Tag: sorella
Ven
06
Feb
2015
Odio mia sorella
Davvero! Mi ha rotto il cellulare compratomi pochi mesi fa, il bello è che la colpa mica va a lei ma a me! Mia nonna già sta sminuendo la caduta dicendo che sono stata io, che impossibile lei perchè "andiamo che caduta le avrà mai fatto fare" ... Non ce la faccio più! Apparte i sensi di colpa, i miei genitori stanno passando un periodo economico non dei più sereni, e sono certa che anche loro daranno la colpa a me, poichè è già successo di aver rotto un cellulare in passato.
Cosa posso fare? Mi sembro una bambina scema a pensarci, eppure avrei preferito la morte a questo, i miei daranno ancora una volta la colpa a me.
Ven
07
Nov
2014
Sorella
Un mio amico è fidanzato con mia sorella e ieri siamo usciti a bere. Abbiamo parlato di sesso e prima il discorso era sul generale. Sarà che di bicchieri ne abbiamo bevuti troppi, ma ci siamo scambiati molte confidenze. Quante cose ho scoperto che non mi aspettavo da lei! Che troia!
Ven
10
Ott
2014
Dio
Dio leva vita a persone innocenti persone che hanno avuto fede e sono tate brave persone ma soprattutto le leva ai bambini cazzo non si può.Nel mondo ci sono persone di merda che meritano non di morire ma provare lo stesso dolre di una persona a cui manca qualcosa!!!!!!!!!!Ecco la mia sorella è una di queste...... Lei ci gode a vedere persone che soffrono compreso me e le va tutto liscio nella vita io le voglio bene ma non ce la faccio più per favore ho bisogno dei vostri consigli !!! Grazie. io se posso vi aiuterò con i vostri problemi o altro Grazi ancora
Mer
17
Set
2014
ho litigato con mia mamma
oggi ho litigato con mia mamma e non so cosa fare. non abbiamo mai fatto una litigata del genere, mi sento ferita e non voluta anche se so che la colpa è mia. ho 20 anni e sto con un ragazzo da un anno e mezzo e lui ha un pò di problemi a livello psicologico (credo dovuti alla separazione dei suoi) che lo portano a chiudersi in sè stesso, odiare tutti e non riuscire ad esprimersi visto che, come se non bastasse, balbetta. io lo amo davvero, non mi è mai successo di stare cosi per qualcuno e con qualcuno. tutte le mie esperienze le ho fatte con lui, tra cui quella di fumarmi la mia prima canna. ora lo facciamo abitualmente ed è una cosa che ci piace (non ne abusiamo comunque). sta di fatto che mia mamma, in base a una cosa che ho detto, lo ha scoperto. eravamo a tavola io e lei e si è messa a farmi battutine e alla fine ci siamo messe a litigare, io mi sono messa a piangere perchè ero incazzata. non dico che faccia differenze tra me e mia sorella (che ha 18 anni) ma lei beve sempre e a lei non dice mai niente e io ora che fumo (che secondo me fa molto meno male ma comunque non è neanche paragonabile) sembra delusa anche se dice di non esserlo. poi è venuto fuori il vero problema cioè che non sono mai a casa il fine settimana, che non pranzo mai con la mia famiglia, che sono sempre da lui, che lui mi sta mettendo contro mia mamma e mia sorella, che mi condiziona in maniera negativa insomma. questo è vero ed io lo so. non so cosa fare, mi sento in dovere di stare con lui e 'proteggerlo' perchè non ha nessuno, non vuole avere amici e poi si lamenta che quelli che non lo invitano fuori. è una persona difficile e non mi pesa stargli affianco, lui con me è s stesso e mi ringrazia sempre. solo che stando con lui sono cambiata e gli sto assomigliando sempre di piu. con lui cercherò di sistemare le cose ma non so cosa fare con mia mamma. io la amo e non voglio perderla ma so che mi sto allontanando sia da lei sia da mia sorella che ha bisogno di me, ma che sento troppo lontana come idee e discorsi che fa
Mar
09
Set
2014
vita reloaded
Dovendo rinnovare la patente, son andato all'asl (su consiglio di mio padre) per chiedere cosa dovevo fare. Peccato che allo sportello informazioni ci fosse un bel foglio con scritto 'chiuso' e nessuno si sia fatto vivo; e ho sostanzialmente perso un'ora, ma non è questo il punto. È che invece tutti fumano.
