Mar
17
Feb
2015
Grazie
Io non ne posso più.
Odio i miei genitori, perchè non mi capiscono.
Dicono che sono uno scansafatiche buono a nulla che non fa altro che fargli spendere soldi, che li sfrutto solo per questo e che sono straviziato.
Non ne posso più perchè qualunque cosa succeda in casa la colpa viene fatta risalire a me, anche se non ho nulla a che fare con la cosa. Odio come i miei preferiscano mia sorella in tutto quello che fa, anche nelle minime cose.
A lei frega relativamente di loro, e ha sempre sostenuto che fossi io il viziato di casa, quando addirittura i miei vorrebbero andarla a prendere in aereo alla fine dell'Erasmus (e lasciare a casa me, da solo. Non che non mi farebbe piacere la cosa!).
I miei genitori sono la causa principale dei miei pensieri suicidi.
Mi trattano di merda, e colgono ogni occasione possibile per sminuirmi.
Urlano appena hanno il minimo pretesto, e non capiscono quanto avrei fatto per loro.
Per loro sono uno studente mediocre, nonostante la mia media pari a 8/10.
Non dico di essere un'eccellenza, ma non vorrei essere trattato a pesci in faccia...
Sono gay (in modo abbastanza palese anche per gli estranei o per i conoscenti, talvolta) e loro non hanno capito nulla.
Ho 18 anni e non sono mai stato con una ragazza, e ciononostante non capiscono! Soffro di disturbi ossessivi compulsivi (per l'igiene, per i dettagli eccetera).
I miei ne sono consapevoli, e non hanno mai fatto nulla a riguardo, e ho dovuto affrontare tutto da solo (e ora sto riducendo le mie manie con un immenso e costante impegno).
Sono stato innamorato di un mio compagno di classe per quasi un anno, e avrei rinunciato a q u a l u n q u e cosa pur di parlarci normalmente, anche da amico.
Ho fatto coming out con una trentina di persone e sono stato molto bene dopo ciò, se non fosse che una delle mie ex migliori amiche ha ammesso che, non fosse fidanzata, andrebbe con il tizio di cui ero innamorato (chiamiamolo Alessandro) senza farsi problemi.
Alessandro, dopo che gli ho detto di ciò che provavo per lui (e anche del fatto che non mi aspettavo nulla, sapendo che era eterosessuale) mi ha rassicurato, dicendo che non sarebbe cambiato nulla.
Ci ho creduto per un mese, fino a quando mi sono accorto che faceva di tutto per non parlarmi.
A una festa mi ha fatto ubriacare solo per ridere di me (io ovviamente preso com'ero ci sono caduto all'istante).
In più, a un'altra festa ha baciato una ragazza di fronte a me, per poi chiedermi, dato che ero uscito dal locale per schiarirmi le idee, se stessi bene!
Fortunatamente non provo più nulla per lui, ma mi infastidisce come tutti lo ritengano il più bello/simpatico/sveglio del mondo: i professori lo prediligono, dandogli voti che non si merita minimamente.
I genitori sono orgogliosissimi di lui (ma orgogliosi di che?
Che il loro figlio sia uno stronzo omofobo del cazzo?) nonostante non faccia altro che farsi i cazzi suoi, insultandoli e chiedendo soldi ogni tre per due, esigendo anche regali immotivati di marche costose, nonostante siano tutto tranne che benestanti.
Odio i miei professori, che non sono in grado di riconoscerlo per quello che è, li odio perchè usano dei metodi valutativi basati su delle preferenze orrendamente palesi, li odio perchè non capiscono quanto mi impegni e pensano sempre il peggio, valutandomi con voti inferiori a gente che sa palesemente meno cose di quante ne sappia io all'interrogazione.
Odio quasi tutti i miei compagni di classe, perchè prendono tutti le parti di Alessandro, perchè prima hanno fatto finta di essere miei migliori amici/he e ora mi parlano alle spalle appena possono.
