Tag: insegnante

Sab

22

Dic

2018

Il maestro di mio figlio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

 

É una settimana che non riesco a dormire...da quando sono andata ai colloqui a scuola non faccio altro che pensare all'insegnante di mio figlio...non so niente di lui a parte il nome ma penso continuamente che lo voglio...se ripenso alla sua bocca e ai suoi occhi mentre mi parlava...per come sono messa ora mi accontenterei di fargli un po...no pur di averlo un po' per me. Non so veramente cosa fare, sto malissimo all'idea di non vederlo due settimane ma come faccio? E al rientro delle vacanze natalizie che cosa posso fare? Fissare un colloquio e saltargli addosso? Queste due settimane non passeranno piú, specialmente le notti...non posso nemmeno fare finta di capitare per caso dalle sue parti, abita in un paese a 40 Km da qui nel quale non ho nessun motivo di andare...non voglio che mi prenda per pazza e non voglio nemmeno che pensi che io sia innamorata, perché non é cosí, io voglio il suo corpo.

Sará che non faccio sesso da tanto (sono separata) ma non ce la faccio davvero piú, lo desidero e mi domando come si faccia a desiderare cosí una persona che non si conosce...secondo voi se glielo dico che cosa puó succedere? Del resto mica voglio sposarlo, voglio solo fare sesso fino a non poterne piú. Dimenticavo, lui ha piú meno la mia etá (lui 40, io 42), é single e ha detto a mio figlio che sono bella (ma l'ha detto anche alla mamma di un altro bambino).

 

Mer

27

Giu

2018

Insegnante di scuola guida aggressivo ed INUTILE!!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti! Ho appena scoperto questo sito ed ho avuto modo di vedere altre persone nella mia stessa situazione, la cosa mi ha già fatta stare meglio :)

Premessa: ho 31 anni e per 25 sono vissuta in un Paese estero ed in una grande città dove non c'era assolutamente bisogno di avere la macchina per spostarsi, anzi, la guida era scoraggiata il più possibile. Per vicende varie sono tornata in Italia con la mia famiglia, e mi sono scontrata con la realtà che qui, anche nelle grandi città, non guidare è un problema grosso, anche per trovare lavoro, quindi dopo 5 anni di risparmi ho deciso di prendere la patente. Per lavoro mi trovo in una città dove conosco poche persone, e non essendoci recensioni su internet l'unica possibile scelta tra le varie autoscuole che potevo fare era basata sulla distanza ed ho scelto la più comoda rispetto a casa.

Tutto ok con la teoria, l'insegnante mi sembrava un po' saccente soprattutto con i ragazzi stranieri, però di suo il corso è stato chiaro ed ho passato la teoria dopo un mese dall'iscrizione con 0 errori.

Inizio la pratica. UN DISASTRO. La prima guida sembrava anche tutto bene, tranquillo, spiegazioni chiare che sono riuscita a seguire bene, ero davvero entusiasta. Dalla seconda invece sono iniziati insulti, vessazioni di vario tipo, frasi alla "a quest'ora gli altri sanno già guidare e guarda tu che ancora non capisci i pedali!"...insomma un malessere che non vi sto a dire!!!! Ma dico io, dopo due ore di lezione TUTTI sanno guidare?? Ma stiamo scherzando?? Magari i ragazzi che imparano a casa e fanno 50 ore con i genitori tra una lezione e un'altra, ma io ho solo scuola con cui fare le guide! Ad ogni lezione cambia le spiegazioni o aggiunge dettagli che non mi ha mai detto, e si arrabbia anche quando gli dico che magari mi poteva dire tutto insieme la prima volta! Mi dice che sono un problema e che non è normale che non stia capendo, che ha grandi dubbi sul fatto che possa mai guidare, che i diciottenni a cui insegna fanno meno domande ed eseguono senza fare storie...ma io chiedo solo che mi venga spiegato il perchè di alcune manovre, in modo da poter capire bene!! Poteva tranquillamente non farmi iscirvere se non voleva insegnare ad un adulto!!!!!

