Tag: ira

Mer

08

Ago

2018

Odio il mondo.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

ho una relazione da 3 fottuti anni. una fottutissima relazione "clandestina".

preciso, sono una donna, ho 26 anni. ho sempre solo e soltanto avuto relazioni con donne,  nella più totale libertà, senza alcun ostacolo,  vincolo o forma di emarginazione.

ho intrapreso tre anni fa, una relazione con una donna più grande di me di tre anni. lei ha avuto solo uomini ed io, sono stata la sua prima esperienza "omosessuale". la nostra storia d' amore è nata sul mio posto di lavoro, tra di noi c'è subito stato un colpo di fulminr, così forte da far lasciare ad entrambe i nostri partner, da farci credere quasi come se in realtà ci conoscessimo da una vita.

il primo anno è stato forse l' anno più bello che io abbia mao vissuto, gli altri a seguire, son diventati man mano un inferno. abbiamo dovuto mandar giù bocconi amari, non ha mai potuto venire allo scoperto, poichè la sua famiglia ha una mentalità molto retrograda, ma maggiormente, per la sua paura di delurede le aspettative dei suoi genitori e per la paura di causar loro dei danni fisici non indifferenti.

ho accettato a lungo questa sua decisione, senza mai condurla ad una scelta, senza mai metterla con le spalle al muro, non vorrei mai essere la causa della sofferenza di terzi, le ho solo detto che se si fosse mai presentata l occasione o avesse trovato il coraggio di venire allo scoperto, mi avrebbe avuta al suo fianco e l avrei aiutata ad affrontare ogni tipo di situazione. trascorsi tre anni però, tutto ha iniziato a prendere peso, il fardello che mi portavo sulle spalle, anziche alleggerirsi ha iniziato a diventare sempre più pesante, ho smesso di ridere nell osservare uomini che notandola, si lasciavano andare in commenti (spesso poco rispettosi verso il genere femminile) accumulando odio, sempre piu profondo, nei confronti di ogni singolo individuo, ho smesso di ridere di fronte agli incessanti tentativi del suo ex, di riprendersela, perchè lei comunque agli occhi della gente, rimane pur sempre una bellissima donna sentimentalmente libera...ma che ne sanno loro?! ho persino spinto un mio amico che mi ha confessato di avere una cotta per lei,  pur di tutelarla, tra le sue braccia invitandolo a provarci con lei, perchè anche lui come gli altri, era all oscuro della nostra relazione che dura da ben 3 anni. ho un carico di odio nei confronti della gente  e vorrei urlarlo al mondo intero che la amo da morire.

ora sono in questo maledettissimo buco nero, non vorrei più vedere nessuno, vorrei sparrissero tutti. ad eccezione di lei. 

Tags: amore, ira

Mar

07

Ago

2018

Brutta giornata

Sfogo di Avatar di rewiind96rewiind96 | Categoria: Ira

Penso che oggi sia stata una delle giornate più brutte della mia vita. Ho 22 anni e sono una studentessa universitaria. Lavoro e studio durante l’anno contemporaneamente, ho dato tutti i miei esami di quest’anno entro Giugno e non ho esami indietro. Mi faccio un culo così durante l’anno per poi riposarmi durante l’estate e per poter stare con il mio fidanzato, che è un mio coetaneo. Lui lavora e siamo entrambi molto responsabili. Il problema qui è mia madre. Oggi è venuto fuori che una sua collega, la quale non mi vedeva da almeno 7 anni, le ha detto che secondo lei sono ingrassata. Apriti cielo! Mi ha insultata tutto il giorno, dicendomi che se non perdo almeno 3 kg non mi darà mai più soldi se mi servono e mi ha fatta piangere tutto il giorno. Io non sono la classica ragazza magra, sono alta 1.73 e sono sempre stata formosa, ho una quarta abbondante di seno e porto la 44. Il culmine è arrivato però quando ha scritto al mio ragazzo, dicendogli che sono ingrassata e che mi deve far stare a dieta e insultandomi. Mi è caduto il mondo addosso perché io ci ho messo veramente tanto a trovare un mio equilibrio mentale e fisico, lei cerca sempre di rovinarmi tutto e si attacca a ogni minima cosa per farmi stare male. Se non avessi dato i miei esami a questo mi avrebbe invece fatto una scenata per gli esami. Io non ce la faccio più. Lei da sempre sfoga l’infanzia di merda che ha avuto su di me, mia sorella e mio padre e si permette di invadere gli spazi degli altri in questa maniera. Non mi ha mai fatta uscire quando ero più giovane, è solo da quando ho iniziato l’universita che mi sono resa un po’ più indipendente lavorando quando posso. Il mio ragazzo è fantastico, stiamo insieme da due anni ma non volevo che vedesse questa parte di me.. Lui sapeva che mia madre non era a posto ma fino a questo punto no... Lui dice di non ascoltarla e che sono bella così, il problema è che ora continuerà a scrivergli per chissà quanto, non gliela avevo mai presentata perché non ho mai avuto un bel rapporto con lei come potete immaginare, quindi che gli abbia scritto e per di più che gli abbia scritto insultandomi (ha usato svariate volte il termine “vacca” per descrivermi) mi ha mandato in crisi. Io sto bene con me stessa, mi piace essere formosa e non vedo perché dovrei sentirmi come una ragazzina complessata ora. Io penso che lei voglia distruggermi tutto dato che mi vede felice e lei forse non lo è mai stata nella sua vita. Vorrei tanto finire al più presto l’Università e andarmene, ma il mio corso di laurea è di 5 anni interi, quindi ancora un paio d’anni mi mancano. Il fatto è che a 22 anni mi sento adulta e odio essere trattata come se avessi 12 anni e fossi di sua proprietà. A volte la famiglia è veramente il tuo peggior nemico. Oggi ho pianto tanto e mi sono arrabbiata, ora vorrei solo dormire ma non riesco 

