Tag: intelligenza
Ven
11
Mar
2016
Solo in vetta
Da un po' di tempo mi sento insoddisfatto.
Mi sento solo, assolutamente solo.
Chiariamoci, conosco un sacco di persone, e la mia vita sociale potrebbe definirsi più che attiva, più della media delle persone, ma dà un po' di tempo non ce la faccio più.
Ho cominciato ad uscire di meno, a lasciarmi andare, a non impegnarmi in nulla, e a non vedere nessuno. Questo perchè, nonostante tutto mi sento solo, incompreso, sempre costretto in un ambiente che non è il mio, qualunque ambiente.
Fin da piccolo sono stato definito un bambino prodigio, e ho sempre primeggiato in qualunque test, prova, esame, che coinvolgesse la mia mente. Anche nella vita sono sempre stato quello "Che risolve la situazione", "Che sa sempre cosa dire", e, a differenza di molti altri bambini e persone "diverse", questo non mi ha alienato dalla società, nella quale so muovermi con discreta agilità.
Ma mi sono sempre sentito frenato, mai totalmente me stesso con nessuno.
Per tutti i 26 anni della mia vita ho sempre dovuto trattenere la mia intelligenza con chiunque, perchè anche quando non lo facevo, questo creava problemi.
Fosse anche solo per invidia, che ha portato qualcuno a cercare di farmi fallire per sentirsi meglio, o semplice irritazione nel sentirsi più limitati di me. Mentre magari altri (come nelle relazioni intime che ho avuto) diventavano col tempo assolutamente dipendenti, assumendomi al rango di leader, che fa piacere, ma non è un rapporto paritario e veramente soddisfacente.
Soffro la mancanza di qualcuno con il quale non debba stare attento a sembrare più deficiente di quanto non sia per evitare di offenderne i sentimenti o intimorirlo.
Qualcuno che mi tenga testa e che in una discussione riesca a darmi torto almeno quando non ho ragione.
So che può sembrare strano, ma non avete idea del sogno che sarebbe potere intrattenere una discussione su qualunque argomento, sentendosi intrigati, stimolati, pareggiati o superati, dall'interlocutore.
Libero di non sentirmi come appartenente ad una specie diversa. Oppure l'unico adulto in un mondo di bambini di 7 anni
Negli ultimi tempi ho persino cominciato a detestare la stupidità, ad aggredirla con ogni mezzo, a provare rancore per chi si dimostra inferiore a me.
Basta una delle solite stupidaggini condivise dai più sui social network per farmi impazzire contro l'ottusità di tali ragionamenti, a me così alieni, così ridicoli. Ed è ancora più frustrante non sentirsi nemmeno capiti quando si parla. Doversi spiegare mille volte perchè in quelle zucche anche il concetto più basilare può metterci delle decadi a venire assimilato (se viene assimilato)
Ed è infantile e inutile, lo so, ma è frutto di questa rabbia che mi porto dentro da troppo.
Davvero, basta.
Voglio svegliarmi totalmente ritardato, oppure con qualcuno di simile a me.
Perchè suvvia, ho scritto nella categoria "Superbia" perchè ritengo di essere un ragazzo normale, non sono un luminare di nulla, e non ritengo il mio livello poi chissà che livello.
E' così difficile sopportarlo.
O almeno, lo sta diventando.
Mi scuso per la superbia che traspare da questo scritto, ma è effettivamente come mi sento.
Sab
02
Mag
2015
Giaguaro in un mondo di lumache
È così che mi sento. Da sempre. Sono più rapida degli altri a fare la maggior parte delle cose e le faccio anche bene. Nel tempo in cui il mio ragazzo il sabato si sveglia, fa la doccia e mi manda il primo messaggio sonnacchioso, io sono già tornata dal supermercato. Nel discorsi, aspetto per cortesia che gli altri arrivino dopo ore a conclusioni alle quale io arrivo in 5 minuti.
È sempre così e mi sento sempre più frustrata e annoiata. Ho preso il diploma di maturità e mi sono laureata prima del previsto, per riempire il tempo in attesa dei comodi altrui ho imparato mille cose e ho mille hobby....ma tutto in solitaria perché non riesco a trovare qualcuno che stia al passo con me...ho cercato online ma tendenzialmente ci sono solo "geni" in un certo campo, ma poche persone effettivamente superefficienti in tutto ciò che fanno.
È frustrante in un modo incredibile. E parlarne nella vita vera è impossibile senza essere accusata di arroganza e superbia.
