Tag: paura

Dom

09

Ott

2016

PAURA DI GUIDARE

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non ce la posso fare, questa cosa mi sta condizionando la vita e non fanno altro che prendermi tutti in giro. "Ma dai è facile", "fai pratica su strade poco trafficate", "ma guidano tutti", "ma che ti prende"...

Io ODIO guidare. Voglio dire al mondo che sì, ho TANTA TANTA PAURA.

O meglio, mi piace l'idea di avere una mia indipendenza, ho preso la patente, ho guidato due anni con la macchina di mio padre, anche se saltuariamente...ma poi basta, ho smesso.

Perchè ogni volta che mi metto al volante inizio a sudare freddo, mi gira le testa, si appanna la vista e quindi chiaramente sale la paura di provocare incidenti. E' uno stress tremendo per me, quando parcheggio e poi scendo vi giuro, TREMO, e già penso a quando dovrò uscire dal parcheggio, a dove guardare, a dove devo mettere mani e piedi ecc., come se non lo sapessi benissimo dove mettere mani e piedi! Ho terrore di distrarmi e fare un errore imperdonabile, oppure di non frenare in tempo se qualche c***ne mi taglia la strada. 

Ho già fatto delle riflessioni su questa paura e sulle possibili cause. I miei pensieri sono "gli altri mi verranno tutti addosso, per come guida la gente oggi ognuno è un potenziale assassino", "perderò il controllo e provocherò un disastro", "farò del male a me e agli altri". e in misura minore "sono co-responsabile dell'inquinamento".

Ho anche pensato alle circostanze in cui ho preso la patente: 18 enne da poco e COSTRETTA dalla famiglia, dato che nè mia madre nè le altre donne in famiglia guidavano, mentre mio padre e i miei parenti maschi andavano dappertutto. Io non volevo essere come mia madre, volevo essere una donna forte e indipendente (come in effetti sono in vari campi della vita). Però tutte le guide che ho fatto con mio padre e gli altri uomini di famiglia, le ho fatte con questo pregiudizio addosso che tanto non era cosa per me, che donna al volante pericolo costante, che le donne devono starsene a casa, e altre stronzate del genere. E sì che ero brava a guidare! Insicura, ma brava, imparavo in fretta e le procedure le azzeccavo tutte. Però non mi piaceva, vedevo la macchina come territorio di qualcun altro (era la station wagon di mio padre), mi annoiavo e avevo ansia.

Poi proprio qualche settimana prima della patente ho subito un lutto tremendo in famiglia. Quindi mi sono ritrovata a fare l'esame di guida coi lacrimoni e col cuore a pezzi, cosa che ha associato ancora di più alla macchina sentimenti di tristezza. 

Insomma, è una cosa che ho fatto controvoglia, e anche adesso vorrei riprendere non perchè mi piaccia l'idea, ma perchè vorrei evitarmi quelle due ore di treno a/r 7 dì su 7 per andare a lavorare e all'università (o per portare dal medico i miei amici che stanno male: mi è successo proprio ieri notte e mi sono sentita male nel pensare che sono l'unica patentata fra loro ma non posso aiutarli perchè ho paura di guidare).

Vorrei una macchina mia e in sè potrei anche permettermene una piccina di seconda mano. Ma poi ho paura che non guiderei lo stesso, già solo al pensiero mi viene un panico tremendo e la nausea...

Vi prego datemi qualche consiglio, non posso vivere così! 