Dom

05

Ago

2018

La mia odissea, perdita di speranza verso l'umanità e me stesso.

Sfogo di Avatar di SopravvivendoSopravvivendo | Categoria: Altro

Il mio sfogo comprende vari vizi capitali, quindi alla fine l'ho buttato in altro.

Sono invidioso per chi nella mia stessa situazione ha potuto di più, magari in termini economi o di dove è vissuto, permettendosi vie più semplici, di chi ha ricevuto affetto nella propria vita e riesce ancora a sentirsi compatibile con le persone.

Accidia, perché nel mio stato attuale e visto le uniche scelte che posso fare preferirei mille volte abbandonarmi a me stesso e non fare nulla.

 Ira, per le istituzioni che non mi hanno mai calcolato, verso qualsiasi scherzo del destino che ha peggiorato la situazione con mio padre e tutte le persone (alunni, professori) colpevoli ormai della mia misantropia e desensibilizzazione verso il rapporto sociale.

 Voleva essere uno sfogo pieno di risentimento verso questo mondo, e tutto il negativo che continua a rinconcorrermi, ma a un certo punto è diventato estenuante tanto da trasformarsi in una cronaca dei fatti. Ma mi sono sfogato. 

 

La mia è una situazione abbastanza particolare, a seguito di atti di bullismo piuttosto pesanti ma non necessariamente gravi (la colpa è anche la mia, sono sempre stato una persona troppo sensibile e non inteso in senso positivo) passo i miei 3 anni delle medie a pelo con tante assenze, anni in cui ho probabilmente sviluppato anche la maggior parte dei miei meccanismi antisociali, nonostante sia rimasto per tutto il periodo sempre il "primo della classe". Già da allora non avevo nessuna ragione in particolare per studiare, ma il mio essere abbandonato a me stesso, l'essermi abituato ad essere quello che studia e la mia inesistente vita sociale mi ha fatto passare tutti i pomeriggi di quegli anni sui libri, così da eccellere anche senza essere particolarmente intelligente. Ironicamente ciò mi ha portato la maggior parte degli asti della classe, rendendo poi in futuro lo studio un trauma per me.

 

Iniziate le superiori, stavolta mi ritrovo a che fare col bullismo fisico e contemporaneamente, a seguito di una malattia fulminante, mio padre diventa infermo mentale. Siamo sempre stati tre in famiglia, quei pochi parenti esistevano soltanto dalla parte paterna e quindi ci siamo ritrovati completamente soli. I miei hanno iniziato a spostarsi per cliniche psichiatriche servite dal SSN, ritrovandomi da solo a casa. Da quel momento in poi ho vissuto completamente da recluso, abbandonando la scuola (senza mai aver ricevuto visite da assistenti sociali) fino ai miei 18 anni. Parliamo quindi di un periodo di circa 4 anni. La situazione in casa era brutta, ma ero solo, mia madre era già depressa di suo. Dai 14 e mezzo ai 17 anni - anche perché la nostra situazione economica era ed è ancora da mani nei capelli, sopravvivendo grazie a qualche soldo messo da parte negli anni - tutto ciò che ho avuto è stato questo portatile cui regge ormai a malapena Chrome e la connessione ad Internet. Non avendo quindi un computer con cui videogiocare ho passato i primi anni della reclusione semplicemente guardando quantità industriali di serie tv, poi anime (la mia passione più grande ma forse anche la mia rovina finale, per le aspettative che mi ha creato durante quella particolare fare dell'adolescenza verso la vita vera) e qualche film. Il tutto dormendo alle 10AM e svegliandomi a caso dalle 15-18PM. Non mi interessava avere contatti sociali, ne avevo pieno le scatole, e non riuscivo a trovare nemmeno luoghi in italiano in cui includermi online. Così il resto dei miei svaghi era visitare imageboard, reddit, qualsiasi sito in lingua inglese lurkandoli per ore intere senza mai partecipare alla discussione. Anche perché a furia di alimentare questo vizio, sono arrivato a capire quasi completamente l'inglese scritto di getto, ma non saper comporre due frasi più profonde.

 

Verso i 16 anni ho iniziato a sviluppare una profonda depressione, non ne potevo più, iniziavo a sentire le ansie del mondo esterno (sempre grazie ad Internet) ma allo stesso tempo ero paralizzato. Da lì un vuoto totale. Verso la fine dei 17 anni ho iniziato a dormire soltanto qualche ore a notte, disperato ho trafugato ansiolitici di mio padre e sia per colpa loro che grazie a loro appena sono scattati i 18 ho festeggiato fiondandomi nel CSM della mia città.

