Tag: confessione

Dom

15

Set

2019

Dovrei dirgli la verità?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Ho conosciuto un ragazzo in una vacanza ad inizio Settembre. La situazione era un pò particolare: vivevamo 24h su 24 insieme perchè era una sorta di scambio culturale. In questa vacanza, dopo i primi 3 giorni, io e lui abbiamo fatto sesso e dopo questo momento siamo rimasti sempre appiccicati. In questa settimana io gli stavo molto appiccicata (pensate che lui mi ha addirittura detto ti amo e da alcune sue parole avevo capito che si era fortemente innamorato), ma al contrario suo io non provavo questo forte attaccamento. Nonostante ciò gli stavo sempre appresso (perchè? beh, si è capito: mi sentivo molto sola e questo mi fa sentire terribilmente in colpa, sì, sono una merda). E io lo trattavo come se fosse il mio ragazzo insomma. Ogni volta che però entravamo in intimità e quindi stavamo per fare sesso mi prendeva un terribile senso di vuoto: come se la mia "anima" si annerisse e non trovassi nessun piacere nel fare sesso. Premessa: prima di lui mi era capitato di fare sesso con ragazzi di cui non fossi innamorata ma non era mai stato così tragico. Il problema però qui era evidente: il sesso non funzionava e questo mi metteva in seria difficoltà con lui. Io gli ho spiegato che sto uscendo da una fase di depressione e che può essere che la depressione mi stia influenzando nel modo in cui vivo la vita di tutti i giorni: e quindi che può essere che lui mi piaccia, ma che la depressione metta un velo tra me e lui. Io credo molto in questa cosa, ma a tratti no. A tratti credo invece che se lui mi fosse piaciuto veramente tanto, la depressione non sarebbe stata in grado di vincere tra me e lui. Questo però a lui non l'ho detto. Quello che a lui ho detto è che sento che questo umore depresso si mette tra me e tutti, tra me e la realtà in generale, e lui mi crede perchè dice di aver sofferto anche lui di depressione in passato e che vuole essere paziente con me.

 

Una volta finita la vacanza ognuno è tornato a casa propria. Viviamo a 40 minuti di distanza l'uno dall'altro, quindi inizialmente abbiamo deciso di continuarci a vedere, e così è stato. In tutto questo tempo però si ripresentava sempre lo stesso problema: quando facevamo sesso io stavo male. Oltre ad aver discusso della mia depressione abbiamo tirato fuori altre ipotesi. Io ripetutamente gli ho detto "A me tu piaci tantissimo (il che è vero, esteticamente è un bel ragazzo) ma evidentemente esperienze passate mi hanno troppo traumatizzato (il che è vero anche questo, perchè ho spesso fatto sesso con ragazzi di cui non ero innamorata, quindi per me il sesso non è chissà che cosa e quindi non sono entusiasta a farlo)"

Oltre ha questo abbiamo considerato l'ipotesi che io fossi lesbica. Ma sono certa quasi al 100% di non esserlo.

Ultima ipotesi: dato che prendo degli psicofarmaci (Quetiapina), lui suppone che siano gli psicofarmaci a destabilizzarmi gli ormoni.

Ora, io non so davvero se sia la mia testa malata ad ostacolarmi nel godere di un esperienza felice con lui, oppure semplicemente lui non mi piace abbastanza (il che è assurdo, perchè prima di quel terzo giorno, ovvero prima che facessimo sesso sbavavo per lui). Temo che se prendessi una decisione sulla base dei capricci della mia testa e lo "lasciassi" me ne pentirei, come mi sono pentita tante volte di aver lasciato dei ragazzi solo perchè ero certa che provavano qualcosa per me e questo mi faceva perdere l'interesse.

Supponiamo però che lui davvero non mi piaccia abbastanza (ciò che ritengo sia più vero): come glielo dico? come gli dico di avergli mentito per tutto questo tempo? e come faccio a rimanere comunque in contatto con lui? (si, perchè non voglio abbandonarlo... gli voglio comunque bene)

Insomma: come gli spiego che sono una pazza, una merda, un casino senza farmi odiare? 

Vabe, credo che riuscirò  a farmi odiare a prescindere. Ormai me ne sono fatta una ragione.

Ad ogni modo... 

Prego, fatevi sotto. 

