Tag: parenti
Mar
24
Set
2019
Invisibile
Non riesco a capire, a volte sembra che per i miei parenti io sia invisibile, non mi parlano, neanche un semplice "ciao" o "come stai". Il motivo potrebbe essere che sono di poche parole ma non giustifica la maleducazione che dimostrano nei miei confronti, non ho mai risposto male a nessuno di loro o avuto discussioni di alcun tipo sembra che per loro semplicemente non esisto, la cosa di solito non mi pesa perché ci vediamo di rado con la maggior parte, solo nelle occasioni speciali la cosa diventa frustrante, come per esempio qualche giorno fa c'è stato il compleanno del mio nipotino, ci siamo riuniti per festeggiare, a parte la mia famiglia cerano 2 zie 4 cugini con moglie e figli tutti lo stesso comportamento neanche si fossero messi d'accordo, all'inizio pensavo fosse un caso o semplicemente il fatto che ci vediamo di rado, ma non riesco ad immaginare un motivo che a comuni tutti quanti. Una cosa è sicura ho dei parenti di merda.
Mer
28
Ago
2019
Home sweet hell
Vivo con mia madre e mia sorella, mio malgrado, perchè purtroppo ancora non riesco a trovare un impiego dopo aver terminato gli tudi (prima esperienza) e ad avere qualche soldo in tasca per andare a vivere da un'altra parte. Prego perchè accada il prima possibile, ma aspetto da tre anni e ancora niente.
Non ho praticamente vita sociale perchè i miei vecchi amici hanno trovato lavoro e sono SEMPRE impegnatissimi oppure si sono trasferiti (cosa che io non ho possibilità di fare da quando non c'è più mio padre) e non faccio che vivere tra le quattro mura di casa mia e sfacchinare, spolverando, pulendo, lavando tutti i santi giorni, perchè mia madre è una di quelle donne all'antica secondo cui "se sei una donna e vivi a casa mia, sei automaticamente costretta a tenerla in ordine, pulita e linda come se venisse il Papa a farti visita ogni ora". DA MANICOMIO, praticamente. L'unica che muove il culo in casa sono io, mentre mia sorella che è più grande di me dorme fino a tardi, trova SEMPRE il modo di sporcare a terra dopo che ho appena lavato e pianta un casino di due ore se solo mi azzardo a farglielo notare. Mia madre pure si lamenta nonostante tutto quello che faccio perchè "però tu almeno non esci con sto caldo come me, prova ad andare a fare la spesa tutti i giorni e pulire il bagno tutti pomeriggi, poi capirai la vera fatica". Non capisce che i ragazzi della mia età non puliscono un cazzo dentro casa loro e, quelli che non lavorano, si godono i loro vent'anni viaggiando e uscendo la sera, cosa che io non posso fare. Mi posso solo limitare a guardare le foto che postano su facebook e sospirare affranta per la vita di merda che mi è toccata.
In più ci sono giornate come quella di oggi: troppo caldo per uscire e mia madre resta in casa, chiedendo a mia sorella di scendere a buttare la spazzatura, mentre io sto spolverando e spazzando in giro. Lei che fa? Pianta un casino perchè non ha i capelli puliti e deve scendere e incontrare gente nei cinque metri che separano il nostro portone dai secchi della spazzatura. Accende incazzata la radio a tutto volume, mentre cammina sul pavimento che sto ancora pulendo, lasciando le orme. Poi fa una scenata perchè rientrando trova un volume più basso della musica che mi stava trapananado i timpani. Ho un cazzo di mal di testa perchè come al solito ho dormito di merda, scusa se esisto! E domani? Tutto come sopra. Va avanti così da OTTO maledettissimi anni. Dite che è troppo meditare di aprire il balcone e buttarmi di sotto? Perchè io davvero sono esausta fisicamente e mentalmente e, se solo provo a lamentarmi, tutte e due mi azzannano alla gola, perchè sono i classici tipi che "tutti i problemi sono i loro mentre i tuoi sono minuzie inutili".
Vorrei solo lasciare quest'inferno di casa e andarmene per non tornare mai più.
