Tag: libro
Gio
15
Ago
2019
Non so scrivere. Mi odio.
Voglio tanto scrivere qualcosa, ma dopo un po' perdo la via, le parole mi annoiano, rileggo, cancello, mi blocco e a questo punto l'ispirazione è andata a farsi fo**ere da tempo. Sarà la facile noia o la poca costanza... ma il risultato è sempre lo stesso: pagina bianca, nuovo progetto, fine prematura. Odio questo lato di me stessa, quello che non porta mai a termine nulla!
Mi sembra di essere una bandiera al vento, senza direzione, volta solo agli animi del momento. E odio ancor di più il fatto di esserne consapevole e non riuscire a fare niente per togliermi 'sto vizio.
Che stizza.
Mar
17
Lug
2018
La mia vita
È una fredda giornata d'inverno. Piove. Le strade sono deserte, i vetri bagnati, le macchine sfrecciano sull'asfalto, le gocce cadono una dietro l'altra incessanti e lì, seduta su un gradino del vecchio magazzino della città una ragazza. Con le cuffiette nelle orecchie, cappuccio che le copre la fronte, un felpone grigio che le sta grande ed una treccia rossa che le spunta dal cappuccio. Si, quella ragazza sono io. Mi piace guardare il mondo e starmene in disparte. Forse perché sono abituata a stare da sola. Fin da quando ero piccola sono stata sola a casa. Mio fratello Riccardo è più grande di me, di 6 anni e 3 mesi, e di conseguenza è sempre dai suoi amici. I miei genitori lavoravano. Perché ho usato il passato? Sono morti.Quando avevo solo 8 anni, eppure ricordo l'incidente come se fosse successo ieri. Avevo i rientri alla scuola elementare, i miei genitori erano venuti a prendermi con l'aiuto nuova. Una bmw nera, lucente, di un nero talmente vivo da bruciare gli occhi.Era il 4 marzo, stranamente anche mio fratello era venuto a prendermi con loro. Erano contentissima di vedermi ed io di vedere loro. Ero andata incontro a mio padre saltandogli in braccio. Faceva il militare, era appena tornato dopo una dolorosa e combattuta guerra. Aveva molte ferite.Salimmo in macchina e mia madre iniziò a chiedere a me e a mio fratello come era andata la giornata. Ad un tratto, all'incrocio, non capivo cosa succedeva, delle macchine erano ferme, all'improvviso un grande camion sbucò dal nulla. Da dove veniva non si sa, ma ci prese in pieno, mio padre era alla guida picchiò la testa sul volta e morì sul colpo. Mia madre morì d'infarto. Io e mio fratello eravamo feriti gravi, non sapevo cosa fosse successo. Vidi delle luci che lampeggiavano e mio fratello col sangue alla testa. Ci arrivarono in un'ambulanza, persi i sensi. Mi risvegliai il giorno dopo in ospedale, sola.Stavo bene, ero viva. Un miracolo, pensai.Invece no, mio fratello aveva fatto da scudo ai vetri andato in frantumi impedendomi anche solo ferite superficiali. Avevo delle botte nere ed un gran bisogno di sapere ciò che era successo, sapere dov'erano mamma e papà.Avevo domande che mi rimbalzavano da una parte all'altra della testa, poi ad un tratto, entrò mio fratello nella stanza, aveva una gamba ingessata e dei tagli sul viso. I suoi occhi, ricordo ancora il vuoto dei suoi occhi. Buio. Non ricordo altro. In questi anni io e mio fratello abbiamo vissuto dell'unico parente che conoscevamo, mia nonna. Un'anziana simpatica e gentile. Abbiamo passato con lei 5 anni poi mio fratello compì i 19 anni e andammo a vivere da soli. Poco dopo mia nonna morì.Sono una ragazza triste, piena di rimorsi, ricordi e sogni che non si avvereranno mai, sono piena di cicatrici che il tempo non può cancellare.Mi chiamo Alice, e questa è la mia storia.
Dom
11
Dic
2016
Pensieri...
"Esistono carceri peggiori delle parole" frase contenuta in un libro
di Carlos Ruiz Zafòn
I sentimenti inespressi? L'amore non vissuto? L'essere prigionieri della propria vita? Non sentirsi liberi dentro?
Cosa ne pensate?
Dom
11
Dic
2016
Pensieri...
"Esistono carceri peggiori delle parole" frase contenuta in un libro
di Carlos Ruiz Zafòn
I sentimenti inespressi? L'amore non vissuto? L'essere prigionieri della propria vita? Non sentirsi liberi dentro?
Cosa ne pensate?
Mer
22
Giu
2016
Ho trovato la donna dei sogni!
Ho trovato la donna dei sogni di ogni uomo e mia anima gemella!La donna che ogni uomo desidera, quella che appena si finisce di scopare, si volta dall'altra parte e s'addormenta.
Il sogno di ogni rispettabile uomo: io l'ho trovato!
Non la lascerò mai più, Un culo così non capita d'averlo due volte! Non si lascia una così, il massimo!.
Non rompe i coglioni, non vuole coccole né conferme e non fa domande. Un tesoro di perfezione. Lei, mio amore immenso, dopo aver trombato alla grande, appoggia la testa sul cuscino ed immediatamente ronfa.
Non é che s'addormenta appoggiata al mio braccio che poi mi vengono le formichine! Oppure mi guarda prima di dormire (dopo trombato) con occhi languidi come a chiedertio chissà che, quello sguardo che spinge un uomo a dire per forza qualcosa e se non la dici poi du palle. Noooooo! Lei si volta dall'altra parte e dorme! Capito? Incredibile! Lasciandomi soddisfatto, felicemente da solo, rilassato e in assoluto silenzio a leggere il mio adorato libro.
Ah, Prima mi dà sempre un bacio!
CHE CULO!
Sab
08
Ago
2015
Scrivere o no? Questa estate lo deciderÃ
Mi è difficile pensare al passato, ho una memoria poco sviluppata e in ogni caso, è sempre verso il futuro che sono proiettata. So solo che non riesco mai a stare bene con gli anni che ho, che quando ne ho avuti dodici ho battuto il pugno perché gli altri riconoscessero i miei tredici, poi paradossalmente, raggiunti i tredici il mio sguardo era andato ancora più avanti, oltre, i quattordici.
So che ho iniziato a leggere per ottenere un riconoscimento, perché in casa mio fratello era quello bravo in matematica e io volevo essere come lui, raggiungere le vette più alte, la sua perfetta antitesi però, salire una vetta in cui lui non avrebbe mai posato neppure lo sguardo. È iniziata per gioco, è iniziata per uno scherzo, probabilmente molte volte ho anche letto distrattamente i libri, avevo appena dieci anni e mi piaceva anche giocare. È stato questo il modo in cui è nato tutto, questo il modo in cui sono cresciuta. Ho iniziato a leggere e non ho più smesso, poi ho iniziato a scrivere, non ricordo quando, neppure cosa scrivessi, so che sono sempre stata brava a parlare tra me e me, che mi piaceva descrivere ciò che vedevo e anche dare una mia interpretazione ad ogni cosa. Era come se narrassi la mia stessa vita. Poi sono andata verso i quindici anni (sedici! Mi impuntavo io) e allora ci sono state le prime cotte, la fase adolescenziale mi ha dato molto di cui scrivere, mi limitavo però soltanto ad alcuni pensieri, a pagine di borbottii inutili, sproloqui intensi, però si, pur sempre sproloqui. Mi piaceva scrivere, è diventato inconsciamente il mio sogno, certo, perché avevo già detto che non mi sarebbe bastato un posto in collina, volevo la vetta. La voglio ancora. A diciotto anni qualcosa è improvvisamente cambiato, ho smesso di pretendere un anno in più, in questo momento non voglio che qualcuno pensi "è una diciannovenne" proprio no, mi sento diciottenne. La verità è che sono spaventata da questo anno che potrebbe essere il mio anno decisivo. In tutti questi anni ho scherzato, mi è piaciuto sognarmi sulla vetta, mi sono improvvisata scrittrice senza esserlo mai stata ma ora è il momento di capire. Non sono più in vena di prendermi in giro, basta sproloqui e basta racconti scritti e lasciati a metà. È da inizio estate che mi sto cimentando in questa impresa, sto scrivendo un romanzo! La trama è stata già organizzata, ci sono dettagli che adoro, i personaggi lì sento, la storia vuole essere raccontata. È un romanzo senza pretese, ma al momento di mettermi davanti al computer le mie certezze crollano. La mia storia è tutta nella mia testa ma questo è nuovo per me, le descrizioni, i dialoghi, la discrezione del narratore, l'intreccio, gli aggettivi e il continuo ripetere parole. È difficile. Non l'avevo mai pensato, è difficile. Inizio a credere che sia impossibile per me. Questa mia inadeguatezza da cosa nasce? Dalla mancanza di talento o dal fatto che comunque è una cosa nuova per me? Dopo anni sto davvero cercando di mettermi in ballo. Scoprirmi incapace è la mia più grande paura. Chissà se anche gli scrittori talentuosi si sono sentiti impotenti ed incapaci.
Ven
26
Giu
2015
Non capisco, o forse sì?
Ciao a tutti. Da all'incirca un mese ho concluso la relazione con la mia ex, ad essere sinceri non è stata una relazione lunghissima, anzi è durata solamente pochi (due), ma è comunque stata una bella relazione molto attiva. Insomma solamente bei ricordi si può dire. La relazione è terminata di comune accordo, in quanto lei, era ancora legata al suo ex ragazzo (erano stati assieme per tre anni, ed io sono stato diciamo il "pomo della discordia della loro relazione", anche se è stata lei a prendere le decisioni), di conseguenza ci siamo lasciati comunque in buoni rapporti. Non ci sentiamo sempre, ma solamente qualche volta, alcune volte inzia lei, altre volte inizio io a scriverle. Qualche giorno fa, mi sono reso conto di avere ancora un suo libro a casa sua e visto che tra una settimana, per questioni di lavoro, mi trovo nella sua zona, le ho scritto dicendole che volevo passare per restituirle il libro. Educatamente, mi ha scritto che sì, le farebbe piacere rivedermi, ma non se la sente. Non ho capito tanto la sua risposta ad essere sincero, io francamente, sono abbastanza tranquillo dopo la "separazione", certo, mi manca, ma sono comunque tranquillo. So che abbiamo preso le decisioni giuste per entrambi, quindi non ho nessun tipo di turbe. Non capisco questo suo "rifiuto". Evidentemente per lei non è ancora del tutto finita? del resto dopo la relazione lei è tornata con l'ex. Allora come mai questi timori? Non lo so.
Ven
10
Feb
2012
"Sposati e sii sottomessa".
Ho appena scoperto che è esiste un libro intitolato Sposati e sii sottomessa.
E' scritto da una donna piuttosto giovane, cattolica fervente, madre di due bambini e due bambine (poverette). Sarei curiosa di comprarlo per scoprire quante boiate contiene ma poi i soldi andrebbero all'autrice e questo mi scoccerebbe non poco.
Ho un'improvvisa voglia di raparmi a zero, cominciare a fumare il sigaro e smontare moto per hobby.
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