Mar

04

Ott

2016

amore estremo?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti, finalmente ho trovato un sito dove posso dire tutto quello che mi sta succedendo nella mia vita ora... Sono un ragazzo di 23 anni che é fidanzato con una bellissima ragazza di 22. Stiamo insieme da 3 anni e abbiamo deciso di sposarci quest'anno, precisamente tra una settimana... La nostra relazione é stata temprata da molti avvenimenti, la morte di mio padre e della mia più vicina zia e di sua nonna, che erano persone che erano dei pilastri della nostra vita ma che sene sono andati molto probabilmente per farci capire diverse cose della vita. Sta di fatto che ne abbiamo passate e siamo davvero innamorati... Ma quello che sto per dirvi richiede l'attenzione di un pubblico di persone con una mentalità davvero aperta, perché veramente ho bisogno di tanti troppi consigli e ho voglia di svelarvi cosa il mio cuore e la mia mente stanno elaborando nella loro eterna lotta fra ragione e sentimento... Tutto é iniziato un mese fa più o meno, quando lei, facente parte di un gruppo su facebook dove si commentano gli screen di chat fra persone che scrivono cose demenziali, commentando uno screen inizia a parlare con persone e tra queste c'é un uomo che la colpisce subito perché, secondo lei, dal suo modo di scrivere e ragionare si sente molto legata. Piccola premessa, lei ha un carattere davvero deciso e forte ed é determinata a ricercare la verità in ogni relazione che ha con amici e famigliare dato che, appena sa che qualcuno non gli ha detto delle che pensa su di lei, inizia diciamo a discuterci fino ad estrapolargli la radice o origine di tale pensiero su di lei. Io invece sono un ragazzo introspettivo che prima che mio padre morisse ho passato un lungo periodo di depressione che ha cambiato il mio carattere da nerd di videogiochi e bravo studente scolastico, a diciamo zoppicante ragazzo (estroverso?) con ancora molte pippe mentali che parla relativamente poco e quindi dice poco la sua. Potere quindi immaginare da una parte lei la lava incandescente e io l'oceano con i suoi abissi... Sta di fatto che lei si "innamora"(?) di questo lui dopo tante notti che ci parla e si scambiamo parecchi complimenti a sfondo sessuale... Ora potete tranquillamente dire:"ma tu la soddisfi sessualmente questa ragazza?" Vi dico di si perché lo vedo che quando siamo a letto nei nostri sguardi c'é passione e nelle prestazioni non manca di certo quell'impeto animale che di certo non distingue molto noi umani dagli altri esseri viventi. Il desiderio di, ma si diciamolo, sbattere" é prerogativa di ogni atto di procreazione nel mondo animale credo... Ad ogni modo lei mi parla di tutto quello che dicono la notte, é totalmente sincera con me di tutti i loro sentimenti reciproci, tanto che mi dice che lo vuole incontrare una volta al mese fino a quando credo questo desiderio non si spegnerà, e ovviamente mi dice che vuole anche concedersi a lui perché questi la fa sentire veramente desiderata. Ovviamente ne abbiamo discusso, io ovviamente sono geloso perché chi non lo sarebbe e poi penso che questo cambierebbe profondamente la nostra relazione... Lei mi dice che le attizzerebbe molto vedermi mentre mi faccio un altra donna e che se io fossi nella sua stessa situazione, lei stessa mi lascerebbe fare quello che mi sento di fare. Ovviamente lei parlando con questo uomo ha raggiunto una apertura mentale davvero considerevole, perché da qui a tre anni non mi sarei mai aspettato una confessione del genere da parte sua, lei cosi gelosa di me, ma io mai di lei fino ad ora.. E forse questo é uno dei miei tanti errori in questo rapporto. Adesso io chiedo, voi visualizzatori e inquilini di questo sito che magari avete per lo meno una piccola esperianza in campo di "coppia aperta" o del cosi chiamato fenomeno del "poliamore o poligamia" quale é la ragione che vi spinge cosi tranquillamente a concedere il vostro lui\lei ad un'altra persona? sapendo si che avrete la felicita del vostro amato o amata, e non avendo comunque sia nessun sentimento del tipo: "questo mi sta a mette le corna perché non é veramente soddisfatto e quindi mi ha mentito per tutto il rapporto". Tante volte ho pensato evenienza che mi potesse capitare nella vita una relazione con una tale visione del rapporto sessuale di coppia cosi dannatamente aperto, ma mai avrei pensato che mi capitasse. Ad ogni modo succederà perché lei vuole vederlo e lui si é innamorato veramente per la prima volta nella sua vita. Ma io dal mio lato non so più cosa fare, perché se lascio andare la mia parte razionale che dice :"dopo tutto quello che mi é successo nella mia vita, pure cornuto adesso no eh...", potrei perdere ciò che più amo al mondo, che considero veramente l'amore della mia vita perché lei mi completa. Perché lei mi ha detto che se non riesco a sopportare questa cosa molto probabilmente mi lascerebbe perché non vuole farmi soffrire. D'altra parte invece se seguo il cuore che mi dice "lascia che lei vada per la sua strada e che sia felice, tanto lei ti vuole comunque nella sua vita. Lei ti sta per sposare.... Questo ti fa capire che il vostro rapporto, aldilà che ci sia un altro, é di sicuro di autentico amore". E qui sono arrivato (a 10 giorni dalla celebrazione del nostro matrimonio) a che domani lei andrà da lui e poi tornerà da me il giorno dopo, e io sto lasciando che tutti questi eventi accadano perché voglio capire quale tra questi due sentimenti sia il più prevalente e che molto probabilmente decreterà il mio modo di essere (o ragazzo innamorato con una mente matura ed aperta, oppure innamorato si, ma che ha perso in questa relazione... Perso in tutti i campi). A voi il giudizio signori e signore, uccidete il mio cuore, schiacciate la mia ragione con le vostre critiche, mi serviranno per capire. Grazie. P.s (per il momento mi sento di mettere un No alla domanda "ti sei pentito" perché ancora non lo so).

