi che mi avrebbe dovuto versare da minorenne, ma anche per il mantenimento al tempo futuro, dunque di quando sarei stato maggiorenne. A 22-23 anni invece ho cambiato mentalità, e sono convinto che sia stato un errore chiedere soldi per il periodo in cui sono stato maggiorenne, mentre giudico legittima la richiesta di denaro per quando ero stato trascurato nella fascia under-18. Alla fine vinco la causa, ma sono tormentato e tremendamente arrabbiato con lui, per avermi fatto "sporcare" con tutta questa vicenda giudiziaria; infatti mi sento completamente impuro per aver avanzato richieste di esser mantenuto oltre i 18 anni, anche se al tempo frequentavo ancora il liceo. E sono tremendamente arrabbiato con me stesso per aver avanzato certe richieste 5 anni fa, anche se io ho fatto tutto il possibile per evitare lo scontro, ed anche se nel frattempo ho cercato di svolgere qualche lavoretto durante l'università, per pagarmi almeno gli sfizi.

 

Mi sento così... sporco!! Sono pentito, almeno parzialmente, per ciò che ho fatto... Noto di non aver più quella sensazione di purezza e quel senso di giustizia che mi muoveva appena iniziata la causa. Neppure più riesco a guardarmi allo specchio, penso di essere stato un immaturo del c***o a 18 anni, e sono sostanzialmente depresso... mi sento un mostro per ciò che ho fatto!

Gio

28

Dic

2017

Troppo immatura

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono una ragazza che ha dovuto maturare in fretta, per via dei miei maestri. Sin da piccola, mi trattavano da malata mentale. E no, non lo dico così per dire, lo facevano veramente. 

Sono sempre stata messa da parte da tutte le insegnanti, e si scoprì verso la 5° elementare della mia Discalculia (in pratica, per chi non lo sapesse, è un deficit dell'apprendimento della matematica/dei numeri).

Da lì, iniziò il mio incubo.

Sono stata sempre costretta a fare calcoli difficili (per me) SENZA calcolatrice. Mi mettevano il classico "2" in matematica, e nessuno mi ha mai detto dove sbagliavo. Neppure la mia famiglia. 

All'età di 10 anni, ero ancora "immatura". Sia per le persone, che per la mia famiglia. 

Notavo che mi trattavano sempre da ritardata, perciò, provai a migliorarmi. Cercai di avere bei voti a scuola, e cercai persino di sapere più cose possibile. Cercai anche di disabituarmi all'usare la calcolatrice (pur non potendo rimanere senza comunque) per vergogna. 

Volevo essere normale. 

Ho perso due anni di scuola per la mia immaturità e la mia discalculia. Ma poi, ora, che ho compiuto 18 anni, tutti si aspettano molte più cose.

 Si aspettano che sappia di politica, che sappia come usufruire dei servizi come le poste in maniera responsabile, cose da "Adulti", insomma.

 

...beh...non ho mai imparato.

Non che non ne avessi voglia, ma nessuno mi ha mai detto cosa fare o come fare. Ho dovuto sempre pensare io alle mie cose. Sin da piccola.

Nessuno mi ha mai spiegato niente di politica, a scuola eravamo sempre indietro con i programmi.

Nessuno mi ha mai aiutata a migliorare il mio problema con la matematica, tanto che non so leggere l'orologio con le freccette, o se mi chiedete per esempio una divisione semplice, non la so fare.

Mi vergogno, perché passo sempre per la stupida.

Ogni volta mi tocca sentire di gente che mi ride in faccia non appena mi vedono in difficoltà.

I miei fratelli e mio padre, mi urlano contro che sono stupida, ritardata, e l'offesa che ho sempre odiato...

" Immatura".

Ora, con cosa intendono con "Maturità"?

- vado bene a scuola (A parte in matematica, ma cerco di migliorare. Da 2 sono passata a 5)

-Sono sempre prudente e non cedo a vizi (fumo, droga, giochi d'azzardo) 

 -sono molto disponibile (aiuto, o cerco di essere utile)

-rispetto alle mie compagne (17enni), sono quella che studia sempre. È raro che non studi. E ho un vocabolario più ricco rispetto sempre a loro (per esempio: Nessuno sapeva il significato delle parole " Caos" e "Selva") 

 

E ora, io sto qui seduta nel mio letto a piangere, perché sento sempre dalla mia famiglia che sono immatura.

Non so che fare e che pensare... 