 

Un mese dopo sono riuscito ad avere il mio primo appuntamento con lo psichiatra, mio primo ricordo lui a telefono che si lamentava dei turni in più da fare al Centro a causa di un corso d'aggiornamento svoltosi di recente, tutto davanti a me quando già da solo mi sentivo di troppo. Il colloquio durò cinque minuti, solita coppia di antidepressivo+benzo e sei colloqui psicologici. Finì al Diurno, un gruppo di ragazzi tutti esuberanti e senza freni che gettavano ombra su di me. Tutto ciò che facevamo erano delle passeggiate per le vie del centro con due infermiere che stavano aspettando la promozione in modo da finire in qualche ospedale, ero invisibile, non mi facevo sentire, abituati a quelle persone così esasperate nell'esporsi io sembravo al confronto già guarito. Le "visite psicologiche" consistevano soltanto nel raccontare cosa sperimentassimo al diurno e non riuscì ad avere più contatti con lo psichiatra, costringendomi a smettere con l'antidepressivo visto la nausea che mi portava.

 

L'ansiolitico però stava agendo, non avevo più troppa ansia ad uscire di casa da solo, bastava non dovessi parlare con nessuno, e dopo qualche mese la mia fuga dal CSM e l'impossibilità a detta del medico di base di frequentare altri posti convenzionati (qualche altro Centro magari) se non della mia città, chiesi a mia madre il sacrificio e iniziai a vedere uno psichiatra privato.

 

Mi prescrisse un altro tipo di antidepressivo e un ansiolitico più potente, dovendo mettere una pezza e sostituire Xanax e Tavor che ormai nel casino generale prendevo assieme entrambi massima dose. Stavolta l'antidepressivo fece il suo effetto, incominciai a voler uscire di casa, prendevo il treno per visitare qualche città vicina che gradivo, sedermi in qualche parco ecc... ma allo stesso tempo mi castrò completamente a livello sessuale e iniziai a provare sempre meno emozioni. All'improvviso ho aperto gli occhi verso un sacco di cose, ma ciò mi ha portato ad invidiare tantissimo quelle poche persone che conoscevo o potevo conoscere. In 19 anni della mia vita non sono mai andato a fare una vacanza con i miei genitori, nemmeno al di fuori della provincia della mia città. Non ho avuto gli effetti di un parente, nonni, zie.. tuti inesistenti. L'auto non c'è mai stata, non avevo mai avuto la possibilità di partecipare a quei pochi eventi culturali della provincia visto che tutti i mezzi dopo le 21 sono fuori uso. Parchi divertimento, luoghi turistici, culturali, di scambio sociale.. nulla, ero vuoto, come appena nato. E per la prima volta ho iniziato a rosicare forte per ciò, chiunque conoscessi era stato almeno 3-4 volte all'estero, chi con la passione di Anime e Manga si faceva varie fiere italiane, appassionati d'arte ai circoli di Van Gogh, di musica ai concerti, un parco divertimenti... nulla di niente, e oltre alla brutta invidia ero anche povero di esperienze, nulla da raccontare, il mio io non esisteva più. Ora mi ritrovavo a desiderare quelle cose, ma ancora naturalmente impossibilitate a farle a causa della situazione economica, ed in più mi ritrovavo pure castrato. Non ché abbia mai avuto un particolare interesse nel fidanzarmi a breve, soprattutto conoscendo la mia situazione e sapendo di non poter offrire nulla ad un eventuale partner, oltre a non sapermi relazionare con un dottore figuriamoci con una fidanzata, ma quell'effetto in più metteva definitivamente fine ad un altro aspetto della mia vita. Inoltre il mio carattere è sottomissivo, volevo essere io la ragazza da proteggere, iniziai a provare invidia verso i bei vestiti che potevano indossare le ragazze e le attenzioni che ricevevano. Magari invece il giorno dopo volevo apparire elegante in giacca e cravatta. Un casino, su quest'argomento mi fermo qui.

 