Tutti.
T-U-T-T-I.
Non dovrebbe essere così, è davvero orribile.
Osservare inoltre le persone (anche esteticamente) mi ha causato qualche riflessione su me stesso e sul mio valore in mezzo a loro. Forse. Il problema è se c'è qualcosa di nuovo, e non ne son tanto sicuro, ma son semplicemente triste e confuso. Anche sabato sono andato al centro commerciale dopo tanto tempo, e ho fatto ancora più attenzione alle espressioni della gente (soprattutto dopo aver visto le mie), a chi guarda chi e come, a chi sta più lontano dagli altri, ai gruppetti che si formano... Soprattutto dopo le esperienze accumulate su questo sito. Heh. Non posso dire sia stato rinfrescante, ma è stata una specie di applicazione su campo. Mi piacerebbe farlo più spesso; certamente fosse un'esperienza un po' più felice aiuterebbe.
Ma non è finita qui.
Curiosamente dopo esser uscito da lavoro la gente per strada mi salutava, non ho capito bene. È stato abbastanza surreale. Qualcuno mi ha anche suonato e salutato, o almeno, la gente non mi ha mostrato il dito medio, né son riuscito a trovarci altre forme di vaffa, quindi l'unica opzione rimane una qualche tipo di richiesta di attenzione, possibilmente un saluto.
A parte questa parentesi, tornato a casa mia madre mi dice che mia sorella ha investito una delle nostre gattine, in un modo neanche bello, ma diciamo pure che non ce ne sono di belli... Questo spiega perché ci ha messo così tanto 'sta mattina a passare dal baretto davanti all'asl per fare colazione.
Oh e passando dal meccanico per la macchina (ps, non comprate la xsara), ho visto - e salutato - uno dei colleghi dell'apprendistato.
Su questo sito sta diventando meno facile sfogarsi anonimamente, perché alla lunga uno conosce cose di chi lo frequenta.
Per questo ci sono alcune cose che non riesco a dire neanche qua. Ma vedremo.
Mi viene in mente una cosa importante: sabato, dopo esser stato al centro commerciale, sono andato dai miei nonni. È lunga introdurre tutto qui e ora, sostanzialmente ero con mia madre, voleva solo assicurarsi stessero bene perché stanno passando i loro problemi -- alla fine hanno oltre 80 anni.
Non tratto loro diversamente da come tratto gli altri, e soprattutto il resto della famiglia: non ci conosciamo molto. Soprattutto mio nonno, una delle notevoli figure paterne della famiglia di cui ho parlato, non è uno con cui è facile dialogare, né uno incline all'aprirsi, ma il tempo ha avuto effetto anche su di lui, e l'ha addolcito, di molto. Rimane comunque una persona la cui attività preferita è dire agli altri cosa è giusto e cosa dovrebbero fare, spiegando... ssssé, magari, in realtà non spiega granché. Sa essere così inopportuno che secondo me ha avuto un ruolo nel divorzio di mio zio, ma questa è un'altra storia. Questa volta è riuscito a esprimere come la pensione lo stia rammollendo, come il rimaner senza far nulla lo faccia sentir male, inutile, senza scopo.
Che altro dovrei dire, cosa dovrei aggiungere...
Ah, ecco, lo so.
Una nuova segretaria entrata di recente da noi (semplificando, tanto non è la parte importante) è una delle persone più timide che abbia mai visto -- e detto da me!
Ciò nonostante ha due figli. Ora, senza mettere troppo le mani avanti (perché effettivamente esistono più strade) sappiamo com'è che si fa a produrre cuccioli di umano (non mancherò di rimarcare che qualcuno qua sa solo la teoria, ma quella pure è sufficiente). Sono stupito che le sia accaduto.
Dom
07
Set
2014
Capire se c'รจ competizione.
