Tag: suicidio
Ven
26
Giu
2015
Giustizia un bel paio di palle
Sarà un racconto lunghetto. Ma nessuno è obbligato a leggere (chissà perchè poi ricevo critiche per lunghezza e contenuto che sfoghi lunghi e contorti il decuplo non hanno, ma non ha importanza ora), la mia unica intenzione è raccontare la mia esperienza, vomitare il mio odio, sclerare, dire il cazzo che mi pare e basta. Senza nessun parere altrui, che non cambierebbe il mio punto di vista per quanto possa aver ragione.
Non so con quale criterio Dio abbia creato questo mondo ma ho sempre l'impressione che faccia i forti stronzi ed i deboli sentimentali, il moralismo ci induce a pensare che i coglioni faranno brutta fine, ma la verità è che il fesso della situazione crepa ed il furbo vince tutto e scopa, verbo che utilizzo per sottolineare il successo altrui. Non m'importa di quante volte mi diranno "Poteva accadere di peggio / Ritieniti fortunato / Capita a tutti (sì, vabbè)" e cazzate affiliate, io mi sono rotto di subire umiliazioni fisiche e morali e basta. Il male minore rimane male e tutti i miei amici si ritengono depressi perchè non sanno gestire un minimo di rapporto umano, non sanno ignorare i pettegolezzi che sentono (e che loro sono i primi a diffondere) e perchè non accettano di non stare 24h su 24 sotto i riflettori, cosa che mi fa ridere. Ma più che altro piangere.
Oggi mi è successa una cosa bellissima, una delle tante già accadute prima, e sono palesemente ironico. Io e 3 miei amici, abbastanza sfigati e con cui non esco mai, siamo in pineta. Dobbiamo finire una specie di gioco, non ha importanza quale, ma finito questo torneo che abbiamo organizzato riaccompagnerò uno di loro in centro. Già che ci siamo, gli altri due son voluti venire per solidarietà ed uno di loro verrà a cinema con me perchè ci sono dei film niente male ed ho dei biglietti omaggio. Io sono di Bari e non m'interessa quello che quelli del sud come me diranno, ma a me la mia città e la merda di società che ci vive fa schifo, ma schifo schifo, schifo a livello tale che ho paura di chiunque mi stia attorno a meno che non mi trovi in zone fortemente moderne o sicure. Anyway.
Siamo al capolinea dei pullman, saliamo su uno. Ci sono tre terroni della madonna, uno lontanamente moderato, uno impiccioso (=che vuole provocare ed innescare liti, che vuole fare a botte) ed una zoccola obesa, zoccola perchè è una cicciona di quelle che innescano liti per motivi così stupidi che verrebbe da ridere e che poi mandano il ragazzo a menarti per godersi lo show. Ci prendono in giro, seppur mi sia tagliato i capelli, sento che accennano a Renato Zero, chiaramente riferendosi a me, uno canta urlando per provocarci e dice qualcosa tipo "SE VABBÒ, CHE DEVE SENTIRE QUELL'AVANZO DI GALERA", riferendosi al mio amico che ha più capelli di Caparezza, in un dialetto barese decisamente disarticolato e rozzo. La tipa da dietro sputa una gomma, mi arriva addosso ma lei non ha visto il punto quindi fingo che non sia successo per non darle soddisfazione e mi alzo senza mostrare paura e fingendo che uno degli altri pullman parta prima. I miei amici dopo due minuti mi seguono, evidentemente non hanno abbastanza neuroni per capire che ce ne saremmo dovuti andare da prima. Ma tanto quello che prende sempre le botte sono io perchè sono il coglione di turno e quindi ok.
Mentre aspettiamo, un altro pullman parte e viene verso di noi (faceva un percorso inverso), decido di prenderlo. I miei amici salgono e quello che sembrava moderato dei tre figli di puttana di prima (circa 20 anni a testa), e sottolineo grandissimi figli di puttana perchè se la prendono con dei ragazzini perchè non hanno niente di meglio da fare, si avvicina e mi chiede una sigaretta. Siccome io sono un coglione e calmarlo non mi dispiace seppur avessi potuto negare e partire, gli dò il tabacco mentre prendo filtro e cartina. Intanto il pullman parte, non so se i miei amici non abbiano provato a fermarlo o se l'autista avesse fretta, ma potevano benissimo dire di aspettare un secondo e dirmi di correre, cosa che non hanno fatto. E sono rimasto solo al capolinea coi tre bastardi.