Mar

27

Set

2016

Questa situzione mi ha veramente stufato

Sfogo di Avatar di lotuslotus | Categoria: Ira

Ciao a tutti, spero che qualcuno leggerà questo sfogo perchè ho bisogno di qualcuno che mi sostegna moralmente, visto e considerato che le persone attorno a me a parole sono molto brave ma a fatti non ci sono proprio.Probabilmente riderete ma il problema che mi affligge è il guidare l'automobile.

Facilissimo, lo fanno tutti direte voi. Sì, tutti tranne me.

Ho preso la patente a Maggio 2015 al primo colpo, ma forse dovrei partire dal mio stato emotivo prima di iniziare la pratica.

Ero felice, non vedevo l'ora di imparare, sognavo spesso di guidare. Mi sono dovuta ricredere.

Non avendo mai messo piede in un auto ho dovuto praticamente iniziare da zero. Il problema peró è stato a mio avviso il metodo con cui mi è stato insegnato a guidare.

Dicendo questo non metto in dubbio la mia totale e probabile incapacità ma non posso negare che l'aver fatto praticamente tutte le 27 guide da mezz'ora con l'ansia abbia inciso molto sul mio rapporto con l'auto.

Per le prime 7 guide non ho mai usato il freno, frenava sempre l'istruttore, probabilmente per paura che rovinassi la sua bellissima Alfa Mito (sì, molto carina per una scuola guida vero?) che lui oltre che per le guide usava e usa come auto perosnale.

Al tempo frequentavo la triennale e quindi non mi era possibile fare guide tutti i giorni e mi sono dovuta confrontare con l'istruttore scocciato per questo, che si è addirittura meravigliato del fatto che prendessero le firme a lezione.

Per imparare ho saltato parecchie lezioni, facendo guide praticamente ogni giorno, tuttavia senza grossi miglioramenti almeno fino a metá numero di guide.

Ero sempre distratta, sopraffatta dall'ansia, lui un continuo sbuffare. Mi ha fatta praticamente sempre sentire un idiota, non sto a raccontarvi cosa mi ha detto durante l'ultima guida prima dell'esame (quando invece la settimana prima mi aveva detto che ero migliorata parecchio), mi ha fatta tornare a casa in lacrime.