Lun

15

Apr

2019

RAGAZZI AIUTATEMI

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

raga sono innamorato di una mia amica di classe. siamo molto amici e spesso ci sediamo accanto. il problema è che è da troppo tempo che sono innamorato di lei e sinceramente non ce la faccio piu. consigli su come fargielo capire o addirittura come dirglielo. mi togliereste davvero un peso. grazie a chi risponderà😘😪

Lun

16

Gen

2017

Mai sentita una fallita più di ora!!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

la verità, anche se non la confesso a nessuno, é che mi sento una fallita e SOPRATUTTO non so da che parte andare. Aiutatemi voi se ci capite qualcosa. Nella mia vita non ho fatto altro che studiare, studiare, studiare e basta!! Sempre sui libri, timida e impacciata, da adolescente avevo pure la gobba da quanti libri portavo e ho sofferto di mal di schiena. In italiano la prima della classe. Al liceo avevo 10 in italiano e lode del professore, orgoglioso,oltre che del talento, della mia serietà!! Senso del dovere.. Ora, sapete, mi sento tutto tranne che SERIA! Si, perché dopo una laurea in lettere conseguita a 24 anni,svariati masters,corsi di perfezionamento all 'Università, corsi on line, e abilitazione all'insegnamento( tutto con sacrifici anche della mia famiglia), non ho un lavoro,che mi serve perché non ho soldi! Peso su mio marito. Ho insegnato per 5 anni in scuole private, senza retribuzione. Vengo al dunque: mi hanno chiamato da una scuola media. Sono andata.. Alunni ingestibili, giocavano con me lì a pallone, urlavano, mi sfottevano, mi prendevano in giro. Dopo una settimana mi chiama la dirigente: la colpa era mia!! Non ero una brava docente, non spiegavo( non era vero assolutamente), dovevo dimettermi(lo ha detto lei). Non torno più a scuola. Mi chismano dopo un po' da un'altra scuola. É in montagna, chilometri di strada. Un'alunna mi chiede una cosa che non ricordavo, entro nel pallone. Non torno più. Ho deciso: non voglio insegnare, non fa per me, faccio altro, devo pur vivere. Mio marito non mi può mantenere per sempre.. Risparmio su tutto. Non compro nulla. Sono amareggiata. Sempre depressa, anche se cerco di pensare alla mia famiglia, a ciò che ho di buono, ma é difgicile, tanto difficile. Ho fallito! Mi vergogno con TUTTI. Con parenti, amici, genitori.. perché sono una fallita. E soprattutto nei confronti di me stessa. Che dovrei fare? E poi, é capitato anche che una mia cognata strònza umiliasse la mia intelligenza.. Sarà pur vero? Ma dico: voi siete tutti perfetti in questo mondo?? 