Lo stronzo che mi ha chiesto la sigaretta va nel suo pullman dove sono la cicciona e l'uomo-feccia, e mi sembra che lei dica che sta per partire. Allora chiedo velocemente a lei: "Sta partendo?". Il ragazzo accanto si alza di scatto ed in dialetto mi dice che è la sua tipa e che non devo parlarle. Mi si para davanti, è più alto di me, mi spinge (per aver chiesto se partisse, eh) poi mi dice che se mi azzardo a rifarlo mi mena, e mi dà un ceffone umiliandomi ulteriormente. Riprendo il tabacco dal tipo non esaltato a cui lo avevo dato, che mi dice che è meglio che me ne vada mentre mi scuso con l'altro esemplare di regresso che mi dice che devo parlare con lui non lei, solita aria minacciosa. Me ne vado sommerso dalle loro prese in giro alle mie spalle, mentre cerco di non far capire che me ne vado da quel postaccio di merda e semplicemente che voglio prendere un altro pullman.
Risultato. Un'altra umiliazione, perchè gli eventi analoghi precedenti non bastavano. Un'altra dimostrazione che Dio certi individui li fa per rovinare ciò che ha creato, altri li fa solo per farli pentire di essere nati. Non è mio interesse ricevere incoraggiamenti o massime samurai, perchè nulla cambierà niente, anche se riuscissi ad avere il coraggio di rispondere (sempre se ne avessi le possibilità sisiche eh) alla fin fine sono il doppio di me, io sono destinato a non superare il metro e 68 e comunque si sa che sono armati. No, ma sapete, il suicidio è il peccato più grave di tutti. One of these days faccio la prova del 9 che sono proprio curioso.
Sab
25
Apr
2015
Senza Titolo
Io sono una persona insignificante. Non parlo e nessuno ha alcun interesse nei miei confronti. Sono assolutamente convinta che se morissi l'unica persona a cui importerebbe davvero sarebbe mia madre. Io non ce la faccio più, negli ultimi due anni sono arrivata alla conclusione che evidentemente non sono adatta a vivere e sarebbe meglio se mi suicidassi, solo che non ho ancora avuto il coraggio sufficiente per farlo. In tutta la mia vita, per quanto mi impegnassi, le cose non sono mai andate nel verso giusto, e ogni volta mi sono trovata al punto di partenza, sola in camera mia, a piangere. Non biasimo le persone a non avere interesse nei miei confronti, hanno ragione, io sono il nulla. Una volta ero carina, adesso con la depressione sono diventata pure un cesso, muto. E sono entrata in un circolo vizioso dal quale non riesco ad uscire, composto da cibo e depressione, e non ce la faccio più, non ce la faccio Più. Tutti mi hanno sempre detto che sono molto intelligente, ma con questa storia ho anche completamente smesso di studiare. Che senso ha? Dopo dovró scegliere un università? Ed iniziare una lunghissima vita di tristezza e solitudine? Chi me lo fa fare? Vorrei solo trovare il coraggio di farla finita adesso, almeno soffrirei qualche anno in meno.
Mar
17
Feb
2015
Grazie
Io non ne posso più.
Odio i miei genitori, perchè non mi capiscono.
Dicono che sono uno scansafatiche buono a nulla che non fa altro che fargli spendere soldi, che li sfrutto solo per questo e che sono straviziato.
Non ne posso più perchè qualunque cosa succeda in casa la colpa viene fatta risalire a me, anche se non ho nulla a che fare con la cosa. Odio come i miei preferiscano mia sorella in tutto quello che fa, anche nelle minime cose.
A lei frega relativamente di loro, e ha sempre sostenuto che fossi io il viziato di casa, quando addirittura i miei vorrebbero andarla a prendere in aereo alla fine dell'Erasmus (e lasciare a casa me, da solo. Non che non mi farebbe piacere la cosa!).
I miei genitori sono la causa principale dei miei pensieri suicidi.
Mi trattano di merda, e colgono ogni occasione possibile per sminuirmi.
Urlano appena hanno il minimo pretesto, e non capiscono quanto avrei fatto per loro.
Per loro sono uno studente mediocre, nonostante la mia media pari a 8/10.
Non dico di essere un'eccellenza, ma non vorrei essere trattato a pesci in faccia...
Sono gay (in modo abbastanza palese anche per gli estranei o per i conoscenti, talvolta) e loro non hanno capito nulla.