Come faccio a capire se mia sorella è in competizione con me?
Mi spiego, partendo dal presupposto che c'è stato un tempo in cui le volevo un gran bene -o quantomeno ero piccola e avevo bisogno di lei- e lei mi maltrattava; ora io la detesto (non per principio, ma più di due ore in sua compagnia non posso stare) e lei invece ha deciso che sono la sua piccola sorellina adorata con cui dividere camera, vita e confidenze. Vi racconto in linea di massima dei suoi atteggiamenti tipici che mi rendono dubbiosa.
Ha un fidanzato che ora è all'estero, (per quanto riguarda i suoi fidanzati me li sono sempre dovuti sorbire con rompimenti di palle annessi, ma questa è una lunga storia) e quindi a un passo dai trent'anni vive ancora in casa; non ha ovviamente un lavoro fisso, in compenso vuole fare la vita da gransignora con creme e saponi pregiati, vestiti buoni, 3 cellulari, due computer e tablet vari (non scherzo) il tutto spesso chiesto in regalo a mia madre che è un'impiegata e quindi pagarle un telefono da 300 euro un po' le pesa, anche se magari è solo una volta all'anno -per il suo compleanno-; questo specialmente considerato il fatto che al contrario io mi faccio scrupolo per un paio di scarpe invernali da ottanta euro pur avendone bisogno.
Se mi faccio comprare un bagnoschiuma un po' più profumato o una crema particolare, anche lei la pretende, ma non chiede in maniera esplicita mai nulla: si limita ad osservare 'oooooooh ma che beeeella, anche io ne avrei bisoooooooogno'. Questo con tutto, con qualsiasi prodotto di bellezza.
Poi io ho sempre sofferto di sovrappeso anche pesante, questo fino ai dodici anni; quando ho preso la mia vita in mano e sono dimagrita arrivando ad un peso decente (sottolineo: decente, e tutt'oggi sono a un paio di chili dal sovrappeso) lei si è innervosita e ha cominciato a instillare a mia madre il dubbio assurdo che fossi anoressica: ovviamente ogni volta che sono a dieta da più di due giorni e per sbaglio dico 'questa cosa non la voglio mangiare' lei incomincia (di nascosto da me!) a chiedere a mia madre se per caso non mi vede troppo magra, e a spaventarla. La cosa è un po' migliorata quando lei ha preso a causa di una storia d'amore sfortunata 20 chili di sovrappeso (cosa di cui incolpa ME, senza nessun motivo plausibile) per cui non si permette più di farmi la predica su quanto devo pesare.
Fino ad un paio di anni fa (a proposito, io ho 19 anni) , ogni volta che mia madre era fuori casa ed io uscivo -notare bene che io non esco mai la sera-, se stavo fuori per più di due ore cominciava a fingere di allarmarsi e spaventare mia madre chiedendole per telefono dove fossi, visto che non riusciva a rintracciarmi ed ero fuori da tempo (!!!); mia madre sostiene che lei sia realmente apprensiva, ma io ci credo poco visto che lei a sedici anni usciva la sera tardi e rientrava al pomeriggio del giorno dopo senza dare sue notizie e non percepiva l'entità del fatto.
Una volta mi hanno proposto un viaggio con un'associazione (a proposito, lei ha viaggiato molto e spesso con i soldi di mia madre, io ho fatto un solo viaggio d'istruzione) e lei si è messa in mezzo a chiedere se ci fosse un altro posto per lei perchè tale associazione ci avrebbe lasciato pagare solo il volo e lei di certo non si poteva perdere l'ennesima escursione a basso costo, anche se la proposta era indirizzata a ME e, sottolineo, ad un gruppo di ragazzi sotto i 25 anni.