A detta dello psichiatra mi serviva una psicoterapia, ovviamente al CSM ci ero già passato quindi via anche lì di privato. Online se ne trovano tantissime, tra cliniche, a metodi, che ti promettono di sbloccarti anche dalla più forte ansia sociale di questo pianeta, ma i soldi già è tanto che li stavo facendo uscire (sono consapevole di quel che ci è rimasto da parte e dell'entrate della pensione di mio padre) quindi sono finito in un piccolo centro privato della mia città a "basso prezzo" (meno di 150 euro al mese, 1 volta a settimana). In due mesi ho capito di aver fatto una cazzata, siamo partiti dal fatto che ero già a buon punto perché l'approccio che sembra essere più usato adesso è quello cognitivo-comportamentale, e riscontrando in me una capacità analitica di livello molto alto, praticamente era fatta. Il problema è che posso rifletterci anche mesi interi su "questo non è così perché ovviamente non fanno questo ragionamento ecc.." ma la mia paura, ansia, è proprio istintiva. Arrivati al punto mi blocco, divento un pezzo di ghiaccio, invisibile. Al ché quindi siamo partiti da cose come vai in questo negozietto e comprati qualcosa, magari scambiando due chiacchiere col cassiere, cosa che più o meno riesco anche a fare (se so di star andando lì a spender soldi). E lì la rivelazione, seguendo questo metodo di terapia e vista la mia situazione bisogna per forza partire così lenti, facciamo finta anche soltanto un anno, quanti soldi dovrei spendere? Di colpo mi sono pentito della scelta ed infatti ho intenzione di non presentarmi più dopo le ferie. Allo stesso tempo avevo smesso di contattare del tutto lo psichiatra, sempre per soldi, e così ho iniziato a dismettere da solo l'antidepressivo che mi stava facendo impazzire. Il calo di umore si è sentito contemporaneamente al ripristino parziale di alcune facoltà sessuali, e all'iperattività diminuita. Gli ansiolitici sono rimasti lì perché senza non dormo nemmeno 30 minuti e ho paura di poter fare qualcosa di grave con un periodo di insonnia così a lungo termine.

 

Da qualche anno il fenomeno degli "Hikikomori" ha avuto un medio momento di notorietà grazie a qualche organizzazione fondata di recente, ma appunto esso si isola volontariamente, io in realtà oscillo di nuovo anche su ciò ma ovviamente tutte queste strutture (sempre al Nord, poi) prevedono che siano i tuoi genitori dietro ad esserci, perché appunto devono essere loro a volerti fuori e non tu di tua spontanea volontà, quindi sono tagliato fuori.

Il resto, riabilitazioni NEET tramite associazioni (ho visto qualcosa anche per chi ha la terza media, che appunto puntava molto fortemente anche alla riabilitazione sociale) o scuole superiori sperimentali sempre su questo verso sono tutte situate Torino-Milano.

 

Nel mio paesino c'è giusto un serale, potevo scegliere fra industriale (elettronica-elettrotecnico) o moda, e non se ne parla molto bene.., anzi. Non ci sono nemmeno i fondi per il biennio ma nemmeno quelli per un piccolo corso in modo da passare al terzo anno direttamente, quindi in qualche modo, conoscendo anche qualche 50enne abbastanza messo male che parteciperà sicuro alla classe, finiremo magicamente tutti direttamente al triennio.

 

Io è come mi sentissi su una frequenza differente rispetto agli esseri umani ma sfortunatamente o fortunatamente sia perché mi presento abbastanza bene (coi farmaci sono diventato da sottopeso a normopeso), sia perché è come che agissi sempre in terza persona, tutto il mio malessere interiore non si nota. Quei pochi che ho conosciuto magari al CSM facendo il paragone con i loro figli mi hanno pure detto, se non ce la fai tu come potrebbero farcela loro. Eppure il mio è un malessere che corrode, d'incomprensione, come se interagisse un robot al posto mio durante una conversazione. Fingo, mento su tutto. L'aver avuto mio padre in quelle condizioni mi ha sempre represso, quando veramente sono arrivato a limiti estremi non ho mai tentato brutti gesti pensando a mia madre, e dico brutti qua quasi automaticamente perché è come che fosse la norma farlo ma in realtà non lo penso davvero, oppure richieste d'attenzioni forti quando ero adolescente come scappare di casa, dalla disperazione. Tutto ciò mi è rimasto, persino con la mia terapeuta sono bastate due sedute per poi entrare in un circolo vizioso facendogli capire che ci stavo provando e non penso alla mia vita ormai come finita o su come sia insostenibile tutto quel percorso.

 

Mi vedo vuoto, con quei piccoli desideri irrealizzabili, e altri tre anni da sopportare in un posto che già so mi toglierà tutte le speranze di questo mondo, preferirei mi dicessero vieni in una prigione dove si studia duramente dalla mattina alla sera e vivere come un robot. Invece dovrò reggere mentalmente e mi viene da ridere perché soltanto pensando a come vedo io attualmente l'esistenza, mi sembra tutto così senza senso. Perché le persone continuando ad andare avanti? Cosa le spinge? Chi magari lavora 15 ore giusto per sopravvivere e non ha una famiglia. Io dopo 10 anni sto impazzendo, lo sento. Per me sarebbe impossibile, ormai ogni minima interazione è uno stress mentale. Ora sono tutti partiti per le vacanze, ma anche uscire quelle poche volte con un piccolo gruppo di conoscenti per mangiarsi una pizza (avevo ristabilito qualche contatto delle elementari) per me era uno stress mentale incalcolabile, oltre a sentirmi fuori contesto in questa società dove sembro incontrare sempre qualcuno che più o meno ha iniziato a credere in qualcosa, e cerca di vivere la sua vita, io mi sento come un osservatore che non ha nemmeno più la voglia di partecipare.

 

Ah, al serale mi sono iscritto anche se la tentazione di chiudermi a riccio nei miei anime (tanto chi mi verrebbe a dire nulla) e "non vivere" fino a quando non sarò impazzito del tutto, visto le alternative, è sempre lì presente come una gazzella che fissa la sua preda.