Ho 18 anni e non sono mai stato con una ragazza, e ciononostante non capiscono! Soffro di disturbi ossessivi compulsivi (per l'igiene, per i dettagli eccetera).
I miei ne sono consapevoli, e non hanno mai fatto nulla a riguardo, e ho dovuto affrontare tutto da solo (e ora sto riducendo le mie manie con un immenso e costante impegno).
Sono stato innamorato di un mio compagno di classe per quasi un anno, e avrei rinunciato a q u a l u n q u e cosa pur di parlarci normalmente, anche da amico.
Ho fatto coming out con una trentina di persone e sono stato molto bene dopo ciò, se non fosse che una delle mie ex migliori amiche ha ammesso che, non fosse fidanzata, andrebbe con il tizio di cui ero innamorato (chiamiamolo Alessandro) senza farsi problemi.
Alessandro, dopo che gli ho detto di ciò che provavo per lui (e anche del fatto che non mi aspettavo nulla, sapendo che era eterosessuale) mi ha rassicurato, dicendo che non sarebbe cambiato nulla.
Ci ho creduto per un mese, fino a quando mi sono accorto che faceva di tutto per non parlarmi.
A una festa mi ha fatto ubriacare solo per ridere di me (io ovviamente preso com'ero ci sono caduto all'istante).
In più, a un'altra festa ha baciato una ragazza di fronte a me, per poi chiedermi, dato che ero uscito dal locale per schiarirmi le idee, se stessi bene!
Fortunatamente non provo più nulla per lui, ma mi infastidisce come tutti lo ritengano il più bello/simpatico/sveglio del mondo: i professori lo prediligono, dandogli voti che non si merita minimamente.
I genitori sono orgogliosissimi di lui (ma orgogliosi di che?
Che il loro figlio sia uno stronzo omofobo del cazzo?) nonostante non faccia altro che farsi i cazzi suoi, insultandoli e chiedendo soldi ogni tre per due, esigendo anche regali immotivati di marche costose, nonostante siano tutto tranne che benestanti.
Odio i miei professori, che non sono in grado di riconoscerlo per quello che è, li odio perchè usano dei metodi valutativi basati su delle preferenze orrendamente palesi, li odio perchè non capiscono quanto mi impegni e pensano sempre il peggio, valutandomi con voti inferiori a gente che sa palesemente meno cose di quante ne sappia io all'interrogazione.
Odio quasi tutti i miei compagni di classe, perchè prendono tutti le parti di Alessandro, perchè prima hanno fatto finta di essere miei migliori amici/he e ora mi parlano alle spalle appena possono.
Odio il mio aspetto, che non sarebbe neppure male se non fosse per il naso che mi rovina il viso.
Odio i miei perchè non vogliono lasciarmi scegliere l'università che voglio, perchè qualunque discussione ci sia in casa finisce con loro che non mi ascoltano minimamente, dicendo che loro sono l'Autorità (!) perchè io vivo in casa loro.
Dicono sia maleducato, ma non hanno idea di come siano gli altri figli con i genitori.
In realtà io sono sempre educatissimo e non fosse stato che ho finalmente sviluppato un pensiero indipendente dal loro, avrei sempre dato loro ragione!
Si inventano una serie illogica di regole della casa (tipo obbligarmi a fare la doccia prima delle 9 di sera, farla solo in uno dei due bagni che abbiamo, o addirittura non poter ascoltare la musica mentre mi lavo!).
Li odio perchè con il loro menefreghismo nei miei confronti mi hanno portato ad avere un'autostima bassissima.
Fin da piccolo sono stato estremamente intelligente e sensibile, ma loro non hanno mai notato nulla di tutto ciò!
Io stesso mi reputavo mediocre, fin quando la mia Vera Amica(e uso le maiuscole perchè è davvero la persona con cui posso parlare di tutto) non mi ha fatto notare come fosse decisamente insolito quello che facevo da piccolo, ossia come fossero gesti precoci.
Ma i miei nonostante tutto hanno sempre tentato di sminuirmi, paragondandomi a mia sorella, che è da loro praticamente idolatrata.
Qualunque pretesto è buono per parlare di lei, qualunque discorso si inizi finisce con l'avere lei tirata in mezzo.
Pensano che sia io a volermi paragonare con lei, quando sono loro che fanno di tutto per farmi sentire inferiore.
Tutta la mia famiglia ha sempre preferito lei e hanno sempre dato la colpa a me per tutto, anche quando era palese non potessi essere stato io.