Ci tengo a dire che non sono una persona disabituata alla tensione, ho un lavoro di responsabilità all'interno di una grande multinazionale, non mi faccio intimidire facilmente, ma lui è davvero intollerabile!! Gli ho detto più volte che voglio andare piano nel parcheggio prove per capire bene come reagiscono i pedali, ma lui mi accelera la macchina improvvisamente e io, non stando premendo, non capisco cosa succeda e vado nel panico, al che mi urla contro che devo saper controllare la macchina...ma non sono io a comandarla, come vuoi che la controlli!!!! E' una continuazione di frasi "Cosa stai facendo?" "Ma dobbiamo andare a 10 all'ora?" e di interventi sui pedali e sul volante...ho fatto 4 ore e non ne posso già più, mi viene nausea solo a pensare di rivederlo...

Sono davvero demoralizzata e arrabbiata del fatto che un coglione del genere mi stia facendo venire dubbi su una cosa che sono sicura venga naturale con il tempo!!!! SONO NERA!!!!!!!! Vorrei cambiare autoscuola ma è costosissimo...

Mer

22

Mar

2017

Non รจ un pentimento ma lo sfogo di un'insegnante: il burnout!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Volevo sfogarmi sullo sfacelo della scuola italiana e, soprattutto, sulla condizione dell'insegnante. Se uno, DI CARATTERE, è severo, ha la voce grossa e magari anche una certa prestanza fisica, allora tutto ok. Se invece uno è più mite e dolce, ha la vocina, cerca di essere il più giusto possibile, cercando di parlare con i ragazzini anziché mettere immediatamente una nota o strillare come un dannato, se gli alunni se ne ne approfittano allora viene considerato uno senza polso. Tutti i suoi pregi come per magia diventano difetti e allora via col burnout (per chi non lo sapesse, è lo stress dell'insegnante). 
Io sono stanca come non mai di sentir dire frasi come "non riesce a tenere la classe". Questa frase è terribilmente svalutante perché toglie tutte le responsabilità agli alunni scaricandole sulle spalle dell'insegnante. Ma per quale motivo la figura del Maestro, una volta così importante e autorevole/autoritaria di suo, viene ora messa sotto i piedi? Per quale motivo deve essere il docente a dover "tenere" la classe???? Dove per "tenere" s'intende farli stare seduti, in silenzio e attenti, prevedere eventuali offese e botte ed evitare (sempre prevedendo il futuro) che si facciano male.