 

Lo so, sono stato prolisso, è mia abitudine.

Dom

08

Lug

2018

Presa in giro

Sfogo di Avatar di Feb7Feb7 | Categoria: Ira

è una vita che mi sento e vengo presa in giro, usata, maltrattata, non considerata; ho 27 anni , un adolescenza brillante e un inizio di età adulta abbastanza infantile. Sono stata vergine fino a 20 anni e non per bruttezza, bensì per incapacità del mio primo fidanzato nel farmi sentire a mio agio. All’alb Dei miei vent’anni conosco un uomo di 31 anni che piano piano riesce a sciogliermi ...: dopo con lui il rapporto è naufragato ed io mi sono data alla pazza gioia, insomma ho recuperato gli anni persi. Arrivata a 21 anni conosco il mio ultimo ragazzo , con cui sono stata sei anni...... un rapporto bipolare perché alternavamo giorni da dio a giorni da cani, soprattutto perché nel tempo lui si è sempre comportato in modo strano con me... all inizio con un contatto falso di Facebook invitava una MIA AMICA (ex anche lei) a casa sua per sparlare di me ../ tutto a mia insaputa e senza una ragione e solo dopo pochi mesi che lo conoscevo ..... dopodiché dopo mesi lo perdonai e tornammo insieme .... dopo un po’ inizio’ a non farmi studiare perché lui era disoccupato e non aveva un cavolo da fare ...... ho buttato due anni di università così ... poi mi ammalo gravemente... vado fuori corso all università data la lunga convalescenza... ci lasciamo perché era insopportabile, non capiva la mia condizione precaria di salute e non capiva neanche il mio prendere la vita più pesantemente ...... poi ancora una volta torniamo insieme ..... ci lasciamo, lui vede un altra e me contemporaneamente.... per sesso ..... non mi va giù , io inizio a rifarmi una vita e lui non mi lasciava stare un attimo ... e così via per sei lunghi anni, di casini in casini senza mai provare cosa significhi essere sereni senza dubbi. Io però ero innamorata. Ma negli ultimi anni.... sembravamo inseparabili.... io credevo in lui come mai ..... ho anche lavorato per un paio di anni...... perdo il lavoro, lui non mi faceva mancare nulla..... ma soprattutto l’affetto, vero. Cioè credevo! Cosa accade? Che vengo contattata da un fake che mi dice che lui , tramite una sua vicina, voleva uscire con la sorella (tra l’altro di dieci anni più grande sposata con figli) ..... e con queste persone già c’erano stati precedenti ma almeno di quattro cinque anni fa. Ebbene decido di credere a questo messaggio... considerando anche un amico che, neanche pochi giorni prima, mi fa ... ma Mario ce L ha sempre la testa a fare il cretino? 

Dopo sei anni... va bene così . Perdonatemi la confusione ma è difficile non avere neanche un amico con cui parlare e 2190 giorni di presa in giro da smaltire !!!!!! 

Sab

07

Lug

2018

COINQUILINA ORRIBILE

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Non avrei mai pensato di arrivare a postare qualcosa su questo sito, ma se lo faccio è per assoluta disperazione. Ho iniziato non da tantissimo la mia nuova esperienza di coinquilinaggio ed è assolutamente disastrosa, specialmente a causa del comportamento di una mia coinquilina. Avete presente quelle persone totalmente menefreghiste e individualiste? Ecco, moltiplicate questo concetto per mille e aggiungeteci kg di opportunismo e immaturità.

Inizio col dire che questa persona è al limite dell'incontinenza e passa parecchio tempo in bagno, più volte durante la stessa giornata. "E allora?", direte voi. Beh, il problema non è questo quanto ciò che lascia dopo esser passata dal bagno, perchè questa fantastica e bellissima persona non si cura di tirare lo sciacquone e controllare la ciambella, e ogni volta che entriamo in bagno dopo di lei dobbiamo assistere allo spettacolo putrido di litri di sangue nel gabinetto e urina sulla ciambella. Una questione di cui abbiamo provato a parlarle in maniera molto pacifica, peccato che la nostra coinquilina odi le discussioni e il dover ammettere le proprie resposabilità. Infatti, durante la nostra conversazione, non è rimasta sul tema ma ha iniziato a provocare e a lanciare freccatine come una bambina immatura, spostando l'attenzione sulle "colpe" delle altre persone e non rendendosi conto (forse) dello schifo a cui dobbiamo assistere di volta di volta. Ditemi voi se è normale dover ricevere insulti quando si prova a risolvere la situazione con calma. La sua strategia poi si diversifica, perchè passa all'attacco lasciandoti bigliettini provocatori in casa, stile bambini delle elementari, e facendo tanti altri dispetti stupidi. Una strategia stupida ma che sortisce un qualche effetto, visto che gli altri due coinquilini la appoggiano o cercano di fare i neutrali.