Mi ha inculcato il pensiero di essere idiota, incapace, di essere meno brava e portata degli altri. Forse lo sono davvero.

Detto questo tutta questa ansia e questa paura appresa mi ha portato a guidare una volta ogni morte di papa e mai da sola. Mio padre praticamente urla pure se tocchi o meglio sfiori uno specchietto, mio fratello mi stressa per farmi accelerare e il mio ragazzo si è offerto a parole di aiutarmi ma in concreto mai nulla.

Ora, i miei per la laurea han comprato una 600 usata molto piccola e confortevole e io vorrei veramente vincere questa cosa ma mi sento stupida e incapace, penso sempre alle parole dell'istruttore e ho il terrore di uccidere qualcuno, della mia vita non mi importa, ho solo paura di danneggiare gli altri.

In particolare ho il terrore di non allargarmi a sufficienza o al contrario allargarmi troppo in una svolta invadendo l'altra corsia e poi non so proprio prendere le misure e fare quei giochetti con lo sterzo quando si passa tra un'auto parcheggiata e una di fronte.

L'ultima volta che ho toccato un'auto è stato a dicembre in una zona industriale deserta e avevo paura anche lì ma svoltavo bene ecc (l'auto era del mio ragazzo e quindi avevo un pó paura di fare danni)

Ho capito che la cosa di cui ho paura è non riuscire a controllare perfettamente l'auto, cosa molto stupida sato che razionalmente so benissimo che essa reagisce in base a ció che faccio io.

Ricordo comunque come si mettono le marce, i pedali ecc ma non so davvero con chi guidare visto che nessuno mi sprona nella realtà dei fatti.

Potrei fare due tre guide in un'altra autoscuola ma ho paura che il mio vecchio istruttore mi veda e sparli della mia cretinaggine (è un tipo che fa ste cose) e sarebbe veramente umiliante, in quanto giá da me mi vergogno per questa mia paura.

Scusate la lunghezza. Grazie 

Dom

18

Set

2016

Ho paura di rimanere sola

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho appena iniziato il liceo da 2 giorni,ho parlato diciamo con metà della classe ma niente ho l impressione che i miei compagni parlino con tutti mentre io sto zitta.Le medie per me sono state un periodo orribile della mia vita e non voglio che lo sia anche il liceo.Domani la mia compagna di banco di ieri mi ha detto che si vuole mettere vicino ad un altra e siccome si conoscono tutti e le coppie sono già formate rimarrò al banco da sola.Mi viene da piangere.Sono cose inutili lo so ma per me no perché ho subito 3 anni di inferno e se anche il liceo sarà  così bhe spero non arrivi a suicidarmi.

Ven

26

Ago

2016

L'amore è ossessione?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

LO SO CHE E' UNA STORIA LUNGA, MA VI PREGO LEGGETE! 