Mar
17
Feb
2015
Grazie
Io non ne posso più.
Odio i miei genitori, perchè non mi capiscono.
Dicono che sono uno scansafatiche buono a nulla che non fa altro che fargli spendere soldi, che li sfrutto solo per questo e che sono straviziato.
Non ne posso più perchè qualunque cosa succeda in casa la colpa viene fatta risalire a me, anche se non ho nulla a che fare con la cosa. Odio come i miei preferiscano mia sorella in tutto quello che fa, anche nelle minime cose.
A lei frega relativamente di loro, e ha sempre sostenuto che fossi io il viziato di casa, quando addirittura i miei vorrebbero andarla a prendere in aereo alla fine dell'Erasmus (e lasciare a casa me, da solo. Non che non mi farebbe piacere la cosa!).
I miei genitori sono la causa principale dei miei pensieri suicidi.
Mi trattano di merda, e colgono ogni occasione possibile per sminuirmi.
Urlano appena hanno il minimo pretesto, e non capiscono quanto avrei fatto per loro.
Per loro sono uno studente mediocre, nonostante la mia media pari a 8/10.
Non dico di essere un'eccellenza, ma non vorrei essere trattato a pesci in faccia...
Sono gay (in modo abbastanza palese anche per gli estranei o per i conoscenti, talvolta) e loro non hanno capito nulla.
Ho 18 anni e non sono mai stato con una ragazza, e ciononostante non capiscono! Soffro di disturbi ossessivi compulsivi (per l'igiene, per i dettagli eccetera).
I miei ne sono consapevoli, e non hanno mai fatto nulla a riguardo, e ho dovuto affrontare tutto da solo (e ora sto riducendo le mie manie con un immenso e costante impegno).
Sono stato innamorato di un mio compagno di classe per quasi un anno, e avrei rinunciato a q u a l u n q u e cosa pur di parlarci normalmente, anche da amico.
Ho fatto coming out con una trentina di persone e sono stato molto bene dopo ciò, se non fosse che una delle mie ex migliori amiche ha ammesso che, non fosse fidanzata, andrebbe con il tizio di cui ero innamorato (chiamiamolo Alessandro) senza farsi problemi.
Alessandro, dopo che gli ho detto di ciò che provavo per lui (e anche del fatto che non mi aspettavo nulla, sapendo che era eterosessuale) mi ha rassicurato, dicendo che non sarebbe cambiato nulla.
Ci ho creduto per un mese, fino a quando mi sono accorto che faceva di tutto per non parlarmi.
A una festa mi ha fatto ubriacare solo per ridere di me (io ovviamente preso com'ero ci sono caduto all'istante).
In più, a un'altra festa ha baciato una ragazza di fronte a me, per poi chiedermi, dato che ero uscito dal locale per schiarirmi le idee, se stessi bene!
Fortunatamente non provo più nulla per lui, ma mi infastidisce come tutti lo ritengano il più bello/simpatico/sveglio del mondo: i professori lo prediligono, dandogli voti che non si merita minimamente.
I genitori sono orgogliosissimi di lui (ma orgogliosi di che?
Che il loro figlio sia uno stronzo omofobo del cazzo?) nonostante non faccia altro che farsi i cazzi suoi, insultandoli e chiedendo soldi ogni tre per due, esigendo anche regali immotivati di marche costose, nonostante siano tutto tranne che benestanti.
Odio i miei professori, che non sono in grado di riconoscerlo per quello che è, li odio perchè usano dei metodi valutativi basati su delle preferenze orrendamente palesi, li odio perchè non capiscono quanto mi impegni e pensano sempre il peggio, valutandomi con voti inferiori a gente che sa palesemente meno cose di quante ne sappia io all'interrogazione.
Odio quasi tutti i miei compagni di classe, perchè prendono tutti le parti di Alessandro, perchè prima hanno fatto finta di essere miei migliori amici/he e ora mi parlano alle spalle appena possono.
Odio il mio aspetto, che non sarebbe neppure male se non fosse per il naso che mi rovina il viso.
Odio i miei perchè non vogliono lasciarmi scegliere l'università che voglio, perchè qualunque discussione ci sia in casa finisce con loro che non mi ascoltano minimamente, dicendo che loro sono l'Autorità (!) perchè io vivo in casa loro.
Dicono sia maleducato, ma non hanno idea di come siano gli altri figli con i genitori.