Ven

16

Dic

2016

Ho tradito e ho confessato

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ciao a tutti sono una ragazza di 19 anni, mi sono iscritta questa notte perchè ho bisogno di sfogarmi con qualcuno che non sia il mio migliore amico che già sa tutto... lunedì ho confessato alla persona con qui mi ci stavo frequentando da ormai mesi di essermi baciata con un altro ragazzo... ora cercherò di spiegarvi la mia situazione. Tutto ebbe inizio quest' esate, ho conosciuto un ragazzo di 22 anni fidanzato che però aveva voglia di conoscermi... siamo usciti tre volte e alla 3 volta siamo andati a letto insieme e io ho provato un sentimento che non sentivo da anni... la storia è andata avanti per altre due volte poi abbiamo deciso di far basta dato che lui era fidanzato io gli dissi di prendere una decisione e lui scelse la ragazza. rimanemmo in contatto dopo mesi è successo di nuovo ma non ho sentito più quell'emozione cosi decisi di lasciar perdere di nuovo. lui dopo un anno di relazione ha lasciato la ragazza perchè capiva che la stava prendendo solo in giro... nel fra tempo che noi due eravamo solo amici, un po speciale come amicizia dopo quello successo ma pensavo fosse la cosa migliore non perdere una persona che mi faceva star bene io mi sono iniziata a frequentare con un altro ragazzo che conoscevo da tempo ma vedevo solo come un amico ma lui voleva altro da me così dopo mesi e mesi che insisteva mi sono detta vabe proviamo a frequentarci e vedere se scatta qualcosa... però nel fra tempo ogni tanto pensavo a come poteva essere una relazione con l'altra persona... con il passare del tempo avevo dubbi su entrambi perchè il ragazzo di 22 anni quell'estate mi aveva fatto provare un sentimento forte e ora però non capivo il perchè non avevo più provato tutto ciò, dall'altra parte il ragazzo con cui mi stavo frequentando era titubante faceva un passo avanti e uno in dietro stavamo insieme e stavamo entrambi benissimo ma il giorno dopo mai un messaggio orlte al buon giorno e alla buona notte... lunedi io mi sono rivista con il 22 enne e mi ci sono baciata, lui mi disse che voleva avere una storia con me e che sarebbe stato tutto diverso dalle altre volte, alla sera mi dovevo vedere con l'altro ragazzo, ci siamo visti e io ho confessato tutto. all'inizio mi sentivo meglio come se mi ero tolta un peso ma poco dopo mi sono sentita una merda. non ho dormito tutta la notte e ho pensato a tutto quello che questo ragazzo aveva fatto per me, piccole cose ma che per lui valevano tanto dato che si era messo in gioco con me dopo anni di solitudine. ogni giorno che passa ripenso alle giornate passate insieme a tutti i piccoli momenti e ci sto sempre più male... in questi giorni l'altro ragazzo mi ha chiesto di uscire di vedermi ma io lo ho mandato a quel paese, a dir la verità non mi è mancato e non mi manca. questo sbaglio mi ha fatto capire quanto veramente sia importante il ragazzo con cui mi frequentavo, ne ho parlato con lui ma lui giustamente mi dici che l'ho tradito. illuso e preso solo in giro perchè facevo il doppio gioco e visto che le cose con l'altro non sono andare bene sono tornata da lui. gli ho provato a spiegare che le cose sarebbero anche andare con l'altro se io mi sarei comportata diversamente ma lui non ne vuole sapere. gli ho anche detto che farò di tutto pur di riacquistare un minimo della sua fiducia, gli scrivo spesso ma non lo voglio assillare anchhe perchè poi non mi risponderebbe pù... già a volte non mi risponde.. io ora mi sento male, ho voglia di vederlo anche solo per un abbraccio, voglio fargli capire che per me lui è importante che ho fatto una cavolata, che mi sono pentita subito e cosa che ho anche detto a lui mentre baciavo l'altro ragazzo io pensavo a lui e che nonostante potevo benissimo andare oltre non l'ho fatto. ora non so come comportarmi ho deluso una persona che veramente teneva a me che nonostante aveva dei blocchi per me a cercato di superarli e io come lo ho ripagato? tradendolo... spero in vostri consigli e opinioni :(

Gio

24

Mar

2016

Dovrei farlo, lo so

Sfogo di Avatar di GioforchiaGioforchia | Categoria: Altro

Secondo la mia psicologa dovrei dire ai miei che sono autolesionista. Perchè dovrei? Non se ne sono mai accorti, non capirebbero. Non hanno mai capito. Se sono arrivata a questo punto è soprattutto grazie a loro, quindi non vedo proprio la necessità di farmi vedere così vulnerabile..con una madre che crede che i ragazzi facciano queste cose solo perchè sono "degli stupidi viziati e irriconoscenti; i genitori non sbagliano mai" e un padre che boh, non so cosa potrebbe pensare.

Mi immagino già la scena: lite furiosa, lacrime, mutismo, io che consolo mia madre perchè "no, dai..non sei una cattiva madre" (mentendo) e poi il nulla più assoluto. Non se ne parlerà più, come se non fosse mai successo niente.

Ah, no..mia mamma sarà più che felice di usare questa cosa per ferirmi ulteriormente al prossimo litigio. 

Mar

01

Dic

2015

Mi manca mia moglie

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Lei è lontana e mi manca molto anche sessualmente.

Voglio sfogarmi, non l'ho mai fatto e per ora non posso farlo con lei.

La desidero e la immagino (tra ricordo e immaginazione) mentre succhia il mio cazzo o mi chiede di spaccarle la figa, mentre la chiamo troia e poi la prendo analmente, facendola godere come una cagnetta. Voglio ricoprirle il viso di sperma.

Ti amo J. Il tuo L. 

Ven

03

Apr

2015

Come si vive?

Sfogo di Avatar di RorschachRorschach | Categoria: Accidia

"Forse l'ultima occasione che ho di essere me stesso..."?  Non lo so, lo scrivo qui perchè non so dove altro.
Magari poi tutta questa roba la inserirò nel mio libro delle memorie.Ho bisogno di esprimermi liberamente, di spurgare un po' di dolore.Una confessione? quasi, ma non mi sento in colpa.Un miscuglio di ricordi, pensieri, canzoni.