Abbiamo fatto le stesse scuole medie ed io ho avuto un rendimento migliore, lo stesso liceo classico e io al ginnasio ho avuto un rendimento migliore, anche se studiavo pochissimo (mi ci vuole meno tempo), ed ogni volta che mettevo i libri a posto e stavo al PC mi chiedeva 'ma non devi studiareeeeeee?' (lei attaccava a studiare al primo pomeriggio per finire sulla sera tardi interrompendosi solo per la cena). Non mi sono mai interessati un granchè i voti, ma lei doveva sempre stare a dirmi di sforzarmi di fare un'interrogazione di più per avere un voto più alto perchè 'mi conveniva' ('mi conveniva' de che? ci sono soldi in palio???); lei è tre anni fuori corso, le sta per slittare anche la seduta di laurea specialistica perchè si alza a mezzogiorno e passa il tempo a vedere serie tv online; quando invece deve 'lavorare' (solo il pomeriggio, eh!) si lamenta dicendo che, poverina, lei non riesce a studiare perchè non ha proprio tempo (la giornata è fatta di dodici ore, lei ne lavora 4-5...); questo per farvi capire come nella sua vita contino solo "la giornata"e il benessere momentane;
quando mia madre mi ha chiesto dopo la maturità se mi interessasse prendere la patente, lei ha detto che aveva "assolutamente bisogno di prenderla" e mi ha chiesto se ci volessimo andare insieme; io in sua compagnia non ci vado manco morta ed inoltre pagare per due contemporaneamente sarebbe difficile per mamma, quindi ho rinunciato; ovviamente sono passati mesi e della patente lei non ha più bisogno.
Appena ho detto di voler fare un corso per una lingua straniera che non fosse l'inglese (già lo conosco), lei ha deciso di voler imparare l'inglese (mai studiato e mai piaciuto in vita sua) sempre perchè "ne ha bisogno" (ma se lavorativamente non fai un cazzo!) e io ho deciso di non mettere più mettere l'argomento in mezzo perchè mia madre non si può permettere di pagare DUE corsi. (stesso discorso di prima)
Ha sempre sofferto di dolori e paturnie immaginarie per cui mia madre ha speso a destra e a manca, e questo è poca cosa se uno impara ad ignorarla; questo finchè non sto male io, e allora se mi devo fare una visita agli occhi perchè ho mal di testa da mesi, anche lei ne ha assolutamente bisogno perchè ha mal di testa da anni, se ho mal di denti da una settimana si scopre che lei ha più urgenza di andare dal dentista perchè ce l'ha da due mesi e via dicendo.
Queste sono solo le banalità quotidiane, e soprattutto ho quasi da ringraziare il cielo di essere un tipo un po' asociale per cui ho pochissimi amici e mai avuto un fidanzato (e la cosa non mi pesa perchè io sono una persona molto tranquilla che lascia scorrere la vita, mentre lei ha sempre voluto tutto da tutti e subito, e quando il fidanzato ricco è dovuto andare all'estero perchè non guadagnava più abbastanza, lei è ovviamente ritornata a casa di mammina). Non so cosa sarebbe successo se fossi uscita col mio ragazzo.
Oltre a incominciare a trovare snervante questo suo voler sempre fare le cose insieme a me, anche perchè così facendo si assicura il supporto economico di nostra madre (se per esempio riuscisse a partire per qualche località con me, il viaggio lo pagherebbe mamma ad entrambe, anche se lei lavora e ha parecchi soldi da parte...), mi sto chiedendo se per caso non sia in competizione con me, anche perchè io sono sempre considerata da tutti matura -in realtà sono solo tranquilla- e molto intelligente per la mia età, vado d'accordo con persone che spesso hanno quaranta, cinquant'anni, mentre lei è considerata viziata e imbranata dai suoi coetanei; inoltre più volte si è lamentata scherzando (o forse no) del fatto che tutti quelli che lei frequenta per primi e poi conoscono me, fanno osservazioni molto positive su di me (vi prego di capire che non ve lo dico per ricevere applausi, anzi, spesso mi pesa il fatto che lei mi sopravvaluti e di conseguenza invidi o detesti).
Voi che dite? In che modo potrei capire se fa così solo perchè è immatura -cosa che già so- o se c'è competizione?
Ven
18
Lug
2014
Odio mia madre.
"Ma lei ti ha messa al mondo!" Beh, se doveva trattarmi come se fossi merda, tanto valeva evitare di farmi nascere.
A lei piace, a lei diverte.