Sono gli alunni che devono venire a scuola SAPENDO GIA' che devono stare attenti durante la lezione, che devono rispettare i compagni e non picchiarli, che non devono urlare, che non devono rispondere male, che devono obbedire all'insegnante. Che ovviamente deve metterci del suo ma che non può impazzire! Vorrei vedere certi genitori, che già si lamentano che il figlio a casa è intrattabile. Cari signori, vorrei vedervi in classe a gestirne come minimo una ventina così! Per ore e ore. E a dovergli anche insegnare qualcosa. E al contempo stare attenti che non si facciano neanche un graffio.
Perché ovviamente se qualcuno si fa male la colpa è dell'insegnante, anche se un ragazzino all'ultimo banco pianta improvvisamente la punta della matita sulla guancia del compagno. Perché in quel momento c'era lui/lei in classe e tutto quello che succede, anche se non causato da quel docente, è sempre colpa sua. Ma perché la scuola deve sempre trovare un colpevole esterno all'alunno minorenne che l'ha provocato? Perché non gli passa neanche per l'anticamera del cervello che gli incidenti esistono e non per forza è colpa di qualcuno? I bambini si fanno male a casa quando sono soli o a due passi dai genitori, figuriamoci a scuola con i compagni. E quando un ragazzino si fa male in casa la madre viene denunciata? No, quindi perché invece l'insegnante, che tra l'altro ha molti più alunni in classe, è a rischio? Perché deve sudare freddo e vivere nella paura ogni santo giorno? E se va dal preside ottiene come risposta "ma la colpa è sua che non li sa tenere". Ma stiamo scherzando? Non stiamo parlando di oggetti da custodire. I bambini, che a scuola sono molti di più che a casa, parlano e si muovono e non vengono legati alla sedia. Nelle classi (che sono piccole) ci sono banchi con spigoli e compagni che sì, prendono anche in giro. E può succedere di tutto senza preavviso. Ma perché devo sentirmi in colpa IO se si comportano male LORO? Che si sentano in colpa i genitori che li hanno educati male e che non li puniscono severamente.
Ci hanno tolto tutte le armi: la bocciatura è quasi un ricordo, la sospensione neanche a parlarne, più compiti a casa neanche (per carità, hanno già mille impegni e i compiti sono gli ultimi della lista). L'alunno sa che tanto, qualsiasi cosa faccia, non gli viene fatto niente e che vengono sempre spalleggiati dai genitori. Sinceramente, trovo che il lavoro dell'insegnante, al giorno d'oggi, sia diventato uno dei peggiori al mondo per quanto riguarda lo stress. Per non parlare della spaventosa burocrazia che c'è dietro.
E, per favore, basta e dico BASTA UNA VOLTA PER TUTTE con questa storia che adesso buono=fesso e cattivo=eroe. Il bullismo è una cosa brutta e adesso viene fatto anche contro gli insegnanti. Il mondo si è capovolto! E un docente tranquillo che vuole semplicemente fare il suo lavoro in pace deve diventare un baby sitter/poliziotto/psichiatra/assistente sociale. E deve anche sentirsi dire: sei buono, quindi sbagli.

Dom

06

Nov

2016

Sono un' insegnante incapace!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Non ne posso più. Da circa quattro anni svolgo quello che -nei miei sogni di adolescente- doveva essere il lavoro della mia vita. Salvo scoprire che non sono affatto in grado di insegnare. Essendo figlia di due professori fantastici, sono incappata in un grave errore: ero convinta che avrei avuto la loro stessa bravura. In realtà non ho ereditato il loro talento didattico.

Gestire le classi è una fatica immane. A volte, passando nel corridioio, vedo i miei colleghi che spiegano tranquilli e in classe non vola una mosca. Quando ci sono io, invece, i momenti di silenzio assoluto sono davvero rari.

In media devo interrompere la lezione 3-4 volte per invocare il silenzio, sedare interventi a sproposito, calmare litigi improvvisi. Sia chiaro: non ho la pretesa che gli alunni siano delle statue di cera. Faccio lezioni dialogate, li interpello spesso facendo domande e stimolando discussioni. Ma questa attività è spesso disturbata a da brusio e distrazioni varie. Ho letto libri e dispense per rendere più accattivanti le mie lezioni, ho guardato video di life coaching per insegnanti, ho chiesto consigli ai colleghi. Forse va un po' meglio rispetto alle mie prime supplenze, ma non posso dire che vada davvero bene. E' davvero frustrante perdere il sonno per preparare una lezione interessante, con tanto di slide e immagini, per poi perdere alunni che mi girano la schiena, che chiacchierano, che pensano ai fatti loro.

Ogni mattina mi sveglio con un nodo alla gola, pensando che dovrò lottare per cinque ore nel tentativo di mantenere l'ordine. L'altro giorno ho dovuto interrompere un'attività per il troppo rumore e passare a un dettato di punizione. Non mi capitava dai tempi della mia prima supplenza, e mi sono sentita morire: è terribile quando non riesco a fare lezione. La cosa più brutta è quando, nei momenti più "movimentati", entra la bidella con un avviso: in quei momenti vorrei seppellirmi.  Impegnandomi al massimo e "copiando" qualche trucchetto dei colleghi, talvolta ottengo un risultato discreto, ma nulla di più. Non riesco a capire dove sbaglio: mi dicono che ho una voce chiara e piacevole, che so leggere in maniera espressiva, che so raccontare in maniera coinvolgente...sicuramente, il carattere timido e insicuro gioca a mio sfavore. Per quanto cerchi di apparire decisa e sicura di me, non riesco mai ad essere autorevole. Ci sono alunni che mi danno del tu e mi salutano con un "ciao", come se fossi una di loro. Anche questo è davvero frustrante.

