Tag: capodanno

Mar

24

Apr

2018

Un caldo abbraccio

Sfogo di Avatar di BellaciBellaci | Categoria: Altro

Notte tra il 31 dicembre 2017 e il 1 gennaio 2018.

Tutto è iniziato qui, in questa notte.


Lo sapevo, lo immaginavo, me lo sentivo… il mio sesto senso per queste cose non ha mai fallito.

Sapevo che sarebbe finita, non avrei immaginato così presto, ma lo sapevo.

Ne ho avuto la conferma in un tuo messaggio, da un tuo “Buongiorno”. Non era più lo stesso, era diverso, freddo, senza pensiero, una risposta di cortesia.

Sapevo che sarebbe finita, che avremmo mandato tutto a puttane per la nostra troppa razionalità, per la nostra poca voglia di continuare per evitare di fare del male all’altro. Ci siamo dedicati poco tempo.

Non ce lo siamo concesso, siamo stati stupidi, ingenui, concreti, sapevamo fin dall’inizio che non avrebbe funzionato, eppure ci siamo buttati a capofitto, dal primo giorno, dal primo incontro, dal primo saluto sulla guancia (slancio da parte mia inimmaginabile, timida come sono, eppure…)

 

Abbiamo sbagliato nell’esserci fatti coinvolgere da fatti esterni, che riguardavano noi, ma che non erano veri. Erano tutte dicerie, eppure è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.


Quella sera sei uscito con il tuo coinquilino, fregandotene del fatto che non ci vedessimo da una settimana, e l’unico paio d’ore che avevi a disposizione lo sei andato a spendere con il tuo amico, senza pensare a me, al fatto che non vedessi l’ora di vederti, di abbracciarti e dirti tutte quelle cose che non ero riuscita a dirti quando me l’hai chieste, per paura, per paura di essere presa in giro un’altra volta da una persona nella quale avevo riposto una fiducia che non è da me, per paura di prendere un’altra inculata, per paura di perdere la persona con la quale pensavo di costruire insieme qualcosa, non subito, abbiamo appena 20 anni, dovevamo prima raggiungere i nostri obiettivi, poi si sarebbe pensato ad ufficializzare la cosa, era tutto officioso, ma non ho pensato che il tuo officioso potesse essere così blando, non pensavo che il tuo “frequentarsi” fosse così superficiale.


Non abbiamo mai definito cosa fossimo, perché tu mi hai chiesto di iniziare a “frequentarci”, iniziare a conoscerci, poi avremmo definito…

Ero d’accordo con te, nemmeno io volevo essere così tanto legata ad una persona, avevamo bisogno dei nostri spazi e delle nostre libertà. Non ti ho mai obbligato a vederci, quando potevamo, quando non eri troppo stanco, ci vedevamo, non ti ho mai tarpato le ali per i tuoi corsi, anzi, ti ho incoraggiato, spinto anche a farne degli altri, ti ho consigliato quando mi chiedevi cosa fare, se accettare questo o quello, sono stata bene con te. Stavo bene con te.


Poi quella sera, quella maledetta sera, quando ti ho chiesto di andarci a fare una passeggiata, non avrei mai voluto che andasse a finire così, ma è successo.

L’ho capito da come camminavi, testa bassa, mani in tasca, con la tuta.

Non sei mai uscito in tuta.

L’ho capito da come sei salito nella mia macchina, mi hai dato le spalle nel sederti, quando in realtà la prima cosa che facevi era sporgerti vero di me per darmi uno di quei tuoi baci.

L’ho capito dal tuo profumo, non ti eri messo il profumo che io adoravo, il profumo che faceva parte di te, no, non eri te, non eri più la persona che avevo conosciuto il primo dell’anno.

No.


Quella sera, sei salito in macchina, hai bocciato tutte le mie idee e ci siamo andati a sedere in un bar, per parlare.

Hai iniziato dicendomi quella stronzata sul sentirsi tutti i giorni, sull’inviarsi il buongiorno e la buonanotte ogni mattina e ogni sera, mi hai detto che era troppo da fidanzati, che noi non lo eravamo.

Ti ho risposto che per me quel sentirsi tutti i giorni non era da fidanzati, era un sapere come stava la persona con la quale mi stavo frequentando, era un conoscere, era un modo per conoscere te.

Non hai avuto il coraggio di replicare, non ne sei stato in grado, tu, che riesci sempre a rispondere, sei stato in silenzio, non mi hai risposto, mi hai solo guardata, come per dire che non ti saresti mai aspettato una tale risposta da me.


Ci siamo presi i nostri infusi caldi, io un “caldo abbraccio”, un modo carino per dirti che in quel momento ne avevo bisogno, e tu lo hai capito, mi hai guardata con quel tuo sguardo che sa, che non perde un attimo, che analizza. Hai capito, ma non hai agito.


Abbiamo parlato, abbiamo parlato della situazione. Tu hai sempre pensato che io non avessi capito i termini di condizione, e invece io li avevo ben presenti.