La cosa divertente è che nessuna discussione è mai partita da lei visto che della casa non le importa proprio niente. Non è mai intervenuta per proporre soluzioni efficaci per i problemi comuni, per fare un appunto sulla pulizia o sulle bollette. Nulla. Nulla di nulla. Perchè appunto non gliene sbatte. Nell'arco di 365 giorni non ha mai partecipato attivamente alle pulizie settimanali (o meglio, non ha MAI PULITO), limitandosi a dare una lavata al pavimento col mocio sporco dopo una discussione. Tra l'altro in casa non siamo poch e con un minimo di impegno costante avremmo potuto mantenere un minimo di ordine, dividendo i compiti e quant'altro. Invece no. Non solo non pulisce, ma contribuisce ulteriormente a rendere la casa un porcile. Questa qui è una fuori sede e viaggia spesso, quindi il più delle volte ci ritroviamo il salotto invaso dalle sua decine di valigie 3/4 dell'anno, mentre sulle sedie lascia le sue borse, i pc, i giubbotti, le chiavi e buste usate. In poche parole, il salotto è uno schifo e il tavolo comune - quello che dovremmo usare tutti per studiare - è sempre sporco o occupato. Inutile anche provare a pulirlo. Sapete perché? Perchè si inc***a. Capite? Mica ti ringrazia per aver pulito una superficie che lei stessa ha contribuito a sporcare, no. Lei diventa una bestia perché...nella pulizia alcune cose sono state spostate leggermente. Ecco, secondo lei bisognerebbe pulire "a slalom". Scontato dire che dobbiamo combattere anche con i suoi piatti sporchi e con i rifiuti/involucri/confezioni usate con cui adora decorare il piano cucina. Inutile anche dire che il suo ripiano in frigo è pieno di muffa e non ha minimamente intenzione di porre rimedio, ancora aspettiamo che pulisca il pavimento della scorsa settimana.

Ma è il suo modo di cucinare la cosa più bella. Abitudini alimentari a parte, questa furbona cucina molto con il forno e lo fa quasi sempre senza usare la teglia, mettendo i cibi con un foglio di carta da forno direttamente sul metallo rovente. Come risultato, il foglio si brucia e produce nubi tossiche che ci costringono ad aprire porte e finestre per disintossicarci. Pensate gliene freghi qualcosa? Figurarsi. Gliene abbiamo parlato forse già una ventina di volte, spesso anche discutendo in maniera accesa, ma nulla. In più, al forno aggiunge anche le piastre elettriche (nonostante abbiamo un profilo molto economico), facendo così saltare costantemente il contatore. La sua soluzione è spegnere la luce in stanza. Ma non temete, non è stupida, è solo str***a.

Ah, a proposito. Nemmeno buttare la spazzatura è un suo hobby. Abbiamo da poco buttato una busta di umido (ormai fermentata) risalente a due settimane fa e che può aver creato solo lei, essendo l'unica presente in quel lasso di tempo. Ovviamente nessun grazie, nessuna considerzione. Non finisce comunque qui. Questa persona, l'anno scorso, non ha nemmeno completato il suo trasferimento verso il nuovo appartamento. Ci ha lasciato le sue valigie e le sue buste ed è andata in vacanza a farsi i ca**i suoi. Noi restammo basiti allora, ma i miei altri due coinquilini preferirono non litigare e abbassamo la coda. Ecco cosa succede a dare troppo spazio a gente in casa con gli altri non ci dovrebbe proprio stare.

Mer

27

Giu

2018

Insegnante di scuola guida aggressivo ed INUTILE!!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti! Ho appena scoperto questo sito ed ho avuto modo di vedere altre persone nella mia stessa situazione, la cosa mi ha già fatta stare meglio :)

Premessa: ho 31 anni e per 25 sono vissuta in un Paese estero ed in una grande città dove non c'era assolutamente bisogno di avere la macchina per spostarsi, anzi, la guida era scoraggiata il più possibile. Per vicende varie sono tornata in Italia con la mia famiglia, e mi sono scontrata con la realtà che qui, anche nelle grandi città, non guidare è un problema grosso, anche per trovare lavoro, quindi dopo 5 anni di risparmi ho deciso di prendere la patente. Per lavoro mi trovo in una città dove conosco poche persone, e non essendoci recensioni su internet l'unica possibile scelta tra le varie autoscuole che potevo fare era basata sulla distanza ed ho scelto la più comoda rispetto a casa.

Tutto ok con la teoria, l'insegnante mi sembrava un po' saccente soprattutto con i ragazzi stranieri, però di suo il corso è stato chiaro ed ho passato la teoria dopo un mese dall'iscrizione con 0 errori.

Inizio la pratica. UN DISASTRO. La prima guida sembrava anche tutto bene, tranquillo, spiegazioni chiare che sono riuscita a seguire bene, ero davvero entusiasta. Dalla seconda invece sono iniziati insulti, vessazioni di vario tipo, frasi alla "a quest'ora gli altri sanno già guidare e guarda tu che ancora non capisci i pedali!"...insomma un malessere che non vi sto a dire!!!! Ma dico io, dopo due ore di lezione TUTTI sanno guidare?? Ma stiamo scherzando?? Magari i ragazzi che imparano a casa e fanno 50 ore con i genitori tra una lezione e un'altra, ma io ho solo scuola con cui fare le guide! Ad ogni lezione cambia le spiegazioni o aggiunge dettagli che non mi ha mai detto, e si arrabbia anche quando gli dico che magari mi poteva dire tutto insieme la prima volta! Mi dice che sono un problema e che non è normale che non stia capendo, che ha grandi dubbi sul fatto che possa mai guidare, che i diciottenni a cui insegna fanno meno domande ed eseguono senza fare storie...ma io chiedo solo che mi venga spiegato il perchè di alcune manovre, in modo da poter capire bene!! Poteva tranquillamente non farmi iscirvere se non voleva insegnare ad un adulto!!!!!