Mar
27
Ago
2019
Non sopporto i miei parenti
Oggi sono stata informata di un incontro serale con quello che è mio cugino e sua moglie. Mi irrita fortemente che un soggetto come mio cugino, che per tutti gli anni non ha mai avuto interesse a mantenere vivo il rapporto di parentela, debba di punto in bianco fare l'amicone. Questo non vale solo per lui, ma per tutti quei parenti ipocriti che alla prima occasione (o spesso favore) ritornano a sentirsi "famiglia".
Mar
19
Feb
2019
Quello stronzo di mio fratello
Sono anni che me la meni per un errore di gioventù. Certo, ho sbagliato, ma non mi sono mai sottratta alle conseguenze del mio errore. Peccato però che lo stesso errore mio lo hai commesso anche tu! Ma tu no! Tu non devi pagare! Tu sei troppo figo per ammettere di aver sbagliato, sei troppo superiore per assumerti le responsabilità delle tue stronzate!
Il tuo IO è talmente grande che stai distruggendo l’azienda fondata da nostro padre, tutti i dipendenti sono scontenti, stanno iniziando a cercare altro, ma tu vai avanti senza un minimo di autocritica a tirare palate di merda in faccia a tutti! E io stupida, che credo nella buonafede delle persone, che continuo a parlarti illudendomi che un giorno tu possa capire la gravità dei tuoi comportamenti.
Ma adesso la pacchia è finita, non mi illudo più tu possa diventare una persona decente, sei uno stronzo, ladro ed egoista di merda!
E oggi è iniziata la risalita della china!
Mentre tu ti scavavi la fossa da solo di fronte ai nostri soci io ho goduto, ho dovuto trattenere i sorrisi, sei meschino e spregevole, meriti il peggio possibile.
Spero un giorno di riuscire ad essere stronza come te e di annientarti... sarà un beneficio per l’umanità! Te e quella falsa ed opportunista che ti sei sposato che anziché cercare di renderti un uomo migliore non fa altro che alimentare le tue manie di grandezza, così può continuare a fare la signora in casa degli altri, con nostra madre che ti paga persino le bollette mentre tu fai il figo in Ferrari che tieni nascosta per non far vedere fino a che punto sei superficiale e parassita.
Vergognati, ma tanto le merde come te non si vergognano mai!
Lun
07
Gen
2019
Senza Titolo
Pulire, lavare, stirare, portare le bimbe a scuola, lavoro, andarle a prendere, portarle in palestra, cucina, sistema, lavale e metterle a letto.... gli orari sempre diversi, le cose da fare sempre di più e nessuno che mi aiuta... Inizio davvero a stufarmi e nemmeno se non muovo piu un dito funziona, anzi è peggio. In più la bimba che fa la sciocca, il compagno che non fa altro che lamentarsi e farsi gli affari suoi. Feste andate malissimo, brutte notizie e parenti senza cervello....
Non ho iniziato bene l'anno anno... Spero che prosegua meglio...
Lun
22
Ott
2018
parenti pezzenti
maledetti parenti!!i suoi!!!sempre a chiedere favori poi loro mai una gentilezza!!
Mi spiego : sto da tantissimi anni con un ragazzo veramente altruista e gran lavoratore, peccato che la sua famiglia (genitori,zii, cugini, frtelli, ecc) sia l'opposto!!!mezzi ladri e neppure tanto bravi dato che piangono sempre miseria però appena hanno due lire le spendo in cavolate e per di più fanno la scena "mi serviva per forza" e magari si tratta di robot da cucina o cavolate del genere e di spese assurde di cibo per la settimana pari a 200€...no comment io faccio la spesa per due con 50€ al mese e il robottino da 1.000,00 non è necessario è solo un capriccio!
A parte che mi hanno sempre trattata male e fatto i conti in tasca, da parte loro la frase tipica è "come sei fortunata...si vede chi ha i soldi"...bellini, io prendo il minimo sindacale la differenza è che non sperpero e ci penso bene prima di usarli!
Questi bei personaggi nonstante mi trattino manco fossi la viziata paris Hilton hanno anche la faccia tosta di sfruttare la mia famiglia chiedendo consulenze e favori, che poi i miei parenti dato che vogliono gran bene al mio ragazzo non fanno pagare e loro manco una telefonata o un piccolo presente di ringraziamento.