Salve, sono una ragazza di 20 anni. Conosco il mio ragazzo (24 anni) da otto mesi e stiamo insieme da quattro. Cercherò di riassumere un po' la mia situazione e poi arrivare al punto del discorso. Ci siamo conosciuti su una chat di incontri, un' applicazione che per gioco decisi di scaricare con un gruppo di amiche. Lui della mia città X, ma mai visto in vita mia vive a Y, mentre io studio a Z. Nel periodo in cui ci siamo conosciuti lui si trovava a X, durante le vacanze natalizie. Fu lui che iniziò a scrivermi e già da subito notai un interesse fuori dal normale, che io non riuscivo a spiegarmi. Dopo un paio di giorni, prima che lui partisse per Y decidemmo di vederci (su mia proposta perchè secondo lui era meglio non vedersi in quanto questo avrebbe influenzato già da subito il problema della distanza). Ci baciammo, dopodichè lui il giorno dopo partì e continuammo a sentirci per due mesi tutti i giorni telefonicamente. Lui parlò di me ai suoi amici e alle sue amiche, loro molto gentili e disponibili e fin da subito notai un rapporto un pò più particolare con una di loro (a cui farò riferimento con la lettera T di Troia!). Mi parlava della sua ex (anche lei non aveva buon sangue con T) e del perchè si sono mollati e capitava spesso di fare telefonate particolari, un po' più spinte e mi confessò anche che grazie a quell'applicazione aveva conosciuto molte ragazze, ma storie di pochi giorni, una scopata e via insomma. Dopo tanta insistenza da parte sua, decisi di andare a trascorrere qualche giorno da lui a Y. Giorni meravigliosi in cui per la prima volta ci siamo vissuti per davvero. Il fatto che sia andata è per me e per tutti coloro che mi conoscono già un passo importante, considerate anche che non avevo mai avuto rapporti sessuali prima di incontrare lui nonostante abbia avuto un'altra relazione di sei mesi precedentemente e neanche a lui la prima volta che andai a Y la diedi. Tornando a noi, lì conobbi anche il suo gruppo di amici tra cui T che già a primo impatto mi fece un'impressione strana ma per carità niente di concreto, solo che un pomeriggio mentre lui dormiva dieci una sbirciatina al suo telefono e notai che le conversazioni insieme a lei erano molto particolari, riferimenti sessuali ma non rivolti a loro due, in cui lei diceva anche di sentire la mancanca di rapporti sessuali. Io interpretai ovviamente quei messaggi a modo mio e quando lui si svegliò e chiese il perchè dei miei silenzi, svuotai il sacco. Lui ovviamente mi rassicurò dicendo che tra loro due non c'è mai stato ne tantomento ci sarà mai qualcosa. Lo credettì, anche perche leggendo molte altre cose ebbi modo di constatare diverse verità. In quei giorni lui pianse. Io rimasi di stucco, lui confessò di non aver vissuto situazioni simili da quando aveva rotto con la sua ex (3 anni) e per questo non riusciva a spuegarsi cosa sentiva. Lo tranquillizzai e cercai di capirlo. Quando tornai a Z, iniziai a notare che qualcosa non era più come prima, di fatti una settimana dopoo mi disse che la nostra relazione non poteva continuare, che era meglio finirla adesso perchè lui non era pronto e ricominciare una storia importante e che la distanza sarebbe stata un problema. Io ci rimasi malissimo e molte volte mi capitava durante la notte di scrivergli dei messaggi e lui il giorno dopo non esitava a chiamarmi per chiedermi come stavo, è sempre stato presente anche se aveva deciso di non volermi più sentire. Mi disse di stare tranquilla e che ne avremmo riparlato dopo qualche settimana perchè sarebbe tornano a X e avremmo potuto vederci per chiarire meglio di persona. Così è stato. Iniziammo ad uscire tutti i giorni e di nuovo cademmo nella 'trappola'. Da quel momento non ci siamo più lasciati. Ci vedemmo più smesso perchè lui tornava a X e a me capitava di andare a fargli visita a Y. Adesso siamo entrambi a X da