Ci tengo a dire che non sono una persona disabituata alla tensione, ho un lavoro di responsabilità all'interno di una grande multinazionale, non mi faccio intimidire facilmente, ma lui è davvero intollerabile!! Gli ho detto più volte che voglio andare piano nel parcheggio prove per capire bene come reagiscono i pedali, ma lui mi accelera la macchina improvvisamente e io, non stando premendo, non capisco cosa succeda e vado nel panico, al che mi urla contro che devo saper controllare la macchina...ma non sono io a comandarla, come vuoi che la controlli!!!! E' una continuazione di frasi "Cosa stai facendo?" "Ma dobbiamo andare a 10 all'ora?" e di interventi sui pedali e sul volante...ho fatto 4 ore e non ne posso già più, mi viene nausea solo a pensare di rivederlo...

Sono davvero demoralizzata e arrabbiata del fatto che un coglione del genere mi stia facendo venire dubbi su una cosa che sono sicura venga naturale con il tempo!!!! SONO NERA!!!!!!!! Vorrei cambiare autoscuola ma è costosissimo...

Gio

21

Giu

2018

Sono fottutamente sotto pressione!

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Ira

Mi sento tipo pentola a pressione che sta per scoppiare.

Bene. 

Al lavoro, è un inferno: il titolare è uno schifoso, misogino, lunatico, maleducato,  che tratta TUTTI i dipendenti letteralmente come merde umane, con un linguaggio scurrile e, se sei donna, con un maschilismo disgustoso. Me ne sarei dovuta andare mesi fa, ma il merdoso mi ha convinto a restare fino a Luglio. Quindi, un altro mese e poi "bye bye", "au revoir", "sayonara"!


Quando non sono in ufficio, sono sui libri h24 a studiare, perchè a breve dovrò trasferirmi nell'Ateneo di un'altra città, quindi ho delle scadenze in termini di crediti sostenuti per poterlo effettuare. Sostenere esami, in queste condizioni, mi uccide, mi crea una pressione pazzesca. 

Questo schifo va avanti da Gennaio. Mi sono riposata come si deve solo durante il periodo di Pasqua. 

Morale della favola, vivo, interiormente malissimo, perché è tutto amplificato in negativo:

1-ho ripreso da poco una relazione che è tutto un boh, un grandissimo boh. Ed il fatto che io non abbia certezze, mi logora. In più, siamo lontani, il mio fidanzato è momentaneamente a 300 km dalla mia cittá per lavoro ed essere separati non aiuta, anzi aumenta solo le incomprensioni.  Cosa succederà, lo scopriremo solo vivendo. Quindi, pressioni su pressioni;

 

2-sto mangiando solo schifezze ipercaloriche perché sono stressata e di sforzarmi anche di mangiare sano non mi passa manco per l'anticamera del cervello. O meglio, è uno sforzo che non sono disposta a sostenere. Voglio mangiare gelati, cioccolata, caramelle e patatine come se non ci fosse un domani e dire "sì, alla cellulite" e "sì, sì, sì ai brufoli"; 

 


3-ho livelli di ipocondria esagerata che lasciamo perdere. Vaffanculo internet di merda e chi l'ha inventato, le diagnosi fatte su google e tutto il resto. Ma non si possono chiudere tutti i siti di merda che descrivono sintomi? Grazie;

4-mi è venuto uno sfogo orribile sulla fronte e sul naso che mi secca la pelle, perchè mi gratto continuamente;


5-la mia emotività tocca livelli stellari, tanto che non sottovaluterei la possibilità che io mi possa mettere a piangere alla vista di un piccione spiaccicato sull'asfalto e da questo episodio potrei trarre un saggio breve sul senso della vita;

 

6-non dormo. Perchè dormire quando puoi passare la notte a pensare alla fugacità della vita, agli alieni che ci ridurranno in schiavitù, al governo del cagamento, ah no è del cambiamento, a quando andavo in manifestazione da adolescente e credevo ancora che esistesse la sinistra, ai centomila libri che voglio leggere quest'estate e che non avrò il tempo di aprire, a quanto è gnocco quel giocatore dell'Islanda, a quanto puzza l'alito al mio capo, al tizio che non capisco e che è ricomparso dopo mesi di silenzio per porgermi scuse che non riesco ad accettare fino in fondo, ai prossimi controlli di mio fratello, a quanto mi manca papà, alle canzoni di Venditti e all'effetto devastante che hanno su di me e mi fermo altrimenti vado avanti fino a domani;

 