Mia madre è peggio di tutti.
Dice che sono invidioso del suo gatto (?!), al quale, effettivamente, dà tutta la sua attenzione.
In una casa di dimensioni normali ha fatto 6 giacigli per l'animale, e sta alzata notti intere per coccolarlo eccetera. Appena sente miagolare fuori dalla porta corre ad aprigli.
Se invece suono io il campanello perchè ho dimenticato (una volta tanto) le chiavi di casa, impiega 10 minuti per arrivare e poi coglie l'occasione per urlare.
Mio padre crede di poter essere nel giusto solo alzando la voce e bestemmiando.
Ha provato anche a minacciarmi di alzare le mani, ma se mai osasse farlo lo distruggerei, in senso sia sociale che morale.
Tutta la mia infanzia è stata marchiata dal desiderio di essere lodato dai miei genitori, e ho sempre fatto tutto per ottenere un po' di affetto.
Perchè?
Semplicemente perchè per me funziona così, l'affetto dei miei nei confronti del loro figlio miore (a.k.a. io) deriva dalle soddisfazioni che gli dà. Non è indipendente, come dovrebbe essere quello di ogni genitore.
Qualunque cosa è un buon pretesto per farmi capire quanto siano delusi da me, anche quando non c'è nessuna ragione logica per farlo.
Sono molto intelligente (ancora una volta, non lo dico per vantarmene o simili, ma perchè mi è stato fatto notare.
Grazie ai miei ero arrivato a considerarmi al livello del ritardo cognitivo in pratica), e possiedo tantissime conoscenze a un livello effettivamente notevole per un diciottenne.
Odio i miei genitori perchè sono profondamente stupidi e non capiscono come io non lo sia, credendosi superiori a tutto e a tutti.
Purtroppo so che parlarne così porterà voi a pensare che sia io a esagerare, che sia io il viziato, che sia io quello che non si rende conto di ciò che ha, ma mentre i miei coetanei hanno sempre avuto quello che li rendeva normali anche a livello sociale, io ho sempre dovuto impegnarmi il doppio.
Odio i miei perchè hanno vissuto nella mia stessa casa mentre pensavo al suicidio.
E non per un giorno, per una settimana o per un mese.
Ho pensieri suicidi dalla seconda superiore,e ora faccio la quinta.
La consolazione? Ho un'Amica con la quale ci diciamo tutto, ho un intelligenza molto superiore alla media, un bagaglio culturale e delle abilità che mi permetteranno di andarmene per sempre da questo posto di merda e da questa nazione del cazzo.
E in ultimo, sapete cosa?
Grazie genitori, grazie bulli delle elementari, grazie falsi amici e false amiche, grazie Alessandro.
Grazie a voi ho una forza interiore di fronte alla quale siete infimi, e grazie a essa, e quindi al vostro comportamento di merda, sarò in grado di avere successo e di affrontare le difficoltà della vita come fossero una passeggiata.
E grazie davvero a V.
Sab
07
Feb
2015
Suicidio?Sono distrutto mentalmente e fisicamente...
Inizio subito dicendo che sará un lungo sfogo e se non avete voglia di leggerlo non rispondete.
Ormai é da circa 7 anni che sono depresso (depressione vera,purtroppo).Tutto inizio quando mi trasferí in Italia lasciando tutti i miei amici e nonni.Ero abbastanza triste per questa cosa anche se mi stavo riprendendo..
Dopo un pò mi innamorai a tutti gli effetti di una ragazza e se devo dire la verita provo ancora qualcosa anche oggi.
Dopo qualche anno ho visto che aveva cominciato a provare qualcosa per me ed ero felicissimo(ero abbastanza timido).Purtroppo dopo qualche mese si mise insieme a un mio amico e io ero distrutto.Ero caduto in depressione e diventai anche sovrappeso dato che mi sfogavo con il cibo.
Dopo un pó decisi di riprendere la mia vita in mano .Cominciai a dimagrire e andare fuori (purtroppo avevo perso quasi tutti i miei amici) e pian pian diventai sempre meno depresso.
Solo che questa cosa non duró molto.Cominciai ad avere crampi e diarrea fortissima di punto in bianco.Decisi di mangiare cose leggere e di non fare piú colazione (dato che succedeva sempre la mattina ) ma poi i sintomi peggiorarono sempre di piú.Ero andato dal medico ma per altri motivi...