Gio

28

Dic

2017

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di blackpanterblackpanter | Categoria: Accidia

Esistono vari livelli di sfortuna nella vita, casuali, che non dipendono da noi, ma si può nascere in Niger in una baracca senza avere acqua pulita o in America in una reggia con 1358 stanze da letto, piscina e cameriera, non dipende da noi. Ma ci sono vari livelli di sfortuna, nascere nella povertà, perdere i genitori, essere vittime di abusi, essere dati in adozione. Ma il mio caso, e mi logora essere in questa categoria, è di chi nasce e il dolore gli viene inflitto dai propri genitori. Non mi hanno abbandonata, ma magari l’avessero fatto, magari avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amata. Invece no, ogni giorno della mia vita, 22 anni di tortura, e mai un giorno in cui io mi sia sentita speciale, voluta, amata o protetta. Questo è stato riservato solo a mio fratello più piccolo, e se io, primogenita, fossi stata maschio, non ci sarebbe stato un secondo figlio, perché l’importante era IL FIGLIO MASCHIO, tanto che mio padre si incazzó con mia madre quando si seppe che ero femmina. E poco importa se mio fratello è la più grande testa di cazzo presente oggi sul pianeta, ignorante come una capra, che nella vita l’unica cosa che sa fare è cavarsela,non costruire qualcosa, e ha una faccia da ebete che io una persona così brutta in vita mia non l’ho mai vista e grazie a dio non abbiamo manco un capello in comune. A volte mi chiedo (e se lo chiedono anche molte altre persone) come sia possibile che io sia nata e cresciuta in questa maniera vivendo con individui simili, con una mentalità gretta, maschilisti fino allosso, persino mia madre. Ho vissuto 22 anni senza mai sssere protetta. Eppure vedo altre donne, ragazze, bambine, essere “custodite “ da fratelli e genitori, ma mai ho provato in vita mia un senso di protezione, di essere speciale, voluta, ho sempre badato da sola a me stessa. Qualcuno mi ha detto “alla fine potrai dire di aver fatto tutto da sola! Sai che orgoglio!” Orgoglio? È orgoglio essere disprezzata ogni giorno della mia vita? È orgoglio essere sola, non poter contare su una madre e un padre? Piangere ogni sera nel letto, e non solo la sera, anche di giorno, e mai nessuno che se n’è accorto? Aver paura di tutto, anche di dire “mamma sono triste” e pensare di ricevere un abbraccio, e non riceverlo. Perché quando gliel’ho detto, lei non ha detto nè fatto nulla, indifferenza totale. E posso scappare in capo al mondo, ma non posso scappare dal fatto che non c’è e non c’è mai stato al mondo una mamma e un papà a volermi una briciola di bene. Quante volte mi addormento la sera e spero di non svegliarmi più.

Gio

28

Dic

2017

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Accidia

Esistono vari livelli di sfortuna nella vita, casuali, che non dipendono da noi, ma si può nascere in Niger in una baracca senza avere acqua pulita o in America in una reggia con 1358 stanze da letto, piscina e cameriera, non dipende da noi. Ma ci sono vari livelli di sfortuna, nascere nella povertà, perdere i genitori, essere vittime di abusi, essere dati in adozione. Ma il mio caso, e mi logora essere in questa categoria, è di chi nasce e il dolore gli viene inflitto dai propri genitori. Non mi hanno abbandonata, ma magari l’avessero fatto, magari avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amata. Invece no, ogni giorno della mia vita, 22 anni di tortura, e mai un giorno in cui io mi sia sentita speciale, voluta, amata o protetta. Questo è stato riservato solo a mio fratello più piccolo, e se io, primogenita, fossi stata maschio, non ci sarebbe stato un secondo figlio, perché l’importante era IL FIGLIO MASCHIO, tanto che mio padre si incazzó con mia madre quando si seppe che ero femmina. E poco importa se mio fratello è la più grande testa di cazzo presente oggi sul pianeta, ignorante come una capra, che nella vita l’unica cosa che sa fare è cavarsela,non costruire qualcosa, e ha una faccia da ebete che io una persona così brutta in vita mia non l’ho mai vista e grazie a dio non abbiamo manco un capello in comune. A volte mi chiedo (e se lo chiedono anche molte altre persone) come sia possibile che io sia nata e cresciuta in questa maniera vivendo con individui simili, con una mentalità gretta, maschilisti fino allosso, persino mia madre. Ho vissuto 22 anni senza mai sssere protetta. Eppure vedo altre donne, ragazze, bambine, essere “custodite “ da fratelli e genitori, ma mai ho provato in vita mia un senso di protezione, di essere speciale, voluta, ho sempre badato da sola a me stessa. Qualcuno mi ha detto “alla fine potrai dire di aver fatto tutto da sola! Sai che orgoglio!” Orgoglio? È orgoglio essere disprezzata ogni giorno della mia vita? È orgoglio essere sola, non poter contare su una madre e un padre? Piangere ogni sera nel letto, e non solo la sera, anche di giorno, e mai nessuno che se n’è accorto? Aver paura di tutto, anche di dire “mamma sono triste” e pensare di ricevere un abbraccio, e non riceverlo. Perché quando gliel’ho detto, lei non ha detto nè fatto nulla, indifferenza totale. E posso scappare in capo al mondo, ma non posso scappare dal fatto che non c’è e non c’è mai stato al mondo una mamma e un papà a volermi una briciola di bene. Quante volte mi addormento la sera e spero di non svegliarmi più.