7-entro in modalità vittimismo interiore, in pratica la mia mente contorta , quando è sotto pressione, decide che fa tutto schifo e mette, momentaneamente, in discussione tutto, anche le certezze più assokute e oggettive. 

a) Ieri non sapendo che altri difetti trovarmi, perché avevo terminato le parti del corpo da criticare, ho deciso che, in effetti, nonostante sia dritto, dovrei rifarmi sottopormi ad una rinoplastica. 

b) Emergono insicurezze su ogni fronte,su competenze lavorative/universitarie/umane/linguistiche/caratteriali che, in questi frangenti, metterei in dubbio anche se fossi un premio Nobel con una cattedra ad Oxford, il QI di Einstein e avessi l'attitudine di Madre Teresa di Calcutta. 

c) Inizio a trovare falle in rapporti di amicizia solidi e ventennali, ricordando di quella volte alle elementari in cui la mia migliore amica mi ha eliminata a palla prigioniera. Sfregio indelebile, non so se riuscirò mai a perdonarla per un affronto similr.

d)inizio a stalkerare le amiche, conoscenti ed ex del mio fidanzato con tanto di film mentali scritti e diretti da Aurora che quasi quasi mando la sceneggiatura a Woody Allen o a Spielberg, magari ci faccio pure "du spicci".

 

8-sono gelosa, gelosissima di una persona di cui non dovrei assolutamente esserlo, che dovrebbe solo essermi indifferente. Invece mi ritrovo con questo sentimento che, quando sono sotto pressione, non riesco a controllare. Potrei anche sopportarlo, se non mi provocasse strette allo stomaco e nervosismo a fiumi. 

 

Tutto questo, ovvianente, è un turbine interiore, perchè al di fuori, nelle relazioni con gli altri, sono, con uno sforzo mostruoso, in stile pinguino di Madagascar "carina e coccolosa", "sorridi e annuisci". Temo gli effetti collaterali di questa implosione.
L'unica con cui mi lascio andare è mia madre, che, nonostante non sia uno zuccherino, penso che la beatificheranno e la faranno santa, perchè per sopportare me, senza freni, in versione uragano Katrina o sei una santa o sei una santa, alternative non ce ne sono. Per fortuna, la mamma è sempre la mamma, e perdona anche questo lato orribile del mio carattere.


Devo resistere un altro mese, solo un altro fottuto mese. Poi vacanze e ciao a tutto e tutti. Devo solo riuscire a non scoppiare.

Mar

12

Giu

2018

Schifolandia

Sfogo di Avatar di NoirNoir | Categoria: Ira

Sono anni che soffro d'ira. Una rabbia bruciante, accecante. Riesco in parte a controllarmi ma so, o meglio, credo proprio di avere ragione ad incazzarmi pesantemente. L'umanità fa in gran parte schifo. In questo periodo sento solo discorsi razzisti, omofobi, egoisti e sopratutto ignoranti, di un'ignoranza SPAVENTOSA!!! E soprattutto sono opinioni che provengono da persone che fino a qualche mese fa consideravo non dico amiche, ma degne di un minimo di stima o di considerazione piuttosto positiva da parte mia. Il più grande difetto dell'umanità è l'ignoranza perchè da lì parte tutto. Io odio gli ignoranti, quelli che credono a tutti i telegiornali, che non sanno dubitare e nemmeno fare un minimo di autocritica. I primi che non sopporto sono i vecchi, i vecchi che sanno tutto loro. Proprio non li sopporto cazzo. Per loro tu non hai abbastanza esperienza in niente, non sai cos'è la sofferenza, cos'è l'abbandono, cosa sono i sacrifici! Tu per loro non sai un cazzo di niente, loro sapranno sempre più di te pur non avendo mai messo il naso fuori dal loro paesino di merda, ignorante quanto loro, e avranno sempre una parola che concluderà ogni tua osservazione e pensiero. La tua unica immensa colpa che ti schiaccia come un meteorite è di essere nato, o meglio cresciuto, in un'epoca del cazzo, di lavori precari e di incertezze. E oltre ai vecchi tuttologi non sopporto i razzisti e gli omofobi, quelli che per loro l'omosessualità è una malattia o un crimine e difendono a spada tratta la famiglia tradizionale che spesso fa schifo quanto i preti pedofili ecc ecc.. Eppure chi ha la mente aperta ed è intelligente spesso vive una vita di merda, piena di ostacoli, di gente che non approva quello che pensi e tu ti chiedi come sia possibile nel 2020 avere una testa ancora così chiusa e piena di merda. Il classico italiano medio è ripugnante, non lo posso proprio vedere eppure in questi mesi è tornato in voga come non mai.

Ven

25

Mag

2018

MI ARRABBIO SEMPRE PER TUTTO

Sfogo di Avatar di ChangessssChangessss | Categoria: Ira

mi arrabbio sempre per cose insensate

Sab

12

Mag

2018

Ho rotto un caricabatterie

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Lo so, è una cosa stupida, però era l'ultimo in casa e ora mi sono messa a piangere perché se i miei lo scoprono sono morta, mi insulterebbero fino a giugno, che odio, voglio morire