Goccia dopo goccia il secchio si è riempito dopo che un parente decisamente non stretto ha chiesto l'ennesima consulenza che è risultato essere un lavoro non da poco. Alla fine nonostante il conto presentanto questo parente ha fatto finta di nulla e non ha pagato e non si è più fatto sentire. I miei parenti scocciati e anche un pò imbarazati non hanno detto nulla al mio moroso (che di sicuro ci rimarrebbe malissimo e andrebbe a fargli il c**o ) perchè gli vogliono bene.
Cigliegina sulla torta questi parenti di lui anche quando lo vedono parlano del lavoro in questione senza menzionare che si sono ben guardati dal pagare!!!
che persone schifose!!!!e sinceramente non so cosa fare...
Gio
18
Ott
2018
Serpenti
Non so voi ma a me mi hanno rovinato i parenti.
Ven
28
Set
2018
I parenti del mio patrigno
Suo padre: un'uomo di quasi 80 anni privo di senno sin da giovane e tuttora.Ha costruito un piccolo agglomerato di stanze in un terreno situato in un paese pieno di disagi della sicilia e le ha divise per i suoi 5 figli tra cui quel bastardo del patrigno,di conseguenza tutto e' intestato a suo nome ed alla sua morte i suoi figli si scanneranno per una mattonella.Sua madre: una donna stupida anche lei vecchia di 80 anni,rincoglionita e portacasini nelle faccende altrui.Sua Sorella maggiore: La cattiveria fatta a persona una autentica vipera di prima qualita',ignorante e cafona.Ama lanciare frasi taglienti e sparlare alle spalle della gente che lei stessa definisce essere sua amica va in chiesa solo per poi mangiare la pizza:dettaglio: ha piu' di 50 anni e suo marito e' bipolare.Suo fratello minore: un essere privo di spina dorsale sposatosi con una gallina imbecille (non so proprio come abbia fatto) ama bere,approfittarsi della gente usandola e poi gettandola via e sparlare pesantemente alle spalle.si crede scaltro ma a malapena sa leggere e scrivere.Suo fratello minore2: clinicamente ritardato mentale(non scherzo,aveva pure il sostegno a scuola) e' un quarantasettenne con la mente di un quindicenne pertanto ama fare guai,dipende in tutto e per tutto dalla sua anziana madre e solo per una scopata ha dovuto riconoscere una figlia biologicamente non sua: le donne lo evitano come la peste,una volta ci provava con mia madre! Crede in dio,a babbo natale e pure alla befana...Fratello minore3: Sconfitto nella vita ha trovato rifugio nel lavoro nero e nell'illusione di una famiglia,convive con una donna divorziata e con le due figlie maggiorenni di lei.lui niente figli,sa mascherare con gli altri la sua infelicità. Ne volete ancora gente? XD
Lun
03
Set
2018
CONFESSIONE
QUESTA LETTERA E’ RIVOLTA A TUTTI COLORO CHE INTENDANO BENEFICIARE DELLA MIA ESPERIENZA DI VITA, IN MODO TALE DA NON RIPETERE I MIEI STESSI ERRORI
Siccome non sarei capace di esprimere a parole ciò che sento, ho deciso di farlo in forma scritta. Mi chiamo ****** e al momento di scrivere ho 21 anni e 9 mesi circa. In questo scritto non voglio raccontarvi dettagliatamente la mia vita, bensì confessare il mio stato d’animo e cercare di capire insieme a voi come sia potuto arrivare ad un livello così pietoso ed umiliante. Dico confessare perché nessuno in realtà mi ha mai conosciuto, sono sempre stato un individuo estremamente riservato e restio a mostrare i propri sentimenti, sebbene non sia affatto sicuro di averne mai avuti. Questa mia incapacità di relazionarmi con il mondo, con i miei simili e di mostrare affetto alle persone care è forse il lato peggiore del mio carattere, nonché la principale causa della mia depressione attuale. Piano piano mi sono sempre più isolato da tutto e da tutti, fino a diventare completamente indifferente a ciò che mi circonda. Non cerco più la compagnia dei miei coetanei o dei miei familiari, convinto che ormai nessuno possa più darmi il calore umano di cui avrei bisogno, ma che in fondo so di non meritare. Ero convinto di poter convivere con la solitudine, di poter indurire il mio cuore a tal punto da non provare più dolore, rabbia e amarezza, ma mi sbagliavo. Gli esseri umani non sono fatti per vivere da soli come dei reclusi o degli eremiti e se adesso soffro a causa dell’isolamento è solo perché ho allontanato tutti quelli che mi erano vicini.