Dom

10

Dic

2017

Genitori egoisti

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Avarizia

Ho dei genitori egoisti. Hanno fatto i figli solo per farsi una "scopata". E non sto dicendo bugie perché sono incazzata nera con loro, è la verità. Hanno fatto tre figlie, io sono quella nel mezzo, mi hanno sempre trattata male e denigrata. La prima per loro è la figlia perfetta, si è laureata e sta per sposarsi a venticinque anni, ma se le vai a chiedere la capitale della Germania nemmeno ti sa rispondere. Io ho appena fatto la maturità e ho cominciato l'università solo per fare contenti loro e non farmi rompere il cazzo. Io volevo prendere l'anno sabbatico, fare l'aupair all'estero e migliorare le lingue che già conosco e poi cominciare l'università. Per loro una cosa del genere sarebbe stata impensabile, non solo perché non avrei iniziato subito l'università ( loro hanno la terza media e si vogliono vantare al giro di avere una figlia che frequenta l'università, che parla tre lingue e che prende voti alti ) , ma anche perché andare all'estero da SOLA a diciannove anni sarebbe stato ancora peggio. Figuriamoci! Loro mi vedono come una bambina che non sa stare al mondo e che la sera deve essere allattata del latte amaro della madre. Non mi lasciano vivere. A 19 anni uno deve essere libero di scegliere, di poter sviluppare la propria opinione, ma io non posso. Mi sento in un carcere. Fin dalle elementari mi paragonavano ad una bambina che poi è venuta anche al liceo con me, dicendomi che lei era meglio di me, studiava più di me etc etc. Io sono sempre la pecora nera. Non mi drogo, non faccio niente di male. Se bevo con i miei amici torno sempre a casa sobria e non faccio mai cazzate.  Mi hanno fatto crescere con delle convinzioni sbagliate, che ora sto rivalutando. Sono incoerenti, cattivi e ignoranti. Mi addosanno tutte le loro colpe. Ho una sorella più piccola che è al primo anno di un tecnico, la fanno stare dalla mattina alla sera al telefono e va male a scuola. Tratta male tutti e risponde male a tutti. Mio padre mi minaccia sempre e mi dice che faccio schifo e non sono una buona figlia. Una volta alle superiori piansi per cinque ore di fila per le cattiverie che mi dissero il giorno prima. Mi hanno sempre fatta sentire inferiore agli altri, per i soldi che non ci sono o dicono di non avere. Perché non sanno nemmeno parlare italiano in pubblico senza fare errori dovuti alla loro provenienza. Mi mettono le mani addosso nonostante abbia 19 anni. A volte penso che se mio padre non esistesse tutti straemmo meglio, lui non mi ha mai abbracciato. Ha vissuto un'infazia di merda e vuole farcela ripagare. Quando quei due litigano noi figlie ne dobbiamo ripagare le conseguenze. Devono morire. Vorrei essere nata in un'altra famiglia, qui non c'è mai stato dialogo o ascolto. Se io a volte ho dei comportamenti di merda è per colpa loro. A volte mi faccio schifo da sola e sono dura con me stessa.

Tags: famiglia, di, merda

Mer

15

Nov

2017

vita

Sfogo di Avatar di JesonessaJesonessa | Categoria: Ira

Ciao mi chiamo sara e la 1 volta che entro in questo sito,ho 16 anni e venerdi ne faccio 17 sono qui perche ho mille pensieri nella testa che mi stanno uccidendo.non so come fare, non so a chi rivolgermi , mi sono fidnzata da poco ma io ho come l'impressione che non gli interesso veramente qualsiasi cosa che mi renda felice  finisce tutta una merda, anche con i miei genitori non vado d'accordo sono sempre a litigare rega veramente ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino ma come si deve qualcuno che mi consiglia perche non riesco piu a farlo da sola non so fare altro che deprimermi,piangere,odiarmi 

Mar

14

Nov

2017

Stufa marcia!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Salve, come suggerisce il titolo sono stufa marcia. Di cosa? Parecchie cose!