Immagino che si diverta, una mente cinica come la sua non potrebbe non divertirsi.
Non credo che nelle sue vene scorra sangue, m'immagino sempre che nelle sue vene scorra la perfidia. Non hai mai provato pietà per nessuno, mi ha sempre trattata come se fossi spazzatura e non fa altro che rinfacciarmelo.
Il tutto è cominciato quando ho iniziato ad accumulare un po' di cervello. Sembra strano detto così, ma in effetti è vero. Da piccoli non siamo pienamente capaci di ragionare, bisogna dirlo. Però poi arriva l'adolescenza, un periodo molto incasinato della nostra vita, bisogna dirlo. Non sappiamo chi siamo, cosa siamo, cosa vogliamo e perché lo vogliamo... ci inventiamo scuse per essere depressi e spesso cadiamo nel ridicolo.
Ho 14 anni. Non sono depressa o cosa, non mi taglio e non carico le foto su Tumblr (come a quanto pare va molto di moda oggi). Vorrei solo vivere una vita normale, crescere, studiare, godermi gli ultimi momenti con la mia famiglia prima di laurearmi e andarmene.
Ma come posso godermi i bei momenti con la mia famiglia se di bei momenti non ce ne sono? Che cosa dovrei ricordarmi se non c'è nulla di bello da ricordare? L'unica cosa che ricorderei sarebbero solamente lacrime.
Lacrime, lacrime, una montagna di lacrime versate ogni giorno, gli occhiali appannati e la mancanza di voglia di pulirli, la schiena dolorante, le guance rosse, l'orecchio squillante e ogni volta che provo a toccarmi la testa, provo solo dolore.
Io sono un rifiuto, sono feccia, sono da collegio.
Da quando facevo la prima elementare, a scuola sono sempre stata la più brava e non lo dico per vantarmi, ve lo assicuro. Ottimi voti in tutto, le insegnanti ammiravano sempre le mie doti, le mie alte capacità di comprendere e di ragionare.
E credo che sia questo il problema.
Le persone con un basso quoziente intellettivo come mia sorella (è più grande di me di 3 anni) invece sono quelle che non hanno mai problemi con la famiglia. Lei è la figlia perfetta, lei non è un "animale", non è una "bestia" come la sottoscritta. E sapete perché? Perché non è capace di ragionare.
Forse sto facendo io la perfida, ma io dico le cose come stanno, a differenza di mia madre, di mio padre e di tutti gli altri. Gli altri fingono e si approfittano degli ingenui. Giustamente, ingenua che è lei, non è capace di ribellarsi alle ingiustizie, molto probabilmente perché non riesce a notarle. Lei crede che non ce ne siano. E' tutto rose e fiori.
Io invece le noto. Le noto eccome.
Ed è per questo che vengo punita, sostanzialmente. Guai a me se mi lamento di mia madre o di mio padre, loro sono santi. Ogni volta sono costretta ad arrendermi al potente ed è la cosa che più in assoluto odio fare.
E' bello quando dalla nostra bocca esce una frase intelligente, è bello vedere in quell'attimo prima di ricevere lo schiaffo la faccia stupita dei nostri genitori.
E' brutto vedere come anche tuo padre, che hai sempre difeso ogni volta che tua madre lo accusava di essere un uomo inutile, sia così aggressivo e brutale con te. E ovviamente tua sorella, che è sempre restata dalla parte di tua madre, si unisce al duo e così diventano un trio.
Un trio di persone stupide, ecco cosa sono i componenti della mia famiglia. Sentirsi l'odio di tutte queste persone addosso ogni singolo giorno fa male, fa davvero tanto male. Diventa impossibile combattere, ormai l'unica cosa che rimane da fare è arrendersi. Sto ancora cercando di capire.
Il problema sono io o loro?
...non sono io, vero?
...vero?
Beh, vado ad ascoltare "Mad World" in loop, una canzone splendida. C'è anche nel film "Donnie Darko", ce l'avete presente, no?
Se non mi rivedrete più, è perché la mia famiglia ha deciso di togliermi il computer.
Scusate se a tratti sono stata parecchio ridicola, non ho neanche ricontrollato il testo.