In realtà io sono sempre educatissimo e non fosse stato che ho finalmente sviluppato un pensiero indipendente dal loro, avrei sempre dato loro ragione!
Si inventano una serie illogica di regole della casa (tipo obbligarmi a fare la doccia prima delle 9 di sera, farla solo in uno dei due bagni che abbiamo, o addirittura non poter ascoltare la musica mentre mi lavo!).
Li odio perchè con il loro menefreghismo nei miei confronti mi hanno portato ad avere un'autostima bassissima.
Fin da piccolo sono stato estremamente intelligente e sensibile, ma loro non hanno mai notato nulla di tutto ciò!
Io stesso mi reputavo mediocre, fin quando la mia Vera Amica(e uso le maiuscole perchè è davvero la persona con cui posso parlare di tutto) non mi ha fatto notare come fosse decisamente insolito quello che facevo da piccolo, ossia come fossero gesti precoci.
Ma i miei nonostante tutto hanno sempre tentato di sminuirmi, paragondandomi a mia sorella, che è da loro praticamente idolatrata.
Qualunque pretesto è buono per parlare di lei, qualunque discorso si inizi finisce con l'avere lei tirata in mezzo.
Pensano che sia io a volermi paragonare con lei, quando sono loro che fanno di tutto per farmi sentire inferiore.
Tutta la mia famiglia ha sempre preferito lei e hanno sempre dato la colpa a me per tutto, anche quando era palese non potessi essere stato io.
Mia madre è peggio di tutti.
Dice che sono invidioso del suo gatto (?!), al quale, effettivamente, dà tutta la sua attenzione.
In una casa di dimensioni normali ha fatto 6 giacigli per l'animale, e sta alzata notti intere per coccolarlo eccetera. Appena sente miagolare fuori dalla porta corre ad aprigli.
Se invece suono io il campanello perchè ho dimenticato (una volta tanto) le chiavi di casa, impiega 10 minuti per arrivare e poi coglie l'occasione per urlare.
Mio padre crede di poter essere nel giusto solo alzando la voce e bestemmiando.
Ha provato anche a minacciarmi di alzare le mani, ma se mai osasse farlo lo distruggerei, in senso sia sociale che morale.
Tutta la mia infanzia è stata marchiata dal desiderio di essere lodato dai miei genitori, e ho sempre fatto tutto per ottenere un po' di affetto.
Perchè?
Semplicemente perchè per me funziona così, l'affetto dei miei nei confronti del loro figlio miore (a.k.a. io) deriva dalle soddisfazioni che gli dà. Non è indipendente, come dovrebbe essere quello di ogni genitore.
Qualunque cosa è un buon pretesto per farmi capire quanto siano delusi da me, anche quando non c'è nessuna ragione logica per farlo.
Sono molto intelligente (ancora una volta, non lo dico per vantarmene o simili, ma perchè mi è stato fatto notare.
Grazie ai miei ero arrivato a considerarmi al livello del ritardo cognitivo in pratica), e possiedo tantissime conoscenze a un livello effettivamente notevole per un diciottenne.
Odio i miei genitori perchè sono profondamente stupidi e non capiscono come io non lo sia, credendosi superiori a tutto e a tutti.
Purtroppo so che parlarne così porterà voi a pensare che sia io a esagerare, che sia io il viziato, che sia io quello che non si rende conto di ciò che ha, ma mentre i miei coetanei hanno sempre avuto quello che li rendeva normali anche a livello sociale, io ho sempre dovuto impegnarmi il doppio.
Odio i miei perchè hanno vissuto nella mia stessa casa mentre pensavo al suicidio.
E non per un giorno, per una settimana o per un mese.
Ho pensieri suicidi dalla seconda superiore,e ora faccio la quinta.
La consolazione? Ho un'Amica con la quale ci diciamo tutto, ho un intelligenza molto superiore alla media, un bagaglio culturale e delle abilità che mi permetteranno di andarmene per sempre da questo posto di merda e da questa nazione del cazzo.
E in ultimo, sapete cosa?
Grazie genitori, grazie bulli delle elementari, grazie falsi amici e false amiche, grazie Alessandro.
Grazie a voi ho una forza interiore di fronte alla quale siete infimi, e grazie a essa, e quindi al vostro comportamento di merda, sarò in grado di avere successo e di affrontare le difficoltà della vita come fossero una passeggiata.
E grazie davvero a V.
Sab
29
Nov
2014
Mi sento stupida.