Sono nato da un matrimonio senza amore, probabilmente frutto più di convenienza che di altro, da due genitori ormai quarantenni che forse non si aspettavano neanche più di avere un figlio e che si sono guardati bene dal farne un secondo. Per tutta l’infanzia non ho avvertito queste mancanze, ma durante l’adolescenza qualcosa si è rotto e col tempo ho capito come stavano realmente le cose in casa mia. Non ho mai conosciuto i miei nonni, né quello paterno né quello materno, una cosa di cui mi rammarico molto, mentre le mie nonne non mi hanno accompagnato nemmeno fino all’adolescenza. Per quanto riguarda gli altri parenti, la maggior parte vivono in un’altra regione mentre uno zio vive all’estero. Li vedo e li sento pochissimo. Ci sarebbe anche mio cugino, ma sebbene da piccoli fossimo decisamente più affiatati adesso siamo quasi due estranei.
E’ vero, mi sento estremamente solo: ho pochissimi amici e ormai non so neanche se considerarli veramente tali. Non riesco più a fidarmi di nessuno. La maggior parte delle persone che ho conosciuto dall’infanzia all’età adulta passando per l’adolescenza sono state solo fugaci comparse: a volte mi sono illuso che fossimo veramente amici, ma quasi sempre sono stato smentito dai fatti. Alcuni mi si sono addirittura rivoltati contro, la maggior parte non mi ha mai considerato. Sono stato ignorato e messo in ombra così a lungo da un numero così elevato di individui diversi che a volte mi sono sentito un fantasma, il che si addice bene alla mia attuale vita. Il rapporto con i parenti è ormai inesistente, quello con i miei genitori irrimediabilmente compromesso e non trovo nessuno che abbia veramente voglia e tempo di ascoltarmi, tanto meno di capirmi.
Dicevo dei miei genitori: purtroppo non andiamo per niente d’accordo. Loro ormai mi considerano un fannullone, un buono a nulla, un freddo calcolatore, probabilmente una specie di aberrazione. Sono fermamente convinti che io li odi entrambi, soprattutto mia madre che non mi perdona di averle intimato in un momento d’ira ed esasperazione di andarsene di casa. Ora è lei che non vede l’ora di buttare me fuori di casa. In effetti ci sono stati dei momenti in cui ho provato un forte risentimento verso di loro, ma adesso non posso far altro che ammettere di sentirmi in colpa nei loro confronti e di averli delusi profondamente. Da piccolo, nonostante il caratteraccio, promettevo bene: ero considerato un bambino intelligente e dal carattere forte, che nella vita avrebbe sicuramente fatto strada. Ahimè come si sbagliavano. La mia rovinosa caduta è cominciata a metà del secondo anno all’università. Dopo un inverno dispendioso a causa dello studio mi sono sentito stranamente prosciugato, ho iniziato a studiare sempre di meno, ad auto-escludermi dalle (poche) compagnie che frequentavo, ad evitare conoscenti e “amici”, per poi cadere nel vortice della depressione: la mia vita mi appariva vuota, priva di scopo, inutilmente flaccida e noiosa nel suo monotono incedere, ogni giorno era uguale a quello precedente e a quello immediatamente successivo…mi sentivo inutile e privo di stimoli, uno stupido essere insignificante senza sogni da realizzare e senza niente di interessante da offrire, con una vita grigia e un futuro privo di senso. Allora mi sono guardato indietro e ciò che ho visto mi ha atterrito: analizzando la mia vita a ritroso ho capito di non aver mai veramente vissuto, ma di aver passato i miei primi 20 anni dietro ai libri ad ammazzarmi di studio per sopperire alla mancanza di una vita sociale, di affetti sinceri e persino delle cotte che un qualsiasi ragazzo dovrebbe provare. Tutt’oggi non mi sono mai innamorato di una ragazza, non ho mai provato quelle sensazioni che dovrebbero accelerarmi il battito cardiaco, costringere la mia fantasia a voli pindarici e spingermi a compiere gesti al di là dei limiti imposti dalla mia indole