Beh, arrivederci.
Mar
08
Lug
2014
Odio quel bastardo di mio padre
Come da titolo: ODIO mio padre.
Ha rovinato la vita a mia madre, me e mia sorella. Mia madre era una ragazza ingenua e innocente, i suoi genitori (miei nonni) l'hanno convinta a sposare un demente, e così si è passata anni e anni d'inferno! Quello schifoso ha ridotto la sua ormai ex-moglie/mia madre (già, si sono separati da poco) a uno straccio! Malata, depressa e senza soldi. Come se non bastasse anche io e mia sorella siamo state malissimo...tra disturbi psicologici (ansia, depressione, bulimia) e qualità di vita schifosa!
Non voglio più chiamarlo "padre", l'ho eliminato dalla mia vita, non voglio più vederlo! Che se ne vada in vacanza con quella scrofa della sua amante, brutta come la fame proprio come lui...del resto una moglie bella come mia madre non se la merita.
Pensate come volete, ma ci ha procurato così tante sofferenze che per noi non esiste più! Andrei al suo funerale solo se mi pagassero oro!
Ven
07
Mar
2014
Stronza
Egocentrica,sei sempre pronta a parlare male di tutto e tutti.Sei sempre stata la preferita di mamma e papà e adesso che non hanno soldi parli male di loro.Troia.Sei sposata e hai una bambina.Tuo marito deve pensare a te non i nostri genitori.intanto parli male di me ovunque pensi di intrometterei nella mia vita e dare ordini.quando i nostri genitori di cui tu eri la preferita avranno bisogno di aiuto li aiuterai troia?tuo marito stava con un altra e tu ti sei intromessa fra lui e lei.E anche tu stavi con un altro.troia.ti immischi ovunque e i nostri genitori sempre a dire povera.si, povera scema ipocrita.logorroica stronza.sorella di merda.i parenti a volte sono la peggiore punizione.non piangere quando ti capiterà quello che ti meriti.
Mar
10
Dic
2013
Cose che mi snervano di te da quando sono al mondo
Il fatto che continui a bearti e campare sulla tua supposta sensibilità mentre quando ero piccola mi hai martirizzata e reso la vita impossibile.
Il fatto che quando mi tagliavo e vomitavo hai strumentalizzato la cosa per dare addosso a nostra madre ed incolparla della tua incapacità.
Il fatto che tu abbia manie di persecuzione ossessive e aggressive tanto da impedire anche lo scambiare una parola a voce bassa in casa.
Il fatto che tu incolpi me del tuo essere ingrassata di 30 chili dicendo che io ti facevo venire la fame nervosa perchè mangiavo più in fretta di te, quando se c'è una in questa casa che può incolpare gli altri di avere disturbi alimentari sono IO.
Il fatto che sei sempre stata invadente, maleducata, immotivatamente cattiva ed hai osato rinfacciarmi l'aver preteso una stanza da letto dopo 15 anni in cui mi facevi vivere come una nomade in casa mia.
Il fatto che uno non possa scrivere una cazzo di parola sul PC che tu ti senti subito chiamata in causa e cominci ad avvicinarti con fare sospetto per spiare quello che faccio, compreso questo momento.
Il fatto che quando avevi 8 anni ne dimostravi mentalmente dodici, ma hai dimostrato dodici anni anche a 18, hai dimostrato dodici anni a 20, continui a 25 anni a dimostrarne dodici.
Il fatto che continui a volerti relazionare con me e con mamma comportandoti da bambina scema e pensando di risultare tenere, quando sei solo una stronza parassita disgustosa e incapace.
Il fatto che non vivi bene se non crei inutili ansie e tensioni per motivazioni futili, come una gonna che scambia in lavatrice o un cazzo che riguardi la MIA vita privata.
Il fatto che IO ho davvero problemi psicologici per colpa tua, perchè da quando esisto mi hai picchiata, molestata, sconvolta, accusata ingiustamente e senza alcun motivo di quello che sostenevi ti capitasse di ingiusto; eppure ancora oggi ritieni di essere la povera vittima di una famiglia crudele.
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