Oggi il mio capo si è arrabbiato con me e a stento trattenevo le lacrime. Sono una debole che non sa difendersi.
Capisco sempre le cose sbagliate e se le capisco giuste, le sbaglio comunque. Di mia indole sono proprio già sbadata, aggiungiamoci il fatto che sono fortemente emotiva e sensibile e la frittata è fatta.
E' tutta la vita che mi sento stupida, cerebrolesa. Sempre un gradino inferiore agli altri per quanto riguarda l'intelligenza. Eppure dentro di me so di valere, ma non riesco a competere con gli altri che sono tutti più svegli di me e rapidi a capire le cose.
A me bisogna ripetere una cosa cinquanta volte e farmela vedere in maniera pratica prima che la capisco. Non so se è perchè sono sempre disattenta, sempre a pensare ad altro.
Ma ultimamente mi sento stupida per davvero. Mia madre poi mi è molto d'aiuto, preferisce di gran lunga mia sorella che reputa sicuramente più intelligente e capace di me e me lo fa presente dicendo che lei è "un genio".
Io mi sento una merda, come mi sono sempre sentita. Mi hanno sempre detto "sei bella" e a me di essere bella non frega un cavolo, io voglio che mi dicano BRAVA una volta tanto!
Lun
24
Ott
2011
Gli idioti
Ok, lo devo confessare. Io sono convinta che le persone che mi circondano siano tutte stupide. Le mie colleghe sono di un'idiozia da far accapponare la pelle, devo sempre stare li a spiegargli tutto e a fargli io le cose nonostante sia più giovane, abbia meno esperienza e guadagni la metà di loro. E poi non sanno nemmeno parlare la loro stessa lingua!!! E' terribilmente frustrante essere più intelligente degli altri e non averlo riconosciuto. Certe volte sono costretta a comportarmi almeno un po' da bionda perchè sennà non avrei nulla da dire. Perchè se sei una donna devi per forza interessarti al parto di Carla Bruni, e ti guardano strano se leggi un giornale serio? Perchè se oltre a fare shopping mi piace studiare la gente mi considera diversa? Che branco di idiote.
Sab
27
Ago
2011
uno sfogo/lamento
Non ti sento da un mese.Siamo lontani,l'unico modo è facebook.
Ho tanto da dirti,cose così,a te non interesseranno,sono troppo stupida per te.
Tu sei perfetto,dopotutto.Sei un genio.A maggio mi chiedevo:come fa a sopportarmi?Fossi io in lui mi sarei già mandata a cagare!
Volevo spiegarmi perchè,tra tante persone,avessi deciso di mantenere i contatti con me,emerita sconosciuta di un posto lontanissimo,di condividere le tua conoscenze con me.Assurdo.Mi parlavi con piacere,anche se si vede,non merito nemmeno di essere tua amica,sono troppo inferiore a te.
Frustrazione,complessi che si sono aggiunti a tutti gli altri che già avevo.Mi sono accorta che tu mi piaci.
Però da giugno cambia tutto.Non mi cerchi più,devo essere io e forse nemmeno mi calcoli.L'ultima volta,si capiva,ti stavo disturbando.
Sei sparito ora.Non ti sento da un mese e più.Sei partito?Hai deciso di non utilizzare più fb?Sarebbe meno pratico contattarti,gli altri modi non sono pratici,forse,proprio perchè sono io,non calcolerai i miei saluti,le mie richieste d'attenzione.
Forse va bene così,no?Una come me non ti merita nemmeno come amico,sei un genio,io me la cavicchio. Meriti una persone del tuo livello,una persona che abbia dati alla mano,non ragionamenti filosofici campati in aria come i miei.E magari..una persona che ti sia geograficamente vicina,non che tra di noi ci sia qualcosa,ovvio.
Io non merito nemmeno di pensare a te.Ti ho divinizzato,mi dicono.No,questo sarebbe affermare che io stia esagerando.Loro non ti conoscono.Non sanno quanto sei perfetto.Sprecheresti solo neuroni preziosi con me.
La scelta è comunque tua,aspetterò il tuo ritorno,se mi vorrai come amica,sebbene sia un'idiota,andrà bene anche a me.
I miss you,gatto :3
Sab
06
Set
2008
Sei stupenda, Chiara
Davvero: sei la ragazza più dolce, bella, intelligente che abbia mai potuto conoscere: peccato non poterti dire queste cose dal vivo, peccato, peccato, peccato!
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