chiusa e rigida. L’unica ragazza per cui abbia mai provato dei sentimenti (ma io stesso non saprei dirvi che genere di sentimenti) non lo ha mai saputo, non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi, nascondendomi dietro alle scuse più varie (non le interesso, non è il mio tipo, ormai è passato troppo tempo, siamo incompatibili come carattere, è superficiale…e altre barzellette tragicomiche per nascondere la mia mancanza di palle). Contemporaneamente a queste rivelazioni, mi sono trovato completamente solo: nessuno si era accorto del mio stato d’animo e nessuno ha preso sul serio le mie implicite richieste d’aiuto. Sono finito persino da uno psicoterapeuta per qualche mese, ma non è servito a un cazzo, per lo meno nel lungo termine. Sono riuscito a fatica a rialzarmi, ad andare avanti e a lasciarmi alle spalle tutta la tristezza che in poco tempo mi aveva ridotto ad un miserevole invertebrato, ma il prezzo da pagare è stato alto: sono cambiato, se possibile in peggio. Sono diventato più cinico e pessimista, mi sono incupito ulteriormente e ho perso completamente la fiducia nel prossimo, maturando l’egoistica idea di potermela e dovermela cavare da solo, facendo a meno degli altri. Questa filosofia nichilista e insieme materialista però non mi ha portato lontano, infatti, nonostante i miei voti non siano affatto bassi, riesco a dare pochissimi esami, non ho più la forza di volontà di mettermi a studiare con furore e competitività come facevo una volta, mi riprometto in continuazione di tornare lo studente brillante di un tempo ma all’atto pratico qualcosa mi blocca, mi sento svogliato e inerme, come se non avessi più obiettivi da raggiungere, un traguardo a cui mirare, o semplicemente l’ambizione di arrivare in alto. Non riesco a dare un senso alla mia vita, ho paura di ciò che mi aspetta: riuscirò a laurearmi di questo passo? Cosa succederà dopo l’università? Farò un lavoro che odierò, semplicemente per portare a casa i soldi che mi permettano di sopravvivere? Ma troverò un lavoro, o farò il parassita a spese dei miei genitori? E anche se riuscissi a sistemarmi, cosa mi aspetta? Che prospettive ho? Che senso ha la mia vita? Vivrò e morirò da solo, dimenticato da tutto e da tutti come se non fossi mai esistito? Soffocherò lentamente nel grigiore della mia ridicola esistenza? Avrò mai una famiglia? Dei figli? Una donna che mi ami per quello che sono? Ma chi sono io? Chi potrebbe mai amare un essere insignificante come me?
E così non posso che essere d’accordo con i miei genitori quando mi attaccano e mi umiliano denigrando la vita mollacciona e da mantenuto che sto conducendo, così come devo ammettere che in realtà a loro io voglio bene, anche se non gliel’ho mai detto, perché altrimenti non mi importerebbe del loro giudizio. Vorrei che ogni tanto spendessero parole di elogio nei miei confronti, che mi sostenessero di più e mi abbracciassero quando sbaglio, invece riversano su di me tutte le loro frustrazioni e le loro aspettative deluse. E non ho deluso solo loro, ma tutti coloro che credevano in me: amici come ******* e *******, che mi hanno sempre considerato una persona intelligente e colta anche se io non li ho mai aiutati come avrei dovuto e potuto; le mie maestre e professoresse di italiano di elementari, medie e superiori che mi hanno sempre stimato e apprezzato; le docenti di inglese e francese dell’università, con cui avevo un ottimo rapporto; mio zio, che mi ha sempre considerato come il nipote più giudizioso e intelligente e che si aspetta da me grandi cose; le uniche due amiche che io abbia mai avuto, ma a cui non detti mai l’importanza che meritavano per colpa della mia cecità e grettezza; e tutti coloro che ho fatto soffrire con il mio atteggiamento distaccato e a cui non ho dato l’importanza che meritavano. Chissà se ogni tanto pensano ancora a me, chissà se potranno mai perdonarmi.