Ora purtroppo mi viene sempre anche se non faccio colazione e cena.
Questa cosa mi sta distruggendo fisicamente e mentalmente (giá ero depresso e avevo pochi amici e ora questa cosa)
Sono andato dal medico e devo fare una marea di esami e non vado a scuola da settimane oramai.(sono sicuro che non é ansia dato che so cosa significa visto che soffro di ansia e questa cosa mi viene nel pieno della notte molte volte).
Non potete capire quanto sia doloroso (preferirei morire).
Secondo voi provo ad andare ancora avanti con sta vita di merda oppure metto fine il pima possibile?(non dite che la vita é bella dato che nella mia c'é ben poco di bello e mi sentirei preso in giro,non dite nemmeno di vedere le piccole cose belle dato che é quello che faccio tutti i giorni).
Dom
01
Feb
2015
Posso smettere di essere depresso?
Da qualche mese mi piace una ragazza che viene in classe con me. da giorni lei era triste, allora ieri mentre chattavamo siamo arrivati a parlare di un ragazzo che lei ha conosciuto a Genova quest' inverno, che si sono baciati, e adesso a lei piace lui, e che non vede l' ora di rivederlo a pasqua. Io ho cercato di tirarla su col morale, ma poi ero io quello che è sprofondato nella depressione... questo fatto ha accentuato la mia infelicità fino ad arrivare sempre di più al pensiero del suicidio. Non voglio tagliarmi, o cose del genere, l' unica cosa che voglio è morire... e a mio parere sembra una cosa stupida pensare ciò ma c'è una parte di me che vorrebbe morire e un altra che mi invoglia a continuare perché ci sono gli amici, e al mondo è pieno di ragazze, ma più penso a lei e più vorrei morire... non ne ho parlato con nessuno perché sembrerei uno che vuole solo attenzioni e che stia esagerando ma per me non è così... spero qualcuno mi possa dare consigli su come abbandondare questa depressione che ormai mi porto da mesi.
Gio
18
Dic
2014
Morte d'animo
Ciao a tutti;
Odio me stesso, odio le mie scelte, odio tutto quello che non ho fatto, tutto quello che ho distrutto.
Non ho passato una buona adolescenza, ero sempre in cerca di attenzioni; poichè la mia intelligenza e il mio modo di fare intimidiva un po' tutti e rendeva, ai miei occhi, la maggior parte delle persone semplici c'è sempre stato questo muro che divideva me e le persone. Mi sono chiuso sempre di più, sempre più frustrato, sempre più depresso e stanco della vita; ho dei genitori splendidi che però non mi hanno mai capito, sono sempre stati lontani miglia da quello che pensavo, provavo.
Nella peggiore situazione di depressione ho provato a suicidarmi, non ho avuto il coraggio alla fine di lanciarmi, ma ci è mancato veramente poco...
Successivamente ho iniziato a prendermela col modo, ad evitarlo, ignorarlo, passavo tutte le giornate a casa con giochi al pc che permettevano di creare uno spazio, un secondo mondo dove potevo rifugiarmi e fare quello che io stesso ritenevo "perdere tempo", dolce, semplice, ingannevole.
Ora però grazie alla corsa (si alla corsa avete capito bene) sono riuscito a disintossicarmi diciamo dal 60% di questo orrendo peso. Un giorno ho detto basta: sono uscito di casa ho camminato, e dopo un pò istintivamente ho corso, corso, corso, corso, fino allo sfinimento: ho pianto in una maniera incredibile (tanto che della gente è accorsa pechè pensava stessi male) ma quella volta ho pianto di felicità; una cosa così semplice, semplice come respirare: non poteva esistere di meglio per poter ricominciare. (Oggi corro 6 volte a settimana) e pratico a livello amatoriale molti sport; conosco molte persone, ho intrapreso degli interessi; oggi semplicemente vivo.
Certo ho perso gli anni a detta di molti "migliori della vita" ma se tutti riuscissero a vedere, quanto è bella ed avvolgente la luce fuori, nessun tunnel, per quanto arzigogolato, stretto, inerpicato sia, potrà mai più fare paura. L'animo umano risorge sempre.
Lun
15
Dic
2014
Sono pessima.
Già, lo sono. Sono una persona triste e vuota, che assorbe il calore degli altri per tirare avanti, come un parassita.