Quello che scrive non sono io, chi scrive è una ameba che gli è capitato in eredità un casino di pensieri, tanti ricordi, immagini, dolori, paure; che cerca di districarcisi per tirare fuori qualche parola, qualche emozione, un futuro; tanta roba la sta buttando.Sono l'eco di una persona che non esiste più, in realtà non è mai esistita, si è spenta prima di svilupparsi, prima di crescere e sapere chi è.


"Va a buttare via quella bicicletta se no lo faccio!"


Sono un profondo sostenitore del "Questa vita fa tutto da sè..." La vita mi sembra tutta campata per aria, la realtà poi non mi sembra più tangibile di un sogno sfuocato senza inizio e fine.Vado in paranoia e mi sembra tutto finto: penso che le persone siano robot, le case sfondi cinematografici, la natura un artifizio, i sentimenti e i pensieri un espediente per la trama; e che tutto sia li per me, per studiarmi e vedere come mi comporto, questa senzasione alla -the truman show- mi accompagna da prima del film.Poi penso che non sono così importante da essere il protagonista di uno show così impegnativo,quindi è poco plausibile; ma considerate la soddisfazione di prendere in giro proprio a me?Basta poco e tutte le sicurezze crollano, cedono i punti di riferimento, ci si sente spaesati, vertigini e non si riconosce più la realtà.


"Guardate lui, cioè dai, sembra una gallinaccia smorta!"


Sempre a domandarmi il perchè di tutto, sempre lì a cercare di capire, per darmi una punto di riferimento, una dimensione, non riuscire  a fregarmene e vivere e basta, per non farmi trovare impreparato dal destino, ne dagli altri.Pensieri come se piovesse che non si possono acchiappare tutti, quasi tutti li dimentico, quanti sprechi. Riuscissi a dormire poi; già che non sono mai stato un dormiglione, ma tra pensieri, ricordi, sogni, gente che russa, serrande, gente che tossisce, ecc... , è tutto un dormiveglia e continui risvegli; nemmeno starmene in pace per una nottata.Sono un genio inespresso o uno stupido megalomane? Questi caleindoscopi di ragionamenti fanno a botte con le mitragliate di emozioni.Perchè sono così testardo e allo stesso tempo così mutevole? Non riesco mai a stare fermo su un pensiero, su una azione; cerco sempre un'alternativa, una versione più affidabile del ragionamento, una verita sempre più assoluta e inataccabile.Anche il mio psicoterapeuta non sa più come prendermi.
Mi sono spesso considerato un ragazzo con la mente da maschio ma l'emotività di una donna; se lo dicessi in giro verrei preso per gay (non che mi sentirei offeso, ma non lo sono); quindi mi sono sentito spesso a metà (o per meglio dire "di traverso") e di conseguenza mai capito ne da una parte ne dall'altra.Cioè, uno non può emozionarsi ascoltando le canzoni adolescenziali e intanto accorgersi di essere un 30enne (e più) che deve imparare a fare l'uomo (in questo caso il mi corpo non mi aiuta).Di conseguenza risulto un maschio decisamente atipico.


"Sono talemente stanca che andrei a sbattere!"


Guardo le persone, vecchi sull'autobus, studenti fuori dalle scuole, e immagino i loro pensieri, quasi entrassi nella loro testa; penso alla loro vita, se sono felici o no, penso se sarebbero dei buoni amici per me, buoni genitori o fratelli, ragazze/donne con cui potrei essere felice insieme.Mancanza d'affetto? Sicuramente, ma non può essere solo questo.Voglio essere importante, voglio essere unico e venir ricordato come unico; ovviamente non per tutti e allo stesso modo (perchè di tanta gente non me ne importa nulla e non vorrei crearci un legame).Voglio sentirmi ed essere speciale, speciale per sempre; così da poter rimanere negli altri.