Odio il mio aspetto, che non sarebbe neppure male se non fosse per il naso che mi rovina il viso.
Odio i miei perchè non vogliono lasciarmi scegliere l'università che voglio, perchè qualunque discussione ci sia in casa finisce con loro che non mi ascoltano minimamente, dicendo che loro sono l'Autorità (!) perchè io vivo in casa loro.
Dicono sia maleducato, ma non hanno idea di come siano gli altri figli con i genitori.
In realtà io sono sempre educatissimo e non fosse stato che ho finalmente sviluppato un pensiero indipendente dal loro, avrei sempre dato loro ragione!
Si inventano una serie illogica di regole della casa (tipo obbligarmi a fare la doccia prima delle 9 di sera, farla solo in uno dei due bagni che abbiamo, o addirittura non poter ascoltare la musica mentre mi lavo!).
Li odio perchè con il loro menefreghismo nei miei confronti mi hanno portato ad avere un'autostima bassissima.
Fin da piccolo sono stato estremamente intelligente e sensibile, ma loro non hanno mai notato nulla di tutto ciò!
Io stesso mi reputavo mediocre, fin quando la mia Vera Amica(e uso le maiuscole perchè è davvero la persona con cui posso parlare di tutto) non mi ha fatto notare come fosse decisamente insolito quello che facevo da piccolo, ossia come fossero gesti precoci.
Ma i miei nonostante tutto hanno sempre tentato di sminuirmi, paragondandomi a mia sorella, che è da loro praticamente idolatrata.
Qualunque pretesto è buono per parlare di lei, qualunque discorso si inizi finisce con l'avere lei tirata in mezzo.
Pensano che sia io a volermi paragonare con lei, quando sono loro che fanno di tutto per farmi sentire inferiore.
Tutta la mia famiglia ha sempre preferito lei e hanno sempre dato la colpa a me per tutto, anche quando era palese non potessi essere stato io.
Mia madre è peggio di tutti.
Dice che sono invidioso del suo gatto (?!), al quale, effettivamente, dà tutta la sua attenzione.
In una casa di dimensioni normali ha fatto 6 giacigli per l'animale, e sta alzata notti intere per coccolarlo eccetera. Appena sente miagolare fuori dalla porta corre ad aprigli.
Se invece suono io il campanello perchè ho dimenticato (una volta tanto) le chiavi di casa, impiega 10 minuti per arrivare e poi coglie l'occasione per urlare.
Mio padre crede di poter essere nel giusto solo alzando la voce e bestemmiando.
Ha provato anche a minacciarmi di alzare le mani, ma se mai osasse farlo lo distruggerei, in senso sia sociale che morale.
Tutta la mia infanzia è stata marchiata dal desiderio di essere lodato dai miei genitori, e ho sempre fatto tutto per ottenere un po' di affetto.
Perchè?
Semplicemente perchè per me funziona così, l'affetto dei miei nei confronti del loro figlio miore (a.k.a. io) deriva dalle soddisfazioni che gli dà. Non è indipendente, come dovrebbe essere quello di ogni genitore.
Qualunque cosa è un buon pretesto per farmi capire quanto siano delusi da me, anche quando non c'è nessuna ragione logica per farlo.
Sono molto intelligente (ancora una volta, non lo dico per vantarmene o simili, ma perchè mi è stato fatto notare.
Grazie ai miei ero arrivato a considerarmi al livello del ritardo cognitivo in pratica), e possiedo tantissime conoscenze a un livello effettivamente notevole per un diciottenne.
Odio i miei genitori perchè sono profondamente stupidi e non capiscono come io non lo sia, credendosi superiori a tutto e a tutti.
Purtroppo so che parlarne così porterà voi a pensare che sia io a esagerare, che sia io il viziato, che sia io quello che non si rende conto di ciò che ha, ma mentre i miei coetanei hanno sempre avuto quello che li rendeva normali anche a livello sociale, io ho sempre dovuto impegnarmi il doppio.