In questo ultimo anno e mezzo ho cercato di sfogare la mia inquietudine dedicandomi a cinema, musica, mostre, a ciò che credevo potesse riempire la mia vuota routine, ho provato a rimettermi in carreggiata con tutta la buona volontà che possiedo ma è stato inutile, mi sento più solo che mai, sto perdendo la voglia di uscire di casa e di vedere altre persone, mi vergogno persino di espormi al giudizio altrui: che cosa potrebbe mai pensare di me chi mi vede per la prima volta, ora che sono l’ombra di me stesso, l’ombra di un uomo solo? E chi mi ha conosciuto in passato cosa penserebbe vedendo come sono appassito? Non mi va di parlare di me stesso, perché non ho niente da raccontare e ciò che potrei rivelare non mi piace per niente. Non vado fiero di ciò che sono diventato.
Saltuariamente ho anche pensato al suicidio, ma ho troppa paura di affrontare il dolore della morte e il nulla che mi attenderebbe dopo; anche se la mia vita non ha senso ho ancora la flebile speranza che qualcosa possa cambiare, che la scintilla che una volta animava i miei gelidi occhi possa tornare a bruciare, ma in fondo so che è solo un’illusione.
Se avete letto fino in fondo questa mia confessione spero che possiate imparare dai miei errori e non ripeterli: non crediate di potercela fare da soli, abbiate cura di chi vi ama, tenetevi stretti le persone che vi vogliono bene e non lasciate mai che la timidezza, la scontrosità, i pregiudizi, l’orgoglio o la paura vi impediscano di mostrare i vostri sentimenti, ma soprattutto non chiudetevi egoisticamente in voi stessi per schermarvi dalle intemperie della vita, o diventerete dei fantasmi come me.
Lun
27
Ago
2018
Non ho piĆ¹ palle di riserva
giuro che non ce la faccio più. 20 anni di esistenza rovinata a causa vostra, voi che con le vostre moine e leccate di culo vi pigliate tutti e tutto facendo passare gli altri per poveri idioti, voi che avete sempre criticato e ficcato il vostro naso di coglioni dappertutto ma che vi lamentate se gli altri si intromettono, voi che dovete sempre dire qualcosa su qualcuno....voi parenti serpenti che se avessi potuto avrei scambiato per dei conigli. oramai non ne posso più odio i miei parenti, odio la loro solo presenza, se una volta almeno andavo a trovarli adesso solo la loro vista mi dà sui nervi e mi sale l'omicidio di massa.
come vi sentireste ad avere parenti sempre impiccioni che non si vanno mai i ca*** loro neanche morti, che devono sempre criticare su qualcosa o qualcuno, che se non fai come loro passi per lo strano disadattato sociale senza cervello..ecco così vivo la mia vita. i miei nonni o come mi piace chiamarli, le mie personalissime piaghe, la fanno da padroni asssoluti; ogni tot di giorni bisogna andarli a trovare sennò si offendo, dico io se hai tanta voglia di vedermi vieni tu no? ma no! guai se le loro regali maestà vengono a farti visita e ad alzare il loro culo lardoso da quella sedia. guai se critichi qualche gesto o parola. guai se correggi la figlia e famiglia preferita. hanno sempre trattato di me*** mia madre solo perchè dalle loro parti la figlia più grande è la cattiva mentre i piccoli sono dei poverini maltrattati da tutti. per il mio compleanno mio nonno, solo perchè una volta òl'ho contraddetto, buttò per terra l'invito davanti a me..ci rimasi malissimo. litigo ogni giorno con i miei perchè sono stufa di questa situazione. mi basterebbe non vederli più per satre bene, ma no, io sono la sbagliata secondo mia madre e mio padre, quei stessi genitori che odiano andare dai miei nonni ma criticano me se li odio. opportunisti del cazzo ecco cosa sono. io almeno la faccia per dire quello che penso ce l'ho. parenti di merda che rompono smepre i coglioni ecco cosa sono compresi zii e cugini che hanno sempre avuto l'appoggio dei miei nonni solo perchè vanno ad osannarli ogni volta. io mi sono rotta di questa situazione, vorrei solo che morissero tutti in modo da poter essere finalmente felice.