due mesi per le vacanze estive, prima di riprendere gli studi. I primi giorni che arrivò a X notai una cosa strana: la chat con T era scomparsa e lui mi disse che lei per sbaglio, per inviarsi delle foto la aveva eliminata. Non sapevo se crederci, stavo morendo dentro. Non capivo e non capisco tutt'oggi perchè nutro così tanto odio e paura nei suoi confronti (paura di perdere lui per colpa sua). Lei molto diversa da me in ogni senso. E' quello che definiamo sesto senso femminile. Sò che tra di loro non c'è mai stato niente, ci credo (anche se oddio la mano sul fuoco non posso metterla), ma sono certa che lei un pensierino su di lui lo faccia anche se lui è convinto che siano sole mie fantasie (gli uomini a volte non capiscono!!). Per fare un esempio del perchè io non mi fido di questa persona T (esempio banalissimo), lei è sempre tra le prime a 'mi piacciare' le sue foto su FB, anche con cuoricini se capita, mentre le foto mie e di lui sembra neanche esistano (mi sono dimenticata di dire che inizialmente lui non voleva che pubblicassimo foto per paura che la sua ex ci potesse rimanere male dopo così poco tempo, infatti è da poco che la nostra relazione è pubblica al popolo dei social network). Da poco ha cominciato a notarle e 'mi piacciarle'. Detto ciò adesso stiamo bene insieme, ho conosciuto i suoi genitori, lui i miei, abbiamo fatto un viaggio insieme e vissuto molte esperienze anche se stiamo insieme da poco. Ecco, io sono sicura di volerlo, ma la cosa che mi fa vivere male è il pensiero che lui possa stufarsi di me e io mi sentirei persa. Lui ha un carattere molto particolare e tende quasi a farmi nascondere il mio. Quando io sono con lui mi sento un'altra persona, non riesco ad arrabbiarmi (cosa che invece è nella mia indole con chiunque altro per ogni minima cosa), non riesco ad andargli contro, a farmi rispettare e faccio qualsiasi cosa per lui (in realtà mi faccio in 3 per tutti ma per lui in particolare) e tutto questo perchè ho paura di perderlo. Sento di essere completamente ossessionata da questa storia e d'altra parte mi aspetterei la stessa cosa da parte sua, quando invece non è cosi e so che è giusto perchè un rapporto non deve essere malato. Perchè ho così tanta paura di perderlo? Perchè sono così tanto innamorata? Di cosa? Sottolineo che lui ha un carattere molto particolare e che non tutti accetterebbero di stare con una persona così. Molte volte, quando accenno questa cosa a lui, lui mi attacca sull'età dicendo che sono molto immatura sotto questo punto di vista e che non ho molte esperienze in campo amoroso. L'unica risposta che riesco a darmi io è che sono molo insicura di me stessa. Ho pochissima autostima, sono una ragazza intelligente, con la testa sulle spalle così come anche lui, ma fisicamente ho le mie carenze (non che lui sia il Brap Pitt della situazione anche, ma a me piace così e anche troppo), molte volte è proprio lui a farmele notare e sotto questo punto di vista tenta anche a cambiarmi chiedendomi di mettermi a dieta e anche di eliminare altri difettucci estetici. Nonostante questo lui dice di amarmi e io lo credo anche, perchè conoscendolo adesso so con certezza che altrimenti non starebbe con me. Però io ripeto, ho paura di perderlo e di non essere abbastanza ma non capisco se è una cosa che sento con lui o che sentirei ugualmente con un'altra persona, anche se così non mi sono mai sentita con nessuno finora. Sono gelosa, ossessiva e tento a nasconderlo per non apparire psicopatica perchè so che a lui non piace, in più sono insicura di me stessa, lo amo al limite degli estremi e ho paura di perderlo (ADESSO MI SENTO MORIRE SAPENDO CHE TRA POCHI GIORNI TORNERA' A Y E CI VORRA' UN BEL PO' PER RIVEDERCI E CHE IN TUTTO CIO' RIVEDRA' IL SUO GRUPPO DI AMICI, TRA CUI T!!!), che problema ho? che soluzioni ci sono? AIUTATEEEEEEEEEEEEEEEMI 