Odio i miei perchè hanno vissuto nella mia stessa casa mentre pensavo al suicidio.
E non per un giorno, per una settimana o per un mese.
Ho pensieri suicidi dalla seconda superiore,e ora faccio la quinta.
La consolazione? Ho un'Amica con la quale ci diciamo tutto, ho un intelligenza molto superiore alla media, un bagaglio culturale e delle abilità che mi permetteranno di andarmene per sempre da questo posto di merda e da questa nazione del cazzo.
E in ultimo, sapete cosa?
Grazie genitori, grazie bulli delle elementari, grazie falsi amici e false amiche, grazie Alessandro.
Grazie a voi ho una forza interiore di fronte alla quale siete infimi, e grazie a essa, e quindi al vostro comportamento di merda, sarò in grado di avere successo e di affrontare le difficoltà della vita come fossero una passeggiata.
E grazie davvero a V.
20 commenti
Ok capisco tutto
Ma perché dai dell'omofobo a Alessandro? Perché si sente a disagio? Ciccio, onestamente: tu rimarresti appiccicato ad una persona che si é dichiarata ma per la quale non provi gli stessi sentimenti? Magari non vuole darti illusioni.
Sei in un egotrip allucinante.
sembra che tu abbia gli strumenti per realizzarti individualmente, al di là del rapporto con i tuoi genitori. L'affetto che non hai ricevuto da loro ti auguro di trovarlo fuori del nucleo familiare nelle persone che tu deciderai di volere nella tua vita. Se insegui dei risultati e degli obiettivi, fallo per te stesso e non per ricevere elogi da loro. L'unico appunto, dire nazione del cazzo mi pare un po' eccessivo. Che c'entra la nazione ora?
Per Anonimo "Ok capisco tutto ecc"
Non do dell'omofobo ad Alessandro per il disagio, comprensibilissimo naturalmente, ma per vari comportamenti che hanno dimostrato tale cosa (dal dire frasi palesemente omofobe fino all'usare la parola "gay" come insulto, passando anche per altri episodi che sarebbero troppo lunghi da riportare).
Ha dimostrato, inoltre, di essere un idiota quando ha rubato il cellulare di V. per leggere le conversazioni e guardare tra i media, per vedere se parlassimo di lui, quando sapeva benissimo che per me era finita a Novembre la nostra ""storia"" (termine improrio ecc, ma capisci cosa intendo).
Capisco il non fidarsi, ma dopo che guardi nelle conversazioni private tra me e la mia amica (e non trovi assolutamente tue foto visto che, come ho detto, l'ho superata), osi anche dirti schifato dalle foto di ragazzi che vedi?
Cioè che ti aspettavi?
E comunque il suo non è disagio, il disagio c'era i primi giorni, non dopo un mese, quando mi parlava solo per chiedermi favori tentando di far leva su quello che provavo per lui...
Insomma nonè che la nazione non c'entra. ...a livello di omofobia siamo tra i primi. :( che vergogna di paese.
Per IAlwaysAskToMyself
Essenzialmente sì. Cioè tuttora ho dei momenti in cui ci penso, ma stanno diventando molto meno frequenti.
Almeno rispetto a prima, quando era quasi un continuo.
Per questo, nonostante sia stato malissimo a causa dei miei e di altre persone morlamente orride (almeno nei miei confronti), sono in qualche modo particolare anche loro grato, in quanto grazie agli ostacoli che mi hanno messo di fronte sono abituato a non lasciar perdere al primo fallimento, ma a continuare fino al raggiungimento del mio scopo.
ah nazione del cazzo era riferito al discorso omofobia? ah vedi io non l'avevo capito infatti mi chiedevo cosa c'entrasse..
Per Grasshopper
So, per quanto riguarda la nazione: innanzitutto concordo con quanto detto da Cherryred85, e poi vorrei dire che non mi sogno minimamente di accusare la nazione di essere colpevole di qualcosa nei miei confronti, ma semplicemente detesto il clima che c'è.