Mi odio così tanto, che ogni volta che mi guardo allo specchio mi viene voglia di lanciarmi dalla finestra. E' vero, pretendo molto da me stessa, ma anche quando cerco di procedere verso il cambiamento (delle cose che non mi piacciono) a piccoli passi, dopo sforzi biblici, ecco che in un istante ho già mandato tutto a puttane.
Per le persone che non mi conoscono sono invisibile, per quelle che mi conoscono per come mi mostro sono una persona coerente e schietta, matura e profonda. La verità è che sono un totale disastro: patetica, egoista, incostante, assurdamente selettiva, ingenua a volte e tremendamente stupida. Non ho amici, perché dopo tutte le delusioni che ho preso sinceramente ho un po' acquisito uno schema mentale di merda (misantropia portami via). Odio la gente che mi circonda. Penso che il mondo stesso faccia schifo, che ci siano così tante cose che non vanno che non valga neppure la pena di vivere.
Ogni volta che per assurdo mi sveglio motivata, gli eventi della giornata spengono senza pietà il fioco entusiasmo che si accende in me. Anche se dico di voler cambiare, non sono capace a farlo. So solo parlare ed inevitabilmente, dominata da paura e pigrizia, rimandare, nascondendomi dietro ridicoli alibi che non fanno altro che aumentare la mia frustrazione.
Ho ripreso a mangiare in continuazione ed a masturbarmi, perché sono le uniche cose che mi permettono di riempire, anche se per poco, il vuoto opprimente che mi dilania lentamente e brutalmente. Passo le giornate al pc, per non dover affrontare questa realtà nauseante. Trascuro lo studio perché la mia scuola non fa altro che deprimermi ulteriormente e perché sinceramente non ho voglia di fare niente, tanto comunque mi basta impegnarmi un po' quando serve per riparare ai miei casini.
L'unico appiglio in tutto ciò è il mio ragazzo. E' il centro della mia esistenza e per continuare a vivere mi sono aggrappata a lui. Il problema? Ci separano 600 chilometri, e se ci vediamo una volta al mese ci va di lusso.
Rileggendo tutto questo mi sento ulteriormente una fallita e mi viene solo voglia di sparire. Vorrei avere la forza di reagire e cambiare la mia vita, ma probabilmente non ci riuscirò mai. Ditemi un po' voi perché un essere penoso come me dovrebbe continuare a parlare, respirare... Vivere insomma.
Be', tutto qua credo.
Lun
08
Dic
2014
Risposta al mio ultimo post: Non ce la faccio più. Voglio suicidarmi
Prima di tutto vorrei ringraziare le persone che mi hanno risposto.
A volte ho pensato di andare da uno psicologo ma non trovo il coraggio di dire che ne avrei bisogno. Mi sono sempre dimostrata come una persona forte che non ha bisogno di niente e nessuno e sta bene così come sta.
Ioenrico, non ne parlo con nessuno, non ne ho la forza, scoppio a piangere se ci provo. Mio padre non ne parla mai di mia madre, peró cerca di assere un buon padre ma io non lo riesco a guardarlo in faccia pensando a quello che fa. Mi sembra che si sia dimenticato di mia mamma, e che io sia l'unica persona che soffre.
Grasshopper, la cosa che mi fa pensare che potrei avere una vita migliore è proprio il fatto di pensare che un giorno potrei avere una mia famiglia, dei miei bambini.
Farnight, ci sono momenti che vorrei conoscere più gente possibile, ma poi mi passa la voglia e vorrei solo stare da sola a riflettere.
Dom
07
Dic
2014
Non ce la faccio più. Voglio suicidarmi.
Ho solo 16 anni, ma già da un anno penso continuamente al suicidio. Ho perso mia madre un anno e mezzo fa, e mio padre, stronzo come pochi, sta già frequentento un'altra donna. Ovviamente negandolo e inventandosi bugie a più non posso. Non trovo la forza per andare avanti. Sono una bella ragazza, ma non mi interessa più sentirmi bella, ormai esco come capita. Non voglio più andare a scuola, non trovo un senso, tanto non sarò mai felice. Mi manca troppo la mia mamma.
Ven
31
Ott
2014
Non esco mai di casa
Ho 26 anni, sto tutto il giorno davanti al pc, non ho amici, non ho un lavoro, non ho niente per cui vivere...Vorrei tanto trovare una persona con cui passare del tempo insieme...Vivo due vite parallele, una "social" molto attiva su internet, ed una completamente isolata nella vita reale...voglio solo un'amico/a in carne ed ossa
Iscriviti!