Mi sento sempre più depressa e demotivata. Ultimamente faccio fatica anche a correggere le verifiche, sto perdendo la voglia di impegnarmi. Ho provato a cambiare lavoro, ma a 28 anni, con una laurea umanistica, non ci sono più alternative. Dovrò rassegnarmi a svegliarmi tutte le mattine con un senso di ansia e malessere, per poi tornare a casa con le lacrime agli occhi...  

Lun

08

Feb

2016

La amo, sto impazzendo

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Lussuria

Sono una ragazza di 18 anni, e mi sono innamorata di una mia insegnante di musica. Abbiamo 30 anni di differenza spaccati, e santo cielo quanto la bacerei. 

Sulle labbra, sul collo, sui capelli, ovunque; vorrei sentirla sospirare e gemere come nessuno la sente..

Vorrei prendermi cura di lei, vivere la mia vita insieme a lei, e non esagero; vorrei darle ogni cosa che posso donare. La amo e sto impazzendo, vorrei che mi rivolgesse quel suo bellissimo sorriso e mi stringesse a sè. Non ne posso parlare con nessuno, sto andando fuori di testa. Ma non riesco a reprimere questi miei sentimenti..

Non mi era mai successo di provare qualcosa del genere per una donna, per di più sposata (marito abbastanza assente, senza figli). Andiamo molto d'accordo, e non so perché dal nulla in me siano nate queste sensazioni. Ma fremo all'idea che lei mi sfiori, ogni volta che la vedo è come se qualcosa in me esplodesse. Tuttavia è molto più di una semplice attrazione fisica: lei è fantastica, ha una personalità spumeggiante, si infiamma facilmente, è una persona che si può definire "passionale". Io la amo, da ogni punto di vista.

Vorrei affascinarla come lei ha affascinato me, e Dio mio, quanto la desidero: con quella sua spontaneità travolgente, mi ha rapito il cuore, la mente, il corpo, l'anima. 

Non mi pento di ciò che provo, non mi pentirei se per qualche strano miracolo mi amasse a sua volta, non mi sento e non mi sentirò in colpa. 

Vorrei farmi avanti per conquistarla, un passo alla volta, senza alcuno sbalzo; vorrei che il mio amore si avvicinasse a me. Non so più cosa fare. Aiuto.

Mar

09

Apr

2013

mi sono innamorata dal prof

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

ho 18 anni non sono una ragazza molto sociale,(l'anno scorso i miei compagni di classe mi dicevano che ero troppo silenziosa, e credo che mi piace essere cosi).
il fatto è che da non molto mi sono resa conto de che mi piaceva il mio professore, non so quanti anni avrà ma so che è molto maggiore di me, al inizio non mi interessava per niente, mi pareva che era un bravo insegnante, ed ero soddisfatta dal suo modo di spiegare le lezioni, prendevo voti alti (anche se per me non contavano perché ero li come uditrice), e dopo o cominciato a conoscerlo bene, non è che andavo a parlarle, seno che i ragazzi della mia classe li chiedevano sulla sua vita(vale a dire che sono l'unica ragazza della mia classe) , ed e cominciato a piacermi, ma io non mi rendevo conto, l'unica cosa che sentivo era un terribile mal di testa, credevo che era perché ero stanca, non riuscivo e non riesco seguire le sue lezioni, mi sento un po tonta al dire questo pero non posso smettere di guardarlo o di pensare solo a lui mentre e li davanti a me, e per quello che nella sua lezione o sempre la testa bassa cercando di impedire questi pensieri, credo che lui si sia reso conto che non sto benne alle sue lezioni, non perché abbia scoperto che mi piace, seno che forze pensa che mi è antipatico, perché lo evito in tutti i modi. cosa posso fare?