E intendo clima culturale ecc. Sulla mia pelle ho sperimentato la totale assenza di meritocrazia, almeno per quanto possibile, avendo solo diciotto anni.
In ogni caso rimango fiducioso nel futuro e nelle nuove generazioni, che spero siano più progredite delle attuali.
Al di là delle infinite -letteralmente- discussioni sull'effettiva quantità di omofobi presenti in Italia, comunque, ho aspirazioni che ben travalicano quelle del confine statale, e sono certo di riuscire a soddisfarle.
E per quanto riguarda la seconda parte, fortunatamente mi sono svegliato, e i loro rimbrotti mi tangono molto meno ora, per fortuna.
Il prossimo passo è eliminare qualunque tipo di influenza possano avere, anche se sarà alquanto difficile.
Ah ok.
No è che volevo cercare di capire in che modo ti sei sempre "salvato".
Quel "qualcosa" che ti fermava dal compiere l'atto del suicidio.
Correggimi se sbaglio: questo tuo scopo sarebbe il tuo "salvatore"?
Ogni volta che vedo scritto persone che meditano al suicidio (non sei la prima), mi fanno venire in mente "Il video diario di Ricardo Lopez"
Siel, hai una certificazione del q.i.?
Per Axel
Purtroppo no, mi ero interessato a sostenere l'esame con il Mensa, ma poi la cosa era sfumata per impegni di vario genere. In ogni caso per provare ad avere una minima previsione avevo fatto il test preliminare e mi aveva dato il 90% di possibilità di superare il test d'ammissione effettivo. Per quanto, comunque, stia rivalutando l'effettivo valore del metodo valutativo dell'intelligenza qual'è il q.i., essendo abbastanza lacunoso e circoscritto all'intelligenza logico-matematica...
Il 90% nel test preliminare è un buon risultato. I test sono sempre da prendere "cum grano salis", non hanno alcun valore assoluto. Io ti consiglio di provare il test sorvegliato e, a prescindere dal risultato, di tenere sempre presente che se la natura ti ha dotato di un grosso motore tu hai la responsabilità di procurarti dei pneumatici adeguati.
Per Axel
Assolutamente sì, infatti penso proprio che sosterrò il test a breve, o al massimo dopo aver sostenuto l'esame di maturità, anche se sono molto tentato dal sostenerlo prima. In ogni caso sono conscio del fatto che naturalmente non posso aspettarmi che il successo mi piova addosso solamente perchè potrei essere intelligente. Ho sempre curato (e sempre lo farò) la mia cultura, essendo sempre stato curioso e interessato. Allo stesso modo ho già scelto un percorso universitario che mi risulti interessante e stimolante.
Per IAlwaysAskToMyself
Mi dispiace deluderti(?) ma non sono come Ricardo Lopez ahaha
In ogni caso mi sono "salvato" grazie alla mia amica V., principalmente. Se non era questa la tua domanda chiedo venia, ma non l'ho ben compresa allora. In che senso il mio scopo sarebbe il mio salvatore?
I migliori auguri, Siel.
Cerca di essere felice.
Per Axel
Grazie mille, davvero. Spero lo stesso per te.
Prometto di provarci con tutto me stesso.
"In ogni caso mi sono "salvato" grazie alla mia amica V."
Era quella la cosa che non avevo capito. Ora mi è chiaro.
Comunque non ho detto che sei come Ricardo Lopez ma che ogni volta che qualcuno parla di suicidio mi salta in mente lui xD
E per fortuna che non sei come quel ragazzo.
Per IAlwaysAskToMyself
Ahahah pensieri macabri ahaha sì, decisamente una fortuna, sia per me che per gli altri direi ahahha
cmq ciao siel e benvenuto :) almeno qui di omofobi ne incontri molti di meno
comunque credo che il parlarne più possibile sia utile
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Quindi alla fine non hai mai compiuto il gesto "finale" perché dentro di te ora sei in grado di affrontare le difficoltà?