Mi hai accusata di non dirti le cose, di non essere diretta e di non arrivare mai al sodo. Hai fatto ricadere la colpa su di me, quando sei stato tu ad allontanarmi sempre di più, da quando la nostra amica si è messa in mezzo. Non le ho mai creduto, MAI, te l’ho detto, ti ho sempre dato una fiducia incotrollata nonostante tutte le mie insicurezze, ma tu non hai fatto altro che diminuirle piano piano fino ad arrivare a questo punto.


Mi hai detto di non dirti le cose così come le pensassi.

Tu hai mai pensato che magari cercassi un modo per evitare di ferirti?

Non hai pensato che magari era un modo per evitare di farti stare male, perché a te ci tenevo?

Ci hai mai pensato che forse il mio essere così tranquilla era un evitare di farti del male, dopo tutto ciò che avevi passato?

Hai mai pensato che capissi veramente che cosa avessi passato, nonostante sia entrata nella tua vita all’improvviso e solo per 4 mesi?

Hai mai pensato che ti capissi veramente pur avendo avuto esperienze diverse dalle tue, ma con risultati e stati d’animo simili?


Mi hai detto di non essere stata diretta, di non averti detto veramente ciò che pensassi.

Tu non hai capito che quando ero con te, io non pensavo a nulla, stavo bene, mi stavo godendo il momento, stavo imprimendo il nostro essere abbracciati sul letto nella mente, vicini, i nostri cuori che battevano, nel silenzio di quelle sere lo sentivo, batteva forte.

Poi ad un certo punto tutto è finito, tutto si è affievolito.


Perchè? Perchè non hai fatto in modo di evitare questa situazione, perché non hai cercato di abbattere di più i miei muri, perché non ti sei reso conto che mi stavo richiudendo in me stessa?


Perchè non hai capito che avevo bisogno di te quando è successo il fattaccio e hai preferito vederti un film con il tuo coinquilino? Mi hai risposto che avrei dovuto dirti che avevo bisogno di te.

No, non te l’avrei dovuto dire io, non eravamo fidanzati.

Se ci tenevi veramente avresti dovuto capirlo, dal mio “sono in crisi, ho tanti pensieri per la testa, ci vediamo stasera?”


Però ti devo ringraziare.

Dopotutto, se non ti avessi incontrato, non sarei mai riuscita a comprendere me stessa fino in fondo, non sarei mai riuscita a capire quanto io sia forte. Quanto sia stata coraggiosa. Quanto sia matura.


Senza di te non sarei mai cresciuta così tanto.


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Mer

03

Gen

2018

Ho fatto una cosa da pazzi e devo dirlo a qualcuno

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti,

sono una ragazza di quasi 19 anni, ho fatto una pazzia degna di essere detta a qualcuno ma se  lo facessi e la raccontassi a chi mi conosce sarei presa per una stupida ! La notte di capodanno dopo essere tornata a casa da una festa ho deciso di fare un giro per il mio paese minuscolo. Sono uscita di soppiatto con la testa che girava per via di quello che avevo bevuto, ho preso un pacchetto di sigarette presso un distrubutore (cosa che non ho mai fatto, non fumo) e mi sono messa a camminare. Ho raggiunto la casa di un ragazzo che detesto per quello che mi ha fatto passare, mi sono seduta sotto casa sua a ho fumato 4 sigarette! Ho pianto come una disgraziata mentre mi incamminavo verso quella casa, ho letto il nome sul campanello  ed essendo aperta sono entrata, ho pianto tutto il tempo sotto la pioggia nel suo giardino, ho guardato la strada che fa la mattina per uscire, ho fumato ancora a ho esplorato il garage. Poi, resami conto che ero ubriaca alle 3 e mezza di notte la mattina del primo giorno dell'anno, sono andata via disperata anche se speravo che da un momento all'altro uscisse da quella casa. Sono tornata  a

casa stanca, con la testa che girava ancora a bagnata. Lo odio, lo odio quello stronzo che mi ha fatto tanto soffrire. Il suo ricorso mi perseguita ancora dopo un anno e non riesco a liberarmene..spero di riuscirci il prima possibile 

Grazie per l'ascolto:) 

Ven

29

Dic

2017

Sono una persona orribile...?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

È sempre la stessa storia da anni e adesso, devo essere sincera, la cosa inizia a pesarmi e ad angosciarmi seriamente. Mia sorella è sempre stata una persona molto sola, e questo non perché sia una brutta ragazza o chissà cosa, ma per via del suo carattere estremamente introverso. Ha problemi a socializzare, da sempre, non ha mai avuto un ragazzo e nemmeno un lavoro (questa cosa ai nostri giorni è molto comune fra ragazzi di 20-30 anni, ma la verità è che lei non se l'è mai cercato, non ha intraprendenza), quindi neanche dei colleghi con cui legare fuori dall'ufficio. Ha degli enormi problemi psicologici che si porta dietro dall'adolescenza e che non ha mai voluto curare (autostima, paure, insicurezze, ecc...), nonostante in famiglia le sia stato offerto tutto l'aiuto possibile (anche troppo, forse). Io e il mio ragazzo viviamo in un'altra città, ma quando torniamo (e torniamo spesso) lei sta sempre con noi. Ce la portiamo in pizzeria, al cinema, a passeggio, nelle gite fuori-porta, ovunque! Un po' perché è lei che si autoinvita e noi così non possiamo a dirle di no (si fa trovare già pronta ad aspettarci davanti al portone, dando sempre per scontata la sua presenza quando usciamo), un po' sono i miei che ci pregano di portarla con noi per farla uscire. L'ho fatto per anni, di cuore, fiduciosa che la cosa potesse aiutarla, ma così non è stato. Adesso mi pesa. Mi sento un fardello addosso, non so se riuscite a comprendermi. Quando si avvicinano le feste comandate è un'ansia senza fine...sono già 2 giorni che mi chiede cosa pensiamo di fare a capodanno, ha già proposto pure un programma (l'intraprendenza ce l'ha solo con noi, su queste cose). Sono tanto orribile se vi dico che vorrei tanto che lei si facesse una vita sua, che si trovasse un ragazzo, e che lo stare insieme non fosse dettato da disperazione o dovere ma da una libera scelta di entrambe le parti? Il mio ragazzo ha un cuore d'oro e anche lui è dispiaciuto per lei, ma come me, anche lui vorrebbe che le cose fossero diverse. Non so più che fare!

Gio

03

Mar

2016

3 mesi

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Che non faccio sesso, sto iniziando ad avere le allucinazioni

e dicevano per tutto l'anno.

Tags: capodanno

Lun

22

Dic

2014

voglia di vivere

Sfogo di Avatar di bimbadolcebimbadolce | Categoria: Altro

non mi è mai mancata. Adoro divertirmi, ballare, ridere e scherzare. Odio la routine, le persone noiose e monotone. Ed ecco che si avvicina il capodanno, e la mia personalità dovrà eclissarsi e lasciare spazio a tutta la tristezza che mi aspetterà. Solo a pensarci mi manca l'aria, le lacrime mi scendono sul volto. Il capodanno per i giovani è sinonimo di divertimento, di stare bene, di felicità. Per tutti i giovani tranne me. Ogni anno ho l'angoscia quando qualcuno mi chiede: cosa fai per capodanno? Vorrei rispondere che sarò felice perchè so già che passerò una serata fantastica. Invece sarà la serata più merdosa del 2014. Probabilmente dovrò stare a casa tutta la sera con gli amici del mio ragazzo. Persone con le quali non sono a mio agio per vari motivi che più volte ho detto. Sarò triste, non parlerò mai, starò in disparte e non mangerò niente. Oh come vorrei divertirmi! Andare ad una festa, o anche in montagna, ballare allo scoccare della mezzanotte, fare il brindisi e pensare "sono felice" o andare a vedere i fuochi che mi piacciono tanto. Invece no, sono destinata ad essere infelice se penso che ogni anno a capodanno dovrò passarlo così. Ma chi me lo fa fare? Me lo ha forse prescritto il medico? Non auguro a nessuno di passare una lunga serata ad annoiarsi in disparte con persone/sconosciuti che neanche ti calcolano mentre sai che il resto del mondo è fuori che si diverte. Poi per carità può essere che io non sia l'unica, ma almeno spero che coloro che passeranno il capodanno così siano felici perchè stanno facendo ciò che sentono di fare. Io no. Io vorrei tanto sentirmi dirmi: Amore dato che purtroppo ci vediamo pochissimo/niente, scappiamo in qualche posto io e te? Io ti amo stiamo insieme, voglio vederti felice e vedere il tuo sorriso. Sogno di essere bellissimi con i nostri vestiti eleganti, di fare una bella cena in un posto raffinato, di brindare insieme, di ballare e vedere i meravigliosi fuochi d'artificio riflessi nel lago..come sono triste. Scusate per questo sfogo idiota e mieloso ma davvero il mio cuore sta scoppiando.

Mer

04

Dic

2013

odio il capodanno

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Niente d aggiungere il natale è bello ma queste cazzo di feste vengono solo a rompere i coglioni

Tags: capodanno

Ven

29

Ott

2010

Giorni di festa

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Odio i giorni di festa, tanto in queste occasioni tutti i miei "amici" hanno sempre qualcosa di meglio da fare con altri e io rimango sola a casa a rompermi!

Invidio tutti quelli che festeggiano con le loro "comitive" idiote, che sanno sempre dove trascorrere il Capodanno e il Ferragosto e che per Halloween sanno come divertirsi! C'è il riposo, c'è lo svago per loro, per me è sempre la solita monotonia...

Mer

02

Gen

2008

tradimento

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

La notte di capodanno ho dormito in mezzo a mia moglie ed alla nostra migliore amica nonchè testimone di nozze. Mentre mia moglie dormiva con i tappi ho fatto del petting con la nostra amica. E' andato tutto magnificamente e in silenzio. Avevamo fatto già dello splendido sesso il mese scorso.

Dovrei sentirmi in colpa, ma lo rifarei mille e più volte.