"E invece le donne ti uccidono e con le amiche vanno a ridere di te..!" Essere nei pensieri e nei ricordi di chi voglio molto bene (e ovviamente lei essere nei miei pensieri e ricordi) per me è tutto, è lì che può maturare l'amore; il sesso dura il tempo che dura, il pensiero no, quello può esserlo infinito, il pensiero non necessità di vicinanza fisica.Il fare l'amore, viene dopo, è un qualcosa in più, il legare il proprio corpo ai pensieri; i pensieri e corpo mio ai pensieri e corpo tuo, tutto esaltato dall'emozione; ma finisce, non rimane, il pensiero invece è infinito.Il sesso e basta non l'ho mai capito; dare e prendere il corpo senza interessarsi dell'anima della persona; anche se, a dirla sinceramente, non so se questo mia modo di intenderlo è più una causa o un effetto dei rifiuti e della conseguente castita che ho attraversato.Se non si riesce o non si può, poi passa la fame e anche le voglie.Ma a quanto pare la promisuità è cosa scontata, ma come al solito per me è tutto diverso, tutto molto bello devo dire!


"Qui lo sapevano tutti, dai, qui siamo tra amici!"
"No! Lui no!"


"In questo splendido universo cerco la luce che non ho..." Vivo nello stesso mondo vostro, ho fatto le stesse vostre scuole, ho frequentato gli stessi vostri posti,  e allora perche per me è stato tutto così diverso?    Ci sono come voi,  però per me è diverso,  come se io fossi sempre l'eccezione, se io fossi lì ma in realtà altrove.Tutte le esperienze che non ho vissuto, cosa dovevo fare? Cosa dovevo chiedere per diventare amico di qualcuno? Il ragazzo di qualcuno?  Come mi dovevo comportare per farmi accettare? Per farmi amare? perchè tutto quello che ho fatto non è servito? Dove le trovavo le possibilità?  perchè nessuno mi ha chiesto/offerto cosa io volessi? perchè non darmi la possibilità di scegliere uno sport? O imparare uno strumento o un hobby? Come si chiedono tutte queste cose? come le hanno ottenute gli altri?E veramente gli amici ti sostengono? Ti fanno le sorprese (positive)? Ci tengono a te e alla tua felicità? Veramente si fanno esperienze insieme?Mi è sempre sembrato di voler più bene degli altri; come se avessi livelli più alti, come se fossi disponibile a sacrificare la mia di felicità per l'altro.Gli altri mi sono rimasti nei ricordi e nelle emozioni più di me nelle loro.Dentro ho tanti vuoti; molto di ciò che ha a che fare con le persone o dei vuoti.  

Sono diverso? Anomalo? particolare? originale? Da cosa è dovuto tutto? Condizionamento? Genetica del mio cervello? Caso? 

Sono stanco di sentirmi diverso, di avere meno vissuto degli altri, stanco di doverlo spiegare agli altri; stanco dell'invidia che mi fa isolare dagli altri per evitare di vedere quello che non ho non avrò e non ho avuto.Avessi avuto un po' più di godimenti bella vita, magari non sentirei tutto così pesante e inutile. Non tutti..non tutti... è questo che vorrei che le persone capissero; non tutti hanno avuto le stesse cose, gli stessi percorsi, stesse tappe della vita; non lasciate scontate certe cose quando vi approcciate agli altri, partite da un foglio bianco, non cercate di disegnare quello che vi raccontano sul foglio della vostra vita, perchè esistono persone diverse da voi.Ho mai avuto un sogno? Non credo. Forse delle volontà di diventare. Da piccolo avrei voluto fare lo scienziato, forse per la mia curiosità e voglia di capire.... mi sono dovuto accontentare di guardare i documentari e leggere vecchie enciclopedie.Crescendo mi sarebbe piaciuto diventare un cantante: scrivere i miei pensieri e poterli gridare agli altri sarebbe stato bello per me che fin da piccolo nessuno aveva mai pazienza di ascoltarmi... ma già solo parlando la gente mi derideva.Forse dovrei fare come il kiwi!


"Dimmi cosa c'hai'????"


"Uomini in balia di un dio della disallegria.." Sto male, la gente dice che devo stare meglio; mi impegno a stare meglio e sta gente poi rompe dicendo che sto facendo la pacchia e che devo darmi da fare; a sto punto non faccio niente così evito sia lo sforzo che le critiche.Non è paura dei cambiamenti, è paura di non avere abbastanza energie per affrotnare tutto, ma si è costretti, e la costinzione mi fa paura so che ad ogni passo che farò ne dovrò fare un altro, che mi porterà a doverne fare altri, e altri; l'impegno sarà certo ma il guadagno no.


"Ma quando sono solo con questo naso al piede.."  Perchè? Perchè questa maledetta angoscia che sento per il non poter essere nella vita di chi vorrei, vorrei essere stato semrpe con te, ecco perchè poi mi sale il magone nel conoscee il tuo di passato, io non c'ero; non riesco a spiegartelo, e sembro solo geloso.
A te che voglio un mondo di bene non so mai cosa dire, non so mai come spiegarmi; vorrei darti tutto me stesso per proteggerti da me. più ti voglio bene e più sto male; più penso che me ne vuoi te e più non voglio farti soffrire.Mi perdo nella tua foto al carnevale, il tuo sguardo che guarda altrove, i coriandoli sui capelli, quella tua felpa credo morbida e la brosetta che conosco, e il sole che ti illumina come una mano che sclada il tuo viso, e sono geloso anche di lui.I nostri nomi agganciati, la torta dei 2 mesi, ogni volta che ti penso mi viene da mandare dei baci.Quando non ti ho qui con me sento il cuore che mi risale in gola, che se ne sta sospeso dove non vorrebbe.Ci sei te nella mia vita, sono felice di stare con te; vorrei fosse tutto più facile per noi.
Per questo avrei voluto conoscerti prima, vorrei che tu facessi parte anche del mio passato, abbiamo il futuro lo so..te che hai il mio cuoricino....


"Quante volte io dovrò morire per sentirmi ancora vivo?..." Ormai è questa la mia procedura, il loop che sono costretto a perpetuare periodicamente per sembrare ancora vivo.Tante emozioni soppresse che non posso manifestare; sempre a trattenermi fin da piccolo, mai riuscire a prendere fiato, a ricaricarmi.Nonostante tutto sono quasi sempre stato un tipo divertente, interessante, disponibile; mangio mi lavo mi vesto; ma non basta.


"Ora basta io sto male non è giusto.."  La tristezza e il dolore sono inutli lo so, ma solo lì mi ci ritrovoSto combattendo con me stesso per vivere nella realtà con la realtà, perchè me stesso non lo vorrebbe.Sento sempre più la necessità di chiudere, di finire, di arraffare le ultime cose che servono per me e Come quando di notte si ritorna stanchi e assonnati a casa, e sentendo che si sta per cedere si cerca di fare il necessario: schiavare la porta, entrare, richiuderla, andare in bagno, ci si strascina ad occhi semichiusi, mettersi il pigiama, e poi finalmente spegnersi sotto le coperte senza dover più pensare a niente.Ecco mi sento così, con le energie limitate, di essere lì lì per non farcela, di stare facendo più di quello che riesco a fare, di non potermi esporre troppo causa grossissimi guai; sempre nell'attesa di una pace che però non arriva.


Quelli che non accettano la vita (molti lo diventano) trovano tutto pesante: le persone che ci vorrebbero aiutare(e sbagliano); gli impegni, le scadenze, i soldi, i pensieri delle altre persone, le malattie, i sentimenti; imprevisti..ecc...Tanta roba.Non è negatività, anzi, questo è già il risultato dell'impegno.


"L'universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è..." Com'è che si vive? con che pensiero si superano le giornate? Voi direte che si impara a vivere vivendo; direte che ognuno trova la propria dimensione per vivere.Invece io voglio proprio sapere qual'è il bersaglio per vivere, a cosa e come si deve puntare; cosa ci si deve dire; perchè nella vagonate di pensieri che ho non trovo più qualcosa di valido.Come si accetta di esistere e allo stesso tempo di vivere?Chi me lo può dire?


Nonostante tutto riesco ancora ad agguantare bellissime sensazioni; nonostante tutto c'è lei!


Quante cose avrei voluto aggiungere, quante me ne sono dimenticato; è tutto incasinato come sempre.Basta, mi sono stancato di scrivere, stanotte ho dormito malissimo e devo aspettare stasera per potermi sdraiare nel letto e aspettare di non dormire.

Mer

08

Ott

2008

mi fa sentire viva..

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

confesso che anche se sto col mio ragazzo da tre anni scambio occhiate infuocate con un ragazzo: ci siamo trovati su facebook e chattiamo in segreto.

Il mio ragazzo non ne sa nulla: gli sguardi e le parole con l'altro mi fanno sentire viva e andare il cuore a mille, però amo il mio ragazzo: con questa cosa ho imparato che è facile criticare chi sbaglia ma vivere le cose è ben diverso..