Per cominciare, da tutta la vita mi tocca dividere la stanza con una sorella maggiore che non credo sia mai scesa a patti col concetto di condivisione degli spazi. In camera "nostra" lei decide tutto. La tv, la radio e la libreria sono in comune, ma...guarda caso, è lei che decide cosa vedere, ascoltare e occupa tutti gli spazi comuni con roba sua. Chissà come perfino nel mio armadio mi trovo a conservare le sue cose...perchè lei non ha più spazio! Ovviamente non muove un dito quando si tratta di pulizia, ma disperde roba in giro che poi io devo mettere in ordine per evitare confusione. Nelle discussioni lei ha sempre ragione, urla e sbraita come un'oca se ti ritrovi ad esprimere un altro punto di vista, ma se faccio notare certe cose, si comporta come se la cattiva che pretende cose assurde sia io!

Si direbbe una stupidaggine, messa in questi termini, ma aggiunta alla dipartita prematura di uno dei nostri genitori che ha cambiato radicalmente il mio stile di vita, il fatto che non riesco a trovare uno straccio di lavoro e ogni volta che provo ad aprire bocca per dire la mia, vengo inevitabilmente trattata come se fossi invisibile sia da mia sorella che da mia madre (che si trova sempre d'accordo con lei, ma dice di non avere preferenze)...diciamo che alla lunga la situazione tra quattro mura stanca, specialmente dopo tanti anni di convivenza forzata.

Da adolescente ho subito atti di bullismo e forse questo mi ha reso poco incline agli scontri e tendente ad abbassare la testa per evitare liti, ma sono davvero stanca di non reagire e non essere considerata le poche volte che accade.

Chissà quanto ancora ci vorrà prima di potermi permettere un posto tutto mio, certo il fatto che nessuno voglia assumermi in nessun campo perchè priva di esperienza non mi aiuta, ma purtroppo a differenza di tanti, io non ho conoscenze e quando si tratta di aiutare tutti si girano da un'altra parte.

Inoltre, se solo le vecchie "amicizie" non si fossero eclissate dopo il mio lutto (neanche portassi sfiga!), almeno avrei una vita sociale, una distrazione o qualcosa di vagamente simile, senza dover essere circondata sempre e solo da due persone che sì e no tollerano la mia presenza, la mia cosiddetta famiglia...anche se la cosa mi fa ridere.

Grazie dello sfogo. 

Lun

06

Nov

2017

Rammollita

Sfogo di Avatar di tncgintncgin | Categoria: Altro

In teoria dovrei laurearmi a Marzo.
Sono cinque anni che sono iscritta a una triennale che ho capito troppo tardi che mi facesse schifo. Parlarne con la mia famiglia questo inverno è stato qualcosa di devastante per me, loro hanno capito per fortuna, mi hanno detto giustamente "ti mancano due esami, ci sembra una sciocchezza mollare". Sono d'accordo a livello logistico, ma ho il rifiuto più totale per qualunque cosa concernente quegli studi. Avrei dovuto farmi convalidare a Febbraio 14 crediti di tirocinio, non ho mai consegnato le carte e penso sia ormai bello che scaduto tutto e non so come risolvere, era stato complicatissimo anche solo trovarlo, un tirocinio. Mi fa così schifo che continuo a sabotarmi, a fare di tutto per evitare di concludere, eppure da un lato vorrei levarmi questo macigno.

Nel frattempo ho intrapreso una strada complicata, per ricominciare da capo con qualcosa che davvero mi appassiona. Selezioni toste, una estate intera a dannarmi per non essere abbastanza, alla fine ce l'ho fatta e sono tra i venti in tutta Italia a poter studiare nella migliore scuola italiana del campo. Sono orgogliosa di questo traguardo, per la prima volta mi ha resa felice qualcosa che ho fatto e non vedo l'ora di cominciare. Ma ovviamente, dovrei concludere il capitolo precedente. Mi faccio schifo e mi sento una invertebrata. Faccio incubi quasi ogni notte per via di questa preoccupazione. Io sarei disposta a fare la rinuncia degli studi e a ripagare tutto quello che è stato speso per me alla mia famiglia e cominciare da zero con questa nuova esperienza, ma temo che questa soluzione li faccia solo che arrabbiare.

Il fatto è che non so dire di no. Il loro giudizio continua ad essere per me qualcosa di invalicabile, mi fa paura la rabbia, mi fa paura il dolore che posso arrecare. Penso a tutto questo e mi sento un essere ignobile e mi viene anche voglia di morire.  Negli ultimi giorni ci penso continuamente, ho il piombo nello stomaco. 
Probabilmente sono io che esagero, ma mi sento sul serio condannata da una scelta sbagliata fatta a diciotto anni. E dalla quale non so più uscire perché è diventata troppo su troppi versanti.