Ven

26

Ago

2016

Qual è il limite del sano e sopportabile?

Sfogo di Avatar di cappa40cappa40 | Categoria: Altro

Facendo due passi per tornare a casa, ieri, mi sono perso in un ricordo, sfociato poi in riflessione.
La mente mi ha riportata a qualche anno fa. Stavo correndo in un circuito per allenare il mio copro e schiarire la mia mente. Sin dall'inizio della corsa mi accorsi di provare un leggero fastidio ad un piede. Decisi di ignorarlo! Continuai nel mio allenamento e, dato che la mia mente aveva ancora bisogno di sfogare ed il mio fisico reggeva bene, decisi di percorrere per una seconda volta il lungo circuito.
Il fastidio alle dita del piede era sempre più presente ma io, testardo, tenace e concentrato sulla mia rabbia, continuai sempre più ad ignorarlo. Purtroppo però, col tempo, il fastidio diventava dolore...ma solo quando finii nuovamente il circuito mi fermai e, abbassando lo sguardo verso il piede dolorante, mi accorsi che la scarpa era sporca di sangue. Tornai di fretta a casa, levai le scarpe, e per fortuna nulla di grave. Avete presente quando mettete male una calza? Ecco qual'era la causa.
Essendo io un tipo molto riflessivo, lì per lì mi venne subito in mene di fare di quell'episodio una lezione: la testardaggine, il raggiungimento di uno scopo, la mente offuscata dalla rabbia o dai pensieri, non sempre sono una buona cosa...non sempre sono indice di determinazione. C'è una sottile linea tra determinazione e testardaggine. Nella prima si potrebbe non perdere la lucidità, nella seconda invece si! Bastava mi fermassi, aggiustassi il calzino, e continuassi a correre i miei 14 Km senza dolori, più velocemente e più correttamente...senza che mi sanguinasse il piede.
Oggi, come allora, vivo una fase di rabbia, stasi, annichilimento...sono affranto e dolorante. 
Oggi sono più adulto e maturo.... beh nonostante ciò ho un qualcosa che mi stringe, mi offusca l'anima e mi annebbia la mente... mi fa male, mi fa sanguinare....e non riesco a mollare la presa. Maledetto amore!

Lun

08

Ago

2016

Invidiosissima e super-gelosa della ex

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Invidia

Porca miseria, conviviamo da 3 anni e ci stiamo per sposare però cazzo, quando parli di lei ti si illuminano gli occhi, non credere che non me ne accorga perchè non sono cretina!!!!!

Lei: 1,80, professione modella. Ho visto le foto e mi è presa la depressione....sono abbastanza una bella donna ma per un attimo mi sono sentita una cessa ambulante. Mi è preso lo sconforto, davvero, cioè....sembra Claudia Schiffer da giovane...senza parole. In confronto sembro una merdina di cane. 

Suddetta donna a tua detta era anche simpaticissima, estroversa, ridanciana, sempre allegra, divertente, piena di amici, di quelle che scherzano sempre e hanno sempre la battuta pronta. Era una LEADER.

Inutile dire che io sono l' esatto opposto.

Tu continui a dire che la donna della tua vita sono io e che non la rimpiangi per un secondo, ma purtroppo non riesco a crederci fino in fondo e ho paura che prima o poi questa torni e ti porti via da me (esattamente come fece con la tua ex moglie). 

La tipa attualmente vive all'estero ma sono fissa a controllare il suo profilo facebook per paura che venga qui in Italia (dove ha dei parenti) e magari le venga in mente di cercarti.....sono sicura che ci cascheresti.

Per forza...sei pur sempre un uomo. E lei è oggettivamente di un'altra categoria rispetto a me.

Vi immagino in giro insieme, a ristorante insieme, a letto insieme, lei in casa mia......e mi viene l'angoscia.  

Si può essere così morbosamente gelosi a quasi 30 anni????

Cristo santo, manco tu fossi Brad Pitt, possibile che invece di avere ex comuni mortali ti sia capitata una così???? Non è possibile non invidiarla e non temerla. Non c'è verso. Perchè, perchè, perchè????????????? aaaaaaaaarghhhhhhhh!!!!!

 

Dom

07

Ago

2016

Ansia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono le 6 del mattino, i miei genitori sono usciti con il cane per la solita gita della domenica e io sto annegando nell'ansia.

Sono rannicchiata sul divano con addosso il mio pigiama rosa con le mucche stampate, le orecchie tese per captare ogni minimo rumore, il cervello in esplosione e il sonno che mi attanaglia. Mi manca solo uno scolapasta in testa e un mestolo in mano per completare questo patetico quadretto da soldato in trincea.

A 20 anni è penoso non essere in grado di dormire a casa da soli. 

Anzi, è penoso non essere in grado di dormire.

Sono mesi che sono soffro di insonnia, ormai non mi ricordo nemmeno più cosa voglia dire dormire bene per tutta una notte.

All'inizio è cominciato con la difficoltà a prendere sonno e la comparsa di numerosi incubi. Poi gli incubi sono andati scemando, ma si è rafforzata l'incapacità ad addormentarmi. Sto sveglia fino a notte fonda e riesco a chiudere gli occhi solo al mattino. Ora, paradossalmente, ho anche inziato ad avere paura ad addormentarmi. Non so perché, ma spesso, quando mi rendo conto di stare per prendere sonno, mi prende l'angoscia e mi costringo a svegliarmi. Ma le migliori credo rimangano quelle notti in cui proprio non riesco a chiudere occhio. Con i miei amici ci rido su dicendo che ormai sono abituata a fare after, ma la realtà è che durante quelle notti arrivo a farmi del male fisico (non che l'autolesionismo sia un problema solo notturno) pur di alleggerire il carico di ansia e angoscia che mi attanaglia. È come se il mio cervello perdesse la bussola e non fosse più in grado di tenere a bada i pensieri. A volte ho paura di perdere totalmente il controllo e impazzire scollandomi totalmente dalla realtà. Di questa cosa ho vergogna a parlarne anche con la mia psicologa, mi sembra di essere troppo una disagiata. 

La mia ansia sta intaccando ogni singolo aspetto della mia vita. Il sonno, le relazioni sociali, il rapporto con me stessa.

Non ce la faccio più. Sono esausta.  

Mar

02

Ago

2016

Paura di parlare con le ragazze

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non capisco proprio che problema ho, non ho paura di fare cose estreme, faccio downhill, motocross, ho provato bunjee jumping, mi tuffo in acqua da 20 metri di altezza ma quando si tratta di parlare con le ragazze mi blocco, divento serio e perdo tutta la mia spigliatezza, non ci so fare proprio un cazzo. Infatti non ho amiche donne, ma solo remote conoscenti con cui avrò parlato si e no una o due volte, amiche di amici ecc...

Purtroppo è una paura tanto stupida e insensata quanto vera, vorrei solo essere me stesso ma proprio non ci riesco.

Badate non sono un brutto ragazzo, ho un bel fisico, un bel viso, me la cavicchio.

Eppure non riesco a instaurare rapporti sociali di alcun genere con l'altro sesso, ed ecco perchè non ho amiche, ecco perche non becco mai, ed ecco perchè vado a prostitute.

Sono appena tornato da una vacanza in grecia e non sono riuscito ad andare con nessuna nemmeno li, penso di aver vinto un primato

 Evviva!!!

 

Mar

26

Lug

2016

Una paura che impedisce di vivere

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono una ragazza di 25 anni e ho sempre più paura della morte, non solo della mia ma ho soprattutto terrore che possa accadere qualcosa a mio figlio, soprattutto quando crescerà e prenderà la sua strada. Vedo così tanti giovani morire ultimamente, così tante vite che si spezzano ingiustamente che ho terrore che possa capitare anche a me o a noi... Non che io sia felice di stare in questo posto così cattivo che è il mondo, ma in fondo la vita è bella, è bello l'amore per la famiglia, per i figli, per il prossimo quando è incondizionato... Vorrei fare ancora tanto. Ho paura persino ad uscire, ho paura che finisca tutto senza rendermene conto, ma preferisco che accada a me che ai miei cari. Ovviamente il mio essere agnostica e non sapere a cosa credere non aiuta, e credo appunto che la religione serva solamente come appoggio per farci accettare questo brutto distacco che è la morte, quando invece dovremmo solamente accettarla in quanto parte della vita. Ma io... Non ci riesco. 

